date » 21-11-2023 17:55
permalink » url
tags »
panasonci g9, brand gh4 panasonic, fz300 bridge panasonic, s5II panasonic, new g9 II panasonic, fotografia digitale, botte piena la moglie ubriaca, fotografia notturna umida, standard micro quattro terzi, lenti quattro terzi olympus, stampa digitale, bajonetta standard L panasonic leica sigma,
Il reparto marketing ne ha fatto una delle solite, infatti da retro le due fotocamere Panasonic sono pressoché identiche e poco percepibili come full-frame (L bajonetta insieme a Leica & Sigma) o M 43; quanto al resto si è su quel crinale molto scivoloso del “piccolo” sensore vs “grande” e tuttavia i risultati pressoché indistinguibile a monitor desktop se non ad occhi squisitamente allenati e navigati che nulla sparte con "fare" fotografie visto, poi, il tallonaggio degli smartphone prossimi alla resa finale
Te voi la botte piena la moglie ubriaca e l'uva nell'orto?
E’ sempre più difficile star dietro il mondo cosiddetto che, guarda caso, va in rovina step by step e di diman’ non v’è certezza...bella prospettiva non c’è che dire.
A farla breve e per restare qui che si parla di fotografia, ma va, a trecentosesessantacique più bisesto della scala...Mercalli, e siamo di lena eh.
Dunque il M43 è "piccolo" questo il refrain e il full-frame regge gli Iso, di notte che è la condizione “normale” per fare clik! Ora non serve a niente controbattere il fatto che il sensore pur “piccolo” (sembra na cosa da hard movie) con stabilizzatore inside et out su barilotto delle lenti ne fa arma micidiale, anche e soprattutto nelle ore notturne, la condizione ordinaria e ideale del fotografare. Sì, obiettano i fullframisti, ma è piccolo lo stesso: ma non ci avevano rotto i maroni con il fatto che chi si contenta godeee...No è piccolo, di più sempre di più in alto. E infatti arriva il liscio e “grosso” full-frame (cosa avete capito!) e sue lenti turgide….oops grande anch’esse. Ma.
E “veniamo” a noi fuori set hard ché Panasonic rammoderna la saga G or ora G9II (noi abbiamo la prima versione insieme a mitica GH4 e pure una terribile bridge da 2/3 all-in-one FZ300 che usiamo spesso e sempre più volentieri) con nuovo auto-focus a rilevamento di fase: na figata. Ni. E certo non è qui per smontare il “piccolo” M43 della G9 inteso come superlativo autofocus...che la giostra deve girare transeat, quando a cazzate altre no. E noi che su la G9 ma pure GH4 via adattatore usiamo vecchi, si fa per dire, originali vetri 4/3 Olympus d’antan...Vero non facciamo corse d’auto e non spariamo a volo avifauna (una volta in analogico si pre-focheggiava o con certi tele fucili alla Zenit dire si impallinava tutti gli uccelli in volo per l’aere maligno) ma da quel che si vede, alla lettera, la precedente G9 è un fulmine.
Tuttavia aggiornato a G9II eccoti pure che Panasonic aggiorna il S5 full-frame L aggiungendovi II: che fantasia sti giapponotti! E poi? Dopo arriva un tizio* e il resto lo leggete e vedete in link...di mondi incomprensibili considerato che più dello schermettino iPhone & Android la visone uman(oide) più non va: allora i pixel turgidi e grossi uno sa dove metterseli! Si spara alla mosca con l’atomica come quel ministro ebreo vs i palestinesi: ordinario, no? No.
E se anche domani un qualche temerario (fotografo?) si mette in testa di stampare? Un ottimo “tascabile” cm 45 x 60 avessi voglia a riempire pareti di Galery very nice compà. La fotografia oramai sempre più tramutata alchemicamente in grembiuli bianco fottografia dalla Giostra, che più passa giorno più sbiella e finisce in rovina schizzando pezzi, purtroppo, mortali tutt’intorno, atomica compresa. E allora botte piena moglie ubriaca e uva nell’orto? E nu cazz’ in culo no? Ahh santi numi qui a queste lande si continua...Furtune e cazz’ in culo beat’ chi ne tene. Vox populi vox dei. Amen
*https://www.youtube-nocookie.com/embed/bqXJnPTw3tI
Ps. Facciamo uso piene mani, ecco, del volgare dire sempre che qualcuno ricordi la parola derivare dal latino e tutt’altro che “scurrile”. E la cosa a continuare ci porta troppo lontano fra “cultura alta” e quella “bassa” sebbene questi ha tutte le categorie filosofiche di quella senza intellettualizzare (Parola è Potere) pure l’aria!
Al-di-là-del-bene-e-del-male
Oltre ogni ragionevole dubbio la giuridica formula quando traduce il fatto in res senza se e senza ma.
Ora se usiamo e non a caso il termine “minchiapixellista” motivo ci sarà. Sicché il sedicente fotografo o pontefice massimo nel suo, appunto, pontificale (Munari & Co.) racconta di pixel come unica e solitaria espressione della fotografia digitale. Si certo ora un distinguo ora un altro poi alla fine tutti “tengono famiglia” amorale quanto si vuole, però la casta è casta e va si rispettata...così dal Principe della risata, Totò. Ecco al sodo contendere: ma si può? Tutt’altro che conta e lo si è sperimentato ennesima volta con il calendario (cover post) autoprodotto per una scuola di danza e non solo, in formato cm 42 x 60. Misure queste appannaggio, dice chi ne sa, di milioni se non miliardi di (minchia)pixel. Minchiate per l’appunto, giacché il calendario, otto pagine bimestrale in bianconero virato antico brown nuance, vien fuori da una topolina a nome C 5060 WZ di Olympus che fu. Ebbene sì una “misera” Point & Shoot, purtuttavia stratosferica. E la cover dell’Almanacco ne è lampante visone; la “stiratura” dall’immagine di partenza diciamo così di cm 20 x 25 circa, che è parte del calendario nelle pagine interne, dal “francobollo” è stiracchiata a riempire un cm 42 x 60. E anche poggiando letteralmente la proboscide su la superficie in cerca della “scalettatura” si resta, non altrimenti, sorpresi del mira + culo (così detto su pergamene un tempo antico). Niente pixel a scaletta e niente di niente se non una cremosità di stampa da Hp Indigo d’un service al Nord Italia, già sperimentato, che ha fatto un buon lavoro. Infine complice il retino stocastico di stampa e non già la rosetta RGB convertita in CMYK ne siamo ampiamente soddisfatto, anche perché, strano ma vero, il calendario visto a distanza debita su muro, altro che miliardi di pixel che uno se li dovrebbe mettere…
Ps. Non si dica della visione umana, psicologia, circa "scalettature" che se avrebbe a male la Giostra degli acquisti. La stessa che su i famigerati stradali seipertre, réclame, nulla dice della visione, eppure lì i punti del retino vis-a-vis somigliano a "patate" e non...store alimentare
Pss. Le immagini del calendario sono quelle in https://www.manunzio.it/-s4555
date » 13-11-2023 11:45
permalink » url
tags »
consigli acuisti, acquisti fotografici consigliati influencer, influencer fotografia, fotografia digitale, internet meraviglia cacao, minchiapixellisti, babele torre satanica, pensiero unico giostra acquisti, fotocamere digitale, tutta la morra, sit tibi terra levis, sottaper' vinello cantina, cia mossad pentagono dietro wikipedia,
I danni collaterali (!) della Munari Pensiero: at his heart
Tre...cinque...sette...tutta la morraaaa* quest’ultima da dirsi con occhi fuori dalle orbite e fiato pesante di sottaper’**. Un gioco a volte micidiale: si finiva a coltellate!
Numeri dunque passati per “consigli”. Pure. Consigli, ancora, disinteressati si capisce forse complice i like (taroccati) campanelle e...prebende sottobanco che di questi tempi (quali?) cosa normale è.
Eccezione che conferma la regola del Nulla, prova ne sia che ci si esprime ormai in termini binari che è già molto e in quel bastardo idioma a nome inglese, dove regna sublime l’eccezione a ogni regola come l’odierno vivere, sai che novità! Una sempiterna Babele sua Torre, suoi McDonald’s Google Apple BigPharma e Is-Ra-El a complemento mentre mette in scena l’Olocausto di Palestinesi: come prima più di prima. E d’altronde le Sacre Scritture che sian Torah Bibbia o Corano per restare nell’ovile d'Occidente ovvio è.
Ovile ecco. E già alla Giostra degli acquisti non ci piace chi è troppo “omologato” (!?) chi si scoccia e non gioca più nella più estesa accezione. E allora, la Giostra, chiama i suoi lacchè e in un orecchio: cumpariello bello già a libro paga inventati qualcosa che “pare” altro per i c...Pare di certo non è il...tanto onesta pare la Donna mia...di scolastica memoria. None, vocabolo che a queste latitudini dove si scrive sta per: sembra. Sembrare quindi. Simulacro. Ma la cosa per i coniglietti minchiapixellisti è pura musica, ooops sound yeee. L’eccezione del “consiglio” e non già la norma del sempiterno, pure questo:
Quieta non movere e mota quietare. Proprio così in uno dei 5 “consigli” che il nostro dispensa. Fermi immobili e pietrificati: tombale. Una prece e un fiore: no? No!
https://www.youtube-nocookie.com/embed/WiIlkeLDXCE
* La morra (murra in Sardegna, Calabria e Sicilia, more o mora in Friuli, mórra in Molise, mora in Trentino e nel veronese, mourra o mourre in Valle d'Aosta e in Provenza, morra in milanese, mura in bergamasco) è un antico gioco tradizionale….Wikipedia da prendere in piccole dose e precauzioni ché confezionata da Cia/Mossad/Pentagono
https://it.wikipedia.org/wiki/Morra
**vinello da osteria d’antan
Ps1 L’affabulatore dispencer di consigli noi lo ascoltiamo, con alterne accordanze, sovente e non da oggi e quindi niente di personale, tuttavia, il pensiero e l’ideologia sottesa Munaresco, ossia di Sara Munari, ecco, invece no ché siamo mille leghe distante, tanto quanti gli anni (dieci e più) che questa Home squisitamente ha fuori dall’ovile Pensiero Unico verso il baratro, infernale si capisce
Ps2 Influencer insuflatori di batteri/virus/spore varie, che uno dice: basta eliminarli e senza il concorso “virale” di BigPharma si vivrebbe meglio soprattutto con Dignità, non a caso in maiuscolo: dritta come la schiena (di chi c’è l’ha)
Ps3 Si guardi il “pettorale” della T-shirt: NASA (Never Space Agency il set cinematografico alla Capricorn One movie, o il Kubrick London Studios di A Space Odyssey) è lo stesso cui si fregia la Sara Munari entrambi figli d...elle stelle, pianeti galassie ammassi stellari, universi paralleli, materia oscura assai e chi più ne ha ne metta...
Chi offre di più? Due
“Sei milioni di italiani fuggiti all’estero – Gli iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) al primo gennaio 2023 sono 5.933.418. Si tratta perlopiù di persone provenienti dal Sud (il 46, 5%), in minoranza dal Centro Italia (15,8%) e per il 37,8% dal Nord. Tuttavia nel rapporto si osserva una metamorfosi recente. Se fino a vent’anni fa a emigrare erano ancora persone di origine meridionale che cercavano fortuna Oltreoceano e portavano con sé la famiglia, oggi “la mobilità è caratterizzata da partenze dalle regioni del Centro-Nord dopo, nella maggior parte dei casi, un periodo meno lungo di mobilità interna Sud-Nord”. La terra da cui si fugge di più è la Sicilia, che registra 815mila residenti scappati oltre i confini nazionali al gennaio 2023. Seguono Lombardia, Campania, Veneto e Lazio. Meta prediletta: l’Europa.
A cambiare è anche il volto di chi va via. I residenti all’estero sono mediamente più istruiti e in prevalenza più giovani, hanno tra i 35 e i 49 anni. Rispetto al passato, aumentano le donne in fuga, raddoppiate rispetto al 2006. Sono oltre 2,8 milioni, e costituiscono il 48,2% del totale. Motore della partenza, per tutti, non è più la volontà di “sfuggire da situazioni di fragilità economica e occupazionale – dice il report – ma il desiderio di rivalsa e crescita”. Secondo la fondazione Migrantes,questa è “l’Italia che continua a crescere fuori dall’Italia”
Scarsa attrattività del welfare familiare italiano”: ecco perché i 30enni che vivono all’estero non vogliono tornare
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/13/scarsa-attrattivita-del-welfare-familiare-italiano-ecco-perche-i-30enni-che-vivono-allestero-non-vogliono-tornare-il-rapporto/7351313/
Ps. Il pianificato meticoloso Kalergi piano è come "vasi comunicanti" si svuota da una parte e arriva dall'altra, africani (in)seminatori: mamma tu sei bianca e papà è nero, e io chi sono? Così la bambina "bastarda" a nostra conoscenza diretta. Razza bastarda che è tutt'altro che offensiva: senza Iddio, senza patria, senza diritti, senza niente di niente i neo-schiavi per contrastare l'egemonia inarrestabile se non con redde rationem nucleare cinese e asiatica tout court dei soliti babilonesi arrivati, comunque, al capolinea della cosiddetta "storia" che si sono auto-scritta
date » 11-11-2023 11:41
permalink » url
tags »
immagine morte, necrofilia, necrocultura, immagine raggi x, fotografia digitale raggi x, babilonesi finis terrae, palestina olocausto, sit tibi terra levis, ad libitum, skull and bone 322 massoneria, sara munari e sodali,
Arte...funeraria (Necrocultura)
Il grado di dissoluzione, oltre ogni ragionevole dubbio, dell’Occidente è impossibile a definirsi. Infatti i soliti babilonesi, sangue blu a o meno, pensano di governare il terraqueo ad libitum. E non si fanno capaci, lo sanno ma schiumano bava e danno mazzate a destra e sinistra come se poi, appunto, non tocchi loro….vennero a prendere me e non era rimasto più nessuno.
Arte mortuaria o funebre che dir si voglia, manufatti di cultura che dell’oltre “tromba” ne ha fatto religione nel bene e soprattutto nel male. E questi tuttavia ha portato a “esorcizzare” la Falciatrice, cui cerimoniale funebre o “trasmigrazione” il viaggio del defunto: Egitto docet sopratutto. E dall’altro darne, della Morte, un senso all’interno del sempiterno ciclo della cosiddetta “natura” virgolette molto necessarie ad evitare soliti equivoci dei notori babilonesi, che impazzano e da ultimo in quel vero e proprio Olocausto in Terra Santa (!!!) poi. Faremo un giorno il dì della Memoria di essi?
Navigando in Rete delle mirabilia, allora, ci si imbatte per quelli “arcani” in un tale, ovviamente fotografo, ma strano e non poco. Costui è un anglo, cui esoterico colore, vista la latitudine, è il Nero sue Nebbie e Delitti (serial Rai con Barbareschi policeman). Ora si dirà: ‘mbe? Bocche buone. Il nostro nordico esemplare di fauna sembra ascrivibile nella categoria, si, dei “fotografi” ma dei radiologi a dir vero; quelli che un tempo nei loro lab (si ricorda il puzzo tipico degli acidi cosiddetti di laboratorio analogico) fotografavano con macchine a Raggi-X ora questo apparato ora quest’altro, ora una frattura ora una pantografia delle arcate dentarie. Fotografi de facto filologicamente, ecco, chiacchierando. Eppure sino ai fatti cui narriamo nessuno di questi medici, de facto pure questo, si sarebbe sognato di mettere in bella mostra, appeso in Gallerie à la page, i reperti diagnostici e spacciarli per Arte. Spaccio della Bestia, eh Sara Munari & Co che ricordiamo nei nostri pensieri, da mane a sera, e mai dimentica!
Un sodale, comare Munari, di quei che con la scusa dei Raggi-X fotografa come se il fotografato sia né più né meno che un ready-made…
(Copia & Incolla se vi pare)
https://www.nickveasey.com/diasec
see below:
Dear Sir I saw the incredible you mortuary photography X- Ray, and if possible where is your (self portrait) in pose of cadaver (dead body)?
Thanks in advance
Manunzio photographer since 1969
Reply:
Sorry I don't really understand your question Michele?
Best
Nick Vaesey
Process Gallery
Sandway Road, Sandway, Lenham, Kent, ME17 2LU
T. +44 (0)1622 851975
Re-Re
Mike and not Michele french sound, first. Secondly I still don’t understand you photos: are medical? Are for funeral home? For BigPahrma? Please explain me.
Thanks
Manunzio photographer since 1969
Reply (again)
Our market is fine art. Search for Nick Veasey X-Ray art – you’ll find lots of articles and videos.
Best
Nick Vaesey
I re-wrote
Thaks for reply, but: what? Fine Art this? Oh I think you are a diagnostic X- Ray doctor , a simply amateur that for divertissement, passe off as medical x-ray the “art”. Please when you say “art” rinse your mouth. Radiography is only X- Ray. History of Art is other. No word.
Sincerely
Manunzio photographer since 1969
E un po’ incazzato (by Jove?) l’ulteriore risposta da “artista” mostrando gli alamari, i gradi, comprati chissà dove, oppure omaggio, oops free, della sua Loggia nel Kent della Perfida Albione
Do you have to be so rude?
https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-duchamps-urinal-changed-art-forever
Nick Vaesey
Final...
Ohh oui je sais Monsieur Duchamp an artist ready-made and his urinal. I undertstand: urine as (people) life!
No sir in my curriculum was/is Storia dell’Arte, because and before all photograher, I’m a Italian Teacher, and not a “rude”. Excuse me (from french excuse-moi) sir: rude from Old French ruide (13c.) and directly from Latin rudis "rough, crude, unlearned" is a word latin as tons of English words?
Intelligenti pauca verba
Manunzio photographer since 1969
Ps. Questi so’ i compari della Munari & Co, che con la scusa dell’arte (Franza Spagna purché se magna) tutti e tutto a, ossa, sebbene lor signori sono de facto della Loggia "Skull & Bone 322" dei “grembiulini” ameri + cani?
Pss. Il necrofilo fotografo in narrato abita, forse in loculo, nel Kent of England, e fate caso dove: Sandway Road, Sandway, Lenham, Kent, ME17 2L UK. Sand-way-via: sabbia, alias...terra levis latina citazione funebre. E ancora Len + ham cos’è uno scherzo macabro? Nomen omen!