manunzio.it logo



Cose che si vedono in cielo senza scomodare C. G. Jung


Il caso che esiste e lotta contro, si ritiene ora come ora, contro nobis. Lungo a dirsi e meglio così più non scrivere.
Archivio Manunzio, immagine di nuvoletta l’unica cosa che riesce a “vedere” la coniuge richiamata a dire la sua a monitor. Solita tragedia quotidiana: il Saggio indica la Luna e l’imbecille guarda il dito!
A dir vero mi ero scordato dello scatto e in mezzo a mezzo milione di file sfido Maria Santissima che ieri si è ricordata, Immacolata com’è, dicono quei di Vaticano Spa.
Sia come sia le freccette, per gli imbecilli che guardano il dito del Saggio, evidenzia, ecco, tre palle di nome e di fatto. Palle. Ora c’è che dice trattasi di fenomeni chiamati Orbs: sfere di luce. Tutto qua? Beh certo che no, infatti, chi della palle e ne ha pieno delle stesse, e dice trattarsi di fenomeni rifrattivi: ci pigliano per culo, evidente. Sì perché qui non c’è nulla che richiami una “qualche” aberrazione ottica, un problema di codifica un problema de li mortacci loro tanto sono pieni di razionalità d’accatto. Morti che camminano. Zombie. E poi quanto a sfere ed ordine un bel triangolo immaginario descrivono le tre, sempre palle.
Si diceva chi le vede in positivo, le sfere, di energia, chi l’esatto contrario ma sta di fatto che un tempo di circa settanni fa, eh Jung eterodiretto manco i cani, o dopo guerra va, le cose che si vedono in cielo per una popolazione mondiale ancora legato a doppia tripla mandata alle cazzate razionaliste, analfabetismo compreso gli si poteva propalare (metter il palo lì) di tutto. Mo’ con alfabetizzazione e la Rete delle mirabilia, un po’ meno. E non è che la richiamata sia “neutra” gestita com’è dal triangolo, ecco, Cia-Mossad-Pentagono. E sai che novità, avanti il prossimo eterodiretto!



Nb. Vedete il razionalismo che nega pure la luce del giorno? Da presso la splendida Wikipedia del triangolo Cia-Mossad-Pentagono

Un gran numero di foto di "orb" condividono alcune caratteristiche comuni:
1. essere scattate con macchine fotografiche digitali compatte
2. essere scattate in un ambiente buio
3. essere scattate con l'uso del flash
4. essere scattate in ambienti con polvere o particelle liquide in sospensione non visibili ad occhio nudo

Ora tranne la prima, scatto su Camedia Olympus C-5060, che in pari condizoni di ripresa non mostra assolutament un c...orpo di tali fattezze, seguite il resto:
2 al contrario in piena luce con tanto di nuvoletta estetizzante, ecco
3 diversamente senza uso alcuno di flash tant’è la luce diurna che ne fa a meno
4 non azzeccano una nessuna polvere se non su quei trsiti solitari e finale neuroni di gente disonesta, figlio di disonesti a sua volta, sino alla Taverna dell’Oca 1717 o della Massoneria delle mie brame. Eppure questi disonesti costruirebbero castelli in aria, arrampicate su gli specchi circa il fatto che le compatte…

“There are more things in Heaven and Earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy.” Shakespear Hamlet

Sic transit gloria mundi


(Copia & Incolla se vi pare a vostro rischio e pericolo)

Orb (fenomeno)
https://it.wikipedia.org/wiki/Orb_(fenomeno)

Ps. Indicata dalla piccola freccia un minuscolo orb di rosso colore. Rosso e non s’aggiunge altro, altro che dead pixel!




Gli attrezzi, parte, di Manunzio per la stampa digitale praticata da circa un quindicennio. E seguito di ripetuti “esperimenti” le sonde colore e tutta la teoria della giostra degli acquisti è stata butta nel cestino, sostituti dall’occhiometro di più di cinquant’anni di fare fotografia magistralmente sintetizzata dal pacco carta analogico, oramai inservibile causa anni stoccaggio, sottostate il terzetto superiore sempre Ilford brand per chi capisce di fotografai e non sentito dire di un Verolino qualsiasi e Munari eterodiretta dalle centrali sulfuree transatlantiche. Carte inkjet di certi brand à la page, nel caso Canson, e per prova provata la squisita eterea leggerezza d'eleganza formale e sostanziale Canon Premium Matt. In alto il pacco Fabriano, carta che ci accompagna dalle elementari dalla fine Anni Cinquanta secolo trascorso, un universo piegato ai nostri fini e “ammorbidita” da spary-fissatore Maimeri 609. Carta Fabriano che fa, anche, da sub-strato alla esile e pure esemplare, dietro Canson, Ilford della serie cadetta il brand dal microcontrasto favoloso per chi ha occhi di fotografo e non di semplici minchiapixellisti onanisti compulsivi, tristi solitari e finale. Su in alto a destra il non ancora provato spray-laminatore-conservativo inkjet della Hahnemühle cui c'è poco da dire tant'è universale brand



Cosa fatta capo ha
Bello le frasi fatte, fritte e rifritte: forse che l’uomo non è animale rituale-abitudinario? Ebbene solo le menti, illuminate da profonde luce interna mica dei grembiulini, e che avete capito! Sanno ciò che è giusto e gettano a mare inutile zavorra.
Breve, Manunzio ha impiegato un quindicennio, giorno più giorno meno, a trovare la quadra della stampa digitale inkjet. Inizio drammatico ché non esistevano profili ICC e il resto pura e semplice roulette cui, però, ci inzuppavano pane & danari a strafottere i vari Boscarol di tre-cotte (http://www.boscarol.com). E così step by step oggi pare una camminata, relativa, la stampa inkjet. Cosa s’intende dire? Anzitutto lungo il tragitto ci si è liberati di tutto l'abaradan fatto di stregoneria-ideologia unica più che matematica e binaria applicata all’inkjet: sonde di calibrazione per questo quello e quell’altro ancora. Sicché pensavamo di aver adempiuto e giunti alla fine. Ma...quando tutto sembra sia finito è li che comincia la salita cantava Antonello Venditti. Proprio così. E non è che la cosa riguardi chi si fa stampe da sé, no. E’ tutto un “ragionamento” falso errato e bugiardo della solita giostra acquisti e prezzolati adepti.
Ora seguiamo a giorni alterni, si è già scritto, Northlight Keith Cooper. Bene o forse no. Sì perché costui, lo si scrive su la sua pagina You-Tube, pensa alla fotografia digitale con solipsismo binario*. E lo vedreste cercare i dot-ink con finanche una lente d’ingrandimento! Poi dice l’esatto opposto: vale a dire che una stampa non la si vede (giudica?) con la proboscide azzeccata la carta di certo allure si capisce. Oddio non è che il primo visto & letto su la Rete delle mirabilia, sebbene sfugge nome, con lente contafili (ingrandimento) azzeccata su la carta, un blasé insieme alla sua proboscide, pontificare su la bontà della stampa! Obbrobrio di chi non capisce un cazzo di fotografia e digitale, casomai consigliato dalla mamma di comprare una, metti caso, Hasselblad da mezzo miliardo di pixel (se li dovrebbe ficcare nell’anatomia del caso e vivere felice e fesso stampando le sue cazzate su Baryta simil argentea Galerie Ilford d'antan) così resta estasiato delle minuscole macchioline di ink casomai certificate Epson Digigraphie e non chiedete all'oste se il vino è buono! Squallidi figuri che Stampa & Regime in sodalizio con gallerioti dalla benda finta all’occhio e gamba di pirata del caso, propalano: vale a dire mettere il palo...letterale pratica medievale o giù di lì. E la claque a seguito. Bis.
E il paziente Manunzio, cui confronto Giobbe biblico ci fa barbino, buttato stavolta, tutte le cazzate che rimanevano attaccate alle richiamate sonde & co. s'è allegerito la mente. Volete una? Le “macchioline” di rumore, e relativo esborso di money a soppressione, a monitor si vedono come patate cuccuziell’ cetrioloni e banane per l'abbisogna anatomica? Beh a stampa non si vedono un c...alibro tant’è impercettibile, senza dire che la stampa di goccioline d’inchiostro sono altra cosa dai bei piselli turgidi, sempre per l'abbisogna, a monitor, per chi capisce di banale tecnologia "contabile". E che dire del razor un-sharp (si dovrebbe sparare a palle incrociate gli inglesi speaker tout court circa il vocabolo, che ci azzecca il solito c...atodo e significava un tempo “maschera di contrasto” in italiano non per aumentare lo “sharp” bensì abbassare il contrasto nelle duplicating slide e non meno che il bellissimo e però micidiale Cibachrome per stampare quelle e non solo) che nel pannello PPL software Canon di una stratosferica razionalità altro che Pshop di Keith Cooper e compagnia cantando, c’è la spunta per questo “riportare l’originale un-sharp” che abbiamo disattivato su stampe A3? Sì così l’impossible impatto grazie a file d’una Olympus Camedia C-8080 da 8, dicasi otto, megapixel su CCD Kodak alla stratosferica tacca, ecco, dei 50 Iso!!! Il resto continuerebbe a ripeter il sulfureo prof. Sator-Sartori: so’ cazzate. Sottoscriviamo


* Il post trovate (cercatelo se vi frega il genio, interesse, ché non lo segnaliamo) su la sua pagina l’ultima sua l’Help lanciato a (s)proposito delle carte Awagami. Anatema e Manunzio gli ha risposto per le rime: vedete ‘a lantern’ ‘mman’ e cecate lanterna messa i mano a ciechi? Senza dire che la splendida carta giapponese, provata proprio agli inizi della carriera di stampadores, ecco, quando per posta aerea (non c’erano ancora distributori internazionali e qui, ora, nel Belpaese la Apromastore e la Chartas, quest’ultima di squisita gentilezza tutta femminile in veste di consulente-venditrice) ne arrivò plico. Benedetti giapponesi della Trilateral, dei Gesuiti (che già sapevano tutto via Archivio Segreto Vaticano e delle “distrutte” pergamene la Mitica Biblioteca d’Alessandria d’Egitto di precedenti civiltà terrestri fra cui Atlantide) scopritori del suolo giapponotto che servirà in seguito a trampolino di lancio via Seconda Guerra Mondiale contro la Cina, odierna fabbrica mondo, che mo’ se ne sbatte ché s’è comprato mezzo mondo compreso debito pubblico degli ameri + cani; anzi, il fondello della personale GH4 Panasonic come pure l'adattatore 4/3 vs Micro 4/3 ne riporta cartiglio altro che made in Japan! E non la finiamo più ché uomini di Mondo che han fatto, ecco, il militare tre anni a Cuneo. Totò dixit. Sic transit gloria mundi!





Un paese non il "famoso" di Strand su Luzzara di Zavattini, vent'anni dopo stesso topos con ottica G. B. Gardin, bensì...
...non ha dato nobili natali come s’è accennato, sebbene un Zavattini ci è venuto da queste lande e diremo un'altra volta. Ciò non di meno questo paese, cui non si forniscono coordinate ma che esiste realmente, una metafora o forse categoria dello spirito va mo’ tu a sapé, colpisce ancor più Manunzio per verificare, tra l’altro, sin dove ci si può spingere, uno still life ambientato diciamo così. Senonché non è la prima volta che quattro colpi di Pshop (Elements, thanks!) crea esatta + mente quello che sta nella capa che poi non è luogo “geometrico” per chi capisce la natura olistica delle cose.
Torniamo, quindi. Un paese, si è fotografato in special modo dopo i giorni del post sisma Ottanta che l’altro giorno ha compiuto, i suoi quarantaquattro anni, quando andavamo per perizie dei danni subiti; acciambellato sovrastante montagna detta “Dolomiti” di questa landa al di là del Vallo di Diano. Sic transit gloria mundi

Ps. A volte è molto difficile o persino impossibile tradurre il significato profondo dell’immagine attraverso la scrittura




Fotografare è difficile asseriva Ando Gilardi da le antiche pagine di Progresso Fotografico. E poi è molto difficile o persino impossibile tradurre il significato profondo dell’immagine attraverso la scrittura.
Una foto d’archivio di Manunzio (in cover interpretata) e scatto della personale Leica a nome C 5050 della gloriosissima (ex) Olympus Photo Division. Sì una terribile Point & Shoot, poi certo il solito manico fa differenza tanto o poco che altra questione.
Archivio che sembra l’altro giorno eppure son passati dieci lunghi anni da quel click (accludo schermata di Lightroom, pure ogni tanto bisogna far vedere di essere à la page e usare i softar’, così pronunciato da un amico pure lui fotografo a temp’ pers’ o per hobby, from french language, dei professionisti). Aqui (lasciato senza correggere lo spagnolo involontario da tastiera!) non si narra del buon Verolino ‘o stritt' fotografer’ scritto accusì per gioco di suoni o più nobile calembour, semp’ iss' co’ cappiell’a beseboll’ ‘merican’ ‘ncap’ ca scritta NY, vale a dire Neve Iorca: ma iss’ so leva quann’ s’ va a cuccà, from verb french coucher?
Tuttavia in quel quadretto che si para davanti l’occhio corre alla donna-ombra, non sua ma di chi la precede, veramente molto strana a dirsi che doveva essere più sfuggente sul muro se rafforzata alla stazza dell’uomo a procedere: boh, che dire? Senonché non si è avuto modo di azionare lo zoom della “leica” che già di suo è lento, quindi di necessità virtù in post rimesso a posto quello che la capa di Manunzio, i suoi occhi, avevano visto. Dice ma ‘o stritt’ nun’ s’adda mette man’ ‘ncopp’ sinnò Cartier Bresson s’arrevota’ dint’ a tomba! Ni pecché nuje è over’ nascimm’ reporter ma a chiss’ tiemp’ ca, ce simm’ convertite, no all’Islammo none, a cose chiù terra terra (missili?) artistiche. Ma nun’ ‘amm’ truvat’ nu fetiente e gallerista (con benda su un occhio e gamba di legno da pirata) ca c’avess azzeccate ‘ncopp’ a mur’ ste chiaviche e foto “artistiche”!

Un populu
diventa poviru e servu
quannu ci arrubbanu a lingua
addutata di patri:
è persu pi sempre.
Ignazio Butitta



Original photo


Ps. In un tempo in cui Stampa & Regime RaiNews24 fa, o ci fa è vexata quaestio, i tiggì in lingua inglese mattina pomeriggio e sera, parimenti in lingua persa in ogni accezione ukraina, seguita da “lingua” dei segni un tempo sordomuti al corrente “diversamente abili” ma sempre sordomuti sono e restano, ché siamo contro l’imbecillità del politically correct (pane al pane e vino al vino che non ce ne po’ fregà de meno)senza parole, quindi dell'italiano...poi si fan "statistiche" già taroccate dei giovani e la lingua...che il pensiero va non altrimenti all'altro giorno: Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole...si dissero l'un l'altro «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. E il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. Genesi 11. 1-9



"Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione..." Deuteronomio (Antico Testamento o Torah ebraica) 5.8.10 Conferenza Episcopale Italiana


A volte (solo?) i nomi realmente sunt conseguentia rerum, vedi il Paradiso in Terra, Terra promessa, Nazione indispensabile e via con corbellerie a man salva: Stars & Stripes...e Moab

Tu mo vedi la cumbinazione, eh. Cert’ cumbinazione i nomi accà e allà dell’Oceano mare, la Terra promessa in terra per l’appunto creato, meglio inventata (sebbene già le tribù stanziali di indiani, sebbene Erik il Rosso l’avesse calpestano, il suolo americano in quel di Terranova quasi mille anni prima del buon forse italiano, con tanto di appartenenza massonica, a nome Cristoforo (Christo portato in terra infidelis letteralmente e festa nazionale yankee il 12 ottobre 1492, numerolgia che è tutto un programma dopo, seguito, il 1453 o l'assalto mercenario a Costantinopoli odierna Istambul) Colombo, ma che in lingua spagnola suona Cristobal Colon tutt’altro che “genovese” eh belin.
Veniamo a noi. Moab per chi ne fosse poco addentro, tipo Munari Sara in tutt’altre faccende affaccendata shhh non svegliatela, zombie se vi vien facile, è un produttore di carte per inkjet, americana e lì abbastanza conosciuta. Mo’ qualcuno dirà: ‘mbè? Presto detto ché le loro carte han preso nuova veste grafica (in una società, dice McLuhan, in cui la scatola, ecco, è de facto contenuto e non più contenitore causa post-moderno meglio post mortem) discutibilissima seppure non si riferisce più, in copertina e la scatola di sample conservata, a paesaggi Yankee, no. E da quanto si vede, oltre la scritta mastodontica, in basso a destra riecheggia la Caverna dell’Antilopi**, vista e rivista una, cento, milione di volte. Anzi, c’è gente dagli angoli del mondo che va fin lì a fotografare (fottografare che è meglio) fotocopie di fotocopie, d’altronde chi si contenta gode.
Moab dalla discutile veste grafica, quindi, si presta, tuttavia all’incipit della “nazione” indispensabile notoria “esportatrice di democrazia” governata da ebrei sionisti by Is +Ra + El che ,guarda tu il caso capito a fagiolo. Cacio sui maccheroni.
Moab, quindi e i Moabiti sono chiamati così pure chi usa papers ink jet, stampatori del brand(y) omonimo?

**Antelope Canyon l'insieme di due grotte formatesi nel corso di migliaia di anni per l'azione erosiva delle acque. Sono proprietà degli indiani Navajo, che le gestiscono. Si trovano nei pressi di Page, in Arizona, Usa

I Moabiti furono un'antica popolazione semitica che viveva lungo le rive orientali del Mar Morto, più precisamente nell'altopiano di Kerak nella regione montuosa chiamata Moab.
https://it.wikipedia.org/wiki/Moabiti

...La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi…Genesi 19.30

https://www.moabpaper.com


Ps. In Europa o il Vecchio letterale Continente di ‘nzallanute europoide è d’uso, prammatica, le carte franco germaniche. Canson & Hahnemuhle Digital FineArt soprattutto e poi vari cespuglietti di altri brand. In Cina-Giappone soprattutto rinomate le Awagami & Co, carte di una consistenza impareggiabile per l’occhio cuore… e pure fegato insieme ad altri organi della Sinestesia







Sia il vostro parlare: sì si, no no, ché il dippiù viene...dal reparto marketting

Si è piegato a nostra tesi l’evangelico precetto “secondo” Matteo 5. 37. Caso paradigmatico, dunque, a stretta conoscenza in stile Manunzio. Infatti la G9 , qui in caso di specie, è del trio personale con la mitica Gh4 e pimpante FZ 300 Panasonic, detta fermacarte.
Qui ci interessa il fatto che riguarda le MERETRICI dei revisori che da vajasse cianciano d'attrezzature, anch’esse sempre più FOTTO + GRA + FICHE: sì, repetita juvant, raddoppio noto e arcinoto coniato by Manunzio.
Orbene si è detto paradigmatico & prezzolato circa il riferimento alla G 9 Panasonic, prima serie o l’autofocus (non) tosto di Sony e sodale Canon attuale diarchia fottografica, quanto dire. Richiamati brand(y) non a caso, poiché sempre le MERETRICI laudatores già opinabile nelle lodi.
Breve codesti signori, po’ certe chiattone (grassone or over size?) che farebbero denari a (stra)fottere a certe ore del giorno...te le raccomando. Divertenti chiattone by Stars & Stripes che pigliano in mano, non altrimenti, attrezzi fottografici come niente.
E la G9 Panà cosa c’entra? Beh, si è detto che l’unica pecca (!?) per rimanere in argomento è l’auto(s)focus poco o niente performante. Cazzate. E non è la prima tant’è che per abitudine, algoritmo di scandaglio personal tipo Google et simila, ti si para davanti un giorno sì e l’altro pure la richiamata digitalcamera, ossessione sino a cero punto. E non male, anzi: non fa scienza sanza lo ritenere, aver inteso del buon Rosacroce Dante. Sì, perché scoprite quello che le MERETRICI (epiteto si vabbè aulico!)richiamate occultano: fanno ciò che il reparto MARKETTE (botta con signora notturna) "suggerisce" essi. Punto. Mica fan vedere ciò che la macchina, in specie G9 ma si è detto paradigma, è capace di fare, no veline dell’Agenzia Stefani d’epoca fascista attualissima come non mai! Altro non diciamo, e pure noi abbiamo famiglia, però in cadenzato italiano!

(Copia & Incolla se vi pare)

https://blog.francescophoto.it/2019/04/11/panasonic-g9-test/ che è il più “neutro” degli altri tester di...

https://blog.francescophoto.it/2016/05/23/panasonic-fz300-test/
(anche in questo caso, pur riguardo altra fotocamera, il test è sufficientemente “neutro” quasi piano ma dovete comunque sciorinarvi siti e contrositi, oltre leggere manuale che è na cosa oramai quasi “inutile” per alcuni e recensori, per venire a conoscenza di quelle feature utili, tutt’altro che espediente per giocarci manco fosse un video-gioco)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/TG0wQ7sN9P
(questo è di esilarate tandem che si diverte ed è già cosa buona, condizione, sì, necessaria ma non ancora sufficiente alla differenza tra macchine: vedasi sopra detto)

https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4420273
(qui l’imbecillità è fatto sistemico, si arricchisce con risposte di pari imbelli, di chi pazziea/gioca senz’altro pretednere da minchiapixellista onanista infoiato bue, e non capisce un c...etriolone di fotografia ma di fottografia avessi voglia che uno dice e comprati So...Ca...quando un dì era il tandem CaNikon, e vivi fesso & contento, Verolino street fotografo docet)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/WfD0tp83TiQ
(qui siamo all’apoteosi del detto, del qui lo dico e subito smento, dei ni pieni di famighia, sempre in siculo dire)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/0v0nDi1kimI&t=3s
(escalation da rabbrividire, ma che una signora dice la sua su l’auto(s)focus della G9 e altro)

https://www.youtube-nocookie.com/embed/mWmb1H0DclM
(doppia libidine con fiocco la nostra ci parla di feature, cose cui mai nessun recensore mette mante, si certo il Raw come no!: si ricordi che i prezzolati tengono alle cazzate né più né meno di un bugiradino para-famaceutica, andazzo che sta a prende piede pure per i preparati omeopatici!, a man salva mentre i famighi s’aspettano i piccioli per le incombenze domestiche e video giochi tout court)

Ps. Morale c’è poco da aggiungere oltre l’” Avere o essere” di From memoria, più che post moderno è il caso di scriverlo a chiare lettere: post mortem!

Pss. Tranchant? E’ tipico di chi ha palle piene di cazzate fottografiche: ma sta ‘ggente sa ancora, se mai fatto, fotografare. Riesce ad esprime un qualsiasi concetto che non sia eterodiretto, mentre s’aggiustano l’auricolare di Biden demente qualsiasi?







Munari l’avanspettacolo impazza e avanza

La nostra (!?) vestale by Cia-Mossad-Pentagono eterodiretta manco i cani, ne trova un’altra. Pensiero artificiale e cosa di meglio dell'odierno Artificiale Intelligenza dei richiamati tre compari neo “muratori” delle “sorti magnifiche e progressive” di Babele, la Torre, con obbligo di fila, manco fosse una “orchestra” di sulfurea orchestrazione?
Vedete siamo figli di...Occidente giudaico. Landa costruita secondo Pensiero Unico del Libro maledetto a nome Bibbia, cui autori, giusto e bene ricorda Mauro Biglino (ci eravamo arrivati molto prima, giacché in casa conserviamo due Bibbie e libri che un tempo, alla Giordano Bruno, sarebbe costato il fuocherello per eresia, comunque, grazie Mauro) non si sa chi sono. Già non si sa "chi" del Copia & Incolla da altre religioni.
Cosa c’entra Munari e le Scritture? Seguite che la cosa che è pura “coincidenza”. Benedette virgolette ma non se ne può fare a meno, e sappiamo che Umberto eco si agita nella tomba infuocata. Sia come sia pigliate, ecco, il Vangelo Secondo Giovanni: vedete ancora? Secondo e ci fosse una che sia una volta primi e di paternità e/o maternità d’autore biblico certo. Ma si scoprirebbe il trucco di Vaticano Spa proprietario, diciamo così, del copyright biblico.
Dunque Giovanni, quello dei grembiulini, in Incipit delle sue baggianate eterodirette “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio” Mammamia che cazzata linguistica, che contorcimento sintattico grammaticale (!) figuriamoci “logica”.
E mo’? Ecco la Munari pensiero non meno eterodiretto di quei, due punti a capo.

Se un'opera d'arte è creata da un algoritmo, chi è l'autore? L'artista che ha fornito i dati o l'algoritmo stesso? La domanda sull'autore di un'opera d'arte generata da un algoritmo è al centro di un dibattito complesso e in continua evoluzione. Non esiste una risposta univoca e definitiva, ma possiamo analizzare le diverse prospettive e argomentazioni….L'algoritmo come co-creatore: Altri sostengono che l'algoritmo stesso è un co-creatore (vedi Giovanni sopra ndr) dell'opera d'arte, in quanto apporta un contributo originale e inaspettato al processo creativo. L'algoritmo, infatti, è in grado di generare combinazioni e associazioni che l'artista non avrebbe potuto prevedere….L'opera come prodotto collettivo: Una terza prospettiva considera l'opera d'arte generata dall'AI come il prodotto di un processo collettivo, in cui l'artista, l'algoritmo e i dati utilizzati per addestrare (verbo ubiquo ndr) l'algoritmo stesso contribuiscono in modo paritario alla creazione dell'opera.

Baggianate, no? Molto di più amabilmente già del siculo “Uno, nessuno e centomila”. Evidente che la nostra Munari in perfetto delirio (squilibrio?) fa la maestrina, zitta zitta parla per ellissi, parabola terrestre si capisce, e chi intende gongola.
Ora rimaniamo in tema di fottografia: per cortesia non zufolate sul raddoppio consonantico ché, grazie, già postato e datevi requie. Sicché senza scomodare Walter Benjamin e sua riproducibilità artistica grazie alla “tecnica” ponetevi una domandina semplice semplice: ma se l’Opera, maiuscolo per i grembiulini pensiero luciferino, metti caso è fatto “democratico” e quindi di tutti e di nessuno, l'Egotico Kapitale tout court afferma pretende e infin manu militari proclama: ma se è di tutti allora è di NESSUNO, gnam gnam...e ci siamo intesi.
Sicché se ci spostiamo un cicinino nel campo della cosiddetta arte, con obbligo di maiuscolo che poco ci frega, e senza scomodare Sgarbi in joint-venture d’antiche tele aumma aumma taroccate, la riproducibilità già da secoli addietro (scuola dì questo e quel compare copista, dicono) per croste passate per “vere” (Pirandello sopra richiamato non a caso) dipinti e non solo, capite la portata del “falso” elevato a “vero”. E la firma poi olografa un tempo solo Digigraphie Epson che autenticava, in numero limitato e firmato e timbrato e garantito da galleristi-mercanti con benda all’occhio? Codazzo cui si accoda pure Canson che timbra a secco le sue “perle” di carta, del sedicente artista fottografo: come la mettiamo? Ma alla pecorina natural + mente alla faccia dell’unicità fottografica (leggasi Benjamin) del rag/straccetti o Awagami gelso e alberi ed arbusti affini, ink da cazzate centenarie ed oltre passe-partout acid free e chi più ne ha ne metta. Questa è Munari & Co. birichina con la mano alla gola della cover, certe inquadrature per chi capisce!

https://saramunari.blog/2024/11/19/arte-e-ai-un-binomio-in-evoluzione/



Ps. La Munari viene mandata avanti, che a noi vien da ridere dicono lor signori. Vien da ridere abbriva dalla leggenda metropolitana che vuole due compari, che introdottisi furtivamente in pollaio uno si prende legnata sui denti dal proprietario, poi tornato indietro al sodale compare gli dice di proseguire perché a lui vien da “ridere” coprendo così la legnata presa. Non abbiamo traslitterazione inglese, spiace per gli anglofili seguaci acefali della Munari, ieri oggi e di diman non v’è certezza. La cosiddetta AI è arma di dominio, arma al posto delle “scuppette” o più o meno fucili in senso lato d’antan, tant’è che se fate un retro-passo, un riavvolgimento di moviola oppure odierno Non-Linear editing video, cosa accade? Semplice le “intelligenze” umane che lavoravano nel corso dei secoli (scrivendo in latino!) sperimentavo, provavano o come vi pare Urbi et Orbi. E rimaner in Fotografia analogica metti un Sir Herschel-fissativo e un Daguerre, meglio poi Talbot inventore de facto del negativo-positivo, secondo vulgata della Storia fotografica. Caravanserraglio che han creato ante quello che oggi passa il convento silicio-digitale. Uomini che tuttalpiù menavano per Simposi o Forum odierni per scambi di vedute, panoramiche, zoomate o meno. Ecco e più intelligenza collettiva di così, si muore. Infatti è la natura poi mica tanto oscura di coloro che ri-sognano il castello medievale, caccia alla volpe a perder tempo e schiavi via Covid ed Haarp cambi climatici per il resto. E d’altronde se si guarda il sionista genocida (tutti se ne sono resi conto, soprattutto la Francesca P. Albanese giurista e docente italiana, specializzata in diritto internazionale e diritti umani che dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, tranne il pupazzetto bianco vestito di Vaticano Spa, che lassù in “loggia” in San Pietro (guardato in bella vista da un obelisco, altri due sono a Washington e City of London o tripartizione religoso-militar-finanziario babilonese) con afflato paterno chiede se per caso c’è da quelle parti di Terra poco santa, un fattariello di genocidio. Stesso pupazzetto che insieme ai fratelli “maggiori” mangioni che è meglio, ebrei sionisti perniciosissimi, faranno di Gerusalemme (Trump in altro momento l’ha controfirmato) la Caput Mundi del popolo eletto, sebbene non si sa chi come e quando con quale sistema elettorale e inviati Onu a scongiurare brogli, si è svolta la cosa. Cristiani & Sionisti core a core nella costruzione del Tempio “che ricostruirò in tre giorni” Secondo Vangelo Giovani 2. 19, per l’avvento dell’astronave che porterà il tristo Yahweh/ Yawe quello pure dei Testimoni di Geova per la seconda volta; sì, lo Jhwn gutturale di cavernicoli pastori a pasc’ i pecur’, a benedire Is + Ra + El e il resto di Goym, dopo olocausto nucleare rimasti a far da servi a questi

Pss. Una vetusta e bordò-nero spelacchiata Bibbia, conservata, forse, ancora c/o Biblioteca Nazionale di questa landa, con Imprimatur ecclesiastico doc della sua “confraternita” di Neri Gesuiti, lo stesso del pupazzetto bianco vestito di Vaticano Spa, al riguardo della Parusia/Venuta neotestamentario di Gesù lo dà come “equipaggiato”. Ma un “equipaggio” se non è di nave è pur sempre di...flotta aerea in forma discoide o men che sia?




Stargate

quell'affare che da qui trasporta lì il bipede maledetto; la scienza, ci perdoni la minuscola, al riguardo, dice, pontifica ed afferma che si possono, sì, portare a spasso da qui a lì, solo piccole particelle. Esperimento (visto in Tv di Stampa & Regime) fatto passare in televisione da qua (dimensione) e di là (boh!) di rotaie, meno male che non passava il treno...d’altra dimensione sebbene il buon Einstein, ebreo manco i cani, ha posto come il buon tempo andato colonne d’Ercole: Joachim & Boaz, a guardia della conoscenza oltre cui si scoprirebbe il giochino e i massoncelli non vogliono, soprattutto non conviene allo Spread denaro fatto dal Nulla, vaccini mortali di BigPharma etc. Storia vecchia già in Genesi, maledetto libro sia chiaro, e dell’albero che il padre (!?) non vuole se ne mangi il frutto, invece Eva...E sì il tetragramma YHWHY ebraico sionista.
Stargate veniamo a noi che l’ebreo Einstein, un’altra volta, non può andare oltre le richiamate colonne in forma di velocità della luce...Poi evidente che qualcuno gli avrà ricordato del Worm & Hole anatomico, ponte di Einstein-Rosen, e senza andare oltre, secondo lui si può “zompare” da qui a lì senza metter in discussione la Gravità della Cosa di Cosa Nostra, ahh. E se uno guarda alla “meccanica” quantistica eh non finiamo più e vien giù tutto il teatrino: Teologia & Vaticano Spa a pendant ebraico-cristiano, manco i cani. E uso dire “senza soldi, creati dal Nulla per gli amici degli amici scienziati ad ore, non si cantano messe” lato traslato o come vi pare.
Insomma a farla breve una macchina del tipo Olympus C - 8080 con mostruoso CCD da 8 mega by Kodak da fa paura, settata su quindici secondi tale portata massima della posa B, cavalletto Manfrotto tenuto su con scotch tanti decenni ma che fa ancora buonissimo brodo, e una penna. Sì, letterale forma di lampada + dina, fondo nero e il gioco è fatto. Certo il manico cui Manunzio largheggia...compie la Grande Opera, ecco, per i grembiulini e non. Il pezzo di metallo in scena è un revolver, nel senso che permette di tenere la macchina sempre in asse (centro ottico) tanto verticale che orizzontale, invece di sfruculiare la testa panoramica del Manfrotto. Funziona? Ni, una volta due e tre poi basta e si ritorna ad armeggiare con la testa (di Manunzio o Manfrotto?) fra posa verticale e orizzontale tanto è still life e chi ci corre dietro? Time is money, no? No, avanti il prossimo...


Ps. Still life come palestra e ripassare I fondamentali a distanza di oltre mezzo scolo di pratica fotografica buona cosa è, senza scomodare Diego Mormorio (Meditazione & Fotografia) quanto a Zen, eh avessi voglia. Munari e suoi inutili adepti esclusa ché guscio vuoto di Nulla è






Dalla serie uno scatto (Manunzio) toglie il Verolino ('o stritt' fotograf' napulitan' con capiell' 'ncap a beseboll') & Co di torno

Nelle varie posizioni, non Kamasutra si capisce, la tazzina di caffè - ossessione durata per molto tempo non foss’altro che questi e soprattutto i vetri di bottiglie esercita fascino particolare su la capa malata di Manunzio, e va mo’ tu sapè se forse ci vorrebbe uno pisicologo o meglio pisi-pisi-chiatra circa il perché – un giorno anche sul davanzale della finestra, sottostante s’apre non già il cortile del celebre film di Hitchcock con James Stewart, nella parte di fotografo, e Grace Kelly comare, bensì lo spiazzalone trafficato per ogni stazione a rima poi mica tanto. E così preparato la scena, set is very fine english word yeee, aspettando qualche attimo, zacchete ti compare ciò che la mente aveva ordinato, meglio atteso, accadesse: vedete voi quando Manunzio scrive del caso, da farci sempre una biblioteca?
Il resto viene da sé sebbene in post-produzione: togli qui, aggiusta lì (less is more, no?) sino al momento in cui tutto si ricompone non già come sommatoria, bensì elaborazione di cose vaghe e lontane nel tempo. Vedete senza andare in paesi “erotici” cui l’Utero Cosmico è maestra nel sollazzarsi con stalloni neri, barcaroli mediterranei rotti ad ogni f...igura; senza fare ‘o stritt’ (calembour e per banca dati profilazione Cia & Mossad) di Verolino o napulitan’ doc, ecco allora si può fare “arte”. Ahh quanto a questo Manunzio…

Scatto originale


Ps. Scatto in cover e allegato Olympus, qui mi pare ricordare WZ-5060 o C-8080 dal CCD stellare, che pure a stampa su carta lustre via Pixma Pro 200 che spara ink ad "acqua" è niente male, anzi. Certo per i michiapixellisti onanisti compulsivi, zombie, è meglio il fatto di stampare una cosa che "non ci piace" e poi, compagni, non è arrivato ordine da la 'merika Stars and Stripes...?




Letter french
Beh certo oggi è “sabato” per cui il titolo...E fermiamoci qua anche se le lettere, perbacco, ci stanno che l’immagine è zeppa. Logica zeppa, eh.
Dunque l’antefatto e scuorn’ dei minchiapixellisti e di tutti brand(y) fottografici. Vabbene lo si ripete per chi si fosse, suo malgrado, messo in onda. Una volta era l’argento safety-film tanto bianconero che colore a fare la “fotografia” e seguite con attenzione. Viceversa l’odierno orizzonte digitale porta dritto ditto al neologismo “fottografia” dal napoletano fottere che non intende dalla cintola in giù, bensì prosaicamente mettere in c...ompagnia di altre lettere ché di questo si tratta.
Wz 5060 Olympus Camedia favolosa Point&Shoot per palati fini (no ci scassate con le altrettanto buone Coolpix Nikon, molto usata da i grafici, e prima dell’invasione a costi umani di reflex digitali odierno mirror-less) che ha scritto/ripreso lo sterminato archivio digitale di Manunzio: un giocattolo, no? No.
E gira che ti rigira senza esotici paesi da visitare (erotici per donne sole con pensiero fisso lì e non più prerogativa di maschietti, anzi) ‘o street di Verolino, che impesta & impazza il web di cazzate a man salva, nu napulitan’ street photographer mi raccomanda a grafia cumm’ i ‘meri + cani e co' cappiello scritt’ ‘ncap’ NY: ossia Neva Iorca...che uno direbbe “Tu vuò fà l’americano” di Carosone memoria d’antan. Sicché la masseria chiamat’ Potenza, una basolata davanti la Coin a lettere che a prima botta sembra messi a capocchia, si para davanti. Ecco allora che dal “Kaos” una dietro l’altra l’abecedario si decifra. Ecco la “Realtà” lucente ché bagnato un po’ come si fa negli scavi archeologici quando, per meglio distinguere la vista l’acqua di spugna rinviene un mosaico di tessere. Ora immaginate la cosa (scatto) che accade di bella stagione e non vi siete preoccupati dello “scavo” anche perché inaspettato, ergo come si fa a bagnare le pietre? Con acqua Manunzio! Già, ma non c’è acqua in giro...sennonché sotto l’albero nei pressi guarda tu la combinazione del caso titilla una mezza bottiglia di minerale di chissà chi lasciata a prender aria! Ahh quanto a "caso" Manunzio potrebbe scrivere una biblioteca. Punto.
Bottiglia, quindi, che si presta eccome. Certo poi il controluce su l'acciottolato meglio lettere fa anche la sua. Tutto qua. Al resto basta saper guardare e vengono in linea altre lettere che si compongono di senso…anche con sugo (in basso a destra la cover) per domani, però, che è Domenica e pastasciutta!



search
pages
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.manunzio.it/diary-d

Share on
/

Chiudi
Close
loading