Manunzio

AI AI AI...

Vedete voi? Interessante come su l’AI si scateni tempesta in bicchiere (piccolino è meglio e scemografico) che uno già dice: non vi basta quella corrente e di “realtà”, no eh?
Sia come sia evidente che l’operazione, in caso di specie, è fatta per attirare le mosche su la m...armellata e pubblicità indiretta per chi “fotografa” o meglio da in pasto all’algoritmo AI. Ammuina, infatti, basta leggere espressamente il tacito mutismo dei “giurati la giostra” e che, fra involuto linguaggio a telecomando, la dice lunga, tranne svegliarsi e a telecomando: contrordine compagni...porca la miseria”

...cui esilarante reply dei padroni del vapore…

...And additionaly, we have recently asked contributors to tag their content as generative AI & we’re exploring additional labeling and filtering improvements for Stock buyers

...But it now appears that’s not the case. In recent searches for steampunk images, we’ve discovered dozens that were almost certainly generated by AI software but were not labeled that way

Ergo siete voi munnezzaglia vivente, mica noi tacci vostra, che tirate in inganno noi che bravi siamo, presto maledetti e subito alla casa that time is money e di diman’ non v’è certezza!

NB. L'immagine di copertina è vincitrice del Sony Wolr Award, autore che poi non ha ritirato premio

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Adobe Stock Images Not Labelled as AI Generated (Appearing as Vector Art)
https://community.adobe.com/t5/stock-discussions/adobe-stock-images-not-labelled-as-ai-generated-appearing-as-vector-art/td-p/13558844


The AI Revolution: An Interview with Boris Eldagsen on Winning (and Refusing) the Sony World Photography Award
https://ridingthedragon.life/2023/04/16/boris-eldagsen-ai-sony-world-photography-award/?utm_source=substack&utm_medium=email

Can We No Longer Believe Anything We See?
https://www.nytimes.com/2023/04/08/business/media/ai-generated-images.html

https://steampunk-explorer.com/news/adobe-stock-s-ai-problem


Ps. Levate di scudo pruriginose, putualizzazioni cu na corda ‘nganna (con corda al collo, insofferenza e stizza malcelata). E se tutto è finto allora pure noi del vapore, tremano, lo siamo. E da qui le “scuse” a scoppio ritardato altrimenti la Giostra babilonese di sempre non gira: but show must go one

Pss. L’intelligenza Artificiale è un altro tassello del Dominio front-end Soros/Davos Boys già Chicago Boys/Onu/Oms/Banca Mondiale/Fondo monetario...niente di nuovo






Metti...
...quel documentario “ Life after the human” che impazza sul web dove si vede il crollo della Eiffel tower, poi in Campo dei Mira + culi in Pisa fracassarsi, un’altra, torre giù; ponti strade, building crollare; foresta e piante finalmente in rivincita su quel liquame solidificato d’umanoide...solo a rivedere ste immagini ti scalda il cuore. Un cimitero planetario, così.
Ripreso in Campo Lungo, accà e allah, una navicella si posa al suolo: chi sarà la "scemeggiatura" non dice e poco frega se è tipo “Io son leggenda” basta e avanza. E metti che fra gli internauti c’è un capo spedizione come per la primigenia ibridazioni d’Elohim demiurghi vs. scimmie para umane; “archeologo” Landscape archeology, ora che ti fa costui/costei o il robot simil uman(oide)? Gira di qua e girà di là capita di quei store, diroccati style Hollywood o l’Amerika (k as killer) way of life e sue cianfrusaglie, tipo ottico meccaniche che qui ci interessa: siamo o no pur sempre un Diary di fotografia non già fotto-grafico? Sicché il buon extraterrestre si china su certe scatolette e gli viene, sconsolato, una specie di sorriso alla song di Fabrizio de André: perché? Oh bella un click del suo computer aereo (come nei film che si digita nell'aria!) e zacchete scorrono frame (ma l’extraterrestre poi capisce quella strana cosa che è stato il babilonese inglese, speaking?) di questa o quel brand fotografico, e miniaturizzato Panasonic. Sorride, almeno così sembra, nel vedere topoline-camere che a malapena si tengono in mano, però con grip pagato profumatamente a parte, s'afferra meglio, anche se aumentano i volumi...e quella cosa lì, poi? Ma si dal suo aereo computer on screen l’extraterrestre vede (!?) ancora accrocchi anch’essi miniaturizzati: mo’ questo tool mo’ quest’altro trasmuta alchemica + mente in tele + camera la topolin-camera-non si sa più cos’è, pur se apposite ad hoc ve ne fossero (telecamere) da gli scaffali e “dai fori cadenti”...Fotocamere top + esche, metti ancor più full-frame, doppio e triplo o mezzo formato (e na gazzosa) con ottiche-cine fighissime, però rigorosamente manuali in tutto: diaframmi & fuochi come un tempo analogico mai tramontato, però su corpi macchina autofocus a contrasto di fase, à la page: che sarà mai?
La caratteristica dell’uomo moderno - diceva Sciascia - fra i passi perduti del Transatlantico-Montecitorio-Parlamento (membro dell’allora Partito Radicale pannelliano) è quella di contraddirsi. Ipse dixit.
Ora il nostro visitor ci prova gusto, gira in paesaggio privo di vita, e capita in una Gallery, metti nuovaiorchese alla Mo. Ma. cui pareti garrule pavesate a festa come navi, ammira piccole photò, di sei metri per tre, of pinhole photography. Strano non si raccapezza della schizofrenia ‘ndo cojo cojo umanoide, digital vs analogic e viceversa**, ma che alla Giostra degli acquisti poco frega(va). Eppure si adegua, sempre l’ET, come i cretini patentati babilonesi minchiapixellisti (certe cosiddette femminine, ibrido coacervo analogico-meccanico at Munari specie) che salvatisi dal The day after, qua e là dondolandosi fra liane (tutto ritorna ab ovo) savana imperante osserva i nuovi arrivati; sebbene, infine, più d’uno ha lasciato detto e soprattutto scritto del tipo Biglino che se ne sono mai andati, gli ET, dai tempi della Genesi, non quella di Salgado (!) si quei di fatti non in vena ma a “nostra immagine e somiglianza” cui costoletta (non di maiale grigliata a puntino) tolta ad uno di questi a farne certe altre strane creaturine “fessurate” e addome “prominente” e il politically correct, che penzola da un palo come tanti Spartacus movie d’antan, vuol non dirsi di più in nome del Cancel Culture dell’uomo bianco solo ed imperativo da eliminarsi!


**taluni fotografi che sparano a raffica in digitale, poi dal service chiedono che il file sia re-impresso su pellicola, tascabile cm 20 x 25, e da qui su carta argentea che viene meglio, dicono, del file su carta e inchiostri “permanent” per gallerioti con benda all’occhio non il sinistro quello di Horus, e mercanti d’arte tot a chilogrammo di panza(ne). Senza ricordare che già esistono ingranditori digitali che…o Lamba Durst iconico brand per i suoi “enlarger” analogici d’antan

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ASMR | Let's Create the Perfect LUMIX S5II Rig Together
https://www.youtube-nocookie.com/embed/XS2qv2FyI5g&t=6s


Ps. Il richiamato brand Panasonic è voluto, estensibile tuttavia la cosa sopra detta ad altri brand(y) è tutt’altro che “denigratorio” a riprova le nostre GH4 Fz300 e G9 prima serie. Non siamo, al solito, prezzolati laudatores eterodiretti




Il reparto marketing ne ha fatto una delle solite, infatti da retro le due fotocamere Panasonic sono pressoché identiche e poco percepibili come full-frame (L bajonetta insieme a Leica & Sigma) o M 43; quanto al resto si è su quel crinale molto scivoloso del “piccolo” sensore vs “grande” e tuttavia i risultati pressoché indistinguibile a monitor desktop se non ad occhi squisitamente allenati e navigati che nulla sparte con "fare" fotografie visto, poi, il tallonaggio degli smartphone prossimi alla resa finale



Te voi la botte piena la moglie ubriaca e l'uva nell'orto?


E’ sempre più difficile star dietro il mondo cosiddetto che, guarda caso, va in rovina step by step e di diman’ non v’è certezza...bella prospettiva non c’è che dire.
A farla breve e per restare qui che si parla di fotografia, ma va, a trecentosesessantacique più bisesto della scala...Mercalli, e siamo di lena eh.
Dunque il M43 è "piccolo" questo il refrain e il full-frame regge gli Iso, di notte che è la condizione “normale” per fare clik! Ora non serve a niente controbattere il fatto che il sensore pur “piccolo” (sembra na cosa da hard movie) con stabilizzatore inside et out su barilotto delle lenti ne fa arma micidiale, anche e soprattutto nelle ore notturne, la condizione ordinaria e ideale del fotografare. Sì, obiettano i fullframisti, ma è piccolo lo stesso: ma non ci avevano rotto i maroni con il fatto che chi si contenta godeee...No è piccolo, di più sempre di più in alto. E infatti arriva il liscio e “grosso” full-frame (cosa avete capito!) e sue lenti turgide….oops grande anch’esse. Ma.
E “veniamo” a noi fuori set hard ché Panasonic rammoderna la saga G or ora G9II (noi abbiamo la prima versione insieme a mitica GH4 e pure una terribile bridge da 2/3 all-in-one FZ300 che usiamo spesso e sempre più volentieri) con nuovo auto-focus a rilevamento di fase: na figata. Ni. E certo non è qui per smontare il “piccolo” M43 della G9 inteso come superlativo autofocus...che la giostra deve girare transeat, quando a cazzate altre no. E noi che su la G9 ma pure GH4 via adattatore usiamo vecchi, si fa per dire, originali vetri 4/3 Olympus d’antan...Vero non facciamo corse d’auto e non spariamo a volo avifauna (una volta in analogico si pre-focheggiava o con certi tele fucili alla Zenit dire si impallinava tutti gli uccelli in volo per l’aere maligno) ma da quel che si vede, alla lettera, la precedente G9 è un fulmine.
Tuttavia aggiornato a G9II eccoti pure che Panasonic aggiorna il S5 full-frame L aggiungendovi II: che fantasia sti giapponotti! E poi? Dopo arriva un tizio* e il resto lo leggete e vedete in link...di mondi incomprensibili considerato che più dello schermettino iPhone & Android la visone uman(oide) più non va: allora i pixel turgidi e grossi uno sa dove metterseli! Si spara alla mosca con l’atomica come quel ministro ebreo vs i palestinesi: ordinario, no? No.
E se anche domani un qualche temerario (fotografo?) si mette in testa di stampare? Un ottimo “tascabile” cm 45 x 60 avessi voglia a riempire pareti di Galery very nice compà. La fotografia oramai sempre più tramutata alchemicamente in grembiuli bianco fottografia dalla Giostra, che più passa giorno più sbiella e finisce in rovina schizzando pezzi, purtroppo, mortali tutt’intorno, atomica compresa. E allora botte piena moglie ubriaca e uva nell’orto? E nu cazz’ in culo no? Ahh santi numi qui a queste lande si continua...Furtune e cazz’ in culo beat’ chi ne tene. Vox populi vox dei. Amen

*https://www.youtube-nocookie.com/embed/bqXJnPTw3tI

Ps. Facciamo uso piene mani, ecco, del volgare dire sempre che qualcuno ricordi la parola derivare dal latino e tutt’altro che “scurrile”. E la cosa a continuare ci porta troppo lontano fra “cultura alta” e quella “bassa” sebbene questi ha tutte le categorie filosofiche di quella senza intellettualizzare (Parola è Potere) pure l’aria!






Al-di-là-del-bene-e-del-male

Oltre ogni ragionevole dubbio la giuridica formula quando traduce il fatto in res senza se e senza ma.
Ora se usiamo e non a caso il termine “minchiapixellista” motivo ci sarà. Sicché il sedicente fotografo o pontefice massimo nel suo, appunto, pontificale (Munari & Co.) racconta di pixel come unica e solitaria espressione della fotografia digitale. Si certo ora un distinguo ora un altro poi alla fine tutti “tengono famiglia” amorale quanto si vuole, però la casta è casta e va si rispettata...così dal Principe della risata, Totò. Ecco al sodo contendere: ma si può? Tutt’altro che conta e lo si è sperimentato ennesima volta con il calendario (cover post) autoprodotto per una scuola di danza e non solo, in formato cm 42 x 60. Misure queste appannaggio, dice chi ne sa, di milioni se non miliardi di (minchia)pixel. Minchiate per l’appunto, giacché il calendario, otto pagine bimestrale in bianconero virato antico brown nuance, vien fuori da una topolina a nome C 5060 WZ di Olympus che fu. Ebbene sì una “misera” Point & Shoot, purtuttavia stratosferica. E la cover dell’Almanacco ne è lampante visone; la “stiratura” dall’immagine di partenza diciamo così di cm 20 x 25 circa, che è parte del calendario nelle pagine interne, dal “francobollo” è stiracchiata a riempire un cm 42 x 60. E anche poggiando letteralmente la proboscide su la superficie in cerca della “scalettatura” si resta, non altrimenti, sorpresi del mira + culo (così detto su pergamene un tempo antico). Niente pixel a scaletta e niente di niente se non una cremosità di stampa da Hp Indigo d’un service al Nord Italia, già sperimentato, che ha fatto un buon lavoro. Infine complice il retino stocastico di stampa e non già la rosetta RGB convertita in CMYK ne siamo ampiamente soddisfatto, anche perché, strano ma vero, il calendario visto a distanza debita su muro, altro che miliardi di pixel che uno se li dovrebbe mettere…

Ps. Non si dica della visione umana, psicologia, circa "scalettature" che se avrebbe a male la Giostra degli acquisti. La stessa che su i famigerati stradali seipertre, réclame, nulla dice della visione, eppure lì i punti del retino vis-a-vis somigliano a "patate" e non...store alimentare

Pss. Le immagini del calendario sono quelle in https://www.manunzio.it/-s4555



Troppa fotografia, poca fotografia
(Munari dal minuto 1,30 a circa il 38)


La nostra vita, dice la Munari, è consultata altri...una cosa molto interessante (?! ndr) perché cambia anche a livello psicologico…

...1927-1928 un tedesco già lamenta del fatto che la sua epoca (?! ndr) era molto bene informata ma che troppe fotografie comparivano sui giornali…

...si perde il contatto (fotografie) da cui sono partite...

...se si blocca questa circolazione (internet) d’immagini (!? ndr) si viene dimenticati e allora per stare al passo...condividere...
Sembra Nanni Moretti di Ecce bombo “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”


Munari pensiero, continua

...avvento digitale è come se (!? ndr) ci si estraniasse dal Mondo…

Sembra lo stesso del Veronesi oncologo quando diceva via catodo tubo e diagnosticava l'aumento dei tumori, in ragione verosimile una “cellula” impazzita diremmo noi olistici (Manunzio & Co) che riflette pari pazzia sociale: come dentro così fuori

...la fotografia (quale ndr?) che vive il suo massimo di circolazione in termini di educazione all’immagine siamo a livello molto basilare...

...la fotografia oggi è basata sui “principi” molto ingenui…

Sta a vedere chi come e perché di questa Babele e sua Torre, quando tutti ma proprio tutti parlano di e su Internet McDonald’s Google search BighPharma, Surriscaldamento antropico via Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg: ieri e oggi e di diman non v’è certezza.

Finale Manunzio

Ma la Munari dov’è che sta in quale campo? E del Pensiero Unico, cui de-popolazione toglierebbe alla radice il “surplus” di miliardi inutili immagini?

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https://www.youtube-nocookie.com/embed/7w-OCCEzyOo

Nb. Tra parentesi l'esclamativo ed interrogante punto sono di chi scrive


Ps. Oltre l’armadio (che cura dell’immagine, eh) retrostante la orante Munari a destra una ruota: forse della fortuna che bacia alcuni o chissà della tortura per altri?

Pss. Strano che la Munari, diversamente da Settimio Benedussi che invita a stampare le immagini e non relegare i file in cassetti più o meno virtuali, non proponga pari cosa a “memoria” storica cui troppo spesso ci si sciacqua la bocca a meno di essere i soliti amici degli amici al bar sport. E gli album cartacei d'ogni famiglia d'un tempo?





I danni collaterali (!) della Munari Pensiero: at his heart

Tre...cinque...sette...tutta la morraaaa* quest’ultima da dirsi con occhi fuori dalle orbite e fiato pesante di sottaper’**. Un gioco a volte micidiale: si finiva a coltellate!
Numeri dunque passati per “consigli”. Pure. Consigli, ancora, disinteressati si capisce forse complice i like (taroccati) campanelle e...prebende sottobanco che di questi tempi (quali?) cosa normale è.
Eccezione che conferma la regola del Nulla, prova ne sia che ci si esprime ormai in termini binari che è già molto e in quel bastardo idioma a nome inglese, dove regna sublime l’eccezione a ogni regola come l’odierno vivere, sai che novità! Una sempiterna Babele sua Torre, suoi McDonald’s Google Apple BigPharma e Is-Ra-El a complemento mentre mette in scena l’Olocausto di Palestinesi: come prima più di prima. E d’altronde le Sacre Scritture che sian Torah Bibbia o Corano per restare nell’ovile d'Occidente ovvio è.
Ovile ecco. E già alla Giostra degli acquisti non ci piace chi è troppo “omologato” (!?) chi si scoccia e non gioca più nella più estesa accezione. E allora, la Giostra, chiama i suoi lacchè e in un orecchio: cumpariello bello già a libro paga inventati qualcosa che “pare” altro per i c...Pare di certo non è il...tanto onesta pare la Donna mia...di scolastica memoria. None, vocabolo che a queste latitudini dove si scrive sta per: sembra. Sembrare quindi. Simulacro. Ma la cosa per i coniglietti minchiapixellisti è pura musica, ooops sound yeee. L’eccezione del “consiglio” e non già la norma del sempiterno, pure questo:
Quieta non movere e mota quietare. Proprio così in uno dei 5 “consigli” che il nostro dispensa. Fermi immobili e pietrificati: tombale. Una prece e un fiore: no? No!

https://www.youtube-nocookie.com/embed/WiIlkeLDXCE

* La morra (murra in Sardegna, Calabria e Sicilia, more o mora in Friuli, mórra in Molise, mora in Trentino e nel veronese, mourra o mourre in Valle d'Aosta e in Provenza, morra in milanese, mura in bergamasco) è un antico gioco tradizionale….Wikipedia da prendere in piccole dose e precauzioni ché confezionata da Cia/Mossad/Pentagono
https://it.wikipedia.org/wiki/Morra

**vinello da osteria d’antan


Ps1 L’affabulatore dispencer di consigli noi lo ascoltiamo, con alterne accordanze, sovente e non da oggi e quindi niente di personale, tuttavia, il pensiero e l’ideologia sottesa Munaresco, ossia di Sara Munari, ecco, invece no ché siamo mille leghe distante, tanto quanti gli anni (dieci e più) che questa Home squisitamente ha fuori dall’ovile Pensiero Unico verso il baratro, infernale si capisce

Ps2 Influencer insuflatori di batteri/virus/spore varie, che uno dice: basta eliminarli e senza il concorso “virale” di BigPharma si vivrebbe meglio soprattutto con Dignità, non a caso in maiuscolo: dritta come la schiena (di chi c’è l’ha)

Ps3 Si guardi il “pettorale” della T-shirt: NASA (Never Space Agency il set cinematografico alla Capricorn One movie, o il Kubrick London Studios di A Space Odyssey) è lo stesso cui si fregia la Sara Munari entrambi figli d...elle stelle, pianeti galassie ammassi stellari, universi paralleli, materia oscura assai e chi più ne ha ne metta...




Arte...funeraria (Necrocultura)


Il grado di dissoluzione, oltre ogni ragionevole dubbio, dell’Occidente è impossibile a definirsi. Infatti i soliti babilonesi, sangue blu a o meno, pensano di governare il terraqueo ad libitum. E non si fanno capaci, lo sanno ma schiumano bava e danno mazzate a destra e sinistra come se poi, appunto, non tocchi loro….vennero a prendere me e non era rimasto più nessuno.
Arte mortuaria o funebre che dir si voglia, manufatti di cultura che dell’oltre “tromba” ne ha fatto religione nel bene e soprattutto nel male. E questi tuttavia ha portato a “esorcizzare” la Falciatrice, cui cerimoniale funebre o “trasmigrazione” il viaggio del defunto: Egitto docet sopratutto. E dall’altro darne, della Morte, un senso all’interno del sempiterno ciclo della cosiddetta “natura” virgolette molto necessarie ad evitare soliti equivoci dei notori babilonesi, che impazzano e da ultimo in quel vero e proprio Olocausto in Terra Santa (!!!) poi. Faremo un giorno il dì della Memoria di essi?
Navigando in Rete delle mirabilia, allora, ci si imbatte per quelli “arcani” in un tale, ovviamente fotografo, ma strano e non poco. Costui è un anglo, cui esoterico colore, vista la latitudine, è il Nero sue Nebbie e Delitti (serial Rai con Barbareschi policeman). Ora si dirà: ‘mbe? Bocche buone. Il nostro nordico esemplare di fauna sembra ascrivibile nella categoria, si, dei “fotografi” ma dei radiologi a dir vero; quelli che un tempo nei loro lab (si ricorda il puzzo tipico degli acidi cosiddetti di laboratorio analogico) fotografavano con macchine a Raggi-X ora questo apparato ora quest’altro, ora una frattura ora una pantografia delle arcate dentarie. Fotografi de facto filologicamente, ecco, chiacchierando. Eppure sino ai fatti cui narriamo nessuno di questi medici, de facto pure questo, si sarebbe sognato di mettere in bella mostra, appeso in Gallerie à la page, i reperti diagnostici e spacciarli per Arte. Spaccio della Bestia, eh Sara Munari & Co che ricordiamo nei nostri pensieri, da mane a sera, e mai dimentica!
Un sodale, comare Munari, di quei che con la scusa dei Raggi-X fotografa come se il fotografato sia né più né meno che un ready-made…

(Copia & Incolla se vi pare)
https://www.nickveasey.com/diasec

see below:

Dear Sir I saw the incredible you mortuary photography X- Ray, and if possible where is your (self portrait) in pose of cadaver (dead body)?

Thanks in advance
Manunzio photographer since 1969


Reply:

Sorry I don't really understand your question Michele?

Best
Nick Vaesey
Process Gallery
Sandway Road, Sandway, Lenham, Kent, ME17 2LU
T. +44 (0)1622 851975


Re-Re

Mike and not Michele french sound, first. Secondly I still don’t understand you photos: are medical? Are for funeral home? For BigPahrma? Please explain me.
Thanks

Manunzio photographer since 1969


Reply (again)

Our market is fine art. Search for Nick Veasey X-Ray art – you’ll find lots of articles and videos.

Best
Nick Vaesey


I re-wrote

Thaks for reply, but: what? Fine Art this? Oh I think you are a diagnostic X- Ray doctor , a simply amateur that for divertissement, passe off as medical x-ray the “art”. Please when you say “art” rinse your mouth. Radiography is only X- Ray. History of Art is other. No word.

Sincerely
Manunzio photographer since 1969


E un po’ incazzato (by Jove?) l’ulteriore risposta da “artista” mostrando gli alamari, i gradi, comprati chissà dove, oppure omaggio, oops free, della sua Loggia nel Kent della Perfida Albione

Do you have to be so rude?

https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-duchamps-urinal-changed-art-forever

Nick Vaesey


Final...

Ohh oui je sais Monsieur Duchamp an artist ready-made and his urinal. I undertstand: urine as (people) life!
No sir in my curriculum was/is Storia dell’Arte, because and before all photograher, I’m a Italian Teacher, and not a “rude”. Excuse me (from french excuse-moi) sir: rude from Old French ruide (13c.) and directly from Latin rudis "rough, crude, unlearned" is a word latin as tons of English words?

Intelligenti pauca verba

Manunzio photographer since 1969



Ps. Questi so’ i compari della Munari & Co, che con la scusa dell’arte (Franza Spagna purché se magna) tutti e tutto a, ossa, sebbene lor signori sono de facto della Loggia "Skull & Bone 322" dei “grembiulini” ameri + cani?

Pss. Il necrofilo fotografo in narrato abita, forse in loculo, nel Kent of England, e fate caso dove: Sandway Road, Sandway, Lenham, Kent, ME17 2L UK. Sand-way-via: sabbia, alias...terra levis latina citazione funebre. E ancora Len + ham cos’è uno scherzo macabro? Nomen omen!





Leica Madonna non finisce più
Ora mettiamola così: Leica mi sta sul c...abassiso destro mentre l’altro è appannaggio di Sony. Vabbene se non ci fosse stato (!?) Solms-Wetzlar-Oskar Barnack, che gli venisse un accidente, non saremmo qui. Immagine, immaginazione immaginifico, figura, apparenza, parvenza, sembianza, copia, visione, personificazione, figura, simbolo, aspetto, esteriorità, look, impressione, facciata tutto un programma dei soliti Babilonesi - lunga storia quanta l’umana genia e non si può, oltretutto s'incavolerebbero i cumparielli della Stella di David e, certuni si capisce ché non si fa di un erba un fascio...littorio vedasi Zelensky per chi capisce e non fa lo gnorri – e non si può compendiare la storia con maiuscolo o meno a voi la scelta.
Ah dimenticavo Sony la perfetta camera senz’anima ma che tanto piace agli altrettanti privi di essenza vitale: cadavere per cadaveri su le ceneri della mitica Minolta, che gli venga un doppio accidente pure a questi sonysti. Fine.
Sia come sia la nuova incarnazione di Leica M11 P, porta in dote oltre l’allure di tempi andati (si augura non tornino più per tanti e troppi motivi, ma che è lontana mille leghe dagli eterodiretti compari stipendiati del Cancel Culture!) una feature inutile, o della “certificazione” la firma del file unico ed irripetibile: Leica ma ci pigli per culo? Tedeschi inventori, che vi venga un altro colpo e tre, dai tre colori identitaria che è tutto un programma flag (funebre) possibile mai? Lo statuto della fotografia analogica e corrente digital fottografia, scritto così, è la moltiplicazione dei pani e dei pesci (riportato più unico che raro da tutti e quattro Evangelisti e quanto mai parabola calzante assai) in più esemplari: negativo un dì e oggi ad libitum file digitale per il possesso, la sostanza, dell’Unicum. Un quadro via, alla stessa stregua. Unico e c’è l’ho solo io (senza scomodare W. Benjamin e sua "Storia Arte nell'epoca della riproducibilità meccanica). Baggianate non foss’altro che, se in epoca analogica non c’è mai stato una cassaforte (lato traslato) che non fosse scassinabile, immaginate quattro numeri binari…
Infine ancora un richiamo dal Maledetto Libro dell'’ Occidente tutto a base giudaico-cristiano-greco-romano:

“Et datum est illi ut daret spiritum imagini bestiæ ut et loquatur imago bestiæ et faciat quicumque non adoraverint imaginem bestiæ occidantur et faciet omnes pusillos et magnos et divites et pauperes et liberos et servos habere caracter in dextera manu aut in frontibus suis et ne quis possit emere aut vendere nisi qui habet caracter nomen bestiæ aut numerum nominis ejus.
Hic sapientia est qui habet intellectum conputet numerum bestiæ numerus enim hominis est et numerus ejus est sescenti sexaginta sex". Apocalisse 13, 16.18

La Fotografia e digital corrente è altra cosa

...il discorso autenticità nell'era dell'informatica è un po' relativo, tempozero si potrà aggirare...
https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4652133

Ps1 Siamo aldilà, scritto così in ossequio al passo latino sovrastante, d’ogni cosa visibile ed invisibile preso anche questo da un passo e del Celebrante durante il Rito eucaristico a sottolineare che non c’è più NULLA tranne, ancora per poco, la Giostra degli (ultimi) acquisti prima che cali e per la terza volta il sipario su l’Umanità, tutta anche per i topi che si rifugeranno in bunker antiatomici. Amen

Ps2 “Leica inventa la fotocamera contro le fake news” (trovatevi il link) che detta da la Repubblica detentore insieme a Mentina La7/Open di Stampa & Regime della Verità fa ride a crepapelle: che dire? Il bue chiama cornuto l’asino!

Ps3 Per chi va in Rete tutti i corifei prezzolati osannano tra fumi d’oppio più che incenso la new entry Leica per il controllo subatomico di ogni essere (senziente?)questa la posta: controllo e nient'altro come se non bastasse già Google, Facebook, X ex Twitter i telefonini tracciati, carte di credito...






Anche nella materia rimane infuso un verbo…
Gerard de Nerval, Versi aurei



Omologati? None e per banale costatatio, diciamo così, tecnico. Infatti, qui sempre di fotografia si chiacchiera, ci si prova. E dunque sì, le ottiche che ci danno (dannazione?) una visione prospettica differente fra, mettiamola così, grandangolo e tele. Non osiamo dire si tratti di scritture, per carità che il minchiapixellisti potrebbe offendersi. E allora vai con il politcally (in)correct. D'accordo messa così pare il solito Manunzio, se vi accontentate: che dire? De gustibus. Ma non a caso si parla di ottiche, e se a queste aggiungiamo la categorie dei “quasi vicini” o detti macro, il campo s'allarga che pare un ossimoro! Tutt'altro e seguite la cosa. Tecnicamente il macro stringe il campo e vabbene, fatto ottico è. Tuttavia la sottesa eppur parallela creatività, che non si compra da McDonato, ecco, si allarga grazie alle restrizioni fisiche dell'ottica macro tout court: anche le semplici letti addizionali pur parente povero dei blasé apparati macro veri e propri lo sono. Un Mondo lo si scrive in maiuscolo non a caso, se è vero che ne esistono di infiniti e senza scomodare Giordano Bruno et simila.
Sicché spostando una pianta in soggiorno (luogo perfetto dei delitti di Manunzio) e sistemata la digicamera sul quello strano trespolo fatto già segno in precedenza, complice la luce filtrata da domestica tenda, vien fuori l'immagine della cover-occhio in alto. E sin qui tutto bene. E poi cosa? Volti e tali di pietra prossimamente in immagini. E non siamo a giochini prospettici, no. I volti (si rimanda a precedente della sezione Landscape) ci sono e da qui, per chi vuole s'intende, leggersi l'allegato e spassoso/dotto Pdf, insieme a link video non meno che gustoso su quel (altro) pianeta verde di segni & simboli tutt'intorno. E con una avvertenza: l'affabulatore verde dice, sì, cose condivisibili e Manunzio ne potrebbe narrare di proprie a sostegno da impallidire i verdi rami. No, si presti attenzione alla trita e ritrita sottotraccia alchemica-esoterica o “glorificazione” della Natura; sua idolatria a tratti stucchevole se non proprio vomitevole. No, non è la New-Age orientalista bla bla. Manco Panteismo spiccio per quanto ci riguarda, giacché Manunzio al riguardo una sua idea precisa ce l'ha e non è demoniaca come vorrebbe Mamma-santissima Chiesa e suo Catechismo, questo sì, luciferino. Insomma, breve date un'occhiata più da vicino, ecco. Lato traslato e al solito come vi pare!

Ps, Se fossi una pianta tout court mi risentirei di quell'umanoide esprimere, da sottospecie per l'appunto, bipede maligno che si comporta con gli altri con pezzi di vetro e finte collanine, come un Cristobal Colon qualsiasi nel cosiddetto Nuovo Mondo già disegnato a tavolino dai soliti grembiulini babilonesi. Tuttavia accanto al sangue rosso, che il maligno bipede confezione in Adenocromo, scorre non meno importante la verde linfa, ben altro che acqua substrato vegetale. A dirla tutta la bestia umanoide assomma in sé il triregno: animale per l'appunto il vegetale e pure il minerario, sì miniera, di rame argento, soprattutto aurum maligno da zolfo putrescente. Nigredo albedo rubedo tanto per cambiare: solita alchimia alchemica e pari grembiulini

Pss. L'immagine della cover (occhio che scruta, guarda ed osserva) è prodotto da un eccezionale Fz300 Panasonic, sì, una bridge di molta classe e qualità ottico-meccanica. Anche in questo Manunzio è proprio fuori dalla grazia, prego, di Iddio preferendovi la compattezza all'ottica macro presente nel suo corredo Olympus in formato originale (E-1 mitica, E 3 Ammiraglia e 520 mordi e fuggi) 4/3 e con adattatore tanto scuè scuè (alla buona, economico universale) che della Casa in M 4/3 convertito su le Pen e Pen F da brividi


È vero che le piante sono intelligenti?
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Il gioco e la creatività giacciono su lo stesso piano
C. G. Jung



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