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Immagine cos’altro ancora...

Il Calendario (se ci provate a scorrerlo è zeppo di amici degli amici saliti, uso dire, agli onori degli altari: papi come l’optimate in ordine sceneggiata bi-millenaria il bis-santopadre terreno e di + vino Wojtyla che disgregò, via Solidarność’ e danari Stars & Stripes, la passata Urss odierna Federazione Russa; re, regine forse vergine e monache di pari e vexata quaestio; monaci come il terribile Padre Pio tutt’altro che tenero e lo si trova almeno, qui, ad ogni angolo di strada, la statua si capisce a protezione dei “quadrivi” e non la finiamo più. Parente del richiamato Peppiniello, alias “avvocato” Conte non il jazzman si intende) di Santa romana Chiesa anche oggi 2024 Ottobre 5 commemora San Gerardo il “pruttettor’ Generà…” Patrono della Landa da cui scriviamo, e chi non rispetta, dice ancora la canzone, anatema e “gnanna fa piglià nu mal’’ italico “che gli venga un colpo”. Una volta erano i fulmini di Giove.
Si dirà che al corrente si “crede” nei vaccini salvifici e nella “scienza” di BigPharma, Oms, Bill Gates azionista di maggioranza di questa, sino al telecomandato Peppiniello apulo, alias Conte il Premier dei Dpcm in Era Covid in joint-venture, l’insulso compaesano, Ministro Sanità elevato anch’egli via Massoneria inglese o Fabian Society, Roberto...Speranza, che è l’ultima a morire (!) del richiamato evo recente. Tachipira e vigile attesa, mortale cosa e che sarà mai!
Sia come sia che ci azzecca il San Gerado, che sa di archeologia? A farla breve Gerardo/Gerhard festeggiarlo in un tempo ottobrino, qui, terno al lotto è causa condizioni di montagna e non improbabile nevicata, così il buon storico locale Riviello ne dava conto ne le “Memorie del popolo potentino” e sino a tutto Marzo. Viceversa con cambio climatico, cambio automatico via HAARP per la marcia verso “sorti magnifiche e progressive del Kapitale” (k as killer) più che on demand, manu militari lo si potrebbe ben festeggiare ora e non già Maggio usuale ricorrenza.
Tutto qua? E vi par niente, ah bocche (boccaloni?) all’ammasso nucleare, triste solitario e finale! Traslare non le spoglie bensì l’agiografia a Maggio di tutti gli anni...sì, il Gonfalon selvaggio e non successivo e ben assolato Giugno? Vi vedo muti e storditi a scrollar compulsivi cellulari. Oh bella direbbe Totò, Giugno è mese di spig-a-zione di mietitura e non puoi distrarre la plebaglia dalla raccolta del grano: sarà che il Diavolo però la Donna-Potere funesto (ambedue con stessa consonante, certo combinazione, astrale no doubt) ne sa più di lui!
Ora l’Immagine per chi intende, s'aggiusta secondo interesse e convenienza. E siamo in dirittura finale della corsa: vabbene il 29 Maggio di ogni santo anno, ecco, la sagra notturna detta dei Turchi contro cui il Santo come le oche capitoline illuminò la notte e mise sul chi vive castellano e armigeri, mentre qui le orde Saracene assalivano lu paese lassù turrito, dopo essere approdati dal Basento. Fiume da non confondere con ben noto Busento, e d'estate rigagnolo maleodorante ai piedi (di Cristo?) dell’odierno Techesass petrolifero stile “Caravan petrol” di Carosone & Geggé di Giacomo memoria. Basilicata Uber Alles, no? No e per noi che “abbiamo andato a squola” Lucania illuminante anagramma!
Ora se il lato “spirituale” della ricorrenza è andato a farsi benedire con l’odierno orizzonte detto razionale (Gaza e Libano docet per non ricordare la benedetta Ukraine, per il complesso militar-industrial Stars & Stripes) è trasmutato in baccanale. Sì, vero durante soprattutto la “processione” notturna era uso bere modica quantità di vino, viceversa all’odierno questi scorre a fiumi. Vino forte e nero come il Mar&Morto, che in Piazza, durante l’odierno è omaggio a Bacco con donne (!) tracannano come niente fosse alla pari dei loro coetanei...con diversa collocazione anatomica ad evitare "l'ira funesta" e sanzioni dei gendarmi del gender! Poi le vedi sballate appoggiate ai "muri cadenti" del Centro storico, stravaccate e dormienti. Bacco Uber Alles, no? Alla grande. Sic transit gloria mundi...e buon San Geard’ compà!


Una tesi afferma che la tradizione della Parata dei Turchi risalga al 24 giugno 1578, data in cui il conte Alfonso de' Guevara giunse in città. Il popolo organizzò una grande festa e attese il conte vicino al fiume Basento, ai piedi della città. Vennero edificati tre castelli e venne simulata una battaglia con i turchi i quali vennero sconfitti e presi prigionieri. Quest'ultimo gesto voleva ricordare la battaglia di Lepanto del 1571"

https://it.wikipedia.org/wiki/Parata_dei_turchi#:~:text=Vennero%20edificati%20tre%20castelli%20e,in%20onore%20del%20Santo%20Patrono



Ps. Lo mettiamo qui per chi ha voglia di sapé: trasmutazione. E questa è una di quelle magiche parole sapienziali usate dai grembiulini che tracannano Adrenocromo elisir di eterna giovinezza e Primavera di Bellezza...mussoliniano canto. E quindi fatto alchemico della triade: nigredo-albedo-rubedo ben effigiato e proprio sotto la statua marmorea di San Gerardo (un tempo sede della neviera o niviera cittadina che conservava il ghiaccio invernale per sorbetti estivi e uso medicale) su la via-piazza Matteotti (fatto fuori da Massoneria inglese, si legga "Il Golpe inglese" di Chiarelettere). La gradinata, ancora, che così non era è di pietre nere, qualche simbolo alchemico-magico-egizio inframezza le rampe, ne abbiamo immagini in archivio, sino agli ultimi gradini bianchi e lapide cilindro-turrita con “elegia” massonica.

I baccanali in onore di Bacco era la festa “pagana” dei Romani: vino e non solo. Effluvi che “scomparso” manu militari e roghi della “nuova” religione cattolica come fiume carsico ritorna in superficie alla luce, luciferina si intende







Un ragionamento condivisibile (forse)

E’ sempre più raro che il fotografo esprima in maniera compiuta e lineare il suo pensiero non già fotocopia di altre. Pensiero Unico.
Altrettanta rarità l’uso di tecniche che riconduco all’inconscio collettivo. Sì, parolona e tuttavia ci sono “luoghi” che appartengono a tutti, quei che sanno, dico sempre, leggere e scrivere e non scrollare a velocità ipersonica lo schermettino del cellulare: prima o poi ne faranno un Contest International, no doubt.
Insomma ci riferiamo per quanto ci riguarda a la “Caverna di Platone” formato e non altrimenti panoramico, dove le onde alfa, causa buio della sala, portano a una dormiveglia se non propria trance, mentre i fotogrammi (ventiquattro al secondo così codificati in base a notoria persistenza della retina) scorrono con tanto di sonoro nella sua vasta eccezione, si capisce.
Cinema e per noi d’altra Era in bianconero, che oggi si proietta solo e soltanto a colori, sebbene “Il mondo è a colori, ma la realtà è in bianco e nero" a star dietro, ecco, Wim Wenders.
Frame rate, prima dannato e bandito, dal semplice Otto millimetri, poi Super, Sedici e suo doppio, sino al classico ventiquattrotrentasei tutti millimetri che dir si voglia, steso su nitrato cellulosa poi safety film causa calore infernale dei proiettori di sala: chi non ricorda Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore regia? E buttato come dicono gli Yankee, sotto il tram, risorge in digitale novella Fenice. E non sapremmo dire quanto voluta drammaturgia, emulazione alla moda, sempre in formato fotocopia di altre precedenti ben s’intende.
Giunti al fine del pistolotto, siamo a Lunedì di settimana che aggancia per una manciata di ore l’Ottobre e da qualche parte fra würstel boccaloni (scemi?) di birra fumi alcolici e manate su chiappe di formose teutoniche, i vari Oktober Fest prendono vita: pure qui, ja, a queste latitudini!


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Film simulation and Dehancer
https://andreabianco.eu/blog/2024/09/23/film-simulation-and-dehancer/


Ps. C’è un popolare dire che ben sintetizza le strampalate parole anzidette: Viv’ t’ vac’ sputtanann’, mort’ t’ vac’ chiangenn’. Letterale: in vita tout court ti tenevo a debita distanza, ma ci sta bene pure sputtanare, da morto ne sono addolorato e piango. Cose che quando mancano...e non rimpiange il Mossad-Cia-Pentagono espion!










Myphotoportal: ae tiè tiè...

Il compito di un fotografo è mostrare la quotidianità, la propria via, la soglia della porta, il tragitto abituale, le cose mille volte afferrate con lo sguardo... quelle cose che, grazie all'occhio del fotografo, ci appaiono veramente così come sono. Questo è l'approccio che mi sono imposto…”
Proprio come i propalatori, mettevano il palo dalla parte…, o strett’ calembour per street, Madonna a sti c...bisogna proprio dire tutto, no? No. Carneade, comunque, e chi è costui?



Oh sì l’ultimo anonimo funghetto di Mayphotoportal: Mammamia com’è caduto in basso, però. E’ pur vero che un tempo “remotissimo” sul condominio Myphotoportal c’era gente che fotografava, quando pro e quanto viceversa ci frega poco. Poi è arriva la Munari...soprattutto mentre l’altra si rimira...”Specchio dimmi chi è più narcisista del reame?” Uhh mammia Rosì che scassamento di p...etrospecchio e si capisce si sul’ tu e basta!
Senonché gli tiene bordone, sempre alla Munari che una Numinosa potenza conservi ancora, l’insulso fottografo del richiamato solipsismo in apertura, il tronfio hipster fottografo (raddoppio e si è già detto il suo perché, e non ci torniamo più sopra) figlio del suo tempo, triste solitario e finale. Amen.
Però non ti curar di loro e passa...ad altro. Si ché almeno ogni mort’ d’ papa appare, ecco, lodevole eccezione.
Lodevole per gli occhi e due: anche gli occhi, uso dire, vuol sua parte di un Occidente cerebroleso, sdoppiato, schizofrenico, scisso e diviso come non mai. Occhio vuole la sua parte...mah!
Sia come sia a noi, dunque. Immagini molto ben costruite e di lungo mare sudista. Nitore non di poco sebbene fra tante sarei stato più parsimonioso nella scelta delle inquadrature, quindi cernita: de gustibus.
Da guardare le marine, ecco e altro non spargo lettore ma leggi Ezechiel’. Già!

Lustratevi gli occhi se ne avete ancora! https://www.pigiportolano.net/fronte_mare-p28390

NB.
Il solipsismo, dal latino solus (solo) e ipse (stesso) "solo se stesso", è un termine che si riferisce alla dottrina filosofica secondo cui l'individuo pensante può affermare con certezza solo la propria esistenza, poiché tutto quello che percepisce sembra far parte di un mondo fenomenico oggettivo a lui esterno, ma che in realtà è tale da acquistare consistenza ideale solo nel proprio pensiero

Mort’ d’ papa, morte del pontefice letterale, ma non ha senso se non traslato in ‘taliano con “molto tempo” giacché nel sempliciotto immaginare del popolino dire i Papi era (indotto a credere, seppure depenalizzato reato solo, mo’ solo esborso di moneta, art. 661 Codice Penale o della credulità popolare) a chiacchiere, vivere molto a lungo...due metri sotto terra come la “Storia” dei richiamati insegna, vedi Manfredi “Che so’ papa io?”

https://www.youtube-nocookie.com/embed/qaPJ5CKRnvQ





E’ qui la festa? Oddio….(anche) Keith Cooper di Northlight!

Non collegato in alcun modo a Stampa&Regime, il gioco è facile per Manunzio, che si è costruito, lottando come leone per più di cinquant’anni, il mestiere di fotografo; inscritto nel Dna. Essere, quindi, non avere. E seguite la cosa.
Breve Canon presenta dopo mormorii e riflessi l’update della gloriosa e molto meritata Pro 1000, che per un soffio non si è acquistata preferendovi, a ragione di anni sperimentati, la Pro 200 printer molto solida e robusta.
Canon 1100 delle mirabilia l'update, quindi? No operazione di squallido marketing. E spiace che a questo si è piegato a novanta gradi uno stimato professionista a nome Keith Cooper di Northlight. com. Veramente dispiacere ma si vede che pecunia no olet.
La cifra non solo e soltanto di vil metallo quasi identico dell’allora Pro 1000 l’odierno, un’altra volta update: cazzate che giustificano e meritano una stroncatura come plotone di esecuzione, senza se e senza ma.
Ora a parte l’invarianza dello chassis Pro 1000 e aggiornato 1100 corrente, tutto è fuffa & ammuina. I colori, serbatoi, aumentati di millilitro: servono? No ché precedenti tank bastavano riferito, metti, caso agli Epson/printer di pari livelli diciamo così, s’aggiravano su un terzo di meno. Dodici colori della Pro 1000 bastanti e basta. Viceversa la strombazzata Pro 1100 vanta “aggiustamenti” colori nei blu et simila se si guarda l’orrida réclame su Youtube della surfista orientale e/o cinese cavalcare da donna (!) l’onda in mezzo al mare: che dire? Immagini riprese da un pari acquatico fotografo con sua attrezzatura Canon va da sé. Niente da ridire. Ottime immagini, se ci riferiamo al fotografo & surfista, a tratti amniotiche suggestioni blu cobalto e sue declinazioni. Vabbene.
Ma come si fa Canon a imprusutà (mettere prosciutto a fette su gli occhi, truffare) il cretino/fotografo di turno? Domanda da chiedere al Cooper *di tre cotte che sapeva già dall’inizio dell’avventura, mesi precedenti ma che per “agreement” e perché tiene famiglia nelle sue “conversation” via Youtube fa il pesce in barile, in ossequio a le marine immagini della réclame. Male molto male malissimo. A latere e si riporta in link un altro baldo giovine tester* che parla della Pro 1100.
Sia come sia qui il nostro First Man Photography (ex poliziotto-Bobby inglese) mette a confronto due stampe 1000 vs. 1100: che dire? Fuffa pure qua ché se uno gioca con saturazione e...alla fine solo i palati di “menti finissime” riesce a trovare il classico pelo nell’uovo. Ma malissimo molto male.
E del carrello porta rotolo per stampe continue formato A2, tipo versione Epson pur da pagare a parte? Niente di niente, ma guardate sti ingegneri Canon dire: ma puoi stampare in lungo sino a 3 metri ed oltre. E cos’è na battuta Toy Story? Vi rendete conto: prendi il rotolo lo passi in taglierina (sempre che la carta non subisca danni!) e con sto lenzuolo di 3 metri in mano che fai? Stampi dal retro (!) si lo stesso sportello che usiamo normalmente su la nostra Canon Pro 200. Acrobazia così link ma del precedente (si fermava a circa 1.5 metri) modello Canon 1000? E con tanto di attenzione ché il “lenzuolo” lo devi controllare centimetro per centimetro*** sino all’uscita frontale finale, stress a parte e inchiostro e soldi! Dannatamente male malissimo Cooper, non è così che si recensisce, famiglia o men che uno tiene. Malissimo.
Finale? E che ne parliamo a fa, dopo aver visto ste messinscena della “nuova” Canon Pro 1100. Per quanto ci riguarda attendiamo il calo della “vecchia” Pro 1000, sebbene Manunzio ha adocchiato un plotter Canon per tutto fare tranne fotografie, ma se leggete non Ezechiel(!)… alla prossima con plotter statene sicuri ché costa pure meno della millecento, Canon non Fiat d’antan!

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*New Canon 17” printer
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**Canon Pro 1100 Printer Hands-On
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***Finaly got a photo printer
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Canon Pro-1000 - Worth the Investment?
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Ps. Se il buon giorno si vede dal mattino, prova o non prova fisica prezzolata, i limiti della new 1100 dimostra lo splendore ben evidenziata ne: "il re è nudo"

Pss. Noi non le mandiamo a dire a certi funghetti con famiglia visto, purtroppo, su Youtube
“Propaganda pure marketing operation that adds nothing to the previous model Canon Pro 1000; inks persistent not fade more 200 years? Nonsense not demonstrable. No paper roll added for continuous printing! But you can print to do it by hand over three meters, though. Canon mocks us. The rest is smoke



Aldilà del muro

Il destro prestito ma pure il sinistro, e già staccate le paroline del titolo...per chi capisce. Rudolf Steiner, la notizia che teletrasmette a giorni alterni la Munari/Musa/Nasa o si dovrebbe scrivere Nas l'agenzia di Spionage amerikano cui Munari...
Tutta sta pappardella, di solito si mangian a pranzo e non sono manco le nove e trenta del mattino anno-domini 2024 tre-settembre, tra il serio e il faceto.
Ci interessa, qui, Steiner, non certo la “muglier'” (immagine a latere e per vista telefonino...na tragedia formato colonna alla faccia della multimedialità!) di Wim figuriamoci la Munari. Troppo lungo a dirsi e fermiamoci qui che non si può manco lontanamente pensare di ridurre il “nostro” Occidente delle mirabilia, come il Cacao Meraviglaio di Arbore memoria, in pochi cenni. Punto.
Scuola steineriana quindi, di quelle molto strane. E prima di proseguire nelle solite scempiaggini mattutine (!?) Manunzio’s style, guardate i crucchi mitteleuropei, sì, quei del Sacro Romano Impero, degli Stati centrali, la Belle Epoque e fine via Prima Guerra Mondiale vs la Russia: cosa sennò con replica odierna? C’entra qualcosa, beh tutto. Crucchi, un’altra volta che sempre al corrente, finalmente, sono letteralmente in bancarotta e Afd (Alternative für Deutschland ) dixit, again! Germanici che fan della “matematica” la loro ancora di salvezza di un popolo geneticamente psicolabile. Una genia che si è inventata, sempre matematica + mente (a squola, ecco, ci dicevano servisse a ragiona come il ragioniere di Casoria...) la pisicologia proprio scritto così per chi capisce certe deiezioni; dei Freud per capirsi, ma anche degli Jung a dirla tutta. Germanici camerati che a-bbraccia la “svastica” e va in Oriente a trovarne conferma; naviga verso l’Antartide...mammamia quanta carne a cuocere per voi villici là fuori.
Steiner e altre dimensioni come il titolo, e poiché altro ci stringe, si consiglia il Poeta...leggi Ezechiel, che li dipigne come li vide da la fredda parte venir con vento e con nube e con igne. Intelligenti pauca verba!

Donata Wenders – Sì, così è la vita: nient’ altro che nebbia
https://saramunari.blog/2024/09/03/donata-wenders-si-cosi-e-la-vita-nient-altro-che-nebbia/

Ps. Onomanzia o ciò che passa il convento quel nome “donata” a Wim Wenders, proprio così che è troppo lungo a dirsi, più di tutto donata con maiuscola che è squisito, sì, italico nome, raro e però meridiunale per nordici germanici: Haben Sie verstanden?

Pss. Muglier’ latino prestito per moglie e così lo conserva lo spagnolo in mujer anche se gli iberici ci inzuppano tante altre cose!






Persona informata dei fatti, molto. Tastenn’ uso dire dove il tast(e) non è l’abominevole equivalente, ecco, inglese. Tocco, sfioro.
Sia come sia parlare il fatto riguarda Sony che per chi scrive è stomachevole di come, cioè, il Nulla di ferraglia chip e vetro la trasposizione esatta esatta del corrente orizzonte. Senz’anima, Android, Robot. Certo, vero, sono attrezzi fatti bene e, come ricordava il fratello, la sua base diciamo ideologica Sony l’ha vampirizzato dalla mitica Minolta, che non è riuscita a tenere il passo analogico/digitale.
E quindi l’altro giorno un pettinato, abbottonato stretto stretto, elegante e barbuto fotografo da cartolina matrimoniale dai pantaloni alla “zumpa fuoss’” alzati e calzati oltre il malleolo piede eccolo con due, dicasi due, Sony...portate ma stavo per scrivere indossate! con chissà quali ganci nascosti in vita, tutt’altro da regolare neck strap: mah.
Tutto sto rosario a presentare un’altra faccia, altro modus senziente che di sti tempi acefali, bestemmia è. Da presso, quindi, il link e qui ci fermiamo per carità di patria e d’altronde siamo tutti fotografi, no? No e c...he sarà mai, vero Munari che da tempo non ricevo sue edulcorate caramelle via email: sta bene ha passato una buona estate?

Micro QuattroTerzi sistema intelligente (sottoscriviamo in toto non già solo e soltanto user del sistema, bensì per l'onesto ragionare)

https://andreabernesco.com/il-micro-4-3-e-un-sistema-intelligente-perche-la-mia-opinione/


Ps. Zumpa fuoss’, saltare, schivare, come le donne che in “talare” lungo a struscià e pulire pavimento nel muover s’alzan quel tanto la gonna, sai che novità, per l’abbisogna; di quando la strada, l’asfalto di liquami vari seguito pioggia o durante, gli uman(oidi) zompettando di qua e di là ’alzano un pochino i pantaloni e muovo adagio adagio...così i becchini, ahhh mammamia non finiamo più di traslare in lingua ‘taliana




A Giacomo Leopardi

Illustre non potrò chiamarla poeta con maiuscola ché questo appartiene, dicono, al Sommo Dante, sdoganatore del sermo vulgaris in salsa italiana. Ma non è questo. Ho sul comodino, una volta ora sedia in sua vece accanto al letto, meglio a fianco dove scrivo, una raccolta ben fatta del suo Pensiero, uno dei quali è cartiglio su la mia Home; “curriculum vitae” o pestifero about cosiddetto in quella innominabile e squallida lingua (artificio più che artificiale e per Lei già iniziato alle segrete cose non altro aggiungo) che è l’inglese.
E dunque libro-summa che a furia di sfogliare ho quasi consunto, e mi spiace per la devozione che porto a essi, senza cui non saprei manco da dove cominciare. Sì, certo, scrivo con la macchina fotografica, più per me che per il prossimo bue da non credere.
Ancora, le sue pagine a me non han mai creato, suscitato, vertigine degli umani troppo umani, vuoti complice la squola, scritto proprio così, che fa di tutto per etichettare i versi, Illustre, di “Pessimismo cosmico” che è poi la cifra del vivere, sognare per tale. No, i suoi componimenti non mi turbano, anzi, quando humor è tale, rileggo le sue a lenitivo.
Scrivo al fine per aver letto che sul Red Carpet veneziano Anno Domini 2024, un tale attor-regista ha rifatto (re-make?) in forma Lgbt+ il senso della sua esistenza: ogni generazione ri-scrive la storia a proprio uso e consumo...ma sputtanare è altro tipico del Nichilismo d’accatto corrente. Forma mentis per il terraqueo, Trionfo della Bestia seicentosessantasei volte biblica. Ubi major minor cessat, dunque? Tutt'altro...

Suo devoto
Michele Annunziata in arte Manunzio




Cannizzaro, una condomina di Myphotoportal


Della richiamata due cose mi colpiscono: la prima è quell'esser accovacciata, in posa fecale cover sinistra immagine, se non uterina regressiva, nuda va da sé in mezzo a sterpaglie che guarda caso somiglia ad un immagine della sacerdotessa (del Nulla ) a nome Munari, seconda posa lapidea accovacciata in cover a destra.
Orbene la nostra Cannizzaro, dice, che si aufotografa (autoflagella è meglio?) per esprime che

in fotografia l’autoritratto non come gesto egocentrico, come descrizione e raffigurazione sterile di me stessa ma come veicolo di espressione e liberazione di stati d’animo e pensieri



Bello il cioccolatino Perugina. Insomma, via, sempre la nostra (si)fotografa non mica per egocentrismo, nooo, ma che tricche & tracchete ricerca di “senso”, quale non è dato ma pigliatelo per buono. Una volta era il nasino oltre il quale alcuni/ne ponevano le mitiche colonne d’Ercole: Boaz  & Yakin di loggia massonica. Adesso è il corpo tutto ma non più, checché, a rappresentare il “limite della conoscenza”. Dunque Dante…

“O frati”, dissi “che per cento milia
perigli siete giunti a l’occidente,
a questa tanto picciola vigilia
 
d’i nostri sensi ch’è del rimanente,
non vogliate negar l’esperienza,

considerate la vostra semenza: 
fatti non foste a viver come bruti, 
ma per seguir virtute e canoscenza”



Corpo del reato va tu mo’ a sapè. Autorappresentazione di un sé femminile: vabbene. Ma anche un tale a nome De Chirico, certo non fotografo ma compulsivo, nell'’ autoraffigurante effige era, forse, dello stesso avviso?
Vero, in altro appartamento del “glorioso” Myphotoportal condominio c’è una che si “autorappesenta” tale…Rosita Delfino che nuota nelle sue acque amniotiche più che marine.
E poi la nostra, e finiamo, Cannizzaro richiama Jacopone da Todì e il suo “S’i fossi foco”. Ahi lasciando l’autocombustione, meglio il cupio dissolvi che fonda radici di autodistruzione a nome Paolo di Tarso, sua “mossa del cavallo” qui ci fermiamo. Tobola, sure Bingo!



Ps. C’è un immagine, sito web della richiamata, in cui la nostra mostra cartolina del 1936, spiaggia calabrese: un uomo il nonno che regge in braccio, fra altri uomini stesi su la battigia, un bambino il padre della Cannizzaro. Eh ma come il maschio represso? Ma come l’inutile bianco di pellame cui immagine virile, fonda questa dalla cintola in giù, lato traslato o come vi pare? E sì, povere donne del Cancel Culture: non toccatemi il nonno di patriarcale Era; non toccatemi il bel papà (complesso di Elettra). Manca lo zio scapestrato e bell'uomo a fare tris: Tria sunt perfectionem, no? Benedetta Cancel Culure: questo sì, quell’altro no secondo ciclo. Mestruale si capisce legato alla Luna













Mi piace essere bravo. Bravo!

Surfando: un fotografo di street (ancora?) nello store, hmmm, Leica sue immagini in quel di Milano à la page. Donc...miettic’ un occhialuto come si usa oggi di due borchie tonde simil metallo e lenti a cul' d’ buttiglie (tipo ipermetrope) ti inscrive imb...elle volto di Denis Curti, ad ore. Stessa arcigna posa a salve come un dì lontano in Alberobello. Trullo fra trullì, già di primo mattino saturo di cucina e aromi vari di pranzo, e non è manco l’ora canonica del caffè mattutino! Incontro di fotografi: Maestro Gardin ma che ci fa lei qui, sistemato come di quei santi in nicchia chiesastica, co’ sti zulù stanziali pugliesi e parvenu di Milano da bere?
Ah Denis Curti che una qualche Potenza numinosa ce lo conservi: amen. Se non che critico, ad ore, spara a mitraglia. Cazzate. Dite? Ecco qua perla (pirla, no?) di saggezza:

“Meyerowitz appartiene a quel novero di street photographer americani che, a differenza degli umanisti francesi e dei neorealisti, si fanno ‘sciamani contemporanei’, finendo per coinvolgere il pubblico con incredibile intensità”.

Primo: Carneade chi è costui? Un ebreo errante per l’orbe terraqueo e in quel sub continente chiamato Hollywood party, sì, America way of life.
Secondo: natural + mente fa foto il Carneade, ma potrebbe stare dietro bancone di pizzicagnolo o frutta & verdura che è lo stesso a vendere o comprare banane, tuost’ e lisc’ anche con Leica al collo ça va sans dire.
Tutto qua? Sì, ché le sue fotografie altro non sono che cartoline: americanate. Altro non dico, tiro lo sciacquone, apro finestra e vado a prendere aria: lato traslato o come più vi piace. Fine pistolotto quotidiano


https://www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2022/02/mostra-milano-joel-meyerowitz/. Roba vecchia è, però uso dire, gallina vecchia...de gustibus


https://www.joelmeyerowitz.com/bio (faccione sorridente e posa per mettere in risalto il brand-y Leica, da amico degli amici fra amici ben s'intende)


Ps. E dunque “sciamano” nel senso autentico del vocabolo è d’origine siberiana: russa. . E sebbene il nostro trinariciuto Densis Curti ne da (inteso come danno) definizione fuorviante, sciamano è pur sempre chi è in contatto con “spiriti” sovradimensionali del caso.





Artigianalità, prestigio e...”ma costa assai” cui se ne è detto: unità di diseguaglianza sociale, alto-basso, ricco e povero. E Lotta di classe a Beverly Hills, no?
Dunque, sì, il Mito Leica è innegabile ma attenzione al canto della “sirena”. E messa così al Mito cosa contrapponi? Un De Mita da Nusco, no? Calembour a parte, niente a dir vero se non il fatto che, tolta l'artigianalità cui c'è poco da dire (al netto della vergognosa M8**) l'ottica tout court pastosa più che croccante la cifra; si può allora fare altro? Se seguiamo il video in link sotto si finisce con dire, sì. Ma, ma c’è a nostro ben più che modesto parere, suffragato da oltre mezzo secolo di fotografia su le spalle, un Terzo incomodo misconosciuto a chi va dietro il vento del markketting (onomatopea per marchetta, serale lungo certe vie cittadine). Si deve più che dovrebbe parlare di Olympus, no l’odierno re-branding OM, no. L’originale QuattroTerzi e dell’Ammiraglia di sempre E-1. Ma, ancora, è tempo perso per i minchiapixellisti onanisti, pugnettari, a tutto spiano. Resta evidente che il richiamo anzi fatto è per gourmet della fotografia. Un’altra volta



**Tutto ciò' ha dell'incredibile, comunque ecco in breve la storia.
Aggiornando la vecchia m8 (non la m8.2) con il firmware update 2.004 ALCUNE m8 vanno in blocco e non e' possibile fare che rispedirle a Solms se si imposta il modo discreto (la vera grande novità' di questo aggiornamento che nelle intenzioni dovrebbe renderla più' silenziosa) ed il pulsante di scatto finisce (anche erroneamente) in modo di scatto continuo.

http://www.photobit-forum.it/phpbb/viewtopic.php?t=4580

**Purtroppo la mia seconda M8 ha avuto un problema all'otturatore (si sono staccate le tendine, otturatore andato) intorno ai 12.000 scatti con un preventivo di 400 euro per la riparazione…
https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3683602&show=13

Leica è antiquariato: Leica M2 CR “Gianni Berengo Gardin”
https://www.newoldcamera.com/Scheda.aspx?Codice=GC3331


Leica vs Fuji : Strategie di Marketing a confronto e come Fuji può aumentare il suo prestigio
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Ps. Repetita juvant? Mah di certo il fatto che la BL di Fuji era la “copia” di Leica. È na cosa accertata Sì, ma in formato seipernove imbattibile per Hasselblad, Zenza Bronica, Rolleiflex, Mamya…

Pss. Resta introvabile in Rete lo studio del progetto E1 Olympus, le sue malie tanto da far dire al capo-progetto, non senza ragione e senso, che dentro la digicamera c’è un Genius, storpiando sound come solo l'inglese vi riesce. Il Mondo è fatto di pecorame, “Tutti fotografi” no? No chi l’ha detto è un agente del Pensiero Unico, della cricca Cia-Mossad-Fbi via Hollywood Party e di Stampa & Regime



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