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Tazio Secchiaroli, si, mi ricordo

Numana riviera del Conero, Marche estate ‘87 del secolo alle spalle. Giugno, inizi, caldo. Erano di quei incontri, patrocinato da FotoCine80 rivista fotografica stampato a Battipaglia, cui potevi, finalmente, dialogare vis-a-vis con i mostri sacri della fotografia italica; quei che si vedevano (loro scatti) su le riviste fotografiche e non. Nomi altisonanti, e donnine succinte in costume da “bagno”...penale per i fotografi che ne proponevano come il duo Rocchi-Marocco fratelli che per distinguersi avevano due cognomi diversi; partivano di buon mattino per angoli di spiaggia non ancora intruppati di “bagnati” seguiti da stuolo di fotografi (ingrifati?) e modelle…
Avevamo pure noi le nostre modelle al corso (workshop because is very nice sound) tenuto da Danilo Cedrone, fotografo mica gallo. E poi il mitico G. B. Gardin fotografo di reportage: reportage tutt’altra Galassia rispetto l’inutile farsi “street photography”. Stritt’ alla napoletana, di nome e di fatto! Innocuo.
L’aria calda dell’ora meridiana ci vedeva con un discreto numero di “adepti” vicino la tavola e vino bianco a seguire cui tracannare avea l’effetto di inchiodarti alla sedia. Senonché nel deliquio con la coda dell’occhio un signore (saprò dopo chiamarsi Tazio Secchiaroli) armeggia alla Leica verso chi scrive, che si accorge et voilà perso l’attimo fuggente. E non ci fu verso di chiedere il reply a Tazio: no, me sembri un’artro da quello che stavo pe' fotografà, me spiace. E così dismessa la Leica con un auricolare monofonico alla radio-televisore portatile con tanto di antenna chilometrica s'avvicinò a Salvo Andò nei pressi…

...Roma, Via Veneto, la sera del 14 Agosto 1958. Tre uomini discendono lentamente la via, lanciando occhiate furtive ai tavolini dei vari locali…

(Copia & Incolla se vi pare)

https://www.nadir.it/pandora/GHISETTI_SECCHIAROLI/la-dolce-vita.htm
https://www.fellinimagazine.com/tazio-secchiaroli/



© Emil Gataullin

E chi sì, Crist'?

Arcaicismo per dire, in breve: possibile? O l’uterino senza senso tale è la lingua detta inglese: wow! E che potrebbe essere txy, xyz, abarabacicicocò, e pronuncereste lo stesso “uau”. Roba da dislessia.
Rete delle mirabilia, e corpi di strada con tanto di zizze ipertrofiche fuori: chi è il gommista? Culi abnormi e moine li vedete in ogni dove a distrazione di massa: vuoi mettere? Tuttavia dall’ e dall’ se scass’ pur’ ‘o metall’, qui usato fuori contesto anatomico, ma funzionale al pistolotto (!?) quotidiano di Manunzio punto it.
Viceversa immagini assolutamente fuori ordinario che si è già visto, simili si capisce, fotogrammi della ex Urss (Repubbliche socialiste sovietiche, comunisti mangia bambini la propaganda nazifascista di sempre come oggi l’Ukraine di Banderas & Co.) e odierna Federazione Russa, ortodossa che non ci sta bene agli ebrei sionisti: ieri con il “compagno” Lenin villeggiante in quel di Svizzera di cioccolata e congegni ad “orologeria” tipo il blindato carro ferroviario...la presa per culo del Palazzo d’Inverno: oh non è che tutti santi giorni bisogna ricordare la storia per chi ha per orizzonte il minchia & pixel e se lo guarda sovente e volentieri mentre se lo “alliscia”, vero sacerdotessa del Nulla Munari & Co?
Composizioni, quindi, Emil Gataullin cui poco si sa e non vorremo trovarci dinanzi l'ennesimo Vivian Maier, di certo rigore, colore ben scelto e sin troppo a “confronto” con immagini in bianconero! Immagini costruite con testa non meno che cuore: si vede, alla lettera, e si sente che sono reportage e giammai street-imbecillità di grattacieli e basta, fracete posette Stars & Stripes, sempre sempre e uguali uguali, altrimenti non vi fan vincere concorsi a premi, a 90° e chi si accontenta gooodee!

https://emilgataullin.com
https://www.youtube-nocookie.com/embed/gHy_iK1tN_Y


Ps. Per chi scrive il “compagno” Putin (la Russia tout court era l’altra faccia della medaglia, terra promessa, insieme alla California dream: diavolo ed acqua santa, catto-comunismo ‘taliano d’incalliti imbecilli eterodiretti malgré nous, Manunzio nel mazzo s’intende) ha ragione da vendere contro l’isteria anglosassone-ebrea sionista; le han provate tutte ed oggi mandano inutili droni p’ fa ammuina tanto sono scornati, come un giorno Napoleone e sua Armée; Stalingrado di Hitler & Benito Mussolini sul Don e Csir (Corpo spedizione italiana in Russia) e seguito ARMIR (armata in braghe di tela, letterale, al gelo della steppa!) la tragica Anabasi italiana

Pss. Molte immagini nel link sovrastante sono "copie" dei classici della fotografia. Storia che trova, ad esempio, due anziani di spalle seduti l'un fianco l'altro richiama la famosissima immagine di G.B. Gardin; due brits seduti in macchina a guardare da scogliera l'orizzonte marino tempestoso. E da notare che le donne portano 'u maccatur' 'ncap; foulard-coiffe, senza essere tacciate di "ismo" alcuno, d'altronde Allah Akbar, no? Ecco!






Francisco Boix, il Fotografo di Mauthausen. Olocausto ieri oggi e di diman non v'è certezza, forse


(Quello che vale per sé, lager, non così gli altri a Gaza)


Vedete l’importanza del Testo? Non uno qualunque, il codificato Torah/Bibbia/Corano che sono più parenti di quanto si crede avente tutte e tre i “monoteismi” stesso Padre Abramo. Padre lasciando stare le zoccolette Lgbt+ ché è Storia, senza se e senza ma. Libro ebraico cui si privilegia a Gaza per decimazione innocenti, lasciando al terzo incomodo musulmano il rastrello finale (per altre vie, immigrazione). Allah Akbar, no? Cancel Culture...non è che rifacciamo a ritroso il cammino dell’Occidente che basa fondamenta, tuttavia, fra San Pietro (stanziale ebreo talmudico) & Paolo di Tarso il cosmopolita, della “mossa” del cavallo inventore del “cristianesimo”.
Fotografia qui su Manunzio punto it. E di un fotografo che riuscì a riprendere ciò che l’Ideologia (basata su le Scritture, Vecchie & Nuove!) Nazista, grazie ai denari banchieri Anglo-Americani-Ebrei sionisti, metteva in pratica nei campi di concentramento: Cancel Culture pure qui?
Immagini che bisogna guardare dalla cintola in su evitando ferocemente la panza funzionale ai signori Cancel Culture, si capisce. Mica metti in discussione la “Proprietà Privata” da rabbrividire al cospetto Caino & Abele, che quella è!


La FotoCosa del Giorno | Francisco Boix, il Fotografo di Mauthausen
https://www.collettivoclan.it/la-fotocosa-del-giorno-francisco-boix-il-fotografo-di-mauthausen/

https://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_Boix

PinoBertelli

Francisco Boix – Sull’iconografia dell’orrore di Mauthausen e la disobbedienza civile della fotografia
https://pinobertelli.it/francisco-boix-sulliconografia-dellorrore-di-mauthausen-e-la-disobbedienza-civile-della-fotografia/

Ps. Non bisogna dimenticare l’altro fascismo, anche quello di Francisco Franco una commediola, in salsa romagnola. Benito Mussolini e mai dimentiche “Leggi razziali” su cui la nostra (?!) Segre senatrice prossima alla fine terrena, ci marcia troppo; gira il capo stizzita e sussiegosa da maîtresse ebrea quando si tratti di ciò che gli ebrei compiono quotidianamente a Gaza verso inermi civili. Il Tempo è Galantuomo, prima o poi

Pss. Quanti uomini e donne dell’informazione han lasciato pelle nel carnaio di Gaza, un giorno si dovrà mettere lapide come i morti “Undici Settembre” via Mossad & Co





Fotogramma di Tano D'Amico d’un poliziotto in “borghese” che spara su manifestanti, vexata quaestio se di sua sponde o eterodiretto per quella che all’epoca era la DC (Democrazia Cristiana, odierna Forza Italia e cespuglietti vari) era chiamata strategia opposti estremismi: destra e sinistra. Teorema per continuare a papparsi lo Stato detto italiano


Tano D'Amico fotoreporter

E di questi tempi ardenti di Haarp e tecnologia, diciamo aliena, alterante il sempiterno clima, da fatto ben più che naturale na jattura; tant’è che è già pronto il vaccino, e chi ne vuole altre info si abbeveri, ecco, su la Mirabilia Rete, che l’altro giorno a causa “fail” si è bloccata per il terraqueo.
Caldo, mare, rincoglionimento eterodiretto di chi ha abbracciato ‘o sistema, reo dimentico di anni antagonisti ma che gliene ne po’ fregà de meno.
Sicché mentre ve ne state a preoccupà di cosa mettere in tavola il post quotidiano (non di solo pane vive l’uomo, Luca 4.4) basta il volto di un fotografo, Tano D’Amico a far andare indietro la memoria, che non tace mai. Immagini tutt’altro che passate.
Non c’era ancora l’ipocrita dizione del politically correct: street fotografi che significa cartoline in posa, come certuni decerebrati fotografi che pensano così, senz’arte ne parte, di scimmiottare l’americano vedere (non conformatevi alla mentalità del tempo, Romani 12.2). Fototessere, però very nice Stars & Stripes che non se la passa bene con tanto di rimbambito presidente.

“A ponte Garibaldi Roma, e le 20 sono da poco scoccate, Giorgiana Masi si accascia a terra colpita alla schiena da un proiettile”

Tano D’amico fotoreporter, quindi, reportage a completare quanto sopra, che pure pubblicava sue foto sul Manifesto giornale d’una volta, scritto da gente che conosceva la lingua italiana. E a noi? C’eravamo, a modo nostro, in quelle foto.
Ora per gioco di rimandi gli accadimenti d’allora scorrono in odierni frames à la page; cronaca tristemente nota e sua vittima sacrificale (si scrive tutti i giorni di omicidio rituale, non a caso) diciottenne inconsapevole a nome Giorgiana Masi. Presente!
Ancora, scordatevi Internet et simila che non esistevano, i fatti in film venne girato, mi pare di ricordare, assemblando metri di pellicola fra SuperOtto Sedici-millimetri e qualche spezzone televisivo, tutto ad opera di Radio Radicale. E da giorno di vittoria corale, vabbene Marco Pannella e Radicali in primis, sul fresco disegno legge per divorziandi (a distanza se ne capito, purtroppo, la luciferina portata ma ci pareva una questione di “civiltà” anche se aveva ragione il camerata-fascista di classe al Magistrale Antonello Crisci...vedrai dopo il divorzio, l’eutanasia, la droga libera…) trasmutò alchemicamente via sozzi grembiulini di lorde mani in sangue, ancora, sacrificale. Vale a dire? Il film dei fatti in narrato in sedici millimetri girò l’Italia e, qui da dove si scrive, si proiettava in ogni dove e Manunzio si prese regolare denuncia.


Denuncia passata fulmineamente in tribunale (c’era Kossiga, scritto con lettere Waffenstaffel, al Viminale, Ministro degli interni; il Gladiatore della Stay-Behind) E qui fu l’apoteosi, sì, perché insieme Manunzio c’era altri compagni e la proiezione avvenne nella “Piazzetta del Pesce” di questa landa, fatta erigere nell'Ottocento dal Duca della...Verdura.
Sia come sia un vecchio avvocato socialista perorava la causa. Un’arringa cinematografica. L’avvocato cui a malapena ricordiamo sembianze ancor meno patronimico, smontò l’accusa consistente per Manunzio nel non avere il “patentino” richiesto, però, solo agli operatori di sale cinematografica. Ancora, contestò che la piazza, il luogo della proiezione era stata autorizzata (già previo richiesta scritta) dalla Questura….e questo e quello...la libertà di espressione e denuncia...immaginate per un attimo l’atmosfera del tribunale ai primi del Novecento passato a miglior gloria. Non aspettammo molto per la sentenza...poiché il fatto non costituisce reato!

https://www.arengario.it/tano/homepage/biobibliografia.htm

https://www.youtube-nocookie.com/embed/Wvjo9aBWiuw

https://www.giornaletrentino.it/video/2.277/chi-uccise-giorgiana-masi-la-verità-che-si-fa-ossessione-1.1216422



Ps. A cadenza nei cosiddetti “cineforum” parrocchiali o tipo Fantozzi della Corazzata Potemkin  di Ėjzenštejn, era uso intrattenersi (indottrinamento?) con film in 16 mm su macchine della Fumeo, proiettori “cattolici”. E le pizze (bobine) si andava a prenderle (Manunzio, eh) dalle suore di San Paolo allora sulla Main-street sempre di questa landa. Film “ridotti” (da 35 millimetri originali in 16 mm) di classici italiani e non per il Fumeo, ché di certo non si poteva portare in giro (!) macchine da proiezione per sale cinematografiche







Immagine “template” si direbbe. Classico bianconero che su YouTube fa misera fine, prima ché è bianconero e ai giovani non piace, e se non “scrollabile” una tragedia. Viceversa senza cornice del caso, in formato originale come si conviene, la stessa è abissalmente diversa: questa una fotografia, l’altra na cosa come altra, da consumarsi subito maledetti e presto come il danaro. Iconica immagine che sta bene, hic et nuc, a descrivere il Genocidio degli ebrei vs. Palestinesi di Gaza con il concorso dei satanisti prezzolati Euroatlantici alla Ursula Gertrud Albrecht, coniugata von der Leyen & BigPharma. Sionisti che nulla spartono con gli altri denominati israeliani, scesi in piazza l’anno scorso di sti tempi contro il coup d’était di Netanyahu o della “arruolamento” manu militari della Corte Suprema ai voleri del goberno, scritto così





Paralleli, pure meridiani, a buon peso. Va

Un eccesso sorta antelitteram di fidelizzazione (da latino fides, e sue parentele grammaticali: fede!) va tu mo’ a sapè. Ma funzionava così. Vero parlare all’indietro, forse è comodo. Ma mettiamo subito in chiaro: non è mai esistita nella Storia un “mondo” d’oro. Epoche, poi, nientemeno. Tutt’al più momenti in cui si poteva tirare il fiato: ultimo?
Vedete chi è storico, non cattedratico come Manunzio, ha senso tragico come i greci sa come lo sviluppo di questa sia ed avviene quotidiana + mente. Senz'altro aggiungere che altro ci strigne o lettor**….così mettiamo a tacere coloro i quali (in grembiulino e voto di sangue a Satanas) han costruito lor squallide esistenze, se ne accorgeranno appena chiusi per sempre gli occhietti detti furbi da oppressi ad oppressori, guarda caso, che ex cathedra ci danno come supponenti. Tutto qua? Beh grazie assai e proseguiamo!
Streaming, scrolling: mordi fuggi e muori. Avanti il prossimo che non è lo squallido e beffardo ghigno di un Bonolis e sua trasmissione, no.
Flussi per dannati ventiquattr’ore al giorno, prima durante e dopo i pasti. Rincoglionimento a dirla tutta. Masse giovanili all’ammasso, purtroppo. E gli fai vedere fotografie, scritto così una volta e senza raddoppio, di un mondo forgiato da Uomini e pure donne: tiè a buon peso?
Eugene Smith un “padre” virgolatura necessaria oggi come oggi per chi è figlio di...Lgbt+. Un grande della Fotografia, un eroe non ebreo truccato da reporter come Endre Ernő Friedmann, in arte (e che arte !) Bob Capa, e suo adunco sorrisino formato “Slight out focus” (baggianate, feuilleton, squallido fotoromanzo di dandy ebreo, disgustoso, a stampa che sta nella ns. libreria). Mettiamo puntini necessari sennò tutto è uguale (a chi?) nella notte cui tutte le vaccate sono nere.
Bianconero, immagini di Smith, che più stringato, come un buon caffè ‘taliano sa essere. Paradigma efficace. Guardi lo scatto e pensi. Pensare? Anatema. Avanti il prossimo!


** Canto XXIX Purgatorio. Google crash anch'esso? No problem ché la mano di Manunzio si sposta quel tanto per afferrare il cartaceo Dante. Crashate come e quando vi pare, noi come i Siliconvallesi alle carte come prima più di prima ci riferiamo. Senza corrente virale, si blocca tutto: nun ce po’ fregà de meno ché abbiamo l’antivirus. Lato traslato e al solito come vi pare

https://www.youtube-nocookie.com/embed/mZginWQFWHI





Info award per i partecipanti, così danno in senso di danneggiamento, altro materiale per gli archivi Cia-Mossad-Pentagono industria “intrattenimento”. Spionaggio ancora uno. Giostra per gli acquisti, campione “statistico” ma a gratis travestito da concorso, cui non si sottrae neanche Magnum Agenzia, e non è la prima volta. I tengono famiglia d’italico dire ha fatto presa su gli Yankee che al loro “forbito” vocabolario, oltre pizza spaghetti e mantolino, fanno aggio sul vocabolo. Subculture è già tutto manifesto senz’altro aggiungere della più che millenaria storia/lotta di classe: pagus vs urbs e viceversa in formato, tuttavia, Cancel Culture. Ossimoro?

Giobbe bello mio t’ho fregato, quanto a pazienza biblica. Senz’altro aggiungere ché fare l’esegesi biblica del fatterello, comunque luciferino altro che di + vino. Eccezionale lingua ‘o ‘talian’ eccezionale!
LensCulture, hai voglia a dirgli e scrivere non ci scassate più con e-mail l’anatomia deputata al caso, no. Ogni tot secondo loro calendario ti scrivono: vabbene non ci siamo “unscribe” per vedere sto stupido dove vuole arrivare (Totò dixit). Eccezionale pure questa, e quant’è bella a lingua ‘nglse da fottere senza sputo, ecco, l’Orbe terraqueo, che forse ci gode. Punto.
Ora tramite LenCulture veniamo informati, come altri si capisce, che ci sta un Award circa immagini fottografiche, scritto così e d’ora in poi sempre a stesso modo abituatevi, Polaroid style. Vabbene però le stesse sono “giudicate” (mettete in conto il pagamento dei giurati che tengono pure loro famiglia, immorale quanto si vuole, però…). Magnum Agency? Dio mio com’è caduta in basso la gloriosa e galattica venditrice di Amerika style. Polaroid LensCulture & Magnum? Monnezza ed acqua santa. Un momento, sì, siamo acculturati su le sorti magnifiche e progressive della Polaroid artistica: ne abbiamo ancora copie cartacee,riviste, di quando la Polaroid invitava e faceva vedere fotografi e l’uso molto interessante di “scatti artistici”. Usavamo** la Pola per i test su 10x12; il bianconero 55 cui si poteva ottimamente, recuperato il negativo bianconero, passare poi alla stampa grazie a sua “gigantesca” superficie da leccarsi i baffi, in Darkroom!
Finalino naturale: che vuole sta ‘ggente proponente? Michiapixellate e cosa sennò? Avanti con i buoi, e carota...a seguire

LensCulture Open call
https://site.picter.com/polaroid-magnum-open-call-2024?utm_term=NL-PolaroidMagnum-Dedicated&utm_medium=referral&utm_source=lensculture&utm_content=NL-PolaroidMagnum-Dedicated&utm_campaign=lens_culture&authtoken=

**https://www.gerardobonomo.it/2021/11/05/polaroid-polapan-type-55-p-n-sviluppare-e-stampare-un-4x5-in-30-secondi/





Le persone intelligenti se non altro si fermano un attimo a risciatà, prendere fiato. E insieme con un supplemento d’aria nei polmoni (respirazione diaframma?) proseguono. Niente di più niente di meno, in apparenza. Sennonché queste persone, prediligiamo il maschile 'omm positiv' cu na sola faccia ché di altra pasta siam fatti, nel momento in cui raccontano la loro, dicono delle “ovvietà”. Abbiate pazienza ma nel disfacimento dell’Occidente, qui l'italiano scrivere, ha più alcun senso le parole e “ ” sono l’unico modo per fermarsi, ecco, a risciatà i neuroni.
Muoversi in giro con una fotocamera, analogica digitale qui pari sono, e una sola (niente romano dire!) lente significa? Intelligenza si è detto in incipit. Affinare lo sguardo e ri-comporre la scena con quell’ottica che si è deciso di sceglie (o è l’ottica che ti sceglie come il tutto?). Ed è altro che esercizio Zen, molto più. E’ andare al cuore delle “cose”; se poi aggiungi il mood bianconero, alè: tombola! E il colore? Vabbene pure questo chi dice di no, ma la malia del bianconero è altra cosa. Vero lo si è scritto e si ripete: Bianconero la Lingua della Fotografia (la Storia dei Maestri è tutta in bianconero non a caso che il colore esiste già dai tempi delle patate, sì, fecola Autochrome* dei francesi Lumiere; la loro industrializzazione in quanto già da prima si producevano esperimenti con “patate” più che contorno lastre, in vetro per fotografia che così si liberava, dicono, dei vincoli del bianconero e oggi se ne pagano conseguenze miliardarie della cosa via ammorbante Internet, degeneranto discendente)in maiuscolo e senza raddoppio. Non siete d’accordo, eh? Non ce ne po' fregà de meno.
In link una ben che motivato modus operandi non prima che agendi, pensate come vi pare

NB. Da tempo non lo richiamiamo il fatto che Wiki è prodotto Cia-Mossad-Pentagono fautori insieme ad altri “think tank” Unesco & Co. del Teorema Grand Reset

*Autochrome si basa sull'aggiunta di granelli di fecola di patate colorati di verde, blu violetto e arancione, e distribuiti attentamente su una lastra, senza essere sovrapposti tra di loro


https://it.wikipedia.org/wiki/Autocromia

https://www.youtube-nocookie.com/embed/vHJW9DsNnEc





Fotografie © Archivio Manunzio

Immagine in cover: da sinistra a destra una velata donna cammina, sebbene pare sollevarsi da terra! Fotogramma analogico d'una giornata di piena estate, come adesso, pur se ad altezza del Santuario, vorticava notte e giorno il vento, tutt'altro che accidenti “scenico”: a volte la coincidenza



Non c'è più religione...

Sulfurei nominalismi? Sii, allora stiamo al gioco. Anzitutto, come chiamare le immagini: street photography, muntain photography, sanctuary photography, antropologic photography, landscape archeology...cancel culture photography? Bel dilemma. Noi che vecchi siamo, n'est pas, reportage. Certo quando gli Yankee vorranno, un set della cosa (si dubita) by Hollywood che non si nega a nessuno, vabbene pure un AI (!?) s'accomodassero. Fine del gioco.
Veniamo a noi. Rito, comunità, trasmissione saperi. Triade più che sufficiente e pieno zeppo di biblico richiamo: quante volte lo scriviamo che siam fatti, sì, della stessa natura dei sogni dear Sir Shakespeare, ma soprattutto a ”immagine & somiglianza” della Genesi. Sembra cosa da niente e si provi a togliere, meglio eradicare come voglio i cancellatori by Davos, il pilastro su cui poggia il cosiddetto Occidente, e non c'è Protezione Civile che tenga.!
Vedete a volte (solo?) è difficile se non impossibile “tradurre” (traduzioni sono sempre una sorta di tradimento) il significato profondo dell’immagine attraverso la forma espressiva della scrittura.
Rito, antropologicamente parlando più che ricorrenza di fattarielli ( vero o inventati laici o religiosi, spesso l’un e l’altro, che siano) sono lo specchio d’una comunità, stanziale eppure allargata al circondario in senso lato, che in esso si specchia, vabbene. Ma, ma è il modo diciamo apotropaico in senso esteso, di tenere a bada la Falciatrice classica iconografia per antonomasia: la Morte per chi non ci arriva (fa finta mentre sta al telefonini dei titoli azionari di borsa, e l'ha bandita dal suo orizzonte immortale di macchina para-biologica, inverso dal Memento mori delle precedenti generazioni in accordo con la Natura e idea di "trapasso"!).
Rito cui nulla manca: i cinti, altarini di candele votive (ex-voto) portato da uomini, a tratti anche dal gentil sesso, cu tant d' mustazz' (oui, from french mustache, baffi virili) che salmodiando per tutto il tragitto, dal paese ove risiede la statuaria Madonna, su su in salita sino al Santuario, scandiscono agiografia scena e tempi. E non è qui l'andare oltre, chi vuole digiti: Festa 16 Luglio Madonna del Carmine, Avigliano (ci si permetta un calembour, il marito di Avigliana in Piemonte, senz'altro aggiungere!).
Strada cittadina, sterrato, mulattiera, fermate a riscetà (prender fiato) boschi e Genesi...soggiogate la Terra...Copione del sempiterno Occidente delle “regole” del Kapitale che a breve ci sterminerà per radiazioni nucleare, risposta atomica della Russia, che ne ha piene le p...arole Ukraine al vento!

Ps. Pellicola Film Ektachrome 64 EPR formato 135 su Contax 139 Quartz con ottica stratosferica, se ne già parlato, Yashica Auto-Yashinon 24 mm (Contax & Yashica condividono in partenariato commerciale stessa attacco, bajonetta ottica)

Pss. Il titolo è un calembour: lato traslato e come vi pare





Pellicola? Non manca mai in casa Manunzio. Punto

Pellicola sempiterna analogica. In ogni momento del giorno, certe predilezioni per la tavola, da non dirsi. E, dunque, per ogni evenienza, basta tirare il tiretto (cassetto) e ne prendi quanto ti serve. Trasparente, la pellicola, forse ben oltre il “safety” d’una volta. Flessibile all’impossibile, tanto di giorno che di sera, ma pure di notte per avvolgere...No, non è così, dite? Non è questa la Domopack diuturna? Ah quell’altra “pellicola” ma sto benedetto ‘taliano che non fa distinzione (una volta, per esempio, obiettivo era il target, mentre obbiettivo con due b, l’ottica del caso e non fate arrabbiare, con due b, gli aulici della Crusca* custodi del ‘taliano dire e scrivere).
Quindi e se ne è già detto, eccoti un incontro per presentare la Pentax a “pellicola” che evidente non è morta ma in coma “farmacologico” a puntate quando serve risorge altrimenti...duorm’ capitò ca te scete a Natale, l’ ironia di Partenope: stai tranquillo capitone, tanto a Natale ti sveglierai e...la padella t’attende, olé

*“Intendiamoci, le varianti con due b non sono sbagliate, ma sono più lontane dagli originali latini, che erano obiectare, obiectivus, obiector, obiectio”
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/obiettivo---obbiettivo--obiezione--obbiezione/37

Pentax 17, presentazione italiana
https://www.youtube-nocookie.com/embed/CrHWWhs6KK8


Ps. S’intende dire che ci sono giovanotti & signorine che trafficano e bene in camera oscura con materiali analogici: ottime cose e si possono vedere sul Web & Siti. Però sta “resurrezione (vedete come le Scritture ci conformano, altro che Cancel Culture!) è già avvenuta una volta e si chiamava, se memoria non falla, Lazzaro: ”Surge Lazzaro” dixit il Nazareno delle Scritture che però parlava aramaico e non latino!




Memento audere semper

Proprio così noialtri “bastian contrari” uomini “poco allineati” del singer Ivano Fossati. E perché mai, poi? Semplice a noi Babilonia/Babele/Sion non ci sta simpatica non foss’altro che usiamo lavarci i capelli non ciò che è sottostante: cellule neuronali. E, infine, dopo più di mezzo secolo di fotografia, eh avessi voglia a sbertucciare lo star-system, eh Munari (ne riparliamo di costei subito dopo in altro post, gastronomico, meniamola così).
Sia come sia la sveglia per l’aere maligno infernale odierno c’è per chi intende: avez-vous compri mes amis? E il francese dire mica a caso anche se qui la lite di comari francise alla Le Pen-Macron-Melenchon il socialfascista del “soccorso rosso fronte popolare” di circoli esoterici masson-satanici sovranazionali a base Covid-Aviaria, ovvio, interessa un’altra volta.
La fotografia, divenuta e lo si ripete ad enne volta, divenuta fottografia è merce, stavo per scrivere m...alla francese. E in quanto merce basta mettere mano al portafoglio più che portfolio è “comprare” corpi (lato traslato o come vi pare) come si farebbe con una puttana qualsiasi, tanto Facebook/Meta quell’altro X e Y e Z tele pubblicano, le fottografie, e rubano (appropriamento indebito art. 646 Codice Penale) ipso facto, ché se vieni da noi, dicono, roba nostra è alla Birignano sketch delle “banche” per chi ha orecchio non a spartire testa.
Breve passate un po’ di tempo costruttivo, se vi pare, con il video in link sottostante. Altrimenti? Preferiscono evitare risposta “volgare” inizio settimana ché fa caldo: ve possino…

La fotografia: Oltre l'attrezzatura
https://www.youtube-nocookie.com/embed/_j6LfTtRbfg


Ps. Beh certo in tempi correnti di guerra (ma va?) il richiamo bellico a Gabriele D’Annunzio memoria sembra fuorviante per i tipi, e che tipini, Lgbt+ ma...memento audere semper, ecco!



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