Manunzio


Il deserto di Mojave (destra immagine) dove si trova la profonda depressione degli Stati Uniti, 86 m sotto il livello del mare, è conosciuta come la Death Valley, Valle della Morte, a circa 150 km a Nord-Ovest di Las Vegas, è uno dei luoghi più inospitali di tutto il pianeta. A sinistra lo scatto di Manunzio a migliaia di kilometri dal sito

Mille e più miglia lontane


Assonanza malandrina. E quanto mi ha fatto piangere sti immagine da non credere.
Antefatto e per tutt'altro: caldo anzitempo e sospetto come l'odierno, ecco, ma “chine d'acqua a zeffun'” pioggia continua. Il luogo “esotico” di quando narriamo è sempre il circondario (carcere?) da dove si scrive: Manunzio ha un occhio universale meniamola così. Senonché tra i due scatti, a parte migliaia di chilometri di distanza, a dex il lago secco della Death Valley, a sinistra viceversa na tonza-laghetto prosciugato anch'esso, e che oramai non eiste più. Fine. E il pianto?...già. Il caldo che non vi dico, benché provvisto di cappello in paglia stile Banana Joe alla Bud Spencer...il sudore seppure dell'ora mattutina viene giù che hai voglia a detergere: straripa, invade le sopracciglia, infine si “getta” negli occhi. Bruciore e vista (?) annebbiata che a stento riesco a ritornare in macchina (all'epoca Manunzio aveva una Ford Fiesta sgangherata quanto basta, stile 'merikano di certi film) e provare un minimo di sollievo; anche se ci volle una settimana e passa fra lavaggi continui, colliri, qualche “rosario” frammisto a urticante ma “chi c...m' a fatt' fa?”

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Ps. Se fossi disonesto e prezzolato al punto giusto, vedi Stampa & Regime diuturna e codazzo di Muse, avrei potuto imbastire, stile d'antan pietre-blackdeker modigliani in Arno di Firenze, pari passeggiata misteriosa pietrosa (scatti più d'uno su Camedia Olympus C-5060). E tutto sarebbe avvenuto con il “concorso” dei prezzolasti “scienziati” (avrei mandato file in ogni redazione del Terraqueo) ancora, di un luogo che, dopo gli scatti, sede odierno condomini, è scomparso: insomma basta(va) la parola, suvvia. E come nel famoso Deserto, sue baggianate spiegazioni “scientifiche” stile Odifreddi numerologo a libro paga dei soliti “ignoti”, corre e tuttora un corso d'acqua...a spiegazione che lì e qui “uguale” fenomeno è: da scompisciarsi dal ridere





Quarta di copertina di mer...ida
Sì proprio così su Photo Italia Anno Domini 2004 Aprile N. 04. E l'avevamo segnato al dito: Tempus fugit e Manunzio ac + chiappa: stamani si è di calambour stellare. Ricorda, ecco. E cosa poi? Il gioco di parole, ohh poca cosa. Insomma si guardi l'immagine che reclamizza Vodka, il set, di sfintere passato per apertura, qui anale e quelle stalattit altro non sono che putride deiezione. Esagerato? Dipende, nonché sempre valida la massima che chiosa:” Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fottografia, sarà l'analfabeta del futuro” il raddoppio consonantico è funzionale. Non a caso e, come al solito, tutto si tiene sino al momento di varcare, con sollecitudine, il “water closet room”

Sorge il Sole canta il Gallo Manunzio è già a...cavallo



Vabbene la frase è del due tragicomico Mussolini-Starace, ma ce sta. E sì perché l'incedere dell'età (quand'è patetico altro che poetico Manunzio!) vi fa alzare presto, tranne quelle volte che dormite come sasso sott'acqua: lirica la lirica Manunzio, grazie. Prego non c'è di che ma vogliamo proseguire? Sì certo. Allestito un tri pannello: alzata, taglia luce e piano in nero il più è fatto. Senza fronzoli, come ed esattamente, un espresso qui un po' lunghetto but americam style: ce sta pure questo, e d'altronde alla Coin cosa siete andati a fare se non a comprar props da buon trovarobe o art-buyer? Mah.
Espresso (lungo) piattino e cucchiaino, no? None provato e riprovato con diversi spoon e non ce niente da fare ché occupano spazio. Un chicco di caffè basta ed avanza alla bisogna, e il colpo di genio, ecco, d'un pizzico di (stavo per scrivere sale, boh) di zucchero sgraffignato dalla credenza senza che il “coniuge” s'accorga: si quella de “questa casa non è uno studio!”
Insomma, complice la luce che arriva di rimbalzo, da sinistra fuori finestra e in foto l'opposto, sul palazzo dirimpetto, rifrange quel tanto sui vetri della nordica finestra...il gioco è tutto qui. Ah certo, stavolta è la E-3 di Olympus ammiraglia dopo la gloriosa E-1 in formato Quattro-Terzi d'antan; l'ottica l'ipereattivo ad “onde” 14-54 f 28-3.5 prima serie, soliti quattrocento Iso, più un pannellino di polistirolo a sx, tanto per gradire anche se non ce ne sarebbe bisogno: siamo per il Nero Caravaggio, molto e altro del soffuso Rembrandt. E qui è giusto e saggio tacere oltre


Rainbow



Let's abandon for now the black and white test, we'll come back to it later, because we are dealing with a color world, thanks to the Canon Pixma Pro 200, which, according to the tests (I tested it for over five months between prints and reprints Pshop to better understand how it is possible to use the so-called "unconventional" papers) is full of nuances and ok. A note: the target, like I wrote testing properly b&w on all papers test, is the same procedure with the color test: in fact I put "auto" all settings in Professional Print & Layout, useful and well done Canon software, as also for those "dull of hearing": try it use it and then you will be surprised by the results. Remember that we are artisan photo-printers otherwise we would send files to the service, and that's it. Incidentally, back to the color of the Canon Pixma Pro 200, and then whatever paper you put in it the results will be remarkable. Can you do any size (max A3+) and thickness (max 350 gsm)? Sure, the only care is that each media paper reflects the ink dye in its own way, so you have to experiment with the appropriate rmix and notice everything, for example behind sample print, to go back and start another print again.
We go finally to test color image? No at time next one. Stay tuned paisà


Ps. I don't receive money for this and other posts but is my personal bill

Dieci piccoli Indiani




Era informatica e dieci anni sono un bel salto “quantico” . Infatti così iniziammo, prima scrivendo su le digitali tout court con notazioni personali su le “sorti magnifiche e progressive” dell'elettronica a base bit che ha sostituito l'argentea Epopea del Novecento, soprattutto fatto d'immagini bianconero. Siché dieci anni di scrittura giornaliera e più han visto gli ultimi due anni cambio di prospettiva o paradigma: dalla macchina nuda e cruda alla de-costruzione del fantasma ottico (Una piccola macchina...ha avuto più reale e profondo magistero su le anime...nata come fatto meccanico, è andata al sentimento e alla fantasia li ha mutati. G. Piovene Scrittori e Fotografia Ed. Riuniti).
Insomma in questo lungo tempo si è smontato rotella per rotella circuito per circuito atomo e sub atomo della Fotografia, divenuta nel frangente Fottografia. Sì da fottere partenopea: acquisti per gli acquisti, pixel per pixel che molti minchiapixel (conio da minchia siculo + pixel) nel tratteggio di quella bestia bipede corrente (morente?) correre dietro l'ultimo ritrovato inutile oramai; e se anche Leica per sopravvivere a se stessa carrozza sue inutile e costosissime telemetro di “pelle umana” di di fantozziana memoria (resto produzione è puro re-branding di modelli che gli costruisce Panasonic cui intrattiene dai tempi Quattro Terzi rapporti commerciali, a sua volta grazie la Olympus inventore del primigenio 4/3 poco capito dal pubblico di analfabeti di andata e di ritorno, trasmuta in Micro-Quattro-Terzi e sempre stellare ottiche Zuiko must otto-meccanica e chip) cosa dire ancora? Insomma sul Diary si è scritto e in prima persona grazie ad esperienza fotografica maturata lungo l'arco di cinquant'anni da analogica e digitale corrente Era: rarità o forse unicum nel panorama di merdume di riviste, una volta off-set, e suoi prezzolati metri, letterale, alla Jovine maniera nella Milano da bere che con-causa l'Incoronato virus (anagramma qui lieve per Coronavirus) è passata a peggior gloria. Spofondata peer sua stessa mano su le note di Ivano Fossati. Lombardo-Veneto a latere ma non troppo che a breve insieme al Trentino-Sud Tirolo di ritorno sotto il tacco dell'Austria-Ungheria di Franz & Soros come i bei tempi del Can Can concerto, Mouline Rouge di scollacciate soubrette nella Gallia latinizzata post cesarea. Il cosiddetto progresso secondo i babilonesi del Debito ab libitum.
E in questo squasso epocale, quinte di cartone scemografico, accelerato (poi dicono che il bisesto 2020 è invenzione, quando i detrattatori son i laudatores di Cartomanti Oroscopi e...) il funestissimo volge al termine del Primo Tempo del Gran Reset satanico, spartiacque di un prima e dopo mai più riavvolgibile time-line uman(oide).
Siché senza condizionamenti tessere partitiche e di logge “buone” di Magaldi memoria, si è dimostrato diuturno che un'altra via (altra angolazione) è possibile e praticabile del circondario; non di meno il pecorame attende salvifico il vaccino terminale che metterà fine, come la Fotografia, ad ogni velleità umana mostrandone, anche ai ciechi a telecomando, che il Re è nudo. E Manunzio.it questo ha fatto nel decennio che volge al termine: “Vox clamantis in deserto” senza manco feed back di ritorno!
Allora terminiamo di scrivere più, e non aggiorneremo più il Diary. Buona salute lì fuori, soprattutto mentale. Ah per chi corre dietro ai Ranieri Guerra Oms-Fauci-Melinda & Bill Gates di Big Pharma l'antivirus e pure gratis (!) c'è da duemila anni e più e si chiama: Caverna. Sì il racconto esiziale di quel mattacchione di Platone proto regista di “finction”!



Agatha Christie: Dieci piccoli indian
https://www.filastrocche.it/contenuti/dieci-piccoli-indiani/


Moda & Modalità

Il regno dello Zolfo specchio della Vanità: il Diavolo veste Prada, no? Vabbene e per noialtri più che bene così. Tuttavia fermarsi un atto a riflettere (per chi non ha testa a spartir orecchi) di Moda e sue nefaste conseguenze sociali-gusto-culturali è giusto ed opportuno, anche perché la “biancheria” in senso lato oltre che espressione vistosa delle società che in essa si specchia, muove enormi capitali, industria com'è tout court.
Genere fotografico che abbiamo mai frequentato, ciò non di meno conosciamo sua grammatica e sintassi essendo anch'essa Storia della Fotografia e di un wokshop lontano. Senonché il mai domo Manunzio gira di qua surfa di là si imbatte in un Pdf da leggere per chi sa ancora farlo e voglia, ed è pure in lingua italiana: Tombola, oops Bingo, ecco!


I forestierismi nella comunicazione digitale della moda. Un’analisi diVogue Italia, Paris e Nederland
https://037.myphotoportal.com/i/archivio/foto/1159001/Moda.pdf



Occhio come mestiere, ancora una

Quante volte per la mente il solito pensiero d'un treno passare. Troppo. E di cosa mai? Oh niente di che se non il fatto che non avessi incontrato M.me la Fotografia non ci sarebbe Manunzio come lo conosciamo (purtroppo). Bella cosa in un mondo che solo a farsi balenare di questi “treni” si passa per complottista-negazionista e finire in un Lager da impallidire i crucchi germanici; centro rieducazione al Pensiero Unico ammorbante. E si è visto altre epoche (geologiche?) e mai come in questa di desolazione, umanoidi ridotti a semplici appendici, macchine non dissimili da robot
Fotografia quale esercizio a scandaglio la cosiddetta realtà, cecchino spietato di ogni immagine, a video sempre più, della giostra per gli acquisti.
Dunque, no, senza l'incontro con l'Immagine ottica niente ci stupirebbe in primis e riuscirvi a smontare Babilonia-Potere in secundis, che la stragrande maggioranza dei bipedi scambia lucciole per lanterne. Occhio-lanterna-luce senza scomodare le Scritture ca va sans dire. Certo se a questo non accostassi l'altro pilastro (Jachin e Boaz?) l'ora delle Tenebre, che si mostra senza più inganni tanto pensano al delirio di Onnipotenza satanica, sarebbe impossibile riconoscere l'Arcano e poi "Il mondo è governato da segni e simboli, non da leggi e frasi", no? Oyee paisà!

Significato Kabalistico Colonne
https://neovitruvian.com/2012/02/03/significato-esoterico-delle-due-colonne-massoniche-jachin-e-boaz/



Step by step

Pocketable photo. Provateci a fare quattro passi senza fissare in anticipo il dove, immancabile e per chi occhi fini, imbattersi in “quadretti” insoliti o situazioni viste e riviste tante di quelle volte che finite per non vedere più: non vi frega più di tanto da bipedi abitudinari. Ora se proprio il déjà vu è inondato da luce che, casomai, avete immaginato tante di quelle volte da fare il paio con l'indifferente andare passo dopo passo: che fate? Certo le migliori fotografie sono quelle che non si fanno (riescono a fare?) perché il difronte che vi si pare è talmente intrigante che ve lo gustate in perfetta solitudine!
Ma filosofia a parte se vi capita il face-to-dace inaspettato e sprovvisti d'un accidente di dsrl, un telefonino benedetto/maledetto che sia vi salva sicuro in calcio d'angolo. Sì, e per prova provata. Dite? Ahh ma allora siete senza possibilità di redenzione alcuna (il karma per una prossima volta, forse) voi e gli stramalediti minchiapixel!
Domandina per imbecilli: meglio avere un'immagine sottodimensionato, ecco, di pixel ecco, o nessuna bestemmiandoci su perché non siete usciti con il borsone pieno di ogni ben di Iddio per la giostra degli acquisti? Intelligenti al solito pauca verba, e più fatti...a non viver come bruti inteso come formato Raw, forse!

Ps. Quando è il caso ci portiamo dietro uno scassato iPhone che più d'una volata, però, si è dimostrato ottimo block notes di questi tempi infami “sotto chiave”

L'iPhone 12 Pro Max: Real Pro Photography
https://blog.halide.cam/the-iphone-12-pro-max-real-pro-photography-267ad4ac94e2



La Terza Onda(ta)

Il Mantra scolastico e sua serie dei numeri, quante e quante volte già scritto, Infinito e al cambio odierno anche oltre, altrimenti sai che noia. Sia come sia in questo monotematico esistere da otto mesi, non c'è motivo alcuno di sperare per gli anni a venire scampo della prigione, il lager imposto contro un Covid inesistente, come dimostrano gli sputtanamenti a cielo aperto e reti omologate fra “scienziati” con il sorprendente Crisanti microbiologo sputtanare i colleghi con il suo, ha fatto il giro del Web, “ il vaccino non me lo fo”. E volete voi? Ecco già anticipato se si vuole nell'infernale verso XXVI del Poeta, più di così uso dire, si muore: infatti!

"Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,
ché de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.

Tre volte il fé girar con tutte l’acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com’altrui piacque,

infin che ’l mar fu sovra noi richiuso"



Mondo cano che ci ho...sotto i piedi?
Virus veneni veneno, veleno che detta così normale cosa è. Tuttavia di questi tempi parola che assurge, stravolta, a tutt'altra cosa: Potenza di Stampa & Regime. In altre parole la MORTE SUPRA VOBIS (lor signori untori pandemici di logge globaliste inoculatori di virus a tempo opportuno sono esenti come dal portare mascherine-museruole) cosa che zela sott' (fa cagare di paura) ognuno in Era d' Ottimismo del fu Tonino Guerra per una réclame di negozi. MORTE (specialmente persone da ottant'anni in poi secondo Iss che non è la sigla per Stato Islamico, forse) aumma aumma si seppellisce con non più di 15 congiunti per l'estremo saluto causa infezione morto evidente). Senonché Stampa & Regime catodica dagli e dagli alimenta PAURA panacea di ogni cosa e ottimo espediente del POTERE per imprigionare le menti. E se prima (quanto, mesi secoli o millenni?) la mattina ci zufolavano via televisione e /o radio con lo SPREAD, mo' invece il necrologio de facto Covid. E fateci caso, mentre nella prima onda marzolina 2020 c'erano i salvati quotidiani da Covid, nella seconda e corrente onda su onda scomparsa è: muoiono tutti mentre su Corriere.it Servignini, servo de facto nome omen di regime, festante plaude al rialzo azionario per l'annuncio e salvifico antivirale che appare lì lì per essere ino + cul + ato al popolo beota si capisce; non sollievo per la gente, nient'affatto il tronista di ogni dove stile Otto&Mezzo di Gruber via Bildeberg, il sollevamento di dividendi per il Mercato flaconcini antivirali che tanti han scommesso su: che dire ancora?
Vero è che assuefatti al Coronavirus nessuno fa più caso a niente (prima no?) e si comporta come pecore, giallo arancio rosso secondo l'ovile Dpcm a ripetizione: Mattarella li firma tranquillo atti anticostituzionali e chiede pure, sfrontato, Unità nazionale! Certo al netto di quel tale che Urbi et Orbi la moglie non vuole vada a Catanzaro: poi si dice che le donne non comandano (a bacchetta) gli uman(oidi) dei tengo, per l'appunto, famiglia! Senza ricordare che sono i Commissari mandati da Roma a commissariare la Sanità calabrese da 10 lunghissimi anni: e arrestano i calabresi, dopo dieci anni! Però il circo equestre governativo (Conte sta lì per intercessione di Vaticano Spa e non eletto da nessuno) tira fuori il volto di Gino Strada: “compagno“ Gino lei sbaglia “strada” mentre si presta ad operazioni da baraccone in bancarotta fraudolenta italiota. Vada nel Terzo Quarto Mondo e lì operi secondo scienza e coscienza, se le pare!



Buchi neri
https://www.1854.photography/2020/11/mattia-marzorati-pictures-the-dark-secret-poisoning-an-italian-town/?utm_campaign=oot814%7Ekaley_sweeney%7Ebjp_online_editorial%7E17_nov_2020%7Ehubspot%7Econtent_promo%7E%7E&utm_medium=email&_hsmi=100244086&_hsenc=p2ANqtz-_t7DHm0_3i07PnNoV9Josn2i06FYJi-92SislI9pPatx1-hsBKwCQAOG2AM25kSsaC_P9M4poh2LS_Kolv64EJpRP9Ew&utm_content=100244086&utm_source=hs_email



Ps. In tutto questo verebbe da dire: quanto polluzioni e particolato su Brescia incidono, anzitutto, su bronco-polmoniti interstiziali o meno? Che relazione intessere con l'inquinamento di acque, amianto e scorie nuckleari cui pure l'articolo in link parla? E delle antecedenti punture antinfluenzali degli anziani (poi deceduti a sciame accusando di questo il cattivissimo Covid) considerato che più d'uno studio in rete censurato amabilmente da Stampa & Regime ha inciso, incide ed inciderà non solo a Brescia ma per il Covid del Terraqueo? Purtroppo non c'è il “compagno” fratacchione Michael Moore “democratico” pro Biden a mostracelo non a caso
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