Manunzio




Ci si domandava come ancora potevano “campare” con sciocchezze quotidiane tanto caro ai minchiapixellisti; conio per chi ventura o meno si trovi a queste latitudini: minchia + pixel, paisà il massimo fotografico. E' siccome il tempo fermo non sta oltre ai bankister e loro castelli di carta, pur sempre virtuali e de facto una stringa alfanumerica invece che l'argent de poche, di una volta ben si intende, pure il sito in questione se ne va.
Dpreview che almeno fino a qualche anno fa era la nostra fermata quotidiana, anche. Ora chiudono epperò come l'Araba fenice (che ciascun dice ma nessun sa dov'è, tranne che va in autocombustione ogni cinquecento anni e rinasce più bella e gaia che pria) pare trovino già posto presso Peta-pixel nella striscia yotubesca, forse quotidiana settimanale o boh! Insomma chiude i battenti un angolo di competenze (prezzolate?) digitale & vetro, più noto come obiettivi. Morto il re? Evviva lu re, ue ue viv' lu re...mah!





Apocalisse

Che non è a Sud la famosa valle del Giudizio Universale, bensì a Nord. Oddio se uno poi dall'alto, ecco, vede sta palla un po' sformata che è detta Terra, difficile dire quale è sopra o sotto, come coordinate si capisce. Sia come sia Armageddon c'entra, eccome. Ed è pure na bella grande grossa e stratosferica contraddizione, sì proprio così. Ora ci dicono che bisogna mangiare insetti, giusto? No ma fa lo stesso. Che bisogna bere** piscio, giusto? Manco questo. E allora a cosa serve stipare nel caveau le sementi panettiera? A un c...aveau per l'appunto. Vabbene le piante, quindi, i semi servono per l'Upper-Class che rimarrà (!?) post brace nucleare, e ci siamo oramai, pochi attimi al famigerato orologio del Doomsday. L'Apocalisse? E che sarà mai, via. Ecco

**Ho visto i cumuli di feci salire sul nastro trasportatore e cadere in un grande contenitore, racconta Gates. “Sono passati attraverso la macchina, dove sono stati bolliti e trattati. Pochi minuti dopo ho assaggiato il risultato finale: un bicchiere di deliziosa acqua potabile”. Ipse dixit 8 gen 2015

Link copia ed incolla (se vi pare)
https://www.lifegate.it/bill-gates-acqua-potabile-feci-urine#:~:text=Ho%20visto%20i%20cumuli%20di,bicchiere%20di%20deliziosa%20acqua%20potabile%E2%80%9D.


Necrofilia

Non vi sarebbe guerra alcuna, sembra paradosso ma è così, senza Stampa & Regime e catodiche Ascari truppe cammellate. Vero è che la cosa viene dalla più fotografata, prodromo antelitteram, Guerra in Vietnam, fotografata in ogni dove, come My Lay, cui “insabbiatore” fu, tra l'altro, l'imbelle Collin Powel (plurivaccinato anticovid e morto a conseguenza). Sì, quello della fiala di “agente chimico” mostrata in Mondovisione via Nazione Unite per “sigillare” la guerra al terrore contro Saddam, via grafica 3D attacco Torri Gemelle di Mossad etc.
Liquame circolante dai Templi di Babilonia/Babele; adenocromo/pedofilia/necrofilia da Hollywood Party (altrimenti con il piffero diventi star o starlette) ed oggi un anno dopo, via Tubo catodico in primis, ricorda i cattivissimi invasori Russi. Vulgata per acefali, gli stessi (chi ricorda i cancelli diventi per accaparrarsi la dose letale?) che si sono fatti ino + cul + are l'elisir-salvifico-veleno Pfizer nelle vene, perché l'ha detto, manu militari, Fazio & Burioni a che Tempo che fa. La televisione dei radical-chic sniffatori crapuli di libagioni adenocromo...de sinistra!
Ora aldilà, ecco, di tutto una banale osservazione: se stai a vince, la giornata odierna di MediRai-La7, perché mai cocainomane nazifascista Zelenky chiedi la mediazione a por fine guerra a Vaticano Spa? Stai vincendo, no, e che te frega del Pontifex romano; oltretutto sei (teoricamente) pure scismatico ortodosso d'Oriente A.D. 1054, e ti rivolgi pure ai tuoi nemici giurati?
E non è la prima. Zelensky mandi al macello vecchi bambini e donne, eppure stai vincendo la guerra (!) come dice Stampa & Regime dell'orwelliano Ministero della Verità.
Il re è nudo, non a caso nel racconto fantastico, è il solo “bambino” a vedere realmente che il sovrano è nudo come un verme!
Questo è l'Occidente infame con mani lorde di sangue dalle Legioni romane al Führer via Benito Mussolini, e nazisti ucraini Banderas Settore destro e Trafficanti nei laboratori chimici dove si fabbricano “virus” a telecomando, sino a Wuhan d'Antony Fauci nomen omen. Fauci/mandibole in italiano per chi ancora capisce Dante Petrarca e Bocaccio, padri nobili del Belpaese.
Questo è l'Occidente che, via Haarp, crea il terremoto turco-siriano da ultimo, nazioni non più allineate al Pensiero Unico Stars & Stripes and Europpoide.
Questo è l'Occidente delle perversioni sessuali, ancor prima “pensiero” per chi ha ancora neuroni per farlo, si capisce; malthusiano Galimberti filosofar/pensatore nichilista d'accatto (lo si evince dalle corna, classiche, in onore del Sulfureo per antonomasia).
Questo è stato, lo (ri)scriviamo ché le “stelle” sono cambiate, e mettersi, ancora una volta, contro sciagura è. Muore Sansone con tutti i filistei: siete proprio sicuri sicuri anglo-sionisti che sia la “strada”? E dite, una volata che la “storia” finisce alla Francis Fukuyama via Pentagono prezzolato, rimasti senza niente e nessuno, vuoi vedere che vi auto annichilite per banale due più due fa “ventiquattro”?

Ps. Fateci caso in questa giornata caco + fonica dei “russi invasori” alle giornalaiste, non è refuso, Stampa & Regime catodico “vestite” in nero. Insomma a “lutto” e gli uomini, a latere in squallidi studi televisivi pavesati a festa eppur tragicamente sodali, eterodiretti. Ben altro che dissonanza cognitiva, basta leggere cosa dicono e scrivo i generali Yankee dell'avanzata vittoriosa del cocainomane, e chi gli passa la roba tout court, nazifascista Zelensky epigono del morente (quando finisce?) Occidente giudaico-cristiano-greco-romano. Mantra para televisivo ventiquattrore su ventiquattro di inconfessabili interessi del complesso politico-hollywoodiano-militar-industriale, “rappresentazione” per babbioni
Latest news

...abbbiamo abolito il dovere di cronaca e anche la deontologia professionale dei giornalisti. Tutte le notizie diffuse da Kiev vengono prese per oro colato, tutte quelle targate Mosca bollate come fake news, anche se spesso si scopre l’opposto. Papa Francesco attacca Draghi e la Nato per l’aumento delle spese militari al 2% del Pil e viene censurato da Tg1, Corriere della Sera e Repubblica… Nei primi mesi di guerra, mentre l’armata russa occupava oltre un sesto dell’Ucraina (un terzo dell’Italia), i nostri giornaloni descrivevano l’avanzata di Mosca come un rosario di disfatte militari inflitte dall’invincibile armata ucraino-occidentale, ribaltando di 180 gradi la realtà della (tristissima) situazione sul campo di battaglia. Tant’è che, quando a settembre è partita la controffensiva ucraina con le prime sconfitte russe, l’opinione pubblica si domandava incredula: ma come, gli ucraini non stanno stravincendo dal primo giorno?...

Marco Travaglio Il Fatto Quotidiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/24/scemi-di-guerra-4/7075674/









Il miglior sordo? Chi non vuol sentire!
E si parla sempre di fotografia, qui vi pare? Tuttavia la fotografia, nel frattempo trasmutata, e l'andiamo rispedendo a giorni dispari ma pure pari, fottografia,specchio fedelissimo della Guerra all'Umano. Ora El Papa caballero da la Pampa Argentina, Fransisco Primerio lo dice: Terza Guerra Mondiale a spizzichi. Ipse dixit, no? Infatti, e se qualcuno si e mai azzardato a leggere da dieci anni in qua, il Manunzio pensiero, capirà del perché la fottografia Emblema del Pensiero Unico. Cancel Culture, ancora, questo è malgrado, e si dirà a breve, c'è eccome una “cultura” dietro, ma pure davanti via.
Breve una nuova Quattro-terzi formato Micro siglata OM al posto della non più usabile, questione di marketing royality, Olympus: Marchio, tuttavia, che resta in eterno per chi capisce (chi?) di fotografia senza raddoppio. Senonché sulla benemerita (non l'Arma dei Carabinieri, forse) pagina Dpreview il finto tonto patron della stessa mostra la “scheda tecnica” della OM System OM-5, per dire: si vabbé e però. E uno dice si vede lontano un miglio che sei prezzolato d'altro, questo perché, anche per un provano (!?) a leggere le “perle” s'accorge, dovrebbe, delle contraddizioni a palate, che in napoletano gli si dovrebbe in faccia brevi manu, ecco, a paccher', giacché in partenopeo palate e pacchere sono le “busse & manrovescio” meniamola così! E cosa c'entra tutto questo con il “fare fotografia” se non un mistero misterioso nonché glorioso? E andate a leggere i Like & Don't Like della Om-5 manco lo scrivesse un 'taliano che tiene, pure lui, famiglia!

Link copia ed incolla (ché se nel frattempo il collegamento è cambiato per mille motivi, certo colpa di Manunzio non è)

https://www.dpreview.com/reviews/om-system-om-5-review/1#CC


Ps. A conforto delle “spiegazioni” gioacattolose si propone un link di, nientemeno, quattro ambasciatori: tre giovani vogliose donne, o della serie “a fessa 'mman' e criatur' e ho detto tutto, con al centro l'Orante Homo Sapiens Prezzolatus

Four ambassadors on their favourite OM-5 features
https://www.youtube-nocookie.com/embed/ChmdsfM0x6c



AI AI AI


Quando, subito prima di Natale, ho pubblicato su Facebook una rara foto di Nancy Cunard scattata da Andy Warhol nel 1985, c’è stato qualche like, alcuni commenti, ma nessuno ha messo in dubbio che la foto fosse autentica. Dopotutto, si stima che – tra i primi anni 70 e la sua morte – Andy Warhol abbia scattato oltre 130.000 istantanee in bianco e nero e circa 20.000 polaroid. Una immagine mai vista prima non sarebbe così strana...
..solo di sera, ho svelato che quelle immagini erano così rare e non le aveva mai viste nessuno perché… erano state create il giorno prima dall’intelligenza artificiale istruita da me. Proprio così, Nancy Cunard (che, per inciso, ha lasciato questo mondo nel 1965 e non avrebbe potuto essere fotografata né nel 1985, né nel 2019) è invece stata fotografata da Man Ray nel 192...

Link alla pagina di fotografia.it “Intelligenza Artificiale e fotografia #1: un po’ di chiarezza”: copia ed incolla, ché non si assume responsabilità se nell'immediato è stato rimosso e/o cancellato



Da sinistra a destra la famiglia Olympus e su la destra, or ora, la new entry FZ300. La C-5060 WZ (a sinistra) è quella che per anni ci ha accompagnato con bello e cattivo tempo in ogni dove, tant'è che l'archivio di 285.00 file è venuto su grazie a questa incredibile camera Olympus, nome che è una garanzia ancora oggi che non “esiste” più per le note vicende del brand. La seconda (da sx) C- 5050 è una non meno incredibile “Leica” con il suo trentacinque millimetri equivalenti full frame alias 135 di Barnack memoria. F 1.8 lente e pari apertura che si costruiscono solo e soltanto in questi giorni che pare la nuova Gold rush per i brand ancora in vita; la C-8080 CCD by Kodak ancora oggi con “solo” otto-mega-pixel comunque stellare. Infine la FZ 300 Panasonic con ottica Leica che non è uno scherzo, anzi, parente acquisito di Olympus, avendone adottato anche il sensore MicroQuattroTerzi



Il problema (di non poco conto)

La cosa è lunga e la dividiamo. E allora C- 5060 artefice dei 285.00 file d'archivio digitale.
Anzitutto mai avuto un problema, e la soletta porta batterie, per giorni interi uno dietro l'altro ha sempre erogato energia per il suo lillipuziano sensore, incredibile.
Ora per chi è nato adesso e non ha minima idea (Cancel culture docet!) dell'Era analogica, l'italica Ferrania (con cui si è iniziato fine anni Sessanta a sperimentare la sua P30) pubblicizzava le sue pellicole a colori con jingle: “Tempo bello tempo brutto con Ferrania riesce tutto” squisitamente equiparabile alla Oly WZ 5060 in esame.
Fianco a fianco nell'immagine panoramica la “Leica” C-5050, qui con il c...rotto, sì, l'alloggio portabatteria non più chiudibile ma con protesi sottostante, vite e pezzetto di staffa porta lampada degli Anni 70 (sic) avessi voglia ancora.
Quanto alle altre due ritorneremo a breve. Il problema, allora: come conciliare creatività, si vabbè...e armamentario? Ancora come portare per ore ed ore uno zaino pieno di ogni ben di Iddio senza poi, a fine giornata, causa stress e muscolatura dolente evitare il rosario di mannaggia? Impossibile, a meno ché non si è tra coloro che “fanno” i fotografi ad ore stile passeggiatrici ser(i)ali...Il problema, infatti, costoro non se lo pongono: semel in anno, no? Viceversa per chi ci ha la creatività come forma morbosa (!?) lo zaino, eh...
Passo indietro alcuni decenni fa e borsone fotografico analogico: due Contax, tre lenti normale-grandangolo e 135 ché mai andato oltre tranne qualche fugace “toccata&fuga” superiore sempre made Zeiss: noblesse oblige, no? Uhmm. E poi corpo Zenza Bronica SQ-A, magazzini pellicola di riserva, pentaprisma e leva laterale carica otturatore...quattro ottiche cui un padellone, letterale, quaranta millimetri niente male rispetto al pari Distagon 40 mm Zeiss Hasseblad o anche Rollei all'epoca SL-66, detta eine panzer! Poi pellicole 120 rigorosamente Pro Epr 64 tenuta, secondo canone, in frigo, pari pellicola e procedura per il formato 135 delle Contax. A latere, zaino, vettovaglie e non so cos'altro che uno zaino militare, per averlo provato in prima persona da milite, un peso piuma. E a sera, i sacramenti? Ni poiché ero giovane e pure incosciente come quella volta che mi arrampicai su un muro cadente e niente...fori di foscoliana memoria: avevo visto pari angolazione e ci avevo provato, sì, la dia sta ancora in archivio ma a vederla mette ora per allora i brividi di incoscienza! Qui ci fermiamo però e l'invesa risposta...alla prossima. Stay tuned paisà!

Ps. Quante volete scritto che le richiamate camere, eccetto la Pana, sono state nelle mani di Alex Majoli della Magnum Agency: si ma tu Manunzio non sei Majoli, eh. Transeat ma le (foto)camere...e poi qui link è ancora oggi sul sito Getty Images e “fatte” con Point&Shot finanche di Epson 850-Z di “solo” duemilioni-pixel l'immagine bianconero tre finestre con neve: che volemo fa?


© Manunzio/Michele Annunziata

Una giornata uggiosa
Fuori il tempo, finalmente, è sgombro da nuvole che giorni addietro...Ora i sacri Testi Fotografici (?!) sconsigliano di riprendere oggetti-soggetti in giornate uggiose di pioggia per questo e quello futile motivo: vero si e no: il “canone” poi c'è quanto non “codificato” in attesa, va da sé, che il buon robottino transumano riesca a “fare” click al posto degli estinti umani: gente le virgolette sono noiose ma nel richiamato regno robotico corrente le parole han più alcun senso, quindi per forza maggiore le virgolette, forse da mettere “caporale”: siamo tale o uomini alla Totò?
Uggioso pomeriggio, quindi, e che si fa: si dorme come il gatto Miao-Miao raggomitolato su una sedia del teatro-soggiorno? Ni mentre nella capa di Manunzio l'uggioso tempo balena idea e la coniuge (che ha tuonato a salve “questa casa non è uno studio”) toltasi dalle p...alme dei piedi di là si gode sotto le coperte l'ora uggiosa: acqua a cielo aperto. Oddio pure a noi l'atmosfera, ecco, concilia. Ma. Due pannelli neri a portata di retro-porta: in ogni angolo domestico più di un Thriller Agatha Christie e Maronna, il riposto nasconde alla vista quando serve allo scatto: eh questa casa "è" uno studio sibila sottovoce il Manunzio beffardo. E poi? Un altro paio a schermo della window reale per la lama di luce., E il solito bicchiere di...vino.
Parentesi dopo centinaia di scatti il rosso “vino” è improponibile ché viene nero e anche in aggiunta d'acqua 'na chiavica di rosé. Punto. Sicché il “ bianco” è scenico e rimanda a palati fini non solo e soltanto per il Bacco liquido. Vabbè é acqua appena colorata di Amaro Lucano! Quanto all'artiglieria niente di che: Olympus E3 (regge molto bene gli Iso fino ad 800 poi sembra pittura pur buona) Ammiraglia d'antan classico zoom a mano libera con “piripicchio” a mo' di staffa simil pistol grip all'amerikana. Con la K? Ahhh ma allora siete fessi con il cuore!


© iPhone Manunzio/Michele Annunziata

Senza complicare i panni

Stativi da “saloon” belli robusti tutto fare, ma per spazi scenici ad hoc. Cavalletti a “cremagliera” detti da dilettanti: chi lo dice? La mamma! Cavalletti cavalletti, via, che servono alla bisogna. Vero. Provarsi con immagini da fermo ma pure da outdoor è a volte semplice necessità, nel primo caso da puristi nell'altro. Vero pure questo. Alzo specchio diaframma consono e “classico” f 8 i risultati (ap)pagano. Certo. Ma il tarlo rode sicché dopo aver ideato una base da ombrellone, nera pesante da non dirsi e acquisto via web non la solita Amazonia, però, invece del palo-ombrello ci ficcate il monopiede Manfrotto che tenete a far polvere...agganciata in verticale una lunga piastra tipo time-lapse, ancorata con strisce velcro, rotaia quindi, cui ci avete azzeccata una delle tante teste di...Manunzio eccoti una colonna saloon. Figo, sì, ma ci dovete stare attenti alle oscillazioni: alzo specchio, ritardo scatto-autoscatto-remote a filo. Vabbè e come lo muovete sto tabernacolo? Semplice dal soggiorno-salone-pensatoio-sala di posa tolto dalla “serra” di piante della coniuge (semp' cu 'na fell' e limon' mmocca...alias aspri mugugn...ché questo non è uno studio!) un quadrilatero di legno da sottovaso con rotelle...finisce sotto il basamento-colonna. Figo e tiene e ci fa le piroette: finalmente anche noi ci abbiamo lo “stativo saloon”. Dura minga. Ritorno al cavalletto Manfrotto, al braccio orizzontale che fa “figo” su cui una testa... del solito Manunzio va più che bene. Però. Ma allora uno non fotografa più? Gaudio fuochi d'artificio e festa una settimana ché finalmente ci siamo tolti di mezzo Manunzio e suo decennale Diary! Tombola. None. Il Colombo uovo? Forse. Agganciata alla camera, in immagine la splendida E 510 di Olympus con possibilità un po' macchinosa a dir vero del “live” scatto, la piastra ad L per verticali immagini ma pure orizzontale con in più l'invenzione del “caravelliere” che partito alla volta delle Indie si trova in America, a sua insaputa dicono i testi (scritti da chi?) scolastici. Insomma il genovese e suo uovo ci ha tolto ogni problema di “brandeggio” volante tanto da diventare una fissa (?!) usanza. E la protuberanza? Ahh ma è l'uovo anzidetto: una mano (destra) sul grip camera l'altra (sinistra) su la cicciottella staffa smontata da qualche parte che manco più si ricorda, almeno sino al giorno in cui...la manopola tornerà su l'accrocco stipato e saltato fuori: e mo'? Mo' mo' Moplen così il Carosello delle nove e poi tutti a nanna di Bramieri anch'egli cicciottello nella réclame della plastica a sostituire questo e quello nelle case degli italici Anni Sessanta!




Immagini ( e impaginato da Manunzio) dal ricettario lucano anni novanta per conto dell'Azienda del Turismo regionale, prodotto interamente con Zenza Bronica SQ-A e ottica Zenzanon 80 mm f 2.8; l'illuminazione alogene riflesse su muro completamente intonacato di bianco, e soffitto di pari colore. Poiché il set allestito era presso ristorante, che si era prestato alle riprese, pur doveva aprire ai clienti e da qui l'uso di attrezzature al minimo per non intralciare il normale e diuturno lavoro del ristoratore, chef e suoi collaboratori nonché l'accesso di sempre numerosi clienti in considerazione dell'ottimo rapporto qualità-prezzo


Memento audere semper
(Food Photography)

Se ne parlava un post fa. Sì, Manunzio dedica tempo al cosiddetto food da non meno di trent'anni e in analogico, pellicola dia per intenderci, Kodak Epr-64 in bagno E-6 che nottetempo, d'estate, portavamo in un Lab colore alle falde del Vulture: named volcano land not bird paisà!
Ora la cosa è lunghetta e la dividiamo ché non sarebbe “digeribile” su quella colonna infame che è il cellulare: scrollare per abbandonare subito la lettura per gli analfabeti di ritorno figurarsi l'andata, non è caso.
Food va, e antefatto l'acquisto della Zenza Bronica SQ-A, tutt'altro che ripiego di sua eccellentissima Hasselblad: oddio su le pagine di Tutti Fotografi, un malcelato stizzito articolo ne parlava, si bene, della Zenza e però...Sicché per chi ha mai usato l'un e l'altro corpo: che ce ne viene?
Consentitemi al solito uno stacco: porto i plasticoni (sacca di plastica a scomparti trasparente con dentro i sei per sei) immortalati da Zenza e sue bellissime e nitide ottiche per stizziti furibondi Zeissman. Bene l'allora Agenzia Panda Photo, sede romana, mi riceve previa telefonata e lascio in archivio i plasticoni non prima che l'imb...elle che le guarda sull'opalino e contafili nell'altra (cosiddetta lente d'ingrandimento usata per i tessuti e mutuata poi per esaminare i negativi o dia su 135, mentre per il seisei bisognava dissanguarsi con trecentomila lire di lupe, così il termine tecnico mah, della Schneider Kreuznach Magnifier 6x6 per gustarsi l'intero sei per sei...) esclama: Hasselblad, eh! Tu mo' che dici lo mandi solo a fanculo? Per chi conosce a mena dito tanto le biottiche tipo Rollei Yashica e per certi momenti Minolta (si l'aveva in dotazione un fotografo figaro-coiffeur pour dames di paese alias Lorito se memoria regge i cinquant'anni e passa di ricordo) e mono-lenti Hasselblad Zenza Bronica e la Rollei SL66, che un giorno o l'altro ri-descriveremo in ogni sua infinitesimale rotellina di ingranaggi di questo vero e proprio Panzer tedesco indistruttibile e pari lenti Zeiss come Hassel...sa il valore delle cose! E le corna? No niente “delitto d'onore” contemplato in vetusti Codice d'Onore Penale, casomai “impronta” svirgolature, si, ai quattro angoli del fotogramma: Hassel a sx ha due tacchette, Zenza i quattro lati sono “svolazzanti” Yashica arrotondati etc etc etc.
Torniamo a Zenza cui lenti erano, se ben ricordo, prodotte nientemeno che da Nikon: quando stampavo in bianconero su Galerie Ilford, il meglio del meglio, i negativi di una EC Zenza di un amico, poi diventato anche un bravo direttore della fotografia nella Milano lì lì da scolarsi le ultime gocce delle pazzie craxiane (oltre oceano governava il mondo un cowboy mezzo attore western alias Donald Reagen & Sodali europoidi di qua) Anni Ottanta secolo tramontato alle spalle: i peli del viso si potevano contare, il fotografo che come me faceva reportage a go-go. Fermiamoci qua, va...



Sottostante i link per conoscere la Zenza Bronica e il modello SQ-Q (paisà copia il link/s e provaci a verificare sul Web poiché non assumiamo nessuna responsabilità se nel frattempo sia stato rimosso etc)


https://www.nocsensei.com/camera/storia/massimilianoterzi/zenza-bronica-ovvero-la-macchina-di-zenzaburo/

https://www.nadir.it/ob-fot/ZENZA_SQA/default.htm

Nb. Di quest'ultimo collegamento esprimiamo tutta la nostra riprovazione in ragione del fatto, esposto nel post, di certa malcelata stizza. E diciamola tutta: i “fotografi veri” usavano in Era analogica Nikon & e per medio formato Hasselblad, mentre le “lastre” diecidodici erano appannaggio delle Sinar e parco lampo Elinchrom, mai e poi mai i “dilettanteschi” Bowens et simila a dirne una. Pregiudizi prezzolati, quindi, di gentaglia omologhi dei “giornalaisti” a libro paga dei citati brand, cui, tuttavia, nulla si può di male non foss'altro per prova provata, come altrettanto per la Zenza Bronica meccano-elettrica che hai mai creato problemi. Mai e non certo trattata con i guanti bianchi. Troppo spesso le “prove” o “recensioni” ancor oggi e di casi se può fornire quanti se ne vuole, uno si ha fotocopia poiché propostomi come “correttore” più di bozze coglionate a man salva!



Lavorare stanca...si è di Pavese ma torna utile, eccome. Meglio le tastiere che il set allestito che manco sorge il sole e forse il canto del gallo, vabbé: Mussolini è già a cavallo!
Stare dietro un set è qualcosa che all'inizio, picchete picchete, una passeggiata poi passano le ore e il caldo africano (mai visto di sti tempi da cane) asciuga le risorse psico & somatiche pure. Vabbene quel che c'era da inquadrare...e ci mancherebbe ma prossimo la mezza-dia Manunzio crolla. E' così non perché gli “anni avanzano” pure questo è vero ed altrettanto che modus operandi da sempre, più o meno. Dunque, si dirà e Coin? Oh bella ma è il negozio delle “cose belle” e dei props che preferisco non tradurre da quella barbarie che è il cosiddetto inglese, linguaggio va da sé.

Insomma accessori diciamo cose, oggettistica aè...props for food photography: understand paisà? Ecco.
E props di colore bianco vero must per chi non fa stretto stretto fotografia di alimenti...Manunzio se lei non si distingue, eh! Ma no è che mettere in mostra cose mangerecce, oltre le televisioni da mane a sera, la Rete avessi voglia: una mania. E poi le fotogra + fesse di calembour cercato, donne. ...vicino ai fornelli come ieri più di ieri. Ah senza dubbio (?!) a fare foto-food, mica a cucinà che le signore si sono emancipate dalle piastre a gas, adesso viceversa usano l'elettricità...ma sempre per lo scatto. Si capisce.
Permettete un attimo: c'è una magrolina giovane e carina americana che paziea (dal napoletano pazziare che rima con gioco, eh) con Canon e sta in cucina. Carina lei il marito pare un brocco e di tanto in tanto i suoi figli sul set mangiucchiano...saran beta tester?
Veniamo a noi. Coin negozio, infine, visitato spesso ché su gli scaffali di cose per lo still life che altrimenti trovereste solo 'ncppa a landa di nome Amazonia: sì, dice il logo, da la A alla lettera Z. Uhm...però le chiappe bisogna alzare altrimenti le kilocalorie diventano quintalcalorie e buonanotte: lato traslato e come ve pare!

NB. Sopra il set con una piccola componente di "props" da Coin. La luce che alla destra illumina il tutto è del solito bank: sì, ma di finestra reale primo pomeriggio prima di scatenarsi la puntuale "bomba d'acqua". Virgolette per chi intende.


PS. Per qualche imb...elle a telecomando, pur non dovuto per chi legge Manunzio punto it, che non abbiamo nessun legame commerciale, manifesto o sotterraneo con la richiamata Coin

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