date » 06-06-2023 12:43
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Je t' guard' fiss' fiss e m'arrobba...
Una litania ninna nanna della mamma, quando Manunzio sgattaiolava all'intrasatt' (improvviso, soppiatto) per andare in giro, a piedi, per la città e senza “nisciuno appriess'”. Manunzio, eh veniamo al sodo e lasci perdere il vernacolare!
Vero. Dunque il Belpaese quando si tratta di far grana, eh. Beni Culturali, legge/prontuario Ronchey che stabilì nel 1993 un tot per chi, a scopo commerciale s'intende, vuole ancora oggi azzeccare da qualche parte l'immagine & film del Patrimonio culturale italiano, già difeso dalla Costituzione, art. 9:
“ La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica .Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Vabbè lo riferiamo in diretta, a dimostrazione che a livello della “Cultura” se ai funzionari di ogni ordine e rimascuglia gli togliete l'Excell per fare conti, e tangenti...Ebbene se per ipotesi vi rivolgete alle succursali territoriali del Ministero (una volta per i Beni e Attività Culturali) mo' della Cultura con il faccione odierno occhialuto, così la moda, di un Sangiuliano...il Prontuario vi fornirà, metti caso, per riproduzioni immagini due “pezzature”: Tiff stangata vs. Jpg a prezzi stracciati. Tiff? Sì, un dì le tipografie: ma poi, ammesso e non concesso, l'alta risoluzione e del Jpg a stampa offset la notate dal Tiff? Manco se si schioda Crist' da la croce! Però immaginate uno studente alle prese con i dané. E quando mi trovavo in quei luoghi chiamato a “sopperire” questo e quello addetto del caso, suggerivo in un orecchio al potenziale studente/acquirente, il Jpg da riversarsi su CD (non c'erano penne e manco maltagliati!) meglio se acquistato in proprio, altrimenti...guarda caso, visto la frequentazione di quei luoghi il “personale” preposto guardava Manunzio, che più che provvedere (!) consigliava una vicina copisteria per l'acquisto del “dischetto”.
Morale? Tutti a tavola, si capisce! Ah l'alta risoluzione e con Canon D 20, un'altra volta, giuro, da ridere...Eni/Agip ed altro!
Ps1 Meno male che l'imb...elle Tremonti Ministro dei dané, affermò: “Con la Cultura non si mangia”. Vero, verissimo. Ex Ministro non poco ma a quattro palmenti, eh, avessi voglia...appunto
Ps2 All'epoca del Craxismo della Milano da bere il riccioluto panzone De Michelis ministro s'inventò, quello che è de facto una saga, lo sfruttamento economico del Belpaese, chiamando amici degli amici a raccolta in primis i privati, altrimenti che socialista sarebbe stato! per i famigerati "Giacimenti culturali" dalla serie deregulation/prezzi saldi!
Ps3 Il crinale delle royality è molto scivoloso per l'Inferno, infatti un qualunque pinco pallino sindaco/assessore con delibera..paghi gli scatti del Faraglione, del Colosseo della Cupola di San Pietro...come Totò Truffa 62 "padrone" della Fontana di Trevi che si fa pagare trecento lire per i tre scatti all'acqua da l'italoamericano Caciocavallo/Decio Cavallo
Museum Wins Lawsuit Over Photo of Michelangelo’s David
(Copia ed Incolla, se vi pare)
date » 05-06-2023 10:44
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Sogno di una notte di mezz'estate
L'inseparabile Rollei, quasi cade a pezzi tanti sono gli anni, il Manfrotto 190 non meno di quella, un paio di rollfilm e lo scatto flessibile mi accompagna.
Portasalza dorme. Tira un venticello fresco sul crinale del Vallone S. Lucia, esposto com'è riceve i quattro venti d'inverno ed estate, proprio come adesso.
L'extramurale che cinge l'abitato antico, i gradoni in pietra nera, ritrovo lo spiazzo Santa Lucia e sua fontana, che risuona del fluire d'acque; da le viscere di Fossa Cupa, laggiù dove la notte tutto avvolge e malapena distingui sagoma; ritma il tempo da milleottocentonovantacinque.
Ma l'odierna, restaurata di fresco, linda e pinta, è triste quinta illuminata da un quarzo che proietta cruda luce di campo spinato; l'illumina senza pietà. E la mano, allora, si contrae e rifiuta l'inganno, la posa, ché sotto quel trucco da avanspettacolo, carica di cerone la fontana è sparita come i sogni, forse della stessa natura.
La ritrovo, dopo ore di cammino lungo la strada, appartata dinanzi lo scalo ferroviario. Sì, è proprio lei, la stessa di quando i grandi, ci apostrofavano d'esserne i suoi incendiari. La fontana, e l'acque
date » 03-06-2023 12:06
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A volte sono gli alberi d'Africa a chiamare...
Uno still-life che viene dato, al solito, gratis e manco dovete comprà (suvvia Manunzio si dice acquistare, lei che parla della giostra degli...) un libro di “manualistica”: Qui habet aures audiendi, audiat. Marco 4. 23.
E sono proprio certi lontani ritmi (qui è l'intrigante voice of Fiorella Mannoia su musica del beffardo Ivano Fossati) come treni a vapore, di stazione in stazione riportano storie: A.O.I. Africa Orientale Italiana, WWII.
Breve: un cartone di recupero imballo a mo' di limbo; fotocamera folding/soffietto; mostrina militare di Manunzio pari gli occhiali fumé; penna parastilografica; elefante bomboniera. Illuminazione, specchio da signora per trucco. Macchina CCD su cavalletto, Iso 50 a f 8.0 e 15 secondi di posa, via remote control, grazie a filtro ND rotante che ha consentito la “pennellata”. A latere via iPhone l'immagine del set e altro.
Tutto qua. E non spendete soldi inutilmente in “manovali” scritti da donzelle affariste. Donne dalla notte dei tempi e loro malie, un po' pelose. Mah!
Ps. Treni a vapore l'headline, cantata da Mannoia
date » 30-05-2023 11:01
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Dedicata a Sara Munari del condominio Myphotoportal
Abitiamo il virtuale condominio, sebbene precediamo la nostra per tempo, poiché fra i primi ad aderire più di dieci anni fa alla “piattaforma”.
L'immagine di copertina in “notturna” è still-life domestico su sfondo acquatico di cartone riflettente. E di una complessa illuminazione? No, per niente, ma semplice penna cinese luminosa pennellata di 10 secondi su vetusto, eppur gagliardo, CCD Kodak di Olympus Camedia C-8080 a 50 equivalenti ISO, su cavalletto Manfrotto vecchia serie 190.
Occhio come mestiere che di certo non è fotocopia di fotocopie yankee style della giostra per acquisti: quieta non movere e mota quietare da Pensiero Unico. La nostra modesta ouverture viene prima dell'uscita di “manuale” della nostra, che si è già prenotato presso solito libraio, per non mancare la primizia (fotocopie di fotocopie) per i tipi della Feltrinelli/Apogeo. Il Tempo Galantuomo è
Manunzio fotografo dal 1969
date » 24-05-2023 10:22
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Umani liquame monneza o cos'altro?
Bella domanda, no? Seguitemi. E da Malthus in poi, passando per Darwin che dà la nota LA al Kapitale da scriversi rigorosamente con K-iller. Pensiero, dunque, di chi in nome e per conto della Torah (Antico Testamento) e Talmud , stipulato in illo tempore patto con un Tale, afferma di essere non già etnia, ma La Élite, crème de la crème Orda a dir vero, e se lecito nel “mondo delle regole democratiche” uno dice: ok "eletti" e con quale sistema elettorale, chi come e quando? Eufemismo si capisce.
Tuttavia il passo elettivo poi: la meccanica che attraversa tutti secoli (tutt'altro che cinematografico esempio Frankestein) arriva, qui ed ora, in Silicio. Computer, e non ancor sazi s'inventano, costoro, robot non tanto o solo per il definitivo controllo “...dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra” Genesi 1.28 Bibbia, bensì soprattutto la mandria umana; chi capisce il “codice” e sa decifrarlo, soprattutto quel'”animale” cui sino a qualche tempo fa era il Bipede.
Dominio che al giorno d'oggi, un altro caso e tutto tiene, è incarnato nella Dea Madre: non perdeteci tempo a suonn', uso dire, c'entra un fico secco con la “donna”, bensì l'Ordalia primigenia lorda d'ogni sfrenatezza. Potere.
Ora da qui l'AI nel sogno luciferino del''Androgino & Sodali uman(oidi) assurti finalmente a Deus ex Machina, la definitiva trasmutazione della “pietra filosofale” all' Uomo-Dio, meccanico quanto basta. E che più nulla (con)divide con la mandria umana, ridotta così da Hollywood Party via Stampa & Regime- Soros-Covid. E per sua stessa, la mandria, convenienza: Franza Spegna purché se magna.
Sicché per restare in ambito “fottografico” raddoppio, tutt'altro che errato, è l'ora del' “artista” base Silicio. So' babilonesi, per chi capisce, che pensano di fare come prima più di prima. Un mondo unipolare. Luddismo allora? None. Ironia al Potere per chi intende e cosi ci si sottrae all'ennesimo incantesimo, vestito da conturbate Lilith.
Pari strategia, quanta fantasia sempre la stessa réclame di sti signuri, ricorda gli Anni Novanta (immagine a latere della rivista Clip) che si eran aperti con la solita “paura” non ancora mortale e spacciata via Covid, quanto digitale (digitus latino, casomai medio, eh) via inkjet tout court a dirne una. Moloch che avrebbe distrutto tutta la cultura, restando in ambito fotografico-analogico. Memento mori. Ah beh...se è così!
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date » 23-05-2023 11:04
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18 Maggio maggio 2023 ore 7.11 Forlì a bordo gommone Vigili del Fuoco un momento di tregua del cielo. La strada che giorni prima si percorreva a piedi, ora è invasa dai detriti alluvionali. Proseguono le operazioni di soccorso dei Vigile del Fuoco per mettere in sicurezza gli abitanti rimasti intrappolati nelle abitazioni
Emilia-Romagna submerged
Un collega fotografo parte insieme con altri due alla volta dell'Emilia-Romagna, Manunzio li segue per vedere l'effetto che fa, trovarsi dinanzi immane distesa d'acque. Porto solo la Olympus C-5050 tanto per avere qualche appunto, ché i tempi del mitico reportage Sessantotto e d'intorni (quando fessi fessi immaginavamo di cambiare il mondo, pensa te, con le fotografie cosiddetta sociale) è remota reliquia.
Arriviamo alle prime luci dell'alba sotto un cielo di ferro e paesaggio spettrale: acque a perdita d'occhio inimmaginabile, come le immagini di Stampa & Regime catodica, con l'aggravante, se è possibile, che queste dall'alto in streaming dà alla tragedia estensione metafisica, d'Apocalisse, via Riscaldatori atmosferici a Stelle & Strisce; lo si intuisce. E' l'Agenda 2030 controllo anche del tempo a scopo bellico vs il popolo inerme (!?) a dispiegare sue di essi, come per il Covid, le ali luciferine.
Acqua dove lo sguardo si posa, a 365 gradi della scala Mercalli, sì, un terremoto di acqua fango smottamento lacrime e morti.
Sicché in un punto indeterminato perdo la cognizione del tempo, e i miei amici che vanno per la loro a fotografare. Sì, prima ci siamo dati appuntamento in un luogo di ritrovo: ma ognuno per sé e Iddio per tutti.
Ora da dove si comincia a “documentare”? Non c'è anima viva. Acque. Stupore pure sui volti dei soccorritori, intorpiditi dinanzi l'inenarrabile. Ecco un grido come la tela di Munch che squarcia l'aria, qualcuno chiede aiuto da una casa, dal tetto. Lì un casolare alla deriva nelle acque, che vien giù senza tregua e che Iddio la manda. Manunzio guarda, osserva e di tanto intanto quasi a ritrosia uno scatto tanto per...
Il cielo è appena schiarito quando i primi gommoni e pagaie valica acque di strade, che qualche ora prima si percorrevano a piedi. Rumori di pale e rotori ma chi le guarda? L'acqua immonda trascina e mescola tutto, i morti dai cimiteri: no, non si vedono bare uscite dalla terra solcare l'onda. Ma morti e vivi, sì. Le chiare acque domestiche frammiste a liquami di fogna, un bel mix per il prossimo colera e vaccinazione di massa, stile Covid. Infine acque zuppe di oli minerali di fabbriche divelte e spettrali. Una tragedia nella tragedia che Stampa & Regime si guarda bene dal mostrare, mettendo in onda, ora “angeli” giovani che...ma a Firenze dell'Arno 1966 lì c'era la meglio gioventù e da tutto il mondo, qui volti di ragazzini con occhio all'iPhone in scampagnata eppure immortalati dalle televisioni. E dove i giornalaisti, scritto così? Eccoli con i pedi in acqua e teletrasmettono: verrebbe voglia di affogarli, nelle acque.
A sera mezzo fradicio e 'mbriaco (instupidito dal tutto) finalmente con l'aiuto di “gommisti” salva gente arrivo al luogo convenuto con gli altri fotografi. E ci accoglie un bar non meno invaso del resto, ma il gestore di quei romagnoli sanguigno e volitivo ci invita a salire al piano nobile del locale e prendere qualcosa di caldo. Si chiacchiera, sì, ma le parole sono tese, anche per noi che veniamo da lontano. Si accendono i portatili e schede delle fotocamere dentro i soft d'elaborazione: PhaseOne Capture fianco a fianco Lightroom. Caricate le immagini il silenzio raddoppia.
Il cielo non smette un attimo di buttar bombe: così il neo linguaggio orwelliano. Bombe d'acqua. Guerra meteorologica in Emilia-Romagna fertile e sana. Che dà fastidio all'Agenda 2030.
Fa qualcuno...sì, ecco le mie immagini, dico. E appena compaiono a monitor, altro silenzio e c'è da capirli: questo è scemo, anche se non espresso a viva voce, viene fin qui per fotografare a spizzichi e bocconi, e non si vede un'immagine di reportage like Amerika style, americanate con grandangolo spinto su corpi inermi, vivi o morti che siano. Fuori l'aria è fredda, umida, e qui al computer i fotogrammi di Manunzio...arte mal posta. Niente, soprattutto, immagini strappa lacrime che tanto ma proprio tanto “commuovono” i tele-utenti eterodiretti dalle Televisioni: e uno pensa ma se dobbiamo ricalcare i fotogrammi via etere che ci siamo venuti a fare?
Ps. Scritto mica male è parto di pura fantasia, quanto a immagine della “tragedia” la fonte è l'archivio di Manunzio...ricordava lo scianco Ando Gilardi (pure altri detti teorici del linguaggio fotografico) dalle pagine di Progresso Fotografico che la "fottografia", ecco, è la didascalia. La fotografia, infatti, è altra cosa: lato traslato e fate come vi pare