Manunzio


Da sinistra a destra la famiglia Olympus e su la destra, or ora, la new entry FZ300. La C-5060 WZ (a sinistra) è quella che per anni ci ha accompagnato con bello e cattivo tempo in ogni dove, tant'è che l'archivio di 285.00 file è venuto su grazie a questa incredibile camera Olympus, nome che è una garanzia ancora oggi che non “esiste” più per le note vicende del brand. La seconda (da sx) C- 5050 è una non meno incredibile “Leica” con il suo trentacinque millimetri equivalenti full frame alias 135 di Barnack memoria. F 1.8 lente e pari apertura che si costruiscono solo e soltanto in questi giorni che pare la nuova Gold rush per i brand ancora in vita; la C-8080 CCD by Kodak ancora oggi con “solo” otto-mega-pixel comunque stellare. Infine la FZ 300 Panasonic con ottica Leica che non è uno scherzo, anzi, parente acquisito di Olympus, avendone adottato anche il sensore MicroQuattroTerzi



Il problema (di non poco conto)

La cosa è lunga e la dividiamo. E allora C- 5060 artefice dei 285.00 file d'archivio digitale.
Anzitutto mai avuto un problema, e la soletta porta batterie, per giorni interi uno dietro l'altro ha sempre erogato energia per il suo lillipuziano sensore, incredibile.
Ora per chi è nato adesso e non ha minima idea (Cancel culture docet!) dell'Era analogica, l'italica Ferrania (con cui si è iniziato fine anni Sessanta a sperimentare la sua P30) pubblicizzava le sue pellicole a colori con jingle: “Tempo bello tempo brutto con Ferrania riesce tutto” squisitamente equiparabile alla Oly WZ 5060 in esame.
Fianco a fianco nell'immagine panoramica la “Leica” C-5050, qui con il c...rotto, sì, l'alloggio portabatteria non più chiudibile ma con protesi sottostante, vite e pezzetto di staffa porta lampada degli Anni 70 (sic) avessi voglia ancora.
Quanto alle altre due ritorneremo a breve. Il problema, allora: come conciliare creatività, si vabbè...e armamentario? Ancora come portare per ore ed ore uno zaino pieno di ogni ben di Iddio senza poi, a fine giornata, causa stress e muscolatura dolente evitare il rosario di mannaggia? Impossibile, a meno ché non si è tra coloro che “fanno” i fotografi ad ore stile passeggiatrici ser(i)ali...Il problema, infatti, costoro non se lo pongono: semel in anno, no? Viceversa per chi ci ha la creatività come forma morbosa (!?) lo zaino, eh...
Passo indietro alcuni decenni fa e borsone fotografico analogico: due Contax, tre lenti normale-grandangolo e 135 ché mai andato oltre tranne qualche fugace “toccata&fuga” superiore sempre made Zeiss: noblesse oblige, no? Uhmm. E poi corpo Zenza Bronica SQ-A, magazzini pellicola di riserva, pentaprisma e leva laterale carica otturatore...quattro ottiche cui un padellone, letterale, quaranta millimetri niente male rispetto al pari Distagon 40 mm Zeiss Hasseblad o anche Rollei all'epoca SL-66, detta eine panzer! Poi pellicole 120 rigorosamente Pro Epr 64 tenuta, secondo canone, in frigo, pari pellicola e procedura per il formato 135 delle Contax. A latere, zaino, vettovaglie e non so cos'altro che uno zaino militare, per averlo provato in prima persona da milite, un peso piuma. E a sera, i sacramenti? Ni poiché ero giovane e pure incosciente come quella volta che mi arrampicai su un muro cadente e niente...fori di foscoliana memoria: avevo visto pari angolazione e ci avevo provato, sì, la dia sta ancora in archivio ma a vederla mette ora per allora i brividi di incoscienza! Qui ci fermiamo però e l'invesa risposta...alla prossima. Stay tuned paisà!

Ps. Quante volete scritto che le richiamate camere, eccetto la Pana, sono state nelle mani di Alex Majoli della Magnum Agency: si ma tu Manunzio non sei Majoli, eh. Transeat ma le (foto)camere...e poi qui link è ancora oggi sul sito Getty Images e “fatte” con Point&Shot finanche di Epson 850-Z di “solo” duemilioni-pixel l'immagine bianconero tre finestre con neve: che volemo fa?


Olympus? Uber alles, wunderbar!



Immagine di copertina dalla rivista quadrotta che si chiamava E spedita ai possessori di camera, all'epoca E1. La pastosità dell'ingrandimento è per palati fini assai di certo non per “minchiapixellisti”. I passi tonali e piumaggio non denotano traccia di alone, segno del classico Un-saharp mask di Pshop e compagnia cantando. Su la E1 è possibile, altresì, registrare in Raw. Tuttavia i file sfornati in Jpg a 314 Dpi risultano, ipso facto, perfetti per essere immessi senz'altro aggiungere nel flusso, una volta, della stampa detta off-set, cartacea per intendersi.
Click su per avere la riproduzione, via Ep5 Olympus, dell'immagine stampata; anche riprodotta la grandiosità della E1 è senza paragoni, per “solo” cinque milioni-di-pixel.


Post un po' kilometrico, eh. Olympo di nome e di fatto. E iniziare così sembra di stare in quei luoghi mistici. Se non che qui si parla di “attrezzo digitale” E1 che è “dolce naufragar” in questa digicamera che ha scritto una pietra miliare, qui in Evo digitale. E cinquant'anni fa con la mitica OM 1 (l'aggiunta della vocale o fu per la bava di Leica che fece fiamme e fuoco nel vedersi scippata il “marchio” della Bestia o le sue M...a telemetro, qualcosa che di lì a breve, per gli smemori a pagamento eterodiretti, si ritorse contro negli anni dello sgancio oro-dollari allorché la teutonica emigrò armi e bagagli dai “fidi” camerati nipponici della gloriosissima Minolta...) la piccoletta OM1 e seguiti squassò come non mai lo stagno del tran-tran fatto di Nikon (a breve qualcuno dovrà staccarle le macchine che ancora la tengono ancora in vita) e la fuori squadra Canon, che solo a ripercorrere gli Anni dal '70 in qua...un'altra volta.
E1 non da meno ha rotto i c...olori al binomio CaNikon (Sony è un impasto di ferraglia e silicio, nobile quanto vuoi, pur sempre senza anima come i correnti giorni, e poi nata sulle ceneri della gloriosa Minolta: Srt 101, docet) con il suo quadrotto neo standard 4/3 che i cosiddetti “fotografi” han capito poco e riviste prezzolate insuflatori**a sostegno, non allarghiamo la cosa al M4/3 che realmente poi non ce ne per nessuno: i senza specchio, ecco, sono un plagio dei Corpi Olympus & Panasonic.


La doppia pagina non ha bisogno di commenti: siamo a circa 280 x 530 mm di immagine senza sharp alcuno, e qui a dir vero un lieve un-sharp avrebbe più che giovato. Tuttavia l'immagine come insegnano i “sacri testi” (chi?) va guardata, nel caso, quantomeno a braccia tese e distante dal proprio nasino. Clik su per avere la riproduzione, via Ep5 Olympus, dell'immagine stampata; anche riprodotta la grandiosità della E1 è senza paragoni, per “solo” cinque milioni-di-pixel

Permettete un attimo ché non siamo prezzolati. La Panà ha il formato completo full-frame in partenariato con la Bestia Leica (non ci ha mai scaldato il cuore sin dai tempi della reflex Leica SL anni Settanta, divisione poi completamente smantellata visto prezzi e cazzate tecnologiche, e oggi tutta la serie R ossia classica reflex a specchio, le trovate a poco più di una buona fumata di sigarette ottiche comprese; cuore poco riscaldato anche, infine, dalla serie M tipo M6) e l'eccellenza Sigma (e suo poco “capito” Foveon (battaglie e nel retropalco di Logge massoniche e la cosa si fa lunga da non dirsi...altro che marketing!). Triangolo Panasonic-Leica-Sigma nel pompare il formato L Mount Alliance o full-frame. Contenti loro per la scalata ai vari residuali bellici d'antan alias Hasselblad (ex) Mamya odierna Capture-One.
Sarà ma il menare altro che ménage, ecco, triangolare...alla fine non tira più. Infatti, non si spiegherebbe quel gioiellino a nome GH6 (noi in borsa abbiamo un altro mito, GH4 fianco a fianco con la Pen F e non la finiamo più: vero Eugene Smith?). Ma la GH6 è in formato M4/3 erede diretta con lo standard 4/3, e il cerchio si chiude amici belli, minchiapixellisti cui termine non più in uso da un po' qui rinfreschiamo il “neologismo” coniato dal vulcanico Manunzio (stavo e malamente per scrivere sulfureo e noi con Il Diavolo-Market mai fatti atti pattizi, sottoscritto con sangue vero!).
E1 a finire che la francese rivista, cui ero abbonato perché capisco il francese studiato nei mitici Sessanta del secolo trascorso (invano?) Chasseur d'Images, metteva paro paro allo stesso livello con le allora “sei minchiapixel” e con una foto su due pagine da leccarsi i c...osì, sì, i baffi che non veniva parola!
E1 da “solo” cinque megapixel di grandezza da urlo (si ricorda una stampa “domestica” prodotta su carta Fabriano, da altro mostro sacro di stampante a nome Hp 1220 C...dove la consonante è da leggersi tripla: Color e con i Contro C...)

**insufflare
v. tr. [dal lat. tardo insufflare, comp. della prep. in «sopra, dentro» e sufflare «soffiare»], letter. – 1. a. Soffiare sopra o dentro: i. l’alito (o assol. i.) su un catecumeno, sul battezzando, sull’olio del crisma, come cerimonia liturgica; e con uso intr. (aus. avere): i. in uno strumento a fiato, in un palloncino di gomma, in una vescica. b. Introdurre aria in una cavità del corpo umano a scopo diagnostico o terapeutico: i. ossigeno nei polmoni di un neonato. 2. fig., raro. Ispirare, destare, far nascere in altri: insufflandole un vigore fittizio (D’Annunzio); i. odio, sospetti; i. il dubbio in qualcuno, con insinuazioni, con parole coperte, con subdola opera di persuasione. Treccani online.


Prestate attenzione a user66396 el “zorro” nottetempo alias...Manunzio
https://www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=olympus_e1

Chasseur d'imagines
https://www.chassimages.com/forum/index.php?topic=316586.0

Olympus E-1 first Olympus Dsrl, 5MP, launched 17 years ago
https://robinwong.blogspot.com/2020/07/olympus-e-1-first-olympus-dslr-5mp.html

Sono tornato a fotografare con una Olympus E1
https://www.youtube-nocookie.com/embed/W-pRNu8T3cI

In Media Res

Hi Artisans photo-printermaker where to start if not, for example, Fabriano and its albums (from latin word albo, white) already at used my home since the days of elementary school?
Fabriano paper, let's go and the n. 4 already in use years ago when I make the experiments in Print-Era inkjet and between profilers and calibrated monitor (then thrown in the trash see bellow link) like a trapeze artist, between gamma 1.8 Mac and 2.2 Windows colorimetric theories Relative Perceptual and ... black dot. A casino royal! At this days ten years have passed, I've just started printing on paper again, a quantum leap in inkjet technology and fairly easy operation. Today, softwares facilitate the final printing on papers with related ICC profiles, or a "translator" between what the monitor sees and the drops of CYMK on the final paper. Closed parenthesis, the Fabriano n. 4 and black and white printing on Canon Pixima Pro 200, and its free proprietary software "Professional Print & Layout" in code PP&L: obviously nothing prohibits, indeed, to print from Pshop, Lightroom and others software. However the software PP&L is a fantastic and discreet ecosystem, we will talk about it in a next thanks to exhaustive video find on Youtube.
Be that as it may, the print test is n.2 A4 Fabriano sheets with its 200 sgm (there's a trick to very end weighing it down more, gluing two sheets in one!) doesn't make you cry out for a miracle, sure, also because I used the "auto-pilot" within the Canon software, just to start from a point. Another mess? No, not at all, as everything beyond the data, let's say purely technical, is worth the personal eye and the taste and one's own vision of the world*, a far cry from the simple, sad and lonely binary code on the monitor, which cannot show the real range of the paper (this is true for every brand) Fabriano 4, its honest gray range** even if in color as we will see later, and here we give it as a premise: chapeau!
On the other hand, another Fabriano, the Rosaspina, which does not need any presentation as it is well known by the masters who use it for drawings and wet techniques, 220 sgm, with a velvety and pleasant touch, transmits an excellent vibration and a nice sound***. And if as happened by mistake to print from the back, you find yourself a surface let's say textured similar to canvas for artists!
And it must be said even if it puts fearful experimenters on the run: the Rosaspina Fabriano "drinks" and absorbs ink like a sponge (which all porous surfaces of other brands do) so that with the Canon Pixima 200 you have to find the mix, let's say, of "inking" in view of the fact that, lacking the layer of barium sulfate or other the surface, and this again applies to all papers produced by third parties, on the Rosaspina the inks tend to sink (spread) between the fibers. Translated: a patina that mixes everything and questionable contrast. And yet, never say never, because there is a way to curb all this and it has the wet mark 609, but we will talk about this "numerology" again.
That's all folks? None because on stage it is another Fabriano Artistico paper that makes the a big difference: here things get interesting, indeed in contradiction with what has just been said. Artistic in the natural white and extra version that we have tested. Artistico Extra White 300 gsm paper that does not seem to be made for "artists" by the wet brush in all its facets. First of all the tactile sensation, which is hardly found in the blasé papers for inkjet, that is pleasant smooth. But if you keep on feeling the paper, it is made of a completely different material: cotton fiber. Now, if the tactile sensation is a good start, the results are amazing, thanks to the fact that the treated surface prevents the dye inks from sinking like the Titanic into the fibers paper. And this translates into sharpness of the edges, contrast and anything else worthy of papers for inkjet: very fine.
The blacks, I'm talking about test black and white prints, here are deep and not as unsteady n. 4, as well as the tonal range as well: it's a pity that the monitor flattens everything and you can't see the difference. Artistico Fabriano it well bears the "underexposure" or the well-known exposure latitude of certain analogue materials aka silver halide. Not enough? In fact Innova in joint venture with Fabriano (we have written and had feedback about it) calls its "special" papers (rough watercolour surface) Artistico and they cost a fortune: à la page c'est vrai?
We have reached the end of the first part with the Fabriano Papers in black and white test, next products of other papers mill, and to follow the more than good results obtained for the color test images. Stay tuned paisà because we are only at the beginning of the fireworks and of a bet already won: the use of art paper (not conventional) on printers Canon Pixma Pro 200. A la prochaine fois paisà

*The human eye sees reality humanly, with all its load of emotions, ideas, preconceptions, culture. In the memory of things there is always a dominant color, the others disappear. From book "Fare un film" Einaudi Editore
**To bring out the typical black of glossy paper shine, the spreading of wax on the print was experimented with good results. Wax already used at the beginning of the twentieth century by Stieglitz, Steichen Ansel Adams and others

***All papers have a "sound" a vibrations, in fact as a pinch your thumb and index finger and swinging the (all factory papers) paper you hear a low sound slightly gloomy but harmonic as when in good weather season a summer storm is approaching

Link
Gallery Fabriano
Tips for better prints
Innova inkjet papers

Ps1.Fedrigoni-Fabriano and others trademarks, in this and all posts, no pay me for advertising
Ps2. A papers selection I purchased to local fine arts supplier, online for Artistico Fabriano and other paper manufacturers


Canon Pixma Pro 200


Hi artisans printer-maker an other step before printing. I was for many years customer of Canon, at the end of Sixties in last Century with a camera Canonet QL (quick load). After that I used with all the Canon cameras (not all purchased, but among friends canonist and acquaintances from) type F1, A1, Ae1 to Ftb up to the incredible Canon D20 and its lenses L ( Fluorite, the best choice). And from the knowledge of the Brand, the reputation its bubble jet printers the step to buy Pixma Pro 200 a good choice for me. Why? Simply because the digital printing I has been practiced it since ten years. In fact thanks at two astonish printers in those days: a Hp 9180 inks pigments and the incredible performance of Hp 1220 C (dye ink) of which there was also a PostScript version, both in A3 format. Hp the 1220 C only four "simple" aqueous colored inks: one tank for the black dye and the other containing all three colors CYM (not separately tank like today). Many years after was, in fact,
Canon itself that introduced the advertisement: "A day all printers will have separate tanks for each color".
However, since then, the prints that I keep under glass would be indistinguishable from the current pigment inks. I remember the printer Hp 1220 C prints deliberately manipulated in Pshop to make them look like watercolors, indistinguishable from the real ones whitouth fade colors. However stay tuned paisà

Ps. Canon Inc. not pay me for advertising, this and all posts is from my personal equipment


Link
Northlight
Northlight2
Making a Canon PRO-200 black white fine art print - papers for monochrome




La coda del Diavolo


Nel archivio fotografico Manunzio le voci sono divise in “categorie mercantili” ad evitare un catalogo di tutto e di più su unico file sterminato.
Uno stacco. Per decenni si è tenuto memoria scritta ora di questo ora di quest'altro, e di certi fenomeni strani, almeno così l'inizio, rivenuti routine in particolare momenti canonici del giorno (le ore e valenza energetica non sono uguali, bioritmi a parte, che sia).
Breve l'archivio Manunzio d’immagini viste e riviste come una Grazia Neri in quel di Milano (all'epoca analogica decana delle agenzie fotografiche italiane prima del pensiero unico a nome Getty Images) ed ero presente ai fatti, alla richiesta di una sua collaboratrice (in cerca di diapositiva o fotocolor nome a prestito da foto-colore antecedenti l'uso delle diapo) indicarle senza errori uno scatole rosso, erano suppergiù tutti di pari colore, all'interno del quale ricercare l'occorrenza. Scatoloni che esternamente portava a cartiglio “categorie” fotografiche: pretesa tutta umana di imbottigliare l'Oceano mare. E certi simili modus operandi.
Selezione d'archivio Manunzio per il portfolio del sito omonimo a ringiovanire la visone; alla “categoria” città la sottocartella “vetrine” ben più che soliti manichini e finiamo qui altrimenti invece di sveltire le cose...E un'altro stacco ricavato per caso: le immagini in oggetto pensavo averle prese con la diabolica Epson 850Z cui pure s'è scritto (basta digitare a piè pagina Diary ed esser linkati di conseguenza) e invece fotografate con “leica” tutta particolare si comprenderà il virgolettao (che tanto paiceva ad Umberto Eco, ecco). Immagini, ancora, vetrina in (dis)allestimento e scatti su “leica” come si pure detto altrove sul Diary somigliare e molto, alla “vera” sebbene il lillipuziano sensore di C 5050 Camedia Olympus ed equivaletene 35 mm passo full frame, apertura f 1.8. Iso incredibile a rileggere lo Exif a 64, eppure le foto sono di pomeriggio già notte invernale! Manichini e vetrinista, che presa com'è non si accorge della presenza, di là dal vetro in strada, del Manunzio che scatta; anche perché la vetrina ha quattro bei fari angolari elei si trova in perfetto controlluce e la isola.
Maquette dunque? Si è no certo con espressioni femminili ben fatte seppure plastica. Breve assito allo smantellamento della vetrina (di lì non passerò più e al posto della boutique odierna libreria) sino all'ultimo piedistallo...Senonché a distanza di diciotto anni, tale l'Exif dice, e in un pomeriggio domenicale fine settembre pandemico ancora assolato a queste latitudine, scatta il fermo immagine: streaming visivo riesce solo Manunzio, al suo occhio (fotografico). Siché attira lo sbuffo in testa (vetrina) rosso, immagine in alto, e guardar meglio sembra il titolo del post: una coda! Ancora, il volto, sì di pastica ma che tuttavia non ha nulla di finto, bensì umanissimo essere. Umano pensieroso triste solitario e finale. Detta così già vedo l'imbecille di turno girare l'indice alla tempia...cazzi suoi rimando perché per quanto strana la cosa, se è poi è anche “veramente” fotografo (essere non avere) avrà sperimentato almeno una volta il teatrino del Truman show in cui vive!



L'ultima battaglia

A surfare in Rete ti incappo in una stampante Canon dalla strana matricola e pari giorno prima Epson: i soliti Yankee a storipiare lingue altrui. Ma incuriosito della cosa, anche perché fino a quanto ho avuto quel mostro, senza virgolette perché così, di HP 9180 stupenda A3+ nella stampa in bianconero e su supporti strani, se ne è già parlato, proseguiamo lettura. E vedi tu come è strano l'umanoide? Provai a regalarla (sai che novità!) ad un'associazione non profit avvisando che dovevano solo mettere i serbatoi nuovi di ink e via. La via dovetti fare e di corsa davanti a certi grugniti animaleschi (davanti a cosce aperte una donna forse top manager o delle pulize intenta a fare ma non è carino riferire) ma dell'associazione: gratis la stampante!
Sia come sia Northlight cui sito spulciavo da mane a sera per orientarmi fra settaggi vari mette in video le richiamate printer. Flashback: se portavi il bel rullino bianconero ti veniva restituito a stampa manco i cani! Sballati contrasi posa graffi a complemento e pagate cash: zitti e muti. Siché altra via era nell'Era analogica trattarseli da sé l'intera filiera: significa? Semplice tutto a regola d'arte però i costi costicchiavano. E non tanto il trattamento negativo nudo e crudo con pletora di sviluppo-tempi e case produttrici di chimica ad hoc, tanto brand(y) che tutt'altro serie B alla Orano da Milano (si riempivano quaderni e quaderni che conserviamo al pari di reliquie) quanto e soprattutto la stampa. E altra vagonata di supporti sviluppi e tecniche e mascheramenti...non balli in maschera si capisce!
E passati armi e bagagli (manu militari?) in Epopea bittologica paro paro si ripropone la cosa. Certo i service che offrono stampe a colori e bianconero, se è parlato chi ne vuole se lo trova e legge sul sito, in tutta onestà, quei con scrupolo e calibrature monitor-plottere o equivalenti alias Lambda quotidiano, non fa rimpiagere i soldi spesi, anzi. E quindi chi proprio proprio vuole piluccare le sue stampe le nuove proposte, del duopolio CanE (venuto al volo of course!) Canon ed Epson valgono i piccioli per l'acquisto. E più la prima a dir vero se non altro perché il secondo brand(y) per risparmiare, si vede a video, la prossima mette tutto in scatola da costruirsi tipo Lego, ancor più là il Meccano dei lunghi pomeriggi ad inventare l'impossibile! Ah finalmente Epson non sviccia più, e pause e soldi, fra ink nero & opaco almeno questo: una prece per gli ingegneri!

Ps. In copertina la otto-colori delle meraviglie targata Hp 9180, gioiello cui oggi è particolarmente difficile reperire gli link necessari: peccato!


Canon PRO-200 printer
Update for the Canon PRO-100 printer
http://www.northlight-images.co.uk/canon_pro-200/


Canon PRO-300 printer
New A3+ 13″ printer succeeds PRO-10S
http://www.northlight-images.co.uk/canon-pro-300-printer-announced/

Epson printer news, updates and rumours
http://www.northlight-images.co.uk/epson-printer-news-updates-and-rumours/


HP Photosmart Pro B9180
https://luminous-landscape.com/hp-photosmart-pro-b9180/

[Partite di giro

Besenisse is usual.Kodak per noi cresciuti con il colore analogico, imprescindibile brand sino al giorno in cui il Digitale ha detto: Stop. E non entriamo nel merito del “progresso” tant’è vero che usiamo analogico e digitale, quest’ultimo un po’ di più per le “manipolazioni” post scatto, stavamo per scrivere (lapsus freudiano?) post mortem. Morte apparente si capisce. Infatti dal crollo 2012 di Mammasantissima by Rochester, New York son passati solo otto anni [right]che, al cambio binario,bisogna aggiungere (dice il marketing) uno zero da far ottanta. Allora capirete di queste partite di giro da impallidire la Resurrezione (stavo virgolettando) di Lazzaro a telecomando pure questi con fine nobile secondo Gesù “maestro” forse di rito scozzese. Breve Kodak chimica parte per la Cina (ma non è la cattivisimma nazione anti occidentale per antonomasia?). Terre assai lontane poi ci pensa il buon MacLuhan e suo villaggio globale: alé sient’ sient’. Besenisse, quindi, è sempre besenisse cui succo da presso se vi pare, benedetto Pirandello:
If one is thinking of analog, usually what comes to mind are old cameras, nostalgia, and other somewhat stereotypical assumptions of analog photographers. What most people don’t think of, however, is the enormous photofinishing industry, a growing global $26 billion market geared towards everyday smartphone photographers who want to have a physical representation of their images


Why the Sale of Kodak Paper and Chemistry to China is a Good Development
https://petapixel.com/2020/07/16/why-the-sale-of-kodak-paper-and-chemistry-to-china-is-a-good-development/

Si fa presto a dire editing

E non ci riferiamo al solo Pshop, una santa cosa e ci ha pure viziati per noi che stavamo ore e ore in Cameraoscuranalogica (attaccato che è più figo ma non solo). L'altro editing, o malamente detto NLE per noi che ce l'abbiamo “fissa” l'immagine, e che avete capito, è solcare mari sconosciuti, o meglio deserti poiché poco acquatico per cultori di Kodak-Carousel-Simda centralina sincro colonna sonora...
Insomma “accocchiare” mettere insieme un lasso di tempo pari ad un secolo (nostro progetto) non è per niente facile, anzi. E hai voglia a preparare (due volumi di trecento fotocopie in A4) in sorta di story-board in guisa dritta per tenere rotta: in questo lo storico cartaceo d'antan oltre il grembiulino, una volta la tessera di prammatica del Pci, stendeva già tutto senza manco canovaccio tanto la “storia” e qualsiasi stava dalla sua parte che a scriverla “quasi” una perdita di tempo. Avverbio tuttavia utile a prebende carriere etc etc etc. Insomma un precottifico di coloro i quali, ancora oggi, camminano un palmo da terra e la ragione dalla loro (forse la legge morale hegeliano in qualche anfratto anatomico). Comunisti alla Antonio Cornacchione via Zelig.
Poi un giorno ti accorgi, sarà l'età o letture eretiche da impallidire Giordano Bruno, che i piedini ri-toccano terra, non foss'altro che le “chiese-ideologie” del Novecento si son squagliate come neve al sole: devo questo pure virgolettarlo Venerabile Magaldi?
Il darwinismo-capitalistico per reggersi ancora deve inventarsi pandemie, dall'altro il sole dell'avvenire con faccione gaudente di monastico fratacchione (tutt'altro che ossimoro e nel Belpaese poi) di di Xi-Jinping, vabbè si fa notte. Ideologie del Novecento e pure la cantava Gaber il signor G. 'mbè dirà il solito cretino che dopo perdita di tempo dietro, ecco, i minchiapixel se ne va da cretino glorificato (massimo cerchia angelica ben oltre il trentatreeismo di rito scozzese umidificato rettificato a puntino per l’abbisogna) a fotografare morti per il terraqueo, spacciando le sozzure pure per fotografie di “ricerca” quando in altre momenti sarebbe stato lui “ricercato”? Cretino come se la fotografia, anche con iPhone, fosse click e clik cucù settè. Idiozie d’idiota bue crasso analfabeta di andata, figurasi il ritorno!
Editing va che alla fin fine è “forma” di montaggio prima di andare in onda, oops On Air che a dirla tutta forse è più corretto, considerato che i contenuti, ecco, poi per l'aere maligno viaggiano in formato binario sulle frequenza del Maligno 5G: tutto si tiene, però l'incubo di ore al computer non è che agli inizi del giorno, manco a dire la cantava Peppino di Capri (siamo di bocca buona nazional-popolare Anni Sessanta) “Ce vo' tiempo ce vo' tiempo pe' fa' juorno'”. Editing eh, ma che bella parola!



Ordine di scuderia

Se a qualcuno già in malafede ed eterodiretto non viene dubbi, è la prova provata della lobotomia avvenuta via catodico non meno che schermettino iPhone e analoghi. Immagine.
Centrali sovranazionali, almeno sino a questo momento che infuria la battaglia finale per la sopravvivenza della “razza” squamata ecc, dirigono il traffico immaginifico come niente. E già questo (nostro) sollevare il tappeto, meglio scoperchiare il sepolcro imbiancato di ossa putride ed ogni nefandezze cui parla la Bibbia, porterebbe ipso facto ad un altro Mondo se diffuso e consapevole. Certo detta così pare una boutade di chi non sa, meglio né vuole, sapere di essere uno schiavo così dice Morpheus a Neo in Matrix, gabbia reale più dell’aria respirata. E a rincalzo Sant'Agostino, finiamo qui, lo schiavo non contesta il padrone, e il Padre della Chiesa chiosare sul fatto che il richiamato più delle reali catene (mentali&materiali) non concepisce la Libertà.
Sia come sia per il circondario terraqueo la “centrale” del Pensiero Unico, come Getty ImaImages, già pappatosi altre consimili agenzie, spargitrice per mondo, giustappunto, la stessa immagine, né più né meno che Unico o McDonald's panino; Co-Cola barattolosa, pari Sistema Operativo Win** e per ricerche l'imprescindibile Google, per tacere di Facebook YouTube….
Siché arriva nella casella di posta la richiesta (!?) di fotografare secondo lay-out precotto e predigerito l’immagine conforme e dargli “anima” tutt’altro che senziente, ecco, senza discostarsi dall’imposizione. Matrix/Coronavirus una razza una faccia luciferina, il resto so palle da bar sport!

NB. Segnaliamo i link cui mettiamo in pagina, d’ora in avanti, e se riescono ad aprirsi bene altrimenti chiedetene conto alla Censura del Comitato Antifake & Associati o della della Presidenza Consiglio italiano, “nuova” Era Coronavirus. Per chi non ci arriva basta un copia ed incolla del link su qualsiasi motore di ricerca, ed incrociare le dita per enne volte come già sperimentato


Market Trends: What To Shoot and Sell This Summer
https://www.eyeem.com/blog/market-trends-what-to-shoot-and-sell-this-summer?utm_source=web&utm_campaign=Comm_NL_Summer_Market_Trends&utm_medium=email

** Putin chiude a Gates
https://sadefenza.blogspot.com/2020/06/putin-chiude-gates.html




Potere (paure & ciarle)
Natural + mente nell'incarnazione che qui meglio s'addice, fotografico che pure Potere è quale maleficio sembiante. E dunque dopo gli aspirapolvere venduti nel Sahara, i classici ghiaccioli artici visto anche il tempo, giusto giusto vedere cos’altro se non banane? Dipende il “dove”. Certo la giostra acquisti è tale che viene da ridere, visti da lor signori altro non saremmo (se dotati di vil metallo) che puro tubo: sì di quelli per travaso vino. Plastica.
Senonché immesso nella parte alta, diciamo il liquido alimentare per similitudine, transitato per il pacco intesti + anale li s’arresta putrescente. Tant’è vero che l'evacuazione c’è tutto quanto poi occorre, non di naturale, ma questo o quell’altra magica pillola farmaceutica, e Big Pharama ringrazia.
Ben altro che pistolotto, chi ha orecchio intenda secondo Apocalisse, un po’ come a giorni alterni la neo Divinità incarnata nella OMS, sì avete ben inteso, una ne dice e mezz’ora dopo contrordine compagni (da impallidire la Penelope tela) così ora è manifesto (Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Luca 12. 1) il Pensiero Unico dominate.
Se alle origini era lo Jpg, su le macchinette Olympus anche Tiff da non credere, usato regolarmente, un bel giorno “contrordine compagni” altra volta la giostra degli acquisti impone manu militari il “negativo digitale” formato Raw, da “sviluppare” inseguito come in Era analogica in camera oscura trasmutata alchemicamente in “camera chiara” senza scomodare le baggianate a man salva del prezzolato Roland Barthes. Un po’ come dire virus ed antivirus, nel computer e che avete capito. Di qua il digitale di là analogica parola, amplificata dal mainstream(ing) prezzolato stanziale nel caso Milano da succhiare, avendo c’è bevuto l'amaro calice coronarico e nient'altro più, ma tant’è.
Contrordine compagni e tutti a “sviluppare” i Raw di CaNikon e sodali: Oly & Pana ma pure associata Leica, hanno un motore Jpg formidabile per uscire già in stampa, come la mitica E1 Quattrotezi, dimostrazione oltre ogni ragionevole dubbio a telecomando..
CaNikonisti & Co che, stante a sti signuri, non possono vantare un bel Jpg. Chiacchiere che su la vecchia D20 possibilissimo e godibilissimo: qualcuno che acquista su Getty Images altro Unico Pensiero, il formato, strano che sia è Jpg; che connessioni odierne permetterebbe un (obsoleto?) Tiff un guappo Psd, quella codifica che vi pare, no? No, infatti. E mentre in un lontanissimo passato si vociferava di Jpg2000 avete voi notizia? No perché di sicuro l’inventore, diciamo così, o di altra Loggia massonica, o non rispettoso della giusta mercede (leggasi mazzetta) o non dello stesso Capibastone mafioso: come dite? No così è il cosiddetto Mondo, a telecomando.
Breve ora c’è chi ha ottimizzato il “progresso” alla modesta cifra di Cento $/€ di acqua calda, come una Milano tramontata due metri sotto terra. Quanto è bello il pensate Potere monocratico, no? No il resto è mancia sempre che si parli di fotografia e non di onanismo a tutto spiano!

Jpg formato ridotto

NB. Pshop compari e Lightroom hanno settaggi per molteplici usi, da obsolescente per offset, non si legge più e gli analfabeti di ritorno figuriamoci l’andata, dimostra mirabilmente. E soprattutto per la Rete per di più a costo zero. Bestemmia per la giostra degli acquisti
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