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Per grazia ricevuta. Forse

Vi siete svegliati con il piede giusto (!?) uso dire. Fuori è nuvolo ma non piove. E quindi tutte le premesse per cominciare la settimana nel meno peggio dei modi: seee buonanotte!
Sicché ancor prima di arrivare al dunque, rispondo prima ad una mail di tale Cole Thompson black & white fine art, mi raccomando, fotografo ameri + cane. Sì di quei tizzi, che sanno certo il fatto loro e le immagini lo dimostrano non c’è dubbio, ma da buon ameri + cani boriosi si pompano all’impossibile circa il restame umano: sono gli “indispensabili” si pensano sul Terraqueo natural + mente Stars & Stripes. Allora ritorna in mente il pullover, sempre quello estate e inverno come divisa o talare religioso, di Marchionne che ci azzeccava nel dire che i ‘mericani capiscono solo e soltanto il linguaggio della forza, forse per questo fan “pace” con i Russi ché gli Yankee sanno di prenderle di santa ragione. E noi memori di questo si è scritto al Cole Thompson, facendogli capire “confrontation” che non veniamo dal nulla, anzi pur vivendo in Provincia italiota e mica per questo fessi siamo: lato traslato e come vi pare. Senza ricordare ai pischelli scrollatori onanisti compulsivi e pure minchiapixellisti "melius est abundare quam deficere" che l’Itaglia è venuta formandosi con uomini (le donne se la contano secondo prestazione, ecco, per i fatti loro e stavo scrivendo nel giusto c...) della spina dorsale dell’italico suolo: letteratura, pittura, canzone, teatro Eduardo docet non meno che il Principe della risata...schiere di intellettuali in senso ampio. Poi gli altri italioti, oggi come oggi, al più posso fare come i meneghini della Milano da bere d’un provincialismo, altro e pernicioso e diverso dal richiamo di luoghi dello Stivale, bieco manco i cani e Milano è piena zeppa di “colletti bianchi” che ci parlano u siciliano, ahh, per chi capisce.
Il reply del compare americano, siamo pari età anagrafica, tutto d’una correttezza e complimenti per il breve curriculum vitae inviatogli, e grazie al c… che c’è arrivato ma se le prese di santa ragione (Marchionne dixit!) castigat ridendo mores, e ho cliccato unsubscibe nell’augurio di non essere più rotto etc etc etc. Seee mo’ mo’ quasi offeso del fatto in sorta in “lesa majestatis”...Sicché quando il gioco si fa duro come i Blues Brothers. Stop.
Archivio (non c’è santi ché non riesco mai a metterci la i finale, e il correttore provvede, al solito senza sacramentare s’immagina!) Manunzio è immagine che pare notturna da punto punto di vista fisico-bestiale. Una processione e per strada (quindi street Verolino?) per intercedere una grazia o…Oh voi che avete l’intelletti sani, mirate cosa s’asconde sotto il velame delle...foto strane di tale Manunzio: mah!



Ps. Il titolo è un prestito, ecco, dal film scritto diretto e interpretato da Nino Manfredi

Pss. Immagine in cover corre lungo diagonale, con PP nu pover' scemo (siam politically in-correct), dietro donne ridens, il resto della colonna, poi tromboni lato e traslato, chiude la parata l'immagine del Santo, in caso di specie, San Giuseppe lavoratore (secondo gli Apocrifi Vangeli nun era cazz' du soje e per questo, su invito della Maronna Gesù lo seguiva, pecchè diceva semp Maria "è person' anziani e nugn' alluzza troppo" da vecchio non ha più buona vista e po' cumbinà qualche dann', Gesù vanegn'' appress' a ta sir, segui tuo padre putativo,prestanome, si capisce!)

Trasposizioni (imbarazzante)

Presto detto circa la “traslazione” da analogico a digitale. Lo scatto è sua una insuperabile inimitabile (mi pare sia risorta da qualche parte* e che il soft Nik 7 riesce a rendere verosimile) Agfa Scala 200 e ottica Yashica 24 mm su Contax (RTS o 139 a distanza non si ha record in memoria!) e la location, scenario, è Aliano around, near o come vi pare inglesi che siete li fuori, in Provincia di Matera. Una minuscola comunità che pare vivere ancora i tempi letterali dell'altrettanto libro: non citiamo ad evitare cazzeggiamenti di gente abituata a Munari/Verolino declinare: che declinazioni, eh si raccomanda!
Certo che bisogna aver metabolizzato il libro, tanto l’abbiam fatto che se ne ha due copie con la prima che perde fogli a furia di sfogliane le pagine. Un libro magico. Un libro per iniziati e qui terminiamo.
Pellicola argentea la prima che un giorno (!?) lontano e per prova che non abbiamo più replicato su altri e “dotai” sensori della personale brigata di Olympus Old 4/3 new Micro e Panasonic a complemento, belle bestie quest’ultime. Ma all’epoca c’era soletta (sola piccola a alla romana?) la E 1 Old standard e suo “economico” 35 che senza accessori arriva al rapporto 1:1. Piccoletto niente male a certi diaframmi più che altri (ci siamo dannati l’anima a trovare a prezzo umano il 50 mm Zuiko preferendovi al contempo un 55 mm Yashica/Contax che via adattatore ma questo è storia recente). Old mitica E 1, cui interno è come stare in un monastero tant’è la mistica che diffonde e si percepisce altro che verti e ferraglia (a)varia(ta) di Sony per tacer d’altri brand(y) su trespolo mezzo traballante e mezzo pure...con il 35 millimetri: che dire? Mistica si è detto forse e più qualcos’altro, sicuro. File “traslati” che sono un babbà su soli “cinque” megapixel e stavo per scrivere minchiapixel che è tutt’altra cosa!
Dunque i file che si possono, a sto punto, tirare a settantapercento senza problema alcuno pur del “piccoletto” sensore (old) 4/3. Incredibile cosa fa la mistica non meno che la matematica, pur sempre opinione e fermiamoci qui.
Cenno breve del campo, immagine a mo’ di cover. Centro cittadino e archi che si ripetono, una scala non vista, e giù sul buio un gattino. Ecco è qui il problema che non mi dà requie ogni volta che l’occhio “benedetto” ci cade sopra. Soglie in definitiva: soglie di un di qua verso un al-di-là o forse senza stacco fra parole: mah! Di certo inquietante e non meno che in spirito con il libro che bisogna aver metabolizzato prima degli scatti, questo vale immancabile per Manunzio che non si mette alla ventura per fare clichete e clichete. Street photography, quindi? Eh bel dilemma bisogna chiedere allo strit (calembour per gli idioti minchiapixellisti tou court) fotografer napulitane, sì, chella bella faccia e luna chiena di Verolino semp’ iss’. Scusate Maest’, si vabbè, ma chess’ ca avimm fattt’ (fotografato) a chiamamm’ all’american street o nun è megl’ country (rural?) photography, sa’ visto o paesiell’ ca avimm’ fotografat’…?

* https://www.adox.de/Photo/formati-delladox-scala/

Cover formato intero un po' pesante stile...Manunzio

NB. Si certo si può fare le slide in bianconero con quasi tutte le pellicola in commercio (a questo mi par di capire quei mattacchioni di Branco Ottico e loro kit; c’è pure la Bellini che succhiatasi la mitica Ornano in quel di Milano, propone un pari reversal kit (https://www.bellinifoto.it/prodotto/kit-amatoriale-revbw/) e ci sono pure “formule” in salsa antiche tecniche cui sperimento furono un disastro annunciato ché si staccava letteralmente l’emulsione...di più che onesta Fp4 Ilford nata per fare altro e bene)

Ps. Yashica & Contax o più esatto Contax/Yashica era una joint nippo/germanica (mancava l’itaglia per fare il trittico: Ro.Ber.To Roma-Berlino-Tokyo della IIa Guerra Mondiale) durante gli anni Settanta passati, difficili, se ne è parlato altre volte, quando gli europoide andare a pietire cappello in mano “assistenza” agli occhi a mandorla giapponesi, e prezzi bassi in primis causa problemi petroliferi, all’epoca non c’era il cattivissimo Putin! E oggi si triangola con l’India dei Brics+ (!) a dirne una, che ha preso petrolio a buon mercato dalla cattivissima Russia sotto sanzioni per i coglioni eterodiretti e lo rivende e ci si approvvigiona per l'inesauribile Giostra acquisti!

Pss. Noi la Agfa Scala l'avemmo gratis e prima assoluta in Italia grazie ad una tenace tira e molla (sponsorizzazione?) con la germanica sede in Milano; anzi pure lo sviluppo delle stesse che mandavamo a Roma e ci ritornava senza costi aggiunti coperti da Agfa Italia, si capisce





Cinquecento-novanta-nove-virgola-ventuno furbate (mica fesso l'amico)

"Rankin is known for his vibrant shots of the world’s most famous faces, from Kate Moss and Daniel Craig to the Rolling Stones and Madonna. He has even photographed Queen Elizabeth II. But for RankinLive, which has been running for 15 years, he invites members of the public to have their portraits taken. At the inaugural event in London, in 2009, he shot more than 1,800 people, and he has since rolled it out in six cities around the world. ‘Everyone has the right to experience and enjoy photography,’ goes the tagline, although it comes at a price – the photo shoot costs £500."

Ps. A parte sta pover' Maronna in cover, capelli rasati non à la page bensì per la sua disperata lotta a base chemioterapia usualissima di sti tempi infami; la messa in pagina, quindi, e soprattutto il beffardo e sotteso sarcasmo (etimo scarnificare!) "Everyone has the right to experience and enjoy photography" sembra rifare il verso della Coca-Cola durante la Seconda Guerra mondiale, quando ai Gm per sostenerne il "morale" prima della morte per fucilata avversa, diceva il jingle che i "nostri" ragazzi devono poter trovare (mica regalare!) una bottiglia a pochi centesimi poi chi s'è visto s'è visto. Mors tua vita mea, no?

https://www.blackandwhitephotographymag.co.uk/news/ready-for-your-close-up/




© Archivio Manunzio



Racconto per immagine (mille inutili parole)

C’eravamo tanto amati, film di certo più d’ogni altro, Ettore Scola regista emanazione by Pci, mette in evidenza la “crisi” susseguente illusione della presa Palazzo d’Inverno cosiddetto una volta a sintetizzare la Rivoluzione bolscevica del Novecento scorso in Russia cui derivò l’URSS, o Repubbliche Socialiste Sovietiche che poi l’alcolizzato Eltstin a distruggere tutto e seguente Gorbaciov prezzolato come l’altro in dollari. Storia mica chiacchiere Verolino. Sarà. L’immagine in cover più di mille parole (inutili!) pur sempre parla anch'essa di fine e del Pci seguito tramonto il cosiddetto Compromesso storico, e non solo, con la morte di Aldo Moro e sua scorta via Stars & Stripes: altro che quei cretini eterodiretti di brigatisti che non stavano in piedi figurasi fare fuoco della Madonna su la scorta, roba da professionisti tipo Mossad in Via Fani, Roma 16 marzo 1978.
Sia com sia passata la festa, dopo aver scatenato il Movimento a salve del ‘77 la porta girevole mostra il Craxi-craxismo italiano “riformista” come cantava Antonello Venditti; Mitterrand in Francia, Santiago Carrillo in Spagna, ma premier Felipe Gonzales altro “socialista” dall’allora, trio insieme a Berlinguer che avrebbe dovuto essere il “piano” per il fantomatico Eurocomunismo in salsa pummarò Cia-Mossad-Pentagono: ammuina.
Vedete come una “banale” immagine narri questo ed altro? Come è presto detto. Quattro cadaveri “eccellenti” parafrasando il film di quegli anni di sangue sparso giovanile da l’una (fascista) l’altra (sessantottini tout court tipo ma non lontano Giorgiana Masi uccisa dai fascisti della Celere Polizia) illusi comunisti con maître-à-penser Tony Negri che entrava ed usciva dall’Hiperyon de Paris, luogo di spie spioni trafficoni globalisti luciferini ad adrenocromo. E sì il teorico prof a salve di rivoluzioni aldilà del bene e del male: babbei Manunzio compreso che data l’età non aveva ancora tanta finesse d’esprit. Infatti siamo stati banco di prova generazionale per quello che è ora il Nuovo Ordine Mondiale, piaccia o meno, purtroppo.
A noi, dunque. L’immagine ancora una, mi par di ricordare a colori (sono passati tanti anni) o forse no, ma non è questo tant’è che basta ricolorare via digitale la scena...e si perde tutto con la massa lattiginosa tipo Blob ammorbante e sviare di conseguenza la nuove generazioni dette Z pur sempre l’ultima lettera dell’italico alfabeto: che dire di più? Così invece “tonata” l’immagine è meglio, il funerale sfocaticcio (scatto da fotocopia da screeplay-scenografia che mai vedrà luce su la città dove si vive). E poi c’è poco altro che il colore possa aggiungere come pure i “fuochi”. Infatti già con quella capa torta (ob torto collo?) dell’unica donna sul palco, sperso lo sguardo e sorriso triste solitario e finale si discosta dall’oratore venuto da Botteghe Oscure (nomen omen eh!) sede nazionale del Pci non distante da Piazza del Gesù l’altra parrocchia, democristiana poi fusesi in ogni senso nei Ds e attuale Pd, Partito Distrutto, Partito di Destra, Partito degli amici Stars & Stripes!
Oratore colto, ecco, nell’atto di aggiustarsi gli occhiali con tipico gesto professorale: ehi voi vil plebaglia che ascoltate! Sennonché se ci si mette nei panni di Reichlin tale al secolo don Alfredo (don siculo per chi capisce) sebbene egli guardi, manco i cani, a destra! Come Amendola, altro paraculo “riformista” Pci e quell’altro prima Ministro degli Interni poi nientemeno Presidente della Repubblica ‘talia Giorgio Napolitano. Sì, quello che il globalista Kissinger (k come Kossiga su i muri) disse: “My favorite comunist!” Meno male che ce lo siamo tolti dai cabassisi, e giù a spalar carbone per la “classe operaia” che tanto ma proprio tanto odiava, a morte. Morte del Pci, eh. E quei due cadaveri alla destra la cover? Seppur stavolta messo in prospettiva sono a sinistra: Franza Spagna purché se magna. Uno consigliere comunale, Beppe Biscaglia, l’altro trinariciuto Silvano-silvestre-uccel di bosco Micele. Senatore che abitava aldilà del ponte che si vede dalla nostra retrocucina: Manunzio è al centro dell’Universo! Camminava il senatore di tre cotte insieme alla consorte in ogni dove e un palmo da terra; altezzoso quanto basta e amico degli amici. Tutto qua? No certo, se non in altra immagine che non postiamo in cui il quartetto dei morti viventi, avvolto nel sudario di rosso stinto, socialdemocratico quanto dire, è ripreso in Campo Lungo stesso palco cui si scorgono i tralicci e la Piazza Prefettura alias centro cittadino (ci è passato Zanardelli e sua legge su la Basilicata da vita da cani, Benito Mussolini e suo discorso scolpito fatto sparire da quei soliti notabili in orbace il giorno prima, poi giacca e cravatta vescovile alla Z’ Emilio Colombo ras democristiano e pure Premier benedetto in loco, in fotografie d’archivio recuperate con peripezie; poi Benito Craxi e suoi boys al soldo amerikano, k as killer e film Costa Gavras, e altri ancora dignitari pagati da Cia-Mossad-Pentagono come pure il mitico affabulatore Giorgio Almirante, casomai un’altra volta mostreremo la piazza delle piazze cittadine s’intende: Potenza nomen omen, no? No!) e piazza vuota manco i cani a didascalia per i “compagni” . Che di li a breve si venderanno il culo, alla lettera, in formato LGBT+ cui la lesbica dichiara Elena Ethel Schlein (una volta tanto al contrario come migrante è la Svizzera a venire qui sull’italico suolo!) impronunciabile, parabola d'oltretomba d’un partito Pd che della “classe lavoratore” se dissociata (pecunia americana non olet) è abbracciata la “diversità” tout court e ci ha pure provato contro Slavi, che non ci riscalda il cuore, contro gli africani cui viaggi sono pagati da Soros & Davos boy, per il meticciato para-robotico: “Mamma tu sei bianca mentre papà è nero, ed io chi sono?” La Verità innocente dei bambini. Già ma noi (chi) siamo? Per un’altra volta… E’ questa è pure “street photography” scatti e fuggi tanto di diman non v’è certezza, signor Verolino Vincenzo? Noi vi preferiamo ché c'è tutta una storia, "reportage" d'ieri oggi e di diman...


Nb. Immagine a latere ma non troppo la Piazza come festa mentre accoglie l’allora Segretario Pci Enrico Berlinguer. Festa a tratti da strapaese ma almeno ci si conosceva e in quanto “classe” provava ad opporsi prima ai Chicago Boys (prove fatte in Cile di Allende-Pinochet) poi la Commissione, da pronunciarsi in lingua siciliana, sì, l’avvisaglie ante-litteram vs. Van der…E l’odierni Davos Boy di Soros & C.


Pss. Per gli scrollatori onanisti a tutto spiano che pensano esista il Mondo nell’atto dello scrolling aifonesco o androidiani che pari sono, sì, la Generazione Z Ultima della Giostra acquisti, PCI Sta per PARTITO COMUNISTA ITALIANO costola fuoriuscita del Congresso socialista di Livorno 1921, miglia e migliaia di secoli fa!





date » 05-09-2024 11:47

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Lasciate che i morti seppelliscono i morti

Certo la biblica citazione si presta ad “interpretazioni” secondo convenienza, sai che novità il Libro dei libri dell’Occidente tutto, lo si ripete a giorni alterni e non. E nulla sarebbe del think-tank possibile senza il “benedetto” richiamato, cui livrea svetta fra altri esoterici testi di Manunzio, di rosso fuoco per chi capisce.
Orbene la fottografia, ridottasi così oramai, è anch'essa figlia delle Scritture, sebbene sta scritto esatto contrario: un po’ come dire che due negazioni portano l’opposto. Tant’è*.
Mezzo fotografico che è meglio del raddoppio poco sopra, serve a pazziare, giocare per funghetti nati di notte buia e pure tempestosa. Ipster suona meglio o generazione Z (carriarmati russi?) che è l’ultima lettera dell’alfabeto e gli Xyz sapete dove metterle anglosassoni in salsa sionista, come l’Apocalisse: combinazione? Astrale sicuro!
Fotocamere allora e digitale, sebbene vi è un sussulto nei giovani funghetti, dell’analogico bianconero, chissà richiamo della foresta primordiale; Essenza, Lingua dell’Era analogica. E tutta la Storiadella Fotografia, da quasi due secoli in qua, è scritta con luce digradante dal nero al bianco con pochi e rustici strumenti, di misurazione ripresa e stampa!
Fine pistolotto e per chi ne vuole segnaliamo link per ipster bianconeristi & strittologi (petomani è meglio) che fotografano bananità: banale + banana da mettere...a lor signori dal tonante lato B, la sentenza, e aprite le finestre, grazie! E poi uno dice che si butta a...telefonino parafrasando il mitico Totò

* Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Esodo 20. 4


Best Cameras For Black And White Photography 2024
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Ps. La Fotografia scriveva Ando Gilardi su le pagine di Progresso Fotografico, è altra cosa: dipingere è facile, fotografare tutt’altro. Finis terrae, no?

Pss. Il bianconero si ottiene, come sino a tutt’oggi, desaturando in Pshop et simila i file a scala colore. Operazione tutt’altro che click et voilà, certo. E non di meno il blasone di Leica ci ha pensato a fare argent de poche con sue Monochrom, poi Penatax** senza ricordare che il blasone a giorni alterni ha tolto Lcd (!) e questo e quello per fare sembrare ai cretini fotografi danarosi (di micchia di Zalone memoria?) di trovarsi con bianconero puro & distillato, quando una volta bastava introdurre un 135 così in codice, odierno FF, tipo Hp5 o blasé Tri-X è il gioco poi in camera oscura...

**https://www.manunzio.it/page-d14364




E’ qui la festa? Oddio….(anche) Keith Cooper di Northlight!

Non collegato in alcun modo a Stampa&Regime, il gioco è facile per Manunzio, che si è costruito, lottando come leone per più di cinquant’anni, il mestiere di fotografo; inscritto nel Dna. Essere, quindi, non avere. E seguite la cosa.
Breve Canon presenta dopo mormorii e riflessi l’update della gloriosa e molto meritata Pro 1000, che per un soffio non si è acquistata preferendovi, a ragione di anni sperimentati, la Pro 200 printer molto solida e robusta.
Canon 1100 delle mirabilia l'update, quindi? No operazione di squallido marketing. E spiace che a questo si è piegato a novanta gradi uno stimato professionista a nome Keith Cooper di Northlight. com. Veramente dispiacere ma si vede che pecunia no olet.
La cifra non solo e soltanto di vil metallo quasi identico dell’allora Pro 1000 l’odierno, un’altra volta update: cazzate che giustificano e meritano una stroncatura come plotone di esecuzione, senza se e senza ma.
Ora a parte l’invarianza dello chassis Pro 1000 e aggiornato 1100 corrente, tutto è fuffa & ammuina. I colori, serbatoi, aumentati di millilitro: servono? No ché precedenti tank bastavano riferito, metti, caso agli Epson/printer di pari livelli diciamo così, s’aggiravano su un terzo di meno. Dodici colori della Pro 1000 bastanti e basta. Viceversa la strombazzata Pro 1100 vanta “aggiustamenti” colori nei blu et simila se si guarda l’orrida réclame su Youtube della surfista orientale e/o cinese cavalcare da donna (!) l’onda in mezzo al mare: che dire? Immagini riprese da un pari acquatico fotografo con sua attrezzatura Canon va da sé. Niente da ridire. Ottime immagini, se ci riferiamo al fotografo & surfista, a tratti amniotiche suggestioni blu cobalto e sue declinazioni. Vabbene.
Ma come si fa Canon a imprusutà (mettere prosciutto a fette su gli occhi, truffare) il cretino/fotografo di turno? Domanda da chiedere al Cooper *di tre cotte che sapeva già dall’inizio dell’avventura, mesi precedenti ma che per “agreement” e perché tiene famiglia nelle sue “conversation” via Youtube fa il pesce in barile, in ossequio a le marine immagini della réclame. Male molto male malissimo. A latere e si riporta in link un altro baldo giovine tester* che parla della Pro 1100.
Sia come sia qui il nostro First Man Photography (ex poliziotto-Bobby inglese) mette a confronto due stampe 1000 vs. 1100: che dire? Fuffa pure qua ché se uno gioca con saturazione e...alla fine solo i palati di “menti finissime” riesce a trovare il classico pelo nell’uovo. Ma malissimo molto male.
E del carrello porta rotolo per stampe continue formato A2, tipo versione Epson pur da pagare a parte? Niente di niente, ma guardate sti ingegneri Canon dire: ma puoi stampare in lungo sino a 3 metri ed oltre. E cos’è na battuta Toy Story? Vi rendete conto: prendi il rotolo lo passi in taglierina (sempre che la carta non subisca danni!) e con sto lenzuolo di 3 metri in mano che fai? Stampi dal retro (!) si lo stesso sportello che usiamo normalmente su la nostra Canon Pro 200. Acrobazia così link ma del precedente (si fermava a circa 1.5 metri) modello Canon 1000? E con tanto di attenzione ché il “lenzuolo” lo devi controllare centimetro per centimetro*** sino all’uscita frontale finale, stress a parte e inchiostro e soldi! Dannatamente male malissimo Cooper, non è così che si recensisce, famiglia o men che uno tiene. Malissimo.
Finale? E che ne parliamo a fa, dopo aver visto ste messinscena della “nuova” Canon Pro 1100. Per quanto ci riguarda attendiamo il calo della “vecchia” Pro 1000, sebbene Manunzio ha adocchiato un plotter Canon per tutto fare tranne fotografie, ma se leggete non Ezechiel(!)… alla prossima con plotter statene sicuri ché costa pure meno della millecento, Canon non Fiat d’antan!

(Copia & Incolla se vi pare)

*New Canon 17” printer
https://www.youtube-nocookie.com/embed/LE4APFMUILM

**Canon Pro 1100 Printer Hands-On
https://www.youtube-nocookie.com/embed/7e4YdOAL6PY

***Finaly got a photo printer
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Canon Pro-1000 - Worth the Investment?
https://www.youtube-nocookie.com/embed/KgCkdHQtbe0


Ps. Se il buon giorno si vede dal mattino, prova o non prova fisica prezzolata, i limiti della new 1100 dimostra lo splendore ben evidenziata ne: "il re è nudo"

Pss. Noi non le mandiamo a dire a certi funghetti con famiglia visto, purtroppo, su Youtube
“Propaganda pure marketing operation that adds nothing to the previous model Canon Pro 1000; inks persistent not fade more 200 years? Nonsense not demonstrable. No paper roll added for continuous printing! But you can print to do it by hand over three meters, though. Canon mocks us. The rest is smoke





Tazio Secchiaroli, si, mi ricordo

Numana riviera del Conero, Marche estate ‘87 del secolo alle spalle. Giugno, inizi, caldo. Erano di quei incontri, patrocinato da FotoCine80 rivista fotografica stampato a Battipaglia, cui potevi, finalmente, dialogare vis-a-vis con i mostri sacri della fotografia italica; quei che si vedevano (loro scatti) su le riviste fotografiche e non. Nomi altisonanti, e donnine succinte in costume da “bagno”...penale per i fotografi che ne proponevano come il duo Rocchi-Marocco fratelli che per distinguersi avevano due cognomi diversi; partivano di buon mattino per angoli di spiaggia non ancora intruppati di “bagnati” seguiti da stuolo di fotografi (ingrifati?) e modelle…
Avevamo pure noi le nostre modelle al corso (workshop because is very nice sound) tenuto da Danilo Cedrone, fotografo mica gallo. E poi il mitico G. B. Gardin fotografo di reportage: reportage tutt’altra Galassia rispetto l’inutile farsi “street photography”. Stritt’ alla napoletana, di nome e di fatto! Innocuo.
L’aria calda dell’ora meridiana ci vedeva con un discreto numero di “adepti” vicino la tavola e vino bianco a seguire cui tracannare avea l’effetto di inchiodarti alla sedia. Senonché nel deliquio con la coda dell’occhio un signore (saprò dopo chiamarsi Tazio Secchiaroli) armeggia alla Leica verso chi scrive, che si accorge et voilà perso l’attimo fuggente. E non ci fu verso di chiedere il reply a Tazio: no, me sembri un’artro da quello che stavo pe' fotografà, me spiace. E così dismessa la Leica con un auricolare monofonico alla radio-televisore portatile con tanto di antenna chilometrica s'avvicinò a Salvo Andò nei pressi…

...Roma, Via Veneto, la sera del 14 Agosto 1958. Tre uomini discendono lentamente la via, lanciando occhiate furtive ai tavolini dei vari locali…

(Copia & Incolla se vi pare)

https://www.nadir.it/pandora/GHISETTI_SECCHIAROLI/la-dolce-vita.htm
https://www.fellinimagazine.com/tazio-secchiaroli/





City of Londinium

Londinium così l’origine della City of London in senso esteso si capisce. Insomma “romani” i barbari angli? E di sti tempi patente a tutti si danno (danneggiamento, ovvio). E se tanto mi dà tanto...vabbene pure loro scavano. Significa? Han capito gli angli + sassoni che lo scavo è la ricerca di sé in un orizzonte di robotica: triste solitaria e finale.
Scavo di terra, e cos'altro? Ora se avete senso della Storia, in senso nobile del termine non già quello, e siamo a Londinium/Londra, del sigillo del 1717 dei “muratori” che da quel momento in poi, più di prima, riscrivono la “storia” pro loro: Annuit Coeptis, no? Questo è il Dollaro/tallero dire, vero che viene dalla Lira sterila by Londinium, un caso guarda tu, come una volta era chiamata l’italica Lira ante Euro natu est. Salti temporali, magari il secondo lemma in questo ardente fornace infernale detta meteo, mah.
Vedete le solite sconclusionaggini di Manunzio fanno il periplo per chi ha orecchio.
Street, dunque, e immagini d’un bianconero sin troppo suadente, bello non c’è che dire. Nero ché la loro latitudine altro non consente: burro vs. olio. Non so quale scivoli meglio!
Lo si scrive a tempo che detta street-photo (via strata, layer make layer, di questo i contadini romani, scarpa grossa cervello fine, sono tutt’oggi immortali non a caso la Via Appia entrata nell’Unesco site map) è peto, Pereto. Scorreggia. E si perché il fil rouge (!?) della street è il Niente ammantato di Nulla. Sì, immagine che conservano un certo “discorso” ma è pura fuffa, quinte teatrali: ammuina. E il reportage è altra cosa, figuratevi che i Cancel Culture (!) riscrivo pro loro che il buon H. C. Bresson è l'antesignano della street. Corbellerie galattiche e i minchiapixellisti fatti di Nulla, applaudo claque. Bresson francese che va dietro sti cabassisi etero diretti Cia-Mossad-Pentagono-Hollywood party l'officia satanica dell’immaginario collettivo? N’est possible mes amis.
Messi i punti del caso proseguiamo. Sì, ci piace alla fin fine questo soggettone che con Leica, à la page e non c’è Crist’, va in giro a fare cose diciamo carine: bel bianconero tosto, materico e senza tanti fronzoli o grigi che dir si voglia che fa tanto ma tanto “fain art” su carta cotone etc etc etc. Qui finisce l'avventura del signor Bonaventura il...quotidiano soliloquio. Vox clamantis in deserto, no?


https://www.youtube-nocookie.com/embed/lGXkfQiMK1A
https://en.wikipedia.org/wiki/Minimus


Ps. Chi per ventura, accidenti, o come vi pare si trovi a gironzolare via telematica, si capisce, su scavi detti romani (benedetti loro, inventori, comunque delle prime High way della storia occidentale di pietra, antesignana l’odierna cablata del Nulla che basta un soffio e crashia tutta come da ultimo in mezzo mondo) non è infrequente, anzi, che gli stessi sono escavati in nord Europa e in quel di Vindolanda, britannica tanto a citarne una, in sorta di autoidentificazione: chi siamo da dove veniamo dove c...andiamo e così via

Pss. Mentre ai poveri figli dei moderni del Nulla si insegna già lavaggio cervello inglese-pensiero-unico sin dai primi vagiti, che ti fanno i barbari English che così chiama Manunzio? L’esatto contrario e ai pargoli viene insegnato, via disegni scolastici, si capisce, il latino. Tombola!





Duje viecch' prufessor' e cuncertin nu juorn' nun sapeven' che fa...

Il titolo certo. Viene da un remoto interno, bolla da porta laterale del cuore. Ancora delle volte è come un motivetto (Dduje Paravise tradizione canora repertorio napoletano) andato o na mosca ‘zeccusa ti si attacca e hai voglia a scacciare, ritorna sempre fino a sfinimento di c…
Sapete di come ami Leica, no? Ebbene ogni volta cerco di non pensarci a questa immagini + fica camera: non mi ha mai detto niente. Sarà la Ferrari della Fotografia, il Mito per antonomasia ma non ci scalda il cuore. Chi disprezza vuol comprare? Avrei potuto averne una in “comodato d’uso” da un amico, una M6, che si cambia (come si fa con abiti ma griffati) ogni settimana una macchina (!) poi stufo del giocattolo passa ad altro, come quella volta la splendida 645 di Pentax, pellicola in formato 4,5x6. Eccezionale per ottiche, mitiche Takumar, e costruzione da impallidire Oskar Barnack Boss delle Leica senz’altro dire. Naturalmente provammo per un po’ anche questa e i fotogrammi va tu a sapé che fine han fatto. E’ passato di tempo.
E qui il sempiterno dilemma: street, sebbene siamo su le rive del sacro Gange inquinato da non dirsi, o vetusto reportage? Vexata quaestio sebbene propendiamo per l’ultima, il reportage che è racconto “fermo” giacché lo street clicchete clicchete stesso luogo, stessa ora, stessi imbecilli pascolanti davanti e dietro l’obiettivo: vero Munari?
Mo’ come continuare? Semplice con il ricordare che certi “santoni” belli e foto-igienici si fittano, come puttane. Il resto è retorica raccapricciante. Ah certo, si: come mai sti figli del pensiero Occidentale detto “razionalista” che basa esistenza sul Pensiero Unico della Proprietà Privata-denaro poi van Leica alla mano in India? Sanscrite cose, sans + ecriver indo-europea?

Qui, infine, due fotografi cui uno di nome Shakespeare: cos’è la reincarnazione fotografica e non più di penna?

Streets of Varanasi
https://www.youtube-nocookie.com/embed/9FhSw0XL6rc













Regardless of the complex cultural, social, and political impacts of the attempt on former president and 2024 election front-runner Donald Trump’s life, the event has left an indelible mark on the photography world and offers a chance to consider how society consumes, shares, and thinks about images.

(https://petapixel.com/2024/07/16/photos-of-the-attempted-assassination-of-trump-show-photography-isnt-going-anywhere/)


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