date » 13-09-2023 17:25
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cancel culture, luce rembrand fotografaia, caravaggio genio luce, pensiero unico wall street city of london, mafia kazariana, depopolamento pianeta, covid eugenetica, emma bonino radical chic, malthus depopolamento, darwin eugenetica capitalismo, cancel culture no thanks,
Famosa Scuola di Atene al netto d'esoterico richiamo alchemico (affresco di Raffaello Sanzio, databile fra 1509-1511 è situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro "Stanze Vaticane", poste all'interno dei Palazzi Apostolici) con i due pilastri dell'Occidente giudaico-romano-greco-romano cui Capitalismo trae forza sostanza: ideologia. Molto difficilmente il Cancel Culture e dei due, Platone con dito alzato e Aristotele con libro mastro contabile e teorico della "tabula rasa" o del meccanicismo tout court, sfere celesti comprese, li vedremo spodestai dal loro Pensiero Unico o dell'America way of life
Cancel Culture, eh? No thanks(Munari delenda est)
“Le classi dominanti cercano sempre di impedire ai senza potere di capire come funziona il potere. Questa tattica è portata avanti da una sinistra culturale determinata a bandire i vecchi filosofi "maschi e bianchi".
Eccolo qui un concentrato e gustoso di cose anti Pensiero Unico che scoreggia da mane a sera. Da leggere per chi, naturalmente, è di buoni studi ed intelligenza ma sta bene pure viceversa, anzi. Certo il minchiapixelista (nostro conio da pixel e minchia...o equivalente bimbo minchia) si fa le sue buone seghe: quanto reali e quante metafisiche, diciamo così, è vexata quaestio.
Ora non ci può essere alcuna “arte” a pagamento o meno che non affondi radici nel Passato, che non è mai stato epoca d'oro, Arcadia eterodiretta si. Anzi a volte nel ritornare su i classici del Pensiero tout court si resta sbalorditi della modernità, qui ed ora, in circondario che definire deserto è offendere il vocabolo.
Ergo ci fermiamo e solo un attimo ancora: Rembrandt nordeuropeo, pittore in secoli fa. E quando noi fotografi (chi?) pure i Direttori della Fotografia componiamo una bella scena o che si intende enfatizzare un volto un'espressione, dite come lo s'illumina se non prendere a prestito lo stilema Rembrand, che a sua volta lo muta, addolcendolo di molto viste le nebbie gotiche delle sue terre, da Caravaggio? Ora buttiamo a mare (stavo per scrivere cesso) ambedue? Fesserie e di cosa si nutrirebbero i mercanti d'arte, e il via vai di tele dei Nostri che da morti viaggiano per il terraqueo? E il besenisse dei musei, e dei prestiti...meno male che quell'idiota di Tremonti (oggi all' Aspen Institute la creme della Massoneria luciferina trans-atlantica e non solo) asseriva che con la cultura non si mangia? Poco no, ma a quattro ganasce, eh, avessi voglia!
“...ho parlato della distinzione aristotelica tra il buon cittadino e la persona buona. La lealtà della persona buona non è verso lo Stato. La persona buona “agisce e vive virtuosamente e trae felicità da questa virtù”. Il buon cittadino, invece, è definito dal patriottismo e dall’obbedienza allo Stato. La persona buona, come Socrate o Martin Luther King, Jr. entra inevitabilmente in conflitto con lo Stato quando vede che questo si allontana dal bene. La persona buona viene spesso condannata come sovversiva. Raramente la persona buona viene premiata o celebrata dallo Stato. Questi riconoscimenti sono riservati al buon cittadino, la cui bussola morale è influenzata dai potenti....”
Ps. Rembrandt e Caravaggio non sono neutri o angelicate creature, anch'essi parte della giostra o della “commedia dell'arte”; resta il fatto che la loro aura, lato traslato e figurato, e pittorica continuiamo ad usarla anche oggi: maschi bianchi e repressi da eradicare in nome del Nulla via Wall Street & City of London? Casomai costoro, bianchi, pure masturbatori nel cesso così le “femministe” eterodirette dalla sempiterna Mafia Kazariana e del Novecento pensiero ultimo scorso: vero Emma Bonino capopopolo radical chic propalatrice di depopolamento del Pianeta, eugenetica covdiosa o meno che sia, sex-drougs and rock & roll by Stars and Stripes?
Pss. Certo poi i cultori del Capitalismo luciferino a base Adencromo, e certi divulgatori, così alla buona, tipo Malthus & Darwin en passant, bianchi e benestanti: si “eradica”?
La Pedagogia del Potere
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https://comedonchisciotte.org/la-pedagogia-del-potere/
date » 29-08-2023 12:33
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caravaggio luce simbolo, cardinal del monte mentore caravaggio, luce cosmica, luce visione, luce dei fotografi, cosmogonie e luce, monsignor ravasi cortile gentili luce, cortile gentili carlo rovelli luce, sara munari credenti e non, cortile gentili, minchiapixellisti, genesi fiat lux, sara munari pifferaio conto terzi, never space agency or nasa, fiat lux genesi,
Sviolinate fra due attori, Gianfranco Ravasi ecclesiastico e Carlo Rovelli scienziato, che a certo punto invertono le parti non credente-ateo per imbellettare le loro baggianate e deliziare il pubblico beota convenuto; anzi lo scienziato candido afferma socraticamente falso come l'oro di bologna, di non sapere. E che là fuori, continua, extra umane vite poco si sa, alla faccia della razionalità 1717 (Anno Domini Massoneria fecit) Taverna dell'Oca London City
Fiat Lux Genesi 1.3
(Delenda Munari est)
Sostanza per chi fa fotografia altro che minchiate di pixel. Simbolo pregnante che non troverete certo sponda nelle baggianate via Nasa o Never Space Agency d'altre volte fatto cenno, cui Sara Munari figlia delle “stelle” è Vestale prezzolata del Pensiero Unico.
Dato premessa, che poco tange con fatti personali circa la Vestale (poco ci frega d'essa se non il fatto che propala cose contro cui siamo razionalmente acerrimi, avversi e contrari per tacer d'altro) veniamo a noi.
Dunque, luce e di un duetto spassoso fra “credente” e uno “scienziato” cui ateità tuttavia è pietosa, fa ride, anzi, giustifica a piene mani il rivale teista parte del duetto. Tutta messinscena, questo è, in Trinacria e nel Cortile dei Gentili, simil luogo del Tempio Sionista a Gerusalemme. Gentili i non intruppati nelle baggianate di Yahweh o detto senza vocali ma cavernicola Yhwn, un amico degli amici: intelligenti puca verba.
Si diceva della figura barbina ( 'o e merd'?) dell'ateo scienziato a salve che non sa assolutamente una mazza di religione e catto-cristiana in primis: voi guidate un treno senza sapere come e perché alla faccia della “razionalità” (prestito dal Nobel Rubbia) !
Ma si è detto è una sceneggiata dove il matador è il Cardinal Ravasi (già da Canale Cinque) ex ras Dicastero Vaticano Spa per la Cultura. Una lenza, un affabulatore un pifferaio in questo simile alla Munari & Co. Una Sirena mitologica non quella delle fabbriche! Eloquio ma per chi intende, però, il curialese e conosce le Scritture cui l'ateo scienziato sa manco l'esistenza, sebbene figlio di...del Pensiero Giuadaico-Cristaino-Greco-Romano e ci si ferma qui.
Suddiviso in due parti il duetto per chi ha cultura superiore è da vedè.
Infine e non diversamente qua e là spunta il Caravaggio creatore, questo sì, del Cielo e della Terra, non le corbellerie della Genesi. Maestro di luce un tantino luciferina ma qui è saggio ed opportuno fermarsi: vero “alchemico” cardinal Del Monte?
(Copia & Incolla se vi pare)
Gianfranco Ravasi e Carlo Rovelli: dialogo sulla luce (parte I e II) -Cortile dei Gentili
https://www.youtube-nocookie.com/embed/yJP7LWjDHX0
https://www.youtube-nocookie.com/embed/9HUCYaJfwF8
...le tre divinità sono associabili a tre elementi: Giove (Aria) Plutone (Terra) Nettuno (Acqua)...Villa Ludovisi già del Cardinal Del Monte
https://it.wikipedia.org/wiki/Giove,_Nettuno_e_Plutone
Papa Francesco silura il cardinal Ravasi: al suo posto arriva Tolentino
https://www.affaritaliani.it/esteri/papa-francesco-silura-il-cardinal-ravasi-al-suo-posto-arriva-tolentino-817524.html
Manunzio fotografo sin dal 1969
date » 18-05-2023 10:34
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ferrania lettere al direttore pantarei, egregio ig direttore ferrania, fabbrica ferrania, ferraniacolor, nuto revelli mondo dei vinti, critico deni curtis ugo mulas verifiche, letture orizzontatali, carattere italiano arte arrangiarsi, robot materia non vivente, minchiapixellisti, logge sataniche adenocromo, yashica 124 g, ferraniacolor stampe kodak, foto analogica ritratto, ugo mulas verifiche marsilio arte, corpi disincarnati, ferrania stampa kodak,
Ferraniacolor
Un popolo di merda l'italiota, e noi siamo napoletani altra cosa. Premessa alla Manunzio, no? Tutt'altro. Ballerini per Costituzione, lato traslato e fate come ve pare, venduti chiappe al vento a Ur-Lodge a base Adenocromo. Belpaese terra molle e natia del “Franza Spagna purché se magna”. Tranchant, si certo. Fotogramma, solo poi si può dire delle diverse pelli d'uomini e donne che non si piegano, ma è altro discorso, ché se messo insieme, qui ed ora, alla fine fa “televisione” dove si dà spazio a tutte (a salve) tesi per la solita conclusione eterodiretta. Manunzio non è della partita.
Dunque, Ferrania italica Fabbrica di pellicole carte e fotocolor “Tempo bello tempo brutto con Ferrania riesce tutto” jiingle d'antan che i minchiapixel non ci arrivano per loro tare e ino + cul + ati (anti) Covid.
Ferrania che ritroviamo in un be libro “orizzontale” s'intende la dimensione meta-fisica per chi capisce. Scrittura e libro scritto in politichese piano e godibile, tanto la prima parte diciamo storica in generale, quanto la seconda “Egregio sig. Direttore”. E per chi ha letto il Revelli ufficiale del Don “Il mondo degli vinti” via Einaudi Editore troverà a josa corrispondenza.
Fabbrica Ferrania o dell'Italia(no) arrangiarsi che non è solo di queste latitudini, “commedia dell'arte” di Partenope magistralità. Ecco allora cosa c'è in un “rullino” di materiale sensibile tout court. E per quanti si dicono vivi (chi?) una lettura piacevole e veloce. Tutt'altro dal mattonazzo, di nome e di fatto, l'andazzo tipico dei fotolibri a kilogrammo, che ci attende (minaccioso?) sul tavolo su Ugo Mulas scritto, in ouverture da lo spocchioso Deni Curtis che si è conosciuto nostro malgrado. Un libro “verticale” da amici degli amici per amici, lo dice il linguaggio squisitamente iniziatico e poi basta il “pensiero” no? Infatti il librone da cinquanta e passa euro non meno che due-chili-e-spicci di stazza richiama, cosa sennò, il Yankee Pensiero Unico: se ne parla la prossima appena terminato il cilicio, ossia leggerlo tanto le fotografie non servono: basta il “pensiero” tutt'altro che boutade alla Manunzio. Amen Ra. Appunto
Ps. Il libro della Pantarei “Egregio sig. Direttore” non si trova nel solito “circuito” libraio e richiederlo alla nostra solita libreria (Manunzio vi si reca ancora come una volta) tempo perso. Solo scrivendo al Editore è stato possibile una copia; soprattutto il recapito brevi manu via macchina di un commesso viaggiatore ad hoc, proprio così! E quindici euro alla mano per “ricordare” quando c'erano uomini e donne e non robot, pur forse senzienti, ma entità a corrente (!) per funzionare, disincarnati corpi a base silicio
Pss. Nell'Era Analogica, avevamo letto su Progresso Fotografico o Tutti Fotografi, dell'accoppiata Ferrania-3M rollfilm, ossia formato Rollei/Hasselbad (usavamo la mitica 124 G Yashica seconda a nessuno quanto a qualità ottica, anzi, adatta alla “ritrattistica” tout court) e stampa su carta Kodak delle mirabilia. E fintantoché si è scattato foto di cerimonia l'accoppiata vincente non ha mai deluso, tutt'altro
date » 20-04-2023 10:32
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bianconero ilford, stampa analogica camera oscura, camera chiara photoshop, lightroom suite, software gimp bianconero, phaseone software, carta analogica oriental, galerie ilford, sample pack ilford digitale, giovani pellicole bianconero, agenzia giornalistica lampo potenza, rai basilicata, agenzia carrese publifoto, suite phaseone, nati non foste, gallerioti chiappe al vento,
A.D.
Millenovecentosettanta
Duemilaventitrè
Finalmente a casa? Certo che il cerchio si chiude e lo ricorda il Logo da poco, ma state a sentire. A sinistra dell'immagine sovrastante, il pacco di cartoncini analogici oramai velato ed inutilizzabile dal trascorrere gli anni che era il classico diciotto-per-ventiquattro, molto smerciabile: vero, a parte i matrimoni ancora in bianconero, certe redazioni con “allure” il ventiquattro-per-trenta la condizione base. Il formato subito superiore a questi era appannaggio dei passepartout da galleria, quaranta-per-cinquanta per “puristi” del formato Leica.
Ilford, in basso a destra dell'immagine, qui, in formato RC o detta auto-smaltante all'epoca per non dire supporto in plastica, che asciugandosi all'aria, diversamente dalla smaltatura a cilindro, era funzionale per le agenzie e loro usuale fretta. E noi di questa landa i “fuorisacco” o l'antesignana della posta celere si permetteva alla Gazzetta di Bari ricevere le immagini per l'impaginato quotidiano in tempo per l'offset; il Mattino di Napoli; il Tempo e il Roma della Capitale. Vero anche a Milano per il Corriere. E d'altronde chi per ventura si è imbattuto su queste pagine, sa che lo (studio) dov'eravamo apprendisti stregoni-factotum o Agenzia (foto-giornalistica) Lampo, una simil Carrese di provincia italiana; immagini di cronaca usate finanche dalla convicina RAI, distante dal centro cittadino e noi poche centinaia di metri.
Ilford, di ritorno, RC e niente Multigrade poco in uso, lo si evince dal 3 che sta per contrasto stampigliato su la scatola (alla destra) cui clown sembra fare il verso (tanto di cappello, eh) all'altra d'eleganza particolare.
Siamo a cinquanta e oltre anni di distanza, non più silver halide, bensì inkjet. Due mondi e lo si vede dalla composizione legati idealmente e con guanti bianchi, pensa te. Le mani in pasta, meglio nella bacinella del bagno di sviluppo analogico con nonchalance al posto delle scomodissime pinze; oggi bianchi guanti necessari a prelevare-sistemare cartoncini nella stampante del caso, Canon, brand che pare va a nozze, sembra, con le carte e matte, verosimilmente per composizione-inkjet.
Ilford in nero (a sinistra) cui interno (si tratta di un sample pack riuscito ad avere rocambolescamente da quando l'Albione patria d'Ilford ha smesso di stare, dicono, in seno all'Europa) è fra l'altro la mitica Galerie baritata, versione “uguale” l'analogica che, tuttavia, pesava molto di più; un'altra interna versione di pari caratteristiche, sebbene stesa su cellulosa, opaca scorre al tatto. Interno Ilford dove pure trova posto, in due versioni che a noi sembra sovrapponibili, le Glossy che provano a fare il verso al mitico Ilford-Cibachrome.
E ora di sample non ne useremo più, d'altronde se la Ilford è diversa (?!) da Canson e questa da Hahnemühle, sodalizio europeo manco a dire franco-tedesco, baryta o meno è esercizio retorico; siamo oltre il piluccare, a sti livelli o si è fotografi stranavigati per capirne le sottili sottigliezze, o viceversa minchiapixellisti & gallerioti, chiappe al vento, ecco!
Ps. Mettiamo qua per non appesantire l'immagine con didascalia. Immagini di due mondi: a destra l'analogico agire di pellicola-sviluppo-stampa. E per arrivare a questa bisognava possedere su le spalle centinaia e centinaia d'ore nell'antro alchemico-camera oscura; fatto di mille accortezze e tanta ma proprio tanta manualità artigianale impensabile oggi ai “pellegrini” pinguini giovani leve che ri-tornano al bianconero, lo riscoprono pur non avendone traccia alcuna nel loro già manomesso DNA. La cosa ben più che boutade, è costatatio di chi ha vissuto mai i tempi in cui tutto era “bianconero” e, quindi, difficilissimo da intendere ed impossibile trasferire su carta, nel caso Ilford Galerie il non plus ultra.
Ilford digitale in bella ed elegante scatola nera, piena di “smooth” surface rag dove il Mastro è l'arcinoto Pshop e “fratelli” tra cui l'impareggiabile e beffardo Wilber mascotte Gimp, mastodonte programma che fa, se restiamo al solo bianconero, cose pregevoli. E d'altro non è caso ché troppo very nice tipo PhaseOne: de gustibus!
date » 27-01-2023 10:15
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catadiottrico, lente a specchio canoni, full frame, minchiapixelisti onanisti, panasonic fz 300, unione sovietica, russia vs occidente, ottiche russe specchio, porta portese, mercatini usato fotografico, fare fotografie, reflex analogiche, klaus schwab grande reset davos covid, klaus schwab, cirano bergerac rostand, coolpix nikon campi battaglia mediorientale, mirror from french mirroir, ucraina leclerc abrams leopard,
Mirrors
From French mirroir: vedere, specchiarsi. Ecco. Se non che proprio di questo “domestico” apparato riflettente (che la mattina nel bagno, eh!) negli anni alle spalle, era tutto un fiorire di specchi, per l'appunto. Ottiche va, in definitiva usate ad avvicinare il soggetto lontano, a buon prezzo. Ottiche tutto d'un pezzo e messa-a-fuoco manuale di quelle la cattivissima URSS, o Unione Sovietica d'antan, Russia che al cambio maciulla (Soledar docet) ucraini ed Occidente con o senza cingolati Leopard Abrams, Leclerc. E si montavano, cosiddetti specchi/catadiottrici, su le reflex per ottenere degne fotografie sul 35 millimetri alias full frame per i minchiapixelisti onanisti incalliti. Oggi? Ci (ri)prova Canon, dalla serie: che s'adda fa p' continuà a magnà, come prima più di prima. Ma sti occidentali nun se fanno capace che è tutto finito per il Grande Reset: si vabbè campa cavallo. Ma con pochi soldi e sull'usato si prendono buone e lunghe lenti in vece dei cata, non vi dico le bridge: un seicento millimetri f. 2,8 in palmo di mano, compatto come può fare, metti caso, la personale Panasonic FZ 300: nu babba’ , senza menzionare i cannoni delle Coolpix, usati anche sui campi di battaglia mediorientale come filmati in rete mostrano!
Resta alla fin della tenzone, parafrasando Cirano di Rostand, sempre sotteso che averlo “lungo”, l'obbiettivo qui a specchio e che avete capito, poi uno è c...atadiottrico di fare fotografie ? Al posteriore flatulente larga sentenza, va da sé
Canon Designs 300mm f/2.3 and 400mm f/5 Autofocus Mirror Lenses
Copia e Incolla
https://petapixel.com/2023/01/26/canon-designs-300mm-f-2-3-and-400mm-f-5-autofocus-mirror-lenses/
date » 12-12-2022 19:34
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fotografia moderna, olympus esposimetro interno, leicameter, giocattoli fotografici, ansel adams, esposimetri seiko, esposimetro lunasix, esposimetro ad estinzione, maitani olympus, a fessa 'mman e criature napoli,
A fessa 'mmane e criature, e due
Mal traducibile in 'taliano e che, poi, non corrisponde al vero quel mettere la figa (!?) in mano, utilizzo, d'un adolescente-giovane tout court e... non la finiamo più. No, la resa in 'taliano suona “non si dà cose preziose-importanti-sacre” a gli incompetenti, mentre le Scritture e Mt 7,6.12-14. vogliono...non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi... Insomma a chi non ne apprezza in res l'essenza...
Sicché veniamo a cose serie di quelle che la giostra degli acquisti pretende manu militari (vedi solo da ultimo e alla lettera l'Ukraina) per sostenere più che il sogno il miraggio babilonese del putrefatto giudaico-cristiano-greco-romano detto “occidente”. Accidenti.
Sia come sia mancava solo il “cinturino” su cui sistemare (!?) l'esposimetro esterno che una volta, tanti secoli fa, si fa prima che dire anni, si inseriva su le slitte “hot shoe” alias vari Leicameter; sebbene ci fossero e già gli esposimetri esterni, prima ad “estinzione” ...consisteva in un piccolo cilindro sul cui fondo veniva applicata una lente gradualmente brunita con riportati i tempi di esposizione, guardando all'interno, girando l'apposita ghiera, si leggeva l'ultima cifra disponibile, e quindi estinta la scena, la si accoppiava alla sensibilità della pellicola a disposizione, e si otteneva pertanto, ruotando le ghiere apposite, il diaframma corrispondente*...
usato anche da Ansel Adams. E poi vennero i Weston, Lunasix/Gossen, gli splendidi Seiko a selenio (!) poi motorizzati, ecco, sempre Seiko...e via enumerando. E non prima di ricordare, sempre Leica, la M6...l'esposimetro montato all'interno del corpo macchina in grado di misurare la luce riflessa da un disco bianco serigrafato su le tendine dell'otturatore...** Esposimetro si interno ma su “disegno” delle tendine, che se memoria regge era stato già inventato da Olympus con le sue mitiche M serie OM-2... che dispone di uno dei migliori sistemi di misurazione mai creati prima. Olympus è stata la prima a sviluppare un incredibile esposimetro interno che misurasse una lettura della luce direttamente dalla pellicola, garantendo una precisione dell’esposizione senza precedenti, anche in situazioni di ripresa speciali. Per ottenere un’esposizione corretta, la lettura della luce viene effettuata sollevando la prima tendina dietro la quale troviamo una tendina supplementare, dove è sovra impresso un modello generato dal computer, denominato computogramma, che riporta un disegno di blocchi bianchi alternati riproducenti le caratteristiche standard di una fotografia media...***
E quindi? A fessa 'mann' e criature ca pazzeano, stann' 'ncopp a 'ggiostr degli acquisti e chessa bast' e avanz'. Utili idioti a telecomando.
Sì, vero la giostra manda bagliori sinistri e rumori di ferraglia in implosione-esplosione, ma niente panico ché “La situazione è grave ma non seria” dal beffardo Ennio Flaiano sino ad oggi. Allah Akbar, no? Mah!
NB Con il ditino, paisà, copia i link se ti pare e vai che Manunzio non è “reo” se gli stessi sono stati cambiati cancellati...a buon intenditor...pauca verba
Olympus/Ing. Maitani
https://www.juzaphoto.com/me.php?p=72018&l=it
* http://www.wetzlar-historica-italia.it/esposimetri1.html#:~:text=L'esposimetro%20ad%20estinzione%20consisteva,si%20accoppiava%20alla%20sensibilit%C3%A0%20della
** p. 136 Alessandro Pasi Leica testimone di un secolo, Bolis Edizioni
*** https://crono.news/Y:2018/M:03/D:07/h:17/m:00/s:43/olympus-om2-analog-photo-files/
Ps. Per gli imbecilli e minchiapixellisti: se porto l'esposimetro come orologio e s'immagina a sinistra con la fotocamera (quale?) all'occhio destro e quindi distante l'un l'altro che esposizione risultante sarà: quella del c...?
date » 09-11-2022 11:35
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Il problema (di non poco conto) e soluzione finale, se vi pare
Richiamato il precedente sembra arrivata la quadratura nella new entry del parco macchina Manunzio, FZ300 Panasonic (trovata pressoché nuova a metà prezzo corrente) cui cuore è “solo” 2/3, stesso ma e stellare C (amedia) 8080 Olympus by CCD Kodak che...Andiamo con ordine. Vedo c'è in giro gente che gli funziona ancora il contenuto della scatola cranica, arrivato in cima (dove?) ha capito e torna indietro: uomini non “signore” che non si capacitano ché è loro natura, più e più cercano l'arrampicata su le nuvole. Ma cadranno oh se cadranno rovinosamente esangue dall'altra parte che baldanzose han salito: poco ma sicuro. Il Tempo Galantuomo è. Sempre.
Dunque, c'è chi ri-incomincia a ragionare che di minchiapixel, ritorna il neologismo non a caso, si muore quantomeno di noia, la conta. Sarebbe interessante intessere immagini della Storia fotografica dei Grandi, che usavano sovente Leica, per accorgersi quasi sempre del slight out focus ma “sublime” scena inquadrata, e mai spinta oltre il classico 30x40 incorniciato nell'altrettanto classico passepartout gallerista 40x50 non necessariamente colonne d'Ercole, ma...Si intende vale più una milionata di pixel in più (sembra il remake lessicale di Sergio Leone con Clint Estwood & Lee van Cleef ) o l'essenza il racconto per immagini? Se fra i primi, buona fortuna e che il Cielo usi clemenza nell'ora del Passaggio ad Altra Dimensione; gli altri verosimilmente lasceranno qualcosa di sé, almeno si augura.
Ritorno e chiudiamo: tanto la C-8080 che la new entry FZ300 bridge-ponte, meglio estensione più che protesi corporee ci fate quel che vi pare, pure un 70x100 da non credere appeso ad una parete (vista oltre il metro distante, o doppio diagonale, secondo canoni di psicologia della visone, eh).
Purtroppo non conservo più file e la stampa in dimensione poster fatta, però, con una “topolino” C- 5060 WZ ancor più lillipuziano sensore della Olympus richiamata e FZ300 per suffragare poco sopra: immagine così, stampata senza neanche un ritocco in Pshop, lo avreste ottenuto in analogico non già con Hasseblad, bensì Mamya RB 6x7!
Sicché non abbiamo null'altro da aggiungere e chiediamo alla Corte l'assoluzione piena delle bridge, oggi come oggi non plus ultra...Così è se vi pare!
Ps. Vero è che su la Ep 2 Olympus e suo “tubetto” 24-100 equivalenti FF la manovrabilità non ha paragoni per prova provata, ci mancherebbe. Tuttavia le bridge consentono di non distrarsi, e come estensione corporea (è così e non modo di dire) impareggiabili. E' vero sento già le proteste venire dalle borse fotografiche: Ep-5 la stellare Pen F e i corpi E3, l'Ammiraglia di sempre E1 QuattriTerzi, la 520 e la E20 altrettanto 2/3...anche se, ne sono certo, nella mischia si discosta la C-8080 due terzi CCD Kodak che a 50 Iso impostati non ce ne per nessuno! Il resto so' chiacchiere da osteria una volta, bar sport de noantri al cambio corrente: Cesare artro vino...No grazie!