manunzio.it logo


Duje viecchie prufessure 'e cuncertino
Nu juorno nun avevano che fá…

Certo quelli erano musici: direte il solito Manunzio? No, tutt’altro. E state a sentire. Pur non avendo la tamobla (qui in dialetto d’un tempo automobile) ci siamo, comunque, fatti lasciare dal secondo figlio detto il più riuscito e per tirarlo su mi ha fatto spandecà (dannare non poco)…
Ingresso Belle Arti, poche centinaia di metri da dove si verga la presente: vergare, Mamma mia che poesia! E si vabbè qualcosa bisogna pur mettere della nuda cronaca di fatti a seguire.
Ingresso, campo intero, ecco, bottega-negozio: panoramica su gli astanti scaffali della nostra Extrema Thule (chiede senso ai grembiulini, se vi pare). Vabbene un fotografo in terra infedelis, poi mica tanto le cose che ci dividono dai “parenti” pittori: ‘mbratta (più o meno cioccolatai) tele o men che siano. Li abbiamo fregati, i nominati pittori, da tempo ed essi per fregare noi altri sono diventati, anche, iperrealisti più del re. Finiamo qua che ambedue le squadre, ecco, ha il dente amaro dell’altro, ma quanto a casi da quasi duecento anni lor signori e signore si capisce mai avrebbero immaginato sorpassati (a volte purtroppo) i duemila e passa “disegni” fa.
Ora entrare in Belle Arti è ritrovare un Mondo perduto secondo vulgata dell’Amerika (k as killers) style oramai al tramonto conclamato ché nulla è eterno e gli orientali reclamo il loro, a buon diritto: vedi Gaza.
Sia come sia matite, colori, e tubetti coloranti che non ci frega diversamente dal carboncino e fessaggine, oops fusaggine che quando mettete su la carta...Oddio la carta che ci porteremmo a casa l’intero negozio! Carta very nice che a tastà (toccare non divide nulla con il taste degli Yankee go home) v’accorgete delle vibrazioni che trasmette, altro che star dietro linee per millimetro, lenti zero virgola qualcosa da usare, dicono, all’Equatore allo Zenit di Mezzogiorno e s’incazzano pure per la vignettatura dello zero e qualcosa! Gente che non capisce un c...atadiottrico e manco tener in mano una fotocamera senza farsi male: sì, la solita Munari & Minchiapixellisti che dir si voglia.
Dunque carta da infilare nella “dilettantesca” Pixma 200 Pro di Canon che, dicono i prezzolati sul web, spara acqua colorata e non pigmenti di pigmei, ci torniamo su questo statene certi dopo quindici anni un sito...non mettiamo il c...arro davanti ai buoi, cornuti guarda caso!
Ora nelle Belle Arti oltre il patron di questi, arriva un omone sornione che mi guarda: penso il solito im...ianchino altro nome per dire pittore, almeno un tempo questo per quello. Pittore, eh. Ed è il patron a dire “Guarda là” mentre l’omone aspetta. “Tanì” di rimando “ma tu sii”? E ci abbracciamo. A lor signori che leggono pare na boutade come altra, eppure in quell’attimo due “viecch’ prufessor’” finiti nelle Belle Arti eh. Tanti e tanti anni fa a stampare il Cibachrome, e lui Tanino (Gaetano-Tanino) aveva una camera oscura tutta per sé. E la sua F3 di Nikon e...tempi in bianconero e pure colore da diapositiva su Ciba, che sul sito di Ilford è tornata più bella e gaia che pria...grazie prego alla Petrolini d’antan. Transeat.
E infine due fotografi, lui a dir vero elettricista dell’Enel (insieme a Scintill’ Renato Russo passato da tempo a miglior vita: sit tibi terra Levis, Renato) di una triade: Nikon-Me Super di Pentax e chi scrive con Contax) che “pittano” dipingono dice Tanino mentre gli rispondo che siamo lì per acquistare altra carta...che a casa sembra un cartifico, difficile da descrive se tutto è “vegetale” a monitor si capisce!

Ps. Scritto e riscritto: abbiamo uno scaffale di nobilissime inkjet papers: Canson soprattutto non meno che la germanica Hahnemühle e Awagami by Japan; Canon à la page, Epson pure, Ilford ma nun ci attizza molto per via di quel “diaframma” a nome solfato di bario tout court che limita grandemente la trasmissione di sensazioni-emozioni che solo e soltanto la Carta per Belle Arti riesce a trasmettere, tattilmente e per gli occhi e pure per il naso: emunctae naris. E non parlo della amalfitana Amatruda, un must meglio nu babbà di carta sfrangiata (deckle in quella barbara lingua a nome inglese). Nu piezz’ e ‘cuton’ difficle a dirsi se non provato in vivavoce, ecco. E che con l’acqua colorata sparata dalla Pro 200 Canon impossible eguagliare con dodici ventiquattro centoquattro taniche di colore pigmentate. Fine trasmissione: lato traslato o come vi pare!

Pss. Duje viecch' cui titolo originale è: Dduje Paravise un must della immortale musica classica napoletana e pure 'taliana






(Caramelle non ne voglio piuuu...)


NUOVO XIAOMI 14 ULTRA
Preordinalo telefonicamente

Leica e Xiaomi hanno stretto una partnership relativa allo sviluppo e all'ingegnerizzazione della fotocamera per smartphone "co-engineered with Leica ". L'obiettivo di questa collaborazione è lo sviluppo congiunto di soluzioni innovative nel segmento smartphone e l'ottimizzazione delle prestazioni ottiche. L'alleanza strategica tra Xiaomi e Leica dimostra la passione di superare continuamente i limiti di ciò che è tecnologicamente possibile.

Come in occasione del lancio del nuovo Xiaomi 14 Ultra, attualmente in fase di preordine e in vendita dal 19 marzo in tutti i Leica store. Acquistando il prodotto, disponibile in offerta bundle con Xiaomi 14 Ultra Photography Kit in quantità limitata, ottieni un voucher dal valore di 250 euro riscattabile nei Leica Store (non spendibile sui telefoni). Inoltre, avrai la possibilità di partecipare al concorso che mette in palio i workshop Leica Akademie x Xiaomi dal valore di 100 euro.

Preordina telefonicamente il nuovo Xiaomi 14 Ultra presso il Leica Store più vicino a te

Ps. Senza dubbio entrare in uno store Leica è un'esperienza per very nice: serve? No certo però è figo quando il circondario, senza scomodare a giorni alterni McLuhan, di cartone, quindi il contenitore una volta ora l'odierno già "contenuto" anche se il cartone, anzi, riciclato per un mondo verde, meglio al verde is beautiful. Arriverà la Morte e avrà i tuoi occhi, Giacomelli tipografo-fotografo-artista dixit




Gaber, il signor G.
(Immagine di un mondo andato e di una razza in estinzione)


Ricostruzioni con personaggi molto equivoci: che ci fa Bersani ex Caporione PD l'insider delle “lenzuolate di privatizzazioni” da Ministro Sviluppo Economico nel Goberno (non è un errore di “battuta” pur sempre battuta per chi capisce) Prodi in grembiulino atlantico, tra il giugno del 2006 e l’aprile del 2007 che aprirono al mercato (mercimonio?) diversi settori dell’economia italiana per i famelici sion-americani? Poi qualcuno dimentica la "botta in testa" che ne ricavò: ischemia; senza ricordare il “governatore” amico degli amici Carlo Azeglio Ciampi e “divorzio” Banca Italia voluto da Andreatta per degli Yankee, quello stesso poi lo stesso fulminato da infarto alla Camera, forse Nemesi storica o “chi la fa l’aspetti” congiunzioni astrali, boh. Mori dopo mesi di come.
Fazio cosa ci azzecca con Gaber? Lo squallido di “Che Tempo che fa” su cui è inutile spendere soldi, il “compagno” a queste latitudini sarebbe sputtanato come “compà tu fatich’ e je magn’” senza riversare in lingua ‘taliana tanto è chiaro.
Cherubini (?!) in arte Jovanotti altro paraculo: che c’entra? Si vede che in Rai tutto fa brodo! E fra gli squallidi, tuttavia, tirerei fuori il sempiterno Gianni Morandi, non meno che Ivano Fossati. Quanto al resto...


...i borghesi son’ tutti dei porci più sono grassi più...
a sempre qui da dove si scrive proprio Gaber tanto tempo fa, in Teatro dei Salesiani (Democristiani con tinte para-fasciste, giorno prima nittiani, ancora giolittiani, e borbonici un dì) di questa Kapitale (k as killer?) del Techesasse ‘taliano: sì, certo Caravan** petrol.
Sia come sia da vedè almeno per farsi idea che “Extra Saremo salus est” la gazzara fascista Lgbt+ a tutte le ore via Stampa & Regime marchiata RAI, che voltata (anagramma) parola è pur sempre la EIAR ossia Ente Italiano Audizioni Radiofoniche del Ventennio: Eja Eja Alalà che sempre Mammasantissima Rai ha mandato in onda, si vabbè, l’edulcorata e con pruriti da camera da letto uhmm...Mussolini-Petacci. Sì, La Lunga Notte, Caduta del Duce. Caramella per certe anatomie tutt'altro che nobili. Senza un fotogramma storico delle trame massoniche la “perfida” Albione che aveva proprio Grandi e il bell'uomo del genero del Duce, Galeazzo Ciano a libro paga (senza dire di Churchill Benito liason e che qualche giorno prima tramite Bank of England al soldo don Peppino (Giuseppe) Calibbardo “unificava” l’italietta dei mille comuni). Franza Spagna purché se magna… e leggete Il golpe Inglese via Chiarelettere, che a me pare editore un po’ di zolfo: ci siamo intesi! Certo poi fate come ve pare...

**Caravan Petrol
https://www.youtube-nocookie.com/embed/LgM2ls2SW5g

(Copia & Incolla se vi pare)
Documentario Rai, Gaber
https://www.raiplay.it/video/2023/12/Io-noi-e-Gaber-93014af1-59bb-400f-ae62-ff2e93d0465d.html








REDDE RATIONEM

La giostra acquisti ormai in stato d'acuto parossismo (triste solitario e finale) fatta propria la massima “Muore Sansone & Filistei Spa” ottenebrata la mente di vino lussurioso by Davos; neuroni invasi da Morbo gallico sifillis, brancica caracolla mentre esala l'ultimo respiro1. Tutto inizia e finisce e parafrasando Battiato2...in un mondo di pazzi ...ci mancava pure l'Intelligenza Artificiale!

Photographer Recreates Simpsons Characters Using Latest AI Technology

https://petapixel.com/2024/01/08/photographer-recreates-simpsons-characters-using-latest-ai-technology/


Ps. Li segnaliamo i link poi va a sapé se l'algoritmo di Google (che non ci piace per niente) e non solo taglia e censura i non in “linea” secondo Vangelo Davos, boys, sempre quelli un giorno detti Chicago al soldo di Milton Friedman (quello che orchestrò via H. Kissinger l'assassinio di Allende e susseguente dittatura Pinochet e suoi “voli” su l'Atlantico o Madres de Mayo) oggi a novanta gradi dinanzi il Gran Sacerdote (ad ore) Klaus Schwab

1 https://www.youtube-nocookie.com/embed/RA5zHlWo1lA
2 https://www.rockit.it/francobattiato/canzone/bandiera-bianca/90676








Lucciole per lanterne

Una tragedia annunciata come altre e altre a venire e tutto programmato ad arte: vero Soros & Chicago boy per l’immediato asserragliati in quel di Davos per il sordido controllo dell’umanoide, giunto allo stadio terminale e irreversibile? E inventano pure i robot, e più di sta massa cerebrolesa a telecomando che vuoi di più! Un Mondo (quale?) dove giorno e notte si equivalgono, ritmi non più circadiani da eterno attimo scandisce il terraqueo controllato dalla Bestia, cui nulla sfugge via G5. E non bisogna mica andare a cercare fatti lontani, basti guardare (!?) gli occhi di chi incontrate per strada, volti casomai visto un tempo e che ora al pari delle orbite spenti per sempre: non vi riconoscono più non prima di aver smarrito se stessi. Sic tibi terra levis

(Copia & Incolla se vi pare)

Tourist Falls to Death Off Cliff While Taking Selfies in New York State Park
https://petapixel.com/2024/01/02/tourist-falls-to-death-off-cliff-while-taking-selfies-in-new-york-state-park/#:~:text=A%20tourist%20has%20died%20after,New%20York%20on%20December%2022.

https://www.nbcnewyork.com/news/local/minnewaska-state-park-tourist-fall-cliff/4987319/
https://people.com/tourist-dies-after-falling-from-cliff-during-hike-with-husband-8420776





Misandria
(à la carte)

Non la si pronuncia mai, figurarsi se la Dea Madre (Zoccolata con zaffate di Zolfo) ci pensa ché cadrebbe l’inganno con tutta Stampa & Regime. Un Mondo dei babilonesi.
Elettra (non è Lamborghini, donna mica auto, forse o due al prezzo di una) chi era costei? Pure questo (complesso psichico femminile junghiano che a u compari Freud un ci piacia troppu, ahh) non vuol si dice la zoccolata Dea Madre. E si capisce, meglio e più vendibile, lato traslato o come più vi piace spendere che questo è, stona circa le “sorti magn + fiche e progressive non già del Capitale, macché, la “superiorità” di zinne & pilu. E a proposito, fateci caso a le immagini in Mondovisione delle varie Promenade de la Croisette: e ci si lamenta dei sexy shop nordici… Sicché alla fine della tenzone tocco, ancora così Cirano di Belgerac. E il tocco qui su questo Diary di fotografia ci si prova: immagine. Simulacro. E troppo ci sarebbe da dire su la zoccolata poco sopra richiamata, o con verbo assonante d’oro metallo, certo un dì mentre oggi basta passare la credit card in apposita...fessura. E vieni più che barzotto paisà!

Violentami, violentami, piccolo
Violentami, violentami sul metrò
Violentami, violentami, piccolo
Violentami, violentami sul metrò…

(Joe Squillo/Giovanna Maria Coletti)


Treccani Vocabolario on-line
Miṡandrìa
misandria miṡandrìa s. f. [comp. di miso- e -andria] avversione morbosa per il sesso maschile




Mammarcato a buon mercato
(arrivata la buferaaa chi sta bene chi sta maleee)


La enne Potenza del Matriarcato (malgré nous) che secondo alcuni ritorna più bella e più gaia che pria: grazie, prego di Petrolini memoria. Si, esiste un passato e non sempiterno presente per gonzi e qui che di foto tout court si (cerca) di parlare, i minchiapixellisti, crème de la crème dell’imbecillità, formato fotogragralfico per l’appunto.
A capo lato traslato o come vi pare. Immagine, ancora, simulacro piene di ossa e putredine eppure linde e pinte di fuori con tanto di fiori olezzante. Pure. Utero, placenta che tutto trattiene più che espellere secondo Natura (altra maiuscola del caso) dopo i faticosi Nove (3+3+3 di rito forse secondo Rito Scozzese, oliato retto + rificcato, mah) mesi durante il quale il neonato attraversa, fisicamente non meno che in forma psichica, lo stadio della cosiddetta evoluzione secondo Vangelo di Darwin. Falso non meno che i Canonici. Infatti dall'ovocito fecondato (!?) sebbene oggi sono funzionanti farm, che senza bisogno dell’un e dell’altro, a leggere certi gazzettieri (vocabolo tutt’altro che positivo, anzi) inglesi nei loro lab da invidiare quelli sino-americani by Covid-19, e in Rete delle mirabilia basta pazienza e proprio dagli Yankee se ne viene a conoscenza. Punto.
Un Mondo (quale?) che fa a meno della Natura, ecco il maiuscolo d’obbligo sovrastante, e si affida alla tecnica formato silicio, ossia terra:...Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris...by Vaticano Spa dixit.
Quindi sta Dea Madre, che va e “viene” ad ore, di questo si parla, forse più imbelletta di Chanel Five un che di Zolfanel, dai piedi mica tanto di Venere quanto di Caprone, e crine adorno non già di corona, e fosse pure intreccio di rami sacri alloro e affini, quanto di protuberanze notevoli: corna. Apocalittica creatura, spacciata per donna per i coglioncelli che han testa a spartir orecchi, ma che gli si arrizza solo ad immaginare u pilu di Albanese memoria pure questa. Certo de gustibus. Quand'anche l’immagine è spacciata alla lettera per buonissima o bona fate voi. Illusione prospettica quinta teatrale. Infine se siete onesti (!?) provatevi a vedere e soprattutto leggere a Web come queste sataniche creature quando si parla del loro “bel papà” del nonno “patriarcale” dello zio “matto” ma affascinante donnaiolo...Ebbene vedrete la Dea Madre andare in brodo di giuggiole. Un caso, due tre? No, forse Uno nessuno e centomila!


Ps. Da presso link, forse complottardo e spara petardo fumogeno boh, si è letto e trovato intrigante e se ne consiglia cum grano salis per chi ne vuole: siamo adusi leggere di tutto fieri e forti delle nostre idee di maschio….Oddio è scappato. Forse

(Copia & Incolla se vi pare)

E' arrivata la bufera - Renato Rascel
https://www.youtube-nocookie.com/embed/yi-Xo2Lg0AU

Martiri del ritorno del matriarcato
https://www.renovatio21.com/martiri-del-ritorno-del-matriarcato/

Quello che non avete capito del caso montato dell'omicidio di "Giulia Cecchettin"
https://sadefenza.blogspot.com/2023/11/quello-che-non-avete-capito-del-caso.html






Avec le temps, va, tout s'en va 

Proprio così l’eleganza tutta francese del noto “Panta rei” tutto scorre di Parmenide. Headline con un velo di nebbie e il sole che a queste latitudini, poi, s’è deciso ad uscire e spazzare ste acque stagnanti per l’aere maligno, ecco.
E veniamo a noi che è meglio. Iphone 15 e qualcosa uno di quei spartiacque della storia, decidete se con maiuscola o meno.
Sia come sia a leggere di qui e di là per la Rete delle mirabilia sembra di poter mettere ad Epitaffio, che non è la contrada ancor più in alto del Capoluogo del Techesasso lucano da dove si scrive, no. Lapide sì e di un mondo che è stato in un orizzonte di Cupio dissolvi (San Paolo, prima lettera Filippesi) questo gusto sfrenato dell’annichilimento, della Morte, che proprio perché fa paura da cacarella (liquame) per alcuni…un attrezzo l’iPhone fresco di mercato che, tuttavia, ha già spazzato via come i precedenti modelli ciò che una volta si chiamava “entry level” fotografico il segmento, qui digitale, dell’ingresso al mondo base bit che se appena detto non esiste più pappato dall’iPhone in primis e non che il verde Android pazzea (gioca, non è secondo e da meno).
E dalle cose che dicono certuni (influencer?) si vede la reticenza prezzolata, non si può, tuttavia, che essere d’accordo non foss’altro di averlo già scritto “il telefonino ci seppellirà” o qualcosa di simile. Resta tutta aperta la vexata quaestio se ciò comporterà, iPhone del caso, una più migliore, ecco, capacità di scattare immagini che non siano il “piacere” reso a Cia-Mossad-Pentagono e Sara Munari varie a complemento oggetto: oggetti più che altro da spiare, catalogare estorcere e minacciare via Grande data base, l’umana gente. Usa e getta...intelligenti pauca verba

(Copia & Incolla se vi pare)
iPhone 15 Pro – Is another camera segment now in danger? 
https://www.cined.com/iphone-15-pro-is-another-camera-segment-now-in-danger/

iPhone 15 Pro è meglio della fotocamera?
https://www.youtube-nocookie.com/embed/vwddYncjoLk



Ps. E mo’ che dirà il buon ragionier Salgado (buono, sì, co’ na patat' ‘mmocca e fatt’ a u forn’) quello che la fotografia la faccio solo mi, che so’ bell’ brav’ e buon’ protetto da International grembiulini ad Adenocromo? Insomma il tizio che aveva pontificato da Pontifex Maximo prezzolato, che quella con telefonino non è fotografia. Vero, infatti, la sua è pura Fottografia con raddoppio funzionale al buon mondo andato, senza quei puzzolenti, inutili analfabeti di andata e ritorno, a nome Umanità. Je e scitt’ lu cuan’ idiomatica espressione qui vicino, Avigliano country, per “me e il cane” che basta e avanza




Immagine © Archivo Fratelli Alinari


Un mondo
Era una volta la lingua italiana: offrire il destro (braccio) per cogliere il pretesto, qui d'immagine trovata, a caso, su la Rete.
Il brusio degli astanti “è arrivato il ritrattore” materializza, su la soglia di casa, la silhouette del fotografo in abiti da cerimonia. E non si sa se il giorno del si, matrimonio che di lì a breve immortalerà, sia la figura più importante ed elegante del resto; sottotraccia la tensione percorre i futuri sposi, anche perché a lui è demandata la memoria visiva del fausto evento, formato album, che oggi è sostituito da telefonini usa e getta. Fotografie, pattuite da tempo con caparra, in bianconero trediciperdicotto per “sparagnà” qualche soldo, diciotto per ventiquattro per chi gode di certo status e, approfittando dell’evento, mostrare agli altri (l'album fotografico poi come edicole votive richiudibile girava di casa in casa) il suo “avanzamento” sociale, per di più posto fisso in questo o quell’Ente, Anni Sessanta del Novecento.
Si veniva scaricati (non eravamo patentati ché squattrinati dal patron dello studio fotografico nelle masserie più sperdute, piccoli paesi; vigeva allora la regola non scritta ma concordata in “assemblea” di categoria per la spartizione, zona d’influenza, luoghi di “conquista” cui si ricavava rendita dalle cerimonie tout court, come più o meno usanza medievale grazie soprattutto al compare locale, iscritto in una più vasta rete familiare e di compari San Giovanni; sensale, factotum, in accordo con il fotografo vi ricavava “ringraziamento” formato cartamoneta, o servigi di varia natura, patrocinato sempre dal patron lo studio fotografico, nel Capoluogo: visure catastali, ricette mediche e simila per sé e la rete di amici e famigli del clan) già di buon mattino quando tutt’intorno sembrava ed era la camerata allo squillo della tromba: chi di qui chi di là, mezzo calzati e vestiti usava dire. Un vai e vieni discretamente spaesato. E la “capera” al solito che tarda ad arrivare e preoccupazione. Tutto il tramestio avveniva fra mura domestiche della sposa, figura preminente dell’evento.
Frammisto a profumi di toilette, aleggiava per la masseria, casolare, altrettanto aroma di cucina con i suoi addetti, scelti fra le migliori della zona o da altre convicine e rinomate per preparare il pranzo nuziale, da lasciare con tanto di occhi di meraviglia, e panze piene all’inverosimile: ‘ann gì cu li man’ p’ ‘nderra. Tanto venivano “riempiti” gli invitati da tornarsene, poi, nelle proprie abitazioni satolli, sazi e pieni da "strisciare" su le ginocchia, il massimo dell’ospitalità. Crepi l’avarizia almeno quel giorno!
Nella borsa (da stadio, baule enorme) del fotografo, tra rullini 120 Agfapan bianconero, Rollei biottica doppia si sa mai, e Metz gemelli per ogni evenienza, controllato e verificato con maniacale fare il giorno prima dell’evento, trova posto finanche il bouquet per la sposa, “pensierino” da parte dello “studio fotografico” e sornione compare di San Giovanni lì presente, a sottolineare…
La mattina si presenta già calda, afosa, il sole fa la sua, ma il Metz/Multiblitz flash montato su staffa alla Rollei, e lì proprio per il fill-in ed evitare ombre sui volti (s'immagini il lieve candore della sposa e l’abbronzatura, ecco, dello sposo-zappatore e quand'altri più bianconero di così!) soprattutto all’aperto.
Il corteo finalmente avanza tra ali di folla dei paesani. Una processione elegante. Si, a volte le macchine (auto anche a nolo) sono indispensabili per il tragitto verso la Chiesa Madre, e tanto per sottolineare l’importanza del giorno e l’evento; più sovente è un procedere lento (anche troppo) del corteo con la sposa in abito bianchissimo e poco strascico (mica quei filmati bianconero Rai di regine, nobili e parvenu, spose dagli strascichi chilometrici e paggi scoglionati per la cosa!).
La sposa al braccio del babbo, del fratello nel caso avverso, finanche zio diretto muove verso destinazione. E l’ora dello scampanio e l’ingresso in chiesa addobbato lungo navate. E poi...lo sposo che prende in “carico” la sposa e…Fleshate si susseguono: scambio anelli, rituale della firma da non mancare per nessuna ragione è per questo il doppio corpo Rollei: una raffica non motorizzata ma meditata al momento giusto.
L’usciata fra scampanio, un’altra, e riso su gli sposi. Riso? Una pioggia torrenziale pure pericoloso ché era d’uso menare manciate su i poveri sposi, chini la testa a protezione del riso e “confetti” e monete auguranti, ma contundenti non poco!
Flash a seguire, manovella della Rollei un giro avanti uno dietro per “armare” l’otturatore e spingere in avanti la pellicola d’un altro fotogramma.
La sala, l’ammuina da stadio, bambini a rincorrere su l’acciottolato ancora confetti e monete; l’ingresso degli sposi con “brinns’” in coppe di metallo poi vetro pretenzioso. Tutto fra mura domestiche, tutto al più di “ristoranti” bardati, o en plein air di masseria tirata a "specchio" come non mai. Così lo sposalizio dello zio da somigliare a quei festini all’aperto stile “’mericano” come se ne vedono negli odierni schermi televisivi, a puntate, da Dallas in poi.
A sera (notte!) mezzo distrutto per il giorno, eccoti pimpante il patron azzimato ed impomatato da paura, mellifluo avvicinarsi agli sposi per i convenevoli del caso, sotto lo sguardo, a latere, del compare di San Giovanni, e rituale: “A posto?” e rimando “Si, tutt’apposto!” draconiane parole. Saluti, infine pacche su la spalla a questo e quello, infilato la macchina il fotografo di lato con il patron giusto due battute e il sonno cala inesorabile, così sino al Capoluogo. Domani è un altro giorno con sviluppo dei negativi, poi la stampa...



Ps. Tutti i giorni venivano dalla provincia ‘ncapa a lu monn’” le seicento multiple, millecento fiammanti d’autisti noleggiatori, portavano gente per i servizi più vari e disparati da sbrigare ne Capoluogo lucano. Un’avventura che si leggeva sui volti dei “forastieri” fra l'incredulo e spaurito come certi passi di Lauzi, Genova per noi.
Non c’erano liste nozze, sicché ogni regalo era per di più pensato per “praticità”. Si, i parenti più stretti chiedevano cosa abbisognasse gli sposi, per il resto si è detto.
Capera/pettinatrice/parrucchiera a domicilio la donna esperta per “aggiustare messa in piega” della sposa e della mamma, zie e…
Ritrattore con voce guttural-sguaiata sta per ritrattista fotografo





Anche nella materia rimane infuso un verbo…
Gerard de Nerval, Versi aurei



Omologati? None e per banale costatatio, diciamo così, tecnico. Infatti, qui sempre di fotografia si chiacchiera, ci si prova. E dunque sì, le ottiche che ci danno (dannazione?) una visione prospettica differente fra, mettiamola così, grandangolo e tele. Non osiamo dire si tratti di scritture, per carità che il minchiapixellisti potrebbe offendersi. E allora vai con il politcally (in)correct. D'accordo messa così pare il solito Manunzio, se vi accontentate: che dire? De gustibus. Ma non a caso si parla di ottiche, e se a queste aggiungiamo la categorie dei “quasi vicini” o detti macro, il campo s'allarga che pare un ossimoro! Tutt'altro e seguite la cosa. Tecnicamente il macro stringe il campo e vabbene, fatto ottico è. Tuttavia la sottesa eppur parallela creatività, che non si compra da McDonato, ecco, si allarga grazie alle restrizioni fisiche dell'ottica macro tout court: anche le semplici letti addizionali pur parente povero dei blasé apparati macro veri e propri lo sono. Un Mondo lo si scrive in maiuscolo non a caso, se è vero che ne esistono di infiniti e senza scomodare Giordano Bruno et simila.
Sicché spostando una pianta in soggiorno (luogo perfetto dei delitti di Manunzio) e sistemata la digicamera sul quello strano trespolo fatto già segno in precedenza, complice la luce filtrata da domestica tenda, vien fuori l'immagine della cover-occhio in alto. E sin qui tutto bene. E poi cosa? Volti e tali di pietra prossimamente in immagini. E non siamo a giochini prospettici, no. I volti (si rimanda a precedente della sezione Landscape) ci sono e da qui, per chi vuole s'intende, leggersi l'allegato e spassoso/dotto Pdf, insieme a link video non meno che gustoso su quel (altro) pianeta verde di segni & simboli tutt'intorno. E con una avvertenza: l'affabulatore verde dice, sì, cose condivisibili e Manunzio ne potrebbe narrare di proprie a sostegno da impallidire i verdi rami. No, si presti attenzione alla trita e ritrita sottotraccia alchemica-esoterica o “glorificazione” della Natura; sua idolatria a tratti stucchevole se non proprio vomitevole. No, non è la New-Age orientalista bla bla. Manco Panteismo spiccio per quanto ci riguarda, giacché Manunzio al riguardo una sua idea precisa ce l'ha e non è demoniaca come vorrebbe Mamma-santissima Chiesa e suo Catechismo, questo sì, luciferino. Insomma, breve date un'occhiata più da vicino, ecco. Lato traslato e al solito come vi pare!

Ps, Se fossi una pianta tout court mi risentirei di quell'umanoide esprimere, da sottospecie per l'appunto, bipede maligno che si comporta con gli altri con pezzi di vetro e finte collanine, come un Cristobal Colon qualsiasi nel cosiddetto Nuovo Mondo già disegnato a tavolino dai soliti grembiulini babilonesi. Tuttavia accanto al sangue rosso, che il maligno bipede confezione in Adenocromo, scorre non meno importante la verde linfa, ben altro che acqua substrato vegetale. A dirla tutta la bestia umanoide assomma in sé il triregno: animale per l'appunto il vegetale e pure il minerario, sì miniera, di rame argento, soprattutto aurum maligno da zolfo putrescente. Nigredo albedo rubedo tanto per cambiare: solita alchimia alchemica e pari grembiulini

Pss. L'immagine della cover (occhio che scruta, guarda ed osserva) è prodotto da un eccezionale Fz300 Panasonic, sì, una bridge di molta classe e qualità ottico-meccanica. Anche in questo Manunzio è proprio fuori dalla grazia, prego, di Iddio preferendovi la compattezza all'ottica macro presente nel suo corredo Olympus in formato originale (E-1 mitica, E 3 Ammiraglia e 520 mordi e fuggi) 4/3 e con adattatore tanto scuè scuè (alla buona, economico universale) che della Casa in M 4/3 convertito su le Pen e Pen F da brividi


È vero che le piante sono intelligenti?
(Copia & Incolla se vi pare)
https://www.youtube-nocookie.com/embed/Tg28ILMaWfQ



search
pages
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.manunzio.it/diary-d

Share on
/

Chiudi
Close
loading