date » 07-02-2024 10:03
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Un anno lungo un giorno
Parafrasando, mi pare di ricordare, Francis Ford Coppola da Bernalda (papanonn’ origin si capisce) in provincia di Matera.
Tanto di tempo è passato per ritrovarsi, sistemati in scatola a prova di tutto luce e umidità compresa, dei pezzi di carta, e che supporto per bacco, passati nella Pro 200 di Canon, sì, la stampante dei “dilettanti” e noi forse non lo siamo ci vien detto da mane a sera famigli compresi? Solo che lor signori non sanno (men che mai frega) che i colori ad “acqua” sono di una luminosità che i pigmenti pigmei plebei gli fanno un baffo e dieci anni trascorsi tra dye e pigmenti di gloriose Hp printer, eh.
E dunque un anno, dopo essermi dannato l’anima per il bianconero, che su carte non convenzionale o vi accontente o vi accontentate, da ultimo alcuni provini formato A4 bianconero, da una scatola di carte Ilford inkjet, sono la prova provata di tutt’altro che libere interpretazioni. Anzi alcuni supporti, poi, sono in tutto e per tutto sovrapponibile (specie la Baryta) alla gloriosa Galery d’antan. Non la multigrade, bensì’ in gradazione fissa n. due e/o tre l’una morbidosa assai l’altra un po’ più di contrasto. Bei tempi.
Allora, di nuovo, non mi si chieda come ché manco lo so, preso un bianconero (quello stesso di trecentoepassagiorni fa poi stampato su carta non convenzionale ma materica superficie Arches ) partendo da film analogico convertito in bit, e caricato “fail” su uno di quei soft on demand per “colorare” il monocromatico supporto: aprite cielo o devo scrivere l’idiota wow? Meglio scoperchiato un vaso di buon Pandoro non già nefasta a finale.
Certo poi in Pshop Elements (siamo dilettanti, no?) al “fail” bianconero convertito in color si è dato una sistemata al tutto prima della stampa “non convenzionale”. Incredibile.
Siparietto ma non troppo, ai tempi della leva che frappoco ritorna obbligatoria per la carne da cannone e per terza (ultima?) Guerra Mondiale contro la solita Russia: Napoleone-Hitler-Mussolini han insegnato un c...arroarmato!
Dunque da militare stavamo in un castello (!) non la castellana delle fiabe, quanto più noi modesti soldiers. E in quei lunghi pomeriggi estivi, siamo nel Mezzogiorno prossimi al mare, il Maresciallo del Reparto Foto-riproduzioni (quando uno, Manunzio, è perseguitato da Madame Fotografia!) si dilettava con foglietti di velina inzuppati (acquerello?) e con pennello a “dipingere” stampe in bianconero! The must paisà. C’erano ancora in circolazione cartoline postali (alcune le conserviamo ancora) con pari tecnica...solo che la “pittura” su carta bianconero sempre "non convenzionale" è un altro universo dal “colore” vero e proprio. Un qualcosa di inenarrabile per i minchiapixellisti specie a nome Sara Munari & Co.
Quid prodest? Semplice quando si intende trasmettere "qualcosa" e i pixel uno se li mette nel luogo deputato, ogni aspetto della "trasmissione" (lei mi capisce Munari) è funzionale a "cosa" si intende mostrare al potenziale fruitore e così facciamo contento nell'oltretomba Roland Barthes; oltre al fatto che già il Medium è messaggio (McLuhan docet) eh stamani Munari siamo di buona lena...
Ps1. Non c’è immagine alcuna a corredo del post né potrà mai esistere, computer umanoidi o men che sia, l’analogico e tast’ (not eglish but for soft touch) non riproducibili sRGB, Rgb Abobe 98-99-100...sonde calibrature e chi più ne ha la Giostra per gli acquisti ne metta
Ps2. Sul balcone tre (tria sunt perfectionem, eh) stampe A3 si asciugano dopo la passata di spray che ammorbidisce la patina “grigia” intrinseca sui supporti che non beneficano del solfato di bario ed altro per stampati à la page inkjet
Ps3 Anche questo ricorre sovente ma repetita juvant, abbiamo a bordo Affinity Photo per non parlare del vecchietto versione V (Canale cinqueeee…) Lightroom, e da dove si scrive il portatile mezzo-morsicato, anche il beffardo Wilber di Gimp!
Erbatico rotatico acquatico...areatico a breve
Medioevo riveduto e scorretto tanto per essere chiari, quello attuale si capisce. Certo si potrebbe (si deve!) anche e soprattutto dire Fascismo tecnologico non meno che tecnocratico Terzo Millennio: Eja eja alalà e saluto romano a complemento, con Inno a Roma. Sì...sole che splendiii libero e giocondooo...tu non vedraiii maggior cosa al Mondo maggior di Romaaa...che poi era il sottofondo dei comizi elettorali di miliardi di anni fa (Quaternario degli umanoidi?) e dell’allora mascherato Partito fascista a nome Movimento Sociale Italiano, o Msi. Certo dall’altro c’era l’Internazionale...avanti avanti gran partitooo noi siam dei lavoratori...la plebe e sempre all’operaaa senza ideali in cui sperar...Viva Marx, viva Lenin e viva a Maronna, già infiltrati cattolici per il catto-comunismo all'italiana: Franza Spagna purché se magna ma che te frega!
A noi, ecco. Un giro web per vedere di attaccare un Hd esterno di certa capienza, ché i file di Manunzio sono cresciuti in maniera esponenziale, e tutt’altro che a gratis...Infatti nel lik ci imbattiamo in questo “tassa Siae assolta”: Carneade chi era costui a nome Siae? Ma la Società, sanzionata dalla Europa ma a noi nun ce po' fregà de meno, editori roditori gnamm qui gnamma lì chè la Casta è casta è va si rispettata: gnam!
...è bene precisare che la vendita/distribuzione di chiavette usb sul territorio italiano (anche se acquistate da aziende estere) senza che sia stato versato il compenso alla Siae è un reato (salvo i casi previsti dalla legge)….le tariffe della copia privata attualmente in vigore sono (D.M. 30 giugno 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 195 del 5 agosto 2020 nonchè dell’art. 71-septies della legge 22 aprile 1941, n. 633 (GU Serie Generale n.155 del 7-7-2014):
fino ad 1GB = 0,00 (compenso non dovuto);
1 GB fino ad 8GB = 0,10 euro per ogni GB;
8 GB fino a 32GB = 0,09 euro per ogni GB;
oltre 32GB = 0,08 euro per ogni GB (importo max 7,50 cad.)
Tutte le tasse che paghiamo per la tecnologia
https://www.wired.it/attualita/tech/2014/11/17/tasse-tecnologia/#:~:text=Disco%20fissoLa%20tassa%20applicata%20agli,le%20pretese%20sui%20gigabyte%20successivi.
Allah Akbar!
Ps1 E’ in via molto avanzata una “macchinetta” che a sera un omino robotizzato busserà alla porta: avete consumato aria per tot metri cubici, fanno brevi manu e nun fateci perde tempo, un miliardo di euro. Come dite nun ce li avete? Presto fatto: zacchete d’ora in poi nun respirate più e so c..!
Ps2 Tutt’altro che invenzione di Manunzio tanto l’erbatico che il passaggio di ruota su strada nel Medioevo (senza dimenticare gli odierni caselli detti autostradali alla Benetton, si, quelli del Morandi di Genova!) era soggetto a tassazione...eh dove andate, si ma quanti siete, un fiorino di Troisi Benigni memoria in Non ci resta che piangere, appunto
Ps3 La marchetta come le puttane di strada (desueto ed arcaico modo d’intendere e parlare che non ci piace al politicamente corretto, ahh u capiscisti cumpari?) è assolta virtualmente in origine dai produttori di cianfrusaglie “elettriche” per i cosiddetti fotografi, che scattano in digitale su schede di memoria, ché la loro non c’è più: Munari & C docet!
date » 21-07-2023 13:12
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street photography senza nome, fotografia moderna, manhattan street photography, raccontare per immagini feltrinelli, open mentana, stampa & regime, fiaba cancel culture, imbrattatori cancel culture, pavlov esperimento umano, storia arte occidente, genesi salgado, genesi bibbia cristiana, composizione fotografica.regola terzi fotografia digitale, pifferaio magico, allah akbar, hic et nunc, diteggiare pallido e assorto,
Diteggiare...pallido ed assorto
Prestito poetico fra “colleghi” eh. Street, certo non è Manhattan ma ci può stare ché abbastanza europea (il quadretto) .
Lo scatto in cover de facto monocromatico è, pari luce diffusa di afa, proprio come adesso che si scrive al riparo di ombrate mura, poco ritraibile se andiamo dietro baggianate a mezzo stampa di certune muse, a pagamento. Eppure, sempre il quadretto, è un frammento di street, non certo paragonabile alla iconica cercatrice (come animali da cortile al becchime) di telline** del mal stampato e inchiostrato e carestuso libraccio.
Ora: come si chiama chi scatta per strada? ZZZ...zzz...zz..a parte passeggiatrice ad ore, pure ha nome sonante o contante vate vobis; metti, ecco, chessò questo e quello ? Una volta il reporter/reportage oggi street-photography senza strettarolo. Pare niente. No, assolutamente se manca il nome della “cosa” (nomina sunt conseguentia rerum?) manca pure il suo possesso secondo millenaria cultura occidentale a partire, guarda tu il caso, dalla Genesi il Libro mica baggianate bianconero del frammassone Salgado, che una volta era contabile! La faccenda, quindi, è decisamente strana, stamane siamo di manica larga in avverbi in + mente. Mentire mente eh avessi voglia a solfeggiare: Dooo, Ree, Miii...
Il quesito o vexata quaestio resta insoluto e gravido di conseguenze. Punto e a capo.
Immagine, il quadretto e tre, qui è “suddiviso” con Pshop sebbene l'occhio l'ha già “inquadrato” così come arco riflesso di pisicologia (pissi pissi bau bau, eh) e non siamo alla salivazione di Pavlov, ma poco ci manca. Canone stilistico, ecco, da quell'Arte che robot-umanoidi odierni via zolfatar-latomistii, direttori occulto, insufflano fateci caso gli imbrattatori di tele o mura in Firenze, che tutti giovani sono. Gli stessi che divelte barriere correvano a suicidarsi con anti-Covid nelle vene! Quei che vengono messi sotto le ruote di senza patente e alcolizzati; che non devono vedere domani pro de-popopulation via Genesi e non solo. Infine quelli che si schiantano su le Torri ma lasciano i loro passaporti in bella vista: ciao mamma vedi come mi diverto! Esseri di zolfo che vorrebbero eradicare tutto e loro compresi alla fin fine (cupio dissolvi) tant'è la sifilide arrivata nei loro cervelli, fraciti. Viene da ridere sganasciando mascelle o rotolandosi per terra: il Cancel Culture, che a sto punto tassativamente si deve svelare in una prossima, dire cos'è, e di certo non bullshit di Stampa & Regime tipo Open Mentina da La7.
Sia come sia, allora, se rivoltate l'immagine in caso di specie: destra-sinistra cos'accade? Beh il “nonno” che era in B ora passa in...serie A, mentre quei due retrocessi sono. Immagine che, vecchietti a parte, sviluppandosi da sinistra a destra, dice l'Occidente vedere, positivo è: vero. Resta non di meno quel marciapiedi rivoltato che bello non è pende come i titoli spazzatura di Wall-Street and City of London. Si, vero con Pshop tutto...s'addrizza?
** fig. 2.30/1/2 pg. 33-34 di “Raccontare per immagini” con almeno i due scatti che sembra una posa (cercatrici) da quotidiano wc, Sara Munari via Apogeo/Feltrinelli
Link precedente
Ps. A proposito di “streetgate” riportiamo il link ancora baggianate (formato Leica à la page) lo spasimo triste solitario e finale del Nulla, di certo fottografare, refuso non è. Suvvia dietro il “pifferaio” Munari e come nella fiaba l'annegamento a fiume vi attende. Hic et nunc
A day in Manhattan
Manunzio fotografo sin dal 1969
date » 13-04-2023 12:53
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caravaggio luce, olympus camedia c5050 olympus, fotografia e disegno, fazio rai 3, burioni virus star televisiva, nati non foste, fotografia digitale, sunzione e manicomi, ricerca immagine google, i cabasisi minchia,
Poi ti rompi i c...abasisi, eh
Questa volta non è possibile intessere alcun “paragone” con altra immagine. Sì, è vero c'è sta stupidaggine googlesca di prendere un'immagine e aspettare che ne trovi “uguale”. Spiace non funziona. E si parla di Intelligenza (idiota) Artificiale che è parolina diciamo magica stile virus ed antivirus come si è sperimentato, purtroppo, in questo triennio satanico: chi non ricorda il “compagno” miliardario Fazio su Rai3 interrogare a giorni alterni il Burioni superstar? Sì, quel cornacopio che voleva ridurre in casa gli uman(oidi) come topi? E ne ha chiesto scusa. Vero, ma ai topi.
Ritorniamo al sentiero, quindi, e l'immagine che chi scrive ha visto, forse non proprio paro paro, in un dipinto: ci metto la mano sul fuoco stile Muzio Scevola...di lontani libri scolastichi, non è un errore è per chi intende, si capisce.
L'immagine, sovrastante, è di più scatti alla stessa persona, nel momento in cui il medico o l'assistente sanitario sfruculiava il soggetto (siamo all'interno di struttura detta senza giri di politically-correct manicomiale) che voltandosi contraccambia: manfrina per una sigaretta. Sunzione, bocca, tipica dei reclusori (anche gli uffici tout court) che insieme al tabacco, ancora una, si consuma rituale per l' “appagante” ricerca di quiete, così come i lattanti al seno materno, sebbene nei campi lager anzidetti ordinaria regressione uterina!
Sicché lo scatto, di nuovo, somiglia a un déjà-vu. Dipinto-posa-luce che la memoria non riesce a nominare o trovarne su l'infame Google, che di giorno in giorno, oramai, regredisce anch'esso e riduce sempre il range (non solo in caso di specie) per zombi umanoidi.
Ps. Qui l'immagine (in alto) è “diretta” causa il bianconero sufficiente + mente in chiaroscuro caravaggesco: da sinistra, infatti, proveniva l'unico lume di finestrone d'una strana ed insolita ottobrata mattina. Il richiamo a Caravaggio non è, poi, inopportuno, tant'è che la versione originale a colori di Olympus C-5050 (rasoio di Point & Shoot ancora oggi!) giocando con il “nero” a sfondo: eh, avessi voglia!
date » 03-01-2023 12:56
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pubblicità progresso, nati non foste, lo dice televisione, indottrinamento catodico, babbei eterodiretti, pubblicità ingannevole, uno nessuno centomila, ballando stelle, tertium non datur, klaus schwab,
Pubblicità Regresso
Sì a volte per temi “sociali” i guerrafondai (non di solo schioppettate muore l'uomo) quelli che commuovono sino all'osso è nominata: progresso. Pensa te.
Ordunque tutti a me. Finaziarizzazione pure dell'aria (aspettatevi da un momento all'altro l'omino di nero va da se, che a sera vi chiede quanti metri cubi di aria avete consumato per tassarvi...un tempo mai dimentico alla Klaus Swab & Co, nel Medioevo c'era l'erbatico per pascolo, il rotatico o le carraie percorse, il legnatico da bosco, e l'acqua...niente di nuovo quanto a tassazione “progressiva” da far pagare ai soliti ignoti, mica i trolley-woman bruxelliani) e che dire di più? Vedete Satanas ha buttato la maschera, ce fosse ancora bisogno. E non sentite la crassa voce del Marchese del Grillo...io so' io e voi nun siete un c...ioccolatino e riempi sta calza!
NB. L'Analfabeta del futuro non è colui che non conosce l'alfabeto, no. Bensì chi non conosce la Fottografia...scritta con raddoppio e proprio così. Frase attribuita a vari amici degli amici, però ugualmente funzionale: analfabeta chi s'ammocca, beve, di tutto tanto lo dice la televisione, no? No!
Ps. Cancel Culture (umanoidi ridotti peggio che robot!) ma ugualmente Identità? Magri ma mangiando a quattro ganasce e con pillola dimagrante? Vecchi arnesi ottuagenari e ballerini provetti piroettanti prima di frantumarsi definitivamente? Uno nessuno e pure centomila? Cumparielli belli mettetevi prima d'accordo che...tertium non datur, almeno una volta!
date » 19-09-2022 16:05
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illuminotecnica fotografica, still life luce naturale, still life luce artificiale e flash, soft dish ombrello octagon luce ombrello, modificatori luce still life, flsh metz 45 ct4, culman flash, softbox ad ombrello, luce mobida, griglia nido ape,
Partendo da sinistra verso destra due settantacento ben realizzati softbox cui interno trova post un flash ciascuno portatile di discreta potenza attivati via segnale radio; il grosso ombrellone retrostante attacco Bowens per flash “professionali” e che usiamo anche con buoni risultati piazzandovi un cobra-flash detto alla francese. Su trespolo il globo di luce con attacco a vite su ogni parabola di flash a slitta. A latere un vetusto e sempreverde Metz 45 CT 4 e parabola con griglia nido d'ape, che una volta via SCA 300 veniva pilotato in automatico dalle Contax a pellicola. Metz che è collegato su staffa a gagliarda fotocellula che “annusa” il flash in partenza e fa scattare quello ad esso collegato: un must dell'allora National e porta bene i suoi cinquantadue anni di esercizio, fianco a fianco con radio comando odierno. Quasi nascosto dal globo un flash Culman (culo-in-mano?) di più di trent'anni fa con innestato, via adattatore come per il Metz, un modificatore di luce. Le ali estreme, da sinistra due illuminatori Led e alla destra un "professionale" flash da studio su cavalletto 190 Mznfrotto un altro must d'antan
Luce a go-go
Mettiamolo subito in chiaro: preferiamo la luce naturale che il Buon Direttore della Fotografia regala, almeno sino a tutta l'estate e già archiviata. E quella mattutina, certo non disdegnando il primo pomeriggio ma la cosa è rara. Fotografare in queste condizioni, quindi, per Manunzio è l'ideale. Ma o un però grande quando il Perù, il copyright di quest'ultima era del nostro Prof di Pedagogia-Psicologia al Magistrale odierno Liceo Pedagogico che è un'altra minestra, il problema è che spesso si sente o meglio s'intuisce vedendo la scena. Quid facere? Anzitutto vale regola di Manunzio riassunta in quel Yankee “Less is more” e detta così...poi le cose si fan dannatamente complesse (complicate no?) eppure bisogna conviverci e scrivere con la luce che si è pensato. Si ogni cosa, noi umani (umanoidi?) compresi alcuni sprovveduti che dicono “non vengo bene in fotografia” e perché il sedicente fotografo non ha scovato e messo in riga la luce del soggetto(ne) animato o men che sia: senza luce c'è solo Hypnos gemello di Thanatos senza menarla oltre.
Quindi e da ultimo anche Manunzio si è attrezzato (noblesse oblige n'est pas?) con “ombrelloni” ed “ombrelli” meglio soft dish smontabili: l'uno più di un metro di diametro l'altro giusto la metà. Ancora con il primo a “simulare” il sole l'altro per più “modesti” still life (siamo ritornati al vecchio modus operandi e con flash, ai tempi dei lampi IFF alternativa domestica-economica anti cineseria fine ani Settanta).
Naturalmente tutto questo artificio, ecco, è più e meglio controllabile con tutto ciò che il convento dei modificatori di luce consente e permette. Tant'è vero che con il Direttore di Fotografia, che sta sempre lassù in Alto, devi attendere casomai la nuvola di passaggio o attendere l'ora zenitale o pomeridiana ed aiutarvi con riflessi e/o schermi neri per tagliare questa o quella lama di luce molesta. Fine prima parte
date » 25-11-2020 11:11
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Occhio come mestiere, ancora una
Quante volte per la mente il solito pensiero d'un treno passare. Troppo. E di cosa mai? Oh niente di che se non il fatto che non avessi incontrato M.me la Fotografia non ci sarebbe Manunzio come lo conosciamo (purtroppo). Bella cosa in un mondo che solo a farsi balenare di questi “treni” si passa per complottista-negazionista e finire in un Lager da impallidire i crucchi germanici; centro rieducazione al Pensiero Unico ammorbante. E si è visto altre epoche (geologiche?) e mai come in questa di desolazione, umanoidi ridotti a semplici appendici, macchine non dissimili da robot
Fotografia quale esercizio a scandaglio la cosiddetta realtà, cecchino spietato di ogni immagine, a video sempre più, della giostra per gli acquisti.
Dunque, no, senza l'incontro con l'Immagine ottica niente ci stupirebbe in primis e riuscirvi a smontare Babilonia-Potere in secundis, che la stragrande maggioranza dei bipedi scambia lucciole per lanterne. Occhio-lanterna-luce senza scomodare le Scritture ca va sans dire. Certo se a questo non accostassi l'altro pilastro (Jachin e Boaz?) l'ora delle Tenebre, che si mostra senza più inganni tanto pensano al delirio di Onnipotenza satanica, sarebbe impossibile riconoscere l'Arcano e poi "Il mondo è governato da segni e simboli, non da leggi e frasi", no? Oyee paisà!
Significato Kabalistico Colonne
https://neovitruvian.com/2012/02/03/significato-esoterico-delle-due-colonne-massoniche-jachin-e-boaz/