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Duje viecchie prufessure 'e cuncertino
Nu juorno nun avevano che fá…

Certo quelli erano musici: direte il solito Manunzio? No, tutt’altro. E state a sentire. Pur non avendo la tamobla (qui in dialetto d’un tempo automobile) ci siamo, comunque, fatti lasciare dal secondo figlio detto il più riuscito e per tirarlo su mi ha fatto spandecà (dannare non poco)…
Ingresso Belle Arti, poche centinaia di metri da dove si verga la presente: vergare, Mamma mia che poesia! E si vabbè qualcosa bisogna pur mettere della nuda cronaca di fatti a seguire.
Ingresso, campo intero, ecco, bottega-negozio: panoramica su gli astanti scaffali della nostra Extrema Thule (chiede senso ai grembiulini, se vi pare). Vabbene un fotografo in terra infedelis, poi mica tanto le cose che ci dividono dai “parenti” pittori: ‘mbratta (più o meno cioccolatai) tele o men che siano. Li abbiamo fregati, i nominati pittori, da tempo ed essi per fregare noi altri sono diventati, anche, iperrealisti più del re. Finiamo qua che ambedue le squadre, ecco, ha il dente amaro dell’altro, ma quanto a casi da quasi duecento anni lor signori e signore si capisce mai avrebbero immaginato sorpassati (a volte purtroppo) i duemila e passa “disegni” fa.
Ora entrare in Belle Arti è ritrovare un Mondo perduto secondo vulgata dell’Amerika (k as killers) style oramai al tramonto conclamato ché nulla è eterno e gli orientali reclamo il loro, a buon diritto: vedi Gaza.
Sia come sia matite, colori, e tubetti coloranti che non ci frega diversamente dal carboncino e fessaggine, oops fusaggine che quando mettete su la carta...Oddio la carta che ci porteremmo a casa l’intero negozio! Carta very nice che a tastà (toccare non divide nulla con il taste degli Yankee go home) v’accorgete delle vibrazioni che trasmette, altro che star dietro linee per millimetro, lenti zero virgola qualcosa da usare, dicono, all’Equatore allo Zenit di Mezzogiorno e s’incazzano pure per la vignettatura dello zero e qualcosa! Gente che non capisce un c...atadiottrico e manco tener in mano una fotocamera senza farsi male: sì, la solita Munari & Minchiapixellisti che dir si voglia.
Dunque carta da infilare nella “dilettantesca” Pixma 200 Pro di Canon che, dicono i prezzolati sul web, spara acqua colorata e non pigmenti di pigmei, ci torniamo su questo statene certi dopo quindici anni un sito...non mettiamo il c...arro davanti ai buoi, cornuti guarda caso!
Ora nelle Belle Arti oltre il patron di questi, arriva un omone sornione che mi guarda: penso il solito im...ianchino altro nome per dire pittore, almeno un tempo questo per quello. Pittore, eh. Ed è il patron a dire “Guarda là” mentre l’omone aspetta. “Tanì” di rimando “ma tu sii”? E ci abbracciamo. A lor signori che leggono pare na boutade come altra, eppure in quell’attimo due “viecch’ prufessor’” finiti nelle Belle Arti eh. Tanti e tanti anni fa a stampare il Cibachrome, e lui Tanino (Gaetano-Tanino) aveva una camera oscura tutta per sé. E la sua F3 di Nikon e...tempi in bianconero e pure colore da diapositiva su Ciba, che sul sito di Ilford è tornata più bella e gaia che pria...grazie prego alla Petrolini d’antan. Transeat.
E infine due fotografi, lui a dir vero elettricista dell’Enel (insieme a Scintill’ Renato Russo passato da tempo a miglior vita: sit tibi terra Levis, Renato) di una triade: Nikon-Me Super di Pentax e chi scrive con Contax) che “pittano” dipingono dice Tanino mentre gli rispondo che siamo lì per acquistare altra carta...che a casa sembra un cartifico, difficile da descrive se tutto è “vegetale” a monitor si capisce!

Ps. Scritto e riscritto: abbiamo uno scaffale di nobilissime inkjet papers: Canson soprattutto non meno che la germanica Hahnemühle e Awagami by Japan; Canon à la page, Epson pure, Ilford ma nun ci attizza molto per via di quel “diaframma” a nome solfato di bario tout court che limita grandemente la trasmissione di sensazioni-emozioni che solo e soltanto la Carta per Belle Arti riesce a trasmettere, tattilmente e per gli occhi e pure per il naso: emunctae naris. E non parlo della amalfitana Amatruda, un must meglio nu babbà di carta sfrangiata (deckle in quella barbara lingua a nome inglese). Nu piezz’ e ‘cuton’ difficle a dirsi se non provato in vivavoce, ecco. E che con l’acqua colorata sparata dalla Pro 200 Canon impossible eguagliare con dodici ventiquattro centoquattro taniche di colore pigmentate. Fine trasmissione: lato traslato o come vi pare!

Pss. Duje viecch' cui titolo originale è: Dduje Paravise un must della immortale musica classica napoletana e pure 'taliana






Potere (paure & ciarle)
Natural + mente nell'incarnazione che qui meglio s'addice, fotografico che pure Potere è quale maleficio sembiante. E dunque dopo gli aspirapolvere venduti nel Sahara, i classici ghiaccioli artici visto anche il tempo, giusto giusto vedere cos’altro se non banane? Dipende il “dove”. Certo la giostra acquisti è tale che viene da ridere, visti da lor signori altro non saremmo (se dotati di vil metallo) che puro tubo: sì di quelli per travaso vino. Plastica.
Senonché immesso nella parte alta, diciamo il liquido alimentare per similitudine, transitato per il pacco intesti + anale li s’arresta putrescente. Tant’è vero che l'evacuazione c’è tutto quanto poi occorre, non di naturale, ma questo o quell’altra magica pillola farmaceutica, e Big Pharama ringrazia.
Ben altro che pistolotto, chi ha orecchio intenda secondo Apocalisse, un po’ come a giorni alterni la neo Divinità incarnata nella OMS, sì avete ben inteso, una ne dice e mezz’ora dopo contrordine compagni (da impallidire la Penelope tela) così ora è manifesto (Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Luca 12. 1) il Pensiero Unico dominate.
Se alle origini era lo Jpg, su le macchinette Olympus anche Tiff da non credere, usato regolarmente, un bel giorno “contrordine compagni” altra volta la giostra degli acquisti impone manu militari il “negativo digitale” formato Raw, da “sviluppare” inseguito come in Era analogica in camera oscura trasmutata alchemicamente in “camera chiara” senza scomodare le baggianate a man salva del prezzolato Roland Barthes. Un po’ come dire virus ed antivirus, nel computer e che avete capito. Di qua il digitale di là analogica parola, amplificata dal mainstream(ing) prezzolato stanziale nel caso Milano da succhiare, avendo c’è bevuto l'amaro calice coronarico e nient'altro più, ma tant’è.
Contrordine compagni e tutti a “sviluppare” i Raw di CaNikon e sodali: Oly & Pana ma pure associata Leica, hanno un motore Jpg formidabile per uscire già in stampa, come la mitica E1 Quattrotezi, dimostrazione oltre ogni ragionevole dubbio a telecomando..
CaNikonisti & Co che, stante a sti signuri, non possono vantare un bel Jpg. Chiacchiere che su la vecchia D20 possibilissimo e godibilissimo: qualcuno che acquista su Getty Images altro Unico Pensiero, il formato, strano che sia è Jpg; che connessioni odierne permetterebbe un (obsoleto?) Tiff un guappo Psd, quella codifica che vi pare, no? No, infatti. E mentre in un lontanissimo passato si vociferava di Jpg2000 avete voi notizia? No perché di sicuro l’inventore, diciamo così, o di altra Loggia massonica, o non rispettoso della giusta mercede (leggasi mazzetta) o non dello stesso Capibastone mafioso: come dite? No così è il cosiddetto Mondo, a telecomando.
Breve ora c’è chi ha ottimizzato il “progresso” alla modesta cifra di Cento $/€ di acqua calda, come una Milano tramontata due metri sotto terra. Quanto è bello il pensate Potere monocratico, no? No il resto è mancia sempre che si parli di fotografia e non di onanismo a tutto spiano!

Jpg formato ridotto

NB. Pshop compari e Lightroom hanno settaggi per molteplici usi, da obsolescente per offset, non si legge più e gli analfabeti di ritorno figuriamoci l’andata, dimostra mirabilmente. E soprattutto per la Rete per di più a costo zero. Bestemmia per la giostra degli acquisti


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Lo sanno pure le pietre

Stiamo al gioco. E sempre pazzianno leggiamo ed auscultiamo, ecco, cosa ridice la vuota espressione di Stampa & Regime su la boccuccia, annaspata, e silicone di una Gruber qualsiasi a proposito del presente e sfuggevole ‘Viruss’: tutto e il contrario e una dannata fretta di chiudere la partita (con censura di scimitarre ndo cojo cojo) come un Undici settembre qualsiasi; di grafica 3D spacciata per “realtà”. Parto di fantasia. E stessa materia l'ineffabile Viruss’, che stravolge i sacri testi (da riscrivere ex novo) di biologia “animale” nel momento in cui i narratori prezzolati asseriscono suddetto invisibile essere resiste pure al caldo: tombola! Pensano costoro, quindi, di replicare ancora la sceneggiata con avvallo della Oms, benemerita più del consorzio umano della solita Big Pharma-Bill & Melinda Gates front end degli Innominabili, ben s’intende.
Breve tale e tanto l’ammuina sotto il cielo che anche un ex attore Ricciardi non ha più la copertura, ecco, della Cupola sanitaria mondiale, vedi link a piè pagina. E ci si ferma qui.
Controcampo virale, di nuovo, de facto ha creato frattura già e forse soprattutto d’immagine, come al solito. Senza frontiere senza regole senza cittadinanza, il mantra del globalismo luciferino: ieri. Oggi confini chiusi (l’altro tout court è l’appestato, e forse untore, sospetto da scansare a debita distanza) e guardie confinarie, se non ai nidi di mitragliatrici e cavalletti di Frisia poco ci manca (i militari e blindati sono già comunque in strada truccati da “poliziotti” con giubbino antiproiettile via televisioni di Regime). Aria cupa da impallidire gli anni di Piombo. Prima contraddizione non da poco. E se prima privato è bello, manu militari, adesso a babbo moto (letterale) pure la Casellati spocchiosa seconda carica dopo Mattarella (di certo da qualche barbiere) si straccia le vesti di chissà quale stilista nella Milano da bere (anticoronarico) per i disastri della pubblica sanità: e il giorno prima? E come mai il Non Eletto Da Nessuno Conte ha requisito le cliniche private? Però si fanno donazioni, manu militari pure qua, via catodo alla Protezione Civile, che tiene famiglia e non basta essi ciò che lo Stato taglieggiando in tasse devolve, ecco, a “protezione”: due al prezzo di niente.
Siché il liquame politico-mafioso, almeno a chiacchiere, vuole e nientemeno trasparenza, quindi regole, e mette pure mano alla tasca: ma non lo proibiva Leuropa delle banke franco-tedesche? Infine ma non da ultimo, adesso tutti ma proprio tutti a salve si riconoscono non meno che: taliani francesi e via enumerando. Eccezion fatta per taluni ebrei che si considerano non già etnia fra le altre, bensì razza superiore: squamati?
Si vuol dire che il Coronavirus ha inequivocabilmente fatto cadere la “mascherina” del globalismo alla Marchese del Grillo: io so’ io e voi nun siete che un c...oronavirus. Ma l’illusione ottica è tale che si attende, in modo fideistico, da un momento all’altro che tutto ritorni come prima, anzi, più di prima, nel frattempo la Carità pruriginosa fa la colletta: tempo scaduto.
Ah se state pensante ad un anticoronarico, si ricordi la trama di Penelope: di giorno già tutto imbottigliato per l'iniezione salvifica e fatale, peccato che di notte l'ineffabile Viruss’ è già mutato (o in mutande?) un’altra volpe, lapsus freudiano per altra volta! Cos’è Achille piè veloce e la tartaruga dei soliti sofisti? Al posteriore la ventilata sentenza


ANSA) - ROMA, 19 APR - Walter Ricciardi non rappresenta l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ma il governo italiano presso il comitato esecutivo dell'organizzazione": lo rileva l'Oms in una nota nel giorno delle polemiche sulle affermazioni di Ricciardi sul presidente Usa Trump. Le opinioni di Ricciardi, rileva l'Oms, "non rappresentano necessariamente il punto di vista e/o le politiche dell'Oms e non dovrebbero essere attribuite né all'Oms né ai suoi organi".
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