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Canon ci riprova e ci vuole fegato oggi come oggi. La capa poco a squadra (e forse Compasso!) poi il brand l’ha sempre avuto, visone e prodotti si capisce.
E l’incontro con il nipponico brand risale per Manunzio ad un giorno ed anno imprecisabile degli Anni Sessanta, mitici per il Boom: si paga ancora oggi ad usura quel tempo “mitico” o meglio De Mita (Democrazia Cristiana Party) per chi capisce la sottigliezza, ma è altro discorso.
Canonet QL una telemetrica fotocamera analogica l’incontro primigenio, quindi: chi l’aveva e prestatami e come seppur per poco tenuta in mano in mano farne scatti: boh. Tempus fugit, è così.
Quindi, si, nasciamo canonisti fuori ordinanza s’è detto, poi i seguenti Anni Settanta Olimpionico di Olympus, che troviamo pure in Canon e nel video segnalato il perché.
Ora la fuori ordinanza di Canon abbraccia di tutto di più: fotocopiatrici pure e stampanti (la nostra Pro è fra queste in attesa di upgrade) non da meno. Sistemi stampa “offset” digitale...Una Potenza di fuoco non da poco che senza menarla per le lunghe arriva con la nuova incarnazione. E s’è accennato ce ne vuole di coraggio al giorno corrente monopolizzato da telefoni-fotocamera più questa che quella. Bestie sempre più aggressive, anche se resta l’eterno dilemma: minchiapixellisti o chi riesce ancora a fotografare e dir qualcosa che non sia la fotocopia della fotocopia...antecedente? Finis terrae? Pare proprio di sì: Gaza docet non meno che il fantasma ucraino surrettiziamente tenuto in vita con macchine, lato traslato o come vi pare. E si sa quando ad un corpo oramai inerte togliete, ecco, le macchin...Sit tibi terra levis. Amen

(Copia & incolla se vi pare)

Canon announces EOS R1 development
https://www.dpreview.com/news/0785314321/canon-announces-development-of-eos-r1


Luigi Colanni
http://sistemacanonfd.blogspot.com/p/blog-page_3.html

Una fotocamera fuori dal tempo
https://www.youtube-nocookie.com/embed/qN0Kklj6B4I&t=1s


Ps. Se qualcuno presta occhio l’attuale “sagoma” delle Canon tout c court richiamal e matite di Colanni che per primo ne diede forma con la T90; il fratello di Manunzio l’ha avuto per molti anni prima di passare alla Ds1 oramai in naftalina; il fratello, terzo della genia, maestro elementare è. Impiegato che fino a qualche tempo addietro e a tempo perso fotografava con discreto modus operandi

Fuori sacco (così le poste via treno mandavo celermente i plichi fotografici ante telescrivente alle redazioni e per noi della più volte richiamata AGL - Agenzia Giornalistica Lampo - in sedicesimo stile Carrese-Pubblifoto-Milano ne mandavamo alla Gazzetta Mezzogiorno, Bari prima dell'odierno e tombale default)

...sensore da 1 pollice come le sony rx100 e diaframma ottico, reale insomma, oltre alle 4 ottiche che coprono dal 18 al 120:

1) https://www.mi.com/it/product/xiaomi-14-ultra/

2) https://www.mi.com/it/product/xiaomi-14-ultra-photography-kit/

3) https://www.collater.al/xiaomi-14-ultra-leica-madrid-valencia-food-street-photography/



Duje viecchie prufessure 'e cuncertino
Nu juorno nun avevano che fá…

Certo quelli erano musici: direte il solito Manunzio? No, tutt’altro. E state a sentire. Pur non avendo la tamobla (qui in dialetto d’un tempo automobile) ci siamo, comunque, fatti lasciare dal secondo figlio detto il più riuscito e per tirarlo su mi ha fatto spandecà (dannare non poco)…
Ingresso Belle Arti, poche centinaia di metri da dove si verga la presente: vergare, Mamma mia che poesia! E si vabbè qualcosa bisogna pur mettere della nuda cronaca di fatti a seguire.
Ingresso, campo intero, ecco, bottega-negozio: panoramica su gli astanti scaffali della nostra Extrema Thule (chiede senso ai grembiulini, se vi pare). Vabbene un fotografo in terra infedelis, poi mica tanto le cose che ci dividono dai “parenti” pittori: ‘mbratta (più o meno cioccolatai) tele o men che siano. Li abbiamo fregati, i nominati pittori, da tempo ed essi per fregare noi altri sono diventati, anche, iperrealisti più del re. Finiamo qua che ambedue le squadre, ecco, ha il dente amaro dell’altro, ma quanto a casi da quasi duecento anni lor signori e signore si capisce mai avrebbero immaginato sorpassati (a volte purtroppo) i duemila e passa “disegni” fa.
Ora entrare in Belle Arti è ritrovare un Mondo perduto secondo vulgata dell’Amerika (k as killers) style oramai al tramonto conclamato ché nulla è eterno e gli orientali reclamo il loro, a buon diritto: vedi Gaza.
Sia come sia matite, colori, e tubetti coloranti che non ci frega diversamente dal carboncino e fessaggine, oops fusaggine che quando mettete su la carta...Oddio la carta che ci porteremmo a casa l’intero negozio! Carta very nice che a tastà (toccare non divide nulla con il taste degli Yankee go home) v’accorgete delle vibrazioni che trasmette, altro che star dietro linee per millimetro, lenti zero virgola qualcosa da usare, dicono, all’Equatore allo Zenit di Mezzogiorno e s’incazzano pure per la vignettatura dello zero e qualcosa! Gente che non capisce un c...atadiottrico e manco tener in mano una fotocamera senza farsi male: sì, la solita Munari & Minchiapixellisti che dir si voglia.
Dunque carta da infilare nella “dilettantesca” Pixma 200 Pro di Canon che, dicono i prezzolati sul web, spara acqua colorata e non pigmenti di pigmei, ci torniamo su questo statene certi dopo quindici anni un sito...non mettiamo il c...arro davanti ai buoi, cornuti guarda caso!
Ora nelle Belle Arti oltre il patron di questi, arriva un omone sornione che mi guarda: penso il solito im...ianchino altro nome per dire pittore, almeno un tempo questo per quello. Pittore, eh. Ed è il patron a dire “Guarda là” mentre l’omone aspetta. “Tanì” di rimando “ma tu sii”? E ci abbracciamo. A lor signori che leggono pare na boutade come altra, eppure in quell’attimo due “viecch’ prufessor’” finiti nelle Belle Arti eh. Tanti e tanti anni fa a stampare il Cibachrome, e lui Tanino (Gaetano-Tanino) aveva una camera oscura tutta per sé. E la sua F3 di Nikon e...tempi in bianconero e pure colore da diapositiva su Ciba, che sul sito di Ilford è tornata più bella e gaia che pria...grazie prego alla Petrolini d’antan. Transeat.
E infine due fotografi, lui a dir vero elettricista dell’Enel (insieme a Scintill’ Renato Russo passato da tempo a miglior vita: sit tibi terra Levis, Renato) di una triade: Nikon-Me Super di Pentax e chi scrive con Contax) che “pittano” dipingono dice Tanino mentre gli rispondo che siamo lì per acquistare altra carta...che a casa sembra un cartifico, difficile da descrive se tutto è “vegetale” a monitor si capisce!

Ps. Scritto e riscritto: abbiamo uno scaffale di nobilissime inkjet papers: Canson soprattutto non meno che la germanica Hahnemühle e Awagami by Japan; Canon à la page, Epson pure, Ilford ma nun ci attizza molto per via di quel “diaframma” a nome solfato di bario tout court che limita grandemente la trasmissione di sensazioni-emozioni che solo e soltanto la Carta per Belle Arti riesce a trasmettere, tattilmente e per gli occhi e pure per il naso: emunctae naris. E non parlo della amalfitana Amatruda, un must meglio nu babbà di carta sfrangiata (deckle in quella barbara lingua a nome inglese). Nu piezz’ e ‘cuton’ difficle a dirsi se non provato in vivavoce, ecco. E che con l’acqua colorata sparata dalla Pro 200 Canon impossible eguagliare con dodici ventiquattro centoquattro taniche di colore pigmentate. Fine trasmissione: lato traslato o come vi pare!

Pss. Duje viecch' cui titolo originale è: Dduje Paravise un must della immortale musica classica napoletana e pure 'taliana






Un luogo un momento una sensazione

Capitava di arrivarci con regolarità sul pianoro dopo aver costeggiato il Pantano lago poi i tornanti alberati, qualche immancabile “fuoss” buche stradale. E’ così la vecchia stazione d’un tempo, un treno andava in paesaggio fantastico (gli altri civili popoli anche italioti l’avrebbero mantenuta per farci la grana la vecchia ferrovia a scartamento ridotto, e oggi sarebbe un via vai di turisti, è invece la ferrata strada non porta mercimoni e voti: ho detto tutto direbbe De Filippo de la Banda del Torchio). L’aria dei suoi quasi milletrecento metri d’altitudine un piacere per polmoni ed occhi: a volte lungo la divelta massicciata s’arrivava a un ponticello sull’orrido sottostante, d’una vista che con cielo terso spaziava lontano e l'orizzonte tutt’intorno. Poi un giorno chiusero il passo al pianoro, problemi di “ordine pubblico” chiudiamo così le umane imbecillità.
Interno della stazione, inverno, neve. La finestra è un’ottima cornice che si perde laggiù all’imbocco della galleria che porta, catapere catapere, step by step ad un paesino che si apre su la Valle dell’Agri e, da lì, un tempo sino alle Calabrie, tante quante si riesce ad immaginare. Erano le Calabro-Lumache come chiamavamo la strada ferrata per la Calabria.
L'iconoclasta e belluina analfabetismo (di andata e ritorno) del politicamente corretto ha fatto il resto: sarà che Tempus fugit...
L’interno casolare-sala aspetto della minuscola fermata dell’Arioso, nomen omen, si presta a tante rimandi che qui non è il caso. Immagine ripresa su Contax analogica e pellicola, presumibilmente Kodak slide, e ottica Zeiss cinquanta-millimetri. A destra il muro dice più di quanto sin qui detto: volto stampato su intonaco cadente echeggia l’Urlo di Munch. Un caso, di volto, probabile ma a Manunzio ne capitano tanto quanto l’intero archivio analogico, non meno che digitale…





Un mattino

Venivo chiamato per fare questo e quella riproduzione cartografica, così la mattina alla pensilina (trovare parcheggio al centro storico cittadino e di primo mattino un terno al lotto) insieme a ragazzi di scuola attendevamo bus; Piazza XVII Agosto e scale mobili su ancora per lo “sbarco” (così i cartelli d’allerta dei tapis-roulant) in Piazza Mario Pagano, nota per il lungo mausoleo del Prefetto, da qui Piazza Prefettura, appunto. Poche centinaia di metri, a volte senza anima viva quando un tempo popolata di gente e aroma di caffè che riempiva la strada Pretoria o Main street.

Non troverai mai la verità se non sei disposto
ad accettare anche ciò che non ti aspetti.
Eraclito


Soprintendenza Archivistica fuori Porta San Gerardo (di fianco Cattedrale omonima) e d’una pianta grassa, quasi cascante che a giorni cercavo di potare, senza essere visto, pur senza alcuna conoscenza di questo; irrigavo, comunque, ogni fine settimana. Un giorno come altri, non ci pensavo manco più, entro nel salone di due porte finestre, lì all’angolo vicino al termosifone (molte volte aprivo le vetrate per far arrivare aria fresca e non chiuso, e pare portasse bene all’arbusto) la pianta s’era ripresa per metà, l’altra di sé rinsecchita. Eppure mai visto quelle foglie, rami a dir vero, mostrami quel disegno: possibile? Si un Cuore (scritto maiuscolo per dare reale e consistente idea del fatto) come gli innamorati ne disegnano sui muri...la pianta, mi aveva “premiato” con un Cuore verde!



Tre tre...napoli a coppe

La Ridotta, Mastio o Dongione è l'ultima ratio dei castelli in caso d'assedio: torre o meglio ultima Thule, per i grembiulini. E giunti dove siamo, nella vasta eccezione, la presentazione di un nuovo prodotto fotografico induce al sorriso, amaro come il film di Chiari & Mangano d'antan.
Sia come sia ancor più quando un glorioso marchio a nome Pentax (comprato a quattro soldi da una Ricoh forse più nota per fotocopiatrici, anche se in tempi passati produceva una gagliarda reflex Tls 401 con doppio visore cui lillipuziano “pozzetto”, con attacco a vite come i fontanari tubi e che si è usata in Era Analogica) e ricordiamo la spartana reflex analogica K-1000, come pure Asahi (questa in origine il nome per esteso del brand) Pentax seipersette; ora presenta il suo ultimo grido, ecco, K3-III in solo formato binario bianconero, che di per sé è, sì, sciccheria, simil Leica-monochrome, però grande incognita tipo Perù come diceva il prof di Pedagogia al Magistrale d'antan, odierno Liceo pedagogico.
Sì, certo ma chi riesce ad accorgersi a monitor, figurarsi a stampa inkjet, fra una conversione Bayer matrice RGB via una moltitudine di tecniche bianconero Pshop, compresi i tanti plug-in ad hoc e la natia K3 bianconero? Tempo perso Indio, citazione dal movie di Sergio Leone Per qualche dollaro in più. Piluccare il piluccabile? Ai posteri l'ardua sentenza

(Copia ed Incolla, se vi pare)
Super test completo Pentax K3 MarkIII Monocrome
https://www.youtube-nocookie.com/embed/sUcRDx2OD70



Rulli de Guera (costruzione di una immagine)



A camerata de un metro e poco più sta a mannà le armi zitta zitta a gli Ucraini, nazisti che conosce molto bene, poiché fascista riverniciata mica come il rauco e baldanzoso camerata speaker del Senato. Fascismo mai sopito, bensì redivivo grazie anche a la lesbica (così fan tutte la nuova normalità, da impallidire una “radicale” Bonino e ghigno satanico dall'Inferno Giacinto detto Marco Pannella) di un fu grande partito nel bene e molto male della sinistra: da Ercole Ercoli nome clandestino del pugnace Palmiro Togliatti durante la WWII e Nilde Jotti pari sodale; a Luogo poi il sardo Enrico Berlinguer, il leopardiano Natta...e la figura esangue lapidaria inespressiva, e chissà se si lava pure, a la richiamata lesbica Chief Excetive Order, ordini da Star & Stripes.
Dunque finalmente ci siamo, ché i 'mericani han costituito l'Armada e pronti alla pugna in compagnia delle fogne a cielo aperto a nome Ue, entità zombie.
Certo di questo Mentina & Co alias Stampa e Regime è contento dopo lo scornamento del (finto) virus Cattivix di Jacovit memoria. Lui al pari del famigerato Starace gerarca fascista “ O Starace di notte sei pugnace ma di giorno sei fugace...” quello dei cerchi di fuoco da attraversare a “volo d'angelo” e parate ginniche di cartone, pari sono.
Sicché a reti Omologate alé mandiamo in Russia ché Cina distante è, i morti del' ARMIR (Armata Italiana in Russia già Duecentomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi, il Sergente nella neve di Rigoni Stern memoria: Storia insegna ma non ha scolari, Gramsci).
“L'ora segnata dal Destino batte sui cieli d'Italia...Camice nere di terra di cielo e di mare...” Ahh Benì n'artra volta? E nun te bastà le scornate e li morti, tua e de tu nonno, italiche genti passate? Ma armeno ci avevi er fisico, mo' sta povera donna biondiccia trasteverina al tu posto fa a cagnolina scodinzolante per l'ordine del padrone Yankee, vo' fa a guera ar monno intero come prima più de prima. Daje. Vincere, si 'bbona notte. E chi vivrà (chi?) vedrà sotto sto Olocausto nucleare!
“Vincere vincere e vinceremo in cielo in terra e mare è la parola d'ordine di una suprema volontà...” bel motivetto annato, eh Benito Biden. E quindi Saluto al Duce, no? Macché saluto a sta tappa trottolina itali + ana. Nun c'è de peggio. A Noi, allora: sì, e pure a soreta!
Ps. I soldi di “cittadinanza” (etimo: eradicato, strappato a viva forza) degli italici finiscono in armamenti, altri sott'acqua tipico dei tonni mafiosi come Emilia Romagna, cui fatti bisogna abituarsi, le “bombe” d'acqua, così su TG1 un assoldato querulo del Cnr. Guerra climatica (già malriuscito Covid o depopolamento terraqueo) e annessa svendita italica di ciò che resta: vedasi annunci ad € 1 di ogni ben di Iddio, del Belpaese. Scissione, secessione de facto a stati pre-unitari; pure Bergoglio ci mette la sua via Logia o Mafia San Gallo alla eradicazione della Cultura cristiana centroitalia e non solo, la devastata dal sisma eterodiretto via Stars and Stripes. Non possederai nulla di nulla e sarai felice in terra: du' metri sotto a fa concime pe' ceci
Pss. Siparietto, ancora uno, televisivo di squallidi figuri (si presti attenzione al soma, sguardi, dentiere, tic dei convenuti) a nome G7 la ridotta d'assedio, in ogni senso, dei castelli fortezze, plastica rappresentazione della fine; tant'è che il G20 con Cina Russia, fuori si dal richiamato Circolo Pickwick, eppure molto presenti nel format allargato multipolare con India Brasile Iran...se si pensa che l'Argentina fa import-export in Yuan cinesi che è quanto dire dell'ordine bastato sul “regole” del complesso anglo-sionista-american-europoide terminale. Lo si si scrive a giorni alterni: è questione di “stelle e allineamenti planetari” per tacer d'altro e non si può sfuggire. Giacché le sorti antiche della battaglia primordiale si sono ri-voltate. Tempus fugit, game over, guarda caso!




Quarta di copertina di mer...ida
Sì proprio così su Photo Italia Anno Domini 2004 Aprile N. 04. E l'avevamo segnato al dito: Tempus fugit e Manunzio ac + chiappa: stamani si è di calambour stellare. Ricorda, ecco. E cosa poi? Il gioco di parole, ohh poca cosa. Insomma si guardi l'immagine che reclamizza Vodka, il set, di sfintere passato per apertura, qui anale e quelle stalattit altro non sono che putride deiezione. Esagerato? Dipende, nonché sempre valida la massima che chiosa:” Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fottografia, sarà l'analfabeta del futuro” il raddoppio consonantico è funzionale. Non a caso e, come al solito, tutto si tiene sino al momento di varcare, con sollecitudine, il “water closet room”


© Photo Franck Hamel
Dark food

Presentare il cosiddetto food su sfondo tenebroso e pari illuminazione una bestemmia alcuni anni fa, poi tempus fugit e ci troviamo pieni di immagini “darkness”. Oddio certe cose, immagine, traslato il piano puramente “mangereccio” non dispiace, anzi, vederle appiccicate su pareti. S'intende dire che il “cibo” assurge ad Arte e, per prova, piena questa di esempi illustri, certo più ancora su tela e pennelli. E a proposito ci sono degli imb...elli che in ragione di vivere a Milano (che se scolato tutto il bevibile a refrain di pubblicità anni Ottanta o del craxismo...) e per chissà quali involuzioni menatali, nientemeno, con “pennellate” di luce, sì vabbé si fa notte, espongono in digitale alla...Caravaggio e stampa rigorosa + mente su tela inkjet! intesa però in cucina: oh Madonna non puoi cioncare sti gran figli di p...itture digitali? Grazie, ecco.
Qui invece si propone una visione molto minimalista e niente male di composizione e luce, quasi lumicino che sta bene: attenzione si richiama il food “artistico” del collega ché al resto: oh Madonnina non è che prima ti porti i grafici creativi agenzie, coprywater prima del fotografo finale in ogni senso? Grazie, poche ma buone: pensaci tu. Amen

Food photography (copia ed incolla su web paisà)
http://www.photographe-culinaire.net/-/galleries/produits-bruts



Ps. Pure noi produciamo "darkness" ma tutto a suo tempo...come Qoelet/Ecclesiaste veterotestamentario la filastrocca c'è un tempo...per stay tuned compà



Candidato per l'obitorio: Nikon

Il Pensiero Unico deve sfoltire e così: un solo Google, con censura giornaliera, Yotube che cancella video dei negazionisti (anche Trump che si toglie la mascherina via tubo catodico lo è?) sodale Facebook che con inchiostro bianco sbianca i non allineati al pensiero della Oms e pure i post del richiamato biondo cotonato Trump, e finale Twitter non da meno di questi: una vera e propria pandemia della cacarella (diarrea causa spavento) prende questi nostri babilonesi e loro millenaria narrazione delle sorti magnifiche e progressive del Kapitale: kappa al solito e non altrimenti quale killer. E che devono per l'appunto sfoltire non meno i brand(y) fotografici, mo' è la volta di Nikon candidato all'obitorio, si perché al vertice piramidale con occhio veggente inscritto in triangolo di adoratori satanici, al momento c'è Canon fortezza che pure mostra segni di cedimento, Panasonic forte del marchio della Bestia L bayonetta insieme a Leica & Sigma, e la marcia trionfale di Sony forse già in pectore vincitore della tenzone. Tempus fugit è proprio il caso di dire, e si può aggiungere “muoio disperato” il rantolo di Nikon così nell'aria, ecco, di novella “Lucean le stelle” di Puccini/Tosca. E c'è chi osserva, ecco, che tanta fretta di sforbiciate generale Opera dei vaccinatores sia dovuto a prossimo allineamento planetario (poi dicono il tutto frutto del caso e necessità!) poco o per niente favorevole al Leviatan. Dite? Ma non è la Luna, così a dirne una, a generare le maree e ciclo delle donne...della Cintura di Orione/Piramidi Giza e..Sic transit, quanto mai azzeccata, gloria mundi, no? Inconfutabilmente sì, anche perché niente è eterno e poi pensatela come meglio ve pare, in attesa di robotizzazione planetaria che venderanno...ad altri robot!

Is There Anything Nikon Can Do to Keep Up With the Competition?
https://petapixel.com/2020/10/07/is-there-anything-nikon-can-do-to-keep-up-with-the-competition/

The best three cinematic mirror cross over cameras (manca non a caso proprio Nikon)
https://www.youtube-nocookie.com/embed/7YiGKeVhXCg&feature=emb_logo

Le nuove regole di Youtube: via i Canali che crticano Lockdown e Distanziamento sociale
https://www.byoblu.com/2020/10/05/youtube-diventa-un-campo-minato-per-la-libera-informazione/



Ogn’ monn’ è paes' (Tutto il mondo è paese)

A volte è forte l‘impressione di trovarsi su una zattera e guardare l’orizzonte incrociando (si augura) anima viva: vabbene retaggi da Robinson Crusoe. Eppure quel senso del sentire profondo pare un fatto personale. Anzi a continuare così darei ragione ad Ando Gilardi, solo ora capisco, di un suo articolo dedicato alla recensione di un catalogo-mostra che gli inviai più di trentanni fa. Tra le righe diceva: cambia mestiere che te la cavi a scrivere. Tropo tardi oramai. E non era il solo ne il primo che tra serio e faceto indicava un’altra via d’uscita: ma a noialtri stan strette le scarpe del luogo comune e avremmo abbaiato alla Luna come un Pinocchio con la catena, che è una bestemmia: che dire? Se non che per l’Oceano Web, poi sempre certe zone e mica siamo fessi all'impossibile (!) capita a tiro di “zattera” una bottiglia e immancabile messaggio arrotolato che ci vuole poco a srotolarne lettura, e di un fotografo che in un altro luogo ma pari tempo ha fatto esattamente le stesse cose di noialtri fotografi di qua dal mare Oceano. Solo che tra le riga dell’arrotolata carta in bottiglia si legge una nostalgia che, viceversa, mitighiamo scrivendo e ricordando in questi bui giorni (finiranno mai?) anzi per tempo come “fotogrammi” si chiama proprio così la raccolta di “ricordi” il libro che si farà, certo, post mortem giacché nemo profeta in vita!

The Conversation: The Photograph as a Time Machine
https://petapixel.com/2020/08/26/the-conversation-the-photograph-as-a-time-machine/
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