date » 13-01-2025 17:48
permalink » url
tags »
bottega cavrar’ potenza, coppersmith, stagnino, paioli e caldere, mordenzatura caldaiette, northlight images, fotografia bianconero analogica, epson piezography, canon printer 1100, canon pixma pro 200, scrollatori onanisti, scrollatori iphone, scrollatori android, nati non foste, thumberwald, tono fotografico, stampa inkjet umida, carta arches, printer photosmart hp 9180, hp stampante 1220c,
Al di là dei muri e numeri
Tono fotografico cos’è mai? L’atmosfera che regna all’interno dell’immagine. Tono cardiaco se vogliamo, pulsazioni. Fatto energetico prodotto dal caso e della scienza ambedue da prendere con le molle. Ora se l’immagine finisce rigor mortis su un telefonino, amen. Gli scrollatori onanisti compulsivi a fine giornata avran “scrollato” mille e mille immagini da Guinness del Nulla poiché fatti della stessa natura effimera e virtuale.
Tono che se è bianconero, ancor più, giocata su scala “colore” dei grigi si presta a tante cose con dovuta accortezza. Breve la cover. Sì, sono stampe (una al giorno leva il medico di torno, eh) ma si immagina che la cosa interessi (?!) anche i richiamati scrollatori, almeno quei che van non massimo come cantava Vasco Rossi.
Interno di un qualcosa di indefinibile forse vicino ad una vecchia galleria attraversata da ciuf ciuf sbuffando d’altri tempi. Nero fumo. Era così la bottega dei cavrarar’ stagnini, ramai and english coppersmith, ché siamo International, no? Lì ci han vissuto tre fratelli in immagine Mast’ Antonio maggiore dei tre, il più “fotoigienico” degli altri due: Mast’ Nicola e con puzza al naso, lato traslato come vi pare, Mast’Ciccio che per attacco di cuore non costituì più il terzetto.
Antro di pece e Potenze telluriche: fuoco fiamme ed infinita pazienza nel formare le caldere, dei cavrarar’ per l’appunto. Paioli anche. Unica e solitaria illuminazione della scena una opalina sufficientemente potente ad illuminare, si fa per dire, la richiamata galleria. A latere il mantice a manovella dà il la alla brace del “tavolo” d’attrazione, come fosse un Circo e le mani in volteggi acrobatici senza rete di protezione, a paragone, ganci per i paioli che ricevono lo stagno fuso per uso alimentare altrimenti tossico e dannoso il solo rame delle forme. Ecco questo è scenografia, bassa letteratura che va tradotta in immagine per l’appunto. Bianconero per scelta e necessità, all’epoca volendo fotografare con le color negative oltre i 400 Asa/Iso un problema non da poco, figuriamoci usare slide e grana fotografica come patate, certo, sì, oggi farebbe very nice ma all’epoca ni. E poi già il bianconero come medium e scrittura fotografica basta ed avanza. Ma. Il Tono ancora una: come rendere quell’aria stagnante e pungente di stagno, fuoco ed acidi per la mordenzatura interna dei paioli chiamiamoli così in senso lato? Il problema è tutto qua e non di poco e basta osservare le due immagini a “confronto” di niente ma qualcosa pur bisogna dire. A sinistra una bella carta inkjet dai neri travolgenti, impossible ad avere con i pigmenti e qui soccorre il “tester” Keith Cooper di Northlight Images a proposito degli ink della Pro 200. Ipse dixit. Ma di nuovo il nero bello pieno da non sfigurare affatto con i neri di una stampa silver halide, tipo Ilfobrome ordinaria per non citare la mitica Galerie sempre Ilford, anzi. Tuttavia il prezzo è troppo, il velo richiamato, l’aria tutta perde a favore di una immagine per cretini, quei che pensano di emulare paro paro il cartoncino fotografico di darkroom. Cazzate eppure c’è gente prezzolata che con il lentino contafili appoggiato su la stampa...vede patate tricromiche mezzo addormentate e grigi: vabbene c’è la Piezography per i very nice, e sono stampe realmente stupende solo per Epson e curve e questo e quello, vabbè ma bisogna pur vivere! A proposito dei solo (stavo per scrivere sola alla romana!) grigi pare che il nuovo driver della new entry Prograf (de facto un plotter da tavolo erede del precedente modello mille) 1100 Canon A2 è in grado di usare solo ink nero & grigi, almeno stante gli ingrandimenti (al microscopio) di certi tester e non ricordo se così anche il richiamato Northlight. Una figata? Mah l’immagine vista a certa distanza la Epson...e la prova ne sono i cartelloni stradali che, sì, estremizzando la cosa, le patate dei punti causa quella chiavica dell’occhio umano che a certa distanza nun capisce chiù nient e s’impappina, scambia la cosa per buona poi se si avvicina al cartellone può solo chiedere il prezzo delle patate: quanto al chilo?
All’opposto, a destra della cover un A3 stampato su bellissima carta Arches per pittori, meniamola così. Sì stacchetto. Canson ne ha fatto sua la base ed è uscita una bella trasmigrazione (anime?) in digitale, provata. Peccato il peso che ha un suo suono, sì, la cosa è lunga e non entriamo oltre. Suono però. Quindi di ritorno la bella carta “martellata” dalla gradevole texture passata per la ghiottona, eh catturare i neri i grigi che pure le stampanti ci hanno la panza...Pro 200 di Canon dà tutto quello che è possibile su carta, ancora una, non trattata con solfato di bario e questo e quello accorgimento per inkjet. Però il Tono c’è, quello, l’aria dell’immagine sa d’acido fiamme fuoco fuliggine di...galleria. Resta il nero poco erotico, ahh e mica è possibile la moglie ubriaca il vino nel tino l’uva nell’orto e un c...in quella regione anatomica, no uso dire a queste latitudini? Troppa grazia Sant’Antonio, troppa e il confronti è impari e tifiamo per la destra immagine, senza se e senza ma, ché il supporto e gli ink han restituito a sufficienza il Tono (senza color correction!) che non è mai paro paro la capa del fotografo che re-immagina l’immagine, però ci va vicino assai. E tanto basta
Ps. Sì anche l’uso dye ad “acqua” della Pro 200 è perfettamente sensata e scelta a suo tempo da Manunzio che puntava anche su i “colori” vivaci al posto degli smorti pigmenti: l’un l’altro ampiamente collaudati, e le immagini d'archivio alcune di quindici anni addietro su Hp 1220 C e pigmenti d’incredibile Photosmarth 9180, un mostro per l’epoca, ne sono la prova inconfutabile che si può fare “arte” il vezzo di Manunzio anche con poca spesa, lato traslato e come vi pare
date » 05-04-2024 12:29
permalink » url
tags »
oliviero toscani ponte morandi genova, fotografia stradale, cartelli stradali, 33 rito scozzese, réclame terranova abbigliamento, allah akbar, sostituzione etnica, meticciato amorfo, colonizzazione italia manu militari, mondo delle regole capitaliste, thumberwald, quota periscopio,
Quota periscopio, acque target e altro che proviamo a narrare in uno due tre...click. E dunque Terranova marketing che, inciso, è tutt’altro suono (energia) dal dire o scrivere Nuova Terra, oltre al fatto che l’appellativo geografico richiama in chi scrive si capisce le coste del Nord america e di Erick il Rosso ante Columbus natu est, e non la finiamo più.
Sia come sia pubblicità, va, vile messinscena sul solco di quello squallido ottantenne a nome Oliviero Toscani salvato per grazia ricevuta dal crollo del Morandi cui doveva transitare: certe appartenenze, pagano.
Terranova** e che sarà mai? Infatti qui sopra noi che scriviamo lo sconnesso ponte, di quarant’anni fa e da abbattere a più che modesto parere (c’è una denuncia di Manunzio corroborata da immagini e perizia tecnica e di altro ancora, regolarmente archiviata, si vede che il Tribunale appena sente Manunzio...) una fila di cartelli di réclame richiamano il prima e il dopo. Sicché se ritornate per un attimo su l’immagine di Toscani tutto fila più che liscio, perfetto per chi capisce. Depopopolamento e sostituzione etnica sbandierata per “nuovi orizzonti” di meticciato senza ieri né domani, non a caso il Cancel Culture. “Bimbi” del cartellone è eloquente: un africano giocondo a cavalluccio, su la schiena, colonna vertebrale di 33 vertebre di Rito Scozzese: che faccio continuo? Un bianco sperduto!
Sul fondo immagine, altri bambi cui una muta triste solitaria e finale, a sinistra mentre l’altra controcampo ilare e gioconda a destra, che per l’appunto se la ride. Altra immagine: visto niente? I suppose. Due men uno riccio gioiosamente ridens dritto e...turgido, va. L’altro? Bianco piegato che va a sinistra per l’uscita di scena: lato traslato e fate come vi pare.
Infine Last but not least la copertina, cover. Immagine a sinistra appena detta, cartellone con donne stavolta, bogomba nera a sx etc etc etc. Sì, il tale a destra, che conosciamo, colto proprio nell’attimo di passare sotto quota periscopio per non farsi notare e con la sinistra mano quasi a volersi scusare dell’impallato. Piegato anch’egli e pure ex Private Policeman. Tombola!
**Terranova (Fashion Brand del gruppo Teddy Spa) ha aumentato le vendite dell’88% grazie al lancio da parte dell’IACT VISIONI delle campagne Advantage + shopping di Meta
(Copia & Incolla se vi pare)
https://www.sanmarinoinnovation.com/comunicati-stampa/terranova-ha-aumentato-le-vendite-dell88-grazie-al-lancio-da-parte-delliact-visioni-delle-campagne-automatizzate-advantage-shopping-di-meta
Ps. Del richiamato link sovrastante vi si apre un quartetto, cui il negro si inchiappetta una morente e pur godente donna bianca con mano destra nel segno delle corna sataniche; immagine che pure richiama iconograficamente il Toscani-Benetton e che vede un angelo crasso abbracciare un negro con capelli cornifronte. Gli altri due commedianti a destra: il bianco con cicatrice sul cranio e la ragazza iper-capelluta tenerlo per la vita prima della stramazzante fine. Seguite sempre Sara Munari & Co e si raccomanda il di vostro cervello (!?) all'ammasso che...di diman' non v'è certezza. Firmato Nuovo Disordine Mondiale, via Kiev e Tel Aviv corrente, pur sempre quei dell'ultimo Covid!
date » 14-03-2024 20:35
permalink » url
tags »
tamapan tax, cooperativa indice referendum, pippo civati tampon tax, tampon tax, ingroia ruotolo rivoluzione civile, immagine donna, nati non foste, taralli turchi, landini cgil, onda rossa lgbt+, popolo viola telecomando, guerra gaza, emma bonino radicale, dea madre pagamento serale, stampa & regime tampon tax, compagni e compagne,
Tampon Tax
(Immagine Donna)
Compagni dai campiii e dalle officineee è un ingiustizia! E se a parlarne sono, appunto, i compagni di partito (per dove?) c’è da ascoltarli, volendo e se non sia niente da far meglio. Comunque sia l'ingiustizia c’è ed è inutile negarlo. Vabbene ma di cosa? Il pannolino della Dea Madre...ahh ecco. Troppo costoso via, ecco, serve a questo, via, appunto calembour o men che sia. Ora è gravoso per la Dea Madre sborsare una tampon-tax, sempreché esista ancora il ciclo. E già se andate per siti della richiamata Dea, v’accorgente, ohibò, che alcune ancelle di quella lamentano la scomparsa in età molto ma molto giovanile del ciclo catameniale (uso scientifico, no?). Disperate? Eh pare proprio di sì, poverine ché pensavano solo alla sterilità del “maschio represso masturbati nel cesso” d’antan : vero Bonino & Sodali? E mo’ che il fatto tocca esse (ci frega poco la grammatica) strillano: chi va p’ sti mari sti pesci piglia, sì, ma non producono più frutto (gravidanza come certi spot con controllo test ad hoc) certo a volerlo si capisce.
Le vedessi esse (sempre frega meno la grammatica tanto bestie sono e il pronome* ci sta giusto) in vesti colorate arcobaleno LGBT+ o vestite di (jattura) Viola contro la guerra, qui ed ora, in Palestina? Macché a telecomando le si ricorda contro Berlusconi “Se non ora quando” manifestazioni cui immagini abbiamo ad archivio, reportage qui da questa landa, come a telecomando per il Belpaese (territorio mica formaggio, forse) portarono in piazza dissero Stampa & Regime catodizzata pure un fiume donnesco : meglio sarebbe stato e tutt’ora a cert’ora del giorno: su e giù. Lato traslato e fate come vi pare, calembour o men che sia, forse.
Immagine, dunque, al fin della tenzone. Sangue a dir vero: rosso quando il giorno prima una pipetta di spot lo marcava, il pannolino, di blu o meglio “celestiale”. Senza ricordare il sangue gocciolante (!) della cicciona americana passata per le Televisioni in spot. Naturalmente con le ali, sempre i pannolini, ma senza carrello, infatti, dopo breve volo liberatorio le donzelle si fracassavano al suolo. Altre per strada (vedente voi, Manunzio, eh?) con sorriso ché basta un pannolino et voilà rien ne va plus. Dea Madre, sangue, zolfo, seduzione (era d’uso un tempo non lontano, se ne trova traccia in Letteratura del 900, che il sangue catameniale messo in bevande tout court dalle donne era “filtro d’amore” di attaccamento al beneamato. Incanto, sviamento odierno di massa: Potere della Dea Madre, si capisce
*Esso, essa, pronomi di terza persona singolare per animali e cose, seppur presenti nelle regole grammaticali, sono orami superati nell'uso. Diciamo pure lui, lei. E così nel plurale, anziché essi, esse, l'uso ci dà licenza di dire loro.
Franza Spagana purché se magna. Cesare portace arto vino che noi lo bevemo...e poi gli arisponnemoooo...ma che ce frega ma che ce ‘mporta se l’oste ci ha messo l’acquaaaae noi je dimo, e noi je famo, ci hai messo l'aqua e nun te pagamo, ma però: noi semo quelli che j'arrisponnemo 'n coro, è mejo er vino de li Castelli, e de 'sta zozza societaaa.
(Non mettiamo conto se sparisce il sottostante link, tanto tutti “spariamo” per tanto conviene leggere l'allegato Pdf)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/13/pippo-civati-la-proposta-di-possibile-iva-al-4-per-gli-assorbenti-femminili-e-una-questione-politica-e-sanitaria/2371255/
Link Fatto Quotidiano/Civati
Ps1 In allegato il Pdf che si è preso dal Fatto Quotidiano, avessi visto che per legge dell’oblio “internettico” sparisce e buona notte ai suonatori: immaginate lo storico (!?) futuro in cerca di pompinosamente dette “fonti storiche” che se non scritte ma solo virtuali, sta mazza. Avanti alla cassa
Ps2 Possibile, movimento, di Civati, la “colazione” sociale del ex Fiom tirato su a braciole e Sangiovese odierno Ras della CGIL Landini; i Ruotolo giornalisti con giudice Ingronia, prima con Mossa del Cavallo, poi Lista del Popolo per la Costituzione, infine, Rivoluzione Civile da ossimoro perfetto, tutti disturbatori prezzolati, qui ed ora. A risalire indietro troppo lungo e a nessuno frega niente (che ci guadagno, cash, direbbe un minchiapixellisti fatto nelle vene?) i vari grupparielli di compagni e compagnucci della parocchietta famigerati catto-comunisti o una Chiesa al quadrato: compagni duri e puri, eh, Manunzio che c’era!
Ps3 E vi par poco che la “rossa” (contrapposta ai bianchi dell’allora DC) Coop romagnola nata proponga referendum sulla tampon-tax? Metti che vince: allè alla cassa che gli assorbenti, per igiene, si cambiano lesto lesto. E pecunia (catameniale) non olet!
La caduta della Dea Madre: minchia!
Nuland americanizzato family name e di nome Victoria, poi i buon americani la chiamano solo “Toria” e uno pensa: sti burloni di Yankee, fine humor British e più che probabile, anzi, quella traslitterazione tra lettera o e consonante i che rende meglio ciò che sta signora ha rappresentato. Sottosegretario di Stato e sì, famosissimo e celeberrimo suo “Fuck Ue” dà la misura di sta gran signora più che probabile addebitabile al marito, di notte si capisce. E la fisiognomica, poi? Sta di fatto che si apprende notizia nel giorno del tripudio della Dea Madre seriale a pagamento, ma pure con bancomat vista che essa (scritto così e fuck grammatica ‘taliana) ha incorporato fessurazione all’uopo deputata. Ma volete voi? A darne notizia delle preannunciata dimissioni, si sa mai un'altra folgorazione su la via di Damasco, lato traslato e molto cogente vedi lì guerra, è il Blink estero ma Segretario della (dis)United State of (banana republic) America; da Amerigo Vespucci e finiamola qui eh grembiulini che festeggiate il cabalistico 12 ottobre di ogni santo anno: festa nazionale ‘mericana in onore di un altro ‘taliano (forse) a nome Colombo** o Cristobal Colon...E la cosa è altrettanto strano, forse, metti che un ebreo, ecco, chiami un figlio Adolfo! Sempre per chi capisce.
Sia come sia è del tutto evidente che la richiamata signora, mai avuto un orgasmo, altrimenti non si troverebbe quella faccia di “Toria” ci dice che l’immagine dell'Armanda Ucraine poi tanto tanto non va per il bene, non foss’altro che Stampa & Regime catodizzata di quella guerra (scarsa audience e la giostra acquisti ne soffre, assai) ormai lontana (e persa) giusto un accenno di sfuggita, sebbene è de facto un fuja fuja in napoletano. L’esatta fotografia di street, ecco, di ciò che realmente avviene sul campo di battaglia, con la Russia sornione che se la ride: dopo il tappo Napoleone, il vegetariano causa problemi epatici Adolfo, e il Benito tirato su a braciole e Sangiovese...mo’ è la “Toira” ad essere sacrificata come più che agnello, montone vecchio da farci forse il Cuscus che abbisogna di ore e ore e ore per essere cotta! Al resto fate vobis che questo è l’Immagine, banale 666 il solito numero della Bestia. Immagine donna. Amen
**Ruggero, perché i libri su Cristoforo Colombo?
https://www.mondoitaliano.net/ruggero-marino-il-suocristoforo-colombo/
(ed uno dei suoi libri lo conserviamo su gli scaffali della nostra biblioteca domestica)
http://www.ruggeromarino-cristoforocolombo.com
https://www.lindipendente.online/2024/03/07/le-strane-dimissioni-di-victoria-nuland-il-falco-antirusso-dellamministrazione-biden/
date » 21-09-2023 11:07
permalink » url
tags »
deo gratia, munari fotografia, america way of life, fotografia bianco e nero digitale, matt black photographer, new deal america, thumberwald, stampa e regime fotografia, reportage vs street photography, nu jurno me jette da la casa, america dream, massoneria mito america, ercole pomodori esperidi, cristoforo colombo america, columbus day, cia & mossad intelligence, felix, columbus day, dorothea lange, schwab klaus davos,
Nu juorno me jette da la casa...
...e invece di venn' e spingule francese (safety pin) m' mettiett' a fa futugrafie. E uno dice cosa buona e giusta e fonte di salvezza...Manunzio non siamo in chiesa durante il rito eucaristico. Vero, sa certe scantonate...Oh quanto a queste lei è sublime Maestro, vede con Maiuscola, pure!
Vabbene siamo seri in un mondo di scissi ché dire pazzi offesa è. E allora un giorno il solito 'mericano, racconta la Munari, dalla sua Central Valley da presso la Silicon(e) pari valle e l'altrettanto fallita banca**? Non indaghiamo perché altro ci preme. Quindi il nostro che di nome fa Matt Black, così sottoscrive la Munari che ce ne informa via Newsletter, va via di casa...il resto lo potete legge che altro, ancora, ci preme. E quindi una seconda volta, dopo le baggianate scritte dalla nostra Vestale Munari & Co, il Matt con sua macchina fotografica e ci sfugge il brand(y) on “the road” scopre l'America, sai che novità. No quella, come dire: diseredata così l'aulico vocabolo del politcally correct da sbiancare i già imbiancati sepolcri, pieni ogni putridume etc etc etc. Viaggio lungo metri e metri, poi chilometri, yarde, miglia terrestri ché le acquatiche sono più lunghe, e click clickete. Ora e da seduti solo a volerlo si “sfoglia” Internet, eh avessi voglia a vederne di poverty: tendopoli in ogni dove e pure in posti blasé dove pascola la Upper Class.
Però mentre queste ultime immagini da web sono colorate, Mat ne fa in bianconero “didascalico”. E quindi di cosiddetta e vetusto denuncia, nientemeno, sociale? No. Di quelle della Grande Depressione o Farm Security alla Dotorthea Lange? None, eh babbioni che altro non siete. Birichini.
Fuori di denti quello fu, poi, il New Deal americano keynesiano anni Trenta secolo scorso, oggi imperante il Nulla, giacché dice Klaus Schwab e suoi Davos Boy: nuje, dice, simm' diventat' cumm a Ddje, e de vuje popolo nun ce pass' manco po c...apa vabbè un po' più giù.
Senza farla lunga il Matt(acchione) ha fatto Tombola, oops Bingo. E proprio quelle immagini di “denuncia sociale” riceve plauso di e dei ricchi amici degli amici; premi et cotillon. E da chi? Anzitutto da Stampa & Regime 'merican', per nientepopòdimenoche (così una volta il dire) roll drums please: Magnum Agency dei soliti babilonesi già del debito guerre, dei vaccini e...non la finiamo più. E bravo Matt(acchione) brava pure la nostra Vestale Munari a darcene “notizia” forse da ufficio stampa Cia & Mossad ché le guerre anche soprattutto con la “cultura” si fa. Morale fate come vi dice manu militari la Vestale!
Ps. Immagini di atomi vaganti, scatti da cartolina very nice with allure. Trompe-l'œil e nulla più, e altra cosa dal reportage: qui siamo, de facto, nel dogma Cancel Culture per chi ha capito l'antifona “sociale” se uno sa e conosce le Scritture, nonché il “mito” che va a cogliere i pomodori nel giardino delle Esperidi qualche giorno prima di Cristobal Colon (Colomba da Babilonia) cui l'America festeggia (!) ogni anno il 12 Ottobre da quel lontano 1- 4 – 9 - 2 che è tutto una “scoperta” dell'America cui il nostro Matt(acchione) ne è figlio: core a core con Munari & Co. Babylon style...oops Amerika (k as killer) way of life. Nazione indispensabile al besenisse rapace.
Pss. Il titolo è la canzone “Spingule francese” scritta dal poeta Salvatore Di Giacomo, napoletano d'antan
(Copia & Incolla se vi pare)
Matt Black: American Geography
https://saramunari.blog/
**Fallimento della Silicon Valley Bank
https://it.wikipedia.org/wiki/Fallimento_della_Silicon_Valley_Bank
date » 01-09-2023 12:09
permalink » url
tags »
food photography, foto cibo, still life food, natural light photography, light paint photography, caravaggio stile, scene cibo, olympus food photography, point & shoot food photography, thumverwald, food in posa,
Ogni promessa, a volerlo, è debito
Immaginate l'estate de facto terminata oggi durante il quale vi siete fatti prendere, come abitudine poi già complice la calda luce mediterranea dei primi raggi mattutini, dallo scatto “artistico” e anche per questo avete allungato il “brodo” della promessa fatta circa il Manunzio still-life e mangereccio quale “accidente”, diciamo così. Questo per dire che il semplice “piatto” di minestra, ecco, a mo' di ricetta poca interessa a Manunzio, poiché è sotteso il più delle volte, questo o quell'altro “alimento”.
Sicché non aggiungiamo altro alla fatica, solo per mettere in “vetrina” si è impiegato due giorni per altro finanche dodici anni, così dice l'EXIF. Certo lo zampino del diavolo c'è (la perfezione non è di questo mondo, fine a se stessa poi non ci frega de meno) e se ne fatto ragione. A dir vero infine c'era un'immagine suggestiva che si è preferito per altra volta; decennale anch'essa still-food ancorata ad un passo biblico (tutti i cosiddetti artisti e quelli con fregola, se tali sono, non possono che rileggere, prima o poi, il Libro dei libri dell'Occidente tout court) e però i giovani digital connessi cosa gli cala?
Basta così, va, ad intenditor poche parole il traslato latino: un si sa mai quanto a squola!
Link pagina food (fresco di stampa...)
Manunzio photographer since 1969
Meglio tardi che mai (piccoli Manunzio crescono)
A ripigliare il post del 12 10 1492 e sua numerologia squisitissima. Certo non disperavamo né ci vien meno il fatto che “ dall' e dall' se scass' pur' o metell' ” sebbene ad altre cose si riferisca, tipo anatomia umana, qui ci viene in soccorso. Era ora giovin americano: tachiù veri mach, uell' said. E sa perché? Perché il nostro “metallo” si è fuso da tempo e lo diciamo sta cosa ogni piè sospinto. Certo a voler essere pignoli mi rompo sempre i doppi metalli solo a guardare la colonna infame del telefonino e l'impaginato a monitor, desktop: più virus di così si muore ma di altre cose non già pandemia.
Dunque lo diciamo a giorni pari e pure dispari: un pixel a smartphone e alcuni miliardi vedi mai differenza? Certo che no per chi capisce. E' la giostra degli acquisti, una volta ogni 18 mesi (6+6+6 o della Bestia) mo' a getto continuo pandemico. Per inciso se non chiudono subito la partita sti signuri poi ci pensa l'allineamento planetario che non pazzea: perché mai a guardar il cielo se niente esiste? Certo il telescopio dei soliti Gesuiti Vaticano Spa...Pixel e minchiapixel sono il conio di Manunzio.it che sta in Rete da dieci anni, questioni di spiccioli giornalieri e pagamento rata per altro anno, molto probabile il finale anche perché ha dimostrato in questi anni che un altro mondo esiste così come le sorti infinite degli uomini liberi, anime incorrutibili ed immortale, ma se ne riparla a tempo debito, intanto se lo pigliano lì Stampa & Regime untori eterodiretti di squamati esseri.
Grazie allora mister Matti Hapoja per averlo appojato, ecco, senza vasellina nel lato B umanoide, specie femminile con fiammante digitale, per chi ha li “intelletti sani” e capisce
https://petapixel.com/2020/10/12/can-you-even-see-the-difference-between-1080-and-8k/
Ps. Egregio signor Appoggiatore sto' su una piattaforma (paradigma web) che dovrebbe per sola pudicizia fare i tamponi a chi osa pubblicare alcunché; sebbene corazzato e non portatore di virus alcuno della Proprietà Privata generatrice, ci sottoponiamo ben volentieri a tampone: certo bisognerebbe poi vedere quale il come e il perché e soprattutto se in res c'è del vero, già: Quid est veritas?
date » 30-09-2020 12:29
permalink » url
tags »
fotografia analogica, fotografai digitale, grading meravigliao, minchiapixellisti onanisti, filtri cokin degradanti, crusca lingua italiana, kodak epr 64, formato 120, hasselblad, rollei sl 66, zenza bronica sq ai, dorso polaroid sei per sei, fotolaboratorio vulture, esposimetro lunasix, cavalletto foto paesaggio,
Grading meravigliao
Il video è quanto di più istruttivo si possa su la fotografia analogica. Mi spiego. C'era un signore che sbraitava su social circa il fatto che la fotografia digitale non ha niente di me3no, anzi, se non superiore all'analogica. Buon uomo gli si potrebbe rispondere perché si agita: chi la paga? Evidente che il richiamato ominide è nato nella notte come funghetto e così pensa che insieme tutt'intorno è nato il Mondo. Ragazzate (cazzate?) si capisce di chi, non solo non ci arriva, ma soprattutto nato evidente in Era analogica e per chi capisce ci si ferma qui oltre è sterile intrattenimento da circo equestre.
Il video di nuovo è l'esatta corrispondenza di quando in Era analogica si faceva per portare a casa lo scatto che ripagasse delle levatacce mattutine, in estate poco male, anzi, in altre stagioni lasciamo perdere. Cavalletto di prammatica e su non la Hasselblad o il carrarmato SL 66 Rollei, quanto una più modesta, si fa per dire, Zenza Bronica SQ-A che definire splendida è riduttivo. Porta pellicola con l'immancabile Epr-64 Pro tenuta rigorosamente, ecco, in frigo secondo dettami di Mammasantissima Kodak. Rulli 120 che di notte, dopo altrettanta camminata d'auto, si portava alle falde del Vulture, il vulcano e non l'uccello dell'inglese storpiatura, dove era un Lab colore e conoscendo i titolari si calavano, i rulli, nel' E-6 di sviluppo per riaverli perfetti ed asciutti circa un'ora dopo; solo in quel momento la giornata poteva dirsi conclusa. Ma avevamo sui vent'anni.
Macchina su cavalletto e filtri digradanti, uso dire sebbene la dizione è degradante che però i soliti cruscaroli intendono (chi li paga?) quale “degrado”: glielo fai capire che so' stronzi e non intendono se non con bustarella italiota? Tempo perso.
Digradanti Cokin e porta filtro per ogni obiettivo, bastava sostituire l'attacco filtro et voilà. E se proprio prorio volevi fare il “veri naise” lo scatto in sorta di preview su Polaroid, no? Si anche se pellicola c'era è allora la posa giusta da Lunasix Gossen, poi un secondo scatto mezzo diaframma in meno per farci stare su la stessa foto cielo e terra, diavolo ed acqua santa luminoso. Oggi è una passeggiata con l'immarcescibile Pshop, che ostinati preferiamo nella versione Elements di dieci anni fa giorno più giorno meno. Certo appena qualcuno comincia storcere il naso, di nuovo, Lightroom sulla barra Mac: mo' che volemo fa?
E il grading? Bella come domanda anche se un po' idiota. Si perché se scatti in analogico alle sei di mattino estivo, i colori quelli sono e senza grading alcuno. Se scatti in autunno, o il pomeriggio è naturale che i colori siano di conseguenza: scienza dicono. E allora già in partenza bisognava necessariamente mettere in conto cosa volevi trovare oltre ed anche il soggetto. Luce da conoscere e padroneggiare come né più né meno di una scaletta di sceneggiatura o previsualizzare alla Ansel Adams, che però scattava soprattutto in bianconero da padreterno. Oggi si scatta in Raw tanto c'è Pshop, si fotografa a mezzogiorno d'Equatore con ottiche zero virgola qualcosa e venticinquemila leghe di luce; certo poi qualcuno lamenta vignettatura e fors'anche disturbo detta grana, ma è cosa da niente. Si butta la macchina fotografica si aspetta lo zerovirgola-virgola-qualcosa obiettivo e gli Iso otto miliardi sempre in pieno sole allo Zenit equatoriale. Certo la foto vien male. Allora si butta la macchina...E lì c'è Internet delle meraviglie pieno pieno di masturbatori schizzanti l'impossibile dibattere sui social da minchiapixellisti: che dire di più? Avanti con i consigli per gli acquisti...ché la fotografai è altra cosa!
Landscape Photography | In the Field
https://www.youtube-nocookie.com/embed/tZmZm5vMWvU&feature=emb_rel_end
Ps. Nell'immagine sovrastante il fotografo punta la parte della scena su "grigio medio" fotografico al fine di esporre correttamente. Tuttavia i sacri testi consigliano l'uso della calotta spot per la misurazione con esposimetro esterno; perché, dicono sempre i richiamati testi (in analogico) la misurazione TTL delle fotocamere, quindi, in luce riflessa è poco attendibile. Strano però che qui l'occhio del fotografo passa attraverso il mirino dell'esposimetro...Fisime da circoli fotografici onanisti d'antan, d'occhi per niete allenati a cogliere e discernere le lunghezze d'onda