
Niente di speciale robba der paese nostro...
Still life meglio che natura “morta” tacci vostra, e la usano all’italiana maniera coloro i quali insozzano quadri più che fotografie, alla maniera inglese meglio ‘mericana! Come se bastasse il solo vocalizzo a fare la differenza very nice: ma tant’è.
Still life come scuola guida meniamola così, anche se e soprattutto un modus operandi certa + mente.
Sia come sia i vetri, di questo si parla, più che altro anche perché tutto il resto è bianco fondale. Infatti serve a dare misura alle bottiglie. Già vetreria che Manunzio non si capacita del perché e del fatto che la casa (questo non è uno studio lo strillo inutile della “coniuge”) è piena in ogni dove: aprite un armadietto et voilà. E non diciamo dell’attrezzatura fotografica (stavo per scrivere con la doppia: vedete voi?) che sonnecchia dietro angoli delle porte domestiche, si capisce.
Dunque fascino a parte e insondato perché poi si tratta di mettere in bella forma (come i quaderni di bella grafia, dove si riversavano con tutte le correzioni in brutta cosiddetta, delle elementari di tanto tempo fa) tre bottiglie di vetro topazio che una volta conteneva grappa, a buon mercato. Tre e poi “sudate” una in particolare. Certo poi bisognerebbe (bisognerà quando?) appittare, gergale per pitturare ma in locale niente a che vedere con belle arti, bensì imbiancare questo e quello sebbene, poi, il lavorante, ecco, si chiami pittore, ironie dialettali, va tu mo’ a sapé)
imbellettare p’ aizzà il fruitore (aizzare non italiano contro qualcuno ma “fa arrezzà a mazza” ci siamo intesi, provocare piacere più o meno libidine; volgere in dengua ‘taliana ‘na tragedia: sarà na bella lingua ma codifica qua codifica là si perde sapore che la parlata dà accompagnata da non meno esplicativa gestualità irriproducibile a scritta, sempre ‘taliana. Fruitore da Roland Barthes, eh la classe n'est pas de l'eau). Ma qui casca l’asino, e state attenti a debita distanza si sa mai. Sì, il file-rouge carsico è sempre lo stesso reportage, “genere”, di noi Sessantottini e lo si intuisce anche nello still-life, di certo hic et nuc di Manunzio. E da qui, infine, certa riluttanza a mettere in "bella" lo scatto in luce ambiente e pezzo di carta lucido azzeccato al vetro di finestra esposto a Nord, qui durante la bella stagione estiva. Il resto è noia, Califano chansonnier o men che sia, il canto traslitterazione di "natura morta". Daje!
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Ps. L’immagine è su Micro Quattro-Terzi e se ricordiamo, via adattatore Olympus, ottica vecchia “vetreria” sempre Oly ma Quattro-Terzi originale di vent’anni fa, già ad ultrasuoni: una sciccheria per palati molto fini, di quei che sanno il fatto loro tutt’altro che minchiapixellisti d’accatto
date » 03-09-2022 10:20
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Sorge il Sole canta il Gallo Manunzio è già a...cavallo
Vabbene la frase è del due tragicomico Mussolini-Starace, ma ce sta. E sì perché l'incedere dell'età (quand'è patetico altro che poetico Manunzio!) vi fa alzare presto, tranne quelle volte che dormite come sasso sott'acqua: lirica la lirica Manunzio, grazie. Prego non c'è di che ma vogliamo proseguire? Sì certo. Allestito un tri pannello: alzata, taglia luce e piano in nero il più è fatto. Senza fronzoli, come ed esattamente, un espresso qui un po' lunghetto but americam style: ce sta pure questo, e d'altronde alla Coin cosa siete andati a fare se non a comprar props da buon trovarobe o art-buyer? Mah.
Espresso (lungo) piattino e cucchiaino, no? None provato e riprovato con diversi spoon e non ce niente da fare ché occupano spazio. Un chicco di caffè basta ed avanza alla bisogna, e il colpo di genio, ecco, d'un pizzico di (stavo per scrivere sale, boh) di zucchero sgraffignato dalla credenza senza che il “coniuge” s'accorga: si quella de “questa casa non è uno studio!”
Insomma, complice la luce che arriva di rimbalzo, da sinistra fuori finestra e in foto l'opposto, sul palazzo dirimpetto, rifrange quel tanto sui vetri della nordica finestra...il gioco è tutto qui. Ah certo, stavolta è la E-3 di Olympus ammiraglia dopo la gloriosa E-1 in formato Quattro-Terzi d'antan; l'ottica l'ipereattivo ad “onde” 14-54 f 28-3.5 prima serie, soliti quattrocento Iso, più un pannellino di polistirolo a sx, tanto per gradire anche se non ce ne sarebbe bisogno: siamo per il Nero Caravaggio, molto e altro del soffuso Rembrandt. E qui è giusto e saggio tacere oltre