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Una data imprecisabile di certo i Sessanta del secolo alle spalle nella Town dove si vive più simile a lager aperto...per non far vedere. Fuori Porta San Giovanni (Giovanni dei grembiulini!) l’antecedente fra mezzi (stando attenti a non farsi investire) su la striscia di strada, acciottolato fatto di basili neri di lavica fattura, con bancarelle e pure un chiosco alimentare senza norme igieniche ma siamo ancora qui a rievocare la cosa (!). E fontana di buona acqua che dissetava e si sentiva diversa + mente dalla potabilizzata con tons di cloro, che di certo non fa bene. E due.

Dunque...bancarelle e su scaffale alla buona troneggiava nel colore nero verde light la Diana, sì, la stessa plastica dei Lomography. Mirino manco i cani ed otturatore a ghigliottina nel vero senso del termine; scatto argentato e zigrinato ghigliottinante su l’obiettivo che basta premere, e se tutto ok ché non c’è alcun meccanismo contro doppie triple...esposizioni alè foto fatta. Diaframma? Nell’Ottocento era un disco forato, buchi di vario diametro, idem con patate, ecco, su la Diana. E i fuochi? Beh basta accenderli con “borbone” legnetti imbevuti di zolfo ed altro per i rstucc’ (resti, steli, di falciatura). E vabbene c’e una graduata scala. Oddio scala, gradinata che basta ruotare l’ottica lillipuziana in plastica quanto basta, su distanze prestabilite e poi ognuno per sé e Iddio per tutti. Plasticosa macchina in formato 120 (ne esiste anche per il 135 format ma quadrotto e invece dei canonici 36 scatti il doppio) ossia il più orecchiabile Hasselblad format! Forse così poco ingrandendo i negativi (rigoroso bianconero!) sotto ingranditore di studi fotografici dove si portavano i rullini, come si farebbe all’odierno con file dal service...uscivano, poi, delle stampine dieci-quindici o cartolina che dir si voglia che più tardi stamperò da “garzone” di bottega della FotoLampo, piccola agency anche, di provincia simil Carrese Milanocentrica etc etc etc. Questo dopo, un po’ più grandicello e inizi dei Settanta sempre secolo trascorso.
Senonché dopo l’acquisto (Diana) per mille lire (sproposito pure allora ché si poteva comprare colazione pranzo e cena!) datomi dalla madre senza fa capì nient’ al babbo, al solito pesce in barile...scatti cui memoria, i negativi non esistono più.
Diana delle mirabilia cui abbrivo, chi l’avrebbe mai pensato, ci porta l’odierno orizzonte di poca gloria (film) e molte tante rughe di dispiacere diciamo così e digitale “terrestre” formato Pshop (usiamo Elements da incalliti dilettanti, dicono quei bravi a libro paga Giostra degli acquisti). E pure questa è fatta, eh, Padre guardiano!

Ps. Elements non solo ma anche il buon Lightroom, Capture One, la batteria di plug-in Nik mano fredda, e il sornione Wilber di Gimp prossimo, si dice, alla versione 3.0: non ci facciamo mancare niente. Ah pure Photopea alias Pshop on line, a gratis!

Pss. Oggi la Diana serve in mano alla generazione Z (ultima dell'italico alfabeto) a pazziare: click click che poi devi sviluppare da te, dice la Giostra acquisti, e poi scannare con accrocchi per telefonino (altro acquisto indispensabile, dicono, i giostraroli)e infine clip clip mandare su i social per il facile facile "Mi piace" o "Non mi piace" il massimo della "socializzazione" fra sordomuti, eterodiretti à la page buy very very nice, oyeee. https://www.youtube-nocookie.com/embed/50_6bP7Zr9s







E noi che diciamo da ieri oggi e di diman non v'è certezza?


Tutte chiacchiere e distintivo? Beh certo non è la bella scena fra Al Capone/De Niro e dall’altra Kevin Costner alias Elliot Ness l'agente federale ne The Intouchable. Eppure siamo qui dinanzi una signora sul Viale del Tramonto altro film d’antan, che pure ci sta eccome nel caso di specie in formato 135 made by Germany: si vabbè. Infatti senza giri di parole, poco usuale per certi baciapile (leccaculo è meglio?) prezzolati. Fa effetto anzitutto questo finto sputare nel patto cui ci si mangia e soprattutto abbevera alla grande. Leica va che ci ha mai scaldato il cuore, quante volte l’abbiamo scritto e pensate che non avrei acceso un muto ipotecario per averne una tipo M6? Chiacchiere e distintivo. Ora, vabbene pure questa, i Grandi di nome e de facto han scritto memorabili pagine della Storia fotografica del Terraqueo (stavo per scrivere Universale ma mi pare un cucinino esagerato) che a anche a voler far finta, dar retta alle maîtresse della caccia all’uomo bianco mica però la mazza nera e affatto stupidelle per chi capisce, li stanno le immagini storiche e non si può cancellare in nome del Cicero pro domo mea in mezzo le gambe loro, no. Tuttavia di acqua sotto i ponti e relativi cadaveri ne è passata per il bene e per il male, certi brand che è lungo a dirsi, avrebbero meritato tutt’altra “gloria” secondo chi scrive che ha avuto modo o di usare quasi tutti i corredi fotografici analogici.
Leica di nuovo e di come il prezzolato revisore di turno dice, finalmente, cose che da mo’ si sapeva ma, compagni contr’ordine, non si poteva dire pena l’esclusione della famiglia dei recensori a pagamento. Ciò che è accaduto con il Covid 19 fra denunce oltraggi in pubblica piazza morti di medici “misteriose” eradicazione dall’Albo pretorio di Medicina & Chirurgia: l’unico matto era il Giordano Fuori dal Coro de Retequattro a dirle e l’esatto contrario, ma proprio perché matto tipo personaggio pirandelliano si sopportava: giochi, e però…Leica e tre in fine che è la dimostrazione palese lampante solare e non più ascondibile non andrebbe più da nessuna parte se non ci fosse Panasonic che de facto gli costruisce il re-brand vedi LXII e udite udite pure le ottiche non più made in Germany (!) ma a giapponotte tipo geisha di turno. E per chi viene dall’analogico sorride amaro quando il teutonico marchio causa (!?) crisi petrolifera volse le vele per il Giappone appunto, joint-venture con l’allora gloriosa Minolta: CLC ricorda niente? E le lenti di flamenco portoghese? Eh ancora oggi sta lì con i vetri canadesi e sue “magiche” resine. E chi ve le narra ste cose: Sara Munari prezzolata per propalare (mettere il palo…) il Pensiero Unico adesso come adesso in salsa orientaleggiante ché l’asse terrestre, ecco, ritorna nell’Oriente che ci vedeva noi tutti western citizens dondolarci su gli alberi? Seguite pure la richiamata vestale del Nulla e vedrete prima di chiudere per sempre gli occhietti...Intelligenti pauca verba




Ps. Orripilante suono Leica fa Laika e noi vi preferiamo di gran lunga, la classe direbbero i transalpini non è acqua, la pronuncia con vocale finale accentata: n’est pas?

(Copia & Incolla se vi pare)

Leica brand
https://www.dpreview.com/opinion/0067420807/what-makes-a-real-leica

Tango portoghese Leica
https://leica-camera.com/it-IT/Mondo-di-Leica/50-anni-leica-portogallo




...escono la notte - mi raccontava la Giulia - e sono ancora uomini, ma poi diventano lupi e si radunano tutti insieme, con i veri lupi, attorno alla fontana. Bisogna star molto attenti quando ritornano a casa. Quando battono all'uscio la prima volta, la loro moglie non deve aprire. Se aprisse vedrebbe il marito ancora tutto lupo, e quello la divorerebbe, e fuggirebbe per sempre nel bosco. Quando battono per la seconda volta, ancora la donna non deve aprire: lo vedrebbe con il corpo fatto già di uomo, ma con la testa di lupo. Soltanto quando battono all'uscio per la terza volta, si aprirà: perché allora si sono del tutto trasformati, ed è scomparso il lupo e riapparso l'uomo di prima. Non bisogna mai aprire la porta prima che abbiano battuto tre volte. Bisogna aspettare che si siano mutati, che abbiano perso anche lo sguardo feroce del lupo, e anche la memoria di essere stati bestie. Poi, quelli non si ricordano più di nulla…

C. Levi







Quando è finita, è finita

Beh sì la cosa si presta a tant’altre “osservazioni”. Vedete il Mondo Analogico non esiste più e l’odierno scimiottare più che post moderno è de facto post mortem, da mane a sera per chi surfa su la Rete delle mirabilia e ha il polso della situazione per non dire “naso”.
Sì, certo tanto potè l’immagine su la capa dei più giovani che a noi, tuttavia, qualche legittimo dubbio ci ronza. Se le sempiterne Babilonesi famiglie-pensiero-economia-culturame imperanti il Terraqueo, e non aggiungiamo altro ché non serve ai consumatori di “pellicole”, prima fanno e poi disfanno più di Penelope, lo scopo c’è eccome. Il digitale è spionabile in tempo reale manco i cani, impensabile in tempi analogici. Lavaggio del cervello, quindi, inimmaginabile e foriero di controllo Totale, ultimo Covid-19, del famigerato terzetto Cia-Mossad-Pentagono e cespuglietti vari a contorno, per digerire meglio, ecco.
Un Mondo analogico, scritto con obbligo di maiuscola, che aveva ritmi e tempi non paragonabili l’attuale Generazione Z, che è pur sempre l’ultima lettera dell’italico alfabeto. Manca l’aria del bianconero, e poi chiudono giornali edicole e quant’altro, ergo dove le meni le “pellicole”? Life a dirne una (da noi in sedicesimo il Tempo dove reportava, ecco, un coinquilino di Myphotoportal tale Francesco Cito) è morta da tempo; luogo deputato ai grandi fotografi e loro scatti che han, se non altro, scritto pagine di Storia e di quella fotografica senz’altro. Vero e poi c’è sempre tempo di entrare nel merito su la giustezza dell’anzidetto, ci mancherebbe.
E quindi che si fa “riavvolgi” in digitale ciò che hai scattato su “pellicola” (una mostra l’abbian fatto proprio così con strisciate di carta inkjet chilometrica) va da sé e più ancora se bianconero? Chi ha pazienza di caricare, scaricare la fotocamera analogica? Chi se la sente di sviluppare il rullio, sia esso bianconero che famigerato C-41 negativo per non parlare del calderone infame, l’invertibile E-6 buono per tutto e per nessuno? Guarda caso Kodak ci andava a nozze con il suo sbianca-fix “universale" mentre per prova provata le gloriosissime Fujichrome portavano una patina magenta poiché i tempi della Kodak non andava bene, tant’è che sviluppata in proprio le Fujifilm su drum termostatati Jobo delle meraviglie, i risultai erano di tutto rispetto alla faccia dei prezzolati di Progresso fotografico che ne lamentavano il non “standard” Kodak. Per non parlare del ciarpame e donne di quattro soldi delle patinate riviste fra cui Airone, Bella Italia etc. che all’unisono rispondevano: le macchine (quali?) sono tarate per le Kodak. E se presentavi plasticoni di queste Epr-64 poi torcevano il naso: A moneca e Camaldoli muscio nun le piace tuosto le fa male...
Il colore degli smartphone e il bianconero dei cretini che “ricolorano” con softarr (scritto così che è lungo a dirsi)? Impossible. Certo i metropolitani zombie alias Yankee (go home) devono pur passare il tempo. Vero ma loro passano e non resta letteralmente NULLA ché sono scomparsi pure i cassetti e i detti album di famiglia, le associazioni fotografiche, i club….e avessi voglia a continuare.
Vabbene per alcuni che ci sanno fare con l’Analogico, e vi rendete subito conto dello spessore della foto che mostrano, c’è dietro un “qualcosa” che non sia ripreso in bianconero solo da macchine XYZ (all’Epoca una caterva di Marchi quasi tutti provati, tranne la Exakta RTL 1000 e la inarrivabile Minolta Srt 101 e sue gloriose lenti Rokkor che fan a tutt’oggi fortuna alla Sony avendola acquista la factory tempo fa, e mo’ fanno i gradassi) alla moda momentanea. E’ una questione di educazione linguistica meniamola così: modus vivendi che, di nuovo, non c’è più. Poi come dire de gustibus...noi non ritorniamo indietro ché il “digitale” molto terrestre ci consente cose impossibile, impensabile in Era Analogica. Sì, per chi ha pruriti “artistici” e poi un ritorno a cosa? Analogico è vita certo pure il digitale, però…



Scattare con una macchina fotografica a pellicola induce inoltre una maggior intenzionalità nel processo creativo: disporre di un numero limitato di scatti costringe a pensare attentamente e valutare quando premere il pulsante dell'otturatore. Come spesso accade in tutto ciò che è frutto della creatività.

https://www.fotografidigitali.it/news/cresce-la-domanda-per-le-pellicole-fotografiche-kodak-sospende-la-produzione-per-ammodernare-gli-stabilimenti_133326.html

Pensare? Scherziamo fra un Cheeseburger, che ci vuole una mandibola di mezzo metro ad aprirsi manco i coccodrilli; steck di tre quattro kili da digerire in una settimana e Coca: oh dico siamo matti? Avanti con i consigli, ecco, per gli acquisti. Eppure ci sono tanti hobby per...rimorchiare possibile che quello delle “farfalle” non tiri più? Vabbè che ci sono le pillole blu...Intelligenti pauca verba. Amen


Ps. Ci andrei molto cauto circa l’impronta “digitale” e quella “analogica” d’una stampa (a monitor a che serve?) e fuori di metafora fra una Galerie Ilford (un nome una garanzia secolare) e pari carta baritata inkjet; pure Canson che si piega su di sé come fosse (!?) un carta agli alogenuri d’argento, e l’effetto e consistenza sempre per prova provata è notevole e non sfigura dinanzi al galleriota con finta benda agli occhi pollice ed indice destro intento alla conta di carta moneta, e pari gamba di legno, eterodiretto dalla Triplice manco i cani




Tavole della Legge...Munari si pieghi all'abbisogna

Batti il ferro quando è caldo e spiace per la mancata traslitterazione di quando stiamo per scrivere nell'universale, satanico da Babilonia già Pensiero Unico e conseguente barbaro, sì, inglese dire che capita, però, a fagiolo!
Dunque si scriveva l’altro giorno di un-sharp mask il vocabolo, con retro pensiero a quei “dotti” dello “slittamento” vocalico fra il 1300 e 1500 passati in gloria (eh Shakespeare!) e dello spelling a conseguenza per capirsi tra loro! O dello scrivere Pasquale e pronunciare Antonio, che se uno si azzarda ad invertire la cosa, linguistica + mente, esce l’allerta ché non si può poiché eccezione, cui è magnifica + mente pieno zeppo il cosiddetto inglese: prima le eccezioni e quel che resta regole, contenti loro e malissimo per noi altri. Ma d’altronde questo gran bordello a nome linguaggio-inglese è di una perfezione cristallina, proprio così. Vedete? In giro per il terraqueo il gran casino delle “eccezioni” e l'eccezionalissimo americano a base Is + Ra +El ne sono conferma. E dunque “maschera di contrasto” così è tradotta l’interfaccia italiota di un Pshop qualsiasi, ma non è che, per esempio, l’universale Gimp sia da meno nell’uso inveterato sbagliatissimo del lemma. La forza dell’abitudine tipica dei bipedi e Munari a liason n’est pas, oui? None.
Dunque un in barbaro inglese sta: "Prefix of negation, Old English un-, from Proto-Germanic *un- (source also of Old Saxon, Old Frisian, Old High German, German un-, Gothic un-, Dutch on-), from PIE *n- (source of Sanskrit a-, an- "not," Greek a-, an-, Old Irish an-, Latin in-), combining form of PIE root *ne- "not."

https://www.etymonline.com/word/un-

E uno.
Due, sharp: "Old English scearp "having a cutting edge; pointed; intellectually acute, active, shrewd; keen (of senses); severe; biting, bitter (of tastes)," from Proto-Germanic *skarpaz, literally "cutting" (source also of Old Saxon scarp, Old Norse skarpr, Old Frisian skerp, Dutch scherp, German scharf "sharp"), from PIE root *sker- (1) "to cut" (source also of Lettish skarbs "sharp," Middle Irish cerb "cutting")". Balza evidente come un dì questi nostri insulani in primis scrivano come parlavano e viceversa!
Secondo è altrettanto palese che lo “cutting edge” esalta i contorni delle immagini. Questo per tutti coloro che si avventura in Pshop e & Company. Immagini che acquistano, grazie al filtro un-sharp, dettaglio. Bene, no malissimo. Infatti, e finiamo, si parla di “maschera di contrasto” italiano, e poco sopra in inglese, che erratissimo vocabolo è per chi è fotografo viene dall’Era Analogica si capisce. Munari & Co, viceversa, ci fa: lato traslato o come vi pare! E propala pure, per chi gode il palo…che dire di più? E meno male che la parole sono pietre

https://www.etymonline.com/word/sharp#etymonline_v_23353



Maschera di contrasto




K1000

Una sigla mitica in casa Pentax, un po’ come ricordare la R4 Renault un mulo tutto fare, grande macchina molto azzeccata pur se spartana che non si può.
E quindi un altro mitico brand per chi sa conosce vive la fotografia prima analogica al tempo corrente sin dagli albori digitale tout court, se novero il computer grafico per antonomasia Amiga-Commodor mai creato e volutamente misconosciuto da Stampa & Regime ché ai bambini minchiapixel mica puoi raccontare verità: batterebbero piagnucoloni i piedi per terra da perfetti idioti!
Sia come sia K 1000 è stata una di quelle spartane macchine fotografiche da non dirsi: giusto l’indispensabile né più né meno poi stava al “manico” del fotografo manovrare di conseguenza e soprattutto in camera oscura e lasciamo stare.
Eppure dovrei annoverare fra le “decinaia e decinaia” di fotocamere più sovente imprestate da amici e conoscenti, infatti la prima in assoluto fu per centonovantaerottimigliaia di lire, scritto così è più pesante in ogni senso, Ftb di Canon. Nasco canonista certo poi mica so’ fesso arrivo planando su Olympus, che non esiste più come brand ma rivive più “bella e superba che pria” e dovremmo continuare le battute di Petrolini...grazie, prego! Ecco.
Mitica Asahi Pentax poi solo Asahi (odierno acquisita da Ricoh brand della GR ipertascabile e per carità di patria si tace di Leica!) formato seipersette impossibile altro che Mamya RZ o la piccoletta Hasselblad: un altro mondo made in Takumar lens!
Senonché e con piacere che segnaliamo il prossimo Venerdì 25 Ottobre presso Noc/New Old Camera una chiacchierata su tema, peccato per la lontananza da Milano ché in altri e lontani tempi da questa landa a lì...pazienza e seguiremo, penso, lo streaming

Massimiliano Terzi Asahi Pentax Centocinque anni di Storia
https://www.newoldcamera.com/eventi.aspx?id=1046&type=E


date » 05-09-2024 11:47

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Lasciate che i morti seppelliscono i morti

Certo la biblica citazione si presta ad “interpretazioni” secondo convenienza, sai che novità il Libro dei libri dell’Occidente tutto, lo si ripete a giorni alterni e non. E nulla sarebbe del think-tank possibile senza il “benedetto” richiamato, cui livrea svetta fra altri esoterici testi di Manunzio, di rosso fuoco per chi capisce.
Orbene la fottografia, ridottasi così oramai, è anch'essa figlia delle Scritture, sebbene sta scritto esatto contrario: un po’ come dire che due negazioni portano l’opposto. Tant’è*.
Mezzo fotografico che è meglio del raddoppio poco sopra, serve a pazziare, giocare per funghetti nati di notte buia e pure tempestosa. Ipster suona meglio o generazione Z (carriarmati russi?) che è l’ultima lettera dell’alfabeto e gli Xyz sapete dove metterle anglosassoni in salsa sionista, come l’Apocalisse: combinazione? Astrale sicuro!
Fotocamere allora e digitale, sebbene vi è un sussulto nei giovani funghetti, dell’analogico bianconero, chissà richiamo della foresta primordiale; Essenza, Lingua dell’Era analogica. E tutta la Storiadella Fotografia, da quasi due secoli in qua, è scritta con luce digradante dal nero al bianco con pochi e rustici strumenti, di misurazione ripresa e stampa!
Fine pistolotto e per chi ne vuole segnaliamo link per ipster bianconeristi & strittologi (petomani è meglio) che fotografano bananità: banale + banana da mettere...a lor signori dal tonante lato B, la sentenza, e aprite le finestre, grazie! E poi uno dice che si butta a...telefonino parafrasando il mitico Totò

* Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Esodo 20. 4


Best Cameras For Black And White Photography 2024
https://www.youtube-nocookie.com/embed/oaH_BJcu6AU

Ps. La Fotografia scriveva Ando Gilardi su le pagine di Progresso Fotografico, è altra cosa: dipingere è facile, fotografare tutt’altro. Finis terrae, no?

Pss. Il bianconero si ottiene, come sino a tutt’oggi, desaturando in Pshop et simila i file a scala colore. Operazione tutt’altro che click et voilà, certo. E non di meno il blasone di Leica ci ha pensato a fare argent de poche con sue Monochrom, poi Penatax** senza ricordare che il blasone a giorni alterni ha tolto Lcd (!) e questo e quello per fare sembrare ai cretini fotografi danarosi (di micchia di Zalone memoria?) di trovarsi con bianconero puro & distillato, quando una volta bastava introdurre un 135 così in codice, odierno FF, tipo Hp5 o blasé Tri-X è il gioco poi in camera oscura...

**https://www.manunzio.it/page-d14364





Canon ci riprova e ci vuole fegato oggi come oggi. La capa poco a squadra (e forse Compasso!) poi il brand l’ha sempre avuto, visone e prodotti si capisce.
E l’incontro con il nipponico brand risale per Manunzio ad un giorno ed anno imprecisabile degli Anni Sessanta, mitici per il Boom: si paga ancora oggi ad usura quel tempo “mitico” o meglio De Mita (Democrazia Cristiana Party) per chi capisce la sottigliezza, ma è altro discorso.
Canonet QL una telemetrica fotocamera analogica l’incontro primigenio, quindi: chi l’aveva e prestatami e come seppur per poco tenuta in mano in mano farne scatti: boh. Tempus fugit, è così.
Quindi, si, nasciamo canonisti fuori ordinanza s’è detto, poi i seguenti Anni Settanta Olimpionico di Olympus, che troviamo pure in Canon e nel video segnalato il perché.
Ora la fuori ordinanza di Canon abbraccia di tutto di più: fotocopiatrici pure e stampanti (la nostra Pro è fra queste in attesa di upgrade) non da meno. Sistemi stampa “offset” digitale...Una Potenza di fuoco non da poco che senza menarla per le lunghe arriva con la nuova incarnazione. E s’è accennato ce ne vuole di coraggio al giorno corrente monopolizzato da telefoni-fotocamera più questa che quella. Bestie sempre più aggressive, anche se resta l’eterno dilemma: minchiapixellisti o chi riesce ancora a fotografare e dir qualcosa che non sia la fotocopia della fotocopia...antecedente? Finis terrae? Pare proprio di sì: Gaza docet non meno che il fantasma ucraino surrettiziamente tenuto in vita con macchine, lato traslato o come vi pare. E si sa quando ad un corpo oramai inerte togliete, ecco, le macchin...Sit tibi terra levis. Amen

(Copia & incolla se vi pare)

Canon announces EOS R1 development
https://www.dpreview.com/news/0785314321/canon-announces-development-of-eos-r1


Luigi Colanni
http://sistemacanonfd.blogspot.com/p/blog-page_3.html

Una fotocamera fuori dal tempo
https://www.youtube-nocookie.com/embed/qN0Kklj6B4I&t=1s


Ps. Se qualcuno presta occhio l’attuale “sagoma” delle Canon tout c court richiamal e matite di Colanni che per primo ne diede forma con la T90; il fratello di Manunzio l’ha avuto per molti anni prima di passare alla Ds1 oramai in naftalina; il fratello, terzo della genia, maestro elementare è. Impiegato che fino a qualche tempo addietro e a tempo perso fotografava con discreto modus operandi

Fuori sacco (così le poste via treno mandavo celermente i plichi fotografici ante telescrivente alle redazioni e per noi della più volte richiamata AGL - Agenzia Giornalistica Lampo - in sedicesimo stile Carrese-Pubblifoto-Milano ne mandavamo alla Gazzetta Mezzogiorno, Bari prima dell'odierno e tombale default)

...sensore da 1 pollice come le sony rx100 e diaframma ottico, reale insomma, oltre alle 4 ottiche che coprono dal 18 al 120:

1) https://www.mi.com/it/product/xiaomi-14-ultra/

2) https://www.mi.com/it/product/xiaomi-14-ultra-photography-kit/

3) https://www.collater.al/xiaomi-14-ultra-leica-madrid-valencia-food-street-photography/





Non moriremo digitali, mah

Sì memoria qui non falla a proposito del post i “telefonini ci seppelliranno”. Vero ma il titolo rifà Pinto (lucido pensatore comunista tutto d'un pezzo che dopo invasione d'agosto 1968 dei "compagni" russi in Cecoslovacchia, uscito da Pci per fondare con Rossanda Valentino Parlato ed altri il giornale Manifesto, scritto in italiano come Iddio comanda!) circa il fatto di non morire in illo tempore Democristiani, che i nuovi ruminanti a pascolo brado ma eterodiretti che manco conoscono: storie del Novecento, sicuro. E che più del Cancel Culture nun ce ne po’ fregà de meno, dicono le nuove leve: che dire?
Stacchetto della regia: mia nipote ha due mamme, proprio così, la biologica, certo, e aggiunta la signora “coniuge”. E dicevo, a paragone, alla nipote come Ottaviano Del Turco (vedevo la nipote guardare ora qua ora là) l’allora segretario, ma aggiunto (coniuge del caso doppia mamma) della CGIL. Sindacato che per tradizione spettava a un comunista, mentre Ottavio era del Psi (Partito Socialista Italiano, da cui nel 1921** si stacco un parte per formare il Partito Comunista Italiano). Fine e a capo.
Dunque “ritorna” il buon analogico, certo non è da oggi si capisce. Però Pentax (proprietà Ricoh, più odierna conosciuta per fotocopiatrice mentre un dì pure di fotocamere) ci riprova e a sentire e leggerne su la Rete delle mirabilia, un mezzo formato: sì, come quelle di Olympus usate pure dal Eugene Smith. Fa effetto a dirla tutta, catapultai negli Anni Sessanta del Novecento trascorso, fatto di negativi (bianconero, eh!) e stampa in camera oscura...il solito bagno attrezzato per l’abbisogna, o raramente nella “camerata” da letto quando non c’era nessuno, fratelli più piccoli pure! E i negativi (bianconero ama pure rari color e scatolette diapositive e faldoni seipersei bianconero e diapo di Zenza Bronica e pure Pentax seipersette) stanno nel cassetto e pergamin ad anelli, lì perchissà quanto. Fine

**https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Comunista_Italiano#:~:text=Venne%20fondato%20il%2021%20gennaio,gli%20altri%20da%20Nicola%20Bombacci%2C

(Copia & Incolla se vi parer)

Il Pentax Film Project
https://fotocult.it/pentax-film-project-3-presto-nuova-fotocamera-analogica/

https://www.facebook.com/pentax.film.photography/
https://www.dpreview.com/interviews/4664606705/nterview-with-the-team-behind-the-upcoming-pentax-film-camera?utm_source=self-desktop&utm_medium=marquee&utm_campaign=traffic_source

Ps. Siamo anche cresciuti, oltre a Nutella e molto altro fra cui i biscotti Doria un "nome da imparare a memoria" così la réclame, a mitica K 1000 indistruttibile e sue iperstellari Takumar lens: non di solo pane (Nikon) si viveva
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