date » 17-05-2023 09:59
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duje paravise, olympus e 1, olympus e 520, olympus e 3, ottica vario leica elmarit 14-50/2, 8-3, 5 Asph, olympus zuiko digitale 14-54mm/ 2.8-3.5, panasonic gh 4, minolta brand, minolta rokkor lens, minolta camera srt 101, olympus camedia e 10, olympus camedia e 20,
Ogni promessa è debito compatibilmente con la “memoria”. E togliamoci dal guado. Dunque scrivevamo l'altro giorno del Vario Leica Elmarit 14-50/2,8-3,5 Asph, il vecchio trombone acquistato a buonissimo prezzo: combinazione, sebbene avessi già lo zoom Olympus Zuiko Digitale 14-54mm/ 2.8-3.5 equivalente. Equivalenza per modo di dire,giacché il primo Leica con “motorino” di messa a fuoco, mentre il secondo, Olympus, motore Wave: un fulmine. Lenti dai risultati mirabolanti.
E tornando al vetro Leica l'acquisto è dovuto al fatto che sul barilotto vi è O.I.S stabilizzatore d'immagine, non presente su lo Zuiko-Olympus. Avevamo dei progetti, poi della cosa non se ne avuto necessità, ché nel frattempo con un altro acquisto azzeccato targato “piccola” E-520 sempre Oly, lo stabilizzatore è a bordo corpo macchina, come le nostre due Ammiraglie E-3, evoluzione della mitica E-1, ci ha tolto l'imbarazzo. E a queste i pesi-piuma delle Pen in formato Micro 4/3 ci ha catapultati in altro universo; impensabile quando vent'anni fa, dopo le Camedia Oly, acquistammo proprio l'Ammiraglia di sempre la richiamata E 1 erede di due “prototipi" a nome E 10 e sua evoluzione, che conserviamo con religioso rispetto, E 20.
Ps. Il Vario Leica non nasce per Olympus, sebbene la compatibilità è totale, bensì per Panasonic anch'essa in formato 4/3, successivo Micro via adattatore e si guardi alle mirabilia della serie GH giunta alla sesta generazione, e in nostra dotazione un altro mito targato GH4.
Ottica il Vario che ha due peculiarità: il bottone A, utilizzabile solo sui corpi Panasonic per l'impostazione automatica del diaframma, e ghiera reale a passi di mezzo stop, ma che Olympus emula via software. Un connubio Nippo-Teutonico come un tempo, guarda caso, proprio Leica negli Anni Settanta e sua crisi petrolifera ma non solo, quando armi e bagagli dalla Germania arrivò sino in casa Minolta, eccellente brand (poi pappato a quattro soldi da Sony) e sue Rokkor lens, nonché mitica Srt-101, fotocamera analogica che non ci è stato possibile acquistare ma che ben ricordiamo il feeling solo a tenerla in mano da un amico danaroso, che non capiva assolutamente una mazza di fotografia: potenza, al solito, del soldo, sì del suo babbo!
Pss. Il titolo tutt'altro che peregrino visto le cose sin qui dette è prestito, ecco, dalla partenopea song Duje Paravise. Manunzio non fa mai niente a caso per chi capisce
date » 03-05-2023 12:15
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Il deserto di Mojave (destra immagine) dove si trova la profonda depressione degli Stati Uniti, 86 m sotto il livello del mare, è conosciuta come la Death Valley, Valle della Morte, a circa 150 km a Nord-Ovest di Las Vegas, è uno dei luoghi più inospitali di tutto il pianeta. A sinistra lo scatto di Manunzio a migliaia di kilometri dal sito
Mille e più miglia lontane
Assonanza malandrina. E quanto mi ha fatto piangere sti immagine da non credere.
Antefatto e per tutt'altro: caldo anzitempo e sospetto come l'odierno, ecco, ma “chine d'acqua a zeffun'” pioggia continua. Il luogo “esotico” di quando narriamo è sempre il circondario (carcere?) da dove si scrive: Manunzio ha un occhio universale meniamola così. Senonché tra i due scatti, a parte migliaia di chilometri di distanza, a dex il lago secco della Death Valley, a sinistra viceversa na tonza-laghetto prosciugato anch'esso, e che oramai non eiste più. Fine. E il pianto?...già. Il caldo che non vi dico, benché provvisto di cappello in paglia stile Banana Joe alla Bud Spencer...il sudore seppure dell'ora mattutina viene giù che hai voglia a detergere: straripa, invade le sopracciglia, infine si “getta” negli occhi. Bruciore e vista (?) annebbiata che a stento riesco a ritornare in macchina (all'epoca Manunzio aveva una Ford Fiesta sgangherata quanto basta, stile 'merikano di certi film) e provare un minimo di sollievo; anche se ci volle una settimana e passa fra lavaggi continui, colliri, qualche “rosario” frammisto a urticante ma “chi c...m' a fatt' fa?”
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Ps. Se fossi disonesto e prezzolato al punto giusto, vedi Stampa & Regime diuturna e codazzo di Muse, avrei potuto imbastire, stile d'antan pietre-blackdeker modigliani in Arno di Firenze, pari passeggiata misteriosa pietrosa (scatti più d'uno su Camedia Olympus C-5060). E tutto sarebbe avvenuto con il “concorso” dei prezzolasti “scienziati” (avrei mandato file in ogni redazione del Terraqueo) ancora, di un luogo che, dopo gli scatti, sede odierno condomini, è scomparso: insomma basta(va) la parola, suvvia. E come nel famoso Deserto, sue baggianate spiegazioni “scientifiche” stile Odifreddi numerologo a libro paga dei soliti “ignoti”, corre e tuttora un corso d'acqua...a spiegazione che lì e qui “uguale” fenomeno è: da scompisciarsi dal ridere
date » 31-03-2023 18:07
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pilu p tutti, franco fontana fotografo, grandi fotografi fabbri editore fontana, fotografia analogica, fotografia colore, maestri colore franco fontana, franco fontana gran viveur, rosso manunzio, baci perugina, massime cioccolato gnam,
Allitterazione
A sinistra in alto la prima del notorio Franco Fontana, immagine che a quanto si dice non piacque poi molto ai critici: questione di mazzetta mal data. Certo poi il nostro si rifece, eccome, da farne gran carriera e di stampe Cibachrome vendute e di workshop. Sicché le sue “macchie di colore” (Fabbri Editore I Grandi Fotografi, 1983) anche da queste latitudini ove si scrive. E non meno, pure il “maestro” ci inzuppò u pilu*, e come tira iddu...
Ora non è che l'immagine, a destra, del Manunzio ne ricalchi il “modulo espressivo” pensa te, del Fontana nazionale, no. E manco incidente di percorso o semplice calembour che dir si voglia. None. Il rosso di Manunzio viene da lontano, zeppo come è il suo archivio di “rosso”, colore parte della sua triade.
La macchina, maggiolino, poi è stazionata proprio lo spiazzo che affaccia la “finestra sul cortile” e come chiosa finale, niente male. Eh le citazioni fan figo, vero e trovarle di giuste...Manunzio, divoratore di Baci Perugina, ne conserva a tons e celeberrime frasi inside il fogliettino avvolgente ogni cioccolatino: gnam. Forse ché la classe non è “cioccolataia”? Mah...
*pilu acquatico (copia e incolla se vi pare)
https://www.grandi-fotografi.com/franco-fontana?lightbox=i118vz
Link a precedenti
Al Maestro G. Berengo Gardin
Accostamenti profani
date » 23-02-2023 11:01
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Le sorti magnifiche e progressive del Kapitale (robotico)
Tocca occuparsene ché se ne riportava l'altro giorno. Ai ai ai, Artificiali Intelligence puntina dell'iceberg dal 1717 in modo sistematico, non che secoli prima, eh.
Ferraglia e chip simil virus, parassita morto che si incista in corpo vivente e ne fa le spese, almeno fino all' ino + culo dell'elisir salvifico Pfzifer e sodali. Storia che viene da Babele, e sua Torre, niente di nuovo, tant'è che il flaccido Schwab & Co l'ha scritto: prossimi a dei e come tale ve lo appoggiamo, senza sputo, uso dire: penetrazione contro natura, senza lubrificante per lacero-contusioni.
Ma questi emuli fottografi (raddoppio non casuale, tutt'altro) prima buttano la pietra poi ascondono la mano: uno scherzo, vi pare? Si ripete l'ennesima schermaglia, e per chi segue la fotografia (evitando accuratamente il raddoppio consonantico) metti questo, sottrai quest'altro elemento, infine, imbelletti il tutto e l'AI fai fesso & contenti le giurie. Attenzione solo questi, pupazzetti del Sistema pari a virus, materia non vivente. Scandalo, quindi? E perché mai, solo grazia all'eco Web? Dico, siamo mica scemi. Qui l'eclatante sempiterno Marchese del Grillo: Noi semo noi e voi nun siete un c...atodo tubo!
Falso (materiale art. 482 Codice Penale?) e più ancora del falso “oro di bologna” che si fa nero per la vergogna, cosiddetto di altri tempi e modi di dire; un tempo forgiato da maschi e non checche di ogni ordine grado e trans-umano. E Manunzio, poi, non è politcally correct, ci marcherebbe pure questa!
Link alla pagina, copia & incolla (se vi pare)
Popular Instagram Photographer Revealed as AI Fraud
https://petapixel.com/2023/02/21/popular-instagram-photographer-revealed-as-ai-fraud/
date » 24-01-2023 12:41
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Le “cose” che si vedono in cielo, un'altra
Immagini e cosa se non, qui su Manunzio.it? Giova ripeterlo poiché non siamo un bazar conto terzi del tipo “amazzonico”. Per chi intende: niente mazzette pro questo o quello travestito da “consigli per gli acquisti” alla Maurzio Costanzo show. Il bello della diretta.
A parte il fatto che situazioni, fotogrammi, simile ne è pieno l'archivio del richiamato Man, qui siamo all'apoteosi. Una bella “nuvola” rossastra visto il Meteo, ecco, ancora una. Una bocca? Forse meglio un occhiuta nuvola, lì di passaggio tanto per gradire e ce lo dice il Guardian inglese: Intelligen(ce) pauca verba. E meno male che la Turchia, luogo dell'apparizione, quanto mai azzeccata a telecomando, è parte della Nato, anche se di sti tempi guerrafondai, alias Ucraina vs. compagnucci della parrocchietta Orso cattivo, quanto meno ondivago: Erdogan o senza Erdogan. Il russo che, comunque, gli han salvato il culo sventando colpo di stato preparatogli da quei mattacchioni di Yankee: sì, quelli o con noi o contro. E manco 'na tripla da schedina?
Sia come sia certo che la “nuvola” richiama (sti babilonesi come criceti in gabbia su ruota, sempre i soliti giri, così una volta) anche l'orecchio di Dionisio, le latomine siciliane e pure Eckelon. E chi più ne ha ne metta ad “ascultare” mo' qui mo' la del più che decadente e prossimo al (pro)lasso Occidente giudaico etc etc etc...Sono uccelli senza zucchero. Ossia? Ahh c...amari!
Latomie, latomista agg. [der. di latomie] (pl. m. -ci). Propr. relativo alla latomia, ma usato solo in senso fig. con il significato di segreto, occulto, detto soprattutto di organizzazioni a carattere iniziatico o massonico (Treccani online)
Leggete quel mattacchion (poco di buono?) Magaldi e suo “corposo”...certo in corpo18...Massoni a responsabilità illimitata, cui secondo intenzioni del nostro altre due massoniche “perle” stampate avrebbero fatto seguito (sebbene e onor del vero, desumibile con pazienza e curiosità, senza spenn' manco 'na lira, via Web)
Link, copia ed incolla
Bizarre UFO-like cloud hovers over Turkey
Guardian News
https://www.youtube-nocookie.com/embed/C3QiwAuTnCg
Ps. Il titolo sfruculiea (sfotte, ironizza, cazzeggia) l'omonimo di C. G. Jung, buon'anima. Massone anch'egli: cosa sennò?
Pss. Non abbiamo alcuna simpatia pe li frammassoni, sebbene sul tavolino c'è la Summa stellare di Leopardi, latomista anch'egli. E preso, ecco, omeopaticamente funzione, in forma allopatica: uccide, per il suo Nichilismo cristallino, senza se e senza ma, come già dai banchi di squola. Squola per chi capisce!
date » 10-01-2023 11:05
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Tale & Quale
Vabbene stavo vagabondando (senza fissa dimora, ecco) sulla Rete delle mirabilia, poi certo il “caso” fa si che mi imbatta in Eugene Smith, un Grande della fotografia. E la sua camera, una Olympus Pen F ante litteram, analogica a pellicola e pure mezzo formato, che un arcano aveva messo in mano pure a me sul finire Anni Sessanta trascorso secolo, detto “breve”: mah!.
Il fatto è che la Pen era una settantadue pose su rullino da trentasei: miraculo (scritto così per chi intende)? No la mascherina interna
per metà in verticale il 24x36 o formato Laica, ancora, in codice 135. Sembrava un giocattolo, eppure, la Pen era capostipite di un intero corredo fotografico e con tanto di ottiche e accessori da non dirsi. Ottiche mitiche: Zuiko le stesse, che “caso” stanno su la personale Pen F digitale: corsi e ricorsi storici? Quien sabe.
E dal “mezzo formato” sviluppata in Dektol Kodak di vasche verticali (lunghi e parallelepipedi, no tank tipo Paterson) da 35 litri, usati in tutti Lab bianconero dell'italico stivale, prestando attenzione alle già ridotte dimensioni si ricava un buon dicottoperventiquattro o un decente ventiquattrotrenta: primo su Ilfobrom Ilford mentre il secondo su foglio Vega della Ferrania.
di più non si poteva a meno di fare gli “artisti”
grana (granuli d'argento stesi su materiale safety film, pellicola) come patate. Ma un'altra cosa è, diciamo, inquietante, l'immagine di Deep/Smith sembra lo specchio di Manunzio: basco (sessantottino e non celerino!) occhiali vintage e barba brizzolata: mah!
Minamata e la storia di Tomoko
date » 09-11-2022 11:35
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Il problema (di non poco conto) e soluzione finale, se vi pare
Richiamato il precedente sembra arrivata la quadratura nella new entry del parco macchina Manunzio, FZ300 Panasonic (trovata pressoché nuova a metà prezzo corrente) cui cuore è “solo” 2/3, stesso ma e stellare C (amedia) 8080 Olympus by CCD Kodak che...Andiamo con ordine. Vedo c'è in giro gente che gli funziona ancora il contenuto della scatola cranica, arrivato in cima (dove?) ha capito e torna indietro: uomini non “signore” che non si capacitano ché è loro natura, più e più cercano l'arrampicata su le nuvole. Ma cadranno oh se cadranno rovinosamente esangue dall'altra parte che baldanzose han salito: poco ma sicuro. Il Tempo Galantuomo è. Sempre.
Dunque, c'è chi ri-incomincia a ragionare che di minchiapixel, ritorna il neologismo non a caso, si muore quantomeno di noia, la conta. Sarebbe interessante intessere immagini della Storia fotografica dei Grandi, che usavano sovente Leica, per accorgersi quasi sempre del slight out focus ma “sublime” scena inquadrata, e mai spinta oltre il classico 30x40 incorniciato nell'altrettanto classico passepartout gallerista 40x50 non necessariamente colonne d'Ercole, ma...Si intende vale più una milionata di pixel in più (sembra il remake lessicale di Sergio Leone con Clint Estwood & Lee van Cleef ) o l'essenza il racconto per immagini? Se fra i primi, buona fortuna e che il Cielo usi clemenza nell'ora del Passaggio ad Altra Dimensione; gli altri verosimilmente lasceranno qualcosa di sé, almeno si augura.
Ritorno e chiudiamo: tanto la C-8080 che la new entry FZ300 bridge-ponte, meglio estensione più che protesi corporee ci fate quel che vi pare, pure un 70x100 da non credere appeso ad una parete (vista oltre il metro distante, o doppio diagonale, secondo canoni di psicologia della visone, eh).
Purtroppo non conservo più file e la stampa in dimensione poster fatta, però, con una “topolino” C- 5060 WZ ancor più lillipuziano sensore della Olympus richiamata e FZ300 per suffragare poco sopra: immagine così, stampata senza neanche un ritocco in Pshop, lo avreste ottenuto in analogico non già con Hasseblad, bensì Mamya RB 6x7!
Sicché non abbiamo null'altro da aggiungere e chiediamo alla Corte l'assoluzione piena delle bridge, oggi come oggi non plus ultra...Così è se vi pare!
Ps. Vero è che su la Ep 2 Olympus e suo “tubetto” 24-100 equivalenti FF la manovrabilità non ha paragoni per prova provata, ci mancherebbe. Tuttavia le bridge consentono di non distrarsi, e come estensione corporea (è così e non modo di dire) impareggiabili. E' vero sento già le proteste venire dalle borse fotografiche: Ep-5 la stellare Pen F e i corpi E3, l'Ammiraglia di sempre E1 QuattriTerzi, la 520 e la E20 altrettanto 2/3...anche se, ne sono certo, nella mischia si discosta la C-8080 due terzi CCD Kodak che a 50 Iso impostati non ce ne per nessuno! Il resto so' chiacchiere da osteria una volta, bar sport de noantri al cambio corrente: Cesare artro vino...No grazie!
date » 08-11-2022 10:59
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Ferrania...uber alles
Un po' di pazienza ché Manunzio tena a capa tosta più di un notorio...Calabrese. Ora a parte questo nel post precedente su lo sviluppo bianconero Ferrania, il primo bagno in assoluto usato nella Paterson costosissima per l'epoca per noi “implume” fotografo di belle speranze, si vabbé...Insomma del bagno-sviluppo ci sfuggiva il nome del prodotto; gira che ti rigira scriviamo pure al sulfureo Gerardo Bonomo, patronimico che suona come quello del medico personale omeopata: pensavate che il Manunzio si curasse con l'allopatico “disciplinare”? E poi non lamentatevi o poveri co...lleghi fotografi, ecco, se vi beccate il solito Manunzio da più di dieci anni. Fotografia onde vibratorie o lunghezze d'onda che dir si voglia, no? E l'omeopatia questa è non meno che le altre discipline salutistiche olistiche pari sono! Sicché uk Binimi ci rispoonde di non sapere. E allora scriviamo al Museo della Fotografia Ferrania e finalmente arriva una duplice schermata di chimici Ferrania targati, nientemeno, 1961! E un litro di bagno Dolfin costicchiava, se memoria regge L. 300 più o meno quello che il Pecoriello-Bucci si faceva pagare. Ora con trecento lire che non si può convertire in Euro ché fa ride (!?) si comprava: pane, giornale, benzina, caffè al bar...ortofrutta, eh. Si era nel Boooooom economico 'taliano che si paga con magnifico interesse ancora adesso, paisà! Ma tutto è bene ché grazie alla dritta fornita la “memoria” by-passando oltre il mezzo secolo dai fatti regge di nuovo. E meno male che il Manunzio, sempre ca a cap' tuost', è arrivato sino ad oggi e con perenne camera “appesa” al collo: ieri analogica, poi un giorno faremo la lista delle camere e altro che non finisce più...oggi con un cannone montato su quel gioiello di digitale FZ300 Panasonic; bridge che rima con “ponte” . Oh paisà non ci avevo dato troppo peso (calembour?)alla cosa prima, e alla prossima!