date » 04-11-2023 11:32
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Storie di carta (fotografica)
Certo si fa presto a dire “carta” agli alogenuri d'argento or english silver halide. Carta che subito viene in mente il classico A4 o poco più. Sennonché solo a ricordare Ilford, che all’epoca dei fatti ne aveva di carta in due linee: leggera appunto e cartoncino più consistente Ilfobrome, no niente Galerie. E pure la germanica Agfa aveva di quei fogli, qui in tutto e per tutto il richiamato A4 e superiore pensati, anzitutto, per copie di microfilm d’archivio per studiosi.
Sia come sia qui la “storia” meglio le storie come gocce d’acqua e infine oceani, la scrive il vincitore di turno, e i babbei si accodano supini o a novanta gradi.
Sfoglio metaforicamente in caso di specie il “nemico” sebbene stesso condominio a nome Vecchio Continente, russo tanto ma tanto cattivo e ferocissimo che ha, hic et nunc, vinto anche un altra guerra patriottica: prima contro il Piccolo caporale blasé scornato alla Beresina, poi il duo fantastico Adolfo e Benito, scornato a Stalingrad e l’altro sul Don. E allora non si deve dire tant’è che è scomparso da tutta la Stampa & Regime: Ucraina cosa sennò? Scornato Occidente o l’Armada invincibile!
E sempre di guerra qui il caso e dell’Armata Rossa: Berlino...bandiera rossa che trionferà, questa è altra musica Manunzio, sia serio! Reichstag finale dell’Adolfo (che ricostruzioni recenti, soliti revisionisti a pagamento o fatti veri non più rimandabili, vogliono fuggito a bordo d’uno di quei terribili U-Boot per il Sud America, o finanche certe fantasie al Polo Sud, sì, quelle cose dell’Ammiraglio americano Bird: nomen omen e non la finiamo più). Insomma le tessere del puzzle della “storia” le virgolette almeno queste necessarie che si incastrava scolastiche “perfezione” mostra, ora manco un secolo dopo, time is money no, tutta la colla per tenerlo unito al resto del collage, ecco.
Berlino dunque. Fotografie della bandiera rossa sul Reichstag falsa come l’oro di Bologna, usava una volta dire l’odierno fake news. Tutta na montatura di propaganda, sai la novità che destra e nel caso sinistra pari sono! Sennonché si vede chiaro che (cover) la foto il soldato (basso a destra) portare al polso, sinistro e destro due orologi, tipico di ogni guerra di rapina! E non stava bene far vedere al terraqueo che i russi sono “rapinatori” di morti e non già brava gente...

(Copia & Incolla se vi pare)
https://it.rbth.com/storia/83385-perché-la-foto-con-la-bandiera
Non c’era ancora l’AI...
https://www.ilpost.it/2016/05/04/foto-iwo-jima/
https://time.com/5788381/iwo-jima-photo/
Le dieci migliori fotografie della Seconda guerra mondiale di Dmitrij Baltermants e soprattutto l’impossibile “Lutto” che non è una foto bensì una stupenda e stellare “messinscena”
https://it.rbth.com/storia/88356-le-dieci-migliori-fotografie
Ps. Guarda tu certe combinazioni, immagine sovrastante, nelle mani del fotografo russo Evgenij Khaldej, Berlino taroccato, e in altra mano il cartoncino fotografico di Iwo Jiima non da meno: falsi ambedue o dalla serie “arrivano i nostri”. Messinscena per beoti planetari. L'acqua è poca e la "papera" non galleggia più
date » 03-11-2023 09:44
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Leica Madonna non finisce più
Ora mettiamola così: Leica mi sta sul c...abassiso destro mentre l’altro è appannaggio di Sony. Vabbene se non ci fosse stato (!?) Solms-Wetzlar-Oskar Barnack, che gli venisse un accidente, non saremmo qui. Immagine, immaginazione immaginifico, figura, apparenza, parvenza, sembianza, copia, visione, personificazione, figura, simbolo, aspetto, esteriorità, look, impressione, facciata tutto un programma dei soliti Babilonesi - lunga storia quanta l’umana genia e non si può, oltretutto s'incavolerebbero i cumparielli della Stella di David e, certuni si capisce ché non si fa di un erba un fascio...littorio vedasi Zelensky per chi capisce e non fa lo gnorri – e non si può compendiare la storia con maiuscolo o meno a voi la scelta.
Ah dimenticavo Sony la perfetta camera senz’anima ma che tanto piace agli altrettanti privi di essenza vitale: cadavere per cadaveri su le ceneri della mitica Minolta, che gli venga un doppio accidente pure a questi sonysti. Fine.
Sia come sia la nuova incarnazione di Leica M11 P, porta in dote oltre l’allure di tempi andati (si augura non tornino più per tanti e troppi motivi, ma che è lontana mille leghe dagli eterodiretti compari stipendiati del Cancel Culture!) una feature inutile, o della “certificazione” la firma del file unico ed irripetibile: Leica ma ci pigli per culo? Tedeschi inventori, che vi venga un altro colpo e tre, dai tre colori identitaria che è tutto un programma flag (funebre) possibile mai? Lo statuto della fotografia analogica e corrente digital fottografia, scritto così, è la moltiplicazione dei pani e dei pesci (riportato più unico che raro da tutti e quattro Evangelisti e quanto mai parabola calzante assai) in più esemplari: negativo un dì e oggi ad libitum file digitale per il possesso, la sostanza, dell’Unicum. Un quadro via, alla stessa stregua. Unico e c’è l’ho solo io (senza scomodare W. Benjamin e sua "Storia Arte nell'epoca della riproducibilità meccanica). Baggianate non foss’altro che, se in epoca analogica non c’è mai stato una cassaforte (lato traslato) che non fosse scassinabile, immaginate quattro numeri binari…
Infine ancora un richiamo dal Maledetto Libro dell'’ Occidente tutto a base giudaico-cristiano-greco-romano:
“Et datum est illi ut daret spiritum imagini bestiæ ut et loquatur imago bestiæ et faciat quicumque non adoraverint imaginem bestiæ occidantur et faciet omnes pusillos et magnos et divites et pauperes et liberos et servos habere caracter in dextera manu aut in frontibus suis et ne quis possit emere aut vendere nisi qui habet caracter nomen bestiæ aut numerum nominis ejus.
Hic sapientia est qui habet intellectum conputet numerum bestiæ numerus enim hominis est et numerus ejus est sescenti sexaginta sex". Apocalisse 13, 16.18
La Fotografia e digital corrente è altra cosa
...il discorso autenticità nell'era dell'informatica è un po' relativo, tempozero si potrà aggirare...
https://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4652133
Ps1 Siamo aldilà, scritto così in ossequio al passo latino sovrastante, d’ogni cosa visibile ed invisibile preso anche questo da un passo e del Celebrante durante il Rito eucaristico a sottolineare che non c’è più NULLA tranne, ancora per poco, la Giostra degli (ultimi) acquisti prima che cali e per la terza volta il sipario su l’Umanità, tutta anche per i topi che si rifugeranno in bunker antiatomici. Amen
Ps2 “Leica inventa la fotocamera contro le fake news” (trovatevi il link) che detta da la Repubblica detentore insieme a Mentina La7/Open di Stampa & Regime della Verità fa ride a crepapelle: che dire? Il bue chiama cornuto l’asino!
Ps3 Per chi va in Rete tutti i corifei prezzolati osannano tra fumi d’oppio più che incenso la new entry Leica per il controllo subatomico di ogni essere (senziente?)questa la posta: controllo e nient'altro come se non bastasse già Google, Facebook, X ex Twitter i telefonini tracciati, carte di credito...
date » 21-09-2023 11:07
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Nu juorno me jette da la casa...
...e invece di venn' e spingule francese (safety pin) m' mettiett' a fa futugrafie. E uno dice cosa buona e giusta e fonte di salvezza...Manunzio non siamo in chiesa durante il rito eucaristico. Vero, sa certe scantonate...Oh quanto a queste lei è sublime Maestro, vede con Maiuscola, pure!
Vabbene siamo seri in un mondo di scissi ché dire pazzi offesa è. E allora un giorno il solito 'mericano, racconta la Munari, dalla sua Central Valley da presso la Silicon(e) pari valle e l'altrettanto fallita banca**? Non indaghiamo perché altro ci preme. Quindi il nostro che di nome fa Matt Black, così sottoscrive la Munari che ce ne informa via Newsletter, va via di casa...il resto lo potete legge che altro, ancora, ci preme. E quindi una seconda volta, dopo le baggianate scritte dalla nostra Vestale Munari & Co, il Matt con sua macchina fotografica e ci sfugge il brand(y) on “the road” scopre l'America, sai che novità. No quella, come dire: diseredata così l'aulico vocabolo del politcally correct da sbiancare i già imbiancati sepolcri, pieni ogni putridume etc etc etc. Viaggio lungo metri e metri, poi chilometri, yarde, miglia terrestri ché le acquatiche sono più lunghe, e click clickete. Ora e da seduti solo a volerlo si “sfoglia” Internet, eh avessi voglia a vederne di poverty: tendopoli in ogni dove e pure in posti blasé dove pascola la Upper Class.
Però mentre queste ultime immagini da web sono colorate, Mat ne fa in bianconero “didascalico”. E quindi di cosiddetta e vetusto denuncia, nientemeno, sociale? No. Di quelle della Grande Depressione o Farm Security alla Dotorthea Lange? None, eh babbioni che altro non siete. Birichini.
Fuori di denti quello fu, poi, il New Deal americano keynesiano anni Trenta secolo scorso, oggi imperante il Nulla, giacché dice Klaus Schwab e suoi Davos Boy: nuje, dice, simm' diventat' cumm a Ddje, e de vuje popolo nun ce pass' manco po c...apa vabbè un po' più giù.
Senza farla lunga il Matt(acchione) ha fatto Tombola, oops Bingo. E proprio quelle immagini di “denuncia sociale” riceve plauso di e dei ricchi amici degli amici; premi et cotillon. E da chi? Anzitutto da Stampa & Regime 'merican', per nientepopòdimenoche (così una volta il dire) roll drums please: Magnum Agency dei soliti babilonesi già del debito guerre, dei vaccini e...non la finiamo più. E bravo Matt(acchione) brava pure la nostra Vestale Munari a darcene “notizia” forse da ufficio stampa Cia & Mossad ché le guerre anche soprattutto con la “cultura” si fa. Morale fate come vi dice manu militari la Vestale!
Ps. Immagini di atomi vaganti, scatti da cartolina very nice with allure. Trompe-l'œil e nulla più, e altra cosa dal reportage: qui siamo, de facto, nel dogma Cancel Culture per chi ha capito l'antifona “sociale” se uno sa e conosce le Scritture, nonché il “mito” che va a cogliere i pomodori nel giardino delle Esperidi qualche giorno prima di Cristobal Colon (Colomba da Babilonia) cui l'America festeggia (!) ogni anno il 12 Ottobre da quel lontano 1- 4 – 9 - 2 che è tutto una “scoperta” dell'America cui il nostro Matt(acchione) ne è figlio: core a core con Munari & Co. Babylon style...oops Amerika (k as killer) way of life. Nazione indispensabile al besenisse rapace.
Pss. Il titolo è la canzone “Spingule francese” scritta dal poeta Salvatore Di Giacomo, napoletano d'antan
(Copia & Incolla se vi pare)
Matt Black: American Geography
https://saramunari.blog/
**Fallimento della Silicon Valley Bank
https://it.wikipedia.org/wiki/Fallimento_della_Silicon_Valley_Bank
date » 19-09-2023 18:56
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ieri oggi domani, sacre scritture ideologia capitalista, via pretoria potenza, urbs vs pagus, lager nazisti, depopolamento kalergi, malthusianesimo, città quindici minuti, fotografia analogica, fotografia digitale, storia di gente, amarcord, memorie novecento, cancel culture eterodiretta,
Uno slargo più che vera e propria piazza della Trinità (Potenza, Lucania) in soggettiva dalla porta d'ingresso su la Pretoria: a sinistra la città racchiusa ancora nelle sue mura novecentesche, qui la rimessa di meccanico. Controcampo a destra l'odierno “struscio” anche “monopattizzato” così l'andare e venire delle suole lungo la Main-Street cittadina: bipedi più o meno senzienti al pascolo brado. Singoli monadi in collisone perenne con l'evangelico Prossimo, funzionale, tuttavia, al Sistema e ben altra cosa con il “sentimento” di appartenere, un tempo, allo stesso destino di classe. Compatire dal latino cum + patire. Sentire insieme empatia, pari “dolore”. Universi ieri contrapposti all'odierno di cellule/organismi tumorali sul piano fisico, specchio della “pazzia” del circondario che l'intimo percepisce struggendosi mentre sfoca in neoplasie e altre “moderne” patologie. L'urbs contro il resto del terraqueo: ideologia presa di peso dalle Sacre Scritture, e certa idolatria già della Polis greca
Memorie del Novecento
Terminate le riprese still-food: da Maggio a ieri diciotto settembre, Anno Domini duemilaventitré di qualche migliaio di frame della visone mangereccia e non solo di Manunzio.
Sicché ritornati alle tastiere, eccoci , allo street. Dunque (qui cosa noi intendiamo per esso, il genere si ma acculturato) se vogliamo continuare il giochino “facciamo finta che” lo street del Sistema sia cosa buona e giusta, sebbene ammorbante per Web, altro non è che la riproposizione, mica poi tanto sottesa, della millenaria lotta urbs vs il fuori le mura: pagus che campus, silvestre foreste, acque di ruscelli fiumi e laghi dove nei pressi pure si accampava l'esistenza della “plebe”. Sicché parafrasando Vaticano Spa: Extra moenia nulla salus?
Insomma immagini all' Amarcord stile ieri ed oggi ché di diman' non ve certezza? No manco per il c...aricatore un dì analogico odierno “fail” digitale a confronto. Memori, infatti, del' orwelliano “ Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato” del (Potere/potentati/stampa & regime/web). E sì la “città di 15 minuti” che non può essere New York Londra Parigi Battipaglia si cambia...a meno di volare! Riproposizione, pure questa, dei lager nazisti alla Mengele l'Angelo della Morte (già a prestito dall'ideologia liberticida del Novecento Stars & Stripes) per il controllo Urbi et Orbi fin + a + nale, via chip sottocutanei...non si poteva vendere e comprare da Apocalisse 13 e seguiti. Tutto qua e pare niente, certo al solito: paisà appizz' e recchie. In campana, eh!
Ps1. Le immagini quasi quattrocento scelte dovevano servire a story-board di video: una galoppata lungo un secolo della città (Potenza, Basilicata altro nome d'una strana terra/regio italica) cui si vive. Impresa titanica, giacché esistono clip di “assaggio” che definire una faticaccia è offendere il vocabolo. Oltre al fatto che il video adesso c'è e...domani? Resta allora una scaletta una sceneggiatura in formato cartaceo, sic et simpliciter, che altrettanto non vedrà mai luce ad offset digitale per le Rotative degli amici degli amici, ahh si capisce.
Ps2. Questione di “suoni” lo street, de facto cartolina di turisti “acculturati” con digicamere, oggi ma pure redivive analogiche from Amerika way of life. Sembra H. Cartier Bresson e suo attimo fuggente “Carpe diem”? Niente di tutto questo che “cultura” a parte certuni prezzolati etero-diretti, dopo trasmutato alchemicamente il reportage in street, ossia il Nulla, gongola su gli stessi passi (assassino torna sempre sul luogo del delitto, no?) e luoghi alias New York High and Lower Manhattan in primis. E reitera ossessiva la fotocopia di precedenti fotocopie, funzionale ai dettami del depopolamento mentale/etico formato Cancel Culture, ché il resto è "mancia". Lato traslato e fate come vi pare
date » 25-07-2023 10:48
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Costanti geometriche mica chiacchiere
Nel post precedente riferivamo della strategia tesa, nientemeno, ad eradicare a “curtura” in senso esistenziale (!) anche se alcune costanti geometriche ravvisabili in questo quello e quell'altro “manufatto” e loro messa in scena, dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio manco fossimo in tribunale nell'arringa finale (doppio punto esclamativo) l'inconsistenza leggerezza dell'essere...babbei boccaloni. No eh? Ve lo vede voi un “amico del sole” separarsi da certe “rappresentazioni”? Pensate ad un necrofilo tipo Hitler, scelto non a caso, separarsi dal suo Arnold Böcklin magnetico Isola dei Morti (Die Toteninsel): chi mai vi metterà mano sopra la tela imbrattandola? Siamo seri e lasciamo le cazzate ai supporter Pensiero Unico, sempiterna Stampa & Regime, Mentina dal La 7 e suo immarcescibile Open: strano pure Soros ha sua banda pari nome. Coincidenze si capisce. Forse.
L' Occidente, dunque, è tributario tout court dei suoi sogni soprattutto incubi, dell'un e dell'altro non può farne a meno, non a caso il buon Freud, bontà sua, affermi in caso di specie l'artista affetto da nevrosi, sì, ma a fin di bene..Western-landa, ancora, che per dispetto della moglie si taglia i c...ome si chiama, vabbè ci siamo intesi. Ma fateci ridere, e veniamo oltre.
Numeri, numerologia, chimica trasmutante sin dalla notte dei tempi: linguaggio. Ecco ci siamo, senza scomodare Vitruvio e compagnia cantando, men che mai Leonardo e suo “inscritto” uomo. Cerchio-perfezione su, quadrato giù: quadratura di questi a quella sfericità. 'mbè buttiamo a mare tutto, così tanto per...ah babbioni impenitenti. Boccaloni. I zolfatari latomisti so' fessi mica tanto, sanno e pro affaracci loro certe colonne d'Ercole invalicabili sono fino a quando torta c'è...
Spazio scenico, infine, luce modello-modellante che anche per il fotografo materia è.
Ora se andate per mare Internet a iosa troverete fattarielli in scena, e che i fotografi fan poi proprie mutuandone dai canoni stilistici della Storia dell'Arte. Infatti, a latere mica tanto, chi “imbratterebbe” ancora una chessò La Grande Bellezza del Sorrentino Oscar? Schemi, forma mentis per l'appunto a “rappresentare” non tanto il Mondo delle Idee platoniche, o forse sì, quanto tera-tera alla romana, su silicio bit “quarcosa” cui luce ed ombra dà “corpo”. Rende visibile capibile e pure commestibile: tié a buon peso, va. Dite? Forse che non di solo pane vive l'homo del mitteleuropeo Feuerbach, che vuole l'homo essere tale per ciò che sta a magnà? E se non di solo...gira che ti rigira ci si ferma qua che ancora ce sta troppa carne a coce, il cuore!
Composizione/luce prima parte
Composizione/luce seconda parte
Manunzio fotografo sin dal 1969
date » 21-07-2023 13:12
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street photography senza nome, fotografia moderna, manhattan street photography, raccontare per immagini feltrinelli, open mentana, stampa & regime, fiaba cancel culture, imbrattatori cancel culture, pavlov esperimento umano, storia arte occidente, genesi salgado, genesi bibbia cristiana, composizione fotografica.regola terzi fotografia digitale, pifferaio magico, allah akbar, hic et nunc, diteggiare pallido e assorto,
Diteggiare...pallido ed assorto
Prestito poetico fra “colleghi” eh. Street, certo non è Manhattan ma ci può stare ché abbastanza europea (il quadretto) .
Lo scatto in cover de facto monocromatico è, pari luce diffusa di afa, proprio come adesso che si scrive al riparo di ombrate mura, poco ritraibile se andiamo dietro baggianate a mezzo stampa di certune muse, a pagamento. Eppure, sempre il quadretto, è un frammento di street, non certo paragonabile alla iconica cercatrice (come animali da cortile al becchime) di telline** del mal stampato e inchiostrato e carestuso libraccio.
Ora: come si chiama chi scatta per strada? ZZZ...zzz...zz..a parte passeggiatrice ad ore, pure ha nome sonante o contante vate vobis; metti, ecco, chessò questo e quello ? Una volta il reporter/reportage oggi street-photography senza strettarolo. Pare niente. No, assolutamente se manca il nome della “cosa” (nomina sunt conseguentia rerum?) manca pure il suo possesso secondo millenaria cultura occidentale a partire, guarda tu il caso, dalla Genesi il Libro mica baggianate bianconero del frammassone Salgado, che una volta era contabile! La faccenda, quindi, è decisamente strana, stamane siamo di manica larga in avverbi in + mente. Mentire mente eh avessi voglia a solfeggiare: Dooo, Ree, Miii...
Il quesito o vexata quaestio resta insoluto e gravido di conseguenze. Punto e a capo.
Immagine, il quadretto e tre, qui è “suddiviso” con Pshop sebbene l'occhio l'ha già “inquadrato” così come arco riflesso di pisicologia (pissi pissi bau bau, eh) e non siamo alla salivazione di Pavlov, ma poco ci manca. Canone stilistico, ecco, da quell'Arte che robot-umanoidi odierni via zolfatar-latomistii, direttori occulto, insufflano fateci caso gli imbrattatori di tele o mura in Firenze, che tutti giovani sono. Gli stessi che divelte barriere correvano a suicidarsi con anti-Covid nelle vene! Quei che vengono messi sotto le ruote di senza patente e alcolizzati; che non devono vedere domani pro de-popopulation via Genesi e non solo. Infine quelli che si schiantano su le Torri ma lasciano i loro passaporti in bella vista: ciao mamma vedi come mi diverto! Esseri di zolfo che vorrebbero eradicare tutto e loro compresi alla fin fine (cupio dissolvi) tant'è la sifilide arrivata nei loro cervelli, fraciti. Viene da ridere sganasciando mascelle o rotolandosi per terra: il Cancel Culture, che a sto punto tassativamente si deve svelare in una prossima, dire cos'è, e di certo non bullshit di Stampa & Regime tipo Open Mentina da La7.
Sia come sia, allora, se rivoltate l'immagine in caso di specie: destra-sinistra cos'accade? Beh il “nonno” che era in B ora passa in...serie A, mentre quei due retrocessi sono. Immagine che, vecchietti a parte, sviluppandosi da sinistra a destra, dice l'Occidente vedere, positivo è: vero. Resta non di meno quel marciapiedi rivoltato che bello non è pende come i titoli spazzatura di Wall-Street and City of London. Si, vero con Pshop tutto...s'addrizza?
** fig. 2.30/1/2 pg. 33-34 di “Raccontare per immagini” con almeno i due scatti che sembra una posa (cercatrici) da quotidiano wc, Sara Munari via Apogeo/Feltrinelli
Link precedente
Ps. A proposito di “streetgate” riportiamo il link ancora baggianate (formato Leica à la page) lo spasimo triste solitario e finale del Nulla, di certo fottografare, refuso non è. Suvvia dietro il “pifferaio” Munari e come nella fiaba l'annegamento a fiume vi attende. Hic et nunc
A day in Manhattan
Manunzio fotografo sin dal 1969
date » 24-05-2023 10:22
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Umani liquame monneza o cos'altro?
Bella domanda, no? Seguitemi. E da Malthus in poi, passando per Darwin che dà la nota LA al Kapitale da scriversi rigorosamente con K-iller. Pensiero, dunque, di chi in nome e per conto della Torah (Antico Testamento) e Talmud , stipulato in illo tempore patto con un Tale, afferma di essere non già etnia, ma La Élite, crème de la crème Orda a dir vero, e se lecito nel “mondo delle regole democratiche” uno dice: ok "eletti" e con quale sistema elettorale, chi come e quando? Eufemismo si capisce.
Tuttavia il passo elettivo poi: la meccanica che attraversa tutti secoli (tutt'altro che cinematografico esempio Frankestein) arriva, qui ed ora, in Silicio. Computer, e non ancor sazi s'inventano, costoro, robot non tanto o solo per il definitivo controllo “...dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra” Genesi 1.28 Bibbia, bensì soprattutto la mandria umana; chi capisce il “codice” e sa decifrarlo, soprattutto quel'”animale” cui sino a qualche tempo fa era il Bipede.
Dominio che al giorno d'oggi, un altro caso e tutto tiene, è incarnato nella Dea Madre: non perdeteci tempo a suonn', uso dire, c'entra un fico secco con la “donna”, bensì l'Ordalia primigenia lorda d'ogni sfrenatezza. Potere.
Ora da qui l'AI nel sogno luciferino del''Androgino & Sodali uman(oidi) assurti finalmente a Deus ex Machina, la definitiva trasmutazione della “pietra filosofale” all' Uomo-Dio, meccanico quanto basta. E che più nulla (con)divide con la mandria umana, ridotta così da Hollywood Party via Stampa & Regime- Soros-Covid. E per sua stessa, la mandria, convenienza: Franza Spegna purché se magna.
Sicché per restare in ambito “fottografico” raddoppio, tutt'altro che errato, è l'ora del' “artista” base Silicio. So' babilonesi, per chi capisce, che pensano di fare come prima più di prima. Un mondo unipolare. Luddismo allora? None. Ironia al Potere per chi intende e cosi ci si sottrae all'ennesimo incantesimo, vestito da conturbate Lilith.
Pari strategia, quanta fantasia sempre la stessa réclame di sti signuri, ricorda gli Anni Novanta (immagine a latere della rivista Clip) che si eran aperti con la solita “paura” non ancora mortale e spacciata via Covid, quanto digitale (digitus latino, casomai medio, eh) via inkjet tout court a dirne una. Moloch che avrebbe distrutto tutta la cultura, restando in ambito fotografico-analogico. Memento mori. Ah beh...se è così!
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date » 23-05-2023 11:04
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18 Maggio maggio 2023 ore 7.11 Forlì a bordo gommone Vigili del Fuoco un momento di tregua del cielo. La strada che giorni prima si percorreva a piedi, ora è invasa dai detriti alluvionali. Proseguono le operazioni di soccorso dei Vigile del Fuoco per mettere in sicurezza gli abitanti rimasti intrappolati nelle abitazioni
Emilia-Romagna submerged
Un collega fotografo parte insieme con altri due alla volta dell'Emilia-Romagna, Manunzio li segue per vedere l'effetto che fa, trovarsi dinanzi immane distesa d'acque. Porto solo la Olympus C-5050 tanto per avere qualche appunto, ché i tempi del mitico reportage Sessantotto e d'intorni (quando fessi fessi immaginavamo di cambiare il mondo, pensa te, con le fotografie cosiddetta sociale) è remota reliquia.
Arriviamo alle prime luci dell'alba sotto un cielo di ferro e paesaggio spettrale: acque a perdita d'occhio inimmaginabile, come le immagini di Stampa & Regime catodica, con l'aggravante, se è possibile, che queste dall'alto in streaming dà alla tragedia estensione metafisica, d'Apocalisse, via Riscaldatori atmosferici a Stelle & Strisce; lo si intuisce. E' l'Agenda 2030 controllo anche del tempo a scopo bellico vs il popolo inerme (!?) a dispiegare sue di essi, come per il Covid, le ali luciferine.
Acqua dove lo sguardo si posa, a 365 gradi della scala Mercalli, sì, un terremoto di acqua fango smottamento lacrime e morti.
Sicché in un punto indeterminato perdo la cognizione del tempo, e i miei amici che vanno per la loro a fotografare. Sì, prima ci siamo dati appuntamento in un luogo di ritrovo: ma ognuno per sé e Iddio per tutti.
Ora da dove si comincia a “documentare”? Non c'è anima viva. Acque. Stupore pure sui volti dei soccorritori, intorpiditi dinanzi l'inenarrabile. Ecco un grido come la tela di Munch che squarcia l'aria, qualcuno chiede aiuto da una casa, dal tetto. Lì un casolare alla deriva nelle acque, che vien giù senza tregua e che Iddio la manda. Manunzio guarda, osserva e di tanto intanto quasi a ritrosia uno scatto tanto per...
Il cielo è appena schiarito quando i primi gommoni e pagaie valica acque di strade, che qualche ora prima si percorrevano a piedi. Rumori di pale e rotori ma chi le guarda? L'acqua immonda trascina e mescola tutto, i morti dai cimiteri: no, non si vedono bare uscite dalla terra solcare l'onda. Ma morti e vivi, sì. Le chiare acque domestiche frammiste a liquami di fogna, un bel mix per il prossimo colera e vaccinazione di massa, stile Covid. Infine acque zuppe di oli minerali di fabbriche divelte e spettrali. Una tragedia nella tragedia che Stampa & Regime si guarda bene dal mostrare, mettendo in onda, ora “angeli” giovani che...ma a Firenze dell'Arno 1966 lì c'era la meglio gioventù e da tutto il mondo, qui volti di ragazzini con occhio all'iPhone in scampagnata eppure immortalati dalle televisioni. E dove i giornalaisti, scritto così? Eccoli con i pedi in acqua e teletrasmettono: verrebbe voglia di affogarli, nelle acque.
A sera mezzo fradicio e 'mbriaco (instupidito dal tutto) finalmente con l'aiuto di “gommisti” salva gente arrivo al luogo convenuto con gli altri fotografi. E ci accoglie un bar non meno invaso del resto, ma il gestore di quei romagnoli sanguigno e volitivo ci invita a salire al piano nobile del locale e prendere qualcosa di caldo. Si chiacchiera, sì, ma le parole sono tese, anche per noi che veniamo da lontano. Si accendono i portatili e schede delle fotocamere dentro i soft d'elaborazione: PhaseOne Capture fianco a fianco Lightroom. Caricate le immagini il silenzio raddoppia.
Il cielo non smette un attimo di buttar bombe: così il neo linguaggio orwelliano. Bombe d'acqua. Guerra meteorologica in Emilia-Romagna fertile e sana. Che dà fastidio all'Agenda 2030.
Fa qualcuno...sì, ecco le mie immagini, dico. E appena compaiono a monitor, altro silenzio e c'è da capirli: questo è scemo, anche se non espresso a viva voce, viene fin qui per fotografare a spizzichi e bocconi, e non si vede un'immagine di reportage like Amerika style, americanate con grandangolo spinto su corpi inermi, vivi o morti che siano. Fuori l'aria è fredda, umida, e qui al computer i fotogrammi di Manunzio...arte mal posta. Niente, soprattutto, immagini strappa lacrime che tanto ma proprio tanto “commuovono” i tele-utenti eterodiretti dalle Televisioni: e uno pensa ma se dobbiamo ricalcare i fotogrammi via etere che ci siamo venuti a fare?
Ps. Scritto mica male è parto di pura fantasia, quanto a immagine della “tragedia” la fonte è l'archivio di Manunzio...ricordava lo scianco Ando Gilardi (pure altri detti teorici del linguaggio fotografico) dalle pagine di Progresso Fotografico che la "fottografia", ecco, è la didascalia. La fotografia, infatti, è altra cosa: lato traslato e fate come vi pare