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Al di là dei muri e numeri

Tono fotografico cos’è mai? L’atmosfera che regna all’interno dell’immagine. Tono cardiaco se vogliamo, pulsazioni. Fatto energetico prodotto dal caso e della scienza ambedue da prendere con le molle. Ora se l’immagine finisce rigor mortis su un telefonino, amen. Gli scrollatori onanisti compulsivi a fine giornata avran “scrollato” mille e mille immagini da Guinness del Nulla poiché fatti della stessa natura effimera e virtuale.
Tono che se è bianconero, ancor più, giocata su scala “colore” dei grigi si presta a tante cose con dovuta accortezza. Breve la cover. Sì, sono stampe (una al giorno leva il medico di torno, eh) ma si immagina che la cosa interessi (?!) anche i richiamati scrollatori, almeno quei che van non massimo come cantava Vasco Rossi.
Interno di un qualcosa di indefinibile forse vicino ad una vecchia galleria attraversata da ciuf ciuf sbuffando d’altri tempi. Nero fumo. Era così la bottega dei cavrarar’ stagnini, ramai and English coppersmith, ché siamo International, no? Lì ci han vissuto tre fratelli in immagine Mast’ Antonio maggiore dei tre, il più “fotoigienico” degli altri due: Mast’ Nicola e con puzza al naso, lato traslato come vi pare, Mast’Ciccio che per attacco di cuore non costituì più il terzetto.
Antro di pece e Potenze telluriche: fuoco fiamme ed infinita pazienza nel formare le caldere, dei cavrarar’ per l’appunto. Paioli anche. Unica e solitaria illuminazione della scena una opalina sufficientemente potente ad illuminare, si fa per dire, la richiamata galleria. A latere il mantice a manovella dà il là alla brace del “tavolo” d’attrazione, come fosse un Circo e le mani in volteggi acrobatici senza rete di protezione, a paragone, ganci per i paioli che ricevono lo stagno fuso per uso alimentare altrimenti tossico e dannoso il solo rame delle forme. Ecco questo è scenografia, bassa letteratura che va tradotta in immagine per l’appunto. Bianconero sì è detto già per scelta e necessità, all’epoca le color oltre i 400 Asa/Iso un problema non da poco, figuriamoci usare slide e grana fotografica come patate, certo, sì, oggi farebbe very nice ma all’epoca ni. E poi già il bianconero come medium e scrittura fotografica basta ed avanza. Ma. Il Tono ancora una: come rendere quell’aria stagnante e pungente di stagno, fuoco ed acidi per la mordenzatura interna dei paioli chiamiamoli così in senso lato? Il problema è tutto qua e non di poco e basta osservare le due immagini a “confronto” di niente ma qualcosa pur bisogna dire. A sinistra una bella carta inkjet dai neri travolgenti, impossible ad avere con i pigmenti e qui soccorre il “tester” Keith Cooper di Northlight Images a proposito degli ink della Pro 200. Ipse dixit. Ma di nuovo il nero bello pieno da non sfigurare affatto con i neri di una stampa silver halide, anzi. Tuttavia il prezzo è troppo, il velo richiamato, l’aria tutta perde a favore di una immagine per cretini, quei che pensano di emulare paro paro il cartoncino fotografico di darkroom. Cazzate eppure c’è gente prezzolata che con il lentino contafili appoggiato su la stampa...vede patate tricromiche mezzo addormentate e grigi: vabbene c’è la Piezography per i very nice, e sono stampe realmente stupende solo per Epson e curve e questo e quello, vabbè ma bisogna pur vivere! A proposito dei solo (stavo per scrivere sola alla romana!) grigi pare che il nuovo driver della new entry Prograf (de facto un plotter da tavolo erede del precedente modello mille) 1100 Canon A2 è in grado di usare solo ink nero & grigi, almeno stante gli ingrandimenti (al microscopio) di certi tester e non ricordo se così anche il richiamato Northlight. Una figata? Mah l’immagine vista a certa distanza la Epson...e la prova ne sono i cartelloni stradali che, sì, estremizzando la cosa, le patate dei punti causa quella chiavica dell’occhio umano che a certa distanza nun capisce chiù nient e s’impappina, scambia la cosa per buona poi se si avvicina al cartellone può solo chiedere il prezzo delle patate: quanto al chilo?
All’opposto, a destra della cover un A3 stampato su bellissima carta Arches per pittori, meniamola così. Sì stacchetto. Canson ne ha fatto sua la base ed è uscita una bella trasmigrazione (anime?) in digitale, provata. Peccato il peso che ha un suo suono, sì, la cosa è lunga e non entriamo oltre. Suono però. Quindi di ritorno la bella carta “martellata” dalla gradevole texture passata per la ghiottona, eh catturare i neri i grigi che pure le stampanti ci hanno la panza...Pro 200 di Canon dà tutto quello che è possibile su carta, ancora una, non trattata con solfato di bario e questo e quello accorgimento per inkjet. Però il Tono c’è, quello, l’aria dell’immagine sa d’acido fiamme fuoco fuliggine di...galleria. Resta il nero poco erotico, ahh e mica è possibile la moglie ubriaca il vino nel tino l’uva nell’orto e un c...in quella regione anatomica, no? Troppa grazia Sant’Antonio, troppa e il confronti è impari e tifiamo per la destra immagine, senza se e senza ma, ché il supporto e gli ink han restituito a sufficienza il Tono (senza color correction!) che non è mai paro paro la capa del fotografo che re-immagina l’immagine, però ci va vicino assai. E tanto basta




Ps. Sì anche l’uso dye ad “acqua” della Pro 200 è perfettamente sensata e scelta a suo tempo da Manunzio che puntava anche su i “colori” vivaci al posto degli smorti pigmenti: l’un l’altro ampiamente collaudati, e le immagini d'archivio alcune di quindici anni addietro su Hp 1220 C e pigmenti d’incredibile Photosmarth 9180, un mostro per l’epoca, ne sono la prova inconfutabile che si può fare “arte” il vezzo di Manunzio anche con poca spesa, lato traslato e come vi pare

A photographer is above all someone who looks. It is their socially accepted voyeurism that is significant, not their images. Voyeurism requires a safe distance, a vantage point for the observer beyond the reach of the observed (much like a movie audience, watching but not accountable). In Rear Window, the photographer is cut off not just by the lens of his camera, or by the glass window of his apartment, or indeed by the abyss of the courtyard across which he stares. It is his professionalized looking, with its fantasy of objectivity, that cuts him off. It demands his separation from the world. Despite witnessing what he believes is a murderer covering his traces, he feels no urge to get it on film. Rather, he uses his camera’s long lens as a telescope to watch, swapping it for binoculars when things get really intense.

https://davidcampany.com/re-viewing-rear-window/#:~:text=Rather%2C%20he%20uses%20his%20camera's,a%20classical%20theory%20of%20montage


The 35mm film camera used by Jeff is an Exakta VX Ihagee Dresden, with the Exakta logo covered by a piece of black material in the movie. Why choose the Exakta? In the time the film was shot, there were really only three 35mm camera systems with global recognition: Leica, Contax, and Exakta. Hitchcock could have used a Leica with a reflex housing for the telephoto lens (e.g. Visoflex II), but a solution with a one-eyed reflex with a prism viewfinder was more elegant. Why was the brand covered with black tape? To cover up its East German / Communist origins? This may have played a role, but more likely just an avoidance of advertising in film.

The Exakta is an interesting choice of camera for the period, made by Ihagee Kamerawerk Steenbergen & Co, Dresden, in former East Germany and was produced between 1951-56. The Exakta is notable as being the first ever Single Lens Reflex (SLR) camera for both 127 roll film (1933), and 135 format 35mm film (1936). It’s not surprising that Jeff was using a Exakta, as before Japanese started to dominate the camera market the Exakta dominated the market, capturing perhaps 95% of SLR sales (they did kind of invent the SLR in 1936). The lens being used on the camera is a Kilfitt Fern-Kilar f/5.6 400mm telephoto lens.

https://pixelcraft.photo.blog/2020/10/21/use-of-the-camera-in-hitchcocks-rear-window/

https://www.nadir.it/ob-fot/EXAKTA_REAL/exakta-real.htm

https://www.nadir.it/ob-fot/MUSEO_DRESDA/museo-fotografia-dresda.htm



Ps. La finestra sul cortile  Giovedì 25 luglio ore 20.55  TV2000










Regardless of the complex cultural, social, and political impacts of the attempt on former president and 2024 election front-runner Donald Trump’s life, the event has left an indelible mark on the photography world and offers a chance to consider how society consumes, shares, and thinks about images.

(https://petapixel.com/2024/07/16/photos-of-the-attempted-assassination-of-trump-show-photography-isnt-going-anywhere/)





Petapixel paraculo (ultimo in ordine di comparsata prezzolata ché tengono famiglia: dico e non dico)

Stampa & Regime un’altra notizia da dare in pasto (lato traslato o come vi pare) al pubblico, che se la beve con il pasto, si capisce.
Breve in orizzonte da Cupio dissolvi tutt’altro che biblico, anzi, c’è poco da aggiungere. Lor signori non si fermeranno mai. E pure noi. Amen


Ps. L’altra sera il figlio grafico (bravo pure a fare fotografie) con l’ultima realase, ecco, di Photoscopa mi mostra le mirabilia della AI, sì, generativa. Ahh quanto a questo è bastato digitare, si vede che Siri vocale non riesce ancora a fare ciò che le dita scorrono a tastiera, paesaggio con yacht su mare cobalto; alè le jeux son fait di bella ed intrigante immagine, funebre quanto basta ma per i minchiapixellisti, zombie, cadaveri che camminano del Cancel Culture robba, ecco, da fireworks, no? No


(Copia & Incolla se vi pare)

https://petapixel.com/2024/06/09/adobe-has-made-it-too-easy-to-hate-them/
https://petapixel.com/2020/02/01/photographers-why-are-you-hating-on-adobe/

https://petapixel.com/2024/06/06/photographers-outraged-by-adobes-new-privacy-and-content-terms/
https://petapixel.com/2024/06/09/adobe-has-made-it-too-easy-to-hate-them/

https://petapixel.com/2024/06/03/adobe-removes-ai-images-in-the-style-of-ansel-adams-after-complaint/



NB. A latere, sottostante link, ma non troppo ché la serie sempre quella è: Noi siamo noi e vujji, alla napoletana (come pubblicità di gelati sebbene il pronome è il jingle nujj ma ci siamo intesi, forse) nun’ siete un cazzo. E pagate, dicono, manu militari l’aggiornamento quotidiano altro che annuale altrimenti vi blocchiamo il conto corrente e vi mandiamo gli sbirri a casa a sguarrarv’, pure, ‘o mazz’ fracete ca tenite. Onnipotenza e opzione Sansone, ciò che accade senza fiatare (Satana si incazza di brutto e vi manda i suoi come sopra detto) a Gaza via Stella di David. Stella? Guarda tu il caso della detta “volta” celeste ma qui si termina

https://petapixel.com/2024/05/31/panasonic-explains-stock-photos-on-s9-website-a-mindset-from-over-20-years-ago/


Image

Immagine di street non foss’altro che i manichini in vetrina sta(va) su la Main street e quindi...non di meno fotogrammi che non trovate (manco se si stacca' Criste da la croc') negli scatti degli amanti della strada a tutte le ore. E c’è da capirli ché infame Quinte colonne Munari & C. troppo presi a fornire coordinate a Pentagono-Cia-Mossad su volti e raggruppamenti non più vietati così come durante il Covid del Tandem Speranza-Conte via BigPharma. Pare una boutade alla Manunzio eppure garantiamo che per le ore e i giorni passati su Web così non è, ma poco importa. E d’altronde era un giornalista Gianni Lanes** a rivelare che i dati sanitari viaggiano oltre Oceano, al Pentagono.
Sia come sia si ritorna all’essenza, lo scatto. E non siamo un Atget, solo d’uno che con la macchina, qui una Point&Shoot Olympus, guarda osserva calibra e nel caso scatta. Vetrine a dirla tutta di quando la Main Street a nome Via Pretoria su l’impianto romano non a caso, finisse completamente distrutto alla Soros maniera via Davos Boy gli stessi del clan Chicago o Disordine Mondiale.
Immagine in poche battute passata alla gloriosa Hp 9180 su carata da fotocopia riesumata dall'archivio di carta, ecco, Manunzio e spruzzata di vernice per inglobare il “carbone” degli ink, immagine stesa su cartoncino per migliore manovrabilità. Click on to enlarge image

Sì, bianconero e colorata a mano per togliere dal mondo “reale” e trasferirla come Manunzio sa fare in quello “immaginario” o da questo a quella fate come vi pare. Manipolazione, incrocio fra analogiche matite, pastelli, gessetti e ink digitale. Un manufatto che mai e poi mai potrà restituire una qualsiasi AI. Infatti il taste/tastà (tastare, toccare in dialetto indigeno) è la trasmissione di energie intrappolate dal supporto non meno dall’occhio. Siamo in buona misura ancora analogici tout court.
Per i cultori del Nulla (lasciate che i morti seppelliscano i morti) si continui a vedere fotocopie di fotocopie che Mayphotoportal mena in primo piano (!) e certi funghetti nati di notte tempestosa, fotografi pensa te (al peggio non c’è mai fine) usciti, guarda caso, da quella brava fotocopista della Munari & Co. E si vede. Il Nulla elevato al Nulla. De gustibus certo, non a caso si parla al corrente e di generazione Z che è l’ultima lettera dell’Alfabeto italiano. Ultima. Una prece

** Complottardo, No Vax, Diertrologista un tempo, Terrapiattista, Scemo di guerra, Giapponese nella Jungla, Sessantottino impenitenti d’antan fate come vi pare ma qui il lik lo mettiamo qui augurandosi che Google-Cia-Mossad non l’han a togliere bper “oblio”
http://oppt1776.blogspot.com/p/tessera-sanitaria.html

Atget
https://it.wikipedia.org/wiki/Eugène_Atget



Ps. Scemo di guerra quanto volete ma qui il Pdf...a buon intenditor




NO WORD



Back in 2016, VoCo felt like a lot. It was way more advanced than anything we had ever seen before. It was shocking. But now in 2024, AI has seeped into so many parts of daily life and now after more than a year of AI image generators, perhaps people aren’t really realizing what’s happening. We are a frog that doesn’t know it’s being boiled

OpenAI Has Us Asking: What Happened to Ethical Software Development?
From PetaPixel



From London, Parkside

Quell’anno insolitamente soleggiato, ma ci trovammo (mi pare ricordare l’anno 1980) in una di quelle tormente da sconvolgere pure la flemma inglese! Ma come eravamo arrivati lassù nella capitale della perfida Albione? Via fotografo incontrato nella Milano da bere, un happening dell’allora AFIP, sì, l’Associazione a...delinquere dei fotografi very nice. Erano i giorni della Pyramid che Giac Casale curava per dare lustro, ecco, alla categoria dei very in ambito europeo nientemeno. E da questo scambio “diplomatico” sto londinese che sembrava uscito dal film di Antonioni Blow up...ma non sottilizziamo. Sia come sia parla tu che parlo io nello sgangherato inglese di Manunzio, ci capimmo. Infatti non passò molto tempo che da Capodichino voilà to London. E s’è detto accoglienza insolita per clima, giusto il tempo di prendere posto in quella Albione terra che si scatenò una di quelle bufere nordiche da impallidire (!) i già pallidi londinesi. Eravamo in giro quel giorno e ci trovammo proprio in faccia Parkside, un bus che si era fermato e fatto scendere i passeggeri stupiti per lo stop non meno per la neve che veniva giù sferzata dal vento gelido. Continuo babbei? Vo' fatto fessi un’altra volta: tutto falso. Certo qualcosa di vero nel Manunzio troppo scrittore di scemenze più che fantasie, c’è. Giac Casale ad esempio che per conto Afip (Presidente Alfredo Pratelli e Giovanni Gastel ne prenderà la guida successivamente) era ambasciatore presso l’ Associazione europea dei very nice richiamati; delle comunicazioni (archivio) dei fatti quante ne volete ché non c’era ancora Internet e manco BBS precursore di quei. E il bus? Beh questa è certificata dopo Novembre 1980 seguito del sisma Campano-Lucano: storia. E ci era arrivato come per incanto, venuto proprio da Londra! Cosa posso dirvi del perché, arrivò qua sotto finestre di Manunzio? Sì, in quei giorni di cupa tristezza l’arrivo di sto “coso” un fatto, appunto, fantastico catapultato d’altra dimensione. E volete voi? Chi lo guidava non so se del Bardo compaesano o italico paisà, intendeva salire per una stradina che dalla provinciale porta al rione Lucania di Manunzio. Cosa impossibile perché allora (da tempo c’è un sottopasso agevole in entrata ed uscita senza attendere le sbarre del passaggio a livello sovrastante, la strada a saliscendi aveva gobbe e binari) già problematiche per autovetture figurasi un bus! E uno dice sarebbe bastato arrivarci comodamente dalla parte a nord del quartiere senza problema alcuno, invece come Iddio volle passò strusciando la carrozzeria su le gobbe, e non era finita ché bisognava passare anche un ponticello stretto stretto per un autovettura alla volta via semaforo stop-and-go. Passò pure questo e finì su una strada qui vicino, aperto per ricovero terremotati. Non servì così come le tende della Protezione (in)Civile, distribuite da chi scrive insieme ad altri volontari, ai cornacopi del Rione.
Passano gli anni e il bus è ricoverato sempre qui a pochi passi su la provinciale, ex latteria, proprio così, mi pare Lucania latte o cosa del genere, dove pure andavamo per l’approvvigionamento caseario. Latteria diventata in seguito “dogana”! Poi un bel giorno sparì e non si è saputo più nulla di lui, bus come persona viva. Un dispiacere che non vi dico, una presenza rassicurante. Manunzio è attaccato alle cose, ma niente a che spartire con il possesso ché gli manca l’Invidia (Peccato Capitale) benzina per quella; sì la “proprietà privata” nasce da qui ed altro si capisce!

Ps. Babbei non solo voialtri, no, l'immagine copertina però in verticale è finita sul sito Getty-Images, poi causa ristrutturazione della stessa Agenzia non più visibile con tutto il resto del portfolio: chi avrebbe mai "acquistato" fotografie not america way of life?



(Copia & Incolla se vi pare)
Lectio Magistralis in Triennale con Giac Casale
https://artslife.com/2013/10/23/lectio-magistralis-in-triennale-con-giac-casale/
https://www.afipinternational.com/news/2013/10/17/giac-casale-dipingere-con-la-luce/



Ritrovamenti e "affioramenti" eterodiretti,
(Tempistica sospetta)



La giornata della “memoria” a senso unico eterodiretta* è passata, la propaganda sionista tutt'altro. E se un giorno (!?) era “ne uccide più la parola che la spada” oggi il medium immagine: Google docet per chi capisce.
C'è sta raccontata dell'archivio della Vivian Maier affiorato un giorno, così. E uno dice: possibile? Hai fotografato, cara tata così riportano della Maier, questo è quello e in articulo mortis manco a donare i tuoi scatti ad un Istituto culturale che sia? No, si è atteso che un baldo giovane un giorno in mercato delle pulci...
Poi la “valigia” di Endre Friedmann alias Bob Capa, un dandy prestato alla fotografia. Ebreo pensa te il caso che ci ha regalato immagine bianconero e dalla Spagna Fascista/franchista (prodromo di quello che di lì a breve sarà IIa Guerra Mondiale, con il Settimo Cavalleggeri tarattattà liberatori Stars & Stripes a liberarci, così i libri di squola, e non rompete su la q di quadro; libri che gli scribacchini-storici prezzolati scrivono e sai che novità) delle sorti magnifiche e progressive del Kapitale Anglo-sionista-americano. Immagine sino all'altro giorno ché nel clima del Cancel Culture a giorni scomparirà ipso facto, Dea Madre o Grande Utero formato Gerda Tara, che rimpiazzerà il “maschio” fotografo...
Riaffiorano or ora altri “documenti” a distrazione delle masse appecorate; ebrei instradati verso i Lager, pieni questi e di ogni “genere” umano**. E non lo si "ricorda": vero senatrice ebrea Segre?
Pistolotto allora, tutt'altro quanto ennesimo tentativo di depistaggio, distrazione di ciò che gli “oppressi” affrancatasi dalle maglie camere a gas e divenuti oppressori, sai che novità, riversano il Genocidio subito (!?) su i Palestinesi di Gaza, e non solo

Nb. Termine Genocidio è usato dalla Corte Penale Internazionale dell'Aja: Ipse dixit

Photographer’s Secret Images of Holocaust Victims Being Rounded Up Are Discovered
https://petapixel.com/2024/01/29/photographers-secret-images-of-holocaust-victims-being-rounded-up-are-discovered/


* Si tratta di una lettera, scritta dall'allora ministro degli esteri inglese Arthur Balfour a Lord Rothschild, inteso come principale rappresentante della comunità ebraica (con i "distinguo" di Wikipedia ossia lor signori stessi)
https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_Balfour_%281917%29


** Simboli dei campi di concentramento nazisti
https://it.wikipedia.org/wiki/Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti


Ps. C'è ebreo ed ebreo, immagine, va da sé e lo si è scritto tante volte (La segheria abbandonata, Rigoni Stern, Einaudi) tanto per tenersi mille leghe da i soliti sviamenti sionisti di Stampa & Regime tout court




Libertà de che?

Un’altra ed un’altra donna! Tatuatrice che su di un braccio, senza scopo di lucro si capisce, scolpisce inietta come ve pare una foto di Miles Devis. E che sarà mai? Ha vinto causa così potrà fare più ancora ciò che le pare, tanto la fotografia dall’Ai ai Tatuaggi ci frega poco, e time is money: E poi Io so’ io voi non siete un c...ancel culture. Anche questo va a pallino, eh Munari?


Kat Von D Beats Photographer in Copyright Lawsuit Over Miles Davis Tattoo

In May last year, America’s highest court held that Warhol’s portraits of music icon Prince was not fair use of Goldsmith’s copyrighted photo, and ruled that Warhol’s work shared the same commercial purpose as the original image photo of Prince.

Ps1 Sarà un caso che in pari tempo al Louvre de Paris due “donne” senza essere “viste” e con custodi ben remunerati a giare la testa da altra parte, scagliano zuppa (cotta a puntino?) contro Monna Lisa. E uno dice: ma se la effigiata leonardesca è una di voi, se non pari Lgbt+ gay certo a star di dietro certi critici d’arte!

Ps2. Finalmente è arrivato, un bel mattone di nome e di fatto che così recita :La Storia dell’arte senza uomini (proprio così!) di tale comare a pagamento la affeta da misandria Katy Hessel dalla serie an other brick in wall (ass?). Cancerl Culture, no? Quando finito di sganasciare risate ne riferiremo anche alla Munari & Co si capisce

Ps3 L’analfabeta del presente/futuro non è chi non conosce l’alfabeto (da analfabeta poi!) quanto colui che, compreso Munari & Co, non conosce la fotografia, grammatica sintassi...



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AI will bring into question the very nature of photos
What is a photograph? Is a photograph a document, art or something else entirely? Do photographs have to be real, or is the word 'photos' just another way to refer to all visuals that can pass for photorealism? The word photo means 'light,' so do photons need to be involved somewhere?

These weren't very hard questions a few years ago, but in 2024, we'll be asking ourselves some version of these questions constantly.

In the wake of AI, and before that, computational photography, our understanding of what defines a 'photo' has become a mishmash of qualifiers and footnotes.

We may say that, in essence, a photo is a natural light captured and preserved as a visual representation of a moment in time. But then, what of the photos coming from our smartphones? Our phones do not capture a single moment the same way our still cameras do, but rather as a burst of images that is computationally combined into an amalgamation of no actual moment in time. Is this still a photograph? Does it matter that a smartphone has taken 16 images and combined elements of each to make one image? Does a photo always have to be truthful?...


Ps. In attesa dell'implementazione finale Blu beans Urbi et Orbi: orbi? Si comunemente noto come "cecati"...in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen!
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