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Mors tua vita mea
Era i Blues Brothers quelli del “quando il gioco si fa duro i duri che ce l'han lisc' e tuost' incominciano a giocare”.
E stiamo al gioco dei mai dimentichi, pur essi, grembiulini sionisti con adenocromo in bocca. Tempo al tempo signori, tempo al tempo babilonesi del sempiterno debito e gutta cavat lapidem!
Allora in un orizzonte orchestrato a Morte, sì, corrente Genocidio di Gaza e metteteci pure Ukraina e tante altre cose che Stampa & Regime omette (omissione oltre che etica da Codice Penale) veniamo all'immagine: mortuaria pescata al solito dal nostro sterminato archivio iniziato con una “semplice” Epson 850 – Z (come altre consonanti finale che se n vedono su armamenti: sarà un caso?) da “solo” due milioni di pixel che in mani che san il fatto loro...
Beh l'immagine è più che esplicativa: Memento mori, no? Mah molto di più se si guarda alla colata di cemento, che la coniuge invitata a dire la sua (immagine) gli pare un garage! Ottimo dove si stipano le...bare che poi servono a questo e quello zombi motorizzato. Il cielo dell'immagine è atomico post apocalittico, cupo senza contrasto e va da sé senz'anima, che, dicono, non c'è e lo dice il buon ammanigliato Galimberti filosofo ad horas. E siccome Manunzio è d'accordo paro paro in niente, eccola lì...quando il gioco si fa duro...
Vero prima di chiudere l'immagine è per la Munari & Co pur avvertendola che dall' ogg' dall' diman' a invocare la Morte (altrui) via suoi scatti funebri associati, quella poi viene e se la porta e le frega niente. Dove? Oh ma al caldo lastricato di buone intenzione! Amen




NO WORD
(cambiando l'ordine degli addendi il risultato di Potere non cambia poiché esso è asessuato...)


...unico stipendio solo non basta più se qualcuno non ti ha regalato una casa o se non hai una rendita di qualsiasi genere. Io ho due figli e devo lavorare: come tante mie colleghe faccio i salti mortali e corro dalla mattina alla sera, ma preferirei di gran lunga potermi occupare della mia famiglia serenamente piuttosto che dover sgomitare nella bolgia del mondo del lavoro non già per fare carriera ma soltanto per dimostrare che vale ancora la pena pagare una donna “oramai” quarantenne, NONOSTANTE sia una inutile madre di famiglia (anche assenteista nel caso dei tuoi figli siano malauguratamente cagionevoli di salute…) .
Purtroppo, temo che l’emancipazione della donna auspicata dal femminismo abbia seguito la direzione che nessuna di noi si augurava, ovvero quella del modello maschile: se vuoi essere vincente devi essere aggressiva, opportunista, insensibile, ambiziosa, calcolatrice, cinica come quel prototipo maschile che personalmente non ho mai stimato...

Sonia Maspero/ Repubblica/ D donna p. 54 del 12 Ottobre 2015




Giove plu + vino ha tuonato

E uno dice: ah piove, no? Macché un sole di primavera per l'aere maligno indora che i boccioli son già quasi fora. Certo poi una bella gelata a telecomando. Ma non è di “mitralogia” eterodiretta che qui si dice. Certo, che l'acqua è poca e la papera (consigli della giostra acquisti) stagna, contrordine compagni. Commovente nevvero? Tick-tack avant e 'ndré dicono a Milano ora che i babilonesi di sempre s'accorgono, ma va, che “qualcosa” non gira (aropp' sta figur' e niente del Covid for example) per il giusto: vero Klaus Schwab e suoi Davos boy? Certo c'è, dicono, il Morbo-X dieci centomila e nessuno in rampa di lancio, BRICS permettendo e qualcuno glielo dica a sti signuri...


This isn't a story about new gear. This isn't a story about the latest shiny new camera with a breathless rundown of specs and features. This story will not convince you to go out and buy the trendy thing. No, this story will ask you to rethink how you think about new gear, and I will ask you not to look to others to decide what you should buy but to look inward to yourself...

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One thing: Taking stock of gear and when to let go or lean in
https://www.dpreview.com/opinion/5028238853/taking-stock-of-gear-and-when-to-let-go-or-lean-in

Ps. E parlano proprio i Dpreview depravati! Lupi vestiti dal candido velame di pecore. Commovente e da che pulpito viene predica per gli acquisti, si capisce






Nati non foste...
Se tutto va a smartphone (alcuni vogliono pure il ritocco/manipolazione come i grandi fotografi, che usano però Pshop-Lightroom-CaptureOne à la page e temerari Wilber/Gimp; tacendo di quei altri del montaggio audio-video francobollo però in streaming!) la cosa è tragica “per l'ampiezza dell'entrata” sempre così il Poeta. E allora mettiamola in più riprese ché la cosa è lunga, articolata da smontare quel che resta del simulacro giostrante, ecco, e dar scacco alla Munari & Sodali, funzionale al Sistema.
Dunque l'attrezzature, qui in sorta di “still-life” pur sotteso, dall'analogica pellicola a digitale, sorta di scanner più flessibile d'un flat Epson (che a dir vero sul formato seipersei negativo bianconero se la cava molto bene, così verificato de visu: vero Pippo?). E questa: la “stabilizzazione” a due-tre-cinque assi ottico-meccanica, va disabilitata altrimenti è un po' come tenere il piede sul pedale del freno pur avendo già tirato la “martellina” del freno a mano. Poi certo se uno si diverte, perchè no.
Stativo, allora, qui in immagine cover o tre-gambe da tavolo su cui ammorsata ganascia, oops clamp della Manfrotto all'interno di essa uno spigot tiene ferma la piatta testa rotante Arcaswiss compatibile su cui aggancia la slitta micrometrica e, finalmente, la fotocamera, che in caso di specie è una Gh4 forse mortificata a far “foto” al posto di splendidi video: è una pietra miliare sebbene la richiamata di Panasonic ha qualche annetto su le spalle.
E sottostante trepier'-stativo uno strano (sinistra immagine cover) tubettino che non si mangia con minestra, zoom 12-50 f.3.5-6.3 che all'esterno con buona luce fa vedere sorci verdi ad ottiche blasonate. E qui una nota doverosa per il trinariciuto Vacchiano che di nome fa Michele (nomen omen) e lo portiamo pari da nascita: mo' capirete la “pasta” Manunzio. Veda “collega” che anche uno zoom, dotato di pulsante macro su la parte sinistra del barilotto, fa cose turche e più che un fatto folkloristico dimostrabile da stampa cm 50 x 70 cui si dirà a tempo debito. Ed a latere del “tubetto” della richiamata cover un pezzo di vetro ottico niente male a nome Yashica ML Macro 55/f 2.8 attaccato alla richiamata Gh4 via solido adattatore/convertitore Yashica/M43. Infine su la Panasonic (destra cover) via adattatore Olympus Old 43 a M43, il plasticotto e peso piuma 35 millimetri macro sino al rapporto 1:1 mentre Yashica si ferma a 1:2, ma che arriva anche oltre con tubi adattatori e, penso, anche montato su soffietto che pisola da qualche parte e con attacco, manco a dire, Yashica/Contax semmai da provare un'altra volta. Fuori campo la “squadra” senza compasso cari grembiulini ad Adenocromo, piccola e tascabile da “muratore” pure, acquistata tanti anni fa non ancora le bolle livella attacco flash odierne circolante l'odierno; che mette a squadra il treppiede-stativo-cremagliera-digicamera. Ah la riproduzione parte da una slide Kodachrome 64 la crème de la crème Analogica Era. Qui finisce l'avventura del Signor Bonaventura...striscia del Novecento passato a miglior gloria, mah!

Ps. Chi l'avrebbe immaginato che Yashica di andata (ottica analogica manuale non autofocus ML 24 mm f.2.8 su Contax e pellicola Kodachrome 64) sarebbe ritornata qui Macro su silicio sensore a chiudere cerchio?




Process alternative

Darkroom per chi ha passato i migliori anni a mastriare (qui inteso sperimentare) il bianconero in Camera oscura sa quel che dice. Vivido il ricordo della “lanterna” giallo-verde che rischiarava tutto con sua luce inattinica, lassù in alto.
In media res e una vexata quaestio. Breve: Fotografia & Darkroom, sì da leccarsi i baffi per chi ne di tecniche alternative e potenzialità artistiche tanto quanto vi pare; ma pure maternità certa + mente surrogata. Sicché poi se iscritti a Loggia e/o Commissione (o due al prezzo di uno) con coppola e lupara, beh avete fatto Bingo, saliti sul carro di Gloria, verso il fossato a fine corsa ché tutto si ripaga: vero Faust?
E allora? Sentite a me qua l’unico (certo tipo) preset modello in ogni accezione è quello maschile fatto di tante cose non meno che fiamme fuoco, sangue e Adenocromo. Tuttavia su questo valzer eterno alla “Danubio blu” pure il femmineo adeguandosi se la canta, suona e autoscrive pro Cicero domo la “storia”; e sì certe signore con bava alla bocca asserragliate nelle tenute ad horas di tele-giornali e riviste patinate, prodotto di aberrazione a telecomando...


...si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel Tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio. Così una vecchia mai stata moglie senza mai figli, senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto...
Bocca di rosa Fabrizio de André


Sicché prendiamo per buono quando preposto, e d'accordo con l’estensore se c’è materiale valido a contraddire i fatti, ben vengano. Seri scritti e non ideologici oh Dea Madre, ser(i)ale a pagamento 'nnanz' e aret'!



Ps. Attacco (Misandria) di vaiasse richiamate è tutt’interna al Cancel Culture (collasso in fieri Occidente) tranne quando, ste maîtresse, sole solette si soll + azz + ano con il turgido affare di turno ne villaggi turistici per sole donne, si capisce



Munari: Chi sa, fa. Chi non sa, insegna(pure)

Scrive la stagionata circa la didascalia a corredo delle fottografie. Doppia necessaria e seguite.
Dunque la Munari deve mostrare alla plebaglia (vizietto dei liberi muratori infernali e dubbia provenienza) che lei ci ha cultura: connotativa e/o denotativa. Bel quesito. E si spertica in citazioni: la Casta è casta e va si rispettata, dice mica tanto sottesa.
Senonché, Munari, o lei si ingegna, con lauto assegno a vendere altro fumo, o ci prova (con che coraggio!) a tenere in mano una macchina fotografica, senza farsi male; lesiva dei neuroni sani di chi intellettualizza pure l’aria, e lo si vede dalle fotografie che “produce” e spaccia come quelle della Bestia.
E controcambio una citazione, sì, da quei fogliettini dei Baci Perugina (ne ho una biblioteca piena) e perché “abbiamo andato a squola”:

“L'angolo visuale dell'apparecchio (fotografico ndr) è la disciplina del fotografo...Esistono tuttavia un modo letterario di pensare e vedere e per secoli il letterario ha dominato sul visivo. E oggi i nostri occhi sono costretti a vedere in termini letterali. Mi auguro che, per quanto possibile le immagini possano farlo con il loro Linguaggio." Ernst Haas prefazione in America.

...tramite questo elemento (didascalia) quindi, dice e raccomanda manu militari, Munari, il fruitore dovrebbe essere guidato nella lettura della fotografia e nella sua comprensione...Guidato come un automa o robot vate vobis

...R. Barthes - scrive l’illetterata di andata e figurarsi di ritorno Munari - secondo il quale la fotografia è un messaggio senza codice e, di conseguenza, senza l’ausilio della parola (che pertanto è indispensabile) ciò che essa comunica può essere frainteso. In base a quest’idea, il testo può aiutare a contestualizzare l’immagine nel tempo e nello spazio, nel genere fotografico e relativamente allo scopo per cui è stata creata

(Copia & Incolla se vi pare)
https://saramunari.blog/2023/12/06/fotografia-e-testi-di-accompagnamento/

Nb. Sottostante l’intera pagina in Pdf: intelligenti pauca verba a chi cancella autoreferenziale il post (vedi citazione) Haas!

Link


Ps. Munari lasci perdere il trito Roland Barthes e sue baggianate, che purtroppo abbiamo nostro malgrado letto: Camera chiara. E’ un pugnettaro dedito alla masturbatio compulsiva, che odia viscerale il volgo terraqueo. Intellettuale prezzolato che non gli pare vero, bene e molto male, dell’inceppo al meccanismo “colturale” sguarrato a cantr’ della Fotografia tout court; la Belle Epoque del Danubio Blu, e balli a corte. E più giù dalla Piramide, cinghia trasmissione per la plebaglia, la Trimurti: Speziale-Curato-Maresciallo. Il nuovo Medioevo redivivo cui la Munari è propalatrice, palo messo dentro al c...uore via; da ultimo, Covid Oms proprietà de facto del bandolero Bill & Melinda Gates, già di BigPharma, Banca Mondiale, Fondo monetario internazionale, Massacro innocenti di Gaza, dei Soros Schwab front end di squamati esseri infernali, ad Adenocromo

Pss. Immagino Munari, che nella sua sapienziale appartenenza di Casta avrà pur letto, libro non branda di mercimonio ad horas, forse: “Contro la Fotografia” testo (fece balbettare, per gli strali mica tanto obliqui, Ando Gilardi su le pagine di Progresso Fotografico d’antan) a tratti bislacco e baggianate, esilaranti tuttavia di quel tosco Pino Bertelli, anarco-scrittore-fotografo: niente più?


Last update

Minuto 7.40...non do titoli...non voglio influenzare...

Skira|intervista a Giovanni Gastel | The People I like
https://www.youtube-nocookie.com/embed/dX9sFC3PQDk







Metti...
...quel documentario “ Life after the human” che impazza sul web dove si vede il crollo della Eiffel tower, poi in Campo dei Mira + culi in Pisa fracassarsi, un’altra, torre giù; ponti strade, building crollare; foresta e piante finalmente in rivincita su quel liquame solidificato d’umanoide...solo a rivedere ste immagini ti scalda il cuore. Un cimitero planetario, così.
Ripreso in Campo Lungo, accà e allah, una navicella si posa al suolo: chi sarà la "scemeggiatura" non dice e poco frega se è tipo “Io son leggenda” basta e avanza. E metti che fra gli internauti c’è un capo spedizione come per la primigenia ibridazioni d’Elohim demiurghi vs. scimmie para umane; “archeologo” Landscape archeology, ora che ti fa costui/costei o il robot simil uman(oide)? Gira di qua e girà di là capita di quei store, diroccati style Hollywood o l’Amerika (k as killer) way of life e sue cianfrusaglie, tipo ottico meccaniche che qui ci interessa: siamo o no pur sempre un Diary di fotografia non già fotto-grafico? Sicché il buon extraterrestre si china su certe scatolette e gli viene, sconsolato, una specie di sorriso alla song di Fabrizio de André: perché? Oh bella un click del suo computer aereo (come nei film che si digita nell'aria!) e zacchete scorrono frame (ma l’extraterrestre poi capisce quella strana cosa che è stato il babilonese inglese, speaking?) di questa o quel brand fotografico, e miniaturizzato Panasonic. Sorride, almeno così sembra, nel vedere topoline-camere che a malapena si tengono in mano, però con grip pagato profumatamente a parte, s'afferra meglio, anche se aumentano i volumi...e quella cosa lì, poi? Ma si dal suo aereo computer on screen l’extraterrestre vede (!?) ancora accrocchi anch’essi miniaturizzati: mo’ questo tool mo’ quest’altro trasmuta alchemica + mente in tele + camera la topolin-camera-non si sa più cos’è, pur se apposite ad hoc ve ne fossero (telecamere) da gli scaffali e “dai fori cadenti”...Fotocamere top + esche, metti ancor più full-frame, doppio e triplo o mezzo formato (e na gazzosa) con ottiche-cine fighissime, però rigorosamente manuali in tutto: diaframmi & fuochi come un tempo analogico mai tramontato, però su corpi macchina autofocus a contrasto di fase, à la page: che sarà mai?
La caratteristica dell’uomo moderno - diceva Sciascia - fra i passi perduti del Transatlantico-Montecitorio-Parlamento (membro dell’allora Partito Radicale pannelliano) è quella di contraddirsi. Ipse dixit.
Ora il nostro visitor ci prova gusto, gira in paesaggio privo di vita, e capita in una Gallery, metti nuovaiorchese alla Mo. Ma. cui pareti garrule pavesate a festa come navi, ammira piccole photò, di sei metri per tre, of pinhole photography. Strano non si raccapezza della schizofrenia ‘ndo cojo cojo umanoide, digital vs analogic e viceversa**, ma che alla Giostra degli acquisti poco frega(va). Eppure si adegua, sempre l’ET, come i cretini patentati babilonesi minchiapixellisti (certe cosiddette femminine, ibrido coacervo analogico-meccanico at Munari specie) che salvatisi dal The day after, qua e là dondolandosi fra liane (tutto ritorna ab ovo) savana imperante osserva i nuovi arrivati; sebbene, infine, più d’uno ha lasciato detto e soprattutto scritto del tipo Biglino che se ne sono mai andati, gli ET, dai tempi della Genesi, non quella di Salgado (!) si quei di fatti non in vena ma a “nostra immagine e somiglianza” cui costoletta (non di maiale grigliata a puntino) tolta ad uno di questi a farne certe altre strane creaturine “fessurate” e addome “prominente” e il politically correct, che penzola da un palo come tanti Spartacus movie d’antan, vuol non dirsi di più in nome del Cancel Culture dell’uomo bianco solo ed imperativo da eliminarsi!


**taluni fotografi che sparano a raffica in digitale, poi dal service chiedono che il file sia re-impresso su pellicola, tascabile cm 20 x 25, e da qui su carta argentea che viene meglio, dicono, del file su carta e inchiostri “permanent” per gallerioti con benda all’occhio non il sinistro quello di Horus, e mercanti d’arte tot a chilogrammo di panza(ne). Senza ricordare che già esistono ingranditori digitali che…o Lamba Durst iconico brand per i suoi “enlarger” analogici d’antan

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ASMR | Let's Create the Perfect LUMIX S5II Rig Together
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Ps. Il richiamato brand Panasonic è voluto, estensibile tuttavia la cosa sopra detta ad altri brand(y) è tutt’altro che “denigratorio” a riprova le nostre GH4 Fz300 e G9 prima serie. Non siamo, al solito, prezzolati laudatores eterodiretti






Avec le temps, va, tout s'en va 

Proprio così l’eleganza tutta francese del noto “Panta rei” tutto scorre di Parmenide. Headline con un velo di nebbie e il sole che a queste latitudini, poi, s’è deciso ad uscire e spazzare ste acque stagnanti per l’aere maligno, ecco.
E veniamo a noi che è meglio. Iphone 15 e qualcosa uno di quei spartiacque della storia, decidete se con maiuscola o meno.
Sia come sia a leggere di qui e di là per la Rete delle mirabilia sembra di poter mettere ad Epitaffio, che non è la contrada ancor più in alto del Capoluogo del Techesasso lucano da dove si scrive, no. Lapide sì e di un mondo che è stato in un orizzonte di Cupio dissolvi (San Paolo, prima lettera Filippesi) questo gusto sfrenato dell’annichilimento, della Morte, che proprio perché fa paura da cacarella (liquame) per alcuni…un attrezzo l’iPhone fresco di mercato che, tuttavia, ha già spazzato via come i precedenti modelli ciò che una volta si chiamava “entry level” fotografico il segmento, qui digitale, dell’ingresso al mondo base bit che se appena detto non esiste più pappato dall’iPhone in primis e non che il verde Android pazzea (gioca, non è secondo e da meno).
E dalle cose che dicono certuni (influencer?) si vede la reticenza prezzolata, non si può, tuttavia, che essere d’accordo non foss’altro di averlo già scritto “il telefonino ci seppellirà” o qualcosa di simile. Resta tutta aperta la vexata quaestio se ciò comporterà, iPhone del caso, una più migliore, ecco, capacità di scattare immagini che non siano il “piacere” reso a Cia-Mossad-Pentagono e Sara Munari varie a complemento oggetto: oggetti più che altro da spiare, catalogare estorcere e minacciare via Grande data base, l’umana gente. Usa e getta...intelligenti pauca verba

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iPhone 15 Pro – Is another camera segment now in danger? 
https://www.cined.com/iphone-15-pro-is-another-camera-segment-now-in-danger/

iPhone 15 Pro è meglio della fotocamera?
https://www.youtube-nocookie.com/embed/vwddYncjoLk



Ps. E mo’ che dirà il buon ragionier Salgado (buono, sì, co’ na patat' ‘mmocca e fatt’ a u forn’) quello che la fotografia la faccio solo mi, che so’ bell’ brav’ e buon’ protetto da International grembiulini ad Adenocromo? Insomma il tizio che aveva pontificato da Pontifex Maximo prezzolato, che quella con telefonino non è fotografia. Vero, infatti, la sua è pura Fottografia con raddoppio funzionale al buon mondo andato, senza quei puzzolenti, inutili analfabeti di andata e ritorno, a nome Umanità. Je e scitt’ lu cuan’ idiomatica espressione qui vicino, Avigliano country, per “me e il cane” che basta e avanza





Anche nella materia rimane infuso un verbo…
Gerard de Nerval, Versi aurei



Omologati? None e per banale costatatio, diciamo così, tecnico. Infatti, qui sempre di fotografia si chiacchiera, ci si prova. E dunque sì, le ottiche che ci danno (dannazione?) una visione prospettica differente fra, mettiamola così, grandangolo e tele. Non osiamo dire si tratti di scritture, per carità che il minchiapixellisti potrebbe offendersi. E allora vai con il politcally (in)correct. D'accordo messa così pare il solito Manunzio, se vi accontentate: che dire? De gustibus. Ma non a caso si parla di ottiche, e se a queste aggiungiamo la categorie dei “quasi vicini” o detti macro, il campo s'allarga che pare un ossimoro! Tutt'altro e seguite la cosa. Tecnicamente il macro stringe il campo e vabbene, fatto ottico è. Tuttavia la sottesa eppur parallela creatività, che non si compra da McDonato, ecco, si allarga grazie alle restrizioni fisiche dell'ottica macro tout court: anche le semplici letti addizionali pur parente povero dei blasé apparati macro veri e propri lo sono. Un Mondo lo si scrive in maiuscolo non a caso, se è vero che ne esistono di infiniti e senza scomodare Giordano Bruno et simila.
Sicché spostando una pianta in soggiorno (luogo perfetto dei delitti di Manunzio) e sistemata la digicamera sul quello strano trespolo fatto già segno in precedenza, complice la luce filtrata da domestica tenda, vien fuori l'immagine della cover-occhio in alto. E sin qui tutto bene. E poi cosa? Volti e tali di pietra prossimamente in immagini. E non siamo a giochini prospettici, no. I volti (si rimanda a precedente della sezione Landscape) ci sono e da qui, per chi vuole s'intende, leggersi l'allegato e spassoso/dotto Pdf, insieme a link video non meno che gustoso su quel (altro) pianeta verde di segni & simboli tutt'intorno. E con una avvertenza: l'affabulatore verde dice, sì, cose condivisibili e Manunzio ne potrebbe narrare di proprie a sostegno da impallidire i verdi rami. No, si presti attenzione alla trita e ritrita sottotraccia alchemica-esoterica o “glorificazione” della Natura; sua idolatria a tratti stucchevole se non proprio vomitevole. No, non è la New-Age orientalista bla bla. Manco Panteismo spiccio per quanto ci riguarda, giacché Manunzio al riguardo una sua idea precisa ce l'ha e non è demoniaca come vorrebbe Mamma-santissima Chiesa e suo Catechismo, questo sì, luciferino. Insomma, breve date un'occhiata più da vicino, ecco. Lato traslato e al solito come vi pare!

Ps, Se fossi una pianta tout court mi risentirei di quell'umanoide esprimere, da sottospecie per l'appunto, bipede maligno che si comporta con gli altri con pezzi di vetro e finte collanine, come un Cristobal Colon qualsiasi nel cosiddetto Nuovo Mondo già disegnato a tavolino dai soliti grembiulini babilonesi. Tuttavia accanto al sangue rosso, che il maligno bipede confezione in Adenocromo, scorre non meno importante la verde linfa, ben altro che acqua substrato vegetale. A dirla tutta la bestia umanoide assomma in sé il triregno: animale per l'appunto il vegetale e pure il minerario, sì miniera, di rame argento, soprattutto aurum maligno da zolfo putrescente. Nigredo albedo rubedo tanto per cambiare: solita alchimia alchemica e pari grembiulini

Pss. L'immagine della cover (occhio che scruta, guarda ed osserva) è prodotto da un eccezionale Fz300 Panasonic, sì, una bridge di molta classe e qualità ottico-meccanica. Anche in questo Manunzio è proprio fuori dalla grazia, prego, di Iddio preferendovi la compattezza all'ottica macro presente nel suo corredo Olympus in formato originale (E-1 mitica, E 3 Ammiraglia e 520 mordi e fuggi) 4/3 e con adattatore tanto scuè scuè (alla buona, economico universale) che della Casa in M 4/3 convertito su le Pen e Pen F da brividi


È vero che le piante sono intelligenti?
(Copia & Incolla se vi pare)
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Lascia che i morti seppelliscono i morti suoi

Dal Vangelo Secondo Manunzio segnandosi con a man' a smersa: lato traslato o come vi aggrada. Esegesi del passo. E c'è poco da fottere se uno va dietro le baggianate dei “teologi” prezzolati eterodiretti: sì gli amici degli amici di Vaticano Spa.
Eppure le parole, il senso, è chiaro e semplice: un vivo non seppellisce un altro vivo, no? Infatti è solo il morto già in vita che altro non può fare che seppellire ancor più un morto a lui simile, no sarebbe poca cosa. No, seppellire uno zombie questo sì. O di quei non morti e manco non vivi, che è peggio della morte che almeno da “tregua” alle faccende umane. Il resto? So' cazzate diceva bene il Sator Sartori, a spalare carbone infernale sine die, e di talari prezzolati, che devono mostrare al Nero Signore tronfio di Adenocromo, di Morte appunto, che meglio occuparsi di cose morte: ad libitum. E Iddio santo tanto ci voleva a “esplicitare” il passo biblico: già ma chi lo scrive? Matteo Luca Giovanni Zebedo, o il più che banale amico degli amici? E poi se le “Scritture” fossero state teletrasmesse, via fax all'epoca, si potrebbe esegeticamente fare raffronto fra interpretazioni del Potere e le carte in quanto tali, ma...Se già a Nicea Anno Domini 325 "ultimo scorso" tempo fa, se il Codice di Leningrado...se...se è opera di scritturali: che dire? Si provi a far raffronti con, e non solo, i Vangeli Apocrifi, che significa niett'affatto falsi, ma di senso fuori ordinario, allora sì. E d'altronde sempre dalle Scritture un: "Non conformatevi alla mentalità del Tempo". Ipse dixit senza se e senza ma

NB.
Quanto a baggianate di Wikipedia scritto dal bel team Cia-Mossad-Pentagono et simila
Pensiero Unico non ci si mette mano sopra, uso dire, però da qualche parte pur di “capirsi”...non foss'altro che bisogna discernere il “grano da loglio” evangelico dire, fare indovinare


Ps. Scrittura e riscrittura Cicero pro domo secondo “canone” di convenienza Et pecunia non olet, dove ci si gingilla fra “questo secolo”e di grazia poi quale? E Mondo, ieri oggi e di diman' non v'è certezza


Pss. Liberissima interpretazioni e post posizione “propri” che è tutto un sottile ironico calembour. E così come “man' a smersa” significa segnarsi di croce ma con la sinistra, ecco, mano, in senso di meraviglia e cose dell'altro mondo, fuori ordinario. E non la finiamo più. E d'altronde Vox populi vox dei, no? E già: alto-basso, o articolo quint' chi ten' 'mmnan' chill' vinc', Benedetto popolino che ci azzecca sempre più: vero professor-conferenziere-greco filosofo acculturato assai Umberto Galimberti eterodiretto manco i cani?


Last Update: non riuscivamo a trovare il nostro (immagine in archivio e di tanti altri) conferenziere eterodiretto, ma se vi capita bisogna ascoltarlo baggianate comprese, il nemico, giacché se lo conosci, ecco, lo eviti. E dunque qui il Galimberti che ci tiene a far sapere che...con il bel segno di corna, usuale fra i "giubilati" o degli enne volte Faust che sigla, con il sangue vero e proprio rituale, l'appartenenza a Lui con discreto profumo Zolfanel di zolfo; soggetto questi dai piedi zoccolati, anche se il "Diavolo non è così brutto come lo si dipinge" c'è ed esiste multidimensionale, e combatte contro di noi. Infine, sua grande abilità è nel dire Urbi & Orbi che il lui il Diavolo non esiste. Grande genialità e aprite porte e finestre per smaltire sto zolfo!


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