Manunzio



Troppa fotografia, poca fotografia
(Munari dal minuto 1,30 a circa il 38)


La nostra vita, dice la Munari, è consultata altri...una cosa molto interessante (?! ndr) perché cambia anche a livello psicologico…

...1927-1928 un tedesco già lamenta del fatto che la sua epoca (?! ndr) era molto bene informata ma che troppe fotografie comparivano sui giornali…

...si perde il contatto (fotografie) da cui sono partite...

...se si blocca questa circolazione (internet) d’immagini (!? ndr) si viene dimenticati e allora per stare al passo...condividere...
Sembra Nanni Moretti di Ecce bombo “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”


Munari pensiero, continua

...avvento digitale è come se (!? ndr) ci si estraniasse dal Mondo…

Sembra lo stesso del Veronesi oncologo quando diceva via catodo tubo e diagnosticava l'aumento dei tumori, in ragione verosimile una “cellula” impazzita diremmo noi olistici (Manunzio & Co) che riflette pari pazzia sociale: come dentro così fuori

...la fotografia (quale ndr?) che vive il suo massimo di circolazione in termini di educazione all’immagine siamo a livello molto basilare...

...la fotografia oggi è basata sui “principi” molto ingenui…

Sta a vedere chi come e perché di questa Babele e sua Torre, quando tutti ma proprio tutti parlano di e su Internet McDonald’s Google search BighPharma, Surriscaldamento antropico via Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg: ieri e oggi e di diman non v’è certezza.

Finale Manunzio

Ma la Munari dov’è che sta in quale campo? E del Pensiero Unico, cui de-popolazione toglierebbe alla radice il “surplus” di miliardi inutili immagini?

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Nb. Tra parentesi l'esclamativo ed interrogante punto sono di chi scrive


Ps. Oltre l’armadio (che cura dell’immagine, eh) retrostante la orante Munari a destra una ruota: forse della fortuna che bacia alcuni o chissà della tortura per altri?

Pss. Strano che la Munari, diversamente da Settimio Benedussi che invita a stampare le immagini e non relegare i file in cassetti più o meno virtuali, non proponga pari cosa a “memoria” storica cui troppo spesso ci si sciacqua la bocca a meno di essere i soliti amici degli amici al bar sport. E gli album cartacei d'ogni famiglia d'un tempo?





I danni collaterali (!) della Munari Pensiero: at his heart

Tre...cinque...sette...tutta la morraaaa* quest’ultima da dirsi con occhi fuori dalle orbite e fiato pesante di sottaper’**. Un gioco a volte micidiale: si finiva a coltellate!
Numeri dunque passati per “consigli”. Pure. Consigli, ancora, disinteressati si capisce forse complice i like (taroccati) campanelle e...prebende sottobanco che di questi tempi (quali?) cosa normale è.
Eccezione che conferma la regola del Nulla, prova ne sia che ci si esprime ormai in termini binari che è già molto e in quel bastardo idioma a nome inglese, dove regna sublime l’eccezione a ogni regola come l’odierno vivere, sai che novità! Una sempiterna Babele sua Torre, suoi McDonald’s Google Apple BigPharma e Is-Ra-El a complemento mentre mette in scena l’Olocausto di Palestinesi: come prima più di prima. E d’altronde le Sacre Scritture che sian Torah Bibbia o Corano per restare nell’ovile d'Occidente ovvio è.
Ovile ecco. E già alla Giostra degli acquisti non ci piace chi è troppo “omologato” (!?) chi si scoccia e non gioca più nella più estesa accezione. E allora, la Giostra, chiama i suoi lacchè e in un orecchio: cumpariello bello già a libro paga inventati qualcosa che “pare” altro per i c...Pare di certo non è il...tanto onesta pare la Donna mia...di scolastica memoria. None, vocabolo che a queste latitudini dove si scrive sta per: sembra. Sembrare quindi. Simulacro. Ma la cosa per i coniglietti minchiapixellisti è pura musica, ooops sound yeee. L’eccezione del “consiglio” e non già la norma del sempiterno, pure questo:
Quieta non movere e mota quietare. Proprio così in uno dei 5 “consigli” che il nostro dispensa. Fermi immobili e pietrificati: tombale. Una prece e un fiore: no? No!

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* La morra (murra in Sardegna, Calabria e Sicilia, more o mora in Friuli, mórra in Molise, mora in Trentino e nel veronese, mourra o mourre in Valle d'Aosta e in Provenza, morra in milanese, mura in bergamasco) è un antico gioco tradizionale….Wikipedia da prendere in piccole dose e precauzioni ché confezionata da Cia/Mossad/Pentagono
https://it.wikipedia.org/wiki/Morra

**vinello da osteria d’antan


Ps1 L’affabulatore dispencer di consigli noi lo ascoltiamo, con alterne accordanze, sovente e non da oggi e quindi niente di personale, tuttavia, il pensiero e l’ideologia sottesa Munaresco, ossia di Sara Munari, ecco, invece no ché siamo mille leghe distante, tanto quanti gli anni (dieci e più) che questa Home squisitamente ha fuori dall’ovile Pensiero Unico verso il baratro, infernale si capisce

Ps2 Influencer insuflatori di batteri/virus/spore varie, che uno dice: basta eliminarli e senza il concorso “virale” di BigPharma si vivrebbe meglio soprattutto con Dignità, non a caso in maiuscolo: dritta come la schiena (di chi c’è l’ha)

Ps3 Si guardi il “pettorale” della T-shirt: NASA (Never Space Agency il set cinematografico alla Capricorn One movie, o il Kubrick London Studios di A Space Odyssey) è lo stesso cui si fregia la Sara Munari entrambi figli d...elle stelle, pianeti galassie ammassi stellari, universi paralleli, materia oscura assai e chi più ne ha ne metta...





Avec le temps, va, tout s'en va 

Proprio così l’eleganza tutta francese del noto “Panta rei” tutto scorre di Parmenide. Headline con un velo di nebbie e il sole che a queste latitudini, poi, s’è deciso ad uscire e spazzare ste acque stagnanti per l’aere maligno, ecco.
E veniamo a noi che è meglio. Iphone 15 e qualcosa uno di quei spartiacque della storia, decidete se con maiuscola o meno.
Sia come sia a leggere di qui e di là per la Rete delle mirabilia sembra di poter mettere ad Epitaffio, che non è la contrada ancor più in alto del Capoluogo del Techesasso lucano da dove si scrive, no. Lapide sì e di un mondo che è stato in un orizzonte di Cupio dissolvi (San Paolo, prima lettera Filippesi) questo gusto sfrenato dell’annichilimento, della Morte, che proprio perché fa paura da cacarella (liquame) per alcuni…un attrezzo l’iPhone fresco di mercato che, tuttavia, ha già spazzato via come i precedenti modelli ciò che una volta si chiamava “entry level” fotografico il segmento, qui digitale, dell’ingresso al mondo base bit che se appena detto non esiste più pappato dall’iPhone in primis e non che il verde Android pazzea (gioca, non è secondo e da meno).
E dalle cose che dicono certuni (influencer?) si vede la reticenza prezzolata, non si può, tuttavia, che essere d’accordo non foss’altro di averlo già scritto “il telefonino ci seppellirà” o qualcosa di simile. Resta tutta aperta la vexata quaestio se ciò comporterà, iPhone del caso, una più migliore, ecco, capacità di scattare immagini che non siano il “piacere” reso a Cia-Mossad-Pentagono e Sara Munari varie a complemento oggetto: oggetti più che altro da spiare, catalogare estorcere e minacciare via Grande data base, l’umana gente. Usa e getta...intelligenti pauca verba

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iPhone 15 Pro – Is another camera segment now in danger? 
https://www.cined.com/iphone-15-pro-is-another-camera-segment-now-in-danger/

iPhone 15 Pro è meglio della fotocamera?
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Ps. E mo’ che dirà il buon ragionier Salgado (buono, sì, co’ na patat' ‘mmocca e fatt’ a u forn’) quello che la fotografia la faccio solo mi, che so’ bell’ brav’ e buon’ protetto da International grembiulini ad Adenocromo? Insomma il tizio che aveva pontificato da Pontifex Maximo prezzolato, che quella con telefonino non è fotografia. Vero, infatti, la sua è pura Fottografia con raddoppio funzionale al buon mondo andato, senza quei puzzolenti, inutili analfabeti di andata e ritorno, a nome Umanità. Je e scitt’ lu cuan’ idiomatica espressione qui vicino, Avigliano country, per “me e il cane” che basta e avanza







Lascia che i morti seppelliscono i morti suoi

Dal Vangelo Secondo Manunzio segnandosi con a man' a smersa: lato traslato o come vi aggrada. Esegesi del passo. E c'è poco da fottere se uno va dietro le baggianate dei “teologi” prezzolati eterodiretti: sì gli amici degli amici di Vaticano Spa.
Eppure le parole, il senso, è chiaro e semplice: un vivo non seppellisce un altro vivo, no? Infatti è solo il morto già in vita che altro non può fare che seppellire ancor più un morto a lui simile, no sarebbe poca cosa. No, seppellire uno zombie questo sì. O di quei non morti e manco non vivi, che è peggio della morte che almeno da “tregua” alle faccende umane. Il resto? So' cazzate diceva bene il Sator Sartori, a spalare carbone infernale sine die, e di talari prezzolati, che devono mostrare al Nero Signore tronfio di Adenocromo, di Morte appunto, che meglio occuparsi di cose morte: ad libitum. E Iddio santo tanto ci voleva a “esplicitare” il passo biblico: già ma chi lo scrive? Matteo Luca Giovanni Zebedo, o il più che banale amico degli amici? E poi se le “Scritture” fossero state teletrasmesse, via fax all'epoca, si potrebbe esegeticamente fare raffronto fra interpretazioni del Potere e le carte in quanto tali, ma...Se già a Nicea Anno Domini 325 "ultimo scorso" tempo fa, se il Codice di Leningrado...se...se è opera di scritturali: che dire? Si provi a far raffronti con, e non solo, i Vangeli Apocrifi, che significa niett'affatto falsi, ma di senso fuori ordinario, allora sì. E d'altronde sempre dalle Scritture un: "Non conformatevi alla mentalità del Tempo". Ipse dixit senza se e senza ma

NB.
Quanto a baggianate di Wikipedia scritto dal bel team Cia-Mossad-Pentagono et simila
Pensiero Unico non ci si mette mano sopra, uso dire, però da qualche parte pur di “capirsi”...non foss'altro che bisogna discernere il “grano da loglio” evangelico dire, fare indovinare


Ps. Scrittura e riscrittura Cicero pro domo secondo “canone” di convenienza Et pecunia non olet, dove ci si gingilla fra “questo secolo”e di grazia poi quale? E Mondo, ieri oggi e di diman' non v'è certezza


Pss. Liberissima interpretazioni e post posizione “propri” che è tutto un sottile ironico calembour. E così come “man' a smersa” significa segnarsi di croce ma con la sinistra, ecco, mano, in senso di meraviglia e cose dell'altro mondo, fuori ordinario. E non la finiamo più. E d'altronde Vox populi vox dei, no? E già: alto-basso, o articolo quint' chi ten' 'mmnan' chill' vinc', Benedetto popolino che ci azzecca sempre più: vero professor-conferenziere-greco filosofo acculturato assai Umberto Galimberti eterodiretto manco i cani?


Last Update: non riuscivamo a trovare il nostro (immagine in archivio e di tanti altri) conferenziere eterodiretto, ma se vi capita bisogna ascoltarlo baggianate comprese, il nemico, giacché se lo conosci, ecco, lo eviti. E dunque qui il Galimberti che ci tiene a far sapere che...con il bel segno di corna, usuale fra i "giubilati" o degli enne volte Faust che sigla, con il sangue vero e proprio rituale, l'appartenenza a Lui con discreto profumo Zolfanel di zolfo; soggetto questi dai piedi zoccolati, anche se il "Diavolo non è così brutto come lo si dipinge" c'è ed esiste multidimensionale, e combatte contro di noi. Infine, sua grande abilità è nel dire Urbi & Orbi che il lui il Diavolo non esiste. Grande genialità e aprite porte e finestre per smaltire sto zolfo!





E noi cosa diciamo? Ancora un'altra
Postavamo l'altro giorno della Fujichrome T e, pensa te il caso, proprio i babbioni di Progresso Fotografico (stavo cercando un articolo di un'annata in libreria) confermano alla lettera ciò che si è scritto e più ancora sperimentato di persona. La Verità, uso dire, è sempre rivoluzionaria e dal sostantivo latino re-volutio: quello di sotto gira e viene inesorabilmente a galla cari “grembiulini”. E il Tempo, non da meno, Galantuomo è. Sempre così pure per la Vestale Pensiero Unico Sara Munari & Co.
Qui a lato il testo, Luglio-Agosto 1990 di Progresso Fotografico su le Fujichrome. E citazione non a caso di Diogene circa l'umanoide passato per umano e sua detta onestà, pensa te, intellettuale.
“...cerco l'uomo che vive secondo la sua più autentica natura, cerco l'uomo che, al di là di tutte le esteriorità, le convenzioni o le regole imposte dalla società e al di là dello stesso capriccio della sorte e della fortuna, ritrova la sua genuina natura, vive conformemente a essa e così è felice...”

Diogene di Sinope si aggirava di giorno per Atene con lanterna accesa e viveva, si dice, in una botte-pensiero critico non omologato al Iddio denearo, zoccolato e dai nefasti vapori di zolfo


Manunzio fotografo dal 1969



Famosa Scuola di Atene al netto d'esoterico richiamo alchemico (affresco di Raffaello Sanzio, databile fra 1509-1511 è situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro "Stanze Vaticane", poste all'interno dei Palazzi Apostolici) con i due pilastri dell'Occidente giudaico-romano-greco-romano cui Capitalismo trae forza sostanza: ideologia. Molto difficilmente il Cancel Culture e dei due, Platone con dito alzato e Aristotele con libro mastro contabile e teorico della "tabula rasa" o del meccanicismo tout court, sfere celesti comprese, li vedremo spodestai dal loro Pensiero Unico o dell'America way of life


Cancel Culture, eh? No thanks(Munari delenda est)

“Le classi dominanti cercano sempre di impedire ai senza potere di capire come funziona il potere. Questa tattica è portata avanti da una sinistra culturale determinata a bandire i vecchi filosofi "maschi e bianchi".

Eccolo qui un concentrato e gustoso di cose anti Pensiero Unico che scoreggia da mane a sera. Da leggere per chi, naturalmente, è di buoni studi ed intelligenza ma sta bene pure viceversa, anzi. Certo il minchiapixelista (nostro conio da pixel e minchia...o equivalente bimbo minchia) si fa le sue buone seghe: quanto reali e quante metafisiche, diciamo così, è vexata quaestio.
Ora non ci può essere alcuna “arte” a pagamento o meno che non affondi radici nel Passato, che non è mai stato epoca d'oro, Arcadia eterodiretta si. Anzi a volte nel ritornare su i classici del Pensiero tout court si resta sbalorditi della modernità, qui ed ora, in circondario che definire deserto è offendere il vocabolo.
Ergo ci fermiamo e solo un attimo ancora: Rembrandt nordeuropeo, pittore in secoli fa. E quando noi fotografi (chi?) pure i Direttori della Fotografia componiamo una bella scena o che si intende enfatizzare un volto un'espressione, dite come lo s'illumina se non prendere a prestito lo stilema Rembrand, che a sua volta lo muta, addolcendolo di molto viste le nebbie gotiche delle sue terre, da Caravaggio? Ora buttiamo a mare (stavo per scrivere cesso) ambedue? Fesserie e di cosa si nutrirebbero i mercanti d'arte, e il via vai di tele dei Nostri che da morti viaggiano per il terraqueo? E il besenisse dei musei, e dei prestiti...meno male che quell'idiota di Tremonti (oggi all' Aspen Institute la creme della Massoneria luciferina trans-atlantica e non solo) asseriva che con la cultura non si mangia? Poco no, ma a quattro ganasce, eh, avessi voglia!

“...ho parlato della distinzione aristotelica tra il buon cittadino e la persona buona. La lealtà della persona buona non è verso lo Stato. La persona buona “agisce e vive virtuosamente e trae felicità da questa virtù”. Il buon cittadino, invece, è definito dal patriottismo e dall’obbedienza allo Stato. La persona buona, come Socrate o Martin Luther King, Jr. entra inevitabilmente in conflitto con lo Stato quando vede che questo si allontana dal bene. La persona buona viene spesso condannata come sovversiva. Raramente la persona buona viene premiata o celebrata dallo Stato. Questi riconoscimenti sono riservati al buon cittadino, la cui bussola morale è influenzata dai potenti....”


Ps. Rembrandt e Caravaggio non sono neutri o angelicate creature, anch'essi parte della giostra o della “commedia dell'arte”; resta il fatto che la loro aura, lato traslato e figurato, e pittorica continuiamo ad usarla anche oggi: maschi bianchi e repressi da eradicare in nome del Nulla via Wall Street & City of London? Casomai costoro, bianchi, pure masturbatori nel cesso così le “femministe” eterodirette dalla sempiterna Mafia Kazariana e del Novecento pensiero ultimo scorso: vero Emma Bonino capopopolo radical chic propalatrice di depopolamento del Pianeta, eugenetica covdiosa o meno che sia, sex-drougs and rock & roll by Stars and Stripes?

Pss. Certo poi i cultori del Capitalismo luciferino a base Adencromo, e certi divulgatori, così alla buona, tipo Malthus & Darwin en passant, bianchi e benestanti: si “eradica”?


La Pedagogia del Potere
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https://comedonchisciotte.org/la-pedagogia-del-potere/

Banco ottico e dintorni

Immagine cover: Cambo dieci-dodici e pellicola Fujifilm 64T no Kodak Tungsten à la page. Emulsione nipponica bella e talentuosa. E fummo i primi sull'italico suolo a farne prova grazie ad un amico che a Bari ne aveva fatto, come in sordina, prime scorte e anche dell'ottima Fujichrome 100. Anzi di questa una selezione d'archivio ne inviammo ad una di quelle riviste (Bell'Italia?) che ancora lo pigliavano...il plasticone con trenta dia intelaiate. Senonché dovevano essere Kodak perché aggiunse la gentil donzella “abbiamo macchine tarate”. Tara mentale a dir vero. E tutto giocato su abile marketing, equivoco, eterodiretto al solito, anzi la chiameremmo oggi in orizzonti di guerra: sabotaggio. Certo vi era un che di vero nella taratura e stava nel fatto che i cosiddetti lab (uno o due sempre “tarati” per solo Fujifilm nella Milano da...bere all'epoca analogica) che calavano nel brodo simil Pensiero Unico per il terraqueo (lei capisce perfettamente Munari, eh) E-6; vi buttavano, anzitutto Kodak e non si chiede all'oste se il vino e buono. Le Agfachrome stupende stellari e dai grigi squisiti passate le Forche Gaudine del' E-6 unico “trattamento” per il terraqueo (pensare che prima i film li potevi “processare” a casa a venti-gradi ed inversione a luce**). E non così l'eccelsa Fujifilm che doveva stare uno o due minuti in più nella sbianca-fix sempre E-6 per avere colori giusti non affetti da “cast” magenta e bei verdi.Pure quei babbei di Progresso Fotografico lamentavano, in test aumma aumma, il “cast” richiamato.
E qui due cose: incominciammo a sviluppare da noi tanto le Kodak EPR-64: un must in brodo E6, via alternativa chimici Ornano (scomparsa la quale logo e chimica è ripreso da Bellini nazionalpopolare) che le Fujiifilm, allungando il tempo dello sbianca-fix...
La seconda è tragicomica mazzetta non altrimenti: “contrordine compagni” direte dai soliti compagni russi per noi sessantottini? Macché gli Yankee diedero disco verde (confezione Fujifilm lo sono guarda caso, come grigio le Agfachrome non a caso pure questo; giallo Kodak che su le stampe per carità di patria finiamo qui) e fu Fujfilm a sbancare con la gloriosa Velvia50, detta Kodachrome in brodo E-6 “tarato”. Una doppia pagina offset da pellicola trentacinque-millimetri da impallidire quei del National Geographic. E così tutti i lab e rotative a seguire si piegarono, al solito a novanta agli Yankee a gradi, ma vuoi mettere? Ma Fujifilm was is again the best(iale).
E ritorniamo a noi. Dunque l'immagine: Cambo camera si è detto Fujifilm. Luci? Semplice Nitraphoto sul fondo a sinistra e basso destra sebbene schermata. Props “caffettiera” fatta a mano e zampillo di cartone per “caffellatte” in tazza di latta e ovatta a mo' di schiuma: cornetto preso in pasticceria ché ancora non c'erano confezionati come appare, così, l'immagine in Manunzio.it/Still (se vi pare dateci un occhiata altrimenti amici come prima). Il solito Manunzio fra “vero” e finzione scenica. To be or not to be...beh ai posteri l'ardua sentenza, no? Mah che s'adda fa per chiudere il pezzo...

**Lungo a dirsi facile a farsi e per le Agfachrome l'inversione dopo un “normale” sviluppo in tank iniziale bianconero, consisteva nel far “prendere luce” con buona potenza luminosa artificiale: alcuni testi sacri volevano, addirittura srotolata l'intero rullino da le spirali Paterson (e con il piffero rimettere in sito) e continuare poi, al chiuso della tank, il successivo sviluppo poi sbianca-fix e lavaggio terminale va da sé. Il risultato, e che risultato, appagava la fatica di tenere a bagnomaria tutto: chimici e tank




Nb1. Epr indicava su scatoletta e rullino la dia “fresca” di giornata e si consigliava stoccaggio in frigo come per le uova appena munte...oops rilasciate. Senza la r finale, pur sempre Kodak slide, invece le diapositive già “maturate” pronte all'uso: friggi e magna. E fra pro e dilettanti emulsioni solo differenza di prezzo avec allure: archivio Manunzio docet. Vero è che dopo tempo il trattamento domestico con teutonica Jobo tank termostata da paura (!) trovammo il nostro buon Samaritano, non biblico bensì a pagamento, si capisce. Un paese alle falde del Vulture buon Aglianico, il lab che andavamo a trovare di notte quando nell'ora delle tenebre, ecco, si calavano non già strascinati orecchiette o manate caserecce, bensì i 135 e 120 diacolor (così un tempo la dizione e circolava per agenzie stile Grazia Neri la decana, qualcuno lo dica alla “pimpante” Munari: anzi che se vuole le facciamo in qualsiasi workshop a gratis un servizzietto, ma un servizietto da leccare la f...accia) del giorno. E portavamo: doppio corpo Contax e ottiche Zeiss, Asahi Pentax seisette e ottiche, Zenza Bronica...roba che neanche un sergente mangione usavamo dire durante la naja militare oserebbe
Nitraphoto 250 Watt di potenza in lampade opaline per luce artificiale simil giornata diurna velata, opalescente



Numerologia casereccia, così, alla buona

E si certo. Mare spiaggia e da leggera balza l'inquadratura di una bella immagine: cartolina? E perché no, molto meglio della cercatrice di telline o l'immagine (mal impaginata, stampata da cani in fangosa piatta visione) della Munari, così come a pagina 33/34 fig. 2.30 e seguente del suo orrifico “Raccontare per immagini” by Feltrinelli/Apogeo a trenta euro da rapina. E d'altronde chi si contenta gode, ancor più Munari/Feltrinelli la editrice de li “compagni”: compà tu fatic' e je magn'!
E veniamo a noi. Una giornata al mare...con solo mille lire così cantava l'Equipe 84 su testi di Paolo Conte jazzman; canzone pure di Bruno Lauzi a suo modo. L'immagine in copertina è solare e movimentata nella sua “fissità” bi-dimensionale. L'inquadratura, a ben vedere, ecco, è zeppa di triangoli (ovviamente immaginari) su una tela cui sviluppo orizzontale è quasi tagliata in due (non si fa dico i Sacri Testi: di chi?) anche se vista, l'immagine, la battigia (non bagnasciuga!) non è proprio così suddivisa equamente.
Triangoli e solo gli essenziali: la mamma con bimbo ne è un altro con il venditore in primo piano; in alto a destra il triangolo triangola a sua volta con i bagnanti subito a sinistra (una di questi alza la mano in saluto, forse). Infine quei due, maschio e femmina almeno così sembra, in basso a sinistra presi sul momento di uscire di scena danno sale alla staticità, come pure il bimbo nell'atto di muovere.
Scatto su treppiedi (!) in formato Raw (che impiega una ventina e più di secondi a scrivere su scheda, allora meglio il più che buono Jpg!) di Olympus Camedia WZ C-5060.
Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare con li “pesci” in mezzo all'onna noi s'annamo a divertì della Gabriella Ferri non poteva mancare. Si pure Giuni Russo ce sta con la sua...me ne vado ad Algherooo...



Ps. Si è detto alla buona in headline, anche se in scena sono presenti ventuno umani: grand' piccl' e mezzan' o di ogni età. Sicché "il numero 21 è considerato in molte culture il numero della perfezione dal momento che è il risultato della moltiplicazione dei numeri 3 e 7, numeri a loro volta considerati perfetti. Tre il triangolo e Padre-Figlio-Spirito Santo; Problema-reazione-soluzione finale del Deep State luciferino ad Adenocromo. Sette, infine, il patto cui è pieno la Bibbia: il settanta volte sette Secondo Vangelo di Matto 18.21; sette i giorni della settimana, le spade nel cuore della Madonna...il settennato del Capo dello Stato 'taliano p' nuje ca ce chiangnimm' 'O Re, quello di Giancarlo Giannini e che avete capito!

Pss. Il triangolo centrale e lo scatto successivo vedi link, zoom in, oltre alla triangolazione ( non meno dei bagnati retrostanti la coppia del vertice giallo con il tuffatore, anche qui, che da sale movimentando la scena altrimenti “statica”) coglie quelle mani giunte verso l'uomo per chissà cosa, sebbene acqua mare e forse...ci siamo intesi. Questo a ricordare che oltre i triangoli, quadrati cerchi ellissi del piano euclideo...non bisogna dimenticare di conchiudere pur nella bi-dimensione della scena una “storia”. Genere ex novo, certo, da inserire non già nella street photography ammorbante, quanto a ben vedere in "aquatic photography" da far contenta, forse, la Vestale del Pensiero Unico eterodiretta Munari


Manunzio photographer since 1969


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Post precedenti
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Sviolinate fra due attori, Gianfranco Ravasi ecclesiastico e Carlo Rovelli scienziato, che a certo punto invertono le parti non credente-ateo per imbellettare le loro baggianate e deliziare il pubblico beota convenuto; anzi lo scienziato candido afferma socraticamente falso come l'oro di bologna, di non sapere. E che là fuori, continua, extra umane vite poco si sa, alla faccia della razionalità 1717 (Anno Domini Massoneria fecit) Taverna dell'Oca London City


Fiat Lux Genesi 1.3
(Delenda Munari est)



Sostanza per chi fa fotografia altro che minchiate di pixel. Simbolo pregnante che non troverete certo sponda nelle baggianate via Nasa o Never Space Agency d'altre volte fatto cenno, cui Sara Munari figlia delle “stelle” è Vestale prezzolata del Pensiero Unico.
Dato premessa, che poco tange con fatti personali circa la Vestale (poco ci frega d'essa se non il fatto che propala cose contro cui siamo razionalmente acerrimi, avversi e contrari per tacer d'altro) veniamo a noi.
Dunque, luce e di un duetto spassoso fra “credente” e uno “scienziato” cui ateità tuttavia è pietosa, fa ride, anzi, giustifica a piene mani il rivale teista parte del duetto. Tutta messinscena, questo è, in Trinacria e nel Cortile dei Gentili, simil luogo del Tempio Sionista a Gerusalemme. Gentili i non intruppati nelle baggianate di Yahweh o detto senza vocali ma cavernicola Yhwn, un amico degli amici: intelligenti puca verba.
Si diceva della figura barbina ( 'o e merd'?) dell'ateo scienziato a salve che non sa assolutamente una mazza di religione e catto-cristiana in primis: voi guidate un treno senza sapere come e perché alla faccia della “razionalità” (prestito dal Nobel Rubbia) !
Ma si è detto è una sceneggiata dove il matador è il Cardinal Ravasi (già da Canale Cinque) ex ras Dicastero Vaticano Spa per la Cultura. Una lenza, un affabulatore un pifferaio in questo simile alla Munari & Co. Una Sirena mitologica non quella delle fabbriche! Eloquio ma per chi intende, però, il curialese e conosce le Scritture cui l'ateo scienziato sa manco l'esistenza, sebbene figlio di...del Pensiero Giuadaico-Cristaino-Greco-Romano e ci si ferma qui.
Suddiviso in due parti il duetto per chi ha cultura superiore è da vedè.
Infine e non diversamente qua e là spunta il Caravaggio creatore, questo sì, del Cielo e della Terra, non le corbellerie della Genesi. Maestro di luce un tantino luciferina ma qui è saggio ed opportuno fermarsi: vero “alchemico” cardinal Del Monte?

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Gianfranco Ravasi e Carlo Rovelli: dialogo sulla luce (parte I e II) -Cortile dei Gentili
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...le tre divinità sono associabili a tre elementi: Giove (Aria) Plutone (Terra) Nettuno (Acqua)...Villa Ludovisi già del Cardinal Del Monte
https://it.wikipedia.org/wiki/Giove,_Nettuno_e_Plutone

Papa Francesco silura il cardinal Ravasi: al suo posto arriva Tolentino
https://www.affaritaliani.it/esteri/papa-francesco-silura-il-cardinal-ravasi-al-suo-posto-arriva-tolentino-817524.html

Manunzio fotografo sin dal 1969




Costanti geometriche mica chiacchiere
Nel post precedente riferivamo della strategia tesa, nientemeno, ad eradicare a “curtura” in senso esistenziale (!) anche se alcune costanti geometriche ravvisabili in questo quello e quell'altro “manufatto” e loro messa in scena, dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio manco fossimo in tribunale nell'arringa finale (doppio punto esclamativo) l'inconsistenza leggerezza dell'essere...babbei boccaloni. No eh? Ve lo vede voi un “amico del sole” separarsi da certe “rappresentazioni”? Pensate ad un necrofilo tipo Hitler, scelto non a caso, separarsi dal suo Arnold Böcklin magnetico Isola dei Morti (Die Toteninsel): chi mai vi metterà mano sopra la tela imbrattandola? Siamo seri e lasciamo le cazzate ai supporter Pensiero Unico, sempiterna Stampa & Regime, Mentina dal La 7 e suo immarcescibile Open: strano pure Soros ha sua banda pari nome. Coincidenze si capisce. Forse.
L' Occidente, dunque, è tributario tout court dei suoi sogni soprattutto incubi, dell'un e dell'altro non può farne a meno, non a caso il buon Freud, bontà sua, affermi in caso di specie l'artista affetto da nevrosi, sì, ma a fin di bene..Western-landa, ancora, che per dispetto della moglie si taglia i c...ome si chiama, vabbè ci siamo intesi. Ma fateci ridere, e veniamo oltre.
Numeri, numerologia, chimica trasmutante sin dalla notte dei tempi: linguaggio. Ecco ci siamo, senza scomodare Vitruvio e compagnia cantando, men che mai Leonardo e suo “inscritto” uomo. Cerchio-perfezione su, quadrato giù: quadratura di questi a quella sfericità. 'mbè buttiamo a mare tutto, così tanto per...ah babbioni impenitenti. Boccaloni. I zolfatari latomisti so' fessi mica tanto, sanno e pro affaracci loro certe colonne d'Ercole invalicabili sono fino a quando torta c'è...
Spazio scenico, infine, luce modello-modellante che anche per il fotografo materia è.
Ora se andate per mare Internet a iosa troverete fattarielli in scena, e che i fotografi fan poi proprie mutuandone dai canoni stilistici della Storia dell'Arte. Infatti, a latere mica tanto, chi “imbratterebbe” ancora una chessò La Grande Bellezza del Sorrentino Oscar? Schemi, forma mentis per l'appunto a “rappresentare” non tanto il Mondo delle Idee platoniche, o forse sì, quanto tera-tera alla romana, su silicio bit “quarcosa” cui luce ed ombra dà “corpo”. Rende visibile capibile e pure commestibile: tié a buon peso, va. Dite? Forse che non di solo pane vive l'homo del mitteleuropeo Feuerbach, che vuole l'homo essere tale per ciò che sta a magnà? E se non di solo...gira che ti rigira ci si ferma qua che ancora ce sta troppa carne a coce, il cuore!

Composizione/luce prima parte
Composizione/luce seconda parte

Manunzio fotografo sin dal 1969
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