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Vexata quaestio, ya, Fräulein Munari & Co. E si perché quando esci dall'urbs/street (extra moenia nulla salus?) e ci provi a fotografare...come chiami allora il davanti: cartolina, nein, reportage geographic style National? Nein. Travel? Oh ya wunderbar.
E vada per travel tanto per non fare il Manunzio quotidiano e inchiodare i minchiapixellisti che devono pure inventarsi, storpiando nomi nel barbaro inglese, qualcosa altrimenti la Giostra degli acquisti tout court s'incazza e di brutto. E i nomi, diciamo così, è Potere. Travel da travailler, altro che old english! e fermiamoci qui.
Travel, dunque. E di un luogo cui fatti tengo a tenermi lontano se non per le cose da presso. Arco riflesso, luogo comune dei soliti imbecilli tutti di andata e di ritorno, si mischierebbero nella solita “casella-pensiero” e buona notte ai suonatori.
Mi chiamò il Responsabile all'epoca EPT poi lestamente trasmutato alchemicamente secondo canone dei grembiulini (salve, come va?) in Azienda Turismo Basilicata, che noi vecchi nostalgici e filologico dire: Lucania. Nomen omen, qualche tempo fa.
Breve mi si chiedeva una veloce pubblicazione su Aliano, e non aggiungo altro e vedi sopra anzidetto, per i “camerati” germanici. Tourist für immer.
Ora dovete sapere che ogni volta che Manunzio provasse per una qualche pubblicazione “turistica” eh avessi voglia a filosofeggiare, ché il richiamato responsabile...sembrava un simposio fra Manunzio, lui, e cerchia di impiegati dell'APT, appunto. Si cominciava d'estate e si finiva a chiacchiere sine die; non vi dico per il calendario cui “discussione” iniziava in primavera e finiva, stampato a gennaio successivo. E d'altronde una volta l'anno iniziava a Marzo!
Caricate le Contax, 139 Quartz e RTS che ancora oggi, cinquant'anni dopo, funziona ancora (!) ed in una la EPR-64 Kodak slide, nell'altra AGFA Scala 200 e via verso la Valle dell'Agri di stupendi paesaggi e valle e acque...poi a salire che sembra una mulattiera verso Aliano, in Provincia di Matera, le nostre “Colonne d'Ercole” lungo a dirsi e non oltrepassabile.
Click di qua e click di là, al solito Manunzio non lesina su gli scatti: una decina di rotoli 135 pari a trecentosessanta immagini una enormità in era analogica e di solo colore, non vi dico la mitica Scala, di nome e di fatto d'armoniche note. E finiamo qui la prima parte


A latere nel riquadro il colophon segnato in rosso Manunzio/Michele Annunziata, ché non riferisce e fotografa “de relato” per chi intende



Uno slargo più che vera e propria piazza della Trinità (Potenza, Lucania) in soggettiva dalla porta d'ingresso su la Pretoria: a sinistra la città racchiusa ancora nelle sue mura novecentesche, qui la rimessa di meccanico. Controcampo a destra l'odierno “struscio” anche “monopattizzato” così l'andare e venire delle suole lungo la Main-Street cittadina: bipedi più o meno senzienti al pascolo brado. Singoli monadi in collisone perenne con l'evangelico Prossimo, funzionale, tuttavia, al Sistema e ben altra cosa con il “sentimento” di appartenere, un tempo, allo stesso destino di classe. Compatire dal latino cum + patire. Sentire insieme empatia, pari “dolore”. Universi ieri contrapposti all'odierno di cellule/organismi tumorali sul piano fisico, specchio della “pazzia” del circondario che l'intimo percepisce struggendosi mentre sfoca in neoplasie e altre “moderne” patologie. L'urbs contro il resto del terraqueo: ideologia presa di peso dalle Sacre Scritture, e certa idolatria già della Polis greca



Memorie del Novecento
Terminate le riprese still-food: da Maggio a ieri diciotto settembre, Anno Domini duemilaventitré di qualche migliaio di frame della visone mangereccia e non solo di Manunzio.
Sicché ritornati alle tastiere, eccoci , allo street. Dunque (qui cosa noi intendiamo per esso, il genere si ma acculturato) se vogliamo continuare il giochino “facciamo finta che” lo street del Sistema sia cosa buona e giusta, sebbene ammorbante per Web, altro non è che la riproposizione, mica poi tanto sottesa, della millenaria lotta urbs vs il fuori le mura: pagus che campus, silvestre foreste, acque di ruscelli fiumi e laghi dove nei pressi pure si accampava l'esistenza della “plebe”. Sicché parafrasando Vaticano Spa: Extra moenia nulla salus?
Insomma immagini all' Amarcord stile ieri ed oggi ché di diman' non ve certezza? No manco per il c...aricatore un dì analogico odierno “fail” digitale a confronto. Memori, infatti, del' orwelliano “ Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato” del (Potere/potentati/stampa & regime/web). E sì la “città di 15 minuti” che non può essere New York Londra Parigi Battipaglia si cambia...a meno di volare! Riproposizione, pure questa, dei lager nazisti alla Mengele l'Angelo della Morte (già a prestito dall'ideologia liberticida del Novecento Stars & Stripes) per il controllo Urbi et Orbi fin + a + nale, via chip sottocutanei...non si poteva vendere e comprare da Apocalisse 13 e seguiti. Tutto qua e pare niente, certo al solito: paisà appizz' e recchie. In campana, eh!

Ps1. Le immagini quasi quattrocento scelte dovevano servire a story-board di video: una galoppata lungo un secolo della città (Potenza, Basilicata altro nome d'una strana terra/regio italica) cui si vive. Impresa titanica, giacché esistono clip di “assaggio” che definire una faticaccia è offendere il vocabolo. Oltre al fatto che il video adesso c'è e...domani? Resta allora una scaletta una sceneggiatura in formato cartaceo, sic et simpliciter, che altrettanto non vedrà mai luce ad offset digitale per le Rotative degli amici degli amici, ahh si capisce.

Ps2. Questione di “suoni” lo street, de facto cartolina di turisti “acculturati” con digicamere, oggi ma pure redivive analogiche from Amerika way of life. Sembra H. Cartier Bresson e suo attimo fuggente “Carpe diem”? Niente di tutto questo che “cultura” a parte certuni prezzolati etero-diretti, dopo trasmutato alchemicamente il reportage in street, ossia il Nulla, gongola su gli stessi passi (assassino torna sempre sul luogo del delitto, no?) e luoghi alias New York High and Lower Manhattan in primis. E reitera ossessiva la fotocopia di precedenti fotocopie, funzionale ai dettami del depopolamento mentale/etico formato Cancel Culture, ché il resto è "mancia". Lato traslato e fate come vi pare





Street? Oyee(Delenda Munari est, reloaded)


Street abitato/urbs che in inglese sta anche per urban (areas). Ma extra moenia-city nulla salus, fuori porta, via, c'è tuttavia il rural tanto latino che benedetto inglese! Street, dunque, se la fottografia, non fatemelo ripetere a noia il secondo evangelio Munari & Co, deve interessare il territorio urbano...ci siamo. Ma attenzione attenzione, non sognatevi minimamente di uscire fuori Neva Iorca, si, il suo stradario ed Ave(nue) prestito sta volta dal francese, ora in rivolta stradale! Stars-stripes-street così a guardare il vomitevole di fotocopie di fotocopie, che manda in visibilio la mandria fotografica, eh Munari allevatrice! Giovani che pascolano urbanizzati, ghettizzati, fra un hamburger e l'altro. Bestiame al brado pascolo, sì, ma sotto controllo di telecamere ogni passo, il web, telefonini e...ambaradan Cia & Mossad sacerdoti onanisti del Pensiero Unico già di Babele/Babilonia of course.
Street e torniamo a bomba, uso dire: che avete capito mica Ucraina vs Russia, forse.
Dunque vi trovate per strada/street e pascolate (!?) vicino un avvenimento di sangue...ahh ma ditelo che siete fessi con il cuore! Sangue, certo, ma della Benemerita (non l'Arma dei Caramba) Avis: si li jettatori di sangue, donatori, che fan fare soldi a strafottere alle Avis qualsiasi.
Sia come sia l'happening è di questi tempi assolati (pioggia permettendo: climate change via Haarp) sebbene lontani, e tende...Tenda? Proprio così. Ombre proiettate su mentre vi trovate in controcampo/luce. Il resto sono studi, ahi, di Latino e altro ancora.
Ombre si è detto senza scomodare Guglielmo il Bardo e sua chiosa “siamo della stessa natura dei sogni...” Senonché la memoria latina di Manunzio fa buca, scambiando Vis, giocato senza la A (Associazione Volontari Jettatori di Sangue, prezzolati) per Vir: virile. L'omm' paisà. Insomma un calembour niente male, maestrina Munari. Certo reso in post il bianco nero e quei tre “figuri” dal dato sanguigno-festaiolo-contingente il buon Manunzio ne ha tratto “immagine astratta” di certa forza grafica... Anche questo è street teacher Munari? Ok alla prossima street e retropalco per noi che veniamo dal Glorioso Sessantotto, altro che street!

Original image

Ps. L'originale fotogramma cui si è partiti: AVIS (Associazione Volontari Jettatori Sangue pro money) alla smerza, vale a dire capovolto destra-sinistra. Brutta immagine, poiché non è “in” bensì “out” secondo l'Occidente giudaico-cristiano-greco-romano che non si può né dve cancellare, mentre si di certe statue e altri fatterelli televisivi; di ciuot'-malign' funzionale (un'altra volta per il riverso 'taliano standard) tipo Greta Thunberg, o gretini di varie conventicole sponsorizzate da avariate Munari & Co nonché imbrattatori a telecomando d'Opere d'Arte (non si dice che il “bello”ci salverà: allora?) Dunque nella liturgia dei segni & simboli del Pensiero Unico, l'immagine in caso di specie è “compressa” non positiva e non confacente i dettami del mantra “Emittente-ricevente...Canale di Otranto sta volta”. Sicché in post capovolta l'immagine, fuori gioco il colore (disturbo...sul Canale Cinqueee, anche filastrocca otto bit fan un byte...Madame Dorè) ora è accettabile, anche perché la “sinistra” va a “destra” via LGBT+ di progresso sulfureo. E quindi, ristabilito l'Ordine Kapitalista, ricordiamo k come killer, e perché sono finiti i “canali” e dovremmo spostarci a Venezia per l'abbisogna....I tre in silhouette, poi, a ben vedere sono come indici azionari che, sempre e positivo, da sinistra a destra “crescono” s'arrizzano e fan contento Mentana/La7 quando tutt'intorno l'AmeriKa way of life non c'è più, sia lodato Iddio e ci si ferma qui




Finis terrae


Triste solitario e finale AD 2020 Coronavirus imperat. Due vecchi in televisione: uno in casa e l’altro per strada. Il primo a farfugliare non si sa cosa, certamente l’età è causa di questa stato di cose. Stato: ma chi è stato quello ordinario (Res-publica) o quello più in alto eterodiretto che c’è lo chiede l’Europa? Bella domanda. E data l’ora fuori mano un po’ prima una tazza di the: milk or lemon dear President? E parlare del più e meno in siculo-inglese. Stacco della regia da uno studio lassù in alto al Nord che sta a Bruxelles, eccoti in campo lungo un Uomo in bianco. Si, e pare proprio quello del Terzo Segreto di Fatima non decrittato del tutto per non spaventare il “gregge”: va e pasc’ sta morra d’ pecore con licenza poetica tratta dalle Scritture. Pecore comunque. Questa sì, Uomo in bianco dolente, che è l’immagine plastica dell’Occidente finito per sempre: senza se e senza ma. In una piazza stragrande già fuori squadra (e compasso) di colonnato in notturna sotto sferza dell’acqua che manda il cielo d’una Caput Mundi; Kaput ché niente è eterno sotto la volata delle cinque punte di stelle. Lugubre. L’ostensorio più che altro mitrizzazione del Sole in mano ad un vecchio claudicante, che ha stampato in faccia un quadro di Bruegel, la Morte e mica altrui, la propria e c’è da capirlo: anzitutto per l’età e d’operazione polmonare avuta in illo tempore, ma soprattutto il fatto che il Coronavirus è salito su ai piani alti di Vaticano Spa è ha colpito più d’uno e del suo entourage. Peste. Tutto filava liscio e il boomerang tornato indietro chiede la sua mercé, come un Undici Settembre qualsiasi. Ma questi “signori” mica vogliono capire che già sconfitti da aeroplani in 3D schiantatesi su edifici già minati di proprio, Urbi et Orbi tendono alla replica d'un secondo tempo secondo certi barbuti da Trevi in Germania, dove si spande il verbo continentale a suon di spread eterodiretto, dicono presentarsi come farsa. Messinscena.
Due vecchi formato televisivo che rappresentano la via del tramonto d'un mondo che è stato e non tornerà mai più, nel bene e nel troppo male. Amen Ra

Ps. Undici Settembre 2001 Twin Tower, Undici Marzo 2020 Oms dichiara Pandemia. Undici numerologia astrale vestita da grembiulino

Pss. Catodico: esterno notte riporta il ciak. Immagine notturna sparta da antenne per il terraqueo come Coromavirus qualsiasi. Acqua dal cielo a drammatizzare ancor più la scena d’una regia occhiuta. Contrasto fra il giallo di lampioni e il blu dell’ora delle tenebre su Roma, e non solo. Baldacchino in su la piazza, in sorta di stop and go, che non ha nulla della Potenza immaginifica del giorno e stuoli di tonache e porpore per l’Urbi et Orbi qualunque. La sceneggiatura non prevede gente in piazza, né festante né ammutolita. Sembra l'immagine, quella frontale, di una resa inquadrata in Campo Lungo, dove le incombenti mura leonine contrastato con la minuta sagoma del Pontifex. Altre immagini danno (verbo e danneggiamento) una triangolo con a sinistra il Crocefisso, poi baciato con rassegnazione dall’Uomo bianco, il Baldacchino e l'incommensurabile colonnato del Bernini; e lì difronte l’erto Obelisco. Uno dei tre per il terraqueo: a Londra (sede della City) a Washington (spesso evocato in molte scene di film) o del Pentagono a cinque punte. San Pietro-obelisco della spiritualità o qualcosa gli somigli; Londra obelisco del Iddio danaro, Washington potere miliare: extra moenia nulla salus. Una tripartizione (Potere Immaginifico e della Immagine) che proprio a Causa del Coronavirus non sarà mai più lo stesso. Redde rationem

Pink Floyd …in casa manunzio




Un gruppo musicale che ascoltavo negli anni Settanta del secolo “breve” passato. Anni di contestazione generale a dirla tutta. E devo ammettere amaramente di non sapere una mazza di musica: linguaggio s’intende, anche se preferisco la classica e cantautori della mia generazione, poco più poco meno. Poi se trovo (ascolto) un che di affascinante motivetto di “musica commerciale”: che dire? Finisco per canticchiarla. Tuttavia sono a volte le note, di questo o quello, che mi ritma la giornata che per un fotografo…
Pink Floyd dunque. Sera e il secondogenito (il più riuscito detto tra serio e faceto s’intende) sta con me davanti gli ultimi istanti di Brasile-Croazia, poi davanti lo schermo ultra panoramico (l’ha acquistato apposta) senza pensarci su (dopo aver chiesto o forse intimato di prendergli il telecomando) accende la Playstation, che è di stanza da sempre in famiglia.
A me intriga vedere come muove il joystick con naturalezza, e non saprei manco tenerlo in mano, mentre fa l'ennesima partita “simulata” della EA, la Electrtonics Art che spopolava ai tempi di Amiga. E sì in casa la “computer grafica” c’è sempre stata altrimenti come farebbe il grande (primogenito) della famiglia a muoversi e progettare per la réclame dei suoi clienti? Quando un papà è lungimirante e vede lontano.
Sia come sia mentre il “più riuscito” dribbla e fa goal, il suo Iphone a manetta manda note…ma si proprio loro i Pink Floyd di “The dark side of Moon” che riconosco ancor più nel pezzo “Us and Them”. Sì e fu la colonna sonora di un giorno (difficile andare all’anno esatto ma suppergiù Settantadue-tre del secolo trascorso) intero a bordo di una Mini con amici nel girare (e fotografare) le zone colpite da terribile alluvione e smottamenti nella provincia materana. Dove arrivati in un bianco paese vidi per la prima volta un reporter con una XM della Minolta, macchinone analogico che imitava, stilisticamente però più raffinato, il Photomic della Nikon F.
Dice tutta sta pippa per sentirsi dire che il “più riuscito della famiglia” ascolta i Pink Floyd? Ma che razza di str…anianti che siete, sarebbe a dire, poi! Siamo in presenza di salto quantico, altro che generazionale, se fate ste osservazioni del c…ircuito audio dell’iPhone… No eh: beh lasciate che vi dica che sono due mesi pieni pieni di “coincidenze” intra ed extra moenia familiare. E me le chiamate coincidenze? Già come la pianta d’appartamento che (mi) arabesca un cuore con le foglie, sì, proprio così, perché la curo tutti i giorni. E proprio di “coincidenze” deve trattarsi o di quella sincronicità cui pure Jungi parla!

“There are more things in Heaven and Earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy.” W. Shakespeare
Minolta XM

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