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Repertorio stock delle carte Manunzio utilizzate da un decennio e più, tanti gli anni trascorsi a trafficare con stampa e stampanti inkjet, e le Awagami eccelsi supporti giappones (destra immagine con provino-test di stampa). E ogni superficie di brand un modo tutto specifico di scrivere, con gli inchiostri, marcare quanto mai appropriato, un territorio: la superficie. E gocce ink, mille sfumature che siano colori o più ancora bianconero, anche quando c’è da combattere con le carte “martellate” Arches (destra immagine, verde copertina) non trattate, sebbene poi quasi vi riescono paro paro le neo Canson-Arches (retrostante pack a sinistra immagine) brand veramente notevole. E non si dice, a prestito H.C. Bresson, che testa-cuore-occhio, qui supporto, stanno/dovrebbero su lo stesso asse per dire ciò che s’intende, trasmettere quel quid energetico al cosiddetto troppo di sovente acefalo prossimo?



Traslitterazione ancora una e...più

Qualsiasi pezzo di carta, diciamo per capirsi, suscita un certo entusiasmo nello scarabocchiarvi sopra (un tempo lontano) o mo’ come mo’ stamparvi via inkjet questa e quella immagine. Si, vero qui c’è un abisso fra chi scrive e il resto dei cosiddetti, pensa te, fottografi (raddoppio parce que noblesse oblige). Questi figuri morti dentro, clicchete clichete, riprendono il circondario semmai con l’ultimo modello Sony, squallido e cadaverico brand(y) in ogni accezione del termine, o del caso l’ultimo (fine finalmente?) modello di iPhone o Samsug equivalente. E i “fail” che ne resta? Un beato c...ippone di legno come le teste dei richiamati. Capirete che per chi viene dai gloriosi giorni della camera oscura analogica pendant inscindibile: sì, si ci sono e tutt’ora teorici a salve (anche un nostro amico 'nbriaco fracico da mattina a sera) che pontificano sul fatto che la stampa è altra cosa dal negativo, sempre analogico. Disputa del sesso degli angeli o dell’intellettualizzazione del aria, di quei tipi tristi, ecco, pure quando ridono se mai vi riescono. Ma non è il caso se non parlare di carte da stampa. E diciamo subito: una Vandea di tutto di più come il binomio Hahnemühle-Canson. E se tanto mi da tanto nel novero, tuttavia, c’è da mettere Ilford gloriosa come un dì la sua Galerie e l’altrettanto buona Ilfobrom in scatoloni da mille pezzi formato dieciquindici che stampavamo per i clienti dell’allora Foto-Lampo detta pure AGL (Agenzia Giornalistica Lampo citata altre volte). Diciamo, scriviamo quel che sappiamo in corpore vili, ecco, e non de relato casomai via Web delle mirabilia.
Sia come sia carte che restituiscono l’idea aerea (virtuale?) dei “fail”. Sentirne il peso, proprio così: anzi provatevi a scuotere, cosa che facciamo spesso, le carte che è un piacere vibrazionale. Vibrazione Odifreddi cinico zombie matematico, vibrazioni non già numeri che sa dove metterseli!
Vibrazioni tattile e perché no: olfattive. Sì. E last but not least un modo per intrappolare un momento e renderlo eterno, si vabbè, e trasmetterlo al posteriore: o era ai posteri?


Ps. Lungi dal fare l’artista da quattro soldi, di quei conversi più che su la strada di Damasco, eh Paolo di Tarso furbo di tre cotte, fine dicitore inventore del cosiddetto cristianesimo, nonché munifica e remunerata Arte con tanto di sigillo (666 biblico?) Digigraphie, l’incorniciata immagine di frame (cover in alto) acquistata da un Bricofer qualsiasi, dà l’esatta dimensione, non certo fisica, di cosa l'immagine sia, dovrebbe. La traslitterazione CansonArches messa sotto vetro, meglio plexiglas, suona decisamente forse troppo paesaggistica e poco rispondente a ciò che s’intende suscitare nello spectator: sì, quell'imbecille di Roland Barthes intelletualizzatore dell’aria calda fritta o come vi pare. Tant’è vero che una seconda stampa, s’intravvede, sottostante l’incorniciata, meglio s’avvicina all’idea ma che tuttavia sotto vetro non regge. Morale anche la cornice vuole la sua. E meno male che le fotografie, diversa + mente, da quadri ed affini non bisognano di cornici barocche; anzi, queste, più lo sono e più piace alla gente che piace così il jingle dell’allora 126 Fiat, tanto che per soggetto, pure un topo morto (dixit Ando Gilardi sul numero di Progresso Fotografico Luglio-Agosto 1990 pg.27, cazzeggiandomi a mezzo reply di un fatto realmente accaduto a Napoli, però, al critico Lanfranco Colombo in quel di Milano; gallerista della primigenia Canon Diaframma poi Kodak, privata galleria interamente dedicata alla fotografia, senza raddoppio, mica fottografia della Milano da bere formato Mia Fair d’ora in poi in liaison, e nuova Dea Madre direttrice, con Parma Fiera) si mostrerebbe nel suo splendore, di chiavica, o fogna lingua ‘taliana






L’immagine di Pinna (a destra) è del 1952 presa con Rolleiflex durante i festeggiamenti della Madonna di Pierno, Santuario importante tant’è che prima di entravi bisogna percorrere e per tre volte l’intero perimetro sacro. Pierno (indagata da De Martno ed altri della sua equipe in pari epoca, la località in Provincia di Potenza) dove un tempo e adesso non sapremmo della cosa, si svolgeva il Rito e in certo senso apotropaico lungo a dirsi; rituale che affonda, naturalmente, nei precedenti secoli pre-cristiani, infatti, tutti luoghi detti antichi, come in staffetta, assurgono poi a luoghi sacri del cristianesimo che “ricicla” solo (soltanto?) le apparenze pagane



Un rovello che non trovava requie
E cosa? Lo spot di Alce Nero girato in superbo bianconero (via Premiere o DaVinci Resolve) e la camera mostra un bimbo al seno succhiare, poi allargando il campo la giovane mamma, che seduta sorseggia bevanda del Brand.
Ora sento già più che ‘mbé di rito il beeee-lare degli eterodiretti minchiapixellisti (mettiamoci pure Munari: salve, come va?) senza passato presente e figurasi futuro: zombie.
Sicché pensando al breve ma intenso spot la mente richiama analoga inquadratura ma del fotografo Franco Pinna, già di De Martino l’antropologo socialisteggiante che all’indomani della persa guerra seconda mondiale, forse anche su la scorta del famoso libro-inchiesta-autobiografico Cristo si è Fermato ad Eboli di Levi memoria, va al Sud "arretrato" di Lucania/Basilicata. Fotografo in seguito su i set di Fellini e amico di quell’altro “felliniano” Tazio Secchiaroli, fotografo paparazzo, conosciuto durante un workshop analogico su la Riviera del Conero nelle Marche.
Ma il ricordo è na brutta bestia e l’immagine di confronto (Pinna) dove sarà mai? La monografia, sfogliata dalla libreria su in alto sovrastante il computer cui si scrive e già di malavoglia, non ne fa presa. Allora? Giro per Web: manc’ pa capa venire a capo! E allora giorni e giorni fino alla “lampadina” finale: Archivio Pinna. E scrivo, e mi rispondo, e sfoglio e non trovo incazzato nerissimo. Riscrivo, mi rispondo: guardi che così e così. Vero eccola lì l’immagine, santi numi!
Nulla altro da dire...vostro onore. Fiuuu è andata pure sta vorta 'bbona grazie alla proverbiale capa (!?) tosta di Manunzio

(Copia & Incolla se vi pare)
https://www.youtube-nocookie.com/embed/H8Un_BVn6yU

La realtà del cinema nel suo farsi tra Federico Fellini e Franco Pinna
https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/la-realt-del-cinema-nel-suo-farsi/137056.html







Lascia che i morti seppelliscono i morti suoi

Dal Vangelo Secondo Manunzio segnandosi con a man' a smersa: lato traslato o come vi aggrada. Esegesi del passo. E c'è poco da fottere se uno va dietro le baggianate dei “teologi” prezzolati eterodiretti: sì gli amici degli amici di Vaticano Spa.
Eppure le parole, il senso, è chiaro e semplice: un vivo non seppellisce un altro vivo, no? Infatti è solo il morto già in vita che altro non può fare che seppellire ancor più un morto a lui simile, no sarebbe poca cosa. No, seppellire uno zombie questo sì. O di quei non morti e manco non vivi, che è peggio della morte che almeno da “tregua” alle faccende umane. Il resto? So' cazzate diceva bene il Sator Sartori, a spalare carbone infernale sine die, e di talari prezzolati, che devono mostrare al Nero Signore tronfio di Adenocromo, di Morte appunto, che meglio occuparsi di cose morte: ad libitum. E Iddio santo tanto ci voleva a “esplicitare” il passo biblico: già ma chi lo scrive? Matteo Luca Giovanni Zebedo, o il più che banale amico degli amici? E poi se le “Scritture” fossero state teletrasmesse, via fax all'epoca, si potrebbe esegeticamente fare raffronto fra interpretazioni del Potere e le carte in quanto tali, ma...Se già a Nicea Anno Domini 325 "ultimo scorso" tempo fa, se il Codice di Leningrado...se...se è opera di scritturali: che dire? Si provi a far raffronti con, e non solo, i Vangeli Apocrifi, che significa niett'affatto falsi, ma di senso fuori ordinario, allora sì. E d'altronde sempre dalle Scritture un: "Non conformatevi alla mentalità del Tempo". Ipse dixit senza se e senza ma

NB.
Quanto a baggianate di Wikipedia scritto dal bel team Cia-Mossad-Pentagono et simila
Pensiero Unico non ci si mette mano sopra, uso dire, però da qualche parte pur di “capirsi”...non foss'altro che bisogna discernere il “grano da loglio” evangelico dire, fare indovinare


Ps. Scrittura e riscrittura Cicero pro domo secondo “canone” di convenienza Et pecunia non olet, dove ci si gingilla fra “questo secolo”e di grazia poi quale? E Mondo, ieri oggi e di diman' non v'è certezza


Pss. Liberissima interpretazioni e post posizione “propri” che è tutto un sottile ironico calembour. E così come “man' a smersa” significa segnarsi di croce ma con la sinistra, ecco, mano, in senso di meraviglia e cose dell'altro mondo, fuori ordinario. E non la finiamo più. E d'altronde Vox populi vox dei, no? E già: alto-basso, o articolo quint' chi ten' 'mmnan' chill' vinc', Benedetto popolino che ci azzecca sempre più: vero professor-conferenziere-greco filosofo acculturato assai Umberto Galimberti eterodiretto manco i cani?


Last Update: non riuscivamo a trovare il nostro (immagine in archivio e di tanti altri) conferenziere eterodiretto, ma se vi capita bisogna ascoltarlo baggianate comprese, il nemico, giacché se lo conosci, ecco, lo eviti. E dunque qui il Galimberti che ci tiene a far sapere che...con il bel segno di corna, usuale fra i "giubilati" o degli enne volte Faust che sigla, con il sangue vero e proprio rituale, l'appartenenza a Lui con discreto profumo Zolfanel di zolfo; soggetto questi dai piedi zoccolati, anche se il "Diavolo non è così brutto come lo si dipinge" c'è ed esiste multidimensionale, e combatte contro di noi. Infine, sua grande abilità è nel dire Urbi & Orbi che il lui il Diavolo non esiste. Grande genialità e aprite porte e finestre per smaltire sto zolfo!




Rulli de Guera (costruzione di una immagine)



A camerata de un metro e poco più sta a mannà le armi zitta zitta a gli Ucraini, nazisti che conosce molto bene, poiché fascista riverniciata mica come il rauco e baldanzoso camerata speaker del Senato. Fascismo mai sopito, bensì redivivo grazie anche a la lesbica (così fan tutte la nuova normalità, da impallidire una “radicale” Bonino e ghigno satanico dall'Inferno Giacinto detto Marco Pannella) di un fu grande partito nel bene e molto male della sinistra: da Ercole Ercoli nome clandestino del pugnace Palmiro Togliatti durante la WWII e Nilde Jotti pari sodale; a Luogo poi il sardo Enrico Berlinguer, il leopardiano Natta...e la figura esangue lapidaria inespressiva, e chissà se si lava pure, a la richiamata lesbica Chief Excetive Order, ordini da Star & Stripes.
Dunque finalmente ci siamo, ché i 'mericani han costituito l'Armada e pronti alla pugna in compagnia delle fogne a cielo aperto a nome Ue, entità zombie.
Certo di questo Mentina & Co alias Stampa e Regime è contento dopo lo scornamento del (finto) virus Cattivix di Jacovit memoria. Lui al pari del famigerato Starace gerarca fascista “ O Starace di notte sei pugnace ma di giorno sei fugace...” quello dei cerchi di fuoco da attraversare a “volo d'angelo” e parate ginniche di cartone, pari sono.
Sicché a reti Omologate alé mandiamo in Russia ché Cina distante è, i morti del' ARMIR (Armata Italiana in Russia già Duecentomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi, il Sergente nella neve di Rigoni Stern memoria: Storia insegna ma non ha scolari, Gramsci).
“L'ora segnata dal Destino batte sui cieli d'Italia...Camice nere di terra di cielo e di mare...” Ahh Benì n'artra volta? E nun te bastà le scornate e li morti, tua e de tu nonno, italiche genti passate? Ma armeno ci avevi er fisico, mo' sta povera donna biondiccia trasteverina al tu posto fa a cagnolina scodinzolante per l'ordine del padrone Yankee, vo' fa a guera ar monno intero come prima più de prima. Daje. Vincere, si 'bbona notte. E chi vivrà (chi?) vedrà sotto sto Olocausto nucleare!
“Vincere vincere e vinceremo in cielo in terra e mare è la parola d'ordine di una suprema volontà...” bel motivetto annato, eh Benito Biden. E quindi Saluto al Duce, no? Macché saluto a sta tappa trottolina itali + ana. Nun c'è de peggio. A Noi, allora: sì, e pure a soreta!
Ps. I soldi di “cittadinanza” (etimo: eradicato, strappato a viva forza) degli italici finiscono in armamenti, altri sott'acqua tipico dei tonni mafiosi come Emilia Romagna, cui fatti bisogna abituarsi, le “bombe” d'acqua, così su TG1 un assoldato querulo del Cnr. Guerra climatica (già malriuscito Covid o depopolamento terraqueo) e annessa svendita italica di ciò che resta: vedasi annunci ad € 1 di ogni ben di Iddio, del Belpaese. Scissione, secessione de facto a stati pre-unitari; pure Bergoglio ci mette la sua via Logia o Mafia San Gallo alla eradicazione della Cultura cristiana centroitalia e non solo, la devastata dal sisma eterodiretto via Stars and Stripes. Non possederai nulla di nulla e sarai felice in terra: du' metri sotto a fa concime pe' ceci
Pss. Siparietto, ancora uno, televisivo di squallidi figuri (si presti attenzione al soma, sguardi, dentiere, tic dei convenuti) a nome G7 la ridotta d'assedio, in ogni senso, dei castelli fortezze, plastica rappresentazione della fine; tant'è che il G20 con Cina Russia, fuori si dal richiamato Circolo Pickwick, eppure molto presenti nel format allargato multipolare con India Brasile Iran...se si pensa che l'Argentina fa import-export in Yuan cinesi che è quanto dire dell'ordine bastato sul “regole” del complesso anglo-sionista-american-europoide terminale. Lo si si scrive a giorni alterni: è questione di “stelle e allineamenti planetari” per tacer d'altro e non si può sfuggire. Giacché le sorti antiche della battaglia primordiale si sono ri-voltate. Tempus fugit, game over, guarda caso!



A pieni polmoni

E di sti tempi infami una bestemmia. Tant'è vero che si fa ricorso nientemeno al Coprifuoco, ergo siamo in guerra conclamata: certo il nemico è alquanto infinitesimale ma la guerra è guerra e va si rispettata con tanto di cavalletti di Frisia (banale filo spinato) per strada sacchetti di sabbia e nidi di mitragliatrici. Ammazza, ecco, quant'è potente sto “virus” dal sen fuggito di Wuhan o Fort vattelappesca americano. No che avete capito come negli Anni ddi Piombo l'Ordine è contro la 'ggente proprio quella che poi fa la spia se al vicino in casa ci sono più di sei persone...Che uno dice vabbè numerologia satanica però il buon senso, no? E in casa Conte-Speranza-Lamorgese chi fa i controlli?
Sia come sia a pieni polmoni si può e senza nessun intrusione di anti- Covid (Certificato di Vaccinazione e identificativo ID via microchip ino + cul + ato da Bill & Melida Gates via loro Oms acquistata a suon di mazzette per un piano Kalergi planetario).
Bianconero balsamo dell'anima per chi ancora c'è l'ha e la coltiva alla faccia dei morti viventi, zombie è meglio, del Pensiero Unico omologato uniformato pappinizzato via Stampa & Regime ivi truppe cammellate catodiche per la Grande Paura, a salve ma non si dica che la giostra degli acquisti già in affanno cadrebbe con gran nocumento dei babilonesi del debito. E cavallo-debito che vince da millenni non si cambia, né ora né mai!


Black and white from Masters of Photography
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Bellezza mia


E come incipit niente male: secondo me infatti. Per carità niente di quelle pippe sul concetto di Bellezza, che se lo poniamo ancora oggi si vede, ecco, che poi tanto assodato non è. E allora direte voi? Beh proviamo con quel che passa il convento di giorno in giorno che sembra tutto ad ore come puttanificio, ecco. Caso (case?) chiuse.
Forse sarebbe giusto, invece di bellezza mia, armonia allora? Peggio che andar di notte o giusto giusto in bocca al Coronavirus corrente, attesa del prossimo altrimenti sai che noia, e uno finisce indotto a cambiar can + anale.
Vabbene e diciamo pane al pane. E dove cominciare? Rotto per rotto da “bellezza mia”. Il fatto secondo Manunzio per “bellezza” è alquanto statuario, classico, composto, armonico, proporzionale: sì vabbè! Cose che al cambio corrente, e non da oggi, significano assolutamente un c...anone. E non di meno se è difficile dire del “bello” converrete che il “brutto” l’osceno, l’anatomico tavolo di un Gray televisivo, il trompe-l'oeil forse ci dicono cosa poi dovrebbe essere sta benedetta bellezza. Musa assente oggi giorno comunque lo si voglia dire perché il suo apparato vibratorio è negativo per gli inventori coronarici: insomma una 432 vibrazionale no altro sì bellezza mia. Ecco vibrazione e qualcosa di misurabile, indi “razionale” pensa te. Un po’ come dire dell’amore, altro addentellato della bellezza mia che per alcuni e soprattutto dalla cintola in giù, tanto naturale e tanto “contro natura” all’odierno che manu militari alla lettera ha soppiantato quello: dissonanza cognitiva o meno. Resta da capire la “devianza” di coloro i quali, maschietti e femminucce e più queste, il vibrazionale (stavo per scrivere vibratore!) dalla cintola in su, come poi vorrebbe il Poeta e tutto il Pantheon di santi et simila. Senza né capa né coda Manunzio! Tutto può essere paisà ma mi spiegate la cacarella (deiezione?) di questi satanicucci ossessionati dallo stare, la gente, insieme? Semplice le vibrazioni sono contagiose e non c’è virus che tenga: manco Cristo e si dia pace Bill e sodali antivirali a pagamento. E questo anche o forse soprattutto la “belleza mia”: contagio positivo che manda all’aria un, mettiamo caso, l’ebreo particolare Nettamiau, detto Bibi
Vabbè abbiamo detto più del dovuto per chi intende quanto agli altri, s’attaccano al c...anone corrente: de gustibus!

Zorba
Bolero
Ode an die Freude


Ps. Lo chiamano manu militari “distanziamento sociale” con la scusa del Coronavirus tengono la gente come morta gora coronarica; d’altronde con gente morta (prestate occhio al robot Zugerberg) che impone il debito babilonese cosa aspettarsi di più, un po’ come arrestare il...pensiero. Basterebbe consapevolezza di questo e Fauci Bill & Malinda Soros e Bonino, il Conte Nonelettoanessuno l’inespressivo zombie Chief Oms e simila, con tanto di Stampa & Regime ino + cul + atori di ogni nefandezza satanica, scomparire neve al sole: meglio evaporati come vampiri al primo raggio vibrazionale del Sole!

Pss. Siamo di bocca buona è il fatto di mettere un motivetto stagionale è frutto del “caso” navigando in Rete, ma che non di meno è coerente con quanto nel post. Va da sé che queste "arie" oggi non solo vietate e multate ma anche oggetto, come una qualsiasi Kristallnacht, di deportazione oops "confinamento sociale" in attesa dei forni di ben trista memoria...con lo stesso ago virale eugenetico: Mengele il giorno prima oggi Bill Gates & Co



Se dall’altopiano guardi il mare

A quanti è data la fortuna di salire in alto, metti di quelle litoranee che si avvolgono curva dopo curva, ovviamente sul mare, e questi apparire in tutto l’orizzonte da immaginare di trovarsi su di un isola circondato dalle acqua; metti una di quelle brezze che toglie ogni caligine e l’orizzonte finire con il cielo e viceversa: beh che dire? L’aria tersa e lo sguardo in ogni dove, ecco, la sensazione di spaziare per il terraqueo. Ora poesia a parte, bisogna avere uno sguardo che sia, non necessariamente, di litoranea o dal monte, su le bassezze umane, preconfezionate ed eterodirette. Esercizio diuturno per evitare di cadere nella trappola del déjà-vu e fregarsene di conseguenza, come zombie o sempre più robot che però non chiavano ma comandano ( in siculo megghiu cumannari ca futtiri). Boutade ma non così per un’altra volta, che l’immortalità ha dei costi per chi capisce.
Siché l’occhio del fotografo affilato per benino, questo è il discrimine con i minchiapixelisti il resto è propaganda e marketting (marchetta italica d’antaan o passeggiatrici serali) ne regala un’altra proprio su Stampa & Regime. Cherchez la femme? Certo può essere e come no di sti tempi cupi!

Ps. La sigla (fotogramma estratto) è quella che passa il convento Rainews24, non che le altre dette emittenti son da meno, ci mancherebbe, qui tuttavia continua a manifestarsi l’occhio onnisciente (così anche su i nostri libricini di catechismo) il paese degli “gnomi” svizzeri bankieri nati, come tra l'altro la WTO di Ginevra, oltre al cioccolato, luogo comune, e che l’altro giorno chiamavano elvetici. E del pensiero unico, o unidirezionale per la giostra degli acquisti, che non conosce sosta neanche sotto "virus" detto Coronavirus!



Gianni siamo nell'era dell'Ottimismo, Gianni!

Ma sì ma sì era il Santarcangiolese (di Romagna che ne abbiamo pari qui alle nostre latitudini) Tonino Guerra per uno spot di store.
Intabarrato con sciarpa, non sopporto mascherine (anche perché carnevale è passato da un po’) che mi provocano allergia “visuale” usciamo per il solito giro perlustrazione giro giro tondo il palazzo, e forse qualcosa di più. Un venticello solleva polvere (sottili?) e fa muovere le nubi (irrorate stamani dal bell’areo che oramai a bassa quota, tanto è visibile, il pilota fa ciao ciao con la manina) in un silenzio da The Day after: qualche zombie umano pascola su la carreggiata e si mantiene a debita distanza, o come quel tale che pochi passi scende dal marciapiede e aggirandomi risale qualche metro dietro! Sic est.
Il cartello che distingue questa civiltà, almeno di chi scrive, da quella a nord inventrice del “Amerika - k as killer - way of life” Coronavirus compreso nel prezzo, le affissioni funebri mezzo divelto dal vento ed ingiallito dal sole: possibile che non muore più nessuno e che magia è?
I passi cadenzano la strada e tanti, troppi, pensieri, eppure i piedi step by step sembrano marciare per proprio conto, staccati dal resto del corpo “immerso” in osservazioni. Terminata la strada dell’ultimo palazzo: dietrofront. Precediamo, de facto, deambulando ante calendario Conte il nonelettodanessuno con avvallo di Mattarella che si distrae, data l’età, dal barbiere!
E come un don Abbondio qualunque, mentre legge il breviario però, zacchete il lugubre e funebre cartello: in pratica sotto casa. E colpisce quella rossa (infernale?) scritta come dire: ‘mbé sei morta in epoca dell’ottimismo senza fine, mo’ finisci nella fossa (non quella ripresa a New York da un drone birichino prontamente sequestrato dai policemenne, non sta bene far vedere ste cose che la giostra degli acquisti non vuole, almeno fino al vaccinissimo di quel faccione ridens come jena di Billa e Melinda Gates, che tengono famiglia un po’ luciferina ma non tutte le ciambelle riescono con il buco coronarico) e c...oronavirus tuoi. Fatto privato via, poi a novantatré anni che vergogna così tanto e la giostra del consumo non vuole: avanti il prossimo!

“SECONDO L’ULTIMO DECRETO MINISTERIALE È OBBLIGATORIO DISPENSARE DALLE VISITE E CONDOGLIANZE”

Buon uomo che scrivi: se è “secondo” poi come fa ad essere “ultimo”? Birichino si scrive, solenne come voglio i satanici neo feudali alla Bill Gates & Co “ai sensi di”. Ma non ti si può far colpa alcuna, giacché il richiamato Bill e compari, sono neo feudali, vero? E nel Medioevo solo tre persone, dopo il monarca mica la “farfalla”, erano abilitati a saper leggere scrivere e computare: computare come computer? Esatto calcolatore da latino verbo: computo computas computavi… Questo per dire che ignoranza è belo, ecco, e i ciucci-ciuchi-asini matricolati a squadriglie che volano senza manco irrorazione di chemtrails (!) e la ‘ggente che applaude manco fosse la Pattuglia acrobatica ‘taliana!

Ps. Un proverbio africano dice: quando muore un vecchio è come l’incendio di una biblioteca mica quella della Parigi di Notre Dame, precursore dell’odierno “decreto” che vuole le funzioni religiose, pensa se lo vengono a sapere i maomettani, in plein air. Giusto che adesso comincia il caldo e il bello della “pandemia” certo poi con il passo del tempo e maltempo? Come prima più di prima “poiché bisogna convivere con il virus” che vuol dire scordatevi del prima che è “archeologia” e comprate da Ammazonne. Imbarate dal verbo imbarae, e che parlo ginese? ecco, da casa via computer che la squola gosta troppe denare pubblicos e ciucci analfabeti è mieglio e...poi via le case hanno tutte ma proprio tutte i muri "maestri" perché l'elettronica a distanza? E chi avut avut chi ha dat’ dat’ scurdammece do passat’ sim’ e Napule paisà! Il Tempo è pur sempre Galantuomo, no? Altroché!



Economia? No grazie

Per carità ci sono padri e moltissime madri di...che campano d'economia: lato traslato e fate come ve pare. Ora è ben sotto gli occhi, anche del più incallito eterodiretto, che si è agli sgoccioli di un Mondo babilonese, che investe tutto. E siccome parliamo, volente e nolente, d'immagine a noi questa interessa come fotografi, o meglio ultimi giapponesi nella jungla del modernismo.
E siccome per fare foto sino all'altro ieri servivano attrezzi ad hoc, da tempo i telefonini han preso il loro posto: piaccia o meno. La qualcosa significa un'altra “grammatica” del rapporto occhio & circondario, se possibile. E certo non il liquame che inonda ogni “social” che dir si voglia. Anzi questi è benvenuto dal tragicomico Cia & Mossad per progetti Monarch o ibridazione robot e quel che resta della natura umanoide. Poco ci frega anche se teniamo d'occhio l'andazzo delle sorti magnifiche e progressive del capitale putrefatto (!?). Niente è eterno e pure Babilonia.
Sia come sia il restringimento dei brand (y) fotografici è cosa che spesso segnaliamo, e lo dimostra l'angosciante e spasmodica rincorsa al pixel più grande, ecco. Troppo tardi e non serve, poiché a raschiare il fondo del barile questi si è aperto a cielo aperto: non c'è più trippa per gatti in un contesto, si è detto, più generale di finis terrae. Avanti con i consigli per gli acquisti: sì ma di cosa?

Real Reasons Why The Camera Market Is Shrinking



Man fotografo dal 1969

Ps. Mai come ora le profetiche parole di Manunzio circa la strabordante tecnologia fotografica inversamente proporzionata ai contenuti: niente di che visto il liquame quotidiano tout court, e del contenitore divenuto contenuto. A questo punto più che una gallerie à la page, mettiamo, sui muri va messa una Dsrl da svariati milioni di pixel, poi il fotografo, diciamo così, agli astanti o più ancora zombie racconterà (giammai potrà narrare in quanto escremento della catena fordista del Pensiero Unico) ciò che vuole: tanto basta il “pensiero”!



Sdoganamento

La giostra non s’arresta casomai si converte, forse più di Saulo su la famigerata Via di Damasco. Strada maledettamente indigesta alla “grande” coalizione che l’ha preso in quel posto ma che Stampa& Regime che il giorno prima a reti omologate veicolava i liberadores Al-Qaida et simila ante cattivone Assad il siriano, si guarda dal “obiettivare” al popolo bue e teldipendente.
A capo, quindi, il fatto che i telefonini sempre fotografici & videografici possono far benissimamente le scarpe alle altrettanto famigerate Dsrl, anche i cosiddetti ambiti, quali le cerimonie tout court. A latere ma non troppo, il matrimonio del secondogenito fratello lo si è “fotografato” con Epson 850 Z da due milioni di pixel, tanto a ricordare gli smorex a telecomando. Ora non si sta dicendo che una Epson etc etc etc, s’intende che hic et nuc un telefonino fa cose egregie: provatevi a fare un A3. Quindi anche stampato un matrimonio nel classico album domestico: ci se ne accorge? Vero per i disonesti a telecomando: dovete, però, usare il microscopio per scoprire differenze “abissali” con gli zombie attrezzati fullfremosi o mezzoformaggiosi alla Hasselblad e consimili! Uno si diverte come può, basta intendersi. Di certo la “torretta” del nuovo iPhone 11 (che ricorda altri tempi quando su l’Ottomillimetri era d’uso ugual torretta normale-grandangolo-tele) fa buone cose. Dite? No non ricevo mazzetta da Apple…e quello in uso, nella tasca del jeans, è un 4S regalato dal figlio maggiore, che fa cose egregie anche con “occhiali” o lenitine aggiuntive dalle aberrazioni da culo di bottiglia: eccezionale!

Pro Wedding Photographers Compare iPhone 11 Pro to Canon 5D Mark IV

Man fotografo dal 1969

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