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Misurare le misurazioni che misurano, a misura

Numeri (idolatria) passi centimetri millimetri inch soprannumerari, che è un fatto dei Gesuiti ma non c’entra, forse**. Cui prodest? Assolutamente a Nulla non foss’altro che esistono le “tolleranze”.
E vada in definitiva per il prima, progettazione accocchiata a la cassa. Ci spieghiamo: quanti soldi voglio fare da questo XYZ coso tout court? Ma tutto il cucuzzaro si dirà: troppa grazia Sant’Antonio! E come di quelle igieniche pubblicità che “ammazzano il 99,9% percento di cattivissimi batteri ché al resto il virus ci pensa...BigPharma & Co via Oms per il depopolamento del caso ben s’intende.
Ecco quel figlio di p...ulce solo soletto si fa beffa di tutto il novantanove etc etc etc. Ora fuor di metafora, mica tanto, questa illusione ottica (qui si parla di fotografia senza raddoppio) serve a coloro i quali, soliti minchiapixellisti, devono contare a chi ce l’ha più lungo, il pixel full-frame e che avete capito, doppio forse. Sviamento di masse amorfe e decerebrate. Vabbene ma la “fotografia”? Raddoppiata in fottografia svolge proprio la funzione appropriata, e viene dal napoletano e non solo: fottere polisemico. Avvertendo che per lo scopo “basso” sempre in napoletano e altri dialetti meridiunal’ il verbo tiene a che fare con le “chiavi” che regolarmente entrano nelle “toppe”. Mastro di chiavi...Gostbuster movie docet!
Finale, serve? No ma facciamo finta di sì: “A cosa serve una grande profondità di campo (in senso lato ndr) se non c'è un'adeguata profondità di sentimento (aggiungendo il circondario ndr)?” Eh caro Eugene Smith ce lo chiediamo ancora oggi, hic et nuc

**(San) Josemarìa Escrivà de Balaguer, Opus Dei, Massoneria Vaticano Spa

(Copia & Incolla se vi pare)

Behind the scenes: Setting up DPReview's studio test chart
https://www.dpreview.com/articles/1316027046/setting-up-dpreview-camera-test-chart


Ps. In Quantistica il fatto di "misurare" (!?) ha già "modificato" tutto. Vai o vien' paisà?





GRIII

Che non è il “giornale-radio” di Mammasantissima Rai. Qui la sigla è la saga infinita GR della Ricoh, non di solo copiatrici il brand è noto e prospera. Sia come sia e proprio l'atro giorno lungo il C.so Garibaldi, qui in questa town da 15 minuti che esiste e lotta contro di noi parafrasando slogan sessantottini, la vetrina d'un Wedding Photographer (non chiamateli fotografi di matrimonio/cerimonie come un tempo noialtri che vi troverete trafitti da sguardo fulminante!) una GR a pellicola esposta, però, in vetrina e che usammo anche noi un dì con agganciato il minuscolo driver a molla: si avete letto bene si dava la “corda” tipo vecchio orologio e sparava 10 fotogrammi consecutivi. Green antelitteram non consumava batterie e, se memoria non falla, pure completamente meccanica diaframmi/tempi di otturazione.
Venuto il “digitale” molto terrestre la Ricoh ha convertito la scatoletta in un fenomeno di massa ante Fujifilm 100 XYZ , digitale da leccarsi i baffi a quanto si vede e si legge per noi che negli Anni Settanta pur usavamo una Ricoh Tls 401. Senonché va a sapè certe strategie di “markketting” o marchetta do ut des, serale, che dir si voglia e che non si "trova" e bisogna mettersi in fila...
Sicché in definitiva la GRIII e modelli precedenti sono e restano un must per la “street-photogaraphy” che tanto piace alla Sara Munari & Co. Infatti i volti dei ritratti entrano nello smisurato DataBase poliziesco di Cia-Mossad-Pentagono via “social” si capisce per il Grande Fratello (che pure usa telecamere in ogni dove). Altrimenti, ditemi, perché mai questa ossessione compulsiva per lo street (un tempo reportage e non è questione nominalistica) cui prodest? Appena svelato e questa pure come al solito a gratis...oops free!

(Copia & Incolla se vi pare ché i link possono cambiare o sparire del tutto e Manunzio non sa cosa farci)

The GR III Is So Popular, Ricoh Can’t Keep It in Stock
https://petapixel.com/2023/08/28/the-gr-iii-is-so-popular-ricoh-cant-keep-it-in-stock/

https://www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=ricoh_gr_iii


Manunzio fotografo sin dal 1969


Linee guida “mentale” (si acquisisce con costante lavoro dell'osservare e attingendo alla storia dell'Arte tout court) a ricomporre il quadro, che non è mai il calco fedele della realtà cosiddetta, secondo equilibrio compositivo “armonico” che, tuttavia, si contrappone manu militari all'orchestrata Cancel Culture di stanza, ecco, a Wall Street & City of London templi del'Iddio denaro flat giunto al capolinea come tutto il resto dell'America way of life giudaico-cristiano-greco-romano


Diteggiatura...estiva, va

Anzitutto bisogna esserci fisicamente in situ, mica con il “pensiero” concettuale o dematerializzazione/virtuale corrente. Bisogna saper tener in mano una digicamera, operazione tutt'altro con “pensiero”, come pure analogica che al presente sembra ritornata very nice people in mano a giovani occidentali (meglio se nati a New York la grande mela, vuole il caso). Infine, senza farsi male! Lo si ricorda per i concettualisti eterodiretti proni a novanta gradi, in attesa del Messiah Pensiero Salvifico. Pensa te.
E dunque siete su una spiaggia di buon mattino, cielo terso e pari mare ognuno per la loro parte di scena. Tre bande, l'immagine, orizzontali: cielo mare terra. Ancora l'interno ripetizione del tre (tria sunt perfectionem, no?) di giovani corpi, che proiettano altrettante ombre: sapevamo del Trentatreesimo di Rito scozzese rettificato oliato a puntino per...l'abbisogna. Che dire? Il solito fuori “squadra & compasso” Manunzio...
Cui prodest? Bella domanda e se la ponete siete irrimediabilmente persi (stavo per scrivere con impudente politically in-correct ante Cancel Culture, dannati) figurasi dall'altra parte a tempo debito secondo Parche. Eh stamani siamo di lena e sfoggio di cultura ma ho andato a squola altro che mantra “Emittente-ricevente canale di...Sicilia” madama la marchesa. Fermiamoci qui. Intelligenti, al solito, pauca verba!


Ps. L'immagine, serie centinaia di frame, è il portato di insuperabile leggerezza dell'essere Olympus C 5060 WZ in formato Raw, uno dei rari casi che si è scattato "grezzo" preferendovi, e di gran lunga, il "semplice" formato Jpg. Point&shoot, quindi, digicamera discreta e poco intrusiva. Se carta canta figuriamoci uno scatto fotografico fresco e godibile "fatto" non con soliti brand(y) fullframosi. Stamm' man' all'arte, eh? Proprio così

Manunzio fotografo sin dal 1969







Sedieciannivisembranopochialcambiolosono

Ecco cominciamo bene ma il senso “lungo” del tempo pare centrato, o almeno si spera: ma di cosa si tratta? Oh di Amalfi, sua bella panoramica costiera, certo di curve infinite per arrivarci, e d'una sua cartiera.
Dunque, Amalfi ex Repubblica marinara con Pisa Genova e Mammasantissima Venezia, clan di “amici” che spadroneggiò nel Mediterraneo, cui sponde africane arrivava il terminal di quella Via della Seta, carichi di certi manufatti in cotone: breve carta pure questa inventata dagli occhi a mandorla quasi mille anni prima. Poi prova che ti riprova anche gli amalfitani dovettero crearne di buone, carte s'intende. Tutto questo: cui prodest? Semplice finalmente dopo dieci anni, tra richieste scritte e mai arrivate in stile italiota, eccoti la carta che è riduttivo chiamarla così. Esagerato? Forse ma il tatto, e avete detto niente, in primis, in secundis, quattro lati sfrangiati, intonsi o english deckle ne fa na bella carta per “belle arti”. E uno dice e non inkjet? Si, certo, infatti, la carta-cotone è passata sotto i rulli della Canon Pro 200, cui coloranti sono altra cosa e squillanti rispetto ai pigmenti della sorosis Pro 300 per non parlare della 1000 a dodici colpi, oops cartucce, ne è venuta fuori ok.
Ebbene la carta è di puro cotone, senza Oba gli azzurranti chimici per “imbellettare” sbiancando il substrato, e penso con riserva alcalina a fine meglio conservare le fibre da sbianchimento colorato. Insomma, nata come detto per il disegno tout court, se la cava egregiamente con set di ink: a dir vero il driver di Canon Professional Print & Layout settato senza complicazioni, sui colori dei diverse brand-carte, dà e produce, sempre buoni risultati come i test dimostrano da un anno a questa parte, prosieguo dei precedenti dieci passati con altre stampanti: Hp a colori e pigmento, questi ancora oggi un must a nome Photosmart Pro 9180, cui copie d'archivio ne sono prova provata.
Ma qual'è il maledetto problema? La visualizzazione a monitor: non c'è santi e men che mai “realtà aumentata” un tot a chiacchiere che consenta di apprezzare colori e anche, non di meno, un bel pastoso e seducente bianconero. Certo un po' old style carico di nostalgie brown (ci mette la sua anche, e non altrimenti, il supporto carta "lievemente giallino") ma funziona e bene alla grande con neri che tali sono, anche se, risaputo che una lucida baryta farebbe impazzire, ma anche così: chapeau! La carta viene da Belle Arti di Akragas/Agrigento, mentre la cartiera da Amalfi, rinomata Amatruda: carambola e sponda via mare-carraia o ferrata, prima giù per lo “stivale” poi sù? Siamo in Itaglia: che dire di più!

NB. I richiamati brand sono a sottolineare, solo e solamente, l'origine manufatto e tecnologia di stampa, il resto è esclusivo esborso di Manunzio, come sempre



Ps. La resa della Amatruda in bianconero è paragonabile, come goduria, ecco, alla Awagami Bamboo: vero sono due sostanze diverse, la amalfitana cotone l'altra, giapponese, bamboo. Eppure al tatto sono “identiche” come la bella e calda, (settaggio nella amalfitana, in “presa diretta” la Awagami e solo settaggio automatici) e piacevole scala di grigi; su questo la Pro 200 la dice lunga. Ci dovete dannà l'anima per il bianconero, tout court, però però alla fine, eh!



Eloquente immagine di ciò che era la diretta Coppa Italia, Napoli-Juventus, le gradinate alle spalle tanto dei partenopei che juventini completamente vuote: senza nessun supporter

Giuoco (virtuale) Napoli-Juve
Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia, sarà l'analfabeta del futuro.
Walter Benjamin


Partita di Coppa Italia sopportata a fine solo del primo tempo, anche se chiaro che “letali” napoletani più dell'acquea a sponsor avrebbero incasellato il risultato.
E vi siete accorti: di cosa dirà l’inviperito juventino contro il Sarri coach che non ne imbrocca una? No eh.
Flash-back, a casa i figli han giocato a calcio virtuale in primis con Amiga, computer grafico di trent’anni addietro in sorta di Ritorno al Futuro, in seconda con PlayStation succedutosi negli anni e grafica a complemento. Anzi a volte con l’allaccio a schermo gigante tivvù la sensazione di assistere una partita “reale”. Certo detta così non se ne esce, ma se usate pazienza e testa in fine capirete, volendo.
Ora tra la PlayStation e circondario terrestre nessuna differenza? A prima vista sì, anche se quando la mattina appena alzati la visione sa ancora di nebbie sonnolente, c’è bisogno del classico caffè a rimettere ordine fra questo (sonno) e quello (circondario terrestre).
Siché anzidetta formato Coppa Italia grazie alle mirabilie di Mamma Rai, che non lascia mai i figli suoi eterodiretti su le note di Lucio Battisti ne il Veliero, crea spettatori su gli spalti (che le norme non vogliono più della peste Covid-19) agitanti più che bandiere, rigorosamente Tricolore patriottardo, presi dal ballo di San Vito lungo l’arco della partita. Finto che più non si può, tant’è vero che le riprese in replay del match mostravano spalti nudi più del Re, anzi in perfetto stile Undici Settembre la narrazione in Computer Grafica 3D spacciata per “vera”, l’anima in stile Coronavirus pur sempre in 3D via Oms & Co. è per videodipendenti.
Cui prodest? In soldoni si è assistito, grazie al servizio detto Pubblico, ad una messinscena a supporto Pandemia a reti omologate in Mondovisione, Stampa & Regime prezzolata che l’ha inventata di in-sana pianta.
E così mentre le attempate sessantottine, a libro paga di Soros & Co., dal ricordo sbiadito gestione della loro “matrice” ugualmente l’odierna regia formato Coppa Italia o la vera essenza del Coronavirus: Grafica 3D per l'appunto come l’Undici Settembre, in entrambi gli eventi uso di omicidi e sangue rituale!

Morale della sceneggiata: educarne uno per educar cento e mille milioni, così da qui alle prossime invasioni extraterrestri, via ologramma Blu beam come già apparizioni dette celesti, un gioco da ragazzi per il goberno mondiale; chip sottocutanei di apocalisse memoria, de-popolamento e libri in ristampa del sulfureo Salgado e sua Genesis, rigoroso bianconero di un modo per pochi eletti stile neo leggi “granitiche” Georgia Guide stone

Napoli - Juventus 0-0 (4-2 Dcr)Highlights 17/06/2020 HD
https://www.youtube-nocookie.com/embed/QcI09pjjAho&feature=emb_logo


Ps. Lete, sponsor del Napoli, che rima con letale, o meglio letargia, sonno indotto, è quello stesso del Mito : L'opera latina più famosa che ne parla è l'Eneide di Virgilio, nel VI libro, e le anime dei Campi Elisi vi si tuffano quando devono reincarnarsi dimenticando le vite passate, secondo la concezione pitagorica della metempsicosi. Le anime che per fato devono cercare un altro corpo, bevono sicure acque e lunghe dimenticanze sull'onda del fiume Lete (En., VI 714-715). Lete (fiume dell'oblio)

Pss. Mentre linkiamo alla pagina della partita via Rai, esce un "errore" troppo stupido per i nostri gusti, allora alleghiamo a piè pagina le immagini riprese in diretta ier sera con iPhone, e vediamo se si verifica un altro "errore" di debunker

Schermata Napoli-JUve

date » 03-09-2019 11:48

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Vana verba aut risuit apta non loqui

Immagini anch’esse e ci mancherebbe. E se ne uccide più la parola che la spada, evidente che qualcosa di più del semplice vocalizzo deve trattarsi. E fermiamola qua perché poi dovremmo attraversare una linea d’ombra, che tranne chi scrive i restame poco disposto è.
Tuttavia pare che da un po’ certi fatti o certe “arie” che sfuggono alla filastrocca “ciò che è reale e razionale e ciò che razionale reale è” insomma di quei scioglilingua alla “trentatré trentini …” Solo che chi pratica la fotografia da più di mezzo secolo (ecco fatto, provate a dire cinquant’anni e fatemi sapere se è la stessa cosa!) ha affinato non solo l’occhio, minimo sindacale, ma pure gli altri sensi. Anzi c’è chi osserva in modo giusto che si deve parlare di “Sinestia”. Vale a dire nella “percezione” si attivano i cinque sensi più uno detto femminile (cui siamo dotati trasmessi da madre che fa capo al lobo destro cerebrale, quello stesso in cui sta il Padreterno nella Cappella Sistina mentre “accende” l’umanoide essere). Tuttavia non è questo. A ripigliare e narrare (cosa molto diversa dal raccontare) di capacità dette extrasensoriali, nell’avvertire e proprio in questo periodo ancora di caldo (ci curiamo stando al fresco ché di pelle nordica!) volteggi d’aria diciamo così: presenze, via. A volte sono di genere umano altre animale come il mio gatto passato ad altra dimensione. Dimensione, ecco ancora. Immersi in un ributtante e stupido materialismo i luciferini neofeudali hanno decretato e da mo’ (dal latino mox con pari significato) che esiste solo e soltanto la materia, che detta così in slang locale sta per “pus”: sai che divertimento! Infine per quanto ci riguarda diamo albergo ad ogni cosa, ad ogni angolazione che esula la cosiddetta “razionalità” pur sempre materialista. Dice ma a che pro: cui prodest? Ah dite tanto per…No è che non c’è giorno che non si alzi qualcuno e pontifichi:” la storia va riscritta”. E sai che novità! E sia ma bisognerà pur prendere l’abitudine di salire in “soffitta” (inconscio?) e più che mettere ordine dargli cittadinanza…di altra dimensione “spirituale”

Man fotografo dal 1969


Ps. Il nostro background è umanista e poco incline al materialismo fine a sé stesso (!) modellato dai francescani; quando una volta a crescere si passava tempo nelle cosiddette “sacrestie” che per i moderni cosiddetti dalla giostra degli acquisti, squisitamente incomprensibile. Ciò non di meno tra Duomo e Piazza San Babila, si proprio nella Milano da bere, c’era un ramata targa di un tale che si occupava di “fatti” derubricati a cialtroneria corrente, retaggi quando poi la Mistica e sua Teologia…del Mercato, avessi voglia!” Però a Milano, mica a queste latitudini dove a dirne una il pis-pis (onomatopea ed orazione contro la pigliata d’occhio-immagine) è fatto che, scemato quanto si vuole, è ancora presente: una “presenza” decisamente salvifica a trecesosessanta più uno gradi. Dubito ergo sum, no? Beh…



A gratis è bello

La Teologia incarnata nel "verbo" Mercato è al passo con i tempi come sempre d'altronde. Merce dalla A alla Z come un emporio famoso via Internet. Sia. Tuttavia è nelle pieghe del Iddio Mercato (una volta le si chiamava contraddizioni di certo signore di Trevi) che la guerriglia trova pane (sarebbe meglio dire certe anatomie maschili) per le terga del Mercato, che l'appoggia in quell'altra anatomia che va per la maggiore uso dire, via Stampa & Regime al solito teledipendente a reti omologate. Sia. Evidente quanto l'interfaccia globalista luciferina neofeudale sovrananazionale usi certi loschi figuri tipo il sembiante d'un Soros e controparte nostrana Bonino in chemioterapia permante: non a caso. Chi la l'aspetti. E da queste interfacce che viene l'ideona delle migrazioni: sempre la Bonino aveva tuonato ed ottenuto che i "barcaroli" eterodiretti approdassero solo e soltanto in Italia, il lager ché ce l'ha chiesto l'Europa che sta di là delle Alpi, o meglio aldilà, ecco, del male ma non del loro bene con baffetto e braccio teso copiato dai legionari.
L'ideona in soldoni, via, è presto detto: eradicazione manu militari via barconi del popolo italico in primis, in secundis ibridare con gli uteri nostrani il meticciato senza diritti senza storia nè identità che al Mercato nella sua pazzia fianale via robot e genetica non vuole regole. Dice: cui prodest? Ma contro la Cina a scalzar il "sacro romano impero" in prima battuta e l'Asia tout court: come si permettono costoro? Ma l'iPhone (una su tutte) i bravi Yankee dove li costruiscono se non presso gli occhi a mandorla? E il cosidetto "debito pubblcio" degli americani e figurarsi noi del Vecchio(letterale) Continente chi se l'accolla? Ma i buon cinesi cui vogliamo la pelle a salve: vale a dire abbaiamo sempre noi occidentali che abbiam smarrito il fatto che "cane che abbaia non morde" più o meno, e ne conserviamo memoria di un cane che ci venne addosso mordicchiando il piede tempo fa, e non era cinese!

Migranti, Emma Bonino: “Siamo stati noi tra 2014 e 2016 a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia


Man fotografo dal 1969


Ps. La consorte è uscita in visita ad un'amica cui figlia ha dato continuità all'italica stirpe (!) ingravidata non di meno da giovane discendente afro algerino tunisino, e il fatto che il neonato ha pelle olivastra è già "buon segno" delle sorti magnifiche e progressive del Kapitale. Sotto la finestra cui si scrive due ragazzi fatti giovanotti di madre nostrana e padre afro algerino tunisino che poi andato via (per la parte?) la mamma italiana li tira su come può; in attesa che il buon Soros li fornisca (gli ibridi) di carte di credito naturalmente anonime e a prelievo illimitato che tanta gola fa ai "barcaroli" eterodiretti dalla Mafia di qua e di là del Mediterraneo



Fisime a man salva

Il rituale poi cos’è nella sua essenza: esorcizzare la Morte che fa cagare sotto gli umanoidi. Certo poi gli antropodeché ci mettono le chiacchiere per dire quello che si sa, voglia si sappia. Ma si guardano bene dal concetto di Morte: perché si muore nell’Era dell’ottimismo senza scomodare Tonino Guerra e sua réclame? E delle macchine pure tanto per non far torto ai transumani robot. Altra fissazione dell’occidentale, che si caga sotto dalla paura di sparire come giusto sia, casomai in altra dimensione…meglio non dire ai materialisti d’accatto. So’ permalosi mentre continuano a cagarsi sotto all’idea della Falciatrice.
Sia come sia veniamo a noi, va. Rituale come ripetizione un’altra fesseria del pensiero aristotelico mai finito al macero per evidenti limiti d’usura: lato traslato figurato e fate come ve pare. E pure questo non si dica, altrimenti il ricorso a Betotal o benzodiazepine alla Giovanni Gastel, raccontato nella sua biografia a p. 65 di Un eterno attimo by Mondadori, l’intontisce ancora più; sono costoro che hanno inventato il weekend, il fine settimana che in mancanza di lavoro unica cosa Moloch nella vita sostituito da alcoilici…
DxO ci ha abituali, quindi, a misurare la bontà di macchine analogiche in tutte le sue forma senza ricordare gli smartphone “fotografici”. Tale che se una volta era d’uso: “lo dice la Rai” parimenti l’odierno Lab DxO. Contenti voialtri. Tutto qua? Ancora un pochino per dire che questi nostri fisici con fisime di un Universo rettilineo (rettiliniano, no?) verso l’Infinito ed oltre (!) devono ripetere a mantra che per porre a metro costante i parametri devono essere quelli e non altro in tutto l’Universo: minchia! Ripetere così dice la “scienza” ripetitiva. Per carità di nuovo chi si contenta gode: ma l’indeterminatezza di Heisenberg, e la Quantistica…mal si conciliano con tanto determinismo d’accatto darwiniano positivista di un tempo passato a miglior gloria. Ditelo ste cosa agli orientali che gli viene da ride. Ah anche oggi alla fin della tenzone tocco? Tocco o son tocco? Ma fate come ve pare…

DxOMark Made a Realistic Mannequin for Testing Selfie Cameras


Man fotografo sin dal 1969


Ps. Tuttora a web la metodica, Images Resource, per testare le digicamere e certi colori come pelle, alquanto difficile a farsi, e poi manichini dai capelli lunghi per verificare altresì la “finezza” del potere risolvente. E senza ricorso a mannequin Ai. Cui prodest? Come sempre ribadiamo: cosa c’entra a dare numeri? Cosa ci azzecca con fare fotografie? E’ la giostra dell’accata accata (to buy) tante volte detto e ridetto, il resto alla giostra gliene po’ fregà de meno



Ahi ahi blackout...Manunzio punto it

Una società la nostra (chi?) che per forza intrinseca del Pensiero Unico non può che autodistruggersi: con o senza atomica.
E avete visto il lungo polpettone dai tiggi di Stampa&Regime e cammellate MediRai la Sette Sky24 tutte assoldate (pagate dal latino) dai cosiddetti squamati reggitori del Mondo? Un Buco Nero che preferiamo scrivere in “maiuscolo” per chi intende...senza dire che è una non-notizia, si perché gli “addetti” ai lavori conoscono perfetta + mente. Buco nero già nella “ cosa nostra” Via Lattea: adesso dal “profondo” buco e vogliamo immaginare non del water...
E dunque blackout come il settimanale in Venezuela: guerra non convenzionale solo che il Presidente Ma + duro ci ha alle spalle, forse anche qualche anatomia pendula, due king-maker a nome Cina&Russia. Si capisce, quindi, la bava alla bocca del Presidente Trump (ventriloquo di Benjamin Netanyahu corrente) scusi presidente: vuole un fazzolettino?
Ma a risalire un po' qui un po' là per il terraqueo di blackout se ne incontra. Micidiale, ecco, fu quello di New York o le prove tecniche di dominio (insufflazione della paura del duo tragicomico Cia&Mossad).
Siché la nostra dipendenza dall'elettrico tout court è inscindibile. Naturalmente anche ora che scrivo su una tavolaccia “standard” di Apple al posto della morbida tastiera Windows: ah che s'adda fa!
E capirete, infine, che la tragedia è proprio questa: basta un “pino” o istoria del blackout che paralizzò la rete elettrica italiana!
E tutta sta filippica: cui prodest? Che siamo stati fermi non già per “pino” o mancanza di “tensione” quanto banale (?!) certificato del sito che leggete pur sempre sotto le insegne di Myphotoportal.... e di un Superiore Provider (latinismo) che serafico e sornione alla romana ci ha messo più di ventiquattrore per tamponare, non risolta del tutto, la falla di certificazione, che certifica con certezza di certi...Uno, Nessuno e Centomila: vai Gegè...!

Piccoli buchi neri creati al Cern potrebbero innescare il collasso dell'Universo

Blackout di New York del 1977

Black out in Italia del 2003



Ps. Ok Myphotoportal, ci ha messo ore e infine subissato da mail il “cartello” di interruzione, sì è scusato e...Siché il Manunzio può continuare nei suoi vaniloqui (!?) scritti nella sua stranissima lingua: né carne né pesce e del Bardo!




È inutile dire, quanto a previsualizzare lo scatto finale soprattutto set luci, fosse utile il Polaroid. Sì, parliamo di pura Era analogica e banco ottico, mitica Cambo, dove la disciplina fotografica o la possedevi o andavi a ramengo. Niente Raw il trucchettino inventato dai cretini per i minchiapixellisti che non sanno una mazza secca di esposizione, si chiami Sistema Zonale o vulgata esporre per le ombre e sviluppare per le luci, d’un negativo ovviamente bianconero quanto più “morbido” possibile. Certo se poi come più spesso caricavi gli chassis con invertibile, era l’esatto opposto. Più o meno.
Polaroid 55 bianconero, ancora, cui potevi recuperare negativone pressappoco diecidodici, che poi in camera oscura: che dire? Apriti cielo a meraviglia su Galerie Ilford. Che scuola il banco ottico dove niente è lasciato al caso. E se ne accorse, della disciplina, finanche il Berengo Gardin nazionale quando un giorno di trenta e più anni fa su la riviera del Conero, in uno di quei mitici workshop…sarà per la prossima volta.
E tutta sta filippica: cui prodest? Niente in particolare tranne il fatto che ora (ri)torna non solo per banco ottico, par di capire, la Polaroid ma soprattutto per le folding. Un must da provare quanto prima, infatti bisogna recuperare da qualche parte la folding e/o trovarne sui tanti mercatini delle pulci: vabbene on line e digitale. Ma nuje tenimm’ ‘o cor’ analogic’ paisà!

ONE INSTANT. Analog packfilm re-invented

Man

Ps.
La re-invenzione o meglio reintroduzione del Pola nelle mai di chi sa, è tutt’altro che giochino per bambini deficienti davanti lo schermettino dello smartphone morsicato o men che sia. E’ anzitutto una categoria dello spirito (chissà come s’incazzerà il televisivo filosofo Cacciari) e doppia libidine con fiocco dal momento in cui la neo arrivata (pellicola) Polaroid consentirà di recuperare finanche il negativo come la mitica Pola55. Bingo!
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