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"Parlo della nostra vecchia europa, che per duemila anni ha creduto di essere il cervello pensante del Mondo"
(Herman Hess l'Ultima estate di Klingsor)


Potenza dell’immagin/azione

La cinematografia è l’arma più forte, così il faccione del Duce Benito Mussolini dietro una macchina da presa cinematografica Anni Trenta del regime fascista secolo scorso. Immagine e a star dietro i “teorici” della immaginifica immagine, come non essere d’accordo? Non di solo pane vive l’uomo, certo e di sti tempi carnevaleschi pure savcicch’ (salsiccia) prusciutt’ soppressata e via così a riempire la mai sazia panza di poveri affamati e analfabeti, tanto quanto alla convenienza del Potere: e ci si dibatte ancora su Liberté-Égalité-Fraternité? Vabbene non tutti i grembiulini riescono con il buco, va.
Immagine che qui, non altrimenti, ne scriviamo. Siamo fotografi, caspita, che han da modellare la “pietra” filosofale dal nigredo-albedo-rubedo finale, eh grembiulini Manunzio non è fesso.
Sia come sia qui è successo un fatto inaudito: i babilonesi satanici succhiatori di adrenocromo (e altro semenza) stanno con la bava alla bocca, ché pensavano d’essere depositari “del vero” formato Talmud/Vetero testamentario e per noi di qua dal fosso Neotestamentari Quattro Evangelisti, effigiato nell’occhione triangolato dell’One-Dollar per chi capisce.
Senonché un certo ‘mericano fa armi e bagagli e va nella tana del lupo, meglio Orso bianco alias Russia. Apriti cielo che c’è un florilegio di astemm’ (bestemmia qui letterale) a cielo aperto mai visto nella storia uman(oide) almeno dalle fonti “storiche” e virgolette quando mai necessarie considerato che la “Storia” la scrive chi vince; fino al giorno in cui l'alfabetizzazione di massa fa la comparsa su la scena (o proscenio shakespeariano?) rilegge le “carte” e si fa na rista per le panzane; e dice la sua, più o meno liberamente ché sempre dietro c’è una congregazione di grembiulini…Quando mi stano su i c...tutti sti “fratelli” muratori. Tutti.
Sicché e per finire l’immagine una volta tanto (!?) fa piazza pulita di tante cazzate che più cazzate non si può. E allora capirete meglio del perché, hic et nunc, l’Ukraina e del Genocidio palestinese a cielo aperto, ormai non c’è Gutierrez che tenga l’inutile Onu che ne così e ne parli aperta + mente (Corte Giustizia a salve Internazionale, nel mazzo) Genocidio di Palestinesi e che una qualche Potenza Numinosa li accolga nella sua Bontà. Amen.

Finalino? Se si è giunti con l’Ai da ultimo a censurare pure l’aria, che frappoco si pagherà ai vari Davos boys (inventori da ultimo del Covid-19).
Se la canea dei “fact-checker” prezzolati alla Bill Clinton-Bill Gates-BigPharma (untori di virus) così tanto per fare un assaggino non dimentichi di Google-Apple (su cui tastiere si sta scrivendo questo post) etc etc etc. sbavano dappertutto: ebbene, sì, l’Occidente giudaico (Gaza docet) cristiano (Crociate docet) greco (ateo) e romano dalle mani insanguinate di contadinazzi buzzurri (i loro pargoli e la élite detta parlava ed aveva mentori greci e suoi Giuseppe Flavio-Paolo di Tarso...) violenti formato Legioni, è finito a gli ultimi sgocciolii di sifilide (che entrata nel cervello questi mostri del circondario produce; l’omeopatia distingue tre stadi esistenziali: psora-sicosi-sifilide; sifilitici sionisti kazariani sanguinari violenti). E la cosa non ci dispiace per niente, anzi, siamo parte, piccolina certo, di quanti al Moloch Occidente laido più che laico, porta la sua modesta picconata alla diga, che grazie a Dio, è sempre più fessurata per la fine. Amen. Ra si capisce per chi intende

(Copia in fretta & Incolla si sa mai)

https://twitter.com/TuckerCarlson/status/1755734526678925682?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1755734526678925682%7Ctwgr%5E91066d839235bf5a0eb0330099ecce8464fc4501%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.breitbart.com%2Fclips%2F2024%2F02%2F08%2Ftucker-carlson-interviews-russian-president-vladimir-putin%2F

Ps. Durante la fase acuta e pernciosa delle “sanzioni” che han distrutto de facto Europa in primis et in secundis l’America way of life, qualcuno ricorderà la sanzioni pure contro il Patriarca Ortodosso Cirillo, mentre l’italo-argentino Bergoglio e sua Compagnia di Gesù, bella pezza, si fregava le mani con i Davos boy che il giorno prima eran detti Chi + caco boy from necrofilo Friedman ? Adesso i Nazifascisti burocrati asserragliati all’ultimo bunker di hitleriana memoria sputano veleno contro un ‘mericano che, furbo di tre cotte pro domo sua, intervista (scoop della Madonna non la cantante!) sì il “nemico” Putin, ma parla dell’acqua calda per chi è andato a squola (devo virgolettare per gli eterodiretti imbecilli?) e noi con loro, e si vede!

Pss. Quando si parla di regime-immagine bisogna metterci pure don Peppino Stalin e suoi villaggi “turistici” in Siberia però. E d'altronde per noi irriducibili sessantottini (duri e puri?) i cattivoni tutti finivano proprio lì, sottostante Circolo "popolare" artico, non a caso a fabbricare, ecco, cubetti di ghiaccio per la Classe Operaia: si è mai capito dove finivano i cubetti...per dissetare la Classe, che non è acqua. Ecco



Non serve alcuna laurea economica o equipollente, quanto studi umanistici e predisposizione per la Storia che per noi sessantottini...a comprendere che il sempiterno ciclo della schiavitù babilonese giunge a conclusione. E ad un modello di “democrazia delle regole” rapaci va sostituendosi altro, simile a noi fotografi (Munari non vi entra per ovvie ragioni più volte fatto cenno) nell' inquadrare e da diversa angolazione e/ o cambio focale la scena; infine perché non siamo Polifemo monoculare.
Fotografia per gentile "concessione" R. G. Rofrano, coniuge



Lo Scavo o la Metafora, mica tanto, fine Occidente
L'orologio segna le tre meno un quarto o, se preferite, le due e tre quarti (giorno esoterico di 24 ore, contrapposte alle 12 più che di Rito scozzese, oliato umidificato e retto + ficcato, latino: Am e Pm) di notte del Cinque Agosto Anno Domini 2023, sequel di una “notte tempestosa”. Notte illuminata di solo fari sormontante le due ruspe, e riflessi dell'androne colonnato del Manunzio palazzo. Cinque uomini, manco una dozzina, già prossima alle tenebre (pericolose dalle tre alle mattutine cinque, questione energetiche ed altro non dicibile) finiscono lo Scavo. Maiuscola d'obbligo: episodio tra un prima ed un dopo sulla Time-line della Storia e mai più ritornerà allo status quo ante: mettetevelo nella cervella (pure da qualche altra parte) grembiulini babilonesi!
Scavo che prende, s'è accennato, da banale dissesto del terreno per farsi voragine: Metafora, proprio così, sotto un sole implacabile giorni e giorni che non dà tregua per noi che, viceversa, al fresco di finestre aperte (niente condizionatori please!) udiamo il ritmare della scavatrice e rade voci degli operai non sono “caucasici” bensì “abbronzati”. Sì non africani neri neri o nigeriani, anzi, che capellino rap bermuda e cell paiono vacanzieri mentre passano (sorta di contrappasso?) davanti a “terzomondisti” intenti ai lavori forse “pakistani” così almeno le sembianze. Non li vedo mai bere gli “orientali”, eppure han carne ed ossa come noi altri, se non a sera, con il ruspista che si cala na bottiglia intera intera. Vero che da un pick-up scaricano casette di acqua...
Mondi: chi osserva, curiosi e passanti occidentali ben pasciuti, anche troppo, braccia fuori dal finestrino stile play-boy d'antan mentre passano, buttano sguardo e via per i loro traffici. Vero pure quest'altra al balcone sovrastante i lavori un “guardone” che riferisce qui dei fatti: Manunzio simil pensionati di Giacobazzi Zelig.
Scavo, ancora, contrapposto a quell'altro dirimpetto della posa tubi per fibra ottica: ennesima per i bambinoni (gross' piccl' e menzan', espressione per indicare infanti a rimbambiti anziani: tutti) occidentali. Il grande schermo del Ministero della Verità a piene mani circa le “sorti magnifiche e progressive del Kapitale” (k as killer).
Scavo, infine, tra finzione (posa fibra ottica) e realtà di fogna, che una notte buia e tempestosa è venuta a galla, letterale, di liquami. Lì, dunque, posa alla Henry Ford, catena di montaggio tanto la precisione, qui braccia sotto balcone nere per fatica bestiale d' pal & pic' o badile e piccone, alla bisogna, come flash back d'un tempo forgiato da uomini. Il Mondo è cambiato per sempre. Sic transit gloria Mundi!

Ps. Il condominio difronte a livello del nostro terzo piano un tempo ospitava, ecco, una colonia di nigeriani, ora non più, giacché turn-over cablato per chi intende la “sostituzione” etnica all'interno della più ampia teoria Kalergi & Soros. Prendono fresco con cell in mano fuori balcone (luce accesa tutta la notte) or vedi “indiani-pakistani” del caso: comunque maggioranza di popoli planetaria che reclama, giustamente, il suo “posto al sole” mentre qui giochiamo ancora con droni e cazzate varie, tanto in Europa quanto, manco a dire, in Africa







Uscivamo la mattina per la mazzetta

Certo qualcuno andava per Via Veneto insieme agli amici degli amici amerikani, ma con calma. Mazzetta, dunque, anche Manunzio è mica fesso è (è stato a dirla tutta). Bastava chiedere e ci veniva data, sempre la mazzetta, pure con contentezza! Bei giorni molto e meglio che in Via Veneto. Ma. E sì Scalfari e sodali ridens per Via Veneto dei magniloquenti Anni Sessanta circa le sorti magni + fiche e progressive del Kapitale (k as killer), e del Boom economico 'taliano senza i per ovvi ragioni che sta sui libri di “squola” e pure in filmati Rai in bianconero: stazioni prese d'assalto, valige di cartone...della deportazione di interi paesi e campagne al Nord di Fiat torinese e pure a Mlan' e oltre confine svizzero-germanico (Pane e cioccolato il movie per esempio, ma pure Trevigo Torino) per chi vuole intendere: altrimenti proni, come sempre italioti a novanta gradi lo pigliate...ci siamo intesi.
E noi? S'è detto per mazzetta quotidiana, e se come accadeva si usciva in squadra, alé mazzetta moltiplicata. E c'era pure un amico Vigile urbano, che da scroccone, pigliava la mazzetta, sì, pure lui e leggeva...scusate ma che avete capito? Mazzetta di giornali, diamine: Corriere della Sera, noblesse oblige, Stampa di Torino e per i soliti fuori squadra e compasso il Manifesto dei Pintor Valentino Parlato, Castellina e l'annoiata Rossana Rossanda da non confondere con le caramelle d'antan. E pure quel mattonazzo dell'Unità “Organo del Partito comunista italiano” aé tié tié. Stemperato dalle battute di Fortebraccio (strong-arm english, paisà?) al scolo Mario Melloni.
Sì, vero una copia di Botta (Lotta) Continua mancava mai, qualche altro fogliaccio tipo Quotidiano dei lavoratori, la classe operaia...in Paradiso, eh Gian Maria Volonté. Infine roll drum: la Repubblica, sì, del sulfureo “compagno socialista” Eugenio Scalfari (da vecchietto incartapecorito ancor più satanico impenitente, invece di andare a giardinetti, dialogava a giorni dispari core a core con El Papa Bergoglio Fransisco Primerio de la Pampa Argentina non meno sulfureo di quello) dell'incontro DC-PCI mentre sul Corrierone Ronchey da un lato titoleggiava del fattore K o della “conventio ad excludendum” del Partito Comunista italiano dalla cosiddetta stanza “dei bottoni” e dall'altra con “bipartitismo imperfetto” alla Giorgio Galli: che “metri” a penser paisà! Tuttavia gli si permetteva, al pci & co, di governare la stragrande parte delle amministrazioni locali 'taliane, Bologna la Grassa in primis: vero Henry Kissiger-Br-Aldo Moro e la Repubblica, squisitamente atlantista via Pentagono-Cia e “pensiero unico” si ergeva per la (non) trattativa Br per liberare Moro, catturato in Via Fani in Roma, dove quel giorno e del “rapimento” c'erano pure le Brigate Rosse? Eh Eugenio Scalfari riposi in pace e spali carbone per l'Eternità dall'Inferno massonico dove si trova: Sic transit Gloria Mundi. Amen, Ra, si capisce!


Ps. Se qualcuno ha in mente il Secondo tragico Fantozzi nel famigerato “cineforum” la Corazzata Potëmkin, ebbene era quella l'aria che si è respirata quando, a conclusione del film (che noi proiettavamo non prima di aver ritirato le pizze in 16 millimetri, pellicole passate per quel tritacarne di proiettore Fumeo, dalle Suor di San Paolo su la Main Street alias Pretoria da dove scriviamo l'ennesimo messaggio in bottiglia...) partiva le palle di discussione, a volte oltre la mezza notte da far sfigurare il “cilicio devozionale”

Pss. Qualcuno dimentica, se mai ha avuto massa cerebrale, che di quei “favolosi” anni il Fellini nazionale ci ha girato la Dolce Vita, su la scorata dei racconti e foto dei tanti paparazzi-fotografi alla Tazio Secchiaroli conosciuto personalmente...in un lontano stage su la costiera del Conero-Ancona e dintorni



Pan' & Curtiedd'

So intendere i Sordomuti e loro alfabeto. Manunzio è speciale. Avevo un collega (in questo maledetto Paese mai e poi mai qualcuno che ne parli e dei fotografi dello Stato che si potrebbero scrivere scaffali eroici) a tutti gli effetti che sviluppava e stampava a...Ministero Beni Culturali ai tempi dei “mitici” Sessanta del Secolo alle spalle. Stampatore provetto ed instancabile: uno schiavo. Vabbene flash back. Soprintendenza...non c’era giorno che Pippo (gli sia lieve la terra) Chief Commander Lab sindacalista e di idee “verdi” ante litteram si trovasse in Laboratorio, preso ed invischiato nella ragnatela (a cambiare il Mondo!) Pci-sindacalista e Consigliere comunale ripescato, dopo che quello davanti lui si era rotto i coglioni delle liturgie di “sinistra”. E capirete, almeno sino a quando non arrivarono truppe di rincalzo il sordomuto presidiava la camera oscura.
Scatti di reperti seguito di scavi che di malavoglia Pippo eseguiva a limbo di plexiglas per avere lo scontorno in ripresa (Pshop nessuno se lo sognava) rigorosamente su Hasselbad e faretti e accese discussioni circa il dotarsi di più moderni Bowens monotorcia al posto delle lampade in padella! Negativi per agli studiosi che così potevano concentrarsi sui “cocci” del III secolo o II o chissà quale Epoca, anche su questo ero testimone di “opinioni” sostenute fra archeologi, mentre davo una mano all’amico fotografo insieme sin da ragazzi.
Il sordomuto, allora, per niente fotografo quando entrava in Camera oscura non era secondo a nessuno, anzi. Scatti su trediciperdiciotto e carta Ilford dalle riprese di Pippo.
E qui apriamo doverosa parentesi: carta cartoncino che non sono per niente sinonimi e trattamento negativo. In Era analogica il bianconero, boss della situazione, era Agfapan 100 lo standard, altro e diverso dalla Plus-X di Kodak: senza storia. Negativi che sviluppato in vasche verticali da trentacinquelitri (altre discussioni per arrivare ad usare le Patterson multi-rocchetti maneggevoli ed economiche) a farla da padrone il Dektol o DK-50 di Kodak, mentre il fissaggio si faceva a mano miscelando acqua iposolfito + metabisolfito di sodio. Materiale e ancora una che veniva stampato, infine, su Agfa Varioscope automatico per i fuochi e marginatore parimenti auto per la posa, al fotografo solo passare il negativo ad ingranditore in automazione. E si consideri che passare ore e giorni in camera oscura non è uno scherzo, quindi una manna il tutto automatico, e possibilità di intervento manuale: fuochi tempi esposizione alla bisogna. Scatti su fogli Ilford a chiudere la triade per il terraqueo: Agfa-Kodak-Ilford. Fogli di carta alla lettera (Agfa faceva meglio in formato in A4 adatto agli stampatori di negativi d’archivi microfotografici italici) utilissimi per poi essere incollati su schede tecniche e conservati per l’archiviazione (nessuno sognava Access). Viceversa e della stessa Ilford i cartoncini fotografici usati in quasi tutti i Fotolab del Belpaese, anche se per certo periodo funzionò la Ferrania poi divenuta 3M Minnesota, allorché la Famiglia Agnelli la “regalò” dal suo immenso portafoglio agli Usa, e non fu mai più il blasone fotografico italiano: quello corrente è un nostalgico re-brand che nulla sparte. E le bellissime carte Agfa, no? E come no: Portriga docet!
Sordomuto, ancora una, che giostrava in camera oscura senza dire una parola...vabbè il calembour è partito e ve lo tenete. Ore. Poi finalmente la finestra (rigorosamente in nero schermata con ventilatore cambio aria ad hoc) s’apriva sul giorno: per chi è mai stato in camera oscura la stessissima sensazione di quando ci si alza da letto la mattina, certe onde cerebrali Alfa Beta..E le copie finivano nella turbo-lavatrice, cestellone ove l’acqua via pompa idraulica vi entrava da basso per fuoriuscire da l’alto. No eh? Immaginate la lavatrice a ciclo finale...Infine la lucidatura con smaltatrice Alf (Officine di Alta Precisione) un cilindro (rotativa) enorme tirato a specchio e internamente riscaldato da resistenze elettriche: serviva ad asciugare le copie e dare lucido alla stampa finale. Avremmo chiuso le parentesi? Boh e sai che novità, Manunzio!
E pan’ e curtiedd’? Quasi dimenticavo, traslitterazione senza senso alcuno in italiano: pane e coltello. Ci si capisce e si rende giustizia all’espressione popolare, di quando gli operai o salariati a vario titolo a mezzogiorno, quando la vicina manovalanza sul pane metteva un pomodoro schiacciato, della verdura da casa, i più fortunati il cucinato di mezzogiorno: paste e carne. E c’era chi manco tutto questo, un pezzo di pane più ancora raffermo e coltello/companatico: taglio di coltello e fetta di pane in bocca: pan’ e curtiedd’. Pausa pranzo, diciamo così, e sino a sera quando poi “ papànonn’ ” di ritorno a casa trovava pasta, verdura e...vino non dei migliori perché quello buono si spillava nelle ricorrenze


Ps. La lampada in padella non è nuova di Chef stellato televisivo a tutte le ore. Quanto una lampada generalmente Nitraphoto opalina da 300 watt all’interno di porta-lampada simile a “padella” profonda, cui asse la lampada poteva muoversi avanti/indietro, non proprio Fresnel quanto concentrare o meno il flusso luminoso. Uso di lampade che visivamente consentiva di “vedere” la luce e conseguenza. Cosa non possibile con i flash monotorcia e/o a generatore a parte, anzi per questo erano equipaggiati, i flash, di cosiddetta luce pilota, tanto per avere un idea alquanto vaga ma meglio di niente. Veramente per verificare luce e pure esposizioni si faceva ricorso ai Polaroid bianconero o colore in caso di dumping diapositive. Il bianconero era anche riutilizzabile, il negativo, una volta tolto il positivo e fissato in modo adeguato era un ottimo “negativo” adatto alla stampa sotto ingranditore

Pss. Lo mettiamo alla fine per chi ne vuole. Su la faccia della Terra quel giorno c’era Mister Carter, from Usa cousin of President Jmmy. Well. E presso il sopraddetto Lab tutti ma proprio tutti si erano squagliati (dati alla macchia) tranne il sordomuto che diede il mio numero telefonico (nessuno sognava iPhone e quando c’è da rompere i santissimi, si chiami Manunzio) alla centralinista che parlava, certo, ma cieca lo compose via Breil! Insomma avevano bisogno di me perché un americano...arrivai più per curiosità che altro. E siccome, detto, non c’era nessuno dei “fotografi” mi si para davanti sto corazziere di Carter, non in camicia a fiori tipica degli Yankee in viaggio, ma blu flanella a righe: una scacchiera per camicia. Breve ora siccome il mio inglese è di certo grado superiore a The Queen e il Carter italiano da non dirsi, a tratti sembravamo due sordomuti! E faticai non poco a far intendere all'americano che la sua Nikon F era poco adatta a riprendere certi “cocci”, meglio un Hasselblad, che però non aveva. Capì al volo il vero sordomuto collega anzidetto, aprii l’armadio blindato e tirò fuori ogni ben di Iddio che manco a Goteborg sede della Hasselblad aveva! Caricai i magazzini di Agfa e...tutto andò per verso giusto. Chi pagò il tutto non lo so e mai chiesto, d’altronde fra amici degli amici archeologi: che dire? Niente. E infatti

ONG Organizzazioni Nuovo Globalismo




Esatto proprio così e si potrebbe pure “Organizzazioni per una Nova (eu)Genetica” e via di questo passo. Sì perché caduto il velo del buonismo catto-comunista, qui in caso di specie migranti, è di un chiaro traffico di corpi umani usabili per tutto: dalla manovalanza agricola ai film hard o parti di “ricambio” come i cosiddetti migranti minori “non accompagnati”. Naturalmente corpi anche per sacrifici rituali: e voi cosa scambiate Babbo Natale al posto di Satanas?
Quindi caduto il velo, e si ritorna, è evidente oramai che la narrativa corrente è costretta ad ammetterlo: Stampa&Regime come la Sette, Skytelevision e l’immarcescibile Bottero-dipendente Rainews24 con il Di Bella direttore o Potifex sinistro: lato traslato e figurato.
Traffico migratorio da un lato e contestuale sostituzione di popoli-cultura-lingue per un meticciato senza capo e coda, manovalanza per contrastare, tra l’altro, il Mercato Cinese de facto il Dominus in sostituzione del marcio e putrefatto Occidente a base giudaico-cristiana-greco-romana. E se la splendida Canada mette sul mercato pure la cannabis al supermercato…tombola. Siché dalla televisione a zizze e fiche al vento, per strada oppure on-line, tutto serve a narcotizzare i teledipendenti, festati e giulivi che il sabato post lavorativo vanno come gregge ai saldi o supermercati tout court! Narrativa tutt’altro che trasparente quella dei “barcaroli” mediterranei, però il gioco è saltato per il Nuovo (dis)Ordine Mondiale. E meno male che ci sono i “complottisti&sovranisti” a svelare strategie luciferine: migrazioni a telecomando uber alles!

Man


Ps. I satanisti del Manifesto (chi lo legge ancora?) spara in prima pagina le migliaia di morti affogate nel Mare Nostrum, sia. Ma avete notato pari strillo per le morti “bianche”? Infatti per chi ieri ha visto Rainews24, i sotto-titoli (nome omen!) parlavo di due operai morti di 32 e 42 anni messi a tacere da messinscena della maternità della cangura presidente austrialpiteca, ante homo sapiens non a caso sebbene pari manipolazione è: ah cosa non si fa per la Dea Madre esalante vapori di zolfo infernale!

Sarò primo ministro e mamma. E il papà starà a casa

Pss. Un nuovo spottone circolante a reti omologate& unificate dei luciferini alla Soros della madonna prende prestito dal mondo dello “spettacolo” e non da Totti a Gassman pro Refugee. Bravi, ma non andranno i rifugiati nelle loro splendide abitazioni luride come sepolcri imbiancati ()

Quello che non ti dicono delle ONG - Francesca Totolo

Tre centesimi di euro: così tanto framassoncelli di borgata?



E li porto con me dietro: tasca destra del jeans sul culo. Ora che si valga secondo costoro tre centesimi è un lusso, giacché non abbiamo casa né auto né titoli di Stato nascosti (vero avvocato Pagano, la famiglia gode ancora salute?) e nemmeno automobile: di cosa parliamo? Le carte al Tribunale di Potenza oh incappucciati per quanto ancora andranno “perse”? E delle mazzette, che di questo si tratta, dell’ex Biblioteca provinciale di C.so XVIII Agosto il “cantiere” infinito (già costato quindici miliardi di vecchie buone lire e due denunce dicembre 2014 e febbraio 2015 fatte "sparire" dal tribunale potentino) che va avanti da sedici anni e mai terminato: che dite?
E della consociata ex Monopoli (gli stessi attori e magistrati e polizia, carabinieri… del poco sopra detto) Demanio pubblico prima venduto ai privati, poi da questi in rifitto (!?) al venditore Ministero per i Beni Culturali con l’avvallo del Tribunale potentino o Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata e consenziente ufficio demaniale Matera-Bari-Roma che ne è?
E delle denunce contro magistrati potentini presso la Procura di Catanzaro competente per territorio su gli incappucciati potentini, cosa si sa: “perse” anche questa?
E di pari denunce per ricordare il clima da Far West del Palazzo di Giustizia (!?) ma questa volta, e per altri aspetti, di avvocati contro i “togati” in Potenza, anche queste archiviate?
E delle “segnalazione” del Presidente dell’Ordine Forense in Potenza Sarli contro il magistrato Leonardo Pucci, che ne è stato? Ha beneficiato di “trasferito” nella sua “rossa” frammasonica-luciferina Toscana quale premio anche contro chi scrive?
E del Magistrato Isabella Tedone che a verbale “omette” già d’una sentenza eterodiretta (Venerabile Maestro: chi?) la chiamata dei Carabinieri contro chi scrive: Carabiniere che si è mai saputo chi fosse (attore?) inconosciuto finanche (con lettera protocollata) al Comandate Stazione Carabinieri in Potenza?
E dell’Avvocatura dello Stato il duo tragicomico avvocati Mutino&Operamolla (nomen omen!) che compiono atti depositati presso il Tribunale ma squisitamente avverso l’art. 375 Codice Penale o della Frode processuale (infinocchiando i giudici che pure ci stanno) e depistaggio?
E…me li fate trovare i centesimi lungo il tragitto quotidiano: quindi mi spiate nell’arco del giorno e quando serve anche con telefonate anonime !
Il giochino è terminato è non vi resta che assoldare un sicariuccio da quattro soldi (tre centesimi di euro pure a lui?) e di borgata come voi armato e che agisce in vostra vece vigliacchi come siete: o un automobilista che “sbadatamente” mi investa lungo le strade cittadine…Comunque non ci fermerete MAI

Man

“Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui” Ezra Pound


Ps1. Vedrete ora come gli incappucciati e del Tribunale di Potenza imbastiranno qualsiasi cosa dopo aver “visionato” queste poche riga come già altre volte. Basta attendere e si vedrà

Ps2. Combinazione astrale senza dubbio se a seguito dell’articolo di Basilicata24 il cantiere interessato per la quarta volta da operai che lì non dovrebbero starci, perché la magistratura inquirente a salve avrebbe dovuto sottoporre a sequestro cautelativo il cantiere già di ripetute denunce…che di certo ci saranno pure nel Tribunale potentino, ma va tu a sapere dove finite…

Ps3 Notazione servizio per incappucciati Tribunale Potenza: il copia & incolla e manipolato della presente, come in precedenza, a testa di cane non serve poiché conserviamo copia backup...non maipolata

Ps4 Tutto quanto riportato e da anni è già a conoscenza (persi pure questi?) il Tribunale quali memorie difensive dette 416 e 416 bis, numerologia (!) che richiama il pari reato da Codice Penale, ossia: Associazione per delinquere e aggravata mafiosa

Io c’ero parte seconda




Abstract, italian youth on imaginary road of terrorism named Brigate Rosse (a left-wing terrorist organization)

I gradini stretti e ripidi dopo la porta a vetri immette alla legatoria D… e tutt’intorno quanto occorre per rilegare libri riviste giornali e quant’altri. Vi arrivo puntuale al secondo trimestre a ritirare i libri cui copertine ho immancabilmente distrutto: non certo per la lettura.
A volte nel laboratorio vi arriva il figlio del rilegatore, e come lui minuto lo sguardo triste sperso e tirato. Chissà cosa o perché ma non ha mai giocato con noi del larghetto cui prospetta la legatoria, e siamo un drappello rumoroso che spesso e sovente dà preoccupazioni ai grandi presi ai loro traffici. Certo che il tempo scorre, a volte non ci si accorge che qualcuno, semmai studiando fuori, all’università di Roma o del Nord ha incontrato per strada quello che uso dire “cattivi maestri”. O forse no, ché si è “autoconvinto” alla lotta di classe prima ed armata a complemento la soluzione: palingenesi. E gli Anni Settanta (tra blocchi Russo& America che pari sono quanto a potenza imperiale) sono anche questo. E la prigione, sì, perché il figlio del rilegatore pare sconti anni di carcere non si sa dove come fiancheggiatore delle “Brigate Rosse”.
L’altra anima persa in palingenesi catto-comuniste che ne segua pari sorte è una ragazza uscita dallo Scientifico di via Mazzini, extra cinta centro cittadino, dirimpetto la nostra scuola media popolare (altra della borghesia cittadina sta in alto, tanto fisico che sociale, nei pressi della caserma dell’Arma dei Carabinieri, a volte i luoghi già sono presagio) snella nera dal volto triste a mezza via tra il volpino e furetto, occhi neri e piccoli, come due pallottole. Sparita dai radar cittadini di questa contrada chissà dove è andata a morire, in quale città. E se ha avuto modo, poi, di “rifarsi” una vita:

“Eppure quelle persone c’erano, erano persone vere, erano operai. Di noi si dice che eravamo pochissimi, è giusto: eravamo molti di meno, però ci sono stati anche dai 20 mila ai 40 mila inquisiti, in quegli anni, per attività sovversive”

Faranda racconta il rapimento di Aldo Moro: “Gli agenti uccisi, la prigionia e la lotta. Fu tutto terrificante”


Man


Ps. Come nella canzone del Signor G alias Giorgio Gaber a volte l’anticristo, pare rifare il verso del Nome della Rosa, nasce dal troppo ammore per…

Routine

date » 28-11-2017 09:09

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tags » routine, bus, lifestyle, city, small town, passi perduti, operai, studenti, impiegati,



Photo © Michele Annunziata


Abstract
living in a city or small town concern only squared numbers of surface. Daily coaction “lifestyle” for all inhabitant for usual brainwash from brodcast television, mobile or screen computer, that dictates human behavior. Coded habits. Routine.
Like when a bus, and you're also there, the driver not paying attention, change as a robot the usual journey. Except for the fact the driver, go back. as nothing had happened


Muoversi in una città, che sia grande o piccola non ha differenza se non nella modalità del tempo, con mezzi pubblici è l’incontro quotidiano con varia umanità, e ben diversa dallo streaming inscatolato la tivù domestica, più ancora su monitor mobile o stanziale.
Abitudine e forma mentis, indotta da comportamenti studiati a tavolino nottetempo, da menti raffinatissime direbbe ancora Falcone&Borsellino.Innesco oltre la catena esistenziale, fordista d’un tempo. Coazione, ripetizione, a scala urbana diversificata per numeri. Null’altro.
Ecco, numeri. Vite sovranumerararie c’è chi dice, malthusianamente, come quando l’autobus quotidiano, cui pure fate parte per scelta lasciata com’è per sempre macchina e patente con altri numeri, compie un giro diverso dal solito tragitto: il coro da tragedia, certo non greca, d’operai-impiegati-studenti richiama al “solito” tragitto il distratto insonnolito e assente, che pare ossimoro, autista, il quale come niente al primo cantone svolta e ritorna sui propri passi: perduti.


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