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NO WORD
(Fascismo Tecnocratico Terzo Millennio)



NO WORD

(Remembering My Father: The Photographer Who Taught Me To See)

https://petapixel.com/2024/03/31/remembering-my-father-the-photographer-who-taught-me-to-see/



Sabato Santo
«Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius»





A distanza di decenni dallo scatto, l’atto conclusivo del Golgota sotto la Croce del Nazareno secondo le Scritture, nell’ora in cui i soldati romani cazzeggiano, tranne il primo a dx che a testa bassa sembra echeggi il biblico...era veramente figlio di Dio…dell’avvenimento tragico appena concluso, ritrovo, a dirla tutta, una sorta di sovrappensiero che muove al fotogramma. Un automatismo apparente, quanto si vuole ma che, se non fossi stato "indottrinato" di Catechismo, mai così il pathos sottotraccia dell'inquadratura.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.
Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte.
Vangelo Secondo Giovanni 19, 23-24





Venerdì Santo, Crucifige


E’ il clou della Settimana Santa, quando all’ora nona e siamo intorno le tre pomeridiane il supplizio volge al termine: questa è storia vulgata, fra Pilato dalle mani candide di sapone sopraffino e gli intabarrati Caifa & Co. del Sinedrio ebraico; lesti di mano i romani quanto al resto "Graecia capta ferum victōrem cepit". Dite? Sì, proprio spizzicati, e barbari ça va sans dire, gli odierni Yankee. Quanto ai secondi, soliti scribi farisei e Benjamin Netanyahu Gaza docet su tutte le televisioni terrestri. E fermiamoci.
Questa volta la cover non è dotta citazione, Crocefissione, pittorica della Storia dell'Arte, quanto uno scatto fotografico, giacché qui si parla pur sempre di fotografia tout court. Certo anche bisognerebbe domandare se lo scatto rientri a pieno titolo nel canone street o reportage: vexata quaestio Eccellentissimo Cattedratico nonché Luminare Prof. Vincenzo Verolino, che impazza sul web con sua ideologia di strada, questa a conti fatti la sua street photography o e stritt' sritt' vicoli di Napoli dove egli signoreggia da Viceré.
Lo scenario, infine, è Atella in Vulture che non è un "cornacchione" quanto prende nome dal Vulcano spento dei monti circostanti. Atella già ieri ha aperto la tre giorni dei Misteri. Molto suggestivo l’ambientazione, l’immagine conclusiva del Golgota, ambientato sotto le mura cimiteriali del piccolo borgo!

Ps. Vero la Sacra Rappresentazione per antonomasia, sebbene molto inflazionata e scompaiata da tempo, è sicuramente Barile a un tiro di schioppo da l’atellano luogo, vi si arriva ancora con una stradina interna, pur se vi è un tragitto rotabile più moderno e fruibile. Nome men, quindi, per l’ottimo vino Aglianico del luogo (non è uno spot bensì ottima costatatio) e terre lucane convicine. Borgo che mette in scena, oggi Venerdì, per vie e vicoli i cosiddetti Misteri. La prima volta che andammo ero molto piccolo sul finire degli Anni Cinquanta, con la nonna battagliera napoletana. Era un giorno velato, e su la vaporiera, sì, quelle che si vedono nei film di Agatha Crist’, le porte (ogni passo una!) dei vagoni non più scritto Terza Classe di Fascista memoria quanto una più democratica (Cristiana) Seconda classe: panche toste e dure da far male le chiappe a starci seduti, ma tutto il tempo stemmo al finestrino che ci apparve, e lo era, un avventura



Pss. L’immagine non è toccata in alcun modo se non colorata artificialmente, eppure molto intrigante del bianconero di partenza su HP5 Ilford e Contax 24mm Yashica (se già detto, ma repetita juvant della pari bajonetta Yashica-Contax). Cielo magnificamente nuvolo ma non troppo: sospeso che manco i migliori registi di film riuscirebbero. E se vi capita una giornata così, con tanto di casse acustiche che irradiano musica classica, oh, fa effetto a noi che non siamo né saremo ferraglia robotica “eterna”



Tintoretto al secolo Jacopo Robusti è l’insigne “pittore” di opere che pure affonda radici nel simbolismo delle Scritture come, qui, il passo Secondo Vangelo di Giovanni 13, 4. Naturalmente il pretesto pittorico è, sì, la Lavanda dei piedi, non di meno la visione va oltre il visibile e luogo per altre “scritture”



Giovedì Santo

Giornata nota come “Lavanda dei piedi” così dalle Scritture: il Nazareno lava i piedi ai discepoli, e translato, chi compie oggi l’usanza è ben più simbolico: mettersi al servizio dì...Scendere da cavallo o piedistallo che dir si voglia per gli ultimi o meglio il Prossimo. Finiamo qui.
Si rimanda a quanto già scritto, vale a dire che le Scritture sono l’Humus su cui è edificato (con regolare licenza edilizia?) l’Occidente tutto e di tutti anche chi va in giro a dirsi “ateo”. Certe cape di pensatori (!) di chi non capisce quel che dice, anzi, non impossibile vederlo in età avanzata, i casi sono migliaia e più, avvicinarsi alla porte delle Chiese: oh avessi visto mai!
E la stesa cosa accade per i fotografi (non quelli a ore con tanto di medagliere di bancarelle tipo condominio Myphotoportal) che se tali sono (devono) in vena portare i dettami, in tutte le loro composizioni (esempio luce Caravaggio-Rembrandt dixit) ecco, delle Scritture: sì, certo anche mitologia pagana come a Caprarola dell’ecclesiastico Farnese, cardinale di chi conosce altre e sulfuree Scritture. Anzi nella sala del Mappamondo** e siamo nel XVI secolo, questi mostra l’estrema propagine del Sudamerica “attacata” ad una terra sgombra da ghiacci; luogo scoperto secoli dopo (!) nell’Ottocento e coperto di ghiacci “eterni”. Il fatto è pure narrato da Piero Angelo di Stampa & Regime, che è quanto dire e non più tacibile!

(Copia & Incolla se vi pare)
**https://www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4186915&l=it
https://www.arteworld.it/lavanda-dei-piedi-tintoretto-analisi/

https://www.acistampa.com/story/24731/giovedi-santo-e-un-giro-per-i-sepolcri-in-che-consiste-questa-tradizione




Caravaggio, sublime inventore e maestro della Luce, sebbene i fotografi e assimilati usino la traslitterazione soffusa e nordica di Rembrandt cui egli fa riferimento all’italico pittore, che si rifà e non altrimenti al biblico racconto del cosiddetto Giuda Iscariota e suo bacio traditore. Dipinto che non sarebbe potuto mai esistere senza il background cristiano tout court che dir si voglia di Caravaggio, a dimostrazione di come anche e forse soprattutto l’Arte iconica è figlia delle Scritture, sue vulgate, al pari, purtroppo, delle Teorie economiche che solidificano l’Occidente e santificano la Proprietà privata che, sempre nelle Scritture, è codificata nero su bianco. Pur se i Padri della Chiesa giustamente dicono del denaro quale sterco del Diavolo, forse troppo tardi prima della brace atomica imminente


Mercoledì Santo


Ora si è già scritto ma è oggi cade il fatto di Giuda, famoso o famigerato dipende da come si guarda il mondo. Scritture canoniche un po’ ballerine circa l’Iscariota, il patronimico del traditore per antonomasia. Senonché a leggere il suo Vangelo, pare che ognuno dei presenti e non solo a quei fatti ivi compresa Maria Mater Dei ne ha lasciato traccia scritta diretta o indiretta che sia, e che la dice lunga su quel lontano duemila e rotti anni fa. Non è il caso di proseguire. Detto questo le Scritture per chi le conosce altro non sono che il Summa dell’Occidente morente e sia lodato Iddio. Libro? Certo così la Torah dei “fratelli maggiori” ipse dixit Giovanni Paolo secondo, che secondo Manunzio è troppo se non blasfemo chiamare “santo” dopo aver contribuito all’abbattimento dell’ex Urss , ciò che ne è derivato sino ad Elstin. Fermiamoci.
Scritture coraniche per gli ismaeliti (Gesù vi compare come Profeta nel Corano) detti così un tempo. E Bibbia per noi altri: tutti. E non è un fatto da poco, tutt’altro cui senza non sarebbe possibile parlare anche di fottografia, raddoppio lo si è già scritto altre volte. E siamo pure parenti. Dite? L’ignoranza è na bella cosa li fuori e basta non esageriate e seguite mocca mocca (prendere dalla bocca) sempre Munari & C. e suoi tristi figuri discendenti che Mayphotoprtal porta sul palmo della mano! Manunzio che pure è comparso nella lista dei “bravi” per l’appunto è un “bravo” manzoniano…
Parenti si è detto. E direte: come? Abramo è il ramo da cui e a cui ci si riferisce la triade poco sopra richiamata.
Sia come sia tutta l’iconografia, sebbene la stesse scritture ne proibissero e i musulmani non hanno e tutta la storia dell’Arte lì è tronca tranne arabeschi da indurre vertigine. Sicché tutto ma proprio tutto ci si “abbevera” alle (nostre) Scritture, e ieri Martedì Santo se ne ricordava di come il Nazareno si scagliasse (senza se e senza) contro la Proprietà privata, Satana in persona cui siamo acerrimi nemici; fatt' da Crist’ che al Tempio ricordato s’era incazzat’ ner’, cum a Crist’ manco a dire!
Significa tutto questo? Siamo uomini e pure donne del Libro, purtroppo. E allora Silenzio (...se ci fosse un po' di silenzio, se tutti facessero un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire. Voce della Luna, Federico Fellini) come una volta Rai non catodica bensì radiofonica Anni Sessanta (la televisione come medium piglia tutto di là da venire) mandava in onda di questi giorni solo e soltanto musica classica. Molto meglio delle atee baggianate buddiste: ohmmm...Amen

Ps. Giuda aveva la cassa del gruppo di Hyppi (discepoli) figli dei fiori ante-litteram, quindi figurarsi come era tenuto in conto il “traditore”. E al riguardo c’è un bel libro (La notte del Lupo il titolo) che vede i due, Gesù e il tagliagole detto da questi salire, al monte in una notte di fatti.
C’è anche l’esoterico Vangelo Secondo Giuda, gnostico e apocrifo, da leggere ché non sono chiacchiere bensì riscontri paleografici, archeologici in senso lato, etc.
Ah en passant apocrifo tutt'altro che falso, ma a Vaticano Spa non gli piace e per questo non canonico in Bibbia, come tant'altre cose: la storia la scrive chi vince e nel caso dal Concilio di Nicea 325 dopo Cristo a tutt’oggi, e si vede!

(Copia & Incolla se vi pare)
https://it.wikipedia.org/wiki/Ismaelita





Martedì Santo


“Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro «La Scrittura dice:La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. ma voi ne fate una spelonca di ladri”.
Vangelo Secondo Matteo 21, 12

Martedì Santo: è il giorno dello sdegno (Mammasantissima Vaticano Spa, parla non a caso del giorno del Tradimento di Giuda, ma chi ha letto il suo Vangelo...) momento della Settimana Santa in cui si ricorda lo sdegno di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, accusandoli di aver trasformato il Tempio in un luogo dedito al denaro, del suo Potere e profitto personale. E quando toccate il Moloch della Proprietà privata, so c...ataclismi amari!

Ps. Enciclopedia...che non è pubblico (proprietà) in quanto è riservato a una sola persona o a una ristretta cerchia di persone. Togliere a qualcuno qualcosa di suo; lasciare senza, portare via, prendere, strappare, cavare, rubare, derubare, denudare, spolpare, escludere. I fondamenti della Proprietà Privata che è un furto Proudhon o men che sia

Image

Immagine di street non foss’altro che i manichini in vetrina sta(va) su la Main street e quindi...non di meno fotogrammi che non trovate (manco se si stacca' Criste da la croc') negli scatti degli amanti della strada a tutte le ore. E c’è da capirli ché infame Quinte colonne Munari & C. troppo presi a fornire coordinate a Pentagono-Cia-Mossad su volti e raggruppamenti non più vietati così come durante il Covid del Tandem Speranza-Conte via BigPharma. Pare una boutade alla Manunzio eppure garantiamo che per le ore e i giorni passati su Web così non è, ma poco importa. E d’altronde era un giornalista Gianni Lanes** a rivelare che i dati sanitari viaggiano oltre Oceano, al Pentagono.
Sia come sia si ritorna all’essenza, lo scatto. E non siamo un Atget, solo d’uno che con la macchina, qui una Point&Shoot Olympus, guarda osserva calibra e nel caso scatta. Vetrine a dirla tutta di quando la Main Street a nome Via Pretoria su l’impianto romano non a caso, finisse completamente distrutto alla Soros maniera via Davos Boy gli stessi del clan Chicago o Disordine Mondiale.
Immagine in poche battute passata alla gloriosa Hp 9180 su carata da fotocopia riesumata dall'archivio di carta, ecco, Manunzio e spruzzata di vernice per inglobare il “carbone” degli ink, immagine stesa su cartoncino per migliore manovrabilità. Click on to enlarge image

Sì, bianconero e colorata a mano per togliere dal mondo “reale” e trasferirla come Manunzio sa fare in quello “immaginario” o da questo a quella fate come vi pare. Manipolazione, incrocio fra analogiche matite, pastelli, gessetti e ink digitale. Un manufatto che mai e poi mai potrà restituire una qualsiasi AI. Infatti il taste/tastà (tastare, toccare in dialetto indigeno) è la trasmissione di energie intrappolate dal supporto non meno dall’occhio. Siamo in buona misura ancora analogici tout court.
Per i cultori del Nulla (lasciate che i morti seppelliscano i morti) si continui a vedere fotocopie di fotocopie che Mayphotoportal mena in primo piano (!) e certi funghetti nati di notte tempestosa, fotografi pensa te (al peggio non c’è mai fine) usciti, guarda caso, da quella brava fotocopista della Munari & Co. E si vede. Il Nulla elevato al Nulla. De gustibus certo, non a caso si parla al corrente e di generazione Z che è l’ultima lettera dell’Alfabeto italiano. Ultima. Una prece

** Complottardo, No Vax, Diertrologista un tempo, Terrapiattista, Scemo di guerra, Giapponese nella Jungla, Sessantottino impenitenti d’antan fate come vi pare ma qui il lik lo mettiamo qui augurandosi che Google-Cia-Mossad non l’han a togliere bper “oblio”
http://oppt1776.blogspot.com/p/tessera-sanitaria.html

Atget
https://it.wikipedia.org/wiki/Eugène_Atget



Ps. Scemo di guerra quanto volete ma qui il Pdf...a buon intenditor





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"O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani”

In corpore vili (si può fare di più senza essere...'mbrattatel’)

Veniamo cataper’ cataper’ (step by step) da non lontano negozio di Belle Arti cosiddette, a buon ragione: tubetti colore carte matite colorate Faber Castell, si raccomanda, e carte di ogni specie (natura e supporto) a firma Canson che pure si è accatat’ (acquistato) e il buyer, che sta dalle parti di chi scrive, li ha portati citofonando giusto sotto casa a l’ora di pranz' cu ‘ nu buccon’ ‘mmocca, scesi al piano a ritirare con il boccone in bocca vista l’ora con i famigli a tavola.
Sia come sia, sì, esperimenti in copore vili. A voi che zombi siete vi frega de meno non prima di “che ci guadagno”? E però Manunzio ha invertito rotta: go back, no? Proprio così ché schifato nauseato oltre il dicibile di macchine obiettivi e questo e quello, sì, la giostra degli acquisti ne siamo scesi mo' e semp', grazie a Dije. Sia lodato Iiddio o qualcuno in sua fece.
Inversione ad U a dirla tutta ab ovo: origine quando non s'era ancora “ritrattore” che un dì lontano a queste lande identificava il “fotografo” di cerimonie, ritrattista-trattorista tanto per far rima, meniamola così.
Significa? Beh, innanzi tutto, si è andati a riesumare in tre grosse scatole very nice acid free à la page stampe (digitale) che risalgono anche a quindici anni fa, schizzi diremmo abbozzi di idee fotografiche al passo corrente (!) d’una magnificenza unica e colori e contrasto da impallidire l’odierno: un viaggio nel Tempo (che è Galantuomo, sempre) passato e senza usare il Cronovisore di Padre Ernetti chiuso e sigillato nei sotterranei lugubri di Vaticano Spa. Vedete la malia delle stampe (digitale)? Ecco cosa servono gli archivi cartacei. Carta nobile Fabriano, Canson, Awagami tutte non trattate e finanche carta per fotocopie (!) ché l’Arte, qui più che povera poverissima, fuori ordinario comunque la si giri, provarvi a trasmettere un qualche input all'elettroencefalogramma terribilmente piatto tipico dei cadaveri di voi li fuori.
Siam poeti in un modo più che di prosatori ‘mbrustuttator’, di chi sul condominio Myphotoportal (bello e buono messo in prima pagina, pure, un altro ed un altro ancora reporter prezzolato del tipo Munari, ambedue che non san tenere una macchina in mano, però han petto tronfio di medaglie, sì, di Stampa & Regime e non si perde tempo cu sta ‘mmunnezzaglia Myphoportal o men che sia, quinte colonne d'utili idioti del circondario). Finiamo qui che poi ci torneremo su stu signur’ e quatt’ e nu sold’ reporter di guerra embedded. Tiene famiglia e c'è da capirlo, manco i cani!

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‘mbrattatel’, prossimo ad imbianchino, che qui si chiama nientemeno pittore, colui ma pure colei sguattera Dea Madre che imbratta, insozza le tele di pitture poi, come prammatica, amico degli amici l'artista prezzolata (puttana?) è messo su gli altari qui, certo poi lì su ara sacrificale e Belzebù che se la ride avendo fatto fesso l’imbecille di turno, come Colombo con pezzi di vetro e finte collanine dei Vucumprà toccando suolo in America, ci era arrivato ben ultimo e gli amerindi ridevano sotto i baffi.
Cataper’ cataper’ (calcar pedibus, lento pede, festina lente) un'onomatopea il rumore delle scarpe, un dì pesanti scarponi con punte e tacco chiodati di contadino scarpa grossa e cervello fino, uno dietro l’altro lungo il tragitto vero o di fantasia che sia compà.
'mbrsuttator' che spaccia, senso lato, prosciutto infimo per bello e buono, cialtrone, arruffatore, truffatore matricolato


Ps. Evidente che nell’immaginario (!?) dei maschietti ma pure zoccolette ancelle Dea Madre che i gradi (allamari o calamari?) sono azzeccati (petto zizze fate vobis) dopo aver frequentato i corsi di fottografia (!?) della Munari & Co. Senza dire che sta fetenzia non sa, fa finta di non sapere che il medagliere si conquista anche e soprattutto sul campo di battaglia. E lo diceva il nostro Comandate di squadra durante la naja di mezzo secolo fa. Palle al centro e senza moviola!

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