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Sabato Santo
«Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius»





A distanza di decenni dallo scatto, l’atto conclusivo del Golgota sotto la Croce del Nazareno secondo le Scritture, nell’ora in cui i soldati romani cazzeggiano, tranne il primo a dx che a testa bassa sembra echeggi il biblico...era veramente figlio di Dio…dell’avvenimento tragico appena concluso, ritrovo, a dirla tutta, una sorta di sovrappensiero che muove al fotogramma. Un automatismo apparente, quanto si vuole ma che, se non fossi stato "indottrinato" di Catechismo, mai così il pathos sottotraccia dell'inquadratura.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.
Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte.
Vangelo Secondo Giovanni 19, 23-24





Venerdì Santo, Crucifige


E’ il clou della Settimana Santa, quando all’ora nona e siamo intorno le tre pomeridiane il supplizio volge al termine: questa è storia vulgata, fra Pilato dalle mani candide di sapone sopraffino e gli intabarrati Caifa & Co. del Sinedrio ebraico; lesti di mano i romani quanto al resto "Graecia capta ferum victōrem cepit". Dite? Sì, proprio spizzicati, e barbari ça va sans dire, gli odierni Yankee. Quanto ai secondi, soliti scribi farisei e Benjamin Netanyahu Gaza docet su tutte le televisioni terrestri. E fermiamoci.
Questa volta la cover non è dotta citazione, Crocefissione, pittorica della Storia dell'Arte, quanto uno scatto fotografico, giacché qui si parla pur sempre di fotografia tout court. Certo anche bisognerebbe domandare se lo scatto rientri a pieno titolo nel canone street o reportage: vexata quaestio Eccellentissimo Cattedratico nonché Luminare Prof. Vincenzo Verolino, che impazza sul web con sua ideologia di strada, questa a conti fatti la sua street photography o e stritt' sritt' vicoli di Napoli dove egli signoreggia da Viceré.
Lo scenario, infine, è Atella in Vulture che non è un "cornacchione" quanto prende nome dal Vulcano spento dei monti circostanti. Atella già ieri ha aperto la tre giorni dei Misteri. Molto suggestivo l’ambientazione, l’immagine conclusiva del Golgota, ambientato sotto le mura cimiteriali del piccolo borgo!

Ps. Vero la Sacra Rappresentazione per antonomasia, sebbene molto inflazionata e scompaiata da tempo, è sicuramente Barile a un tiro di schioppo da l’atellano luogo, vi si arriva ancora con una stradina interna, pur se vi è un tragitto rotabile più moderno e fruibile. Nome men, quindi, per l’ottimo vino Aglianico del luogo (non è uno spot bensì ottima costatatio) e terre lucane convicine. Borgo che mette in scena, oggi Venerdì, per vie e vicoli i cosiddetti Misteri. La prima volta che andammo ero molto piccolo sul finire degli Anni Cinquanta, con la nonna battagliera napoletana. Era un giorno velato, e su la vaporiera, sì, quelle che si vedono nei film di Agatha Crist’, le porte (ogni passo una!) dei vagoni non più scritto Terza Classe di Fascista memoria quanto una più democratica (Cristiana) Seconda classe: panche toste e dure da far male le chiappe a starci seduti, ma tutto il tempo stemmo al finestrino che ci apparve, e lo era, un avventura



Pss. L’immagine non è toccata in alcun modo se non colorata artificialmente, eppure molto intrigante del bianconero di partenza su HP5 Ilford e Contax 24mm Yashica (se già detto, ma repetita juvant della pari bajonetta Yashica-Contax). Cielo magnificamente nuvolo ma non troppo: sospeso che manco i migliori registi di film riuscirebbero. E se vi capita una giornata così, con tanto di casse acustiche che irradiano musica classica, oh, fa effetto a noi che non siamo né saremo ferraglia robotica “eterna”



Tintoretto al secolo Jacopo Robusti è l’insigne “pittore” di opere che pure affonda radici nel simbolismo delle Scritture come, qui, il passo Secondo Vangelo di Giovanni 13, 4. Naturalmente il pretesto pittorico è, sì, la Lavanda dei piedi, non di meno la visione va oltre il visibile e luogo per altre “scritture”



Giovedì Santo

Giornata nota come “Lavanda dei piedi” così dalle Scritture: il Nazareno lava i piedi ai discepoli, e translato, chi compie oggi l’usanza è ben più simbolico: mettersi al servizio dì...Scendere da cavallo o piedistallo che dir si voglia per gli ultimi o meglio il Prossimo. Finiamo qui.
Si rimanda a quanto già scritto, vale a dire che le Scritture sono l’Humus su cui è edificato (con regolare licenza edilizia?) l’Occidente tutto e di tutti anche chi va in giro a dirsi “ateo”. Certe cape di pensatori (!) di chi non capisce quel che dice, anzi, non impossibile vederlo in età avanzata, i casi sono migliaia e più, avvicinarsi alla porte delle Chiese: oh avessi visto mai!
E la stesa cosa accade per i fotografi (non quelli a ore con tanto di medagliere di bancarelle tipo condominio Myphotoportal) che se tali sono (devono) in vena portare i dettami, in tutte le loro composizioni (esempio luce Caravaggio-Rembrandt dixit) ecco, delle Scritture: sì, certo anche mitologia pagana come a Caprarola dell’ecclesiastico Farnese, cardinale di chi conosce altre e sulfuree Scritture. Anzi nella sala del Mappamondo** e siamo nel XVI secolo, questi mostra l’estrema propagine del Sudamerica “attacata” ad una terra sgombra da ghiacci; luogo scoperto secoli dopo (!) nell’Ottocento e coperto di ghiacci “eterni”. Il fatto è pure narrato da Piero Angelo di Stampa & Regime, che è quanto dire e non più tacibile!

(Copia & Incolla se vi pare)
**https://www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4186915&l=it
https://www.arteworld.it/lavanda-dei-piedi-tintoretto-analisi/

https://www.acistampa.com/story/24731/giovedi-santo-e-un-giro-per-i-sepolcri-in-che-consiste-questa-tradizione




Caravaggio, sublime inventore e maestro della Luce, sebbene i fotografi e assimilati usino la traslitterazione soffusa e nordica di Rembrandt cui egli fa riferimento all’italico pittore, che si rifà e non altrimenti al biblico racconto del cosiddetto Giuda Iscariota e suo bacio traditore. Dipinto che non sarebbe potuto mai esistere senza il background cristiano tout court che dir si voglia di Caravaggio, a dimostrazione di come anche e forse soprattutto l’Arte iconica è figlia delle Scritture, sue vulgate, al pari, purtroppo, delle Teorie economiche che solidificano l’Occidente e santificano la Proprietà privata che, sempre nelle Scritture, è codificata nero su bianco. Pur se i Padri della Chiesa giustamente dicono del denaro quale sterco del Diavolo, forse troppo tardi prima della brace atomica imminente


Mercoledì Santo


Ora si è già scritto ma è oggi cade il fatto di Giuda, famoso o famigerato dipende da come si guarda il mondo. Scritture canoniche un po’ ballerine circa l’Iscariota, il patronimico del traditore per antonomasia. Senonché a leggere il suo Vangelo, pare che ognuno dei presenti e non solo a quei fatti ivi compresa Maria Mater Dei ne ha lasciato traccia scritta diretta o indiretta che sia, e che la dice lunga su quel lontano duemila e rotti anni fa. Non è il caso di proseguire. Detto questo le Scritture per chi le conosce altro non sono che il Summa dell’Occidente morente e sia lodato Iddio. Libro? Certo così la Torah dei “fratelli maggiori” ipse dixit Giovanni Paolo secondo, che secondo Manunzio è troppo se non blasfemo chiamare “santo” dopo aver contribuito all’abbattimento dell’ex Urss , ciò che ne è derivato sino ad Elstin. Fermiamoci.
Scritture coraniche per gli ismaeliti (Gesù vi compare come Profeta nel Corano) detti così un tempo. E Bibbia per noi altri: tutti. E non è un fatto da poco, tutt’altro cui senza non sarebbe possibile parlare anche di fottografia, raddoppio lo si è già scritto altre volte. E siamo pure parenti. Dite? L’ignoranza è na bella cosa li fuori e basta non esageriate e seguite mocca mocca (prendere dalla bocca) sempre Munari & C. e suoi tristi figuri discendenti che Mayphotoprtal porta sul palmo della mano! Manunzio che pure è comparso nella lista dei “bravi” per l’appunto è un “bravo” manzoniano…
Parenti si è detto. E direte: come? Abramo è il ramo da cui e a cui ci si riferisce la triade poco sopra richiamata.
Sia come sia tutta l’iconografia, sebbene la stesse scritture ne proibissero e i musulmani non hanno e tutta la storia dell’Arte lì è tronca tranne arabeschi da indurre vertigine. Sicché tutto ma proprio tutto ci si “abbevera” alle (nostre) Scritture, e ieri Martedì Santo se ne ricordava di come il Nazareno si scagliasse (senza se e senza) contro la Proprietà privata, Satana in persona cui siamo acerrimi nemici; fatt' da Crist’ che al Tempio ricordato s’era incazzat’ ner’, cum a Crist’ manco a dire!
Significa tutto questo? Siamo uomini e pure donne del Libro, purtroppo. E allora Silenzio (...se ci fosse un po' di silenzio, se tutti facessero un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire. Voce della Luna, Federico Fellini) come una volta Rai non catodica bensì radiofonica Anni Sessanta (la televisione come medium piglia tutto di là da venire) mandava in onda di questi giorni solo e soltanto musica classica. Molto meglio delle atee baggianate buddiste: ohmmm...Amen

Ps. Giuda aveva la cassa del gruppo di Hyppi (discepoli) figli dei fiori ante-litteram, quindi figurarsi come era tenuto in conto il “traditore”. E al riguardo c’è un bel libro (La notte del Lupo il titolo) che vede i due, Gesù e il tagliagole detto da questi salire, al monte in una notte di fatti.
C’è anche l’esoterico Vangelo Secondo Giuda, gnostico e apocrifo, da leggere ché non sono chiacchiere bensì riscontri paleografici, archeologici in senso lato, etc.
Ah en passant apocrifo tutt'altro che falso, ma a Vaticano Spa non gli piace e per questo non canonico in Bibbia, come tant'altre cose: la storia la scrive chi vince e nel caso dal Concilio di Nicea 325 dopo Cristo a tutt’oggi, e si vede!

(Copia & Incolla se vi pare)
https://it.wikipedia.org/wiki/Ismaelita





Martedì Santo


“Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro «La Scrittura dice:La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. ma voi ne fate una spelonca di ladri”.
Vangelo Secondo Matteo 21, 12

Martedì Santo: è il giorno dello sdegno (Mammasantissima Vaticano Spa, parla non a caso del giorno del Tradimento di Giuda, ma chi ha letto il suo Vangelo...) momento della Settimana Santa in cui si ricorda lo sdegno di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, accusandoli di aver trasformato il Tempio in un luogo dedito al denaro, del suo Potere e profitto personale. E quando toccate il Moloch della Proprietà privata, so c...ataclismi amari!

Ps. Enciclopedia...che non è pubblico (proprietà) in quanto è riservato a una sola persona o a una ristretta cerchia di persone. Togliere a qualcuno qualcosa di suo; lasciare senza, portare via, prendere, strappare, cavare, rubare, derubare, denudare, spolpare, escludere. I fondamenti della Proprietà Privata che è un furto Proudhon o men che sia

date » 07-04-2023 09:14

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Venerdì Santo


E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò. Gv 19-30

date » 06-04-2023 11:02

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Giovedì Santo messa in
Coena Domini


Nos autem gloriari oportet
in cruce Domini nostri Iesu Christi,
in quo est salus, vita et resurrectio nostra,
per quem salvati et liberati sumus



Mercoledì Santo

Gesù gli disse: “Quel che fai, fallo presto” Gv. 13-27

date » 04-04-2023 11:45

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Martedì Santo

...mentre si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre egli stava a tavola. 8I discepoli, vedendo ciò, si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco? Si poteva venderlo per molto denaro e darlo ai poveri!». Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché infastidite questa donna? Ella ha compiuto un'azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me. Versando questo profumo sul mio corpo, lei lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità io vi dico: dovunque sarà annunciato questo Vangelo, nel mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche ciò che ella ha fatto».Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento...Mt. 21-6

Ps. Un tempo la Radio, non c'era la televisione, mandava in onda e per tutta la settimana solo musica classica intervallata da occasionale radiogiornale




Lunedì Santo
Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant
Tacito


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