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Ite missa...est, già

Antò fa caldo...e uno si mette ‘o frisc’ con una mezza limonata: chi è megl’ e me? Nel turbinio quotidiano dello streaming, eterodiretto dai soliti noti che non ripetiamo tant’è usuale per Manunzio scriverli, una notizia di sangue tira l’altra a distrazione/intimidazione delle masse: vero Mossad?
Sicché fatti lontani, per i minchiapixellisti compulsive Ere fa, hanno anche oggi e soprattutto importanza, luciferina si capisce. E poi: Roma si è fatta na prier’ a vot’ ver’ compà? Si, mattone su mattone, marmo su marmo strada dopo strada, che i barbari inglesi storpiando chiamo street cui deriva, secondo lor signori, la decantata photo of street. Corbelleria allo stato puro ‘mericanete: de gustibus.

Il fatto, dunque. E di come enne volte da scrivere la “religione” ci (de)forma. Eppure chi ha neuroni e capacità di rivolgere il proprio Dna, nientemeno,…

”In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.” Vangelo secondo Matteo 18. 3
Cui contraltare...

“Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Mt. 18. 6

Parole come pietre su cui era costruito l’Occidente. Ogni cosa. Ogni essere dotato di scintilla vitale: Cappella Sistina docet!
Poi, certo, i “fratelli maggiori” o mangioni con Stella di Davide a punta in giù per chi intende che è meglio, secondo il Santo di Solidarność (ariete a sfondamento della allora Urss, e Fukujama dietro con la “storia è finita” by Pentagono & Corporation varie) Giovanni Paolo o la “teologia” di Vaticano Spa infiltrata dagli Adrenocromo Lgbt+ che ora canta vittoria, Alleluja che è meglio, così i Puffi non a caso sempre in festa!
Sì, certo anche la tua fotografia minchiapixellista del Nulla, si chiami street o come meglio aggrada, discende paro paro da Bibliche “raccomandazioni”. Annuit Coeptis: questo cosa centra dirai? Oh bella direbbe il Principe della risata, Totò...voglio vedere sto stupido dove vuole arrivare!

"Allora le stelle caddero dal cielo sulla terra, come i fichi acerbi cadono dall'albero scosso da un vento impetuoso. Il cielo si ritirò come una pergamena che sʼarrotola, e tutte le montagne e le isole furono spostate. I re della terra, i governanti, i generali, i ricchi, i potenti, tutti gli uomini grandi e piccoli, liberi e schiavi, corsero a rifugiarsi nelle spelonche e nelle caverne delle montagne”
Apocalisse 6:13-1


NB. Rifugi antiatomici per caverne. Finis terrae e che sarà mai compà?

https://www.maurizioblondet.it/papa-giovanni-era-massone-la-prova-dal-dipartimento-di-stato/
https://www.maurizioblondet.it/lombra-della-massoneria-nella-chiesa/


Ps. A squola media, ecco, Anni Sessanta leggevamo il "Giornale dell'anima" Scritto da Giovanni XXIII. Al solito Manunzio persona dei fatti è, non scrive sotto dettatura

Pss. Del massone Roncalli/Giovanni XXIII se ne trova ulteriore "traccia" nel risvolto di quarta "Massoni a responsabilità illimitata" del Venerabile, si vabbè, Gioele Magali (scomparso dai radar d'intrattenimento diuturno) per i tipi di Chiarelettere







Vabbene m’arrendo (quando le ombre nell’Ora meridiana vogliono ascolto)


E’ certo l’algoritmo delle preferenze di navigazione, niente di che. Ma. Manunzio vive da sempre in altra dimensione spazio-tempo che non è quella vostra se non per mangiare e bere, diciamo così, ecco che la cosa diventa, vista da voialtri “intrigante”. E non serve un fico secco attaccassi al tram della razionalità. Ripeto vi guardo come farei con le scimmie in uno zoo, poi pigliatelo, ecco, come vi pare.
E dunque di Giovanni Gastel (uno dei pochi ad aver letto l’autobiografia “Un eterno istante” la mia vita per i tipi di Mondadori Electa) ne riparlo augurandomi così che il suo spirito, scrivo nell’Ora meridiana d’epiphania d’ombre, riposi oltremodo in pace.
Presidente, Gastel lo è stato dell’Afip, rivoltando l’associazione a sua immagine e somiglianza, così spesso parlando a telefono con Alfredo Pratelli fondatore del gruppo storico Associati fotografi in quel di Milano nei primi Anni Sessanta del passato secolo; se ne lamentava Alfredo come farebbe un nonno con nipote.
Gastel si era inventato, quindi, il nuovo logo Afip: inguardabile per una banda, ecco, di fotografi. Se ponete l’occhio v’accorgete della smaterializzazione fisica della cosa, in ossequio al moderno pensiero-unico della solita Trimurti Stars and Stripes,a fronte di un gruppo logo che si sorreggono l’un l’altro: “non ti piace proprio” disse. No, non mi piace il reply.
E Gastel fu pure, questa na cosa carina, l’inventore delle Lectio magistralis, dei soliti noti e sai che novità. E quando mi proposi al riguardò l’insolito Gastel ne sorrise:”Tuuu”? Sì proprio così, come quando nei primi Anni Novanta in una di quelle “rimpatriate” del Direttivo allargato, avevo descritto passo passo quel che, oggi, si fa ogni anno a Parigi con il Mese della Fotografia: luoghi simboli, androni, spazi museali, proposi, in quel di Milano. Manunzio è mica ciò che immaginate e vi lascio credere, veniamo da altra dimensione s’è detto. E sa pure ben tenere una fotocamera: lato traslato e al solito come v’aggrada.
Sennonché nel frattempo il Gastel mi invio un bigliettino-credit card talmente minimalista che appena si leggeva Giovanni Gastel: “incontriamoci” così la grafia. E siccome Manunzio ha perso tutto: tram, filobus, metropolitana, taxi...la cosa non è mai avvenuta e a dir vero al momento della “chiamata” me ne vado tranquillo, sereno proprio no, ma un po’ amareggiato si.
Arrivato alla fine Presidente Gastel: che dire ancora? Siti tibi terra levis ché l’essere stato tranchant nei suoi riguardi tutt’altro che fatto personale; e alla fine con gusto ed eleganza che le sono appertenute avrebbe approvato con un sorriso, mesto, il suo substrato d’uomo. Amen

Intervista a Giovanni Gastel "L’eleganza? È un valore morale"
https://artslife.com/2016/11/14/intervista-a-giovanni-gastel-leleganza-e-un-valore-morale/




Al cuore Ramon, al cuore...se vuoi uccidere un uomo devi colpirlo al cuore

(Immagine omicidio rituale)


Era il finale di “Un pugno di dollari” inizio della trilogia di Sergio Leone dedicato al Western, chiamato dagli Yankee “spaghetti western” spregiativo che tuttavia ha fatto storia cinematografica & soldi. Ogni tanto Mammasantissima Rai ne manda il ciclo dei tre con anche “Per qualche dollaro in più” e “Il Bello, il Brutto e il Cattivo” anni Sessanta del Novecento Italiano. Cuore. Direte: ‘mbé? Suono come il belato caprino lì fuori, eh. Capra di Sgarbi memoria. Capre, sì. La maglietta/Immagine è macchiata di sangue cumparielli belli: sangue e buco al centro petto! Se come dice Confucio “Il mondo è governato da segni e simboli non da ciarle” lo sottoscriviamo. E le parole sono immagini (noi così scriviamo in vece di fotografia che al tempo corrente è divenuta, non a caso, fottografia) in alcune culture sono ideogrammi, geroglifici, simboli o elementi grafici per noi quasi in “giochi” decorativi, non di meno, sono segni attraverso i quali l'uomo rappresenta la propria realtà. Ergo: che altro aggiungere? Il genere umano dà fastidio è inutile divoratore di risorse (che paga profumatamente al Kapitale, k kome killer ovvio) non si fa iniettare Covid et simila...dev'essere sterminato per far posto ai robot, che non muoiono se colpiti (?!) come la maglietta; non mangiano e non han mai fame; non protestano e fan scioperi alla francese; non chiedono salario né assistenza sanitaria (pagata ad personam dagli umanoidi!) non scopano, certo non le “strade”. Non fanno l’amore né partoriscono mettendo al mondo “creature”. Sì, certo li possono fabbricare come nel film, guarda tu il caso “AI Intelligenza Artificiale” del notorio Steven Spielberg che amico nostro è. Minchia!

(Copia & Incolla se vi pare)

https://www.lightinthebox.com/en/it/p/_p9647912.html?_gl=1*mw9mj0*_up*MQ..*_ga*NzkxMTc2ODc2LjE3MjAwMTk2NjE.*_ga_H41KJ9GF94*MTcyMDAxOTY2MC4xLjAuMTcyMDAxOTY2MC4wLjAuMA..&gclid=EAIaIQobChMIhOuflJSLhwMVXKz9Bx16pAimEAEYASAAEgLLdfD_BwE


Ps. Robot, robotica dappertutto...immaginate un auto governata da questi, metti che il guidatore non è “amico nostro”: ci vuole tanto da remoto a metterlo fuori uso, ammazzarlo “causa chip difettoso”? Rino Gaetano et simila così sono dipartiti, non ancora per “difettosi” silicio ma stessa logica sì

Pss. Non è che in lingua già eterodiretta e costruita a bella posta a nome "inglese" Fine (il suono fuorviante è: fain) su maglietta non è assolutamente diversa dalla fine/kaput italica? Il classico "Mors tua, cumpariello, vita nostra" e troppo lungo a dirsi del "codice" inglese e suoi tons of loan da normanno-francese-latino-italiano (e gocce di germanico dire) condito con tanto di inesistente "saga" Re Artù, e tavolata rotonda fra amici, e men che mai (trucchi e barbatrucchi) on Sir William Shakespeare!




Calembour? Ma mi faccia il piacere...

Occhio come mestiere e di un muro abbandonato e non cadente: era del Consorzio agrario in tempi post Seconda Guerra mondiale poi chissà cos'altro durante il “boom economico” anni Sessanta passati a miglior gloria, del Secolo alle spalle. E poi? Supermarket. E poi la crisi, la cassa integrazione (fra questi un compagno Pci-Cgil) l'abbandono e l'eterno cantiere di ristrutturazione: cosa?
Immagine sufficientemente metafisica, ironica se vogliamo e certo del tutto involontaria mano che scrive “son so stare” che non è not parking al cambio odierno (regresso uterino e della cosiddetta lingua inglese, artificio nell'artificio). E se da cosa nasce cosa, ecco, che l'immagine de facto monocromo con il rosso scrivere, eh avessi voglia a “viaggi” senza uso di sostanze allucinogene che basta, s'è appena fatto cenno, la realtà di un muro al di là del quale c'è vedi tu l'assonanza Luca Barbarossa: ah no? Ma allora ditelo che siete fessi con il cuore...Less is more, vabbuon'?


Ps. Immagine archivio Manunzio e solita, si fa per dire, Camedia Point&Shoot C 5060 Wz Olympus






L'Unità del cosiddetto Genere umano si fa nella diversità mica nell'omologazione...erotica sentimentale. Vabbene il solito Manunzio, eppure si prestai orecchio poi ognuno per sé e Iddio per tutti quanti escluso nazifascisti ucraini ed ebrei sionisti, per non dire altro.
Su la prima parte, Unità, ci trasciniamo dal tempo del Catechismo e siamo su la fine degli Anni Cinquanta del Novecento, il Secolo breve.
Quanto al “erotico sentimentale” la cosa è decisamente, forse, poco intuibile di primo acchito, eppure Manunzio l'usa tutti i giorni e sui volti esterrefatti e scandalizzati degli umanoidi: erotismo? No, è che Manunzio l’usa come Extrema Thule, sempre nostra salus. Erotismo come non plus ultra: vabbè c'entra na mazza con quell'anatomia, e amen!
Veniamo a noi che è meglio. C'è sta nuova Pentax 17, il brand Pentax, marchio accattato da quei piccoletti della Ricoh oggi formato fotocopiatrici ché questo è ciò che resta del brand(y). E che ti fa, dunque, Pentax? Una nuova camera, sì, ma analogica e pure mezzo formato tipo Pen che usammo su la fine degli Anni Sessanta; stessa che compare a tracollo del “terribile” Eugene Smith, d’una pubblicità d'antan. Sta di fatto che all'epoca già bisognava fars' i croc' (letterale segnarsi di croce in senso lato, adoperare tutta la sapienziale esperienza del caso, infatti, Manuzio addetto allo sviluppo bianconero dei rullini c/o Agl/Foto Lampo, su via Pretoria qui a questa landa ed oggi fa caldo africano, sviluppava il negativo a parte, il rullino, per evitare ogni irrecuperabile danno visto il francobollo di specie, mentre con il formato Leica pieno invece si andava sul “sicuro”) per tirare fuori stampe al massimo 18 x 24.
Croc' allora, tant’è vero che in camera oscura nello stampare il “mezzo francobollo” (dire mezzo formato non è esatto poiché questo si riferisce al formato 6 x 6 cui si ricava il 6 x 4.5 o della famosa Zenza Bronica, e noi usavamo per parte nostra il formato pieno della SA con ottiche Nikon/Tamron marchiate Zenzanon, siamo a dirla tutta sul formato Rollei o Hasselblad che dir si voglia) la torretta del Durst 659, che portava il 50 per il Leica formato e l'ottanta millimetri per i negativi seipersei, il mezzo francobollo metteva in condizioni di abbassare la testata quasi a contatto con piano stampa per solite stampe familiari di routine!
Pentax ci prova, quindi, con l'analogico di nuovo. Ma i tempi della mitica Spotmatic, MeSuper (sottoesponeva di mezzo diaframma come default di fabbrica e a ben ragione, ma con lazzi e frizzi sui giornali dell'epoca in sorta di cose bar sport si discuteva come i capponi di Renzo) Lx, e a salire Pentax (Asahi-Pentax all'epoca) seipersette dai vetri incredibili altro che pippe Zeiss (!) sono nella scatola della memoria, un dì collettivo. Ecco: collettivo di umani e non odierni zombie. Ragazzi e ragazze pascolanti qua e là in città latrine o discariche di plastica.
E l'Unità non il giornale, si capisce? Si va a far fottere: un cretino con tutto l'allure che vuoi, resta tale in digitale che transita nell'analogico, da qui l'omologazione. No, evidente non ci siamo, anche perché Hamburger era, Coca pure, Mc Donato idem...omologazione. L'analogico è tutt'altra cosa, anche perché un rullino da trentasei foto (vero in mezzo formato per “magia” raddoppia: stacchetto ci aveva provato Ilford* a farne di 72 interi Leica format ma cambiando supporto: apriti cielo!) non è verso l'Infinito ed oltre. Si ragiona in analogico che di questi luridi tempi una bestemmia è! Certo se gli Yankee ed europoidi omologati fanno stessi scatti, mangiano le stesse cose (siamo ciò che mangiamo tout court chi lo ricorda il pensiero di Feuerbach ?). Insomma na bella trovata pubblicitaria per pesciolini minghiapixellisti. Attenzione a non confondere chi opera con l'analogico, giovani bambini vecchi rimbambiti, con destrezza in camera oscura. Bravi ma han capito che l'analogico, noi altrettanto vecchio rimbambito, è un altra dimensione-pensiero. E a questi che gli dici? Chapeau!

*Per ottenere 72 fotogrammi formato 24 x 36 su pellicola 35 mm, la lunghezza passava da poco più di 160 centimetri ad oltre tre metri, adottando un nuovo supporto in poliestere dallo spessore di 80 micron contro i 140 della versione Ilford Hp5 tradizionale

https://www.nocsensei.com/camera/storia/massimilianoterzi/ilford-hp5-auto-winder-la-pellicola-con-il-boost/


Nb. Piange il cuore alla lettera l'esposizione che ne fa l’estensore (se donna una Potenza tellurica stra fulmini) del glorioso Durst 659; si capisce benissimamente bene che lo scribacchino prezzolato eterodiretto (se donna ci guadagna di più in strada a cert’ora della sera) il secondo prima stava dietro bancone di pizzicagnolo a vendere kebab: Allah akbar!

https://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00664/

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https://petapixel.com/2024/06/17/pentax-17-review-a-brand-new-film-experience-worth-having/
https://www.fowa.it/news/pentax-17





Canon ci riprova e ci vuole fegato oggi come oggi. La capa poco a squadra (e forse Compasso!) poi il brand l’ha sempre avuto, visone e prodotti si capisce.
E l’incontro con il nipponico brand risale per Manunzio ad un giorno ed anno imprecisabile degli Anni Sessanta, mitici per il Boom: si paga ancora oggi ad usura quel tempo “mitico” o meglio De Mita (Democrazia Cristiana Party) per chi capisce la sottigliezza, ma è altro discorso.
Canonet QL una telemetrica fotocamera analogica l’incontro primigenio, quindi: chi l’aveva e prestatami e come seppur per poco tenuta in mano in mano farne scatti: boh. Tempus fugit, è così.
Quindi, si, nasciamo canonisti fuori ordinanza s’è detto, poi i seguenti Anni Settanta Olimpionico di Olympus, che troviamo pure in Canon e nel video segnalato il perché.
Ora la fuori ordinanza di Canon abbraccia di tutto di più: fotocopiatrici pure e stampanti (la nostra Pro è fra queste in attesa di upgrade) non da meno. Sistemi stampa “offset” digitale...Una Potenza di fuoco non da poco che senza menarla per le lunghe arriva con la nuova incarnazione. E s’è accennato ce ne vuole di coraggio al giorno corrente monopolizzato da telefoni-fotocamera più questa che quella. Bestie sempre più aggressive, anche se resta l’eterno dilemma: minchiapixellisti o chi riesce ancora a fotografare e dir qualcosa che non sia la fotocopia della fotocopia...antecedente? Finis terrae? Pare proprio di sì: Gaza docet non meno che il fantasma ucraino surrettiziamente tenuto in vita con macchine, lato traslato o come vi pare. E si sa quando ad un corpo oramai inerte togliete, ecco, le macchin...Sit tibi terra levis. Amen

(Copia & incolla se vi pare)

Canon announces EOS R1 development
https://www.dpreview.com/news/0785314321/canon-announces-development-of-eos-r1


Luigi Colanni
http://sistemacanonfd.blogspot.com/p/blog-page_3.html

Una fotocamera fuori dal tempo
https://www.youtube-nocookie.com/embed/qN0Kklj6B4I&t=1s


Ps. Se qualcuno presta occhio l’attuale “sagoma” delle Canon tout c court richiamal e matite di Colanni che per primo ne diede forma con la T90; il fratello di Manunzio l’ha avuto per molti anni prima di passare alla Ds1 oramai in naftalina; il fratello, terzo della genia, maestro elementare è. Impiegato che fino a qualche tempo addietro e a tempo perso fotografava con discreto modus operandi

Fuori sacco (così le poste via treno mandavo celermente i plichi fotografici ante telescrivente alle redazioni e per noi della più volte richiamata AGL - Agenzia Giornalistica Lampo - in sedicesimo stile Carrese-Pubblifoto-Milano ne mandavamo alla Gazzetta Mezzogiorno, Bari prima dell'odierno e tombale default)

...sensore da 1 pollice come le sony rx100 e diaframma ottico, reale insomma, oltre alle 4 ottiche che coprono dal 18 al 120:

1) https://www.mi.com/it/product/xiaomi-14-ultra/

2) https://www.mi.com/it/product/xiaomi-14-ultra-photography-kit/

3) https://www.collater.al/xiaomi-14-ultra-leica-madrid-valencia-food-street-photography/





Non moriremo digitali, mah

Sì memoria qui non falla a proposito del post i “telefonini ci seppelliranno”. Vero ma il titolo rifà Pinto (lucido pensatore comunista tutto d'un pezzo che dopo invasione d'agosto 1968 dei "compagni" russi in Cecoslovacchia, uscito da Pci per fondare con Rossanda Valentino Parlato ed altri il giornale Manifesto, scritto in italiano come Iddio comanda!) circa il fatto di non morire in illo tempore Democristiani, che i nuovi ruminanti a pascolo brado ma eterodiretti che manco conoscono: storie del Novecento, sicuro. E che più del Cancel Culture nun ce ne po’ fregà de meno, dicono le nuove leve: che dire?
Stacchetto della regia: mia nipote ha due mamme, proprio così, la biologica, certo, e aggiunta la signora “coniuge”. E dicevo, a paragone, alla nipote come Ottaviano Del Turco (vedevo la nipote guardare ora qua ora là) l’allora segretario, ma aggiunto (coniuge del caso doppia mamma) della CGIL. Sindacato che per tradizione spettava a un comunista, mentre Ottavio era del Psi (Partito Socialista Italiano, da cui nel 1921** si stacco un parte per formare il Partito Comunista Italiano). Fine e a capo.
Dunque “ritorna” il buon analogico, certo non è da oggi si capisce. Però Pentax (proprietà Ricoh, più odierna conosciuta per fotocopiatrice mentre un dì pure di fotocamere) ci riprova e a sentire e leggerne su la Rete delle mirabilia, un mezzo formato: sì, come quelle di Olympus usate pure dal Eugene Smith. Fa effetto a dirla tutta, catapultai negli Anni Sessanta del Novecento trascorso, fatto di negativi (bianconero, eh!) e stampa in camera oscura...il solito bagno attrezzato per l’abbisogna, o raramente nella “camerata” da letto quando non c’era nessuno, fratelli più piccoli pure! E i negativi (bianconero ama pure rari color e scatolette diapositive e faldoni seipersei bianconero e diapo di Zenza Bronica e pure Pentax seipersette) stanno nel cassetto e pergamin ad anelli, lì perchissà quanto. Fine

**https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Comunista_Italiano#:~:text=Venne%20fondato%20il%2021%20gennaio,gli%20altri%20da%20Nicola%20Bombacci%2C

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Il Pentax Film Project
https://fotocult.it/pentax-film-project-3-presto-nuova-fotocamera-analogica/

https://www.facebook.com/pentax.film.photography/
https://www.dpreview.com/interviews/4664606705/nterview-with-the-team-behind-the-upcoming-pentax-film-camera?utm_source=self-desktop&utm_medium=marquee&utm_campaign=traffic_source

Ps. Siamo anche cresciuti, oltre a Nutella e molto altro fra cui i biscotti Doria un "nome da imparare a memoria" così la réclame, a mitica K 1000 indistruttibile e sue iperstellari Takumar lens: non di solo pane (Nikon) si viveva


Caravaggio, sublime inventore e maestro della Luce, sebbene i fotografi e assimilati usino la traslitterazione soffusa e nordica di Rembrandt cui egli fa riferimento all’italico pittore, che si rifà e non altrimenti al biblico racconto del cosiddetto Giuda Iscariota e suo bacio traditore. Dipinto che non sarebbe potuto mai esistere senza il background cristiano tout court che dir si voglia di Caravaggio, a dimostrazione di come anche e forse soprattutto l’Arte iconica è figlia delle Scritture, sue vulgate, al pari, purtroppo, delle Teorie economiche che solidificano l’Occidente e santificano la Proprietà privata che, sempre nelle Scritture, è codificata nero su bianco. Pur se i Padri della Chiesa giustamente dicono del denaro quale sterco del Diavolo, forse troppo tardi prima della brace atomica imminente


Mercoledì Santo


Ora si è già scritto ma è oggi cade il fatto di Giuda, famoso o famigerato dipende da come si guarda il mondo. Scritture canoniche un po’ ballerine circa l’Iscariota, il patronimico del traditore per antonomasia. Senonché a leggere il suo Vangelo, pare che ognuno dei presenti e non solo a quei fatti ivi compresa Maria Mater Dei ne ha lasciato traccia scritta diretta o indiretta che sia, e che la dice lunga su quel lontano duemila e rotti anni fa. Non è il caso di proseguire. Detto questo le Scritture per chi le conosce altro non sono che il Summa dell’Occidente morente e sia lodato Iddio. Libro? Certo così la Torah dei “fratelli maggiori” ipse dixit Giovanni Paolo secondo, che secondo Manunzio è troppo se non blasfemo chiamare “santo” dopo aver contribuito all’abbattimento dell’ex Urss , ciò che ne è derivato sino ad Elstin. Fermiamoci.
Scritture coraniche per gli ismaeliti (Gesù vi compare come Profeta nel Corano) detti così un tempo. E Bibbia per noi altri: tutti. E non è un fatto da poco, tutt’altro cui senza non sarebbe possibile parlare anche di fottografia, raddoppio lo si è già scritto altre volte. E siamo pure parenti. Dite? L’ignoranza è na bella cosa li fuori e basta non esageriate e seguite mocca mocca (prendere dalla bocca) sempre Munari & C. e suoi tristi figuri discendenti che Mayphotoprtal porta sul palmo della mano! Manunzio che pure è comparso nella lista dei “bravi” per l’appunto è un “bravo” manzoniano…
Parenti si è detto. E direte: come? Abramo è il ramo da cui e a cui ci si riferisce la triade poco sopra richiamata.
Sia come sia tutta l’iconografia, sebbene la stesse scritture ne proibissero e i musulmani non hanno e tutta la storia dell’Arte lì è tronca tranne arabeschi da indurre vertigine. Sicché tutto ma proprio tutto ci si “abbevera” alle (nostre) Scritture, e ieri Martedì Santo se ne ricordava di come il Nazareno si scagliasse (senza se e senza) contro la Proprietà privata, Satana in persona cui siamo acerrimi nemici; fatt' da Crist’ che al Tempio ricordato s’era incazzat’ ner’, cum a Crist’ manco a dire!
Significa tutto questo? Siamo uomini e pure donne del Libro, purtroppo. E allora Silenzio (...se ci fosse un po' di silenzio, se tutti facessero un po' di silenzio, forse qualcosa potremmo capire. Voce della Luna, Federico Fellini) come una volta Rai non catodica bensì radiofonica Anni Sessanta (la televisione come medium piglia tutto di là da venire) mandava in onda di questi giorni solo e soltanto musica classica. Molto meglio delle atee baggianate buddiste: ohmmm...Amen

Ps. Giuda aveva la cassa del gruppo di Hyppi (discepoli) figli dei fiori ante-litteram, quindi figurarsi come era tenuto in conto il “traditore”. E al riguardo c’è un bel libro (La notte del Lupo il titolo) che vede i due, Gesù e il tagliagole detto da questi salire, al monte in una notte di fatti.
C’è anche l’esoterico Vangelo Secondo Giuda, gnostico e apocrifo, da leggere ché non sono chiacchiere bensì riscontri paleografici, archeologici in senso lato, etc.
Ah en passant apocrifo tutt'altro che falso, ma a Vaticano Spa non gli piace e per questo non canonico in Bibbia, come tant'altre cose: la storia la scrive chi vince e nel caso dal Concilio di Nicea 325 dopo Cristo a tutt’oggi, e si vede!

(Copia & Incolla se vi pare)
https://it.wikipedia.org/wiki/Ismaelita




Da l'originale 1920 x 2560 pixel Olympus Wz 5060 da taglio micidiale salvato in più che buono Jpg. Poi in Pshop Elemnts desaturata, riaggiustata e virata con un vecchio plug-in; l'immagine ottenuta salvata in sRGB Tiff. importata in Print & Layout Canon, altri aggiusti sul viraggio e livelli, complice il “giallo” antico del supporto Canson Heritage da 300 gr. finalmente una serie di stampe come comanda Iddio. Stessa trafila per godibilissimi quasi A3+ d'una stellare Rosaspina Fabriano, e anche una prova su più “modesta” Fabriano4 ha restituito un piacevole e degno di nota risultato. Certo poi basta dire all'incauto osservatore che le stampe sono impresse su Hahnemühle o Canson o l'americanata Moab e la presa per il c...è assicurata, ché si vive di luoghi comuni del Pensiero Unico che li ha generati (partoriti?)



Io, la stampante e lo scuro

I file sono come “folie” mo' ce stann' e mo' vanno via. Stamani ho buttato, con certa stizza, delle stampe d'un verde manco i cani. E allora la fidata Canon Pixma Pro 200 che spara “acqua” colorata dicono gli influencer che pontificano su le sorti magnifiche e progressive...del pigmento eterno. E in universo che manco l'aria sotto vetro viene da ridere quanto a longevità.
Sia come sia già nel mettere i fogli in macchina, bei fogli Canson Heritage da leccarsi i baffi solo a tastarne la superficie. E i parametri? No, stavolta facciamo con l'occhiometro e contro c...arta dopo dieci anni di stampe inkjet, eh. Perfetto, il primo e il secondo foglio tutto nel driver Layout di Canon: non perdete tempo con i Pshop vari, e pure da Pshop Elements provato è un sonoro: ni.
Ritornati al driver Canon la musica è cambiata e finalmente stampe molto molto intricante su substrato “antico” d'antan, com'erano certe carte da stampa analogica Ferrania Anni Sessanta del passato secolo, godibile cose.
E potevamo esimerci: da cosa? Due residui fogli A3 + Rosaspina Fabriano cui stampa teniamo per i nostri occhi, oltretutto non si può manco azzardare mostrare video se non da piangere per le cazzate di monitor iper-ultra profilati-questo e quello (non a caso sonde e sondine li abbiamo buttati da tempo nel cassonetto, differenziata si capisce) e manco l'Artificio Mentale (serve ad eliminare posti di lavoro con prospettiva che i robot poi “venderanno” ad un altro simile) è ipotizzabile oggi e domani: solo visone a stampa sott'occhi. Stampate ché di diman non v'è certezza!


Ps. Non ce po' fregà de meno di “esatta-esatta” corrispondenza monitor-stampa (su cui con lentino certi imbecilli analogici, via Youtube, pretendono chissà cosa al microscopio!) da cui il giusto posto che reclama la stampante e sua “lingua”. Vi è stato un tempo che portammo al laboratorio qui vicino, diapositive da riversare il Cibachrome (oggi emulato molto bene, si è sperimentato, da Ilford che combinazione per chi sa di fotografia). Lo stampatore ne ricavò trentaperquarata con tonalità calda, molto ma molto meglio delle “fredde” diapositive. E da quel fatto: diamo a Cesare ciò che...


Tanino il barbiere


Del breve apprendistato ne è rimasta cicatrice di rasoio su falange dell’indice destro.
Tre gradini in marmo grigio spento e l'ingresso alla destra di Marcodoppido il rubizzo venditore di corredi, portano al salone formato ridotto che due sedute marmoree, a riflessi sulla parete controcampo l’entrata gli conferisce un'aria schietta.
L’antro di Tanino centellina luoghi comuni a maldicenze “putenzese”. Sornione fra rasatura e taglio di capelli, dice e non dice, più ancora quando il tasto accarezza li femmn’ che gravitano nel raggio del salone. Un istante e tutti gli occhi carrellano su la divertita signorina più che grandi firme, tutte forme.
Ps. L'immagine naturalmente in bianconero è stata (volutamente) ripitturata, ecco, e la cosa non dispiace ché ben si presta a lo scritto che veniamo componendo (oh come sono aulico o scemo fate votis) da più di trent'anni. La camera era la "terrible" Contax 139 con su montato lo Zeiss 50mm; pellicola Hp5 da trentasei pose poi sviluppata in Microphen sempre Ilford


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