manunzio.it logo


Trascurata non a caso nei “manuali” di certuni sedicenti fotografi à la page ben pasciuti di trite ideologie a senso unico omologante, l'essenza luce-anima (statuto) stessa della fotografia è lasciata a semplici espressioni soprattutto tecniche; si lamenta, dicono i sedicenti fotografi-scritturali eterodiretti un tot a telecomando, del pattume fotografico non solo imperante dal web ma anche ai seipertre stradali e rare copie in offset digitale. E d'altronde chi semina liquame, liquame poi raccoglie su l'altare del Moloch transumanista funzionale alla giostra degli acquisti


Munari delenda est...


Chi ben comincia a metà dell'opera è, o il mattino ha l'oro in bocca (solo lì?). Dunque qualche giorno di Full imersion: un momento che avete capito? No, niente acqua mare pubblicitario di uomini e donne (difficile distinguere l'un l'altro ma tant'è) con paletta e secchiello su la spiaggia possibilmente tropicale con anche qualcosa in mano e bocca gocciolante di...panna. E meno male che vuole il film “La vita non è un gioco da ragazzi”. No, ancora imersion in “buia & onirica” dimensione che prova fare il verso, ma è altra cosa dalla dark room dove avveniva e tutt'ora il processo alchemico, trasmutazione della “pietra” filosofale...per i grembiulini.
Ancora presa pure la scatola di impalpabili fogliettini avvolgente Baci Perugina, di quelle frasette (dotte citazioni?), dolci appunto, che leggi mentre le ganasce mascellari triturano i pezzettini di nocciolato inside il cioccolatino.
Più ancora a dir vero il fogliettino, che qui si richiama, è un po' lunghetto e leggerlo su lillipuziani monitor iPhone & Android, na tragedia ammesso che qualcuno riesca a “capire” la lingua in cui è scritto: ci siamo intesi.
Allora mettiamola così: giusto l'abbrivo poi chi vuole arrivare sino al fondo, a proprio rischio e pericolo because time is money, right, all'allegato sottostante di scrittura molto più che condivisibile. Fine prima parte

...la fotografia è un'altra cosa che ha avuto un più reale e più profondo magistero sulle anime...

Link Guido Piovene


Ps. Niente di personale, anzi, l'uso delenda-ideologia-pensiero unico-omologazione che viene dal Latino (calco m.p.catone aggiornato) verbo delere è ben più che nostro “accidente” filosofico; certo da non credere pure l'informatico “omologo” Latino è. Molto più che semplice “loan” ma ci fermiamo qui






Munari : Musa = Fotografia : ?!?

E veniamo al parto (serotino?) della Munari “Raccontare per immagini”. Eppure narrare** sarebbe “grammaticalmente” corretto in prima di copertina, se la narrazione, ecco, è diretta espressione corporale. E ancora per meglio dire, dietro i fumogeni del “linguaggio” iniziatico del tipo: trasmittente-ricevente-rumore sul canale e via cantando, si nasconde il chiaro intendo di “casta”. Troppo lungo a dirsi, e non hic et nuc. Insomma, a farla breve, racconto o narrazione qui stiamo fuori dalla grazia di Santa Lucia, se per i fotografi anche la “vista” è cosa “sacra”.
Libro che ha la peculiarità, ancora una, di essere stampato malissimo, inchiostrato peggio ed immagini piatte: lato traslato e fate come vi pare. Un mix molto esoterico (essoterico vorrebbe il Venerabile Magaldi, quello dell'Opera/Opus Massoni a responsabilità illimitata, anche per noi non “tesserati” a Logge) che la dice lunga.
Già la copertina (alto in copertina a destra) con quel volo dei due “astronauti” nel vuoto, effetto ottico per compressione piani (teleobiettivo?) che dà l'impressione di una spanzata più che splash-down in acqua su sabbia/spiaggia/battigia.
Inquietanti gli scatti (diretti o scelti) della Munari, una su tutte a pg. 32 figura 3.15. A seguire le altre non meno “oscure” pg. 63 figura 3.16; pg. 77 figura 4.6; pg. 78 figura 4.7; pagina 99 figura 4.30. Pagina 100 figura (terribile di mask a volto, sbarre sul fondo di cupo bianconero, che è altra cosa dal “monocromatico” à la page come pretendono manu militari, loro usuale linguaggio, gli Yankee) di gusto mortuario come il resto; non altrimenti a pg. 103 figura di arcate dentarie (?!?) forse maschera figura 4.39.
Infine, si lascia per carità di patria (quale?) altre strane cose che inzuppano il libro, a pagina 105: Don't let my mother know. Dove ci “parla” la Munari di finti-veri più che verosimili marzia-puffi.
Ora l'antifona dell'autrice/libro è diciamo “chiara”. Tuttavia a restituir pariglia c'è per noi quel Capricorn-One, movie sempre degli Yankee, la scena con carrello indietro che mostra il “set” del “rosso” pianeta ricreato in studio stile Odissea nello spazio di Kubrick, che volenteroso si è prestato ad “allestire” l'allunaggio Anno Domini 1969 in Mondo Visone, poiché tutto si tien: fine del messaggio in codice. Sicché se ci tenete alla vostra anima, o qualcosa del genere, tenetevi mille e mille miglia lontani da “Raccontare per immagini” libro di morti che...“lascia che essi seppelliscano morti” Secondo (pure secondo me) Matteo 8. 21

Signorinella (!?) pallida "dolce" dirimpettaia del quinto piano Myphoyoportal ad majora


** Enciclopedia Treccani:v. tr. [dal lat. narrare, affine a gnarus «consapevole»]. – Esporre o rappresentare, a viva voce o con scritti o altri mezzi, vicende, situazioni, fatti storici e reali, oppure fantastici, vissuti o, più spesso, non vissuti in prima persona, riferendoli in modo ampio e accurato e nel loro svolgimento temporale (ha sign. molto simile, ma non identico, a raccontare)

“Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo, tutti i pesciolini vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo”...11. Undici come il famigerato settembre. A buon intenditor...

Capricorn One Trailer
https://www.mymovies.it/film/1978/capricorn-one/

Link precedenti
https://www.manunzio.it/-d14416
https://www.manunzio.it/-d14388https://www.manunzio.it/-d14388



Ps. Per non lasciare il “pallino” alla Munari si consiglia tutt'altra visone; d'altronde per chi ha almeno sentito dire di ottiche d'uso in fotografia (fottografia è della Munari e sodali come spesso scriviamo) ognuna di questa ha una propria “scrittura”. E se tanto mi dà tanto, a prezzo di pochi euro Il linguaggio fotografico, altra pasta dalla Munari, che ripercorre con gli scatti famosi della Fotografia, edito da Progresso Fotografico fa alla bisogna. Dispensa, ecco, forse ancora oggi reperibile. Di certo per “abbeverarsi” alla Bella fotografia, almeno i suoi fondamentali iniziatici, Guida completa alla fotografia del glorioso National Geographic (acquistato di propria tasca a € 24.90 cinque euro in meno del richiamato, cartonata copertina di quasi doppio pagine, Munari fatica) che avevamo già letto in una edizione analogica d'antan. E se il Bello, maiuscolo d'obbligo, ci salverà non si capisce motivo dell'orrido mal stampato “esoterico” racconto per immagini della Munari “figlia delle stelle”

Pss. Da quarant'anni “insegno” fotografia, eppure durante i corsi...oops workshop fornisco solo carta penna e “calamaro” al resto cenni non prezzolato, stile Manunzio


Si fa presto a dire editing

E non ci riferiamo al solo Pshop, una santa cosa e ci ha pure viziati per noi che stavamo ore e ore in Cameraoscuranalogica (attaccato che è più figo ma non solo). L'altro editing, o malamente detto NLE per noi che ce l'abbiamo “fissa” l'immagine, e che avete capito, è solcare mari sconosciuti, o meglio deserti poiché poco acquatico per cultori di Kodak-Carousel-Simda centralina sincro colonna sonora...
Insomma “accocchiare” mettere insieme un lasso di tempo pari ad un secolo (nostro progetto) non è per niente facile, anzi. E hai voglia a preparare (due volumi di trecento fotocopie in A4) in sorta di story-board in guisa dritta per tenere rotta: in questo lo storico cartaceo d'antan oltre il grembiulino, una volta la tessera di prammatica del Pci, stendeva già tutto senza manco canovaccio tanto la “storia” e qualsiasi stava dalla sua parte che a scriverla “quasi” una perdita di tempo. Avverbio tuttavia utile a prebende carriere etc etc etc. Insomma un precottifico di coloro i quali, ancora oggi, camminano un palmo da terra e la ragione dalla loro (forse la legge morale hegeliano in qualche anfratto anatomico). Comunisti alla Antonio Cornacchione via Zelig.
Poi un giorno ti accorgi, sarà l'età o letture eretiche da impallidire Giordano Bruno, che i piedini ri-toccano terra, non foss'altro che le “chiese-ideologie” del Novecento si son squagliate come neve al sole: devo questo pure virgolettarlo Venerabile Magaldi?
Il darwinismo-capitalistico per reggersi ancora deve inventarsi pandemie, dall'altro il sole dell'avvenire con faccione gaudente di monastico fratacchione (tutt'altro che ossimoro e nel Belpaese poi) di di Xi-Jinping, vabbè si fa notte. Ideologie del Novecento e pure la cantava Gaber il signor G. 'mbè dirà il solito cretino che dopo perdita di tempo dietro, ecco, i minchiapixel se ne va da cretino glorificato (massimo cerchia angelica ben oltre il trentatreeismo di rito scozzese umidificato rettificato a puntino per l’abbisogna) a fotografare morti per il terraqueo, spacciando le sozzure pure per fotografie di “ricerca” quando in altre momenti sarebbe stato lui “ricercato”? Cretino come se la fotografia, anche con iPhone, fosse click e clik cucù settè. Idiozie d’idiota bue crasso analfabeta di andata, figurasi il ritorno!
Editing va che alla fin fine è “forma” di montaggio prima di andare in onda, oops On Air che a dirla tutta forse è più corretto, considerato che i contenuti, ecco, poi per l'aere maligno viaggiano in formato binario sulle frequenza del Maligno 5G: tutto si tiene, però l'incubo di ore al computer non è che agli inizi del giorno, manco a dire la cantava Peppino di Capri (siamo di bocca buona nazional-popolare Anni Sessanta) “Ce vo' tiempo ce vo' tiempo pe' fa' juorno'”. Editing eh, ma che bella parola!




Ritratti del XX Secolo

Una sorta di “enciclopedia” visiva della sua Germania quella che ci provò a mettere in scena August Sander prima di finire miseramente in campo di concentramento nazista: così la “storia” che è pur scritta dai vincitori di turno, e ché i suoi germanici scatti non corrispondevano all’immaginario Nibelungo di Himmler lebenborn docet e suo principale Hilter (pagato dagli angloamericani sionisti). Ciò non di meno quello che ne è rimasto della sua sterminata produzione (pare che i negativi tutti di Sander vennero distrutti, o forse messi da qualche parte dal furbacchione anch’esso di turno e al momento topico fra qualche decennio inabissatosi il ricordo della Seconda Guerra Mondiale non ne tiri fuori…a caro prezzo per i collezionisti del caso: c’est la vi paisà e non è la prima volta) sono stampe di una bellezza travolgente.
Aperta parentesi a noi è capitato di vedere (ci si è dannata l’anima per trovare cosiddette istituzioni a preservarne memoria, in un tempo in cui a solo nominare “fascio” per noi “rossi”…ma a pochi chilometri da qui “loro” e “noi” passati ne resterà ricordo per chi ne vorrà s’intende e soprattutto toccare con mano dei diciottoperventiquattro del periodo fascista, di altrettanta e pari sconvolgente bellezza. E già il solo “manufatto” e sentire la carta sotto le dita…sublime. Bianco e nero che è impossibile fare di meglio oggi con tutta la “buona” emulazione Digigraphie à la page per chi capisce.
E poi, qui come nelle immagini di Sander, soprattutto un gusto introvabile al corrente Anno Domini secolare della composizione fotografica, anche lì dove il fotografo coglie un avvenimento in corso d’opera come una corsa, o i famigerati salti ginnici di Starace nel altrettanto notorio cerchio infiammato che sui campi di battaglia, eh come no altro che circo equestre da Sabato fascista ante week end american style to buy.
August Sander, quindi, in una delle sue più immaginifiche fotografie (con cavalletto eh!) che pare ‘na cosa da niente…E una qualche numinosa potenza ce ne conservi a gloria eterna. Amen


August Sander I
August Sander II

August Sander (sottotitoli in italiano!)

Progetto Lebensborn
Progetto Lesborn II

Man fotografo sin dal 1969


Ps. Si è detto che la "storia" la scrive il vincitore del...carosello equestre di turno. Ma si presti attenzione al fatto che il programma "nazista" è del tutto lineare logico e coerente: hanno ragione senza se e senza, a patto di conoscere le benedette Scritture (pro domo) e non solo esse, poi basterebbe chiedere conto, ecco, al Venerabile Magaldi...notorio progressista delle umane sorti magnifiche e progressive del Kapitale!

Pss. Al minuto 6.50 del video Atalantide (nome non a caso!) si narra che gli Yankee e non già i Nazisti (cambiando l'ordine degli addendi...commutativa legge!) misero a segno la "selezione" darwiniana creata a bella posta a sostegno del Kapitale rapace e distruttivo ae base della "Proprietà privata" e mica caramelle



Colorado

Un giochino per bambini deficienti (a telecomando). Dunque ti prendo un software, si raccomanda con tanto di implementazione AI o intelligenza “artificiale” che dir si voglia, e si “colora” una qualsiasi immagine in bianconero, ci si prova a dare un che di patina old time e però…gradita alle giovani leve attaccati come estensione più che protesi ad uno smartphone a scelta tra mela morsicata (peccato primordiale biblico?) o con robottino verde: i simboli ammazzano più di una battaglia!
Colore e per farci cosa? Beh mettete in conto che se il colore è “descrizione” il bianconero e lo dice un fotografo (Elliot Erwitt) mica un Galimberti filosofo (da prendere con le pinze) o semiologo passato a miglior gloria alias Umberto Eco che echeggia a tutt’oggi: il bianconero è interpretazione. Una bestemmia per la giostra acquisti del Pensiero Unico, del solo hamburger planetario e pendant l’artificiale lingua che di più non si può: il codice “inglese" o Babilonia. Un po’ come accade oggi con le Stars & Stripes (che ereditano il testimone satanico delle Legioni dell’Impero romano).
Finiamo con il sempiterno anch’egli frammassone ma pare della categoria dei buoni (non c’è verso di toglierseli dai coglioni) tale George Orwell:


Colorize bw photos
Prima e dopo il "coloring"

Man fotografo sin dal 1969


Ps. La coloritura è cosa nota già ai tempi dei dagherrotipi, che filologicamente non è vera e propria fotografia e per questo si deve a Talbot ma anche lo stesso, si dice, Niepce ed uno escluso (non aveva pagato mazzetta e/o iscritto a stessa Loggia?) Hippolyte Bayard* che i Testi Sacri di fotografia, dicono altresì inventore: quanti inventori della fotografia che prima o poi qualcuno ci deve mettere mano Il pensiero dei fotografi Roberta Valtora Bruno Mondadori editore. O del procedimento negativo-positivo che è la pietra angolare di quella fatal invenzione (Diego Mormorio) che è la fottografia e refuso non è. Quindi già i primi dagherrotipi venivano colorati per dare parvenza del “vero”. E così con le patate, fecola dei primi esperimenti a calori, cui valore è ben oltre la pittura cui si richiamava, forse a latere. Colore per riprodurre la “realtà” (Francois Arago “illuminato” scienziato e politico tout court così nella perorazione all’Accademia delle Scienze e in seguito al Parlamento francese nel 1839 a favore dell’invenzione di Niepce-Daguerre). Ma quel che i minchiapixellisti non sanno, presi come sono a telecomando nella conta del pixel…é che tra acquerelli e aniline la mano ferma dei fotografi da studio (una cosa non dicibile se non guardando di cosa erano capaci con ricostruzione a volte ex novo di un’immagine deteriorat) dava ai ritratti stile carte de visite alla Disderì un che di immaginifico, come della mia nonna materna napoletana in elegante abito da signora come se ne vedono nell'immaginario borghese del Novecento: grazie nonna. Fotostudi che restituivano immagini di un artigianato sublime in copia unica (!) colorata, che nessun processo alchemico (eh Venerabile Magaldi) potrà mai avvicinarsi. Ma era un’altra dimensione spazio-tempo, inconcepibile ai “moderni” zombie sempre minchiapixellisti con tanto di Jovine-Gastell a paradigma. Il primo più che mentore mentitore prezzolato cattedratico, nientemeno, il secondo un furbo riciclatore di Polaroid spacciandosi per artista ma che a ben vedere, ecco, mostra inequivocabile che il Re Nudo, e lo dice un bambino sensu lato! Il Nulla elevato a Milano, da bere: simile et consimile.
Colore, ancora una, che il Capo laboratorio del centro di Fotoriproduzione del regio, ecco, Esercito ‘taliano, il mio Maresciallo fotografo con pennarelli ed acquerelli ci passava pomeriggi interi nel castello-fortezza-distretto militare in quel di Lecce, a dare una mano di “colore” a vecchie foto in bianconero. Ma si è detto niente a che vedere, letteralmente, con il coloring industriale di software AI che altro non è che sviamento di massa, nel solco luciferino del 1717, che graziadio è in decomposizione finale: Magaldi se dia pace lei che è un massone “progressista” non dissimile dai “fratelli” del Pensiero satanico e neofeudali Ur Lodge etc etc etc.

*Funzionario del ministero delle Finanze francese, con predisposizioni per la ricerca chimica, negli stessi anni nei quali hanno agito Joseph Nicéphore Niépce (1765-1833), Louis Jacques Mandé Daguerre (1787-1851) e William Henry Fox Talbot (1800-1877), Hippolyte Bayard aveva realizzato sia un processo autopositivo (come Daguerre) sia un processo negativo-positivo (come Fox Talbot), entrambi su carta. Per motivi politici, fu messo da parte dal potere scientifico, altrimenti indirizzato e alleato (con Daguerre)





Impero del Male, basta mettersi d’accordo: chi come quando e perché che poi si prosegue spediti, forse. Qui parliamo, e di cosa se non, di fotografia e più spesso in “movimento” che è illusione ottica causa persistenza retinica per chi intende.
Sia come sia ritornati al titolo, e se ci si mette d’accordo ancora una, sul senso delle parole logore abusate e prive oramai d’agganci con la cosiddetta realtà (doppia libidine con fiocco) potremmo capire meglio la Commedia dai tubi catodici. Intendiamoci qui è tutta na messinscena quotidiana con unica cosa vera la morte delle “comparse” a scala planetaria di un film che dire horror è offendere il genere!

Russian Pres Vladimir Putin arrives at Bush home in Maine
Trump Has Been Broken by the Military/Security Complex


Man


Ps1
Nelle immagini il “nemico” russo ex sovietico si intrattiene ben più che fraternamente con il (non)nemico amerikano (kappa kome killer) Bush senior and junior; anzi la nera Condolenza Rice (una volta lessi di una lontana parentela italiota, forse massonica senza dubbio) va incontro sempre al nemico, festante! Insomma di quelle cose che capitano come quando, in tempi lontani, stavi strategicamente al primo banco, tanto il prof di turno guardava il resto della classe e mica te furbacchione di tre cotte. Ora basta sostituire la storiella scolastica a catodo di Stampa & Regime, e tutto è come prima, meglio più di prima!

Ps2.
Certe analogie eh venerabile Magaldi, scrive sulla sua “monumentale” Opera con maiuscolo framassonico del caso, ma intesa come corpo grafico e che avete capito! che il golpe in Cile anni Settanta ad Opera di Pinochet by Kissinger & Cia, questi de facto uccise, non lui fisicamente, il suo maestro di Loggia…Allende: socialista questi mentre l’altro anch'egli cileno ma neonazi qualcosa. Sic transit gloria mundi

Ps3
La finta storiella orchestrata da Killary Clinton e marito spompinato (grazie ancora Monica Lewinsky) by Cia & Mossad circa il “cattivone” russo Putin, a questo punto, è ancor più scemeggiata senza errore, di Trumpetiello che flirta ante e post voto sempre con Putin: dite voi è sostenibile “razionalmente” la scemeggiata a reti omologate amerikana? Insomma pensate voi che il Diavolo e Acqua Santa, lì nei “cieli” non se la contino a giorni dispari? Apparenze dionisiache o prossimi a Natale inganni mitrici per chi intende



Immagine ancora una. E’ sempre il furbacchione iniziale della cosiddetta storia umana (via navicella spaziale?) che aveva due specchi: per sé e l’altro non sapeva che farsene. E tutte e due gli riflettevano il “mondo”, solo che decise di tenerlo intero per sé e l’altro lo frantumò. Tant’è che chi passi nei pressi ne raccoglie un pezzettino che, tuttavia, non gli permette che di vederne piccola parte, sempre del cosiddetto mondo che ci ho sotto i piedi. Morale? Bisognerà che ognuno metta parte del suo frammento in comune per ricostruire l’intero specchio-inganno, e “appoggiarlo” nelle terga del furbacchione.
E’ una metafora, mica tanto, che usiamo spesso nel deserto quotidiano provandoci a far capire l’andazzo. Certo per quanto ci riguarda non sono poi molte le tessere del mosaico ricostruito, tuttavia ci approssima dell'inganno del mondo detto, che poi è la storia che scrivono i cosiddetti “vincitori” dal quel lontano 1717, e non che prima…
E nel puzzle che va ricostruito c’è, la millenaria storia di guerre, qui nel caso dei sessi: maschio e femminina li creò?
Sia come sia è indubbio che le due “squadre” hanno visioni diverse del circondario non foss’altro per biologia, ormonale. E’ ho detto tutto. O meglio questo è sessismo dicono certe troiette e cagnolini di uomini (!) da riporto: le vedete voi le "signore" sul red carpet? E cosa mostrano le “signore” se non le qualità “muliebri” senza reggiseno e slip? Vedete basta mettere una tessera “dietro” l’altra.
Viviamo tempi del trionfo delle Tenebre, non che prima fosse rose e fiori, e cosa di meglio che prevaricare per un disegno luciferino? Si parte con l’abolizione (?!) del maschio, dicono le centrali sataniste o Ur Lodge alla Magaldi, ma paisà presta attenzione quello bianco: eh mica so’ fesse (qui forse c’entra poco il vocabolo meridionale per l’anatomia femminea) tra africani ed asiatici, ci siamo intesi. Ma a parte la boutade, forse ancora una, qui il disegno è chiaro e lo dimostra anzitutto il flusso “migratorio” indotto e finanziato dai Soros vari e sue Open Society: creare lo ricordiamo ancora una volta, un meticciato senza arte né parte presente e passato, o se si vuole dei robot biologici per la schiavitù degli squamati iperdimesnionali, élite transnazionale globalista: siamo tutti europeisti, no? No!
Siché si è passati dal “divorzio” (che la Upper class ha sempre esercitato secondo convenienza economica vedasi “annullamento” Sacra Rota di Vaticano Spa, altro che Scritture!) distruggendo il nucleo della società, poi l’eugenetica da far invidia ai Lager nazisti, o aborto qualificata “decrescita felice”.
Salto di registro ma non tanto se la “storia” è maestra di vita. E l’abbrivio viene dai Gilet juane, o come qualcuno scrive jacquerie rivolta popolare, e siccome stiamo mai domi spulcia di qua e di là a web: vuoi tu? S’incappa nel XIV secolo o della “crisi” del Trecento: pensa te corsi e concorsi storici, ecco. Prima c’eran stati due secoli di crescita e discreta prosperità (non dar retta ai frammassoni che il medioevo era buio, tutt’altro, perché funzionale al Darwin pensiero luciferino). Morale? Si cresceva troppo, ahi per i malthusiani ante litteram. E siccome non puoi più mettere carni infette in giro e spargere, con cura sapienziale, il contagio della Peste Nera, arruoli quattro zoccole e la stessa strategia del ragno funziona. Hai capito paisà? Sempre loro i malthusiani dei campi di concentramento, delle malattie a tavolino della distrofia, dell’infertilità maschile (razza bianca) della disoccupazione (buona parte maschile) delle morti sui cantieri (buona parte maschile). E siccome qui si parla pur sempre di fotografia, o meglio il simulacro dell’immagine, paisà guardati la “bibbia” formato Metropolis di Fritz Lang.
Certo una tessera, però mo’ che hai capito (?!) mettiti di cozzo buono e guarda il “mondo” con occhi ben diversi (un fotografo direbbe con diversa visuale e/o obiettivo): si certo li femmen’ li puoi sempre svestire con gli occhi…e con altro. Fallo, ecco, con onestà e tratta l’altro come vorresti che tu fossi trattato: vabbè è citazione dalle Scritture ma ‘na volta tanto paisà cercatela sul Web!

Man


Con Michela Murgia il femminismo diventa principio di colpevolezza per tutti i maschi

Scum Manifesto per eliminazione del maschio (bianco)

Libro Eliminazione maschio

Donne che «odiano» gli uomini. Dieci canzoni da temere (allegato Pdf)


Link precedenti che trattano la strategia del'eliminazione tout curt del maschio bianco

Soros

Aquarius


Misandria

more
Donne_odiaano_uomini.pdf (64.61 KB)



Grande Oriente d’Italia senza scomodare il venerabile Magaldi s’intende, quanto piuttosto oggetti di foggia orientaleggiante che intrigano. Piccole cose come al solito e senza null’altro che “fantasia” al netto di più di cinquant’anni di mestiere…e di sti tempi di minchiapixellisti d’accatto improvvisati e pure, pensa te, con paginettina a web! Munnezzaglia o liquame che dir si voglia: senza arte né parte tanto basta una CaNikon e il resto, mancia come diceva una volta Gabriele Agamennone oggi settantenne e nonno, che negli anni Settanta secolo breve, veniva a bottega (Fotostudio Agenzia Lampo alla Carrese d’antan) con fustino vuoto di candeggina e chiede il bagno per la stampa, così in pieno inverno con neve e scarpe da ginnastica: oyeee.
Oriente va, rimestando pensieri e fantasie con ciotolina di riso bottiglia a motivi, un’altra volta, orientali e due bacchettine da riso che non si è mai capito come capitate in casa Manunzio! Poi altri interpreti e tra cui una bella e sinuosa bottiglia, bicchieri blu cupo e tant’altro ancora.
L’immagine finale, tuttavia, si è poi concentrata su ciotola bottiglia bicchieri e bacchette. Già ma lo sfondo? Avevamo comprato uno di quei stuoini altrettanto orientale da sistemare su fondo giallo, effetto decisamente buono e alcuni scatti lo confermano. Senonché poi rovistando tra i fondali (scampoli di stoffa comprati su bancarelle) ecco la soluzione finale: tono su tono di un blu dominante.
Quanto alla la luce è la solita di finestra, dopo l’acquazzone impossibile di un Novembre prossimo a terminare, del soggiorno mentre i famigli ancora dormono e ci moviamo regolarmente in panciolle sorseggiando caffè preparato con cura maniacale, prima dello scatto finale

Man


Ps
Le immagini a corredo sono state trattate in Lightroom enfatizzando il tutto per conferire una certa aria orientale, parto senza dubbio della fervidissima fantasia di Manunzio, ma che altri manco sanno cosa sia interessati a rifare (fotocopie di fotocopie) da sera a mane lo stesso stillicidio di morti in metropoli che camminano: lato traslato e fate vobis. E le raccontano svergognati a radiofoniche webcast, senza manco nesso grammaticale!

more
Orientale1.jpg (0.92 MB) Orientale_2.jpg (310.02 KB)


Rirpoduzione via iPhone 4

Venerdì di “repubblica” e pure verde: eh Magaldi Venerabile Maestro? Venerdì. Ma andiamo un pochino oltre: dice niente l’immagine? Oh un volto di donna bianco come una maschera funeraria e per di più con quella boccuccia di rosa, un cuoricino. E che poi è rosso, guarda caso, che rimanda un’altra bocca…femminile. Fottetenne, ecco, compà pare dire lato traslato e fate vobis: vuoi mettere? Ecco.
Ma l’immagine è di un “iceberg” no? No! Si presti attenzione ai due terzi canonici del ghiaccio “sommerso” tipico di quelli alla “deriva” tipo Antartico. Notato niente: I suppose. Un volto di megera di vecchia strega. Ah benedetti “grafici” di “repubblica” fondata da Eugenio Scalfari verosimilmente un brutto, letterale, Frammassone luciferino come il quarto d'immagine diabolica a sinistra in alto: voi che dite?

Man

“L’isola delle donne in basso diciamo la didascalia che dice testuale: “Da quest’anno stipendi uguali per legge (???) a quelli degli uomini. Ma anche asili separati (???), strip bar banditi (???) e pubblicità sessista (???) vietate. Siamo andati a vedere come si vive in Islanda”.

Notoria isola di ghiacci, sopra, e infernale fuoco sotto proprio come, guarda caso, l’immagine soprastante, a capa sotto della Megera al Sabba.

Ps. Stipendi uguali a chi: forse intende privati ché nella Pubblica Amministrazione casomai è l’esatto contrario! E non si dica a Repubblica et simila e MediRai consociate a delinquere, meglio far vedere e scrivere dei travet dello Stato (quale?) che timbrano il cartellino e fanno pure i furbetti, e mica come del quartierino alla Ricucci-Fassino-Pd della “ci abbiamo una banca”.
E poi via pure Mattarella è Primo impiegato dello Stato: timbra? E Fico & Casellati…Nistri Comandate CC? E al galoppo di bar sport dell’Italietta Quarta sponda di Roma, eh altro che Salvini&Giggino due bravi guagliun’!

Abbiamo una banca Marco Travaglio


Negli Stati Uniti il Giorno di Colombo le banche, uffici postali e uffici federali sono chiusi. Strano che gli amerikani invece di un Padre nobile alla G. Washinghton celebrino vieppiù un “italiano” mentre In America latina (ed in alcune comunità latinoamericane negli USA) il giorno dell'arrivo di Colombo nel continente viene celebrato con il nome di Dia de la Raza letteralmente "Il Giorno della Razza" o dai discendenti Roma imperiale


Mappe mentali o fotografie il giorno 12 – 10 -1492 anno bisestile vale a dire 5+2+6 anni dalla cosiddetta (rI)scoperta dell’Amerika, kappa come killer. Cosa che cambiò radicalmente faccia, ecco, al Terraqueo. Esilarante ma non troppo le due anime di Troisi&Benigni nel movie “Non ci resta che piangere” cavalieri erranti e solitari tesi ad evitare la partita delle tre “caramelle” per gli “antipodi” americani. Stronzate scolastiche che ognuno ha dovuto mandare a memoria, senza scomodare Faber alias Fabbrizio De André: eh che fortuna avere qualche anno di più sui minchiapixellisti e webmaster radiofonici ma sic est.
(Ri)scoperta dell’America con ben ultimi gli italiani e loro “colombo” maschio della Colomba da Babilonia, eh frammassoncelli che stamattina…
Infatti era proprio l’altro giorno che il solito Atlantide catodico mostrava dei velieri cinesi solcanti il Mar della Cina poi Pacifico Oceano (un mare un po’ più grandicello, via) a far scambi con la penisola arabica (via della Seta): pensa te. Scafi enormi (arrivati anche in Amerika ma non si deve dire, per il momento) paragonabili in tutto e per tutto ai monstre per odierni vacanzieri più o meno danarosi: si, di quelle mini città galleggianti per bambini-mai-adulti al Luna-park! Colombo, quindi, che discovre l’Amerika sebbene dalle carte di Piri Reis: nautiche stanno lì altro che complottisti. Senza dire che prima del Volatile bianco, sempre Colombo, forse genovese o chissà che e non ce ne po’ fregà de meno e poi mica siamo “storici” prezzolati di circoletti frammassoni…Già di palo in frasca, e che del Vichingo Erik il Rosso sbarcato in Wineland (vino in America ante California, che però sta da tutt’altra parte e calda!) un po’ più su dell’odierna Mela amerikana? Oh da non credere e mille anni scarsi prima del Colombo, scopritore a salve dell’America: che scemo pensava di aver trovato le Indie, così i prezzolati scritturali di storia che si indottrina nelle “squole” i futuri teledipendenti che da grandi e intruppati, o presi all’ascolto di radiofonie webcast…far la felicità della giostra per gli acquisti!
Il Rosso Erik no, ma il Nero sì, iconografia vestiari del Volatile, che sceso a riva con la “croce” della Proprietà Privata sodomizza e sottomette civiltà antiche, e ben prima di Pizarro & Company, sempre cristiani ma altrettanto latini discendenti dagli squartatori legionari della Sacra Roma!
Colombo, infine, che a differenza del Rosso reca con sé, anche la casettina del Sacro Gral. Si certo fantasie, ma che strano guarda caso quando si dice il caso , dopo di lui è proprio dell’America (si dice dai libri che prende nome da Amerigo Vespucci un altro italiano incappucciato sodale del Venerabile Magaldi…“progressista” con grembiulino) costruita a tavolino si edifica nientemeno che il “Nuovo Mondo” cui discende odierno Ordoliberismo - Wall Street – Federal Reserve (che stampa danaro dal nulla come la BCE). Only english speaking only Google only hamburger Mc Donald’s dell'Amerika way of life: yheee hai capito paisà?

Homo Incompetens e l’acqua della Ferragni
Tigris

Man

Ps. 12 erano gli “apostoli”. Quanto a 10 splittato è 5+5 o del vitruviano uomo nel cerchio Da Vinci, altro compare con grembiulino. Infine 1492 ci si può sbizzarrire come meglio si vuole: non sono assolutamente numeri a caso. Anzi quel 9+2 che fa 11 guarda caso è stessa “potenza” di un altro 11 ma questa volta Settembre…Tutto si tiene

Pss. Nel film su Pippo ‘bbono vale a dire San Filippo Neri questi (attore Jonny Dorelli) nell’entrare nella sala (Palazzo Caprarola dei Farnese) con tanto di “gesuiti” precede la macchina da presa che poi indugia su un’altra” mappa” più a sud America, dove attaccata ad essa come cordone ombelicale un’altra terra ma senza ghiaccio, ben altro che Antartide. E ancora il baldo giovin Alberto Angela pure lui ad indugiare dal catodico tubo, ecco, su la carta anzidetta. Solo che lì en passant i soliti “esploratori” con grembiulino ci arriveranno trecento e rotti anni dopo, a calcare però le coltri perenni di solido ghiaccio! Un po’ strana la cosa…
search
pages
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.manunzio.it/diary-d

Share on
/

Chiudi
Close
loading