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Munari: Chi sa, fa. Chi non sa, insegna(pure)

Scrive la stagionata circa la didascalia a corredo delle fottografie. Doppia necessaria e seguite.
Dunque la Munari deve mostrare alla plebaglia (vizietto dei liberi muratori infernali e dubbia provenienza) che lei ci ha cultura: connotativa e/o denotativa. Bel quesito. E si spertica in citazioni: la Casta è casta e va si rispettata, dice mica tanto sottesa.
Senonché, Munari, o lei si ingegna, con lauto assegno a vendere altro fumo, o ci prova (con che coraggio!) a tenere in mano una macchina fotografica, senza farsi male; lesiva dei neuroni sani di chi intellettualizza pure l’aria, e lo si vede dalle fotografie che “produce” e spaccia come quelle della Bestia.
E controcambio una citazione, sì, da quei fogliettini dei Baci Perugina (ne ho una biblioteca piena) e perché “abbiamo andato a squola”:

“L'angolo visuale dell'apparecchio (fotografico ndr) è la disciplina del fotografo...Esistono tuttavia un modo letterario di pensare e vedere e per secoli il letterario ha dominato sul visivo. E oggi i nostri occhi sono costretti a vedere in termini letterali. Mi auguro che, per quanto possibile le immagini possano farlo con il loro Linguaggio." Ernst Haas prefazione in America.

...tramite questo elemento (didascalia) quindi, dice e raccomanda manu militari, Munari, il fruitore dovrebbe essere guidato nella lettura della fotografia e nella sua comprensione...Guidato come un automa o robot vate vobis

...R. Barthes - scrive l’illetterata di andata e figurarsi di ritorno Munari - secondo il quale la fotografia è un messaggio senza codice e, di conseguenza, senza l’ausilio della parola (che pertanto è indispensabile) ciò che essa comunica può essere frainteso. In base a quest’idea, il testo può aiutare a contestualizzare l’immagine nel tempo e nello spazio, nel genere fotografico e relativamente allo scopo per cui è stata creata

(Copia & Incolla se vi pare)
https://saramunari.blog/2023/12/06/fotografia-e-testi-di-accompagnamento/

Nb. Sottostante l’intera pagina in Pdf: intelligenti pauca verba a chi cancella autoreferenziale il post (vedi citazione) Haas!

Link


Ps. Munari lasci perdere il trito Roland Barthes e sue baggianate, che purtroppo abbiamo nostro malgrado letto: Camera chiara. E’ un pugnettaro dedito alla masturbatio compulsiva, che odia viscerale il volgo terraqueo. Intellettuale prezzolato che non gli pare vero, bene e molto male, dell’inceppo al meccanismo “colturale” sguarrato a cantr’ della Fotografia tout court; la Belle Epoque del Danubio Blu, e balli a corte. E più giù dalla Piramide, cinghia trasmissione per la plebaglia, la Trimurti: Speziale-Curato-Maresciallo. Il nuovo Medioevo redivivo cui la Munari è propalatrice, palo messo dentro al c...uore via; da ultimo, Covid Oms proprietà de facto del bandolero Bill & Melinda Gates, già di BigPharma, Banca Mondiale, Fondo monetario internazionale, Massacro innocenti di Gaza, dei Soros Schwab front end di squamati esseri infernali, ad Adenocromo

Pss. Immagino Munari, che nella sua sapienziale appartenenza di Casta avrà pur letto, libro non branda di mercimonio ad horas, forse: “Contro la Fotografia” testo (fece balbettare, per gli strali mica tanto obliqui, Ando Gilardi su le pagine di Progresso Fotografico d’antan) a tratti bislacco e baggianate, esilaranti tuttavia di quel tosco Pino Bertelli, anarco-scrittore-fotografo: niente più?


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Minuto 7.40...non do titoli...non voglio influenzare...

Skira|intervista a Giovanni Gastel | The People I like
https://www.youtube-nocookie.com/embed/dX9sFC3PQDk





Trascurata non a caso nei “manuali” di certuni sedicenti fotografi à la page ben pasciuti di trite ideologie a senso unico omologante, l'essenza luce-anima (statuto) stessa della fotografia è lasciata a semplici espressioni soprattutto tecniche; si lamenta, dicono i sedicenti fotografi-scritturali eterodiretti un tot a telecomando, del pattume fotografico non solo imperante dal web ma anche ai seipertre stradali e rare copie in offset digitale. E d'altronde chi semina liquame, liquame poi raccoglie su l'altare del Moloch transumanista funzionale alla giostra degli acquisti


Munari delenda est...


Chi ben comincia a metà dell'opera è, o il mattino ha l'oro in bocca (solo lì?). Dunque qualche giorno di Full imersion: un momento che avete capito? No, niente acqua mare pubblicitario di uomini e donne (difficile distinguere l'un l'altro ma tant'è) con paletta e secchiello su la spiaggia possibilmente tropicale con anche qualcosa in mano e bocca gocciolante di...panna. E meno male che vuole il film “La vita non è un gioco da ragazzi”. No, ancora imersion in “buia & onirica” dimensione che prova fare il verso, ma è altra cosa dalla dark room dove avveniva e tutt'ora il processo alchemico, trasmutazione della “pietra” filosofale...per i grembiulini.
Ancora presa pure la scatola di impalpabili fogliettini avvolgente Baci Perugina, di quelle frasette (dotte citazioni?), dolci appunto, che leggi mentre le ganasce mascellari triturano i pezzettini di nocciolato inside il cioccolatino.
Più ancora a dir vero il fogliettino, che qui si richiama, è un po' lunghetto e leggerlo su lillipuziani monitor iPhone & Android, na tragedia ammesso che qualcuno riesca a “capire” la lingua in cui è scritto: ci siamo intesi.
Allora mettiamola così: giusto l'abbrivo poi chi vuole arrivare sino al fondo, a proprio rischio e pericolo because time is money, right, all'allegato sottostante di scrittura molto più che condivisibile. Fine prima parte

...la fotografia è un'altra cosa che ha avuto un più reale e più profondo magistero sulle anime...

Link Guido Piovene


Ps. Niente di personale, anzi, l'uso delenda-ideologia-pensiero unico-omologazione che viene dal Latino (calco m.p.catone aggiornato) verbo delere è ben più che nostro “accidente” filosofico; certo da non credere pure l'informatico “omologo” Latino è. Molto più che semplice “loan” ma ci fermiamo qui






Quosque tandem abutere patienta nostra, Munari?
(Parte prima, sorta di preambolo)


Ma si potrebbe prender prestito il Saulo-Paulo (de facto inventore del cosiddetto Cristianesimo) postquam pensiero “Munari, redde rationem!” E via a dotte citazioni, d'altronde “ho andato a squola” e poi ho uno scatolone di Baci Perugina, inde conservati i dolci impalpabili foglietti in forma di aforismi, in guisa di artiglieria. E ci siamo intesi quanto a Potenza, ecco, di fuoco.
Ma ritirato il libro dal solito libraio: uscita prevista 06 Giugno Anno Domini 2023 giunto a questa Contrada il giorno Addì 09 pari anno. Milano-Napoli-Battipaglia-Eboli e in terra Lucana, c'est très chic al posto di Basilicata-Basileus. Nome questo chiesastico che, tra l'altro, non tiene conto del lucus-boscus. Ecco. Terra di Enotri, sì, letteralmente coltivatori in senso di “coltivare passione” per il vino, così il Prof. Dinu Adamesteanu che si è conosciuto, e il civico Museo archeologico della Città Capoluogo del Techesasse estrattivo 'taliano dedicato è.
Ma con ordine.
Dunque in sorta di preambolo, non altrimenti “Raccontare per immagini” libro, più ancora scrigno di saggezza sapienziale a la modica cifra di € 0,503355705 a grammo per un peso complessivo di Kg 0,596 impacchettato in formato: Largo cm 19,05 e Alto cm 25,5 per complessivo pagine 175 + due lasciate in bianco per appunti, si capisce. E la carta? Una patinata con copertina moscia/floscia e risvolti, su cui, in seconda di copertina...ci torneremo poi.
Scritto, quindi, il parto letterario in caso di specie per Apogeo o Culmine...
"Apogeo la Casa Editrice italiana fondata a Milano il 17 gennaio 1989 dagli scrittori (informatici) Ivo Quartiroli e Mauro Risani insieme a Moreno Confalone, inizialmente specializzata in manuali di grafica computerizzata e soprattutto di informatica...del Gruppo Giangiacomo Feltrinelli Editore."
Ma sì, ma sì, el companeros revolutionario muerto (suicida o suicidato dai soliti servizi filo-americani-mossad?) sotto un traliccio di alta tensione in quel di Sagrate. Defunto il quale vi è subentra la Teutonica (Ordine Templare?) Inge mujer de Feltrinelli. Una Casa Editrice de sinistra che conosciamo como nuestra tascas porque sessantottini muy impenitenti, ma che siamo stati!
Ma prima della chiusura, Sarah nomen omen, la Munari da bilico nome entrato in auge come nome di persona, che caso, dopo la “riforma” protestante e diffusa, ad esempio, fra gli adepti (Setta?) dei testimoni di Geova, vetero testamentari adoratori di ben altro che “Dio”. E ci si ferma qui, alla prossima paisà!

Puntata precedente
Dedicata a Sara Munari del condominio Myphotoportal
https://www.manunzio.it/-d14388


Link Feltrinelli
https://it.wikipedia.org/wiki/Giangiacomo_Feltrinelli


Ps. L'immagine icona del Che, Querillero Heroico, è stata veicolata per il Terraqueo proprio da Giangiacomo Feltrinelli, sebbene immagine è del fotografo cubano Alberto Gutierrez detto Korda
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerrillero_Heroico




Allitterazione

A sinistra in alto la prima del notorio Franco Fontana, immagine che a quanto si dice non piacque poi molto ai critici: questione di mazzetta mal data. Certo poi il nostro si rifece, eccome, da farne gran carriera e di stampe Cibachrome vendute e di workshop. Sicché le sue “macchie di colore” (Fabbri Editore I Grandi Fotografi, 1983) anche da queste latitudini ove si scrive. E non meno, pure il “maestro” ci inzuppò u pilu*, e come tira iddu...
Ora non è che l'immagine, a destra, del Manunzio ne ricalchi il “modulo espressivo” pensa te, del Fontana nazionale, no. E manco incidente di percorso o semplice calembour che dir si voglia. None. Il rosso di Manunzio viene da lontano, zeppo come è il suo archivio di “rosso”, colore parte della sua triade.
La macchina, maggiolino, poi è stazionata proprio lo spiazzo che affaccia la “finestra sul cortile” e come chiosa finale, niente male. Eh le citazioni fan figo, vero e trovarle di giuste...Manunzio, divoratore di Baci Perugina, ne conserva a tons e celeberrime frasi inside il fogliettino avvolgente ogni cioccolatino: gnam. Forse ché la classe non è “cioccolataia”? Mah...

*pilu acquatico (copia e incolla se vi pare)
https://www.grandi-fotografi.com/franco-fontana?lightbox=i118vz

Link a precedenti

Al Maestro G. Berengo Gardin
Accostamenti profani


date » 17-09-2018 08:38

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tags » parole interne, fotogrammi spersi, parole troppo grosse, vai tu a sapere, baci perugina,



Se me lo chiedo so cos’è se lo devo dire…pagine e pagine. E sino ad oggi non un cioccolatino, ecco, di quelle brevi e che spesso si fa ricorso per farla breve. Frasi “inscatolate” che sintetizzano al meglio quello che poi è alla fin fine un fotogramma, anche se “distacco” parietale ma che, tuttavia, non definisce il dirsi. Così si è in balia di quel confuso mare interno cui pur galleggia la parola: spiace non saper dire altro

Man

Oltre il proprio nasino

date » 15-01-2018 09:48

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tags » letteratura e visuali, visioni, linguaggi contaminazione, cultura visuale,




C'è chi ostinato e globalista la vuole scritta (manu militari) al singolare e pure maiuscolo: niente più? E invece in universo cui il Ministero della Verità innietta il solito semolino… questa volta però è un intero camion di cioccolatini Baci Perugina da scartocciare: per i soliti imbecilli uomo donna per par condicio (!) che si attardano da idioti su inutili quisquilie & pinzillacchere ascoltando radio, che però su Internet pomposamente prende nome di Webcast: c’est la vie mes amis? Si potrà dirlo ancora così o bisogna scartocciare il Perugina in inglese?

“La ricerca sugli intrecci tra letteratura e cultura visuale ha ormai una consolidata tradizione internazionale e notevoli ricadute anche in Italia. In particolare, negli ultimi decenni del Novecento si è assistito a una ripresa del dibattito sulla “reciproca illuminazione tra le arti”, stimolato ovviamente dal ruolo sempre crescente che le immagini hanno “per” la letteratura (la questione della descrizione) “nella” letteratura (le questioni poste da produzioni esplicitamente intermediali) e nel “sistema-letteratura” (distribuzione, circolazione, ricezione dei testi e delle immagini…”

Man

La finestra del testo: Letteratura e dispositivi della visione tra Settecento e Novecento
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