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A distanza di decenni dallo scatto, l’atto conclusivo del Golgota sotto la Croce del Nazareno secondo le Scritture, nell’ora in cui i soldati romani cazzeggiano, tranne il primo a dx che a testa bassa sembra echeggi il biblico...era veramente figlio di Dio…dell’avvenimento tragico appena concluso, ritrovo, a dirla tutta, una sorta di sovrappensiero che muove al fotogramma. Un automatismo apparente, quanto si vuole ma che, se non fossi stato "indottrinato" di Catechismo, mai così il pathos sottotraccia dell'inquadratura.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.
Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte.
Vangelo Secondo Giovanni 19, 23-24





Venerdì Santo, Crucifige


E’ il clou della Settimana Santa, quando all’ora nona e siamo intorno le tre pomeridiane il supplizio volge al termine: questa è storia vulgata, fra Pilato dalle mani candide di sapone sopraffino e gli intabarrati Caifa & Co. del Sinedrio ebraico; lesti di mano i romani quanto al resto "Graecia capta ferum victōrem cepit". Dite? Sì, proprio spizzicati, e barbari ça va sans dire, gli odierni Yankee. Quanto ai secondi, soliti scribi farisei e Benjamin Netanyahu Gaza docet su tutte le televisioni terrestri. E fermiamoci.
Questa volta la cover non è dotta citazione, Crocefissione, pittorica della Storia dell'Arte, quanto uno scatto fotografico, giacché qui si parla pur sempre di fotografia tout court. Certo anche bisognerebbe domandare se lo scatto rientri a pieno titolo nel canone street o reportage: vexata quaestio Eccellentissimo Cattedratico nonché Luminare Prof. Vincenzo Verolino, che impazza sul web con sua ideologia di strada, questa a conti fatti la sua street photography o e stritt' sritt' vicoli di Napoli dove egli signoreggia da Viceré.
Lo scenario, infine, è Atella in Vulture che non è un "cornacchione" quanto prende nome dal Vulcano spento dei monti circostanti. Atella già ieri ha aperto la tre giorni dei Misteri. Molto suggestivo l’ambientazione, l’immagine conclusiva del Golgota, ambientato sotto le mura cimiteriali del piccolo borgo!

Ps. Vero la Sacra Rappresentazione per antonomasia, sebbene molto inflazionata e scompaiata da tempo, è sicuramente Barile a un tiro di schioppo da l’atellano luogo, vi si arriva ancora con una stradina interna, pur se vi è un tragitto rotabile più moderno e fruibile. Nome men, quindi, per l’ottimo vino Aglianico del luogo (non è uno spot bensì ottima costatatio) e terre lucane convicine. Borgo che mette in scena, oggi Venerdì, per vie e vicoli i cosiddetti Misteri. La prima volta che andammo ero molto piccolo sul finire degli Anni Cinquanta, con la nonna battagliera napoletana. Era un giorno velato, e su la vaporiera, sì, quelle che si vedono nei film di Agatha Crist’, le porte (ogni passo una!) dei vagoni non più scritto Terza Classe di Fascista memoria quanto una più democratica (Cristiana) Seconda classe: panche toste e dure da far male le chiappe a starci seduti, ma tutto il tempo stemmo al finestrino che ci apparve, e lo era, un avventura



Pss. L’immagine non è toccata in alcun modo se non colorata artificialmente, eppure molto intrigante del bianconero di partenza su HP5 Ilford e Contax 24mm Yashica (se già detto, ma repetita juvant della pari bajonetta Yashica-Contax). Cielo magnificamente nuvolo ma non troppo: sospeso che manco i migliori registi di film riuscirebbero. E se vi capita una giornata così, con tanto di casse acustiche che irradiano musica classica, oh, fa effetto a noi che non siamo né saremo ferraglia robotica “eterna”




Tampon Tax
(Immagine Donna)

Compagni dai campiii e dalle officineee è un ingiustizia! E se a parlarne sono, appunto, i compagni di partito (per dove?) c’è da ascoltarli, volendo e se non sia niente da far meglio. Comunque sia l'ingiustizia c’è ed è inutile negarlo. Vabbene ma di cosa? Il pannolino della Dea Madre...ahh ecco. Troppo costoso via, ecco, serve a questo, via, appunto calembour o men che sia. Ora è gravoso per la Dea Madre sborsare una tampon-tax, sempreché esista ancora il ciclo. E già se andate per siti della richiamata Dea, v’accorgente, ohibò, che alcune ancelle di quella lamentano la scomparsa in età molto ma molto giovanile del ciclo catameniale (uso scientifico, no?). Disperate? Eh pare proprio di sì, poverine ché pensavano solo alla sterilità del “maschio represso masturbati nel cesso” d’antan : vero Bonino & Sodali? E mo’ che il fatto tocca esse (ci frega poco la grammatica) strillano: chi va p’ sti mari sti pesci piglia, sì, ma non producono più frutto (gravidanza come certi spot con controllo test ad hoc) certo a volerlo si capisce.
Le vedessi esse (sempre frega meno la grammatica tanto bestie sono e il pronome* ci sta giusto) in vesti colorate arcobaleno LGBT+ o vestite di (jattura) Viola contro la guerra, qui ed ora, in Palestina? Macché a telecomando le si ricorda contro Berlusconi “Se non ora quando” manifestazioni cui immagini abbiamo ad archivio, reportage qui da questa landa, come a telecomando per il Belpaese (territorio mica formaggio, forse) portarono in piazza dissero Stampa & Regime catodizzata pure un fiume donnesco : meglio sarebbe stato e tutt’ora a cert’ora del giorno: su e giù. Lato traslato e fate come vi pare, calembour o men che sia, forse.
Immagine, dunque, al fin della tenzone. Sangue a dir vero: rosso quando il giorno prima una pipetta di spot lo marcava, il pannolino, di blu o meglio “celestiale”. Senza ricordare il sangue gocciolante (!) della cicciona americana passata per le Televisioni in spot. Naturalmente con le ali, sempre i pannolini, ma senza carrello, infatti, dopo breve volo liberatorio le donzelle si fracassavano al suolo. Altre per strada (vedente voi, Manunzio, eh?) con sorriso ché basta un pannolino et voilà rien ne va plus. Dea Madre, sangue, zolfo, seduzione (era d’uso un tempo non lontano, se ne trova traccia in Letteratura del 900, che il sangue catameniale messo in bevande tout court dalle donne era “filtro d’amore” di attaccamento al beneamato. Incanto, sviamento odierno di massa: Potere della Dea Madre, si capisce


*Esso, essa, pronomi di terza persona singolare per animali e cose, seppur presenti nelle regole grammaticali, sono orami superati nell'uso. Diciamo pure lui, lei. E così nel plurale, anziché essi, esse, l'uso ci dà licenza di dire loro.
Franza Spagana purché se magna. Cesare portace arto vino che noi lo bevemo...e poi gli arisponnemoooo...ma che ce frega ma che ce ‘mporta se l’oste ci ha messo l’acquaaaae noi je dimo, e noi je famo, ci hai messo l'aqua e nun te pagamo, ma però: noi semo quelli che j'arrisponnemo 'n coro, è mejo er vino de li Castelli, e de 'sta zozza societaaa.

(Non mettiamo conto se sparisce il sottostante link, tanto tutti “spariamo” per tanto conviene leggere l'allegato Pdf)

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/13/pippo-civati-la-proposta-di-possibile-iva-al-4-per-gli-assorbenti-femminili-e-una-questione-politica-e-sanitaria/2371255/

Link Fatto Quotidiano/Civati


Ps1 In allegato il Pdf che si è preso dal Fatto Quotidiano, avessi visto che per legge dell’oblio “internettico” sparisce e buona notte ai suonatori: immaginate lo storico (!?) futuro in cerca di pompinosamente dette “fonti storiche” che se non scritte ma solo virtuali, sta mazza. Avanti alla cassa

Ps2 Possibile, movimento, di Civati, la “colazione” sociale del ex Fiom tirato su a braciole e Sangiovese odierno Ras della CGIL Landini; i Ruotolo giornalisti con giudice Ingronia, prima con Mossa del Cavallo, poi Lista del Popolo per la Costituzione, infine, Rivoluzione Civile da ossimoro perfetto, tutti disturbatori prezzolati, qui ed ora. A risalire indietro troppo lungo e a nessuno frega niente (che ci guadagno, cash, direbbe un minchiapixellisti fatto nelle vene?) i vari grupparielli di compagni e compagnucci della parocchietta famigerati catto-comunisti o una Chiesa al quadrato: compagni duri e puri, eh, Manunzio che c’era!

Ps3 E vi par poco che la “rossa” (contrapposta ai bianchi dell’allora DC) Coop romagnola nata proponga referendum sulla tampon-tax? Metti che vince: allè alla cassa che gli assorbenti, per igiene, si cambiano lesto lesto. E pecunia (catameniale) non olet!



18 Maggio maggio 2023 ore 7.11 Forlì a bordo gommone Vigili del Fuoco un momento di tregua del cielo. La strada che giorni prima si percorreva a piedi, ora è invasa dai detriti alluvionali. Proseguono le operazioni di soccorso dei Vigile del Fuoco per mettere in sicurezza gli abitanti rimasti intrappolati nelle abitazioni


Emilia-Romagna submerged
Un collega fotografo parte insieme con altri due alla volta dell'Emilia-Romagna, Manunzio li segue per vedere l'effetto che fa, trovarsi dinanzi immane distesa d'acque. Porto solo la Olympus C-5050 tanto per avere qualche appunto, ché i tempi del mitico reportage Sessantotto e d'intorni (quando fessi fessi immaginavamo di cambiare il mondo, pensa te, con le fotografie cosiddetta sociale) è remota reliquia.
Arriviamo alle prime luci dell'alba sotto un cielo di ferro e paesaggio spettrale: acque a perdita d'occhio inimmaginabile, come le immagini di Stampa & Regime catodica, con l'aggravante, se è possibile, che queste dall'alto in streaming dà alla tragedia estensione metafisica, d'Apocalisse, via Riscaldatori atmosferici a Stelle & Strisce; lo si intuisce. E' l'Agenda 2030 controllo anche del tempo a scopo bellico vs il popolo inerme (!?) a dispiegare sue di essi, come per il Covid, le ali luciferine.
Acqua dove lo sguardo si posa, a 365 gradi della scala Mercalli, sì, un terremoto di acqua fango smottamento lacrime e morti.
Sicché in un punto indeterminato perdo la cognizione del tempo, e i miei amici che vanno per la loro a fotografare. Sì, prima ci siamo dati appuntamento in un luogo di ritrovo: ma ognuno per sé e Iddio per tutti.
Ora da dove si comincia a “documentare”? Non c'è anima viva. Acque. Stupore pure sui volti dei soccorritori, intorpiditi dinanzi l'inenarrabile. Ecco un grido come la tela di Munch che squarcia l'aria, qualcuno chiede aiuto da una casa, dal tetto. Lì un casolare alla deriva nelle acque, che vien giù senza tregua e che Iddio la manda. Manunzio guarda, osserva e di tanto intanto quasi a ritrosia uno scatto tanto per...
Il cielo è appena schiarito quando i primi gommoni e pagaie valica acque di strade, che qualche ora prima si percorrevano a piedi. Rumori di pale e rotori ma chi le guarda? L'acqua immonda trascina e mescola tutto, i morti dai cimiteri: no, non si vedono bare uscite dalla terra solcare l'onda. Ma morti e vivi, sì. Le chiare acque domestiche frammiste a liquami di fogna, un bel mix per il prossimo colera e vaccinazione di massa, stile Covid. Infine acque zuppe di oli minerali di fabbriche divelte e spettrali. Una tragedia nella tragedia che Stampa & Regime si guarda bene dal mostrare, mettendo in onda, ora “angeli” giovani che...ma a Firenze dell'Arno 1966 lì c'era la meglio gioventù e da tutto il mondo, qui volti di ragazzini con occhio all'iPhone in scampagnata eppure immortalati dalle televisioni. E dove i giornalaisti, scritto così? Eccoli con i pedi in acqua e teletrasmettono: verrebbe voglia di affogarli, nelle acque.
A sera mezzo fradicio e 'mbriaco (instupidito dal tutto) finalmente con l'aiuto di “gommisti” salva gente arrivo al luogo convenuto con gli altri fotografi. E ci accoglie un bar non meno invaso del resto, ma il gestore di quei romagnoli sanguigno e volitivo ci invita a salire al piano nobile del locale e prendere qualcosa di caldo. Si chiacchiera, sì, ma le parole sono tese, anche per noi che veniamo da lontano. Si accendono i portatili e schede delle fotocamere dentro i soft d'elaborazione: PhaseOne Capture fianco a fianco Lightroom. Caricate le immagini il silenzio raddoppia.
Il cielo non smette un attimo di buttar bombe: così il neo linguaggio orwelliano. Bombe d'acqua. Guerra meteorologica in Emilia-Romagna fertile e sana. Che dà fastidio all'Agenda 2030.
Fa qualcuno...sì, ecco le mie immagini, dico. E appena compaiono a monitor, altro silenzio e c'è da capirli: questo è scemo, anche se non espresso a viva voce, viene fin qui per fotografare a spizzichi e bocconi, e non si vede un'immagine di reportage like Amerika style, americanate con grandangolo spinto su corpi inermi, vivi o morti che siano. Fuori l'aria è fredda, umida, e qui al computer i fotogrammi di Manunzio...arte mal posta. Niente, soprattutto, immagini strappa lacrime che tanto ma proprio tanto “commuovono” i tele-utenti eterodiretti dalle Televisioni: e uno pensa ma se dobbiamo ricalcare i fotogrammi via etere che ci siamo venuti a fare?


Ps. Scritto mica male è parto di pura fantasia, quanto a immagine della “tragedia” la fonte è l'archivio di Manunzio...ricordava lo scianco Ando Gilardi (pure altri detti teorici del linguaggio fotografico) dalle pagine di Progresso Fotografico che la "fottografia", ecco, è la didascalia. La fotografia, infatti, è altra cosa: lato traslato e fate come vi pare




Lavorare stanca...si è di Pavese ma torna utile, eccome. Meglio le tastiere che il set allestito che manco sorge il sole e forse il canto del gallo, vabbé: Mussolini è già a cavallo!
Stare dietro un set è qualcosa che all'inizio, picchete picchete, una passeggiata poi passano le ore e il caldo africano (mai visto di sti tempi da cane) asciuga le risorse psico & somatiche pure. Vabbene quel che c'era da inquadrare...e ci mancherebbe ma prossimo la mezza-dia Manunzio crolla. E' così non perché gli “anni avanzano” pure questo è vero ed altrettanto che modus operandi da sempre, più o meno. Dunque, si dirà e Coin? Oh bella ma è il negozio delle “cose belle” e dei props che preferisco non tradurre da quella barbarie che è il cosiddetto inglese, linguaggio va da sé.

Insomma accessori diciamo cose, oggettistica aè...props for food photography: understand paisà? Ecco.
E props di colore bianco vero must per chi non fa stretto stretto fotografia di alimenti...Manunzio se lei non si distingue, eh! Ma no è che mettere in mostra cose mangerecce, oltre le televisioni da mane a sera, la Rete avessi voglia: una mania. E poi le fotogra + fesse di calembour cercato, donne. ...vicino ai fornelli come ieri più di ieri. Ah senza dubbio (?!) a fare foto-food, mica a cucinà che le signore si sono emancipate dalle piastre a gas, adesso viceversa usano l'elettricità...ma sempre per lo scatto. Si capisce.
Permettete un attimo: c'è una magrolina giovane e carina americana che paziea (dal napoletano pazziare che rima con gioco, eh) con Canon e sta in cucina. Carina lei il marito pare un brocco e di tanto in tanto i suoi figli sul set mangiucchiano...saran beta tester?
Veniamo a noi. Coin negozio, infine, visitato spesso ché su gli scaffali di cose per lo still life che altrimenti trovereste solo 'ncppa a landa di nome Amazonia: sì, dice il logo, da la A alla lettera Z. Uhm...però le chiappe bisogna alzare altrimenti le kilocalorie diventano quintalcalorie e buonanotte: lato traslato e come ve pare!

NB. Sopra il set con una piccola componente di "props" da Coin. La luce che alla destra illumina il tutto è del solito bank: sì, ma di finestra reale primo pomeriggio prima di scatenarsi la puntuale "bomba d'acqua". Virgolette per chi intende.


PS. Per qualche imb...elle a telecomando, pur non dovuto per chi legge Manunzio punto it, che non abbiamo nessun legame commerciale, manifesto o sotterraneo con la richiamata Coin



Il sague degli innocenti

Neanche finire di scrivere del Satanas che si svela ancora, eh diavolo un po' di pazienza! Vedete, il Tempo Galantuomo è, sempre.
Alle corti e dove cominciamo con la fuggitiva Ghislaine Maxwell...comare di Epstein “morto” suicida e delle sue avventure a luci rosse, infantili? Da Pizzagate dei buontemponi Hillary & Bill Clinton e sino al centro dell'Universo: Vaticano Spa? E chi non ricorda i tanti vescovi “dimessi” causa pedofilia? Ecco ci siamo: pedofilia che non è quella cosa la, lì o ambedue: magari. Dite? In Grecia era prassi ordinaria che i “maestri” del pensiero e non solo si accompagnassero con pari sesso a discutere in Simposi: 'ncul' (che non è vernacolare di meraviglia) appunto.
Carona in Sicilia da ultima è all'interno di questo e più ancora sangue rituale, basta far caso alle vittime: colore pelle chiaro capelli idem occhi chiari e tutto torna. Soprattutto di questi stupri, casomai con allure del secondo genito di sua Maestà britannica, che alcuni vogliono squamato essere pensa te che fantasie! Il sangue in forma di Adenocromo, pieno di adrenalina che è lo specchio dell'orrore patito dalle vittime, e che sembra essere, dicono, il famigerato Elisir di lunga vita: questi non vogliono morire perché sanno magnificamente bene cosa l'attende altro che il Nulla, troppo strombazzato (vedi Bergolio Papa) comodo e poi certi contratti vanno onorati: vero Bob Dylan novello Faust?
Audi va. Immagine sin troppo sputtanata per passare inosservata: macchina-cazzo che il buon Sigmund voleva per ogni “cosa” lunga, certo poi ritrovarsi con quella sua:” Il sigaro a volte è solo un sigaro” mentre slinguando lo metteva in bocca il turgido affare.
Macchia-fallo di dietro una bimba: uno. Anima innocente con gambine aperte, Lolita in sedicesimo, e banana: ma veramente ci pigliate con l'anello al naso? E se queste riga son di un dietrologo-complottista-negazionista (in attesa spasmodica di impettarsi, ecco, un altra ed un'altra pirlata) come mai la Audi non solo l'ha ritirata, la réclame, ma si è pure scusata con il pubblico?
Eh dove siamo arrivati manco più un'inculata satanica si può: ma allora ditelo che non c'è più religione (satanica)!

NB. Si noti il muso della "rossa" automobile che effigia un volto (ghigno) non meno sardonico della messinscena, e la kabala targa: R + S 4-3-4-0


Molestie, arrestata Ghislaine Maxwell, 'complice' di Epstein
https://www.agi.it/estero/news/2020-07-02/epstein-ex-fidanzata-ghislaine-maxwell-arrestata-dall-fbi-9049044/

“Pizzagate”, la Rete Pedofilo-Satanica attorno a Hillary Clinton
https://www.maurizioblondet.it/pizzagate-la-rete-pedofilo-satanica-attorno-hillary-clinton/

I bambini non si toccano
ADRENOCROMOhttps://www.youtube-nocookie.com/embed/_N5PrRAk_ds


Ps. A Caronia il corpo del bambino martirizzato è irriconoscibile, dicono le fonti di Stampa & regime, per i morsi degli animali. Già il buon “rasoietto di Occam” toglie dall'impiccio: belve selvatiche poiché trovato in un “bosco” il corpo. Strano che lì c'era pure la mamma dell'omicidio rituale e non certo le stesse condizioni del piccolo: infatti dopo lo stupro satanico ed estrazione di Adenocromo i corpi poi vengono dati in pasto alle “fiere” casomai Dobermann e affini!

Pss. Abituati a vedere con ottiche dal grandangolo al tele così abbiamo maturato la “visone del circondario” e per stella polare quel Eraclito pensatore di strade inarrivabili se non si è disposto a mettere in conto, lungo il tragitto, ritrovarsi, certe volte, una buca altre uno slittamento del piano strada, prima di arrivare così a buon fine. E il Web questo è per chi sa discernere il grano dall'oglio



Last update
Nel corpo del post si parla come già altrove scritto del piccolo, che le televisioni mascherano con effetto sfocato oramai da morto (!) Siamo all'opera di depistaggio sparsa a piene mani dai catodici tubi; tanto a rinfrescar memoria il Pacciani di Firenze mostro non lo era affatto bensì funzionale agli omicidi rituali del caso, o della Franzoni in “stato confusionale” indotto. Ora, quindi, il piccolo è deceduto a seguito di scontro nel il veicolo guidato dalla mamma (uscita però dal veicolo e aggiratasi per il bosco come testimoni, non più rintracciabili turisti, han fornito alla Polizia che evidente non si è peritata di segnare i nomi) quindi se irriconoscibile (bambino) per effetto dell'incidente e non già come riportato dalla solerte Stampa & Regime, l'esame autoptico parla di “fiere” che han infierito per l'appunto, allora? Mettetevi d'accordo: fiere o incidente? Certo la sostanza non cambia poiché sempre rituale satanico si tratta. Così come la schiena (segnata da Stella e cerchio satanico così a Web) della ragazza Yara Gambisco, cui corpo venne ritrovato in un prato sebbene più di un indizio conduca al fatto che la ragazza dalla palestra è mai uscita, viva.
Strane storie ma tutt' altro che elucubrazioni, vedi “Il caso: magistrato Paolo Ferraro”
https://www.globalproject.info/it/community/il-caso-magistrato-paolo-ferraro/9143



Suggestioni videografiche

Una monarchia forse diarchia in campo foto-videografico o di quelle camere de facto telecamere a tutti gli effetti: che sia Canon o Sony e zitta zitta Panasonic (che fa anch'essa brodcast camera) l'orizzonte e’ questo, certo anche altri brand(y) ci provano o han ritagliato un loro ecosistema. Certo ci interessa poco la cosa poiché biologicamente fotografo e che mal si adatta ogni volta che deve “girare” qualcosa, diverso è stato con le Arriflex e documentari per la Rai.
E poi tutto finisce a tarallucci e vino formato smartphone, proprio così la classica montagna a partorire non già topini quanto moscerini. Ah dite le televisioni domestiche? Ma per cortesia non fateci perder tempo!
Video-camere e come si sceglie sceglie oramai questioni di “mi piace” questo o “non “ mi piace codesta, in stile binario alla facebook: progresso, poi se uno ha manico si vede, letterale. Certo se uno ci ha in testa forse non tanto una storia bella e pronta e struttura, anche qualcosa che veleggi su le ali della fantasia può assurgere a “film”! Oddio sparata grossa?
https://my.olympus-consumer.com/blog/b/photography-journal_it/posts/making-a-movie-with-the-om-d-e-m1x


”Parliamoci chiaro, non esiste la camera perfetta, almeno per me. Probabilmente non è quello che ci si aspetta di leggere in un articolo su una fotocamera Olympus, ma permettetemi di spiegare. Come regista e produttore, credo fermamente nel fatto che la storia venga prima di tutto. Non importa quanto meravigliosa o tecnicamente perfetta sia un'immagine, non avrà mai lo stesso impatto di una che riesce a raccontarti una storia. Credo che ogni singola storia meriti di essere raccontata con la forma espressiva e con gli strumenti che la valorizzino al meglio. In questo senso, una camera può essere sia un aiuto che un ostacolo. Vi spiego il perché. Come regista, lavoro con un'ampia varietà di stili e di soggetti. Alcuni sono grandiosi ed epici, altri fragili e belli, altri ancora crudi e realistici. Ogni storia può essere raccontata al meglio da una camera diversa”



Ps. D'accordo su l'impostazione quanto alla “macchina” mi pare e da buon fruitore Olympus un po' pompata stonata e fuori luogo (tutti tengono famiglia purtroppo) che il brand sia capace è un conto ma nel ecosistema e odierno Micro 4/3, eccezion fatta per il Full frame L, la Panasonic non ha rivali in casa e fuori si fa valere con la sua già eccellente linea GH con ottiche su disegno Leica con cui sparte joint-venture da mo'



Roma immortale

Un mattino prima delle canoniche sette quando “milano incomincia ad urlare” il catodico manda il Tg delle reti con biscione, serpente iconico sulfureo anche esso, l’immagine dell’amata Amerika: nostra salus extrema Thule. Paradeison immaginifico.
Breve che il sole sorge e...Mussolini è già a cavallo dell’eterno fascismo (Fellini dixit) italico: due fasci littori bronzei ai lati della Speaker nell’immagine sovrastante, forse la Pelosi di quella lontana immagine catodica. In verità in verità vi dico: tre. Infatti il terzo fascio è la stessa bandiera americana in verticale, tant’è vero che se togliete la parte sottostante le “Stelle” voilà un fascio ovviamente stilizzato. No, eh! Quando negli Anni Trenta gli idrovolanti di Italo Balbo in orbace (divisa fascista, sebbene qui ordinanza della Regia costituita Aeronautica) ammararono come da programma nella baia di Neveiorche, fu un tripudio e lo si vede dai film d’epoca, meno noto ma pur documentato, quando i fascisti entrarono nella City Hall , tutti ma proprio tutti gli “Americani” convenuti replicarono festanti al braccio levato del saluto romano: A Noi, no? Certe scene che si ripetono ad libitum, perché così i babilonesi del Corona + virus, non a caso latino anch’esso. Certe combinazioni astrali o meglio “Stellare” come la ricordata Stars & Stripes!


NB. In alto il sornione “In God we trust” che per gli idoti è “dio la nostra fiducia”. Ma in cosiddetto inglese trust è:”A trust is a fiduciary relationship in which one party, known as a trustor, gives another party, the trustee, the right to hold title to property or assets for the benefit of a third party, the beneficiary. Trusts are established to provide legal protection for the trustor’s assets, to make sure those assets are distributed according to the wishes of the trustor, and to save time, reduce paperwork and, in some cases, avoid or reduce inheritance or estate taxes. In finance, a trust can also be a type of closed-end fund built as a public limited company”. Insomma il “dio” denaro


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Helicopter money...

Incomincia un po’ a rompere i c…abbasisi questa storia della “carità” pelosa. E non c’è dove sul mainstream(ing) uniformante delle sorti magnifiche e progressive del Covid-19, oops Kapitale che è la stessa cosa! Una guerra, no? Proprio così come nel film di Albertone “Finché c’è guerra c’è speranza”. E allora, ecco, che l’apolide neo feudale luciferino sotto attacco (mai visto in bimillenaria storia babilonese del debito che gli schiavi si rivoltino contro in maniera tanto virulenta che nemmeno gli spartachisti di ogni tempo immaginano, nell’oltre tomba) aprire il portafoglio, sempre pruriginoso: si tratti dei calciatori a “metà” stipendio o robaccia simile, diciamo, passi, fa sempre effettone, così come i lai eterodiretti contro i mafiosi che qui e là portano la spesa a chi non ha occhi per piangere: uno scandalo. Ma andateci piano perché il Conte zio nonelettodanessuno, da buon cristiano (discende dal ramo familiare di Padre Pio da Montalcino, secondo vulgata di Stampa & Regime) li libera tutti con la “scusa” dell’orribile “pandemia” senza ricordare che glielo aveva “suggerito” Leuropa che così non va Italia per i nostri “uomini d’onore”.
Ora quando i costruttori d’Immagine, qui sofficiume, incominciano pure loro ad ergersi come fa il serpente...c’è da stare guardinghi sul chi va là. C’era già stato il caso segnalato poi la volta della Serif produttrice degli Affinity in triade (tria sunt perfectione?) foto-grafica-impaginato. E adesso volete voi? Mammasantissima Adobe (nel frattempo che le televisioni omologate mandano in onda preoccupati giovani alle prese con problemi risolti con marchio Pshop, Ai etc) insomma la logica del Kapitale (sempre k come killer belve assetate di sangue adenocromo). Dice: ‘mbé tutto qua? Già tutto qua e che dimostra la fine di una certa “storia” alias Francis Fukuyama, già in auge dall’Undici Settembre famigerato, Pentagono annesso e molto connesso che dir si voglia per chi intende, si capisce!


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Lo sanno pure le pietre

Stiamo al gioco. E sempre pazzianno leggiamo ed auscultiamo, ecco, cosa ridice la vuota espressione di Stampa & Regime su la boccuccia, annaspata, e silicone di una Gruber qualsiasi a proposito del presente e sfuggevole ‘Viruss’: tutto e il contrario e una dannata fretta di chiudere la partita (con censura di scimitarre ndo cojo cojo) come un Undici settembre qualsiasi; di grafica 3D spacciata per “realtà”. Parto di fantasia. E stessa materia l'ineffabile Viruss’, che stravolge i sacri testi (da riscrivere ex novo) di biologia “animale” nel momento in cui i narratori prezzolati asseriscono suddetto invisibile essere resiste pure al caldo: tombola! Pensano costoro, quindi, di replicare ancora la sceneggiata con avvallo della Oms, benemerita più del consorzio umano della solita Big Pharma-Bill & Melinda Gates front end degli Innominabili, ben s’intende.
Breve tale e tanto l’ammuina sotto il cielo che anche un ex attore Ricciardi non ha più la copertura, ecco, della Cupola sanitaria mondiale, vedi link a piè pagina. E ci si ferma qui.
Controcampo virale, di nuovo, de facto ha creato frattura già e forse soprattutto d’immagine, come al solito. Senza frontiere senza regole senza cittadinanza, il mantra del globalismo luciferino: ieri. Oggi confini chiusi (l’altro tout court è l’appestato, e forse untore, sospetto da scansare a debita distanza) e guardie confinarie, se non ai nidi di mitragliatrici e cavalletti di Frisia poco ci manca (i militari e blindati sono già comunque in strada truccati da “poliziotti” con giubbino antiproiettile via televisioni di Regime). Aria cupa da impallidire gli anni di Piombo. Prima contraddizione non da poco. E se prima privato è bello, manu militari, adesso a babbo moto (letterale) pure la Casellati spocchiosa seconda carica dopo Mattarella (di certo da qualche barbiere) si straccia le vesti di chissà quale stilista nella Milano da bere (anticoronarico) per i disastri della pubblica sanità: e il giorno prima? E come mai il Non Eletto Da Nessuno Conte ha requisito le cliniche private? Però si fanno donazioni, manu militari pure qua, via catodo alla Protezione Civile, che tiene famiglia e non basta essi ciò che lo Stato taglieggiando in tasse devolve, ecco, a “protezione”: due al prezzo di niente.
Siché il liquame politico-mafioso, almeno a chiacchiere, vuole e nientemeno trasparenza, quindi regole, e mette pure mano alla tasca: ma non lo proibiva Leuropa delle banke franco-tedesche? Infine ma non da ultimo, adesso tutti ma proprio tutti a salve si riconoscono non meno che: taliani francesi e via enumerando. Eccezion fatta per taluni ebrei che si considerano non già etnia fra le altre, bensì razza superiore: squamati?
Si vuol dire che il Coronavirus ha inequivocabilmente fatto cadere la “mascherina” del globalismo alla Marchese del Grillo: io so’ io e voi nun siete che un c...oronavirus. Ma l’illusione ottica è tale che si attende, in modo fideistico, da un momento all’altro che tutto ritorni come prima, anzi, più di prima, nel frattempo la Carità pruriginosa fa la colletta: tempo scaduto.
Ah se state pensante ad un anticoronarico, si ricordi la trama di Penelope: di giorno già tutto imbottigliato per l'iniezione salvifica e fatale, peccato che di notte l'ineffabile Viruss’ è già mutato (o in mutande?) un’altra volpe, lapsus freudiano per altra volta! Cos’è Achille piè veloce e la tartaruga dei soliti sofisti? Al posteriore la ventilata sentenza


ANSA) - ROMA, 19 APR - Walter Ricciardi non rappresenta l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ma il governo italiano presso il comitato esecutivo dell'organizzazione": lo rileva l'Oms in una nota nel giorno delle polemiche sulle affermazioni di Ricciardi sul presidente Usa Trump. Le opinioni di Ricciardi, rileva l'Oms, "non rappresentano necessariamente il punto di vista e/o le politiche dell'Oms e non dovrebbero essere attribuite né all'Oms né ai suoi organi".



NO WORD

Last update 10 marzo 2020
Nemmeno l'attimo di rendersi conto e attenzione su le televisioni di Stampa & Regime, in esondazione di fake news a ritmo di criceto in gabbia su ruota, dell'infezione quanto mai appropriata e giunta al momento opportuno, secondo stacco della regia, del Generale di Stao Maggiore dell'Esercito italiano; come dire infetto la "testa" figurarsi l'esercito tout court. Cui prdest?
“After the Governors of Lazio and Piedmont regions also the top officer of Italian Army has been found positive to COVID-19. The Chief of Major State, General Salvatore Farina, resulted yestarday infected by coronavirus. It is he himself who makes it known”
Sito VT


Ventimila soldati sbarcati in Europa per combattere la guerra al Coronavirus? E più dei Russi cosa c'è di più virale? Prima la Cina ora la Russia i Kazariani sionisti cercano il cosiddetto "uno, due" del pugile. Pia illusione
"Sono cominciate le grandi manovre volute dagli Stati Uniti che si concluderanno ai primi di giugno con la conquista del Cremlino e la cattura del cattivo Putin. Almeno si spera che, al terzo tentativo, dopo Napoleone e Hitler, vada meglio".
Italia Oggi

Come ai tempi della Legge Reale per combattere le Brigate Rosse (le stesse del Rapimento Moro) addestratesi alla scuola dell'Hyperion parigino e relativi posti di blocco e sospensione dei diritti indivuali, la sceneggiata si replica a gran richiesta mentre il crollo delle borse è assordante

Coprifuoco: siamo in guerra, anche se non si sentono spari
Coronavirus per annientare la popolazione mondiale
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