Manunzio


Il reparto marketing ne ha fatto una delle solite, infatti da retro le due fotocamere Panasonic sono pressoché identiche e poco percepibili come full-frame (L bajonetta insieme a Leica & Sigma) o M 43; quanto al resto si è su quel crinale molto scivoloso del “piccolo” sensore vs “grande” e tuttavia i risultati pressoché indistinguibile a monitor desktop se non ad occhi squisitamente allenati e navigati che nulla sparte con "fare" fotografie visto, poi, il tallonaggio degli smartphone prossimi alla resa finale



Te voi la botte piena la moglie ubriaca e l'uva nell'orto?


E’ sempre più difficile star dietro il mondo cosiddetto che, guarda caso, va in rovina step by step e di diman’ non v’è certezza...bella prospettiva non c’è che dire.
A farla breve e per restare qui che si parla di fotografia, ma va, a trecentosesessantacique più bisesto della scala...Mercalli, e siamo di lena eh.
Dunque il M43 è "piccolo" questo il refrain e il full-frame regge gli Iso, di notte che è la condizione “normale” per fare clik! Ora non serve a niente controbattere il fatto che il sensore pur “piccolo” (sembra na cosa da hard movie) con stabilizzatore inside et out su barilotto delle lenti ne fa arma micidiale, anche e soprattutto nelle ore notturne, la condizione ordinaria e ideale del fotografare. Sì, obiettano i fullframisti, ma è piccolo lo stesso: ma non ci avevano rotto i maroni con il fatto che chi si contenta godeee...No è piccolo, di più sempre di più in alto. E infatti arriva il liscio e “grosso” full-frame (cosa avete capito!) e sue lenti turgide….oops grande anch’esse. Ma.
E “veniamo” a noi fuori set hard ché Panasonic rammoderna la saga G or ora G9II (noi abbiamo la prima versione insieme a mitica GH4 e pure una terribile bridge da 2/3 all-in-one FZ300 che usiamo spesso e sempre più volentieri) con nuovo auto-focus a rilevamento di fase: na figata. Ni. E certo non è qui per smontare il “piccolo” M43 della G9 inteso come superlativo autofocus...che la giostra deve girare transeat, quando a cazzate altre no. E noi che su la G9 ma pure GH4 via adattatore usiamo vecchi, si fa per dire, originali vetri 4/3 Olympus d’antan...Vero non facciamo corse d’auto e non spariamo a volo avifauna (una volta in analogico si pre-focheggiava o con certi tele fucili alla Zenit dire si impallinava tutti gli uccelli in volo per l’aere maligno) ma da quel che si vede, alla lettera, la precedente G9 è un fulmine.
Tuttavia aggiornato a G9II eccoti pure che Panasonic aggiorna il S5 full-frame L aggiungendovi II: che fantasia sti giapponotti! E poi? Dopo arriva un tizio* e il resto lo leggete e vedete in link...di mondi incomprensibili considerato che più dello schermettino iPhone & Android la visone uman(oide) più non va: allora i pixel turgidi e grossi uno sa dove metterseli! Si spara alla mosca con l’atomica come quel ministro ebreo vs i palestinesi: ordinario, no? No.
E se anche domani un qualche temerario (fotografo?) si mette in testa di stampare? Un ottimo “tascabile” cm 45 x 60 avessi voglia a riempire pareti di Galery very nice compà. La fotografia oramai sempre più tramutata alchemicamente in grembiuli bianco fottografia dalla Giostra, che più passa giorno più sbiella e finisce in rovina schizzando pezzi, purtroppo, mortali tutt’intorno, atomica compresa. E allora botte piena moglie ubriaca e uva nell’orto? E nu cazz’ in culo no? Ahh santi numi qui a queste lande si continua...Furtune e cazz’ in culo beat’ chi ne tene. Vox populi vox dei. Amen

*https://www.youtube-nocookie.com/embed/bqXJnPTw3tI

Ps. Facciamo uso piene mani, ecco, del volgare dire sempre che qualcuno ricordi la parola derivare dal latino e tutt’altro che “scurrile”. E la cosa a continuare ci porta troppo lontano fra “cultura alta” e quella “bassa” sebbene questi ha tutte le categorie filosofiche di quella senza intellettualizzare (Parola è Potere) pure l’aria!





La scena come si presenta durante l'arco del giorno. Reportage già pensato per ricavarne “video” tant'è che le immagini hanno, non altrimenti, grammatica “cinematografica” di campi controcampi etc. Questo a dimostrazione che si fa presto a dire indegnamente street, giacché è reportage gustabile, malia diversa, se fisse a muro o su libro prossimo a venire ma tutte immagini con un certo gusto fotografico oggi bandito al posto di sciatteria eterodiretta: Web docet e non solo

Nottingham
Notte e pioggia da stare al coperto, invece Manunzio con la sua fidata Olympus C- 5050 (piccoletta e molto Leica style con suo 1.8/35 millimetri equivalente FF) il Monopod Manfrotto, e via sotto l'acqua. No, anzi no, ché trovato un bel spiovente balcone al riparo si è “immortalato” la scena. Poi smesso di piovere il resto delle immagini.
Sì, vero lo street presuppone “persone” che si muovono s'agitano pascolano ruminano e vivono. E ma persona è dal latino Persona/Personae....maschera teatrale alla lettera che poi prese valore di “individuo” “corpo” e usata come termine grammaticale e teologico.
Infine per noi di vecchia scuola le immagini, qui cittadine ma come ogni altro genere e in ogni dove, s'iscrivono ancora nel francesismo “reportage”

Link video


Ps. Il video (sorta di story-board tant'è che ne esistono diverse versioni e lunghezza anche bianconero per "tastare" gusto e quant'altro) in link è un francobollo ché non amiamo yotubate e altro. E può verificarsi che in base all'OS Mac/Win la visone avvenga solo a seguito di scaricamento file come fosse semplice allegato. Comportamenti del tutto normali.
No Final Cut, No Premiere, No Da Vinci Resolve




Una tantum

Tempi cupi quanto vero o messo in scena da Stampa& Regime è a volte difficile da seguire, sul quel terreno labile che è la “terra di nessuno”. Ma stiamo al gioco come sembra. E in tempi correnti più di sovente si trova chi per un verso e per un altro trova ad alleggerire l'aria: fateci caso che quando tutto è perduto (per gli altri) viene fuori lo spirito “guerriero” dell’italiano; che strano popolo. Sia come sia e per farla breve nel surfare di qua e di là l'editrice Progresso Fotografico mette a “gratis” dei fascicoli, dove per anni ci siamo fatti le ossa almeno a leggere: ne abbiamo regalato vagonate di numeri alla locale Biblioteca Nazionale! E intelligenti pauca verba in link del numero dedicato alla “notte”, che sembra fatto apposta, poi ognuno si attrezzi come meglio crede.

Progresso Fotografico Serie Oro 60



La Rotta

Naturalmente non è la via, traiettoria e nemmeno scassata: no, proprio rotta. Disfatta. Vale a dire quando un esercito (come formicaio) una volta colpito reagisce a cazzo di cane. Sparpagliandosi, alla ognuno per sé Iddio per tutti.
Esempio Nikon che ha fatto (in vena?) della serie Z la mirrorrless, sì, ma a salve. Ed immaginate chi possiede ottiche Pro luminose della Casa, trovarsi chessò di pari lunghezza Z (perché da cretino è passato a Z) diciamo così, non un f2.8 bensì un modestissimo f 4. Disfatta oltre al fatto che giustamente qualcuno si pone seri problemi su questa “strategia” di Casa Nikon Z, che al momento buono statene più che certi la prima vittima della premiata CaNikon. E gli altri brand(y) non stanno a guardare, casomai su la riva del fiume…

The Negative Reaction to Nikon’s Noct Lens is a Symptom of a Much Larger Problem

Man fotografo dal 1969


Ps. Nell’immagine inizi post il cosiddetto Noct zerovirgolaqualcosa di apertura e azzeccato ad un corpo Z: un bell’equilibrio instabile e certo molto discreto come “lente”. E pensare che la fisiologia mirroless e quella di contenere pesi e dimensioni, guardate Pana & Olympus più la seconda che la prima che ha partorito la sua Full frame senza specchio! E la cosa, il Noct, un fatto di vetrina e null’altro, poiché nessuno si sognerebbe di andare in giro di notte (o mezzogiorno ai tropici a tutt’ISO, tutt’apertura e lamentando casomai pure vignettatura ai bordi!) con una canna di fucile a prezzo indicibile (e si parla male di Leitz). E poi con i corpi stabilizzati e le ottiche e il fatto di non avere rimbalzi di specchi, e gli alti ISO non più spauracchio per la “grana” dovrebbero far sì che una qualsiasi ottica luminosa basti e avanzi per fotografare. E invece no, il peto vetro-metallo più che bello e buono puzzolente e costoso targato zerovirgolaqualcosa ma di Nikon; cosa che ci dice aldilà di ogni ragionevole dubbio che Nikon è de facto trapassata a peggior gloria. Una Era si chiude e questi signori non vogliono darsi ragione: giapponesi, no? Rimasti soli soletti nella Jungla a guerra persa e lontana nel tempo e nello spazio: te a buon peso che stamani siamo larghi e generosi!

Pss. Tutto lo sforzo “bellico” in atto dei brand fotografici è l’inutile tentativo di rinviare il redde rationem da Pensiero Unico, qui nell’articolazione fotografica digitale



Pirlame

O regno del perfetto Pirla. In partica i pirolomani tout court ci prestano destro all’ennesima mazziata per chi capisce. Siamo, s'intende, all’ennesimo exploit del Nulla qui in formato lente, natural + mente verso alte ed inutili aperture o f stop. Ancora con i corpi macchina già “antivibrazioni” e sensori che leggono de facto nella notte nera dove tutte le vacche sono di pari colore… ci pare poco azzeccato questa rincorsa agli alti diaframmi, se già pure con gli Iso e Pshop e Lightroom et simila: che dire ancora? Vuoi tu che una nuova lente risolva ipso facto il Nulla corrente fotografico? Avanti con la sigla per gli acquisti: tatarattatà canaleeeecinqueee!

Some New Wide Angle Lens MTF Tests: Sony 24mm f1.4 GM; Sony 35mm f/1.8; Tamron 35mm f1.4 SP


Manunzio fotografo dal 1969

Una Leica…a mandorla




Abstract
like the italian photographer Alex Majoli, from Magnum Agency, I used same camera or poin&shoot C-5050 by Olympus for thousand images of my personal archive


Bastian contrari si nasce o si diventa? Bella botta: l’un e l’altro va da sé. E infatti se non fosse per una base (condicio sine qua non) ben difficilmente, a meno della roulette russa o teoria dei grandi numeri a raffica, la cultura tirerebbe fuori qualcosa di “artistico”. Insomma eretici si diventa manipolando l’eresia che si è succhiato dal latte materno. E meno male che non siamo ai tempi di Giordano Bruno! Sia come sia e tralasciando album di famiglia arriviamo al dunque. Sì, il bastian contrario più che professione è una Fede, e noi l’abbiamo incrollabile tant’è vero che facciamo cose che, secondo standard casomai stars and stripes o di certo liquame di Stampa&Regime settoriale, sarebbe/è inconcepibile se non con la premiata ditta CaNikon e blasé Sony (che fa la gradassa su le ceneri di Minolta che acquistò tempo fa) o Fuji che ha una certa tradizione fotografica, oltre che produttore di ottime pellicole bianconero e soprattutto colore: Velvia ricorda niente? La chimica E-6 che ha steso letteralmente il famoso Kodachrome di Mammasantissima Kodak: vero National Geographic?
Immagine notturna va: Olympus C5050 tirata, ecco, a 400 Iso/Asa che più in là non va ma dall’obiettivo equivalente 35 millimetri in passo universale/full frame corrente, F 1.8. E stiamo parlando di una point&shoot da sensore lillipuziano. Roba da matti? No faceva così, e pure in notturna un certo Alex Majoli della Magnum: e mo che state a dì? Le solite cape chinate quando gli allineati e coperti a telecomando non sanno cosa rispondere perché il “suggeritore” delle masse non sa che pesci “prendere”. Majoli-Magnum-C 5050 Olympus e dall’altro Man-Getty Images-C 5050. Si fa quel che si può, via.
S’intende dire che se c’è qualcosa da narrare la “macchina” è relativamente importante: intendiamoci la camera è il fotografo per chi intende. Punto.
Una sera di pioggia, quindi, con la Olympus C 5050 e il Manfrotto monopod, si sa mai. Poi più che altro è servito quale bastone del viandante…ché la luce ambiente (calda per intrinseca natura e preset del bianco che si lascia a manetta su “caldo”) dai lampioni color ambra consentiva tempi di otturazione di 1/25 a f 1.8 più che sufficiente a “fermare” la scena inquadrata. Naturalmente il “mosso” è voluto e ricercato altrimenti che bastian contrario…

Man

Notturno (bagnato) dall’Italia


Ps. Majoli come la miglior tradizione vuole usava Leica a pellicole poi Olympus digitale per ritornare all’ovile dal momento che Leica è diventata digitale: noblesse oblige…
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