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Se dall’altopiano guardi il mare

A quanti è data la fortuna di salire in alto, metti di quelle litoranee che si avvolgono curva dopo curva, ovviamente sul mare, e questi apparire in tutto l’orizzonte da immaginare di trovarsi su di un isola circondato dalle acqua; metti una di quelle brezze che toglie ogni caligine e l’orizzonte finire con il cielo e viceversa: beh che dire? L’aria tersa e lo sguardo in ogni dove, ecco, la sensazione di spaziare per il terraqueo. Ora poesia a parte, bisogna avere uno sguardo che sia, non necessariamente, di litoranea o dal monte, su le bassezze umane, preconfezionate ed eterodirette. Esercizio diuturno per evitare di cadere nella trappola del déjà-vu e fregarsene di conseguenza, come zombie o sempre più robot che però non chiavano ma comandano ( in siculo megghiu cumannari ca futtiri). Boutade ma non così per un’altra volta, che l’immortalità ha dei costi per chi capisce.
Siché l’occhio del fotografo affilato per benino, questo è il discrimine con i minchiapixelisti il resto è propaganda e marketting (marchetta italica d’antaan o passeggiatrici serali) ne regala un’altra proprio su Stampa & Regime. Cherchez la femme? Certo può essere e come no di sti tempi cupi!

Ps. La sigla (fotogramma estratto) è quella che passa il convento Rainews24, non che le altre dette emittenti son da meno, ci mancherebbe, qui tuttavia continua a manifestarsi l’occhio onnisciente (così anche su i nostri libricini di catechismo) il paese degli “gnomi” svizzeri bankieri nati, come tra l'altro la WTO di Ginevra, oltre al cioccolato, luogo comune, e che l’altro giorno chiamavano elvetici. E del pensiero unico, o unidirezionale per la giostra degli acquisti, che non conosce sosta neanche sotto "virus" detto Coronavirus!



Photo melon


Sicof il Foto-Cine-Video-Ottica Salone Internazionale della fotografia tra mercanzia varia e mostre di ogni tipo, e stand tra cui Paolo Gioli. Milano tanti anni fa. Una scatola, ante litteram l'effluvio stenopeico corrente à la page, pin-hole che ci facciamo bella figura con gli angli, caricata di Polaroid ventiventicinque e naturalmente flash a spiovere visto il “buco” che Gioli usava sui suoi invitati. A vederli sti ritratti del foro un piacere che i minchiapixellisti non possono gustare e tampoco immaginare.
Una scatola che in buona misura simile alle prime di Daguerre, e fermiamoci qui che il campo più che scivoloso di sti tempi è minato e andrebbe come tutta l'umana avventura riscritto di sana pianta: Talbot Hippolyte Bayard...senza scomodare Leonardo da Vinci** e sua torre (!) stenopeica cui due mattacchioni di “scienziati” voglio usata per il “ritratto”, ecco, anche della Sindone.
Scatole e di ritorno che Gioli alternava a michette, si il pane, caricata di pellicola e non si ricorda se minuscole Polaroid o lastre 10x12 “assemblate” a companatico nel panino fotografico, cui interno privo di mollica e dipinto di nero sembrava un occhione gigante. Ah l'Arte.
Qui in caso di specie il fotografo (!?) dopo aver mangiato un melone, sì proprio così, utilizza la scorza per fotografare...e più delle parole le immagine veramente squisite al gusto, letterale, di melone e non solo. Cherchez la femme!

Fotomelone

** Leonardo Da Vinci la prima fotografia della Storia umana?
NB. Il link è “strano” che su Manunzio.it è “norma” lo diciamo per le persone sensibili e “normali” e cum grano salis ne leggano e poi con propria testa (!?) s'attrezzino di conseguenza


Manunzio fotografo sin dal 1969

date » 27-05-2019 08:51

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tags » parigi val bene una messa, edit piaf sous le ciel paris, cartoon dal vivo,



A volte anche una fede incrollabile s’arresta dinanzi al giornaliero liquame montante cui graduatoria, ecco, o gerarchica di questa o quella cosa si veste sempre più d’ammuina della solita giostra per acquisti. E si ripete non ha importanza cosa (merceologica) ma come altre volte scritto, l’essenziale è l’accata accata che in lingua indigena locale de - riva dal gallico acheter.
E siamo pur sempre ad inizio settimana, no? Allora e da un po’ che facciamo, da presso il link d’una rivisitazione in “chiave” moderna, uso dire, di un motivetto intrigante di Edith Piaf; come su immagini dal “vivo” fotogrammi cartonizzati rendono lo skyline meno usuale del solito. E ce ne fossero sempre più invece di stare incollati a schermo di smartphone residuali desktop o perniciosissima televisione. Ah cherchez la femme, sans dire!

Sous le ciel de Paris


Man fotografo sin dal 1969




A fessa 'mman' e criature




Espressione napoletano che non attiene (fessa) a quella “cosa” dell’anatomica conformazione femminile, casomai si chiama e onomatopeia, causa il movimento sussultorio ma pure ondulatorio, dell'organo entrante nella “purchiacca” per non addetti ...lavori.
E dunque la “pazziella” gioco in lingua del Rosacroce Dante è un attività ludica molto ma molto redditizia: come va Cia& Mossad tutto bene, famiglia e bambi? Ri-dunque siamo (chi?) tutti fanciullini con il quotidiano smartphone acceso e surfiamo de qua e de là. E vuoi tu un giro su Instagram (Cia&Mossad ma anche altre agenzie cui elenco è lungo ma che ringraziano con lacrime agli occhi per sganasciate risa) un giretto, no? La vetrina delle fottografie, pro dementi a telecomando erore, ecco, non è. Fottografia corrente anche e soprattutto di fallowers cui mostrarsi, malgrado il re sia nudo ma tant’è. E dunque in finale: specchio delle mie brame dimmi chi è il più co…glomerato di ossa e sangue fract’ del reame?

Man fotografo sin dal 1969

Ps. Ma non avevano detto, oltre il Mossad che la Cia è una loro depandance, che i famigerati fallowers Instagram sono fake e non si è scritto già in “falso d’autore”?

Pss. La nostra giovane puttanella scosciata quanto basta per restane in tema (perché mai far vedere le cosce se una “donna” è brava ontologicamente?) con un reperto (pubblicità occulta!) analogico d’antan, una Contax a pellicola che oggi fa tanto figa (non si evince la tariffa oraria per la “botta” della puttanella) del caso. Comprate e usate non già il digitale che non “tira” poi tanto di sti tempi, sia relfex-mirrorless che soprattutto i famigerati telefonini, ma la buona pellicola d’antan che faceva disperare tanto Cia&Mossad e i loro database, quando oggi con un click l’Eurogdfor del caso, come da ultimo dans la douce France, applica mazziatoni (cariche selvagge) senza dar conto a nessuno: cherchez la femme!







Gnifone & Bandone

Come tutti quelli che praticano lo still life (sin dai tempi analogici) si trova interesse per certe realizzazioni. Casomai, sempre in Era analogica, il difficile era nel mettere in pratica la luce: artificiale per convenienza ché non ci si poteva permettere i Bowens figurarsi gli svizzeri Elinchrom o artigianali in quel di Milano.
A proposito vi è stata e per molto tempo una disputa “teologica” sui i flash da usarsi: a generatore o monotorcia? Terzi di diaframma (!) temperatura colore incostante tra sistemi (!) l’arrivo di astronavi aliene…quel che vi pare. Chiusa parentesi.
In Era digitale è tutta na discesa a patto di sapere anzitutto il proprio nome per chi intende. Vale a dire la “facilità” della codifica 0/1 la capisci se sai, di nuovo, il tuo nome: storia paisà e lascia stare Pshop o à la page Lr e soprattutto il Raw, che tanto poi…sta mazza. Ecco perché si firma ogni articolo “postale” con quattro cifre finali, sempre per chi non ha testa a spartir orecchie!
Siché e finiamo basta un po’ di “cerone e peli” posticci per fare, comunque, una foto interessante: certo se il manufatto che sia invece di chiamarsi Antonio lo chiami Carlo, eh…Già proprio così: non è bello (falso) ciò che è bello ma quello che piace falsa + mente! Certo se poi lo scatto e di una entità fantasmatica a nome Gastel o alla Toscani…cherchez la femme!

Un set di pochi spiccioli


Man fotografo sin dal 1969


Ps. Poi arrivarono gli IFF monotorcia economici (cinesserie antelietteram?) che acquistammo e funzionarono senza mai dare problemi…tranne per alcuni “pro” che a mezzo stampa (Milano cominciava più che bere a tracannare da cane) ne decretarono la fine di un buon prodotto italiano: il problema!

Pss. A Milano venivano fabbricati oltre ai banchi ottici Fatif 10x12 e 20x25 generatori che ricordiamo chiamarsi Eurotodde Srl, usati in molti studios, cui sito del produttore sembra essere "offline"
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