Manunzio


Famosa Scuola di Atene al netto d'esoterico richiamo alchemico (affresco di Raffaello Sanzio, databile fra 1509-1511 è situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro "Stanze Vaticane", poste all'interno dei Palazzi Apostolici) con i due pilastri dell'Occidente giudaico-romano-greco-romano cui Capitalismo trae forza sostanza: ideologia. Molto difficilmente il Cancel Culture e dei due, Platone con dito alzato e Aristotele con libro mastro contabile e teorico della "tabula rasa" o del meccanicismo tout court, sfere celesti comprese, li vedremo spodestai dal loro Pensiero Unico o dell'America way of life


Cancel Culture, eh? No thanks(Munari delenda est)

“Le classi dominanti cercano sempre di impedire ai senza potere di capire come funziona il potere. Questa tattica è portata avanti da una sinistra culturale determinata a bandire i vecchi filosofi "maschi e bianchi".

Eccolo qui un concentrato e gustoso di cose anti Pensiero Unico che scoreggia da mane a sera. Da leggere per chi, naturalmente, è di buoni studi ed intelligenza ma sta bene pure viceversa, anzi. Certo il minchiapixelista (nostro conio da pixel e minchia...o equivalente bimbo minchia) si fa le sue buone seghe: quanto reali e quante metafisiche, diciamo così, è vexata quaestio.
Ora non ci può essere alcuna “arte” a pagamento o meno che non affondi radici nel Passato, che non è mai stato epoca d'oro, Arcadia eterodiretta si. Anzi a volte nel ritornare su i classici del Pensiero tout court si resta sbalorditi della modernità, qui ed ora, in circondario che definire deserto è offendere il vocabolo.
Ergo ci fermiamo e solo un attimo ancora: Rembrandt nordeuropeo, pittore in secoli fa. E quando noi fotografi (chi?) pure i Direttori della Fotografia componiamo una bella scena o che si intende enfatizzare un volto un'espressione, dite come lo s'illumina se non prendere a prestito lo stilema Rembrand, che a sua volta lo muta, addolcendolo di molto viste le nebbie gotiche delle sue terre, da Caravaggio? Ora buttiamo a mare (stavo per scrivere cesso) ambedue? Fesserie e di cosa si nutrirebbero i mercanti d'arte, e il via vai di tele dei Nostri che da morti viaggiano per il terraqueo? E il besenisse dei musei, e dei prestiti...meno male che quell'idiota di Tremonti (oggi all' Aspen Institute la creme della Massoneria luciferina trans-atlantica e non solo) asseriva che con la cultura non si mangia? Poco no, ma a quattro ganasce, eh, avessi voglia!

“...ho parlato della distinzione aristotelica tra il buon cittadino e la persona buona. La lealtà della persona buona non è verso lo Stato. La persona buona “agisce e vive virtuosamente e trae felicità da questa virtù”. Il buon cittadino, invece, è definito dal patriottismo e dall’obbedienza allo Stato. La persona buona, come Socrate o Martin Luther King, Jr. entra inevitabilmente in conflitto con lo Stato quando vede che questo si allontana dal bene. La persona buona viene spesso condannata come sovversiva. Raramente la persona buona viene premiata o celebrata dallo Stato. Questi riconoscimenti sono riservati al buon cittadino, la cui bussola morale è influenzata dai potenti....”


Ps. Rembrandt e Caravaggio non sono neutri o angelicate creature, anch'essi parte della giostra o della “commedia dell'arte”; resta il fatto che la loro aura, lato traslato e figurato, e pittorica continuiamo ad usarla anche oggi: maschi bianchi e repressi da eradicare in nome del Nulla via Wall Street & City of London? Casomai costoro, bianchi, pure masturbatori nel cesso così le “femministe” eterodirette dalla sempiterna Mafia Kazariana e del Novecento pensiero ultimo scorso: vero Emma Bonino capopopolo radical chic propalatrice di depopolamento del Pianeta, eugenetica covdiosa o meno che sia, sex-drougs and rock & roll by Stars and Stripes?

Pss. Certo poi i cultori del Capitalismo luciferino a base Adencromo, e certi divulgatori, così alla buona, tipo Malthus & Darwin en passant, bianchi e benestanti: si “eradica”?


La Pedagogia del Potere
(Copia & Incolla se vi pare)
https://comedonchisciotte.org/la-pedagogia-del-potere/




Ogni promessa, a volerlo, è debito

Immaginate l'estate de facto terminata oggi durante il quale vi siete fatti prendere, come abitudine poi già complice la calda luce mediterranea dei primi raggi mattutini, dallo scatto “artistico” e anche per questo avete allungato il “brodo” della promessa fatta circa il Manunzio still-life e mangereccio quale “accidente”, diciamo così. Questo per dire che il semplice “piatto” di minestra, ecco, a mo' di ricetta poca interessa a Manunzio, poiché è sotteso il più delle volte, questo o quell'altro “alimento”.
Sicché non aggiungiamo altro alla fatica, solo per mettere in “vetrina” si è impiegato due giorni per altro finanche dodici anni, così dice l'EXIF. Certo lo zampino del diavolo c'è (la perfezione non è di questo mondo, fine a se stessa poi non ci frega de meno) e se ne fatto ragione. A dir vero infine c'era un'immagine suggestiva che si è preferito per altra volta; decennale anch'essa still-food ancorata ad un passo biblico (tutti i cosiddetti artisti e quelli con fregola, se tali sono, non possono che rileggere, prima o poi, il Libro dei libri dell'Occidente tout court) e però i giovani digital connessi cosa gli cala?
Basta così, va, ad intenditor poche parole il traslato latino: un si sa mai quanto a squola!

Link pagina food (fresco di stampa...)


Manunzio photographer since 1969


Sviolinate fra due attori, Gianfranco Ravasi ecclesiastico e Carlo Rovelli scienziato, che a certo punto invertono le parti non credente-ateo per imbellettare le loro baggianate e deliziare il pubblico beota convenuto; anzi lo scienziato candido afferma socraticamente falso come l'oro di bologna, di non sapere. E che là fuori, continua, extra umane vite poco si sa, alla faccia della razionalità 1717 (Anno Domini Massoneria fecit) Taverna dell'Oca London City


Fiat Lux Genesi 1.3
(Delenda Munari est)



Sostanza per chi fa fotografia altro che minchiate di pixel. Simbolo pregnante che non troverete certo sponda nelle baggianate via Nasa o Never Space Agency d'altre volte fatto cenno, cui Sara Munari figlia delle “stelle” è Vestale prezzolata del Pensiero Unico.
Dato premessa, che poco tange con fatti personali circa la Vestale (poco ci frega d'essa se non il fatto che propala cose contro cui siamo razionalmente acerrimi, avversi e contrari per tacer d'altro) veniamo a noi.
Dunque, luce e di un duetto spassoso fra “credente” e uno “scienziato” cui ateità tuttavia è pietosa, fa ride, anzi, giustifica a piene mani il rivale teista parte del duetto. Tutta messinscena, questo è, in Trinacria e nel Cortile dei Gentili, simil luogo del Tempio Sionista a Gerusalemme. Gentili i non intruppati nelle baggianate di Yahweh o detto senza vocali ma cavernicola Yhwn, un amico degli amici: intelligenti puca verba.
Si diceva della figura barbina ( 'o e merd'?) dell'ateo scienziato a salve che non sa assolutamente una mazza di religione e catto-cristiana in primis: voi guidate un treno senza sapere come e perché alla faccia della “razionalità” (prestito dal Nobel Rubbia) !
Ma si è detto è una sceneggiata dove il matador è il Cardinal Ravasi (già da Canale Cinque) ex ras Dicastero Vaticano Spa per la Cultura. Una lenza, un affabulatore un pifferaio in questo simile alla Munari & Co. Una Sirena mitologica non quella delle fabbriche! Eloquio ma per chi intende, però, il curialese e conosce le Scritture cui l'ateo scienziato sa manco l'esistenza, sebbene figlio di...del Pensiero Giuadaico-Cristaino-Greco-Romano e ci si ferma qui.
Suddiviso in due parti il duetto per chi ha cultura superiore è da vedè.
Infine e non diversamente qua e là spunta il Caravaggio creatore, questo sì, del Cielo e della Terra, non le corbellerie della Genesi. Maestro di luce un tantino luciferina ma qui è saggio ed opportuno fermarsi: vero “alchemico” cardinal Del Monte?

(Copia & Incolla se vi pare)

Gianfranco Ravasi e Carlo Rovelli: dialogo sulla luce (parte I e II) -Cortile dei Gentili
https://www.youtube-nocookie.com/embed/yJP7LWjDHX0
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...le tre divinità sono associabili a tre elementi: Giove (Aria) Plutone (Terra) Nettuno (Acqua)...Villa Ludovisi già del Cardinal Del Monte
https://it.wikipedia.org/wiki/Giove,_Nettuno_e_Plutone

Papa Francesco silura il cardinal Ravasi: al suo posto arriva Tolentino
https://www.affaritaliani.it/esteri/papa-francesco-silura-il-cardinal-ravasi-al-suo-posto-arriva-tolentino-817524.html

Manunzio fotografo sin dal 1969



Poi ti rompi i c...abasisi, eh


Questa volta non è possibile intessere alcun “paragone” con altra immagine. Sì, è vero c'è sta stupidaggine googlesca di prendere un'immagine e aspettare che ne trovi “uguale”. Spiace non funziona. E si parla di Intelligenza (idiota) Artificiale che è parolina diciamo magica stile virus ed antivirus come si è sperimentato, purtroppo, in questo triennio satanico: chi non ricorda il “compagno” miliardario Fazio su Rai3 interrogare a giorni alterni il Burioni superstar? Sì, quel cornacopio che voleva ridurre in casa gli uman(oidi) come topi? E ne ha chiesto scusa. Vero, ma ai topi.
Ritorniamo al sentiero, quindi, e l'immagine che chi scrive ha visto, forse non proprio paro paro, in un dipinto: ci metto la mano sul fuoco stile Muzio Scevola...di lontani libri scolastichi, non è un errore è per chi intende, si capisce.
L'immagine, sovrastante, è di più scatti alla stessa persona, nel momento in cui il medico o l'assistente sanitario sfruculiava il soggetto (siamo all'interno di struttura detta senza giri di politically-correct manicomiale) che voltandosi contraccambia: manfrina per una sigaretta. Sunzione, bocca, tipica dei reclusori (anche gli uffici tout court) che insieme al tabacco, ancora una, si consuma rituale per l' “appagante” ricerca di quiete, così come i lattanti al seno materno, sebbene nei campi lager anzidetti ordinaria regressione uterina!
Sicché lo scatto, di nuovo, somiglia a un déjà-vu. Dipinto-posa-luce che la memoria non riesce a nominare o trovarne su l'infame Google, che di giorno in giorno, oramai, regredisce anch'esso e riduce sempre il range (non solo in caso di specie) per zombi umanoidi.

Ps. Qui l'immagine (in alto) è “diretta” causa il bianconero sufficiente + mente in chiaroscuro caravaggesco: da sinistra, infatti, proveniva l'unico lume di finestrone d'una strana ed insolita ottobrata mattina. Il richiamo a Caravaggio non è, poi, inopportuno, tant'è che la versione originale a colori di Olympus C-5050 (rasoio di Point & Shoot ancora oggi!) giocando con il “nero” a sfondo: eh, avessi voglia!


L'immagine è un suggestivo studio caravaggesco, che esula la presente ma che solo ad arrivare all'acerbo scatto è costato esaurimento nervoso, letterale, si richiama alla seconda Tela di Caravaggio, tema Cena in Emmaus dal passo biblico e quindi molto intrigante: episodio fra due viandanti e il misconosciuto Nazzareno che si rivelerà di lì a poco, a tavola, rifacendo i gesti dell'Ultima Cena agli increduli astanti. Ciò detto e a dar seguito l'argomento luce, qui necessariamente artificiale, un semplice “cobra” su stativo con griglia a nido d'ape rifà, ci prova, con vetri/soggetti tipico di Manunzio la Tela della Cena in Emmaus conservata al Museo di Brera in Milano

FIAT LUX

Luce quindi alla fin fine naturale o, come qui nel caso artificiale, la materia prima per modellare alla lettera ciò che risiede nella mente del fotografo e dargli corpo, ecco: venire alla luce atto di nascita che non distingue fra maschi e femmine, atto creativo, e ché le moderne incubatrici, fabbriche di feti, più che fiction corrente realtà ha tolto di mezzo una volta e per tutte l'utilità generante dell'utero naturale: se ne diano pace le cosiddette “donne” brutta copia del modello, ecco, maschile tutt'altro che tramontato, tutt'altro. Touché.
Infine di cosa sia poi possibile da presso altre due immagini: la bottiglia e il bicchiere immersi in catramoso nero prodotto da foglio di carta disegno plotter (benissimo quella da forno) tenuto su da due stativi simil stenditoio per panni (!) e il solito flash qui il 45 CT4 con parabola retroilluminante il foglio: a fondale orizzontale carta nera lucida panno nero su fondo e tanto lavoro di post-produzione ad eliminare indicibili riflessi, anche questo!
Il violino per sviolinata finale, è venuta così al volo...traslitterazione in digitale di lastra 10 x 12 analogica Fujichrome 64 T(ungsten) su banco ottico Cambo e ottica da 150 mmm; mentre l'illuminazione da sinistra è data da due lampade Nitraphoto (odierne Led che scaldano meno e soprattutto “risparmiano” energia che sia sovietica o d'altro...fate vobis) all'interno di ombrello argentato ultimo residuo “bellico” della saga Bowens, cui oggi si utilizza l'universale attacco per flash da studio etc. Fine seconda ed ultima parte. Buona luce. Link prima parte

Sorge il Sole canta il Gallo Manunzio è già a...cavallo



Vabbene la frase è del due tragicomico Mussolini-Starace, ma ce sta. E sì perché l'incedere dell'età (quand'è patetico altro che poetico Manunzio!) vi fa alzare presto, tranne quelle volte che dormite come sasso sott'acqua: lirica la lirica Manunzio, grazie. Prego non c'è di che ma vogliamo proseguire? Sì certo. Allestito un tri pannello: alzata, taglia luce e piano in nero il più è fatto. Senza fronzoli, come ed esattamente, un espresso qui un po' lunghetto but americam style: ce sta pure questo, e d'altronde alla Coin cosa siete andati a fare se non a comprar props da buon trovarobe o art-buyer? Mah.
Espresso (lungo) piattino e cucchiaino, no? None provato e riprovato con diversi spoon e non ce niente da fare ché occupano spazio. Un chicco di caffè basta ed avanza alla bisogna, e il colpo di genio, ecco, d'un pizzico di (stavo per scrivere sale, boh) di zucchero sgraffignato dalla credenza senza che il “coniuge” s'accorga: si quella de “questa casa non è uno studio!”
Insomma, complice la luce che arriva di rimbalzo, da sinistra fuori finestra e in foto l'opposto, sul palazzo dirimpetto, rifrange quel tanto sui vetri della nordica finestra...il gioco è tutto qui. Ah certo, stavolta è la E-3 di Olympus ammiraglia dopo la gloriosa E-1 in formato Quattro-Terzi d'antan; l'ottica l'ipereattivo ad “onde” 14-54 f 28-3.5 prima serie, soliti quattrocento Iso, più un pannellino di polistirolo a sx, tanto per gradire anche se non ce ne sarebbe bisogno: siamo per il Nero Caravaggio, molto e altro del soffuso Rembrandt. E qui è giusto e saggio tacere oltre



© Photo Franck Hamel
Dark food

Presentare il cosiddetto food su sfondo tenebroso e pari illuminazione una bestemmia alcuni anni fa, poi tempus fugit e ci troviamo pieni di immagini “darkness”. Oddio certe cose, immagine, traslato il piano puramente “mangereccio” non dispiace, anzi, vederle appiccicate su pareti. S'intende dire che il “cibo” assurge ad Arte e, per prova, piena questa di esempi illustri, certo più ancora su tela e pennelli. E a proposito ci sono degli imb...elli che in ragione di vivere a Milano (che se scolato tutto il bevibile a refrain di pubblicità anni Ottanta o del craxismo...) e per chissà quali involuzioni menatali, nientemeno, con “pennellate” di luce, sì vabbé si fa notte, espongono in digitale alla...Caravaggio e stampa rigorosa + mente su tela inkjet! intesa però in cucina: oh Madonna non puoi cioncare sti gran figli di p...itture digitali? Grazie, ecco.
Qui invece si propone una visione molto minimalista e niente male di composizione e luce, quasi lumicino che sta bene: attenzione si richiama il food “artistico” del collega ché al resto: oh Madonnina non è che prima ti porti i grafici creativi agenzie, coprywater prima del fotografo finale in ogni senso? Grazie, poche ma buone: pensaci tu. Amen

Food photography (copia ed incolla su web paisà)
http://www.photographe-culinaire.net/-/galleries/produits-bruts



Ps. Pure noi produciamo "darkness" ma tutto a suo tempo...come Qoelet/Ecclesiaste veterotestamentario la filastrocca c'è un tempo...per stay tuned compà



Caravaggio (cum grano salis)

Vabbene però datevi na calmata così come il grafico figlio di Sky: Caravaggio aggiungendovi, guardando meglio a monitor Mac, e con rumore. Ah non ci eravamo accorti.
Ok go back. Il cielo è velato ma qua e là un raggio di luce pure arriva. L'aria è grigia ma non piove. In cucina nella fruttiera, come ad invito, frutta si direbbe di stagione. E ancor prima del caffè due mele e pera, che non si fa appena alzati mi raccomando, sono nella living room che è più figo che dire soggiorno. Tavolo lungo che sembra fatto apposta. Finalmente il sole, meglio una scherda, lama non eccessiva. Un panno per l'abbisogna a mo' di tovagliolo. Siché sul bordo del lungo mobile, sistemato il tovagliolo e la frutta il resto è nell'inquadratura sovrastante. Certo poi ci ha pensato un plug-in di Pshop Elements versione boh tanto è vetusto. Una sola prova del preset e il gioco è fatto: sopra sembra un disegno, ecco, tutto il resto e si vede è digital image. Finto vero direi verosimile. E Caravaggio? Buon'anima qui c'entra per puro lato B, infatti era interesse tutt'altro se non “fermare” l'attimo di luce. Ecco raccontare con niente il chiaro-scuro-elementi per la messinscena.
E il rumore? Daje prodotto dal preset che non dà per niente fastidio, anzi, valore aggiunto. Rumore che una volta sarebbe stata grana fotografica, decisamente su formato Leica al contrario su 120 o più ancora 10x12 per coloro che fabbricavano fotogrammi per chissà quale mercanzia per offset.
E qui per chi ne vuole gli echi che ogni bravo fotografo ( si vabbé) dovrebbe avere, certo, nel suo bagaglio o più background scritto così “veri naise”: storia dell'arte

Divisionismo
https://it.wikipedia.org/wiki/Divisionismo

Michelangelo Merisi in arte Caravaggio
https://it.wikipedia.org/wiki/Caravaggio


Ps. Camera Olympus E-510 formato 4/3 con ottica 14/54 (equivalente 28-105 in full frame) con impostazione manuale 1/20 f 4.0 a mano libera (con accessorio inventato a sostegno camera: no stativo no cavalletto) a Iso 200. Luce di finestra naturale (no window/bank) del giorno 11 Ottobre 2020 ore 7.45


Click on image for more

Caravaggio & Pixel

La cultura che ci con + forma vale anche per gli Yankee, purtroppo. Sia come sia chiamare in lingua dei barbari, scritto così a giorni alterni, l’Ultima Zuppa è la dimostrazione universale della grossezza della famigerata “lingua inglese”. Zuppa serale, pensa te! Tuttavia qui in caso di specie siamo all’incrocio di un dipinto e chiacchierata, diciamo così, su pixel dei telefonini e capacità di riprendere molto bene oramai il circondario, sì, il terraqueo annesso e connesso ivi il maledetto bipede, chiamato pure Sapiens: e niente piu?
Ispirazioni telefoniche

Man fotografo dal 1969

Ps. Il dipinto, ossia la Cena in Emmaus tratta dai Vangeli, è la prima tavola del Caravaggio e, neanche a dirsi, il Cristo è un giovane paffutello in atto benedicente a la tavola riccamente imbandita. Opera esposta aal National Gallery of oindon , ed a noi non piace. Viceversa la seconda “copia” del passo evangelico di Luca, dipinto conservato a Brera in Milano, affogato mirabilmente nella luce caravaggesca, che ci fa impazzire, è tutt’opposto di quello, giacché scarno rarefatto drammaticamente presente e tridimensionale del cosiddetto ultimo Caravaggio, che di lì a poco metterà (o han messo?) fine all’esistenza terrena di un Genio della Luce.
In nota per chi pratica la fotografia, non già caravaggesca bensì Rembrandt è passata ad indicare una luce che, bisogna dire chiaro e forte, tutt’altra cosa, poiché “soffusa” e nordica che spazza via il dramma-nero-fondo scenico iconico dal simbolismo più o meno accennato o velato del Caravaggio. Troppo per chi intende, oltre al fatto che la “seconda copia” del Caravaggio sta (o han messo?) a Londra…intelligenti paura vera

Immagine finale




Di quei fatti che paiono se non marginali marchiati di “certa” epoca e per noi, restiamo Tonino Guerra e spottone, che siamo nell’era dell’ottimismo a pagamento ben s’intende: che dire?
Sta scritto che un “pensiero” non sopravvive alla fine della sua religione capitalista. Cosa questa che sembra criptica solo in apparenza. Tutto l’Occidente giudaico-cristiano-greco-romano è nato e sviluppato intorno alla “sua” religione. Basti pensare a Saul o Paolo che “cade” da cavallo, o meglio fa la mossa del cavallo nel dare corpo al nascente Occidente post ebraico, innestando, che combinazione, proprio il cristianesimo sul ramo maligno della Proprietà Privata o di Satanas in persona.
Si certo per chi nulla mastica di religione tout court e si diverte a passare giornate con Tip&Tap a smartphone (un giorno gli verrà chiesto conto e non è detto sia un aldilà bensì un più cocente triste solitario e finale aldiquà) pare un discorso sul sesso degli angeli. Strano per noi che mastichiamo fotografia da oltre mezzo secolo. Strano e perché mai? Oh bella è pensate che la fottografia (non è refuso, anzi) sia stata inventata per accontentare Arago (o finale accentata) fisico? Ah sciocchini a telecomando, la fottografia nasce quale inganno luciferino che s’abbevera a piene mani e non altrimenti, dalle Scritture: “facciamo l’uomo a nostra Immagine” della Genesi a dirne una grossa grossa!
O infine si provi a “replicare” una luce (materia fottografica per antonomasia) il Caravaggio o più ancora Rembrandt, luce piena di flou hollywoodiano che se non è zuppa caravaggesca e pan bagnato nordico… Bene luce-lucifero-abbaglio dice niente? Una Sindone “fotografica” a sviamento e sostituzione neanche? Le “apparizioni” fotografica + mente celestiali neppure? Vabbene oggi sono teletrasmesse a reti unificate. Ma non sono anch’esse fottografie in…movimento illusorio causa persistenza retinica?
Ah birboncelli ortol + ani…e per penitenza diecimila Ave Gloria…no no niente smartphone per tre giorni (!) e sai che Inferno la mancata interconnessione: con chi?

Man

Mai un cardinale prima ha parlato di Grande Apostasia. Conseguenze geopolitiche.

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