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L’albero della cuccagna

Un palo alto e liscio messo nelle piazze per la sacra di ogni dove, e in cima una ruota ciondolava salami prosciutti e quant’altro mangereccio: altri tempi e altra e troppa fame. E ognuno che voleva “gustare” o meglio arraffare i succulenti salumi altro non aveva che arrampicarsi sin lassù: a salve. Sì perché chi li aveva lì messi, i pali, ne aveva cosparso di grasso tale che dopo il primo passo del baldo giovane: zacchete con il cul per terra. Questo la prima seconda…ma alla terza il grasso che si era attaccato ai panni degli intrepidi primi scalatori, permetteva all’impavido di turno di arrivare in cima, festante e azzannate il primo salame a portata di mano. Poi i botti finali e la festa era bella che conclusa, in poche battute.
Tutto questo per? Oh bella l’idea arborea, ecco, è rimasta intatta paro paro. Certo non si sale da nessuna parte, casomai si esborsa, non è la stessa cosa ma senza sottilizzare che il tempo è danaro e la giostra deve portare il pane a casa.
Dunque fuor di metafora, forse, il nuovo pimpante iPhone 11 che insieme con altri fa fare una barca di miliardi alla Mela-Malum-Apple (anche se male & female esistono nella barbarica lingua inglese, naturalmente di derivazione latina…e massonica) tant’è vero che qualcuno ha pesato, alla lettera, quanto costa la materia “prima” per metterli sul mercato: una sciocchezza a fronte del migliaio e più di dollari/euro per venirne in possesso. Possessione a dirla tutta e pure diabolica (vedete che il Diavolo esiste, casomai con camice bianco e/o matita da disegno?) ma qui ci si ferma e ci si tiene a distanza dalle fiamme eterne

Report: The camera components inside the iPhone 11 Pro Max cost $73.50

Man fotografo dal 1969

Ps. Tanto per contraddirsi, un nostro must, abbiamo come altre volte detto e scritto di due iPhone: un 4 ed 5S dismesso dai figli (quando i figli passano roba al genitore c’è poco da fottere: si è vecchi). Solo che il primo sta in tasca per riprendere scene che si parano davanti (!) l’altro solo per navigare senza passare per il portatile e/o desktop, cui riguardi è una Mela con vecchio sistema Os El Capitan. Niente aggiornamenti, tanto che ci frega se va così e consente la compatibilità con vecchie versioni Pshop Lightroom e qualche cosiddetto plug-in. Anche perché in rete qualche allarme s’accende per le nuove “feature” iOS che mandano a casa i precedente soft…e noi mica fessi siamo. Apple infine ha interesse alla fettone degli iPhone e mica più con i computer “desktop”, tant’è vero che investe su tabletoni!

Pss. Nel nuovo iPhone 11 come qualsiasi equivalente, Android docet, precedente e futuro la "fotografia" o il video che dir si voglia è puro orpello per chi intende, tranne per Cia & Mossad


Un sapiente accostamento fotografico (come quotidiana + mente in onda Stampa & Regime) fa sì che sembri la stessa scena, eppure tra le due ci sono più di quattrocento kilometri di distanza. A destra Roma (Maggio 2018 in Via del Tritone) a sinistra Potenza (Settembre 2019 C.so Garibaldi) eppure la “dinamica” è la stessa: mura cittadine e vecchio edifico, autobus “obsoleto”, gente ordinaria, ed identico panico. Strategia, meglio potere, della paura: possiamo colpirvi come e quando vogliamo. Il piano satanico (decrescita felice ed eliminazione manu militari di seimiliardi di persone) è sin troppo scoperto; certo poi il cosiddetto incidente bisogna “coprirlo” con fatti tecnici (rasoio di Occam) e l’immancabile “errore” umano. E quando la meccanizzazione sarà totale e robotizzata, si darà sempre colpa al “fattore umano” del programmatore che non ha saputo governare le macchine, che a loro volta manipolano gli umanoidi alla console del Pensiero Unico

Mercedes-Benz (da più di un milione di kilometri)

Ore 7.45 Anno Domini 2019 Settembre 19, le fiamme in pochi secondi divorano l’autobus di plastica, pieno di studenti implume: sono verso il fondo davanti la porta che non si apre (il campanello di fermata non risponde come tutto il resto) Esco un attimo prima che la “tragedia” si consumi. Fortuna vuole che dell’aria-pneumatica è rimasta per aprire le portiere e far evacuare tutti i ragazzi. Altrimenti? Avremmo fatto la fine del topo: gasati e arrostiti. Però subito sono arrivati (l’omertosa Rai Basilicata che mica si è peritata ante “tragedia” annunciata delle condizioni del parco autobus, che si chiama ironia della sorte: Trotta, il gestore!) poliziotti di stato (quale?) polizia locale (a affare cosa?) e Pompieri che dopo ore han “domato” l’incendio ma nulla han potuto contro crepature dei negozi prospicenti: vetri antisfondamento! La facciata dell’edifico e macchine in controcampo parcheggiate. E (ri)vedere la scena stamani ventiquattro ore dopo è ancor più agghiacciante in linea con Georgia guide stone: satanisti fregati un’altra volta, e cambiate agenzia pubblicitaria”.


Potenza, in fiamme bus pieno di studenti: tutti illesi, danni a 3 auto
Autobus carico di studenti e pendolari prende fuoco in provincia di Matera sulla Statale 106
Roma, bus Atac in fiamme in via del Tritone: lo scoppio e la fuga

Anno Domini 2019 Man fotografo dal 1969


Ps1 L’incendio è per modalità identico e preciso a quello di Roma (preso ad esempio) associato istintivamente, ma che in realtà si è "materializzato" davanti gli occhi: stessa strategia luciferina globalista (troppi indizi da farne un teorema altro che ipotesi) di “corto” circuito. Lo stesso che un mese fa (come accade ogni estate per lo più in appartamenti detti popolari) mandava in fumo l’appartamento sottostante il nostro: corto circuito. Anzi no, sigaretta (qualcosa devi pur dare in pasto al popolo che altrimenti frigna e la giostra poi non cammina spedita ed oliata per le terga del teledipendente) di un signore che, strano ma vero, non fuma!

Ps2. I genitori dei ragazzi si fossero per caso costituiti in giudizio contro Trotta, nomen omen, autotrasporti? Macché: casualità. E più in là salmodianti note salivano già al cielo (rosso fiamme!) in segno di ringraziamento: “Noi vogliam Dio che nostro Padre, noi vogliam Dio che Nostre Re perepepé; evviva San Gerardo (guardiano della città di Potenza) e San Gerardo evviva, evviva San Gerardo p’ quanta grazia fa…”

Ps3 Armi al plasma esistono per l’abbisogna come il rogo “accidentale” della California e Steppa odierna della Siberia, al netto dell’Amazonia burning: dove c’è fuoco e fiamma, tant’è la tautologia, c’è il Diavolo in carne ed ossa, cui satanismo a mezzo Stampa & regime lo vuole “inesistente”. Bella invenzione!



Lucifero

Demone luminoso, secondo questa e quella vulgata biblica. E sebbene qualche dubbio ci resta circa il fatto della sua “decadenza” lo si è scelto perché il nome per l’appunto fa rima con Lux/lucis la nostra materia primordiale. Così accade mentre cerchiamo di cosa scrivere (ogni giorno sempre più difficile tranne i sempiterni minchiapixellisti che fan felice la mai doma giostra per gli acquisti) ci imbattiamo nell’ennesimo colpo del Sistema: Star and Stripes, meglio l’infernale Amerika (k as killer) way of life planetaria, for Hell va da sé. Il sistema scolastico di quella landa triste solitaria e finale a nome America: dove paghi pure l’aria che respiri secondo Sion che li ha il suo sulfureo trono. Non c’è poi molto da aggiungere se non la trista realtà…

Art Institute of Seattle students plan next steps after school’s abrupt closure

Photos Inside the Art Institute of Seattle After it Abruptly Closed

Man
Fotografo sin dal 1969

Ps. Lo riscriviamo per i fessi che tali non sono ma fintamente si passano, a telecomando. Gli ebrei come qualsiasi altra etnia ha i cosiddetti “Buoni&Cattivi” per tanto non si commetta mai l’errore di prefigurali in “perfidi giudei”: imperdonabile. Incazzatevi con senso urbano dei Sionisti neofeudali globalisti, che diversamente da quelli, si dicono altra razza: vabbene ma squamata extraterrestre. Esistenze quale Male personificato (il Diavolo esiste, altro che invenzione) ai danni del resto dell’Umanità: da combattere senza sosta e sino all’ultimo respiro in nome del banale Mors tua vita mea!

Pss. Il disegno in apertura è del funambolico Jacovitt che ci ha accompagnato, in forma di diario scolastico, per tutti gli anni della cotestazione giovanile(cavia incosapevole della sinistra-sionista-luciferina)
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