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Mors tua vita mea
Era i Blues Brothers quelli del “quando il gioco si fa duro i duri che ce l'han lisc' e tuost' incominciano a giocare”.
E stiamo al gioco dei mai dimentichi, pur essi, grembiulini sionisti con adenocromo in bocca. Tempo al tempo signori, tempo al tempo babilonesi del sempiterno debito e gutta cavat lapidem!
Allora in un orizzonte orchestrato a Morte, sì, corrente Genocidio di Gaza e metteteci pure Ukraina e tante altre cose che Stampa & Regime omette (omissione oltre che etica da Codice Penale) veniamo all'immagine: mortuaria pescata al solito dal nostro sterminato archivio iniziato con una “semplice” Epson 850 – Z (come altre consonanti finale che se n vedono su armamenti: sarà un caso?) da “solo” due milioni di pixel che in mani che san il fatto loro...
Beh l'immagine è più che esplicativa: Memento mori, no? Mah molto di più se si guarda alla colata di cemento, che la coniuge invitata a dire la sua (immagine) gli pare un garage! Ottimo dove si stipano le...bare che poi servono a questo e quello zombi motorizzato. Il cielo dell'immagine è atomico post apocalittico, cupo senza contrasto e va da sé senz'anima, che, dicono, non c'è e lo dice il buon ammanigliato Galimberti filosofo ad horas. E siccome Manunzio è d'accordo paro paro in niente, eccola lì...quando il gioco si fa duro...
Vero prima di chiudere l'immagine è per la Munari & Co pur avvertendola che dall' ogg' dall' diman' a invocare la Morte (altrui) via suoi scatti funebri associati, quella poi viene e se la porta e le frega niente. Dove? Oh ma al caldo lastricato di buone intenzione! Amen



Sentitemi un po'...
un giorno il Diavolo m'incontra per strada
mi dice: "Vieni che nessuno vede
Ho tutto quello che ci vuole per te"
Ci penso un bel po'
e lui continua con la voce suadente
"Avrai vestiti, la bellezza, l'argento
E adesso invece c'è la noia per te"
"Perché stai ancora lì a pensare?
Io ti voglio regalare quello che fa invidia a me
con me tu puoi chiedere di tutto
e l'inferno non è brutto
trovo un posto anche per te"
"Non dire di no"
ripete il Diavolo: "con me starai bene"
sentivo già venirmi la tentazione
Beh, però alla fine gli rispondo così
"Per me
ci potrei anche venire
ma mi sembra di capire
che di compagnia ne hai
con te
c'è venuta tanta gente
ma...va a ciapal in del lisca!
Ciao Diavolo, ciao"

Pari avanti mezza

Linguaggio nautico anzi l'uscita dal porto per le distese d'acqua. Insomma andatura tranquilla, così come i pensieri e le opere connesse, in un Mondo ordinario esente da fabbricazione coronarica. Colpo di mano di chi attraverso i secoli ripropone l'unico panino unico sistema operativo corredato di unica lingua, va da sé. Artificiale storia che genera lucro luccicante, una volta, altrimenti ben difficilmente l'Homo detto Sapiens post Erectus si scannerebbe per altezza colore pelle, o con diversa consonante per chi sta al gioco ben oltre il banale calembour.
Parole meglio immagini di esse, spacciate per “storia” quant'è notorio che i testi, per l'appunto, di storia la scrivono i vincitori: mica fessi. Solo che i vinti non la bevono e proseguono in ragione del fatto che il Tempo Galantuomo è, sempre. Posto che parliamo di uomini veri mica i cagnolini per signore usati per l'abbisogna, tranne poi inventarsi queste zoccole tout court verginità like #MyToMe per chi ha ancora il senso della realtà. Immagini e di cos'altro non è fabbricato l'Homo Sapiens? Proprietà Privata pietra angola ancor prima di scandalo e sue nefaste conseguenze che si paga ad usura ancora oggi.

Stacco regia, mare, oceano, altra sponda. Esterno giorno, si vabbè. America sì, da Amerigo Vespucci, dicono i libri dei vinci + tori cassando con sbianchetto (usato su le parole errate di macchine per scrivere in Era analogica) il Vichingo “rosso” che quasi mille anni prima, ci sono le emergenze architettoniche a dimostrazione degli increduli a telecomando che è pura verità fattuale, dalle parti di Terranova; Vinland (ma non bevevano solo birra?) i nordici europei posero possedimento. E fermiamoci qui. Tuttavia il “rosso” vichingo non era della stessa Loggia di Cristobal/Cristoforo Colombo o detto Colon, forse più che riferito all'ansa intestinale...somiglia guarda caso al “serpente”. Giochiamo pure noi egregio Venerabile furbacchione Magaldi di tre cotte. E d'altronde quando il gioco si fa duro noialtri incominciamo.
Infatti, e non diversa + mente il 12 kabalistico di ogni Ottobre nel “paradiso” terrestre a nome America/Amerigo Vespucci si celebra la festa nazionale. Nazionale di uno straniero latino in terra dove si “parla” inglese? Si vabbè buonanotte.
Colombo intendiamo non puoi buttarlo giù come statua: si, perché Shakespeare/Crollalanza siciliano verso l'Inghilterra lo più sbugiardare come meglio credi e gli Yankee vivrebbero ugualmente appoggiandosi al latino spagnolo (come già avviene in California-Texsas-Florida etc) ma di Colombo “scopritore” dell'America, sebbene, non proprio proprio così no te lo puoi permettere manco con pensiero: questioni di Logge e “arca dell'alleanza”. Templari.
Tutto questo è magnifica + mente effigiato negli scontri razziali e ammazzamenti collegati: vero Soros-Rothschild-Rockefeller etc? Ma ci avete preso, ecco, per quelli che portano anello al naso? Veramente è un'altra anatomia deputata ma il giochino è scoperto: la posta in gioco del “paradiso” terrestre sono le lezioni/paradigma di Novembre: un morto nero in diretta schiacciato dal cattivone uomo bianco in divisa sparso in Mondovisione, fa effettone alla narrazione dei Babilonesi: The End? Eh Quién sabe hombre!


What It Took to Recreate a Portrait of Thomas Jefferson
https://www.smithsonianmag.com/videos/category/history/what-it-took-to-recreate-a-portrait-of-thoma/


NB. Segnaliamo i link cui mettiamo in pagina, d’ora in avanti, e se riescono ad aprirsi bene altrimenti chiedetene conto alla Censura del Comitato Antifake & Associati o della della Presidenza Consiglio italiano, “nuova” Era Coronavirus. Per chi non ci arriva basta un copia ed incolla del link su qualsiasi motore di ricerca, ed incrociare le dita per enne volte come già sperimentato


Ps. A suggello della Proprietà Privata o se vi pare Caino/Abele, Romolo/Remo le Legioni imeperiali si recarono in Britannia a sperimentare, come un qualsia Lab coronarico Sino-americano, l'incistazione vaccinale del latino ideologia sul fertile terreno ricettivo dei nativi, che si dondolavano pacifica + mente da un ramo all'altro, ignari seppure affascinati da quegli uomini corazzati che “venivano dal mare e parlavano un'altra lingua” come la canzone di Lucio Dalla. Vaccinazione riuscitissima + mente tant'è che di lì a pochi secoli i “vaccinati” costrinsero gli altri, che gli fregava de meno della parlata certo meno gutturale dei cugini germanici, ancor meno delle loro futili arroganze, mutuate, questo sì, dai Legionari esportatori, a manco a dire, della “democrazia” su base vocalica mediterranea d'indefessi costruttori di “High way” emuli le odierne informatiche. Tutto si tiene e si ripete con Vico & Marx e qualche altro che ora sfugge


Fate che le glorie, ecco, appunto da diciasette anni poco onorevole monito già di un "buco nero senza fondo" firmato da Verrastro in concorso con terzi


Abbiamo spalle larghe


Ci concediamo qualche giornata di relax alla faccia della sbirra “polizia” che tiene pure il telefono sotto controllo (buon giorno maresciallo come va la famiglia, niente guai?) di chi scrive e del suo legale (!) e che guarda caso, quando si dice il caso, arriva sotto ferragosto (!) una cartella esattoriale comunale del 2014 (!) indirizzata e non si sa per cosa, forse basta la parola dell’estensore come il famoso confetto Falqui, lassativo, usato all’epoca per defecare, in cui si “asserisce” che il Manunzio è “evasore” (così al telefono il proprio legale) nei confronti del Comune Capoluogo (!?). Ah che mente fervida ed immaginifica. E uno dice, riflette, ma se è evasore e da cinque anni (!) come mai gli si concede proroga inusitata a tutt’oggi 20019, senza riscossione coatta tramite (ex) Equitalia? Ma se l’estensore (analfabeta putrido di scalcinata loggia di borgata) aveva bisogna di duemila euro per sue spese (riferisce il legale) c’era bisogno di fare un atto intimidatorio? Bastava chiederle aumma aumma pro manu come è abituato l’estensore della richiesta, e uno metteva (!?) mano alla sacca…e quietanzava. Solo che nel caso le “quietanze” le svolge in mia vece il legale già poco propenso ed incline ad atti mafiosi: intelligenti pauca verba.
Dice: ma a noi cosa ce ne viene? A voi niente! Ma a me si anche perché da ultimo si è depositato (ad ogni azione questi frammassoni di borgata scalcinata fanno corrispondere una sconclusionata ed infantile reazione) ennesimo esposto su un “cantiere” terminato a salve nel 2013, sei anni fa. E tale è il completamento dei lavori che lo stesso deve riprendere…un settembre però sine die! E con quali danari se già quelli stanziati si sono involuti?
Tranquilli da un decennio che teniamo duro: vero Valeria Verrastro ex Direttore Archivio di Stato ex dirigente Stazione appaltante del “cantiere” messa da parte (qualcuno bene informato dice degradata e per altro Ufficio!) dal Ministero Beni Culturali in Roma. Cantiere partito nel lontano 2002, diciassette anni fa, con fallimenti sospetti delle imprese incaricate dei lavori (nella Sentenza del Tar Basilicata 2008 si legge come niente “che la Pouchain srl - prima iniziata - non doveva partecipare alla gara appalto” e più in là scrive ancora della “sospensiva richiesta per il comportamento dei Commissari preposti all’analisi costi-benefici delle offerta" per la Grande Opera” va da sé con grembiulino bianco squadra e compasso! Insomma un buco nero senza fondo…come pure la stampa locale ha titolato (oramai la cosa è patrimonio pubblico e non di solo addetti ai lavori) che inghiotte Ministero Beni Culturali, Direzione degli Archivi afferente, Direzione regionale Basilicata idem, Tesoreria territoriale Basilicata, Avvocatura dello Stato idem, Procura della Repubblica…l’elenco è decisamente lungo come presentato in esposto ai CC a latere il fido avvocato.
Ah insieme, pensa te che testa hanno Procura della Repubblica in Potenza e l’Arma dei Carabinieri (sic e non aggiungiamo altro sul trappole presentato e regolarmente smontato, atomo per atomo altro che viti!) che ambedue, secondo la Verrastro teste molto attendibile, che dichiara tra l’altro il falso finanche alla giudi cessa Tedone (sic) in Tribunale (deposizione canta!) poi trasferita altrove…dopo la parte magistrale…
Dunque ambedue con calzamaglia e mascherina, chi scrive e suo legale, furtivamente introdottosi nottetempo nell’Archivio di Stato in Potenza abbiamo/avremmo sottratto un documento scottante, detto Studio De Bonis (in esposto ai CC) su l’appalto del “cantiere”. Strano poi che l’esposto della Verrastro è stato archiviato, non solo ma che delle sue farneticazione non vi è traccia alcuna sul registro dei custodi/guardie giurate dell'Archivio di Stato preposte a monitorare ogni cosa accade in esso e con telecamere a circuito chiuso: altro che Banda Bassotti. Possibile? Eh in Procura anche ad arrampicarsi su gli specchi bisogna avere discreta arte…
e logica!
Un buco nero senza fondo video

NB. In allegato Cartello cantiere uno & bino (a destra dal giorno 15. 06. 2019 quando dal Ministero Beni Culturali arrivano certuni non meglio identificati per rilasciare intervista costruita, non meno che nottetempo, a tavolino) è priva della data re-inizio e re-termine cantiere (a sinistra per decenza è riportato seppure in modo sospetto) ma in ambedue privi dell’importo che per legge, Dpr n.380/2001 s.m.i. dev’essere riportato. Importo pari a più di sette milioni di euro in una triangolazione Fondi europei (riscontrabile nel primo cartello a sinistra) Regione Basilicata Ministero Beni Culturali e Provincia di Potenza (proprietaria dell’immobile e che dalla sua vendita ricava un bel gruzzoletto cui cifra è poco “chiara” e scarsamente documentabile, almeno leggendo il report della Regione che contrasta notizie a mezzo stampa della Verrastro, degradata ed mandata ad altro Ufficio



Ps. Anche Rai regione Basilicata è parte della partita di giro, già a far data 2014 quando censurò e mai mandato in onda l’intervista che la stessa aveva chiesto a chi scrive: prova documentale la lettera dell’avvocato al riguardo e l’inoltrata ai vertici Rai nazionale e finanche l’allora Presidente Fico della Vigilanza Rai. E nell’ultima di alcuni giorni fa un “coccodrillo” Rai Basilicata che inanella pirle una dopo l’altra. Solo che al riguardo una dura nota sindacale è stata inoltrata alla Sede regionale per contrastare, documentata, le asserzione della “giornalista”. A dimostrazione che quando il gioco si fa duro…

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Cantiere_ex_Biblioteca_Provinciale.jpg (1.61 MB) XVIII_AgostoRpdf.pdf (0.51 MB) Cantiere_XVII_atto_finale.pdf (453.73 KB) Cisal_Rai.pdf (120.24 KB)

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