date » 12-06-2023 10:27
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Problema & Soluzione
Lo still-life è la disciplina del fotografo che precede il bianconero (Statuto della Fotografia) e suo trattamento in camera oscura. Tant'è vero che dovrebbe mettersi ad incipit in ogni “manuale” che voglia aver pretesa di insegnare. Pretesa, sì, perché o si nasce o non c'è dispensa che insegna a fotografare. Ovviamente vale per ogni tipo di “attività” uman(oide) e non c'è che guardarsi intorno: chi con un cacciavite fa miracoli e chi (già chi?) si riempie le mani di cerotti.
Occhio come mestiere, quante volte lo scriveremo ancora, pre-visualizzazione poi gusto per le vetrerie del caso in specie. Disciplina fa si che interessi la “forma” la cattura e la “trasmissione” Urbi et Orbi. E basta poco: cavalletto, una vecchia digitale (che fa buon brodo come dice proverbio) due cartoni di recupero (non buttati nella differenziata) un ND circolare per avere tempi lunghi. E uno specchio riflettente (ricordo di Archimede?) di qua, di là un domopack su altrettanto recupero cartonato. Niente di più. Disciplina d'occhio-braccio-cuore come la regola aurea, ecco, del H.C. Bresson: in salsa domestica?
Ps. L'immagine in testa è tono su tono, ben altro dalla errata nonché blasfema definizione di “monocromatica” usata per abbindolare nuove leve che s'esprimo, oramai, nel falso e sulfureo codice che è l'inglese: cancel culture per robotizzare e asservire la mandria umana, così secondo alcuni
Pss. A latere l'immagine “nuda e cruda” come la vede la digicamera, rimessa poi in “ordine” secondo visone "mentale" con pochi tocchi in Pshop Elements, non prima di essere "pennellata" con specchio da trucco per signora, altra cosa dalle leccate (lato-traslato) immagini di Harold Ross
Step by step
Pocketable photo. Provateci a fare quattro passi senza fissare in anticipo il dove, immancabile e per chi occhi fini, imbattersi in “quadretti” insoliti o situazioni viste e riviste tante di quelle volte che finite per non vedere più: non vi frega più di tanto da bipedi abitudinari. Ora se proprio il déjà vu è inondato da luce che, casomai, avete immaginato tante di quelle volte da fare il paio con l'indifferente andare passo dopo passo: che fate? Certo le migliori fotografie sono quelle che non si fanno (riescono a fare?) perché il difronte che vi si pare è talmente intrigante che ve lo gustate in perfetta solitudine!
Ma filosofia a parte se vi capita il face-to-dace inaspettato e sprovvisti d'un accidente di dsrl, un telefonino benedetto/maledetto che sia vi salva sicuro in calcio d'angolo. Sì, e per prova provata. Dite? Ahh ma allora siete senza possibilità di redenzione alcuna (il karma per una prossima volta, forse) voi e gli stramalediti minchiapixel!
Domandina per imbecilli: meglio avere un'immagine sottodimensionato, ecco, di pixel ecco, o nessuna bestemmiandoci su perché non siete usciti con il borsone pieno di ogni ben di Iddio per la giostra degli acquisti? Intelligenti al solito pauca verba, e più fatti...a non viver come bruti inteso come formato Raw, forse!
Ps. Quando è il caso ci portiamo dietro uno scassato iPhone che più d'una volata, però, si è dimostrato ottimo block notes di questi tempi infami “sotto chiave”
L'iPhone 12 Pro Max: Real Pro Photography
https://blog.halide.cam/the-iphone-12-pro-max-real-pro-photography-267ad4ac94e2