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Chiacchiere il tabaccaio vende
e il Banco di Napoli non s'impegna


Ciarle, parole vuote riempite di nulla. Omologazione, voglio ma non posso (devo?) e via contando. 'o Sistemma Kapitalista (sempre k as killer) vende fumogeni, slogan, ma guai a chi discosta dalla strada tracciata. Guai veri, ostracismo, espulsione morte sociale e fisica per chi si oppone al Pensiero Unico. Cose da ultimo visto sul Covid Fauci-Oms-BigPharma pensiero, prodromo del Fascismo planetario in progress. Inimmaginabile per chi non vuol vedere né sentire.
Sicché 'o Sistemma addà fa vedè che un “alternativa” c'è sebbene, s'è accennato, a salve naturalmente. Natura che c'entra come cavolo a merenda, anzi la dice lunga sul vocabolo sacrilego per i soliti grembiulini, non a caso l'Intelligenza Artificiale l'ultimo step: solitario triste e finale con tanto di depopolamento manu militari pendant.
E dunque un link ad un fotografo (incrociato in cerca di dark photography**) dal look per certi versi stile Elton John d'antan, che dice cose sensate. Anzi a seguirlo (sottostante link) è utile palestra nel momento in cui, siamo d'accordo, accenna allo still-life quale palestra base per il fotografo. Strano che in certa manualistica d'accatto non si fa cenno: e te credo. Quieta non movere e mota quietare sinnò si incazza la giostra degli acquisti. E per un'altra volta daremo prova “ulteriore” della cosa, ossia still-life insospettato. Stay tuned paisà!


**Fotografia dark in zenitale
https://www.youtube-nocookie.com/embed/6A8ovsRGUQI

Youtube
https://www.youtube.com/c/LuigiBoccia, segnatamente “Uscire dalla comfort zone”

Memento audere sempre, finale


Preistoria così il figlio grafico e pure fotografo nel guardare le “ricette”. Già a bella botta proprio così, ma. E il ma ci sta tutto che qui lo narriamo: narrare ben altro che dire scrivere infine raccontare.
Ora ancor prima di essere fotografo guardo come i cosiddetti comuni mortali, si vabbè...e certo pure viene il mestiere si capisce. Sicché un giorno vado a trovare l'amministratore dell'APT di Lucania, ma e oggi siamo pieni di “Congiunzione coordinativa avversativa” si deve scrivere Basilicata, ma, un altro, per noi che ci abbiamo pruriti artistici oltre che memoria storica...insomma a dirla tutta per cancellare il toponimo in auge durante il Fascismo l'attuale denominazione fa ride anche perché sembra, secondo certuni storici, nel ricostruire il topos ci riferisce al Basileus bizantino; altri dalla Basilica cattedrale di Acerenza/Acheronte...il che è un fatto relativo a secoli medievali quando invece Lucus/Lucania era già de li romani conquistadores. Sia come sia, salgo all'ultimo paiano alla sede del Commander Executive Chief della “immagine” turistica, aè, della Terra oltre Eboli, va. Gira e ti rigira sembra di stare al mercato e relativa compravendita sino al momento in cui sottopongo all'allora dott. Persichella (nomen omen?) i layout ante fotografia fecit come usava la Milano da bere e craxismo a contorno: paisà così il mondo e craxiano pure, guarda un po', il Perischella, al quale sarei arrivato, comunque, tramite zio socialista...Ma Manunzio è un'altra pasta, ecco, e da qui, come Iddio volle, il ricettario di cose semplici.
Delle due immagine la “prima” in alto si mangia già con gli occhi (oltre al pane si nota della tavola i costituenti tipici: vino olio e spezie che danno alla messa in scena del ricettario il giusto taglio per l'epoca cui furono eseguiti gli scatti, anni novanta secolo trascorso) la seconda immagine di ghirigori non si riesce a tenere manco in mano figurarsi leggere. E così sino all'intervento di Manunzio, che ha dato alle “ricette” la giusta luce. Certo poi sono venute, finalmente, altre pubblicazioni che “rispettano” gli standard di presentazione e dell'interna catena d'alimenti regionale, e ancor più con luce squisitamente professionale. E la "dark food" citata antecedente? Eh una cosa per volta: uno alla volta uno alla voltà per carità...vabbé è il Barbiera di Siviglia. E allora stay tuned paisà e presta occhio alle anticipazioni in home page!

Link al precedente "memento"


© Photo Franck Hamel
Dark food

Presentare il cosiddetto food su sfondo tenebroso e pari illuminazione una bestemmia alcuni anni fa, poi tempus fugit e ci troviamo pieni di immagini “darkness”. Oddio certe cose, immagine, traslato il piano puramente “mangereccio” non dispiace, anzi, vederle appiccicate su pareti. S'intende dire che il “cibo” assurge ad Arte e, per prova, piena questa di esempi illustri, certo più ancora su tela e pennelli. E a proposito ci sono degli imb...elli che in ragione di vivere a Milano (che se scolato tutto il bevibile a refrain di pubblicità anni Ottanta o del craxismo...) e per chissà quali involuzioni menatali, nientemeno, con “pennellate” di luce, sì vabbé si fa notte, espongono in digitale alla...Caravaggio e stampa rigorosa + mente su tela inkjet! intesa però in cucina: oh Madonna non puoi cioncare sti gran figli di p...itture digitali? Grazie, ecco.
Qui invece si propone una visione molto minimalista e niente male di composizione e luce, quasi lumicino che sta bene: attenzione si richiama il food “artistico” del collega ché al resto: oh Madonnina non è che prima ti porti i grafici creativi agenzie, coprywater prima del fotografo finale in ogni senso? Grazie, poche ma buone: pensaci tu. Amen

Food photography (copia ed incolla su web paisà)
http://www.photographe-culinaire.net/-/galleries/produits-bruts



Ps. Pure noi produciamo "darkness" ma tutto a suo tempo...come Qoelet/Ecclesiaste veterotestamentario la filastrocca c'è un tempo...per stay tuned compà

Still food in breve




Infatti ridotto all’essenziale il set. Una bottiglia che ricorda i vecchi fiaschi impagliati di una volta, una stozz’ (raffermo) di pane coltello di tutti i giorni (usato a tavola) un cernecch’ (setaccio per farina) e null’altro tranne il tovagliolo bianco. Tavolo d’ordinanza della mia sala da pranzo.
Luci: una sola e Led. L’immagine è assemblaggio di più scatti, non altrimenti. L’ambientazione è una “prova d’orchestra” su Olympus Point&Shoot di quello che al corrente è il “dark food”. E più in generale la richiamata orchestrazione ci conforta per altre immagini in itinere: work in progress

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