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On street

Munch (il quadro dell’urlo) a destra immagine cover d’un ramo di riflesso; la scritta controcampo Panico, cui si è tolta la finale per motivi che un giorno diremo mo’ lasciamm’ (veramente da scriversi più arcaico dasciamm’) u monn’ come stà: transeat e lasciamo le cose così. Infine, il tale intento a leggere su giallo muro a fondale? Nii.
Vabbene ma pur bisogna introdurre la cosa, occhio molto attento nel cogliere la scena: scatto fra i tanti pari scena d’ archivio.
Sicché muro giallo della tabaccheria a poche centinaia di metri da qui dove si scrive. L’immagine, tuttavia, è tagliata in basso ché si riflette su capote d’auto, intrigante, sì, però: zacchete che è meglio.
Senonché Il lettore, è il postino (non di Neruda si capisce) che una volta portava corrispondenza a Manunzio, mentre adesso la postina (suona due volte, ecco, sino all’altro giorno quando si è sostituito il citofono!) giovane carina per far rima antica canzone, adesso è il tramite postale d'altri mondi: lato traslato o come vi pare.
E Much allora? Beh si è detto e lo si ripete “abbiamo andato a squola” . Occhio come mestiere...senza andare lontano: dove poi? E in ultima siccome l’immagine è di una serie la si cataloga “reportage” con parola d’antan: n’est pas Cancel Culture? O va sotto la categoria dello “street”? E’ pur vero che gli scatti tutti sono ripresi in strada, un po’ “stritt-stritt” a dirla tutta in anglo-napoletano, va mo tu a sapè!







Di questo e di altri mondi

Lavoro che vi prende da tempo. Un luogo (piazza) conosciuto e già accorsato. Mattina presto caldo di mezza estate. Appostato davanti al muro, dove una volata era il bar dell'infanzia, aspettate quel quid che fa premere lo scatto. E mentre girovagate con la mente ai ricordi, di questo è l'anima del racconto per immagini, una donna in età fertile attraversa la strada proprio come la fotografia presa di tanti anni addietro; la mano e l'occhio in sincrono e dal vetro Lcd come d'antan quello Rollei l'inquadratura è ferma, immobile “attimo fuggente” non poteva che essere così, Olympus 5060 WZ esecutrice impareggiabile.
Dopo e molto tempo dopo rivedendo l'immagine, però, il tarlo va un'altra estate (vista dalle pagine di storia fotografica) del millenovecentocinquantaquattro del Belpaese. Mo' tu va a sapè se è suonn' o fantasie le due immagini tanto distanti. Assonanze forse




Il sesso degli angeli

Beh certo al corrente di adoratori, e riti di sangue innocente gran parte bambini immolati non prima di stupri inimmaginabili su altari già profanati in chiese sconsacrate[/url], luciferini parlare degli “omologhi” ma buoni angeli è suprema bestemmia: vero Magaldi Venerabile Maestro?
Sia come sia pari disputatio, che tanta parte pigliava in epoche medievali, si è trasferita per compiacere la giostra degli acquisti, manifestazione satanica, e lo spirito laido più che laico del corrente vivere (!?) su pezzetti di silicio. Ma sì i famigerati minchiapixel delle digitali fotografiche. E che altre volte, i soliti giorni dispari, stigmatizziamo, non foss’altro che non c’è più nessun problema “tecnologico” fra una trappolina per topi e le ben più grandi per fotografi very nice à la page. Più che altro, gli attrezzi, per intimorire la committenza!
Fuori un momento. C’era un fotografo ma nome altisonante (Agamennone) che alle nostre latitudini riprendeva i matrimoni con una telemetro. E si dirà: ah very fine. Sta mazza, poiché il nostro non usava la Leicà (alla francese il suo si capisce) bensì banalissime point&shoot ante litteram: Ricoh G 24x36 che pure si è usato ma in altri contesti. E insieme alle Ricoh dei flash altrettanto fuori “ordinanza” Vivitar 285 al posto dei teutonici Metz. Immagini che poi terminavano sui classici, per l’epoca, ventiventicinque e (s)quoiati album dal peso inverosimile. E vedevate voi differenze con i seipersei Rollei e sempre all’epoca rare Hasselblad?
Disputatio, di ritorno, che oltre al tempo perso non va oltre il fatto “meccanico”: mica so’ fessi gli articolisti che tengono famiglia, mutuo, corredi per figlie femmine che di sti tempi meglio specificare per chi intende…consigli per gli acquisti, va. Ecco

Full frame vs altri mondi


Man fotografo sin dal 1969


Ps. Molti video del magistarato Paolo Ferraro che una volta erano liberamente consultabili on line non lo sono più, poiché narrano di cose che ai padri di famiglaia mainstream(ing) non ci pieace far sapere: quieta non movere et mota quietare, no?


La statistica fornita da ViewBug “fotografa” l’andamento delle immagini postate, e sebbene lasci il tempo che trova, tuttavia è intrigante quel 25% di donne oltre le Alpi che, bontà loro, mettono sovente una spunta di like ai fotogrammi di Man. E quanto al rapporto fotografia/mondo femminile si stende per il momento un velo pietoso, poiché va al cuore dello “scontro” quotidiano ben più che dialettico tra Manunzio e il cosiddetto universo femmineo, spesso a salve!


Arrivati alla fine della seconda ed ultima parte, anzitutto bisognerà rileggersi per chi ne voglia l’intervista a Giacomelli, poiché si sottoscrive soprattutto quel: “ho sempre fotografato quelli che sono i miei pensieri”. Oltre al fatto che il nostro si è mai mosso da Senigallia (cos’è una allitterazione, anagramma toponomastico?).
Ecco qui sta il punto. Esattamente per noi: infatti non è “necessario” muoversi per il Mondo, anche perché “se Maometto non va alla montagna…” finisce che questi va da lui!
A farla breve riusciamo a “universalizzare” in scatti fotografici analogico e/o digitale che sia quanto ci capita d’incontrare per la via (letterale) del nostro paese/città d’una regione italica a malapena su le carte geografiche, eccezion fatta per Google maps che qui non trattiamo!
Siché chi ha comprato nella vita “mattoni” chi pezzi di carta formato BOT CCT et simila, munnezza manco buona (al momento opportuno lo si vedrà) per le terga, e chi da ostinato giorno dopo giorno lungo una vita ha puntato (e vinto?) su la ruota della “cultura”. Mammamia che parolona, e però…

Fine seconda ed ultima parte

Man


NB. Per sperimentare quanto si “vale” o meglio ancora il pensiero/forma mentis/esistenza (Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui, Ezra Pound) altro non abbiamo che verificare nel corso degli anni, in corpore vili, l’assunto delle nostre visioni su quei “sharing” popolari con tutti i limiti di gusto del babilonese America way of life: e però…

500px

National Geographic

Gurushots

ViewBug


Qui di seguito il "salto di qualità" sebbene per ragioni diciamo "etiche" non si inoltra niente più anche perchè di esami non ne diamo più, nè ad uno Iovine qualsiasi e men che mai il Gastel Afip a cavallo e sue benzodiazepine calmanti della sua Autobiografia by Mondadori: e perché mai se le foto che scattiamo fanno a meno e chist' signuri"?

Getty Images

EyeEm
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