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Foto panoramiche. Azione – Reazione –Soluzione per gli “hegeliani” dal candido grembiulino un ghigno. E in ogni dove fuor di metafora. Siché come fottere (fare grana) il popolo che ama pazzamente farsi fottere (impoverirsi)? Semplice: si lascia briglia sciolte e poi, zacchete na nuova “Pecunia non olet” per chi intende. Hai voluto la bici e mo’ pedala. Fuori di ogni metafora: ti piace un luogo noto? Vacci e consuma (prima te stesso poi il resto) e fotografa e condividi clip sino all’indebitamento (nuovi gadget o giostra degli acquisti) e sfruttamento di risorse. C’è stato sotto il governo Craxi e dintorni anni Ottanta secolo breve chi d’estate sotto l’onda del “tutto bene madama la marchesa” fittava anche i garage delle auto (!) a villeggianti che, a malapena, camminavano dritti. Significa cosa? Non certo negare chi non ci ha i soldi in condizioni di godersi un po’ di vacanze, no. Tuttavia la deregulation ha poi partorito, ecco, la “soluzione” finale cui prodromi si ritrovano (memoria docet) già ad Aushwitz che alle latitudini della Risiera San Saba, tanto per capire che dietro la maschera ammiccante c’è sempre lui, il Signore delle Tenebre.
E così che si spiega questa fregola (ma con la “coltura” non si mangia Tremonti ex ministro?) di masse sciamante per luoghi famosi, e siccome il digitale di smartphone, alé, il resto viene purtroppo da sé. E unica soluzione (studia nottetempo a tavolino) poi è quella della tassa che tassativamente tassa: Venezia del caso che reintro - duce fascista il controllo del territorio annesso e connesso ...Cambridge Analityca. Hai voluto la bicicletta: e mo’ pedala per il Nuovo (dis)Ordine Mondiale paisà.

Ps. Se qualcuno (milioni& miliardi) di cosiddetti innocui fotografi a telecomando non ha capito o più estesamente fa finta di non averlo ben chiaro (grazie d’esistere Cia & Mossad) la fottografia ben più di banale refuso oltre al controllo capillare delle menti di tutto e di più, porta con sé il meccanismo di autodistruzione totale: a telecomando ben s’intende, Guide Stone Georgia
Pss. E non ci si lamenti della immonda immondizia che abietta il Web sotto forma di file che ritraggono solo e soltanto “certi” posti, tralasciando che stare alla catena fordista (fotografare) in senso lato ovvio, genera dei perfetti Yesman utili idioti alla giostra degli acquisti: e avanti popolo

How Geotagged Photos are Harming Natural Landmarks

Man

Giorno della “memoria” …No grazie



Abstract
27 January 1945 troops arrive at Auschwitz the Lager for antonomasia, and any 27 of January the people remember the all unspeakable human sacrifice suffered by all the internees


E’ diventata una routine e siccome i reduci sono estinti quasi del tutto, e gli eventuali discendenti prossimi a passare a miglior vita: che dire del giorno della “memoria” dai lager? Niente in particolar modo tranne il fatto che siamo in tempi elettorali (il buon Mattarella ha pure nominato in questi giorni del duemiladiciotto senatrice una ebrea) e quindi…ogni momento è buono per fare da questuante a raccattare voti: tutti lo fanno. E poi la cosa è commovente, no? Fanno pure vedere il volto sorridente (!?) della Anna Frank cui diario il babbo e chi per lui ci han messo mano che vien meno un “santino” troppo televisivo (sul canale Focus il Nazismo è solamente l’Adolfo che ha fatto tutto ma proprio tutto lui, guai a dire dei circoli massonici angloamericani che lo misero a capo del Reich come con il romagnolo Duce).
Se poi a questo si aggiunge che la Shoah è inemendabile (si finisce in galera a norma delle ultime disposizioni del Ministero della Verità di orwelliana memoria!) sul piano della ricostruzione storica: manco fosse legge divina, allora capirete che qualcosa non “quadra”. E non centra nulla con le lagrime a telecomando: le morti non sono finte le sevizie inenarrabile lì stanno e staranno per l’Eternità. No, il discorso è sulla costruzione mitologica della Shoah da parte non già di un’etnia, giacché si dice che siamo una sola razza umana(oide), ma di una “razza” eletta e prediletta. E uno vien da chiedere: eletta? Sia ma dove come quando e perché e con quale sistema elettorale la “razza” è stata eletta per noi Goyim, poco meno di schiavi a sentir costoro da codesti “ebrei”? Una domanda retorica e senza alcuna possibilità di replica. E va tu a sapere se la “verità” è nascosta in qualche cimitero dell’Est, metti Praga tanto per dire

Man


PS. Nei campi di concentramento nazisti, ma c’è stata pure l’italica risiera di San Saba, e sparsi ovunque per lo Stivale durante il Ventennio campi di internamento, che forse non avranno avuto forni crematori ma insomma non meno feroci di quei teutonici, erano pieni di ebrei. Nei campi di sterminio non ci sono stati solo ebrei eliminati, tutt’altro, ma anche disabili, rom, dissenzienti…e finanche la morte di Mafalda Savoia cui tutto si può addebitarle tranne che fosse una “reietta” non ariana etc etc etc

Pss. Nei campi di sterminio nazisti ogni gruppo da eliminare portava per distintivo una stella, e non solo gialla come quella degli ebrei, a significare che anche altre “razze umane” dovevano passare per i camini: ma di questi ultimi (Goyim?) non se ne parla. Né si deve guasterebbe il presepe. Allora l’utile rendita dello sterminio dei solo ebrei è una fake news come va di moda al cambio corrente. E per onestà si deve commemorare le MEMORIE TUTTE al plurale e non già la rendita del singolare


“Lui teneva da fumare in un portasigarette d’oro massiccio, ancora è ricordata da certuni quella scatola, e ogni tre giorno si recava alla posta per ritirare un pacco: insomma avevano burro, biscotti, cioccolata, carne e sigarette che lasciavano il profumo quando per i nostri montanari era una ricchezza avere formaggio e patate. I due (marito e moglie) passavano nella sera deserta con il parroco che li precedeva, giunti dove stava la limousine del Vaticano arrivata per loro, li fece entrare nella vettura che subito scomparve con i fari bassi. In paese poi si seppe che quei due ebrei a differenza degli altri correligionari prigionieri, una settimana dopo erano in California perché qualcuno aveva ricevuto da laggiù una cartolina che disponeva la loro immediata scarcerazione…”
Mario Rigoni Stern dà la “Segheria” capitolo del Sergente nella neve Einaudi Editore

Simboli dei campi di concentramento nazisti

Goyim

Mafalda di Savoia
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