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date » 04-03-2019 10:29

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Confessando i propri mali, quantunque palesi, l'uomo nuoce molte volte alla propria stima, e quindi all'affetto, che gli portano i suoi più cari: tanto è necessario che ognuno con braccio forte sostenga se medesimo

Pensieri, G. Leopardi



Fantasmi ottici

Che cosa è il vero?
[Tasso] “Pilato non lo seppe meno di quello che lo so io”. [Genio] “Bene, io risponderò per te. Sappi che dal vero al sognato, non corre altra differenza, se non che questo può qualche volta essere molto più bello e più dolce, che quello non può mai”. [Tasso] “Dunque tanto vale un diletto sognato, quanto un diletto vero?” [Genio] “Io credo”.
[Tasso] per tanto, poiché gli uomini nascono e vivono al solo piacere, o del corpo o dell'animo; se da altra parte il piacere è solamente o massimamente nei sogni, converrà ci determiniamo a vivere per sognare

Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare, Giacomo Leopardi




Luce propria

E-20 (Camedia) Olympus inizi Terzo Millennio che dir si voglia, digitale alla Point&Shoot, così a prima vista benché somigli più ad una reflex a tutti gli effetti. Certo era Nikon con la D1 a rompere la barriera e (non) accedere a mutuo ipotecario per “comprare” la prima Pro digitali: Nikon che costava “solo” dodici milioni allora di lire e non ancora (Ne)uri, mentre se memoria sorregge la E-20 viaggiava sui quattro, sempre milioni. Ma contabilità a parte era quella di Olympus un altro crollo di muro per la travolgente avanzata digitale (adesso pare che dall’amata Amerika con la kappa che lo scriviamo a giorni dispari perché, è ritorno di fiamma per il bianconero, che è mai morto per i fotografi con effe maiuscola!) e consentire ad una più vasta platea di “abbeverarsi” al digitale. Vabbene nel frattempo pure Canon con la sua brava D30…
Olympus E-20 va. Macchina de facto “meccanica” con logica a base bit, concetto che sarà magnificamente sviluppato con l’immortale E1 su Quattro terzi, cui discende filologicamente.
Insomma la E-20 si brandeggia molto bene e pure pesantuccia da infondere un certo appeal professionale, come tutto il resto. Spartana quanto basta e senza fronzoli, e così a prima vista i file sembrano più che buoni in considerazione del fatto che è una 2/3 di cosiddetto pollice. La macchina, infine, colpisce per due cose, e tante altre decisamente no ma ci si fa subito callo e confidenza per chi è fotografo e non cerca minchiapixel miliardari né perde tempo a…misurarli, l’autofocus anche a lume di abatjour la grande apertura f 2.0 e il mirino che non è il classico prisma. Infatti è uno “specchio” che riflette la luce che altri prismi, antistante il sensore, gli invia “splittati”, ed è ottima come visione uguale uguale alla E1, che fa uso viceversa di prisma. Che dire? Ci arriviamo per pura soddisfazione diciotto anni dopo, di seconda mano tenuta bene, ché all’epoca non avevamo quattro milioni per acquistarla…meglio tardi che mai. Poi come al solito sono i risultati a “cantare” anche con pochi pixel, di quelli buoni sorretti da un altrettanto buon “manico”: lato traslato figurato e fate come ve pare!

Man

Ps1 Anno Duemilauno Alberobello ci arrivai sotto acquazzone per mostrare il Portfolio a tale Deni Curtis, fra tavoli già imbanditi di primo mattino in un trullo-ristorante-happening fotografico. Dietro la porta di ingresso a vetri, come aspettasse qualcuno, il Maestro Berengo Gardin dallo sguardo spaesato. Fotografi allo stato brado s’aggiravano di qua e di là; uno in particolare da Firenze. Attaccato discorso ne venne fuori un panegirico, non persi una sillaba, proprio su la E-20 che lui aveva usato con soddisfazione (!) durante una sfilata. Bingo!

Ps2 Per mettere in mostra la nuova arrivata E-20, fotografata con micidiale C-8080 sempre parrocchia Olympus, a 50 Iso da spaccare i muri tanto si possono ingrandire i suoi taglienti file (!) qualcosa bisogna pur fare, con poca voglia. Siché con un foglio di nero lucente a base e semplice parete di soggiorno retrostante lo scatto. Laterale destro schiarita con foglio Domopak sottratto in cucina nottetempo alla “signora” altrimenti i suoi “ordinari” lai…avessi voglia! Foglio su cartoncino se non recuperato in discarica poco ci manca, mantenuto verticale da pianta di fiori secchi a base e fuori campo. Illuminazione? Abatjour sinistro (?!) che per far spiovere benino la luce si è dovuto alzare con dei libri presi in automatico tant'è l'abitudine dalla libreria: Leopardi, Divina Commedia (Inferno?) Confessioni di un italiano di Svevo (!) e basta. Esposizione? 10” a f 7.1 (invenzione degli ingegneri Olympus, che è apertura antecedente F 8) a Iso 50 con autoscatto per non prendere, quand’uno è costretto controvoglia, il “remote” via radio. L’effetto finale dello scatto è “specchiante” quasi acquatico: che vorrà di?

Ps3. La E-20 è stata usata anche da Alex Majoli, per i suoi reportage per conto Agenzia Magnum usava le C-5050, C-5060 e a volte la C-8080 come ricordava in un intervista forse ancora reperibile a web poiché il sito è da tempo immemore non più aggiornato e si provi a questo link, per il libro sponsorizzato come il tutto da Olympus “A day in the life of Africa”

Nb. Il link richiamato non esiste più

Sibaritas




Abstract
an world full of sibaritas many people does not have any way to express himself and to see reality with his eyes, another from what wants and requires advertising


Navigare per rete e imbattersi in cose impensabili che eppure accadono. La prima è in sintonia con la cosiddetta Natura, anche se poi un Leopardi fa dire:“O natura, o natura, perché non rendi poi. Quel che prometti allor? Perché di tanto. Inganni i figli tuoi?”. Vabbene dovremmo parlare di illusioni ma qui non è il caso.
Il monaco che “scalzo” va su la Montagna ne ridiscende “scalzo” a sera è inaudito secondo la civiltà (quale please?) giudaico-cristiano-greco-romano! Time si money per capirci. Eppure se non ci fossero questi africani scansafatiche (!?) saremmo già tutti trapassati e senza manco una bomba atomica nell’aria… per chi intende che il Numero della Bestia è 666!
L’altro breve filmato mostra la cosiddetta “avventura” dei soliti bipedi umani: vabbè vedeteli e poi con la vostra testa (s’immagina non serva a spartire le orecchie) fatene tesoro. Ecco vedete l’inquinamento demoniaco che ci modella tutti? Già dalla Bibbia si parla di “talenti” o tesoro che dir si voglia che uno dice: ma no sono cose morali, di carattere o caratteristico di ognuno, a salve paisà. Invece Talenti è quel che dice: vil metallo di scambio! Quindi siamo merce, dice la Bibbia altro che Karl Marx!

Man


Video 1
Video 2

“Sibarita s. m. e f. [dal lat. Sybarita, gr. Συβαρίτης «abitante di Sibari»] (pl. m. -i). – Abitante dell’antica città di Sìbari, colonia achea sulle coste del golfo di Taranto (al confine settentr. dell’odierna Calabria), nota per la ricchezza, il fasto e la mollezza dei costumi. In senso fig., persona di gusti raffinati, che si circonda di comodità e di un lusso eccessivi: è un s.; fa una vita da sibarita”. Treccani online



Ps1. Santuario buco nella “roccia” s’immagina scavato con scalpello di rame come per le “piramidi”

Ps2. Nel video l’occidentale con scarpe ad hoc dall’altro gli etiopi scalzi, un caso: forse

Ps3. In un documentario americano cui non ricordiamo coordinate e quant’altro, il giornalista o presunto tale, così come nel video etiope, saliva un grattacielo abbandonato. La cosa del tutto banale fino al momento in cui, in un angolo la telecamera inquadra un prete! E con la Bibbia in mano a recitare non si ricorda cosa: insomma una cosa surreale sino a quando i due si parlano. Allora veniamo a sapere che il prete tutti i giorni, come l’etiope guada caso, si reca in alto a recitare salmi preghiere o quant’altro per allontanare il Maligno che aleggia la sottostante città. La cosa è complessa a dirsi e non sparte nulla con il Facebook pensiero, qui “credo” o “non credo”. Tuttavia la cosa pare plausibile, vale a dire che le “preghiere” hanno effetto. Anzi, e qui come sopra nulla più si ricorda, uno studio nientemeno epidemiologico, quindi con tanto di “scienza” che narra come nei pressi di un monastero, orante si capisce, tutt’intorno, diciamo il tenore di vita, risulta migliore che in altre parti senza luoghi sacri da cui partono vibrazioni energetiche positive (come tutte le prassi “mediche”olistiche). No è? Vabbene sibaritas:
"There are more things in heaven and earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy". Hamlet/Shakespeare
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