Il mio processo creativo è strettamente connesso al modo in cui esamino la mia vita, a come ho conosciuto me stesso, a come ho tratto chiarezza dalle mie emozioni e le ho tradotte in immagini. Scattare fotografie è stato il mio modo di riconciliare il mondano con l'ideale, di riconciliare le mie paure e passare da ansioso solitario a partecipante. È stato con la mia macchina fotografica che ho iniziato a trovare l'intimità.
Oggi, gran parte della cultura occidentale sembra radicata nella lontananza, nella rabbia, nell'alienazione e nello squallore. Sento, tuttavia, il bisogno di raggiungere la sua anima, la sua profondità e la sua bellezza sottostante.
Mi fido del mio istinto per arrivare al nocciolo della questione. Prima trovo la posizione, poi segue tutto il resto. Se mi guardassi lavorare, mi vedresti muovermi e fermarmi all'improvviso quando trovo il posto giusto per scattare una foto. È un'intuizione sulla proporzione e la scala, e su come mi relaziono al soggetto. Non è un concetto intellettuale; è un concetto emotivo. La composizione è come il ritmo nella musica: è dove tutto è sincronizzato.
Sono meticoloso nel mio mestiere. Espongo ed elaboro la pellicola a mano, lentamente, e lavoro per produrre un manufatto squisito, la stampa. Lavoro per produrre una cosa di bellezza. Per me, la stampa è la creazione, lo scopo, il risultato del mio impegno
Rodney Lewis Smith