date » 08-02-2024 11:10
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Fotografare sembra facile e prendo a prestito a modo mio dalla réclame Bialetti, la macchinetta del caffè domestico quotidiano anima dei ‘taliani e non ditelo ai ‘mericani che stanno facendo na brutta fine, uguale uguale a li romani d’un tempo: chi è cagion del suo male pianga se stesso!
Immagine scriviamo così al posto di fotografia, e si fa notte e il tempo è danaro dicono gli Yankee.
Sia come sia due immagini (la stessa per modo di dire) a confronto per dimostrare che la “fotografia” è ben altro che “voi scattate che al resto ghe pensi mi” di Kodak memoria. Tutt’altro e motivo in più per ridire: stampate da voi i “fail” che di diman non v’è certezza. Vero è che tutto è un casino di prezzi alle stelle, carte inchiostri e stampanti che non la comprate tutti giorni, certo. Niente da ridire, ma comprate un obiettivo in meno una nuova fotocamera o come vi pare, risparmiante e non vi fate il sangue acido ché dopo alcuni giorni più che mesi l’acquisto è prezzato (usato) meno della metà della metà, eccezion di brand(y) simil Leica-Hasselblad e molto poco altro che ricadono, comunque, nel mito e questo fa aggio su tutto. Sono certamente ottimi attrezzi e ci manca pure questa! E non è questo quanto, si ritorna, sul fatto che sparagnat’ (risparmiati) soldi vi mettete a pazziare (!?) con la stampa, croce e delizia non c’è dubbio. E non basta i cannati di base ICC + carta ché il gioco è più sottile, complicato ora ora non più ma se non provate e riprovate a “buttar carta” c’è poco da “imparare” e le Youtubate vi fan venire la nausea con i loro “consigli” precotti e naturalmente prezzolati per la Giostra acquisrti.
A noi. A sinistra lo scatto originale su Ektachrome Epr 64, ottica 24 millimetri più che buon vetro Yashica innestato su corpo, mi pare 139 Conatx o RTS prima serie inizi 70 secolo scorso. Conversione digitale via E1 QuattroTerzi e 35 millimetri Macro Zuiko, ci dovete azzeccare il giusto diaframma-definizone-pixel etc etc. Questo su lato puramente “tecnico”. Ma con in testa ben altro si è provveduto a ri-arrangiare quanto basta alla narrazione fotografica. Anzi a dirla tutta a me paiono due scatti che più diversi non si può. Orizzontale taglio perché in origine doveva entrae in un slideshow cinematografico millenovecentoventipermilleottanta, poi…L’illuminazione-previsualizzazione è il fatto di “trasferire” l’immagine su supporto cartaceo. Ma vi rendete conto della cosa, no? Analogico-digitale-aggiusto per stampa. Un triplo salto mortale, roba da circo più che stampa. Senza dire che il tutto deve “trasmettere” qualcosa a chi in buona misura tene a cap’ p’ spart’ e recchie (orecchie usate per dividere solo le orecchie) così l’avevamo già scritto su un numero di Progresso Fotografico a proposito d’una kermesse meneghina in via Monte Napoleone con il fratacchione Maurizo Rebuzzini (in tuta da cacciatore, mah!) scendere le scale come una Vanda Osiris dell’androne già apparecchiato per la panza, attorniato da paraculi milanesi famelici tout court: noblesse oblige!
Ancora e di ritorno: verticale la sinistra, orizzontale s’è detto, la trasfigurazione (manco fossimo al Rito cristiano per antonomasia) per un tempo andato, caldo pomeriggio estivo, gioco di Monete Rosse del Poeta Sinisgalli da Montemurro qui vicino. Tutto qua. Forse, si capisce