Attacco Pentax
si fa presto a dire della sua bajonetta K universale (rilasciata dopo il passo a vite precedente modelli) adottata un po’ da tutti e da brand(y) definiti di serie B: Cosina, Topcon, etc. E dei tanti modelli di analogiche fotocamera la più spartana di tutte: K1000. Come dire in equivalenza: chassis, ruote, motore e manubrio!
Fu durante il rigido inverno del ’80, quello famoso del terremoto, quando eravamo di sopralluogo per i paesi distrutti del cratere sismico, a nord soprattutto tra le province Basilicata ed Irpinia, dove la mazzata aveva cancellato interi borghi, e la K 1000 di tante battaglie s’inceppò. E non ci fu altro verso che mandarla a riparare, sostituita da una Topcon RM 300 che aveva la stessa bajonetta porta ottica. Fresca fresca anche questa si inceppò su un’altura tagliata da vento gelido da mozzare fiato. Meno male che a riprendere le scene apocalittiche del terremoto eravamo in più d’uno, e si continuò a fotografare con altre attrezzature: le solite della premiata CaNikon. Cos’ funziona il mondo
Pentax K 1000
Man fotografo sin dal 1969
Ps. Fra i tanti corredi fotografici usati (altrimenti come scriveremmo di fotografia) in tempi analogici, Pentax ha un posto particolare soprattutto per quella "reflex" chiamata Asahi Pentax, il nome primigenio, 67 formato seipesette su pellicola 120. Una squisitezza forse meglio della mitica RZ Mamya immanovrabile questa senza stativo o cavaletto che dir si voglia