In mezzo le gambe (cui traggono identità di cosiddetto genere) via. Infatti quando il mainstream(ing) da mane a sera infinocchia il pubblico teledipendente, su le virtù salvi + fiche della donna-danno-dominio, la mena di brutto. E sì perché quando è l’uomo (represso masturbati nel cesso o muori sui cantieri?) a compiere una qualsiasi cosa, è il solito “maschio”. Viceversa o il 69 se pari scelleratezze le compie il diavolo del focolare (!) shhh state ‘bbone e la notizia sparisce dai radar: ne soffrirebbe la giostra degli acquisti.
Fuor di metafora l’uomo è biologicamente un assassino, e sia anche se alcuni poi ci mette una patch al sistema operativo umanoide, ma la donna lo frega quanto efferatezza da non dirsi. Dice maschilista? Grazie un po’. Tuttavia chi era il comandante, per restare ai giorni correnti, la capa di Abu Ghriab (edificio neanche a dire poi abbattuto come se, cadute le mura, nessuno ricorda più a quel luogo d’infamie, che i soliti teledipendenti pure han già dimenticato) una “donna” dagli occhi chiari lo sguardo truce e volitivo a nome Karpinski, macellaia dei prigionieri iracheni.
Adesso poteva mancarne? Certo che no, siché dopo Pompeo (?!) una con gonnella ai vertici! Conclamata torturatrice e delle proteste americane in streaming lì sott’occhi in Mondovisione.
Brava Dea Madre, se questa è “parità” di sessi luciferini: che dire? Ciò che diciamo e scriviamo da sempre, vale a dire che l’uomo&donna (maschi e femmine è altra cosa) sono la stessissima cosa, più ancora nel maneggio del potere. L’uomo per mezzo di questi incula, la donna se lo fa “appoggiare” per arrivare al Potere. Solo che questo è aggravato dal fatto di essere uterino: teledipendenti da non immaginarsi. Infatti…mala tempora currunt
Man
Un torturatore diventerà direttore della Cia?
Usa,
Gina Haspel è il nuovo capo della Cia, la prima donna controversa per il suo coinvolgimento nelle torture
NB. Se è costretta a dirlo pure…Repubblica
Scandalo di Abu Ghraib
Stupri, botte, acqua gelata le
torture di Abu Ghraib
Iraq, degradata
generale Janis Karpinski per gli abusi nel carcere di Abu Ghraib