Una softhouse già di una trentina di anni fa che a molti dice niente. Eppure non è così, anzi fu la prima soft a credere in quel computer del futuro chiamato Amiga e mai menzionata, se non di straforo nella storia dell’informatica. E potremmo ricordare anche di Atari il “nemico” in casa dimentico anch'esso dinanzi al binomio Mac-Windows. La spuntò Amiga Commodore quella del Vic-20, o il gloriosissimo C-64 cui generazioni di informatici si son fatte le ossa: un mio amico che oggi ha un’agenzia di servizi informatici passava interi pomeriggi davanti al televisore (come monitor) collegato al C-64…mentre un mangia nastri a casetta registrava i dati!
Vi arrivammo all’Amiga tramite negozio di elettrodomestici e un tecnico che fra televisori frigo e altro ne cantava le lodi, ben dette. E a differenza del C-64 cui esecuzione bisognava “programmare” linee di comando, un altro mio amico si scervellò a capirci qualcosa…Amiga era per quei tempi il futuro mentre il tostapane di Apple aveva un monitorino bianconero che faceva pena davanti i colori, appunto, dell’Amiga. E con questi, il grafico figlio Sky, ha incominciato a smanettare costruendoci strip di cartoni animati: sì a-n-i-m-a-z-i-o-n-e. E grafica reinterpretando a monitor i Super eroi della Marvel. E adesso che è pro il babbo gli ricorda i trascorsi “dimenticati” nella classica dialettica, ecco, di generazioni a confronto. E chi sa vedere lontano.
Scala M(ulti)M(edia) 200 era un mostro di animazioni di titoli e non solo. Era in pianta stabile a Canale 5 degli albori e come “titolatrice” per video Vhs matrimoniali, che un amico cinevideo implementò su suggerito nel suo flusso di montaggio a nastro.
Una fluidità e capacità di effetti da “titolatrice” a confronto di accrocchi di svariati milioni che solo Mammasantissima Rai all’epoca poteva permettersi...via canone.
Ma Scala era anche un portentoso “totem” o chioschi informatici che una volta facevano mostra di sé nei musei e luoghi d’arte, grazie ai touch screen antelitteram. E pure noi fabbricammo un multimedia (ne presentammo prototipo funzionante all’Azienda Turismo regionale, cui dirigenti non si capacitavano di come uno scatolotto-computer collegato a televisore…) informatico tramite mouse e tastiera però, visto il prezzo proibito iniziale dei touch-screen. Siché le schermate passavano d’una fluidità l’un l’altra e “salti” come si farebbe oggi con una normale navigazione a tag e/o key words; e musica (!) e commenti sonori che proprio Scala permetteva su Amiga a base 8 bit ma incomparabile di qualsiasi Pentium dell’epoca, e con solo 2 Mega di Ram e Hd da 120 Mega!!! Il nostro A1200 successore della pietra miliare A500.
Ebbene sì veniamo dal Futuro, cose che oggi fa Photoshop/Lightroom trent’anni fa con Paint della Cloanto di Udine…e altri soft tra cui Scala MM200. E ne scrivevano mirabilia i mattacchioni di una rivista scomparsa: Mcmicrocomputer cui diverse copie conserviamo in soffitta, e l’altro giorno sfogliate pagine nel resattare e mettere ordine per le…canne da pescatore del figlio Sky!
Man
"1987 Digital Vision AS was founded in Norway. In that time, the company focused on developing a product for cable TV broadcasters that could still be called digital signage, even in today’s world. The software ran on the first computers that were based on graphic resources, Commodore Amigas"
Scala softhouse