E io non ti faccio amico mio...
Capitava di sentir dire così da bambini che sino al momento prima si divertivano insieme, mentre poi il capriccio (egotico sin da piccoli e mai passato da grandi, eh Sigmund troppo attaccato a u pilu) e “sentenza”. E c'entra questo? Altroché perbacco. E parliamo qui di fotografia, alcuni conviene ricordarlo l'han trasmutata alchemicamente via soliti grembiulini, in raddoppio consonantico corrente e pare molto remunerato: pecunia non olet. E questo ci offre, uso dire, il destro ma pure mancina.
Dunque altre le bombe in guerra, qui Ukraina, le fake o chiamatele come vi pare che più di tanto non cambia la sostanza, ebbene, la Propaganda a dirla tutta imbonisce le cellule neuronali dei cretini dinanzi il tubo: catodico un tempo, Lcd o come vi pare al contempo sino ai “social” a schemettino cellulare freddo. E tutto qua? Si, certo ma immagine che uccide più della spada-bomba-mitragliata: prima direttori d'orchestra o orchestrali tout court, nientemeno bruciare libri (nazi uber alles e Is-ra-el si adegua di suo con guerra per procura, benedetto Amelek biblico) di questo o quel autore mondiale metti caso Tolstoj. Perché? War is money e...non ti faccio amico mio che le regole non ci rispetti dell'Onorata Società (Mafie per chi è tardo a telecomando)
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Ukrainian Photographers Demand Removal of Russian Judge From World Press Photo Jury
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