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Condominio Myphotoportal
(riceviamo a mal volentieri diamo conto per quanto ci riguarda)


Uno strano condominio a dir vero dove a volte, con tutto il rispetto del politically (in)correct, si fa fatica ad accettare i “condomini”. Ma la civiltà (?!) oblige mettiamola così.
Colpisce in questo XXI secolo e chi crede di fare “reportage” sebbene lo streaming ci mette H 24/24 in contatto con zone pruriginose, feuilleton che una volta si trovavano da barbieri, alias Cronaca Vera, come l’acqua o certi programmi Vero-Verissimo-Verissimo assai, e verso l’infinito e oltre. Non ci siamo.
Ora ancor prima di essere fotografo come “lettore” di immagini e notizie insieme a tanti che “hanno andato a squola” ci si attende che i fatti/immagini siano quanto meno all’altezza della “squola”. Manco per il c...ervello, anzi, sotto la croce di Crist’ e più giù verso quale girone dantesco non si sa. Non ci siamo.
Ovvio chi intende ha tutto l’interesse di ammorbare l’aere già maligno di suo, purtroppo. E il fatto affonda radici in quel di Babilonia troppo lungo a dirsi e i grembiulini tout court s’incazzerebbero a morte: Gaza docet.
E finiamola con poche battute: possibile che un fotografo senza arte né parte (immagini parlano in sua vece, no?) clicchete clicchete spara baggianate d’immagini, nientemeno? Haiti, ad esempio, è molto altro che le barzellette fotografiche messe in posa e poi: cos’è un freeze-frame di video spacciato per immagini fisse-fesse? Se sì allora meglio il video. Non ci siamo.
Ukraine, altre immagini "fisse" del fotografo in oggetto, è l’estremo tentativo dell’Occidente laido giudaico cristiano di continuare con l'Adrenocromo per chi capisce. E stanno fuori di testa questi pagliacci formato Macron nientemeno che immedesimatosi nel Petit Caporal Napoleone Bonaparte, sì, ‘taliano. Vabbene ma la Beresina sta lì nei libri di storia: scornati francesi. E Olaf Scholz il Social-fascista non da meno post Adolfo Hitler, anche qui: Stalingrado sta nei libri di storia. E Benito incarnato in quel “carnovale” del Ministro della Guerra Crosetto? Sì, dimentico costui & sodali a telecomando del ARMIR 1940 non prima del CSIR: il secondo o Corpo di Spedizione Russia precedette drammaticamente la successiva Armata Italiana in Russia cui tragiche vicende stanno, nero su bianco, su libri di storia e “Centomila gavette di ghiaccio” o “Il sergente nella neve” di Rigoni Stern, oltre a tutta una serie diaristica* di fatti rinvenibile nel Centro diaristico nazionale fondato da Saverio Tutino.
E tutto questo manco l’ombra nell’immagine di questo detto fotografo di “fatti”. Ora una volta nella Prima Repubblica c’era la cosiddetta “Sinistra indipendente” furbacchioni della Democrazia Cristiana ma che venivano eletti (!) nelle liste del PCI ma da questi “indipendenti”. Colombe, agnellini, finanche utili idioti venivano detti...consigli per gli acquisti!

*https://biblioteche.cultura.gov.it/it/istituti-culturali/visualizza-gli-istituti-culturali/istituto/Fondazione-Archivio-Diaristico-Nazionale-onlus/

Ps. Leggiamo...From 2011 to 2014 he was contributor to SGP photo agency in Milan working for commercial clients and major fashion labels... Non vorremmo tediare oltre ma un filo rosso c’è: Morte-Moda-Maidan-Medio Oriente-Mondo latinoamericano...senza scomodare Leopardi e l’abbiam “postato”per chi interessato (?!) ne digiti su Manunzio.it. Punto

Pss. Non trovate alcun "luogo" retorico del linguaggio fotografico (si dovrebbe come altre volte scritto e detto: fottografia) nelle immagini del "reporter" e men che mai in tutti i "giovani" che preso una macchina digitale, ma pure analogica retrò, clicchete clicchete ahaa quant'è bella fotografia, chicchete clicchete fotografia che si fugge tutta - via

Ps. Ci sono due bei film su la “campagna” di Russia uno è “I girasoli” di Vittorio De Sica, l’altro “Italiani brava gente” si vabbè di Giuseppe De Santis




Benenisse (loro) su le ali della nostalgia (nostra)
invenzione lessicale svizzera



Kodak e Super8 (dall’altro Fujifilm aveva il Single 8 delle mirabilia e pressa-pellicola del quadruccio in metallo stile Arriflex) lo mette a morte (Kodak poi muore a sua volta, fallisce ed è storia odierna).
Finisce il Super 8 e suoi caricatori Kodachrome, arriveranno alla canna finale gli Ektachrome (anche 160 ASA e caricatori sessanta metri per le cineprese Chinon) e pure altri brand(y) ci proveranno pure Petri ed Agfa. Infatti: compagni si cambia, silicio è bello, sebbne, il motivo è sempre quello: tolto il besenisse analogico mica niente, il silicio che terra è per il controllo finale su la mandria umana; telecamere dappertutto, monitor e desktop etc. Da ultimo, tutt’altro che peregrina idea, ci pensa Leica e suo “copyright” su file seguita al corrente da Sony. No eh?
Un saltino indietro che la storia non è acqua o “fattarielli”. Anagrafe, carte di identità e tanto di foto del proprietario, via, professione….servì alle truppe nazifasciste di arrivare capillarmente a beccare i cosiddetti oppositori/eberei, per camera a gas che di lì a breve doveva portare alla soluzione “finale”. Ma solo di certuni ebrei, diciamo “basso basso” robetta. E se qualcuno ricorda (!?) il Rigoni Stern, mitico Sergente nella neve, in Ritorno sul Don della Einaudi, l’episodio della Segheria “fotografa” due ebrei marito & moglie salvati nottetempo da una nera limousine di Vaticano Spa. Siamo tutti uguali, no? No.
Torniamo a bomba e di sti tempi (!) ecco un altro contrordine: compagni accatevill’. Vabbene ma cosa? Oh il Super 8 risorto più bello e più gaio che pria. Pellicola lillipuziana e ci si lamenta dei sensori che lo tengono “piccolo”!
Il Seupr 8 era una forma tra il casalingo album familiare e l’impegnato (usato finanche da Nanni Moretti saccente e squallido figuro, ma tant’è) noi si è immortalato con i suoi caricatori (You Press the Button, We Do the Rest) da quindici metri standard girato per ritrarre, anche, la nostra città più di cinquant’anni fa. E girammo pure il nostro Giù la testa...coglione con l’amico di sempre ed altre “comparse” alle prese con (sua) vera pipì emulando il film, impazziva per sta scena, girato in una cava abbandonata molto scenografica dove oggi ci crescono le ginestre in estate. Pellicole andate “perdute”.
Super 8 del matrimonio Rai, si, Celeste Rago annunciatrice radiofonica trasmutata poi in giornalista nella scenografia Maratea di qualche decennio anno fa. E finanche i “lupi” non animali bensì la band de noartri qui in questa landa che riprendemmo non altrimenti da catodico tubo bianconero Rai con Canon Super 8 Auto Zoom 518, la stessa della Rago
Supe 8 che si portava a sviluppare da Zatopec/FotoBucci che a sua volta spediva ai lab Kodak, e ritirato 15 giorni dopo…

(Copia & Incolla se vi pare)

nostalgia...entra nel vocabolario europeo nel XVII secolo, per opera di uno studente di medicina alsaziano dell'Università di Basilea, Johannes Hofer
https://it.wikipedia.org/wiki/Nostalgia

https://www.kodak.com/en/motion/page/super-8-camera?CID=go&idhbx=super8camera

https://petapixel.com/2023/11/22/kodaks-new-super-8-is-a-5495-limited-edition-mashup-of-film-and-digital/

https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=cJzz7UwNr9A

https://it.wikipedia.org/wiki/Single_8






Rulli de Guera (costruzione di una immagine)



A camerata de un metro e poco più sta a mannà le armi zitta zitta a gli Ucraini, nazisti che conosce molto bene, poiché fascista riverniciata mica come il rauco e baldanzoso camerata speaker del Senato. Fascismo mai sopito, bensì redivivo grazie anche a la lesbica (così fan tutte la nuova normalità, da impallidire una “radicale” Bonino e ghigno satanico dall'Inferno Giacinto detto Marco Pannella) di un fu grande partito nel bene e molto male della sinistra: da Ercole Ercoli nome clandestino del pugnace Palmiro Togliatti durante la WWII e Nilde Jotti pari sodale; a Luogo poi il sardo Enrico Berlinguer, il leopardiano Natta...e la figura esangue lapidaria inespressiva, e chissà se si lava pure, a la richiamata lesbica Chief Excetive Order, ordini da Star & Stripes.
Dunque finalmente ci siamo, ché i 'mericani han costituito l'Armada e pronti alla pugna in compagnia delle fogne a cielo aperto a nome Ue, entità zombie.
Certo di questo Mentina & Co alias Stampa e Regime è contento dopo lo scornamento del (finto) virus Cattivix di Jacovit memoria. Lui al pari del famigerato Starace gerarca fascista “ O Starace di notte sei pugnace ma di giorno sei fugace...” quello dei cerchi di fuoco da attraversare a “volo d'angelo” e parate ginniche di cartone, pari sono.
Sicché a reti Omologate alé mandiamo in Russia ché Cina distante è, i morti del' ARMIR (Armata Italiana in Russia già Duecentomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi, il Sergente nella neve di Rigoni Stern memoria: Storia insegna ma non ha scolari, Gramsci).
“L'ora segnata dal Destino batte sui cieli d'Italia...Camice nere di terra di cielo e di mare...” Ahh Benì n'artra volta? E nun te bastà le scornate e li morti, tua e de tu nonno, italiche genti passate? Ma armeno ci avevi er fisico, mo' sta povera donna biondiccia trasteverina al tu posto fa a cagnolina scodinzolante per l'ordine del padrone Yankee, vo' fa a guera ar monno intero come prima più de prima. Daje. Vincere, si 'bbona notte. E chi vivrà (chi?) vedrà sotto sto Olocausto nucleare!
“Vincere vincere e vinceremo in cielo in terra e mare è la parola d'ordine di una suprema volontà...” bel motivetto annato, eh Benito Biden. E quindi Saluto al Duce, no? Macché saluto a sta tappa trottolina itali + ana. Nun c'è de peggio. A Noi, allora: sì, e pure a soreta!
Ps. I soldi di “cittadinanza” (etimo: eradicato, strappato a viva forza) degli italici finiscono in armamenti, altri sott'acqua tipico dei tonni mafiosi come Emilia Romagna, cui fatti bisogna abituarsi, le “bombe” d'acqua, così su TG1 un assoldato querulo del Cnr. Guerra climatica (già malriuscito Covid o depopolamento terraqueo) e annessa svendita italica di ciò che resta: vedasi annunci ad € 1 di ogni ben di Iddio, del Belpaese. Scissione, secessione de facto a stati pre-unitari; pure Bergoglio ci mette la sua via Logia o Mafia San Gallo alla eradicazione della Cultura cristiana centroitalia e non solo, la devastata dal sisma eterodiretto via Stars and Stripes. Non possederai nulla di nulla e sarai felice in terra: du' metri sotto a fa concime pe' ceci
Pss. Siparietto, ancora uno, televisivo di squallidi figuri (si presti attenzione al soma, sguardi, dentiere, tic dei convenuti) a nome G7 la ridotta d'assedio, in ogni senso, dei castelli fortezze, plastica rappresentazione della fine; tant'è che il G20 con Cina Russia, fuori si dal richiamato Circolo Pickwick, eppure molto presenti nel format allargato multipolare con India Brasile Iran...se si pensa che l'Argentina fa import-export in Yuan cinesi che è quanto dire dell'ordine bastato sul “regole” del complesso anglo-sionista-american-europoide terminale. Lo si si scrive a giorni alterni: è questione di “stelle e allineamenti planetari” per tacer d'altro e non si può sfuggire. Giacché le sorti antiche della battaglia primordiale si sono ri-voltate. Tempus fugit, game over, guarda caso!


L'immagine di Stampa & Regime rimpallata uguale su tutti canali è la stessa: ieri Signal a stampa (propaganda) ed oggi e ce lo dice in bella mostra quella “croce” dell'Esercito Tedesco che simboleggia i Quattro Evangelisti e molto altro ancora. E qual'è l'oggi dall'ieri? Nessuna, i carri di sfondo sono quei Leopard che mai morto Terzo Reich invierà ai sodali nazisti ucraini, alla Banderas e non solo, immagini dei carri in modo visone AD 2023; il carro del riquadro in basso pari Panzer ma dell'assalto Nazifascista, Barbarossa in codice, alla Russia nel millenovecentoquarantuno. Ieri ed oggi pari sono secondo i Babilonesi del “debito”; solo che Babele/Torre cadde perché le “lingue” si confusero: e non impossibile una seconda volta pur se già travestita dal Covid-19 e crack finanziario pilotato via Davos Boy


Occidente, Uber Alles!



Passato sotto-silenzio, embargo di Stampa & Regime e cammellate truppe catodiche (che già si spellano mani per lo Zelensky mort' e bbuon' via San Remo canterino) ieri due gennaio millenovecentoqauaratatrè dalla battaglia di Stalingrado, allorché i Russi, si tenga a mente ché tutto si può falsificare non l'infalsificabile realtà storica (!) scatenarono il parapiglia: al mio segnale scatenate l'Inferno, di Gladiatore memoria, no?
Stalingrado la controffensiva russa sino al cuore di Berlino; nel Dicembre-Gennaio 42 sul Don dove c'era l'ARMIR (Armata Italia in Russia con duecentomila effettivi, artiglieria, “carri” si fa per dire o meglio noti come “scatole di sardine” e Julia-Tridentina Divisioni di Alpini) che aveva “sostituito” il precedente e pur malmesso CSIR (Corpo Spedizione Italiano in Russia) di poche miglia di uomini, e che solo a Nikolayevca riuscì a romper la sacca, l'accerchiamento russo.
Armir, truppe Rumene, finanche Spagnoli (poche migliaia di camerati “regalo” di Franco all'Asse) e quant'altro parte del Gruppo di Armate che furono, poi, investite sull'area del Don, dalla controffensiva russa, in codice Operazione Saturno, Urano: epilogo più drammatica dell'Anabasi di Senofonte, ecatombe e fine del sogno Adolfo-Benito: sì, noi italo-tedeschi mentre sul fronte del Pacifico l'America pensò a sistemare il Giappone, terza gamba dell'Asse. America mai condannata, tuttavia, per crimini di guerra: Hiroshima-Nagasachi docet, via Fermi (altro italiano in guerra travestito da scienziato nucleare diversamente dal Majorana pari Via Panisperna) e altri a Los Almos Nuovo Messico.
E se non era per i Russi, altro che D-Day. Gli arrivano i “nostri” (chi?) che sbarcano, anche, in Sicilia senza colpo ferire a seguito di accordo USA Navy Lucky Luciano della Mafia Italo-americana: storia non chiacchiere non più insabbiale.
Storie di guerra che si è ascoltato bambino nelle sere d'inverno al fuoco del camino, a latere cucina economica, dell'Albergo Regina d'Italia, dove siamo nati; quando i grandi/adulti sopravvissuti raccontavano, si poteva ascoltare il solo battito del cuore dei presenti mentre fuori, a volte il caso, infuriava la bufera di neve: certo non era la steppa ma l' “effetto” statene certi identico. E così lo ricordiamo ancora oggi alla faccia del “cancel culture”. E se i Russi sono arrivati fino a Berlino, sai quanto ci vuole fino a Kiev l'avamposto del putrescente Occidente giudaico-cristiano-greco-romano. Amen


Ps. Ci sono certuni ebrei niente a che spartire con il popolo d'Israele, sionisti l'etimo esatto, cultori del “Muore sansone con tutti i Filistei” dello scatenare il First strike nucleare. Sì, contro il “bendiddio” inimmaginabile nucleare russo! Brace atomica per tutti? Molto vicini alle famose lancette della “mezzanotte” dell'Umanità. Anche se in passato...certi carri celeste!

Pss. Al reparto di foto-riproduzione dell'Esercito Italiano c/o Quartier Generale in Napoli, si riproducevano (per poi essere distrutti, causa spazio, gli originali!)i fascicoli di ogni milite; spesso si interrompeva il flusso per leggere le lettere dal Fronte russo, e allora calava un silenzio difficile a dirsi, ognuno guardava l'altro, eravamo una decina fra militi sottufficiali e Maresciallo responsabile, come a dire:”Possibile”?



Immagini di gloria. In questi giorni dal catodico, una volta oggi è Lcd et simila, il Lucarelli nei panni di storico ci parla di questa e quella “battaglia” del più grande carnaio del Secondo conflitto mondiale. Immagini di cinegiornali Luce e del Nemico, si tratti dell’Albione là in alto nel Mappamondo o le piane Star&Stripes, frammista a bottiglie con bollicine di allure: Galli di pollaio.

Sia come sia viene agli occhi di come il tutto sia Tragedia pura, e i nostri padri sono stati mandati a morte: nella gelida Siberia o gli infuocati deserti di El Alamein.
Scorrono i fotogrammi catodizzati, quindi, ed i dubbi gli interrogativi che nel corso del tempo, avendo un certo background per le storie militari che è altro modo e drammatico di imporre Ideologie mercantiliste, si son fatti più pressanti e “fotografati” nella mente di quei lontani accadimenti come fosse l’oggi: e lo sono.
E allora sorridi amaro e pensi a quel tale “qualunquista” impiegato comunale che sembrava un Catone e sua celebre “Carthago delenda est” - ah en passant delete anglofilo inventori del mondo a salve, nei computer tout court viene dal verbo latino delere -
Impiegato comunale, ritornando a bomba ecco, che vi sostituiva alla vemenza latina il suo modesto: “Vi siete venduti la guerra” nei confronti dei notabili et assimilati della Potenza, dice: quale? Oh bella ma la città da dove parte quest’altro post, ahhh…

E noi che eravamo “compagn’” (e doveva già mettere pensiero il dialettale “tu fatich’ e je magn’” del più notorio Franza Spagna purché se magna, d’italica indole genetica) a dargli del fascista che lavava la coscienza da ogni cosa: viaggiavamo a venti centimetri da terra ché avevamo la “verità” in tasca e senza pilatesca memoria. Avanti Popolo: a saperlo all’epoca che l’amaro odierno…
Lucarelli, di ritorno, in ordine temporale mette il dito su la piaga dell’amaro interrogarsi anzidetto. Uno soprattutto per noi che abitiamo il Mediterraneo: colonizzazione Nazifascista no, Anglo-Amerikana (k as killer) e bollicine di champagne sì? E sai che divertimento per quelle popolazioni sotto uguale gioco: padella o brace? Per dirla chiara: forse che i transalpini (quelli stessi che all’odierno “scaricano” africani al confine con l’Italia compresi minorenni) di Algeria-Marocco-Libano sparavano nel Secondo conflitto mondiale (e tutt’ora) non già proiettili ma versi di Moliere Balzac etcera? O gli Angli tout court accomunati dai versi di Shakespeare al posto delle cannoniere fiori? Resta un mistero misterioso. Tant’è vero che la libertà ultima viene sui “venti” dell’Obama pensiero di “primavere” arabe o degli Assad da eliminare per Israel Uber Alles! Quant’è bella la “democrazia” esportata, altro che i cattivoni Nazifascisti d’antan, meglio non dire che ne soffre la giostra degli acquisti e si scoprirebbero gli altarini dei sepolcri imbiancati: Pearl Harbour docet al volo!

E quando quell’insopportabile (nazifascista?) Petacco giornalista d’antan dal catodico Rai sciorinava a proposito delle piane ad Est o della Russia, che i combattenti italiani mal vestiti armati e senza indumenti e munizioni, in tragica ritirata (Centomila gavette di ghiaccio, Il Sergente nella neve) trovarono lungo il cammino enormi depositi di ogni ben di Iddio della guerra…mai giunti a destinazione loro truppe cattivone: che dire? Aggressori. Giusto. Ma Majdan o la rivoluzione (dei cecchini) del 2014 e corpi di specialisti by Cia-Mossad-M16 di sua maestà britannica nei disordini di Kiev? Pagati dagli Anglo-Amerikani-Sionisti contro la stessa Russia di qualche giorno prima invaso dal duo tragicomico Hitler-Mussolin! E sai la differenza per i russi essere aggrediti dal duo tragicomico e l’equivalente al “cambio” di Pornoscenko via Albione-Washigton-Tel Aviv “esportatori” di democrazia?
Era già commedia scritta da Savi (Cimitero di Praga?) di Ur Lodge. E non si capisce come mai nel Mediterraneo del Secondo conflitto mondiale: chiudevi a doppia mandata Gibilterra e con il piffero passavano le navi degli Angli prima e Chewing gum dopo con Bretton Woods a contratto! Nelle steppe coprivi i fanti con scarpe di cartone e giberne vuote con pallottole colate dell’oro della Patria (!) et voilà il gioco era bello che andato. Ad Oriente il Giappone…Nazifascisti cattivoni. Angli et bollicine si?

E sempre per stare nel Mediterraneo d’esempio ma non troppo la piccola Grecia: uccisa dalla speculazione Ur Lodge sovranazionali. Gheddafi trucidato per il pantano Libia-Vietnam. Questa sì che è “democrazia” e l'immagine del Mondo!

Man

Giorno della “memoria” …No grazie



Abstract
27 January 1945 troops arrive at Auschwitz the Lager for antonomasia, and any 27 of January the people remember the all unspeakable human sacrifice suffered by all the internees


E’ diventata una routine e siccome i reduci sono estinti quasi del tutto, e gli eventuali discendenti prossimi a passare a miglior vita: che dire del giorno della “memoria” dai lager? Niente in particolar modo tranne il fatto che siamo in tempi elettorali (il buon Mattarella ha pure nominato in questi giorni del duemiladiciotto senatrice una ebrea) e quindi…ogni momento è buono per fare da questuante a raccattare voti: tutti lo fanno. E poi la cosa è commovente, no? Fanno pure vedere il volto sorridente (!?) della Anna Frank cui diario il babbo e chi per lui ci han messo mano che vien meno un “santino” troppo televisivo (sul canale Focus il Nazismo è solamente l’Adolfo che ha fatto tutto ma proprio tutto lui, guai a dire dei circoli massonici angloamericani che lo misero a capo del Reich come con il romagnolo Duce).
Se poi a questo si aggiunge che la Shoah è inemendabile (si finisce in galera a norma delle ultime disposizioni del Ministero della Verità di orwelliana memoria!) sul piano della ricostruzione storica: manco fosse legge divina, allora capirete che qualcosa non “quadra”. E non centra nulla con le lagrime a telecomando: le morti non sono finte le sevizie inenarrabile lì stanno e staranno per l’Eternità. No, il discorso è sulla costruzione mitologica della Shoah da parte non già di un’etnia, giacché si dice che siamo una sola razza umana(oide), ma di una “razza” eletta e prediletta. E uno vien da chiedere: eletta? Sia ma dove come quando e perché e con quale sistema elettorale la “razza” è stata eletta per noi Goyim, poco meno di schiavi a sentir costoro da codesti “ebrei”? Una domanda retorica e senza alcuna possibilità di replica. E va tu a sapere se la “verità” è nascosta in qualche cimitero dell’Est, metti Praga tanto per dire

Man


PS. Nei campi di concentramento nazisti, ma c’è stata pure l’italica risiera di San Saba, e sparsi ovunque per lo Stivale durante il Ventennio campi di internamento, che forse non avranno avuto forni crematori ma insomma non meno feroci di quei teutonici, erano pieni di ebrei. Nei campi di sterminio non ci sono stati solo ebrei eliminati, tutt’altro, ma anche disabili, rom, dissenzienti…e finanche la morte di Mafalda Savoia cui tutto si può addebitarle tranne che fosse una “reietta” non ariana etc etc etc

Pss. Nei campi di sterminio nazisti ogni gruppo da eliminare portava per distintivo una stella, e non solo gialla come quella degli ebrei, a significare che anche altre “razze umane” dovevano passare per i camini: ma di questi ultimi (Goyim?) non se ne parla. Né si deve guasterebbe il presepe. Allora l’utile rendita dello sterminio dei solo ebrei è una fake news come va di moda al cambio corrente. E per onestà si deve commemorare le MEMORIE TUTTE al plurale e non già la rendita del singolare


“Lui teneva da fumare in un portasigarette d’oro massiccio, ancora è ricordata da certuni quella scatola, e ogni tre giorno si recava alla posta per ritirare un pacco: insomma avevano burro, biscotti, cioccolata, carne e sigarette che lasciavano il profumo quando per i nostri montanari era una ricchezza avere formaggio e patate. I due (marito e moglie) passavano nella sera deserta con il parroco che li precedeva, giunti dove stava la limousine del Vaticano arrivata per loro, li fece entrare nella vettura che subito scomparve con i fari bassi. In paese poi si seppe che quei due ebrei a differenza degli altri correligionari prigionieri, una settimana dopo erano in California perché qualcuno aveva ricevuto da laggiù una cartolina che disponeva la loro immediata scarcerazione…”
Mario Rigoni Stern dà la “Segheria” capitolo del Sergente nella neve Einaudi Editore

Simboli dei campi di concentramento nazisti

Goyim

Mafalda di Savoia
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