Manunzio



Sembra un’immagine “aggraziata” sebbene in codice per chi deve intendere. Anzi a ben guardare manco è una foto di guerra: avete visto il soldato americano, che non si capisce se ufficiale o meno, e il suo braccialetto portato con nonchalance da venditore di autosalone d’antan? Infatti via la divisa e mettetegli una giacca, rigorosamente paonazza a fiori (!) sembra il turista americano che chiede informazioni o forato una gomma...Infine non porta arma alcuna, ma si mette allo “stesso” livello del z’ntoni. Ora il solito imbecille prezzolato o teleguidato dirà: ma quello è alto e lungo e per non squilibrare l'inquadratura...Sta di fatto che lo yankee “abbassato” si fa consigliare da z'ntoni popolano? E quando mai un conquistadores, pardon, liberadores ed exportadores di democrazia “a pacchetti” gli si rivolgerebbe? E parlano ambedue u sicilian' come certe truppe da sbarco appositamente attrezzate? I nazisti (foraggiati dal capitale anglosassone) occupavano i comuni e con le carte d'identità...nei comuni siciliani “liberati” a sinnecu ci mettienu, guarda caso, tutti mafiosi, uomini di panza. Infatti con Us Navy la Mafia 'mericana trasmise ai picciotti siciliani, a “famighia cu i parenti“ a Palemmo e dintorni di agevolare gli “amici degli amici” ‘mericani ca vinienu a liberari a Sicilia da Benito cu la Mafia ci trafficau nu minutu prima. Minchia, tant'è vero che nelle clausole della resa a Cassibile una lista a parte e Top Secret venne consegnata a Castellano, il generale scelto per la resa, di “personalità” ca nun duvian' rispunnere di nenti picchì avianu aiutatu a “famighia i ‘merican”: Il Golpe Inglese Fasanella e Cereghino Chiarilettere Editore. Minchia!
Bene e finiamo ché l'immagine di Capa ha il sigillo (solo?) di dire: ok tutto è posto, baciamo i mani. Naturalmente su Life la rivista in primis e nei libri di “storia” che ci ha indottrinato la foto è passata come dei parenti (industria americana tout court) che di là vengono ad esportare qui la democrazia: Leonardo Sciascia Gli zii di Sicilia. La cosiddetta “storia” e fotografica tout court va riscritta di sana pianta!. Fine seconda ed ultima parte, e link per la prima

Nota a margine
: sin da ragazzino Anni Sessanta vedere i film dei "liberadores" mi procurava come tutt'ora un senso di falso e furbizia...un ragazzino precoce già poco incline alla "narrativa" buonista: si vede che la classe non è acqua!


L’uomo siciliano di Bob Capa
Trattare con la mafia? Gli Usa lo fecero per vincere la guerra


Man fotografo dal 1969


Ps1 Della foto se ne chiesto via e-mail all’International Center of Photography in New York, che ci ha risposto nella persona della Cynthia Young, la stessa citata dall’articolista. Naturalmente nessuna risposta che scompaginerebbe la “historiola” di Capa pro Nuovo Ordine Mondiale o di Yalta/Bretton Woods, che non esiste più sostituito, gli Yankee non si capacitano come da ultimo in Venezuela, del multipolarismo che vede nella Russia & Cina i kingmaker mondiali

Ps2 Il post scritto in due parti ne mandiamo “copia conforme” alla Young dell'International Center of Photography in New York Usa perché, scrive, tra l’altro che non ha difficoltà e con l’Italiano: alleluja

Ps3 Fateci caso ad ogni “svolta” della cosiddetta “storia” un ebreo appare a mettere “ordine” non prima d'essersi ritrovato in un cimitero di Praga a sentire Umberto Eco: Marx Freud Einstein Bob Capa a solo citarne a volo. Pura coincidenza certo, forse


Ezra Pound



Z' ‘ntoni e l’americanu, chissà. Fotografia giocata su chiave lieve, di cielo coperto. L'inquadratura è quanto più “aggraziata” si riesca. Il soldato (senz’armi e grado) è quasi parte del bodo lungo del fotogramma: un di qua e un di là. Siché l’immagine a solo vederla ben messa la storia finisce lì: clap clap e bravo Capa? Uhm: lieve? Composizione “aggraziata”?
Proviamo ed è una cosa dolorosa, sì perché i minchipaixellisti nati come funghetti nella notte buia e tempestosa, mica sanno del fascino che Bob Capa ha esercitato su generazioni di fotografi e “reporter” e noi che eravamo in pieno Sessanotto....
America anni Quaranta del Novecento rompe gli ormeggi e si avvia alla conquista dell'Europa distrutta, ma che ha ben finanziato tanto Benito-Adolfo che Don Peppino Stalin: fiumi di danari ché l'Élite avendo in mente l'accaparramento dell'Europa distrutta, con un sol boccone poi l'intero Globo: chiamali fessi! E infatti il tormento odierno (dis)Ordine Mondiale è proprio questo: niente più Yalta o spartizione del Mondo in due, sotto Don Peppino e sotto Roosevelt & Co d'altra, nei codificati accordi di Bretton Wood a preminenza dollaro Usa per ogni transazione, o se volete dirla tutta in petrodollari. Capirete, quindi, il fegato roso degli Usa & Co. per quel che la Russia ha combinato in Siria (petrolio gas sottosuolo e geopolitica anti Heartland) scompaginando il Medioriente e non più a trazione, in primis, di Usa-Israel. E metteteci il mare, letteralmente, di petrolio venezuelano nel cortile degli americani: che dire ancora? Ritornati agli anni Quaranta e rotti gli ormeggi...qui è altrettanto da prendere alla lettera, giacché appena fuori il porto di New York i temibili ed invisibili U-Boot tedeschi colavano giù le navi come tiro al piccione. Capirete che la cosa era “preoccupante” per la tabella di marcia della Nuova Spartizione Globale. Siché vogliono (per adesso le prossime generazioni oltre il fatto specifico verranno a conoscenza senza se ma e però di Pearl Harbour, casus belli, e delle “dinamiche” della Seconda Guerra Mondiale forse passando per il “Cimitero di Praga” cui Eco: stamani siamo di lena quanto a calembour!) le ricostruzioni di taluni storici che la Us Navy chiese ed ottenne notizie dal capo porto di New York: insomma come dire che in Italia è ancora freschissimo della trattativa Stato-Mafia, lì pari cosa. Ancora la Navy arriva a tale Lucky Liciano (detenuto in carcere) e da questi in Sicilia per preparare lo sbarco dell’industria americana: accordi leonini. E finiamo: in Sicilia tranne qualche schioppettata da parte del Regio Esercito 'taliano...per intenderci c'erano una decina di Divisioni italiane e tedesche senza granché colpo ferire, grazie agli accordi leonini poc’anzi detto. Vabbè terminiamo qui che ognuno se la (ri)studi la storia del Liberadores Stars and Stripes. E Bob Capa come cacio sui maccheroni, via. Ecco. Fine prima parte

Man fotografo sin dal 1969
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